DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 gennaio 2004, n. 65
Procedura di verifica (screening) relativa al permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi denominato fiume Taro di interesse di ENI SpA (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di giudicare ambientalmente compatibile il Programma di ricerca
idrocarburi denominato "Fiume Taro", subordinatamente al favorevole
accoglimento da parte del Ministero delle Attivita' produttive
dell'istanza di rinuncia volontaria alla porzione di area del
permesso ricadente all'interno della riserva naturale regionale
orientata di Monte Prinzera, e limitatamente alle indagini
geognostiche realizzate col metodo sismico a condizione siano
rispettate le seguenti prescrizioni:
1) il tracciato (stendimenti e punti di energizzazione) non dovra'
interessare, prevedendo altresi', per i punti di energizzazione,
adeguate fasce di rispetto: - le "zone di particolare interesse
paesaggistico-ambientale", i "calanchi meritevoli di tutela" e le
"zone di tutela naturalistica" individuati dal PTCP della Provincia
di Parma; - le strutture urbane storiche e le strutture insediative
storiche non urbane cosi' come individuate dai Piani territoriali
delle Province e dei Comuni interessati, ed in generale i centri
abitati considerando per questi una fascia di rispetto di almeno m.
200; - le aree di rilevanza archeologica, gli edifici ed i manufatti
sottoposti a tutela ai sensi del DLgs 29 ottobre 1999, n. 490; -
l'area in comune di Fornovo di Taro interessata dalla concessione di
coltivazione di acque minerali naturali denominata "Citerna";
2) la realizzazione dell'indagine sismica e' subordinata al parere
della Soprintendenza Archeologica territorialmente competente;
3) dovra' essere prodotta alle Province, ai Comuni interessati ed
all'ARPA territorialmente competente, con congruo anticipo, idonea
cartografia con l'indicazione dei tracciati definitivi degli
stendimenti e l'ubicazione dei punti di energizzazione;
4) con Province e Comuni dovranno essere concordati preventivamente
le modalita' operative e la tempistica dell'indagine sismica e delle
operazioni di ripristino, ed eventuali specifici interventi di
mitigazione e/o compensazione delle componenti ambientali
interessate;
5) per consentire un'adeguata informazione della popolazione,
dovranno essere comunicati ai Comuni interessati ed all'ARPA
territorialmente competente, obbligatoriamente e con congruo
anticipo, i siti interessati "giorno per giorno" dalle operazioni
(calendario dettagliato delle operazioni): personale
dell'Amministrazione comunale potra' presenziare alle operazioni;
6) in riferimento al rumore dovra' essere richiesta, se necessaria,
autorizzazione in deroga ai sensi della L.R. 9 maggio 2001, n. 15;
7) dovra' essere posta particolare cura nell'individuazione di tutte
le condotte sotterranee (acqua, gas, ecc.) che potrebbero risultare
danneggiate a seguito delle vibrazioni indotte nel terreno, con
conseguenti problematiche di impatto ambientale dovute a rotture,
sversamenti nel suolo ed in atmosfera, concordando con gli enti
gestori le cautele da adottare e le relative garanzie;
b) di ritenere necessario assoggettare ad ulteriore procedura di
V.I.A., una volta precisamente localizzato il sito di interesse, il
pozzo esplorativo in previsione;
c) di trasmettere la presente delibera alla proponente ENI SpA -
Divisione Exploration & Production - Unita' Geografica Italia; al
Ministero delle Attivita' produttive - Direzione generale per
l'energia e le risorse minerarie - UNMIG; all'UNMIG - Ufficio F5; al
Servizio Politiche energetiche della Regione Emilia-Romagna; alla
Provincia di Parma; alla Provincia di Piacenza; ai Comuni di Berceto,
Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Fornovo di Taro, Medesano,
Pellegrino Parmense, Solignano, Terenzo, Valmozzola, Varano de'
Melegari, Varsi e Vernasca; all'ARPA Sezioni provinciali di Parma e
di Piacenza;
d) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione.