COMUNICATO
Programma speciale d'area "Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Valle del Bidente e Forlimpopoli" - Criteri e modalita' per l'accesso ai finanziamenti regionali da destinare alla qualificazione di strutture ricettive e servizi turistici - Allegato A) alla deliberazione di Giunta provinciale di Forli'-Cesena 20/1/2004, n. 9 - prot. n. 21849/04
Indice generale
1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi strategici
3. Ambito territoriale
4. Soggetti ammissibili a contributo
5. Tipologie di interventi finanziabili
6. Interventi e spese non ammissibili a contributo
7. Importi minini e massimi di spesa ammissibile
8. Forma e percentuale del contributo
9. Termini e modalita' di presentazione delle domande di contributo
10. Formazione delle graduatorie
11. Assegnazione dei finanziamenti e documentazione integrativa
12. Termini per la realizzazione degli interventi
13. Rendicontazione delle spese ed erogazione del contributo
14. Vincolo di destinazione - Revoche e sanzioni 14.a Vincolo di
destinazione 14.b Revoche
15. Controlli e sanzioni
16. Priorita' riguardanti i settori di rilevanza turistica
Allegati
Allegato 1: Definizioni varie
Allegato 2: Modulo di domanda di concessione del contributo
Allegato 3: Fac-simile dichiarazione sostitutiva atto notorieta' per
singola impresa
1. Riferimenti normativi
Il presente atto e' formulato in attuazione a quanto previsto
dall'art. 2, comma 1 della L.R. Emilia-Romagna, 19 agosto 1996, n. 30
(recante le norme in materia di interventi finalizzati alla
valorizzazione di aree territoriali caratterizzate da peculiari
situazioni economiche, sociali, culturali ed ambientali, per le quali
appaiano necessari rilevanti interventi di riqualificazione o di
recupero) e dalla deliberazione di Consiglio regionale n. 4715 del 23
settembre 2003 (prot. reg.le 10772/03), in combinato disposto con
l'art. 4, comma 2 della L.R. Emilia-Romagna 23 dicembre 2002, n. 40
(recante le norme in materia di incentivi per lo sviluppo e la
qualificazione dell'offerta turistica regionale) e con quanto
previsto dalla deliberazione del Consiglio regionale 6 marzo 2003, n.
462.
2. Obiettivi strategici
Con il Programma speciale d'area "Parco nazionale delle Foreste
Casentinesi, Valle del Bidente e Forlimpopoli", la Provincia di
Forli'-Cesena intende favorire lo sviluppo di una economia incentrata
sulla valorizzazione turistica delle risorse culturali,
naturalistiche ed enogastronomiche, attraverso la qualificazione dei
servizi ricettivi e complementari al turismo.
In particolare individua i seguenti obiettivi strategici:
1) rafforzare l'integrazione fra i diversi ambiti turistici della
provincia, al fine di valorizzarne i punti di eccellenza;
2) diversificare l'offerta turistica e la qualita' dei servizi, anche
attraverso l'incentivazione di interventi finalizzati al risparmio
energetico e allo sviluppo del turismo sostenibile ed
eco-compatibile;
3) incentivare l'offerta turistica, ed in particolare quella
extralberghiera, nelle localita' prive di strutture ricettive o con
capacita' ricettiva insufficiente;
4) incentivare il turismo enogastronomico, all'insegna della
tipicita' e della qualita'.
3. Ambito territoriale
Le agevolazioni sono indirizzate alla realizzazione di interventi a
sostegno della riqualificazione dell'offerta turistica provinciale,
relativamente ad interventi strutturali, rivolti ai seguenti Comuni,
compresi nell'area del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi,
Valle del Bidente e Forlimpopoli: Bagno di Romagna - Civitella -
Forlimpopoli - Galeata - Meldola - Portico/San Benedetto -
Premilcuore - Santa Sofia - Tredozio - Verghereto.
4. Soggetti ammissibili a contributo
Possono fare domanda imprese singole o associate, escluse le
associazioni temporanee di imprese.
Le imprese, all'atto della sottoscrizione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite;
- essere iscritte al Registro delle imprese;
- trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non
essendo in stato di fallimento, concordato preventivo,
amministrazione controllata o straordinaria, liquidazione coatta
amministrativa o volontaria;
- operare nel pieno rispetto delle condizioni normative e salariali
stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni
sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro piu' rappresentative
della categoria.
Per poter accedere alla percentuale di contributo a favore delle
piccole e medie imprese ai sensi della raccomandazione 96/280/CE
della Commissione del 3 aprile 1996, riportata per estratto
nell'Allegato 1 dei presenti criteri, dovra' essere prodotta da parte
dell'impresa richiedente apposita dichiarazione in tale senso. Nel
caso di creazione di nuova impresa, l'iscrizione nel Registro delle
imprese dovra' essere effettuata entro 60 giorni dalla comunicazione
di ammissione a contributo.
La domanda puo' essere presentata dal proprietario della struttura
sulla quale si intende intervenire o dal gestore.
Nel caso in cui la domanda sia presentata dal gestore, la stessa
dovra' essere accompagnata dal nulla osta a firma del proprietario
sotto forma di atto sostitutivo di notorieta' od atto equipollente,
nel quale lo stesso dichiara di:
- autorizzare il gestore ad intervenire sulla struttura;
- impegnarsi a sottoscrivere il vincolo di destinazione, d'uso
disciplinato dall'art. 17 della L.R. 40/02, qualora il contributo
fosse concesso.
Nel caso in cui il proprietario non intenda impegnarsi a
sottoscrivere il vincolo di destinazione, il richiedente dovra'
fornire una dichiarazione di impegno a sottoscrivere la garanzia
fidejussoria sostitutiva come previsto nel paragrafo 14.a.
5. Tipologie di interventi finanziabili
1) Strutture ricettive alberghiere:
Interventi su strutture esistenti adibite o da adibire ad attivita'
ricettiva alberghiera quali:
- recupero, trasformazione, ristrutturazione, riqualificazione ed
ampliamento delle strutture ricettive esistenti;
- accorpamenti di piu' strutture ricettive, anche gestite
singolarmente, per la gestione in comune di piu' servizi;
- trasformazione di edifici esistenti in strutture ricettive;
- ristrutturazione di edifici, anche obsoleti, da accorpare alle
aziende ricettive esistenti, al fine di aumentare la capacita' e
qualita' ricettiva;
- sistemazione degli spazi esterni di pertinenza, nonche'
sistemazione a verde delle coperture;
- creazione, ripristino, ampliamento e riqualificazione di impianti
sportivi e di strutture ed attrezzature destinate alla ricreazione,
purche' collegate ad una struttura ricettiva;
- creazione, ripristino ed ampliamento di aree di parcheggio, a
servizio della clientela, di utilizzo non esclusivo del titolare
delle strutture, realizzate secondo soluzioni e modelli di maggiore
razionalita' e sfruttamento degli spazi disponibili;
- superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche.
2) Campeggi:
- ristrutturazione, sistemazione ed ampliamento finalizzati al
miglioramento qualitativo del complesso esistente, con l'adeguamento
per il superamento delle barriere architettoniche, ove fossero
presenti;
- nuova costruzione.
3) Rifugi montani, ostelli e alberghi per la gioventu':
- ristrutturazione, ampliamento e sistemazione delle aree esterne,
finalizzate al miglioramento qualitativo del complesso esistente,
compreso il superamento e l'eliminazione delle barriere
architettoniche;
- nuova costruzione.
4) Interventi riguardanti esercizi di affittacamere o locande ai
sensi dell'art. 9 della L.R. 25 agosto 1988, n. 34 (disciplina per la
gestione delle strutture ricettive extralberghiere).
5) Ristoranti: interventi di ristrutturazione e riqualificazione
generale di esercizi esistenti, con l'adeguamento per il superamento
delle barriere architettoniche.
6) Strutture autorizzate, ex Legge 25 agosto 1991, n. 287, di
interesse turistico, socie di un club di prodotto, aderenti ad
un'unione di prodotto ex L.R. 7/98, o aderenti alle strade dei vini e
dei sapori.
7) Interventi relativi a ripristino, ampliamento, completamento e
riqualificazione di strutture ricreative e sportive o destinate a
manifestazioni culturali, spettacolari e congressuali utili ai fini
del prolungamento della stagione turistica purche' gli stessi siano
collegati e/o annessi alle strutture ricettive.
8) Interventi per la realizzazione e/o ristrutturazione di servizi
finalizzati a rendere funzionali alla fruizione pubblica edifici
storico-testimoniali destinati o da destinare a finalita'
turistiche.
9) Interventi relativi a case ed appartamenti per vacanze, di
ristrutturazione, riqualificazione generale e riarredo, finalizzati
al miglioramento qualitativo di strutture esistenti, gestiti da
imprese che abbiano la disponibilita' di un minimo di 6
appartamenti.
10) Interventi complementari:
- interventi riguardanti itinerari attrezzati per il turismo
culturale, naturalistico, trekking a piedi, in bicicletta, a cavallo
ecc. e relative strutture di ospitalita';
- spazi e locali per attivita' di documentazione turistica, attivita'
ricreative e di ristoro rivolte agli escursionisti e organicamente
collegati con itinerari attrezzati per il turismo;
- interventi complementari a supporto dell'offerta turistica che ne
accrescano le potenzialita' di commercializzazione;
- realizzazione e/o ristrutturazione di strutture da adibire a punti
di informazione turistica.
Aree esterne
Le aree adiacenti ai beni ammessi a finanziamento, i parchi, i
giardini, gli accessi secondari, dovranno essere realizzati o
ripristinati in modo da costituire un insieme armonico con gli
stessi, ed in sintonia con l'ambiente circostante.
La vegetazione dei parchi e dei giardini dovra' essere costituita da
essenze arboree e arbustive autoctone o adattate al territorio.
Spese per arredi
Le spese riguardanti gli arredi mobili sono ammesse, sia per le nuove
costruzioni sia per le ristrutturazioni e gli ampliamenti, nelle
seguenti misure massime percentuali rispetto all'importo complessivo
di spesa ammesso:
- 40% per interventi relativi a case e appartamenti per vacanza;
- 20% per gli altri interventi.
Spese tecniche e imprevisti
Per tutti gli interventi di cui ai precedenti punti le spese tecniche
e gli imprevisti sono ammesse, rispettivamente, nella misura massima
del 10% delle spese ammesse.
6. Interventi e spese non ammissibili a contributo
Per i progetti presentati non sono ammissibili a finanziamento:
- attrezzature di consumo o di diretta pertinenza della gestione
aziendale (stoviglie, biancheria, tendaggi, ecc);
- interventi relativi a Bed & Breakfast e alloggi agrituristici;
- spese per lavori eseguiti in economia diretta non supportati da
regolare fattura;
- acquisto di aree ed immobili;
- interventi di sola manutenzione ordinaria, ai sensi della Legge 5
agosto 1978, n. 457;
- interventi relativi all'abitazione del proprietario e del gestore;
- interventi che riguardano esclusivamente l'adeguamento degli
impianti agli standard minimi previsti dalle leggi vigenti;
- acquisto o realizzazione di opere artistiche anche se da inserire
nello spazio oggetto dell'intervento (sculture, affreschi, mosaici ed
altri manufatti di pregio artistico);
- interventi che non presentino caratteristiche significative dal
punto di vista turistico;
- interventi di solo arredo;
- interventi realizzati da imprese riguardanti opere il cui inizio
dei lavori e' avvenuto anteriormente alla data di presentazione della
domanda di oltre 12 mesi. Per poter accedere ai contributi previsti
dal Regolamento CE 70/01, le opere non devono essere iniziate
anteriormente alla data di presentazione della domanda di
contributo;
- IVA, quando questa non rappresenti un costo;
- le spese tecniche di progettazione, comprese indagini geognostiche,
geotecniche e idrologiche e studi di impatto ambientale, direzione
lavori, collaudi, sono ammissibili a contributo per una percentuale
massima pari al 10% dell'importo delle opere. Sono compresi, nelle
spese tecniche, i contributi alle casse professionali dei
progettisti;
- le spese per imprevisti sono ammissibili a contributo per una
percentuale massima pari al 10% dell'importo delle opere, escluso
l'importo degli arredi e attrezzature e l'IVA sulle opere stesse.
7. Importi minimi e massimi di spesa ammissibile
In relazione agli interventi oggetto di contributo gli importi minimi
e massimi di spesa ammissibile sono i seguenti:
- Importo minimo: Euro 50.000,00;
- Importo massimo: Euro 1.500.000,00.
8. Forma e percentuale del contributo
Contributi a favore di piccole e medie imprese
Le agevolazioni in conto capitale, riguardanti gli interventi
previsti dal presente bando, possono essere concesse alle imprese
qualificate piccole o medie imprese ai sensi della raccomandazione
96/280/CE della Commissione Europea, del 3 aprile 1996 (riportata per
estratto nell'Allegato 1 dei presenti criteri), per gli interventi di
cui al paragrafo 5. del presente bando (N.B.: all'atto di
presentazione della domanda l'impresa dovra' specificare quale tipo
di aiuto sceglie, se a) o b):
a) secondo le intensita' di aiuto previste dal Regolamento CE n.
70/2001, e cioe' fino ad un massimo del: - 15% Equivalente
sovvenzione lordo (ESL) per le piccole imprese; - 7,5% ESL per le
medie imprese.
Il contributo minimo assegnabile non deve essere inferiore al 10% se
a favore delle piccole imprese e al 5% per le medie imprese;
b) in alternativa potranno essere richiesti contributi in regime de
minimis (Regolamento CE n. 69/2001) in conto capitale dal 15% al 30%
dell'importo ammissibile.
Il contributo non potra' superare, sommato a tutti gli altri aiuti
eventualmente ottenuti dalla stessa impresa in base al medesimo
regime, 100.000,00 Euro nell'arco di tre anni.
Contributi in caso di interventi gia' iniziati
Nel caso gli interventi oggetto del contributo siano stati gia'
iniziati al momento della presentazione della domanda, ma non oltre
12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, il
contributo potra' essere concesso esclusivamente secondo il regime de
minimis, con le percentuali di contributo indicate al precedente
punto b).
9. Termini e modalita' di presentazione delle domande di contributo
Il termine di presentazione delle domande e' fissato in 60 giorni
dalla data di pubblicazione dei criteri provinciali nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Gli interessati dovranno presentare la domanda, indirizzandola alla
Provincia di Forli'-Cesena, Assessorato al Turismo - Piazza G. B.
Morgagni n. 9 - 47100 Forli', consegnandola a mano (dal lunedi' al
venerdi' dalle ore 9 alle ore 13 - martedi' e giovedi' anche dalle
ore 15 alle ore 16,30) presso l'Ufficio Relazioni col pubblico -
Piazza Morgagni n. 9 - 47100 Forli', o inviandola a mezzo
raccomandata con ricevuta di ritorno entro lo stesso termine (fara'
fede il timbro dell'Ufficio postale di partenza).
Sara' possibile procedere all'identificazione del sottoscrittore
della domanda:
a) mediante la verifica di un documento di identita' valido, qualora
l'interessato sottoscriva la domanda davanti al dipendente incaricato
a riceverla;
b) allegando fotocopia di un documento di identita' valido, se viene
utilizzato il mezzo postale.
I soggetti interessati potranno presentare domanda in bollo in un
unico esemplare alla Provincia di Forli'-Cesena, utilizzando
l'apposito schema di domanda, che contiene l'elenco della
documentazione da allegare ai fini dell'istruttoria
tecnico-amministrativa (Allegato 2: "Modulo domanda").
La mancanza o incompletezza di detta documentazione determina
automaticamente l'inammissibilita' della domanda.
Nell'ipotesi in cui sia gia' stata inoltrata domanda di ammissione a
contributo nell'ambito del Programma 2003 della L.R. 40/02, e'
sufficiente che il soggetto interessato, in possesso dei requisiti
previsti da questo bando, presenti domanda in bollo sul modulo di cui
all'Allegato 2), specificando che la documentazione da produrre e'
gia' depositata presso gli uffici dell'Amministrazione provinciale di
Forli'-Cesena - Assessorato al Turismo.
10. Formazione delle gradutorie
Entro 90 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle
domande di contributo, la Provincia provvedera' all'istruttoria delle
pratiche, alla formulazione delle graduatorie e alla loro
approvazione nell'ambito dell'apposito Programma, che trasmettera'
alla Regione Emilia-Romagna - Servizio Turismo e Qualita' aree
turistiche.
I programmi provinciali sono pubblicati nel Bolletino Ufficiale
regionale.
Le graduatorie relative alle imprese hanno una validita' di 12 mesi
dalla loro pubblicazione.
11. Assegnazione dei finanziamenti e documentazione integrativa
L'approvazione delle graduatorie comporta l'assegnazione dei
finanziamenti ai soggetti in posizioni utili nelle rispettive
graduatorie.
Ai fini della concessione del contributo, i soggetti assegnatari
dovranno fornire, entro 45 giorni successivi alla comunicazione da
parte della Provincia, i seguenti documenti integrativi: progetto
esecutivo, come definito nell'Allegato 1) dei presenti criteri, ed
eventuali altri documenti ritenuti necessari.
Nel caso in cui, al momento della domanda, sia stato presentato il
progetto esecutivo completo di tutta la documentazione prevista, a
seguito della esecutivita' dell'atto dell'approvazione delle
graduatorie, ciascuna Provincia potra' procedere direttamente alla
formale concessione del contributo.
12. Termini per la realizzazione degli interventi
- Termine inizio lavori: entro 6 mesi dalla comunicazione di
concessione del contributo. Potra' essere richiesta un'unica proroga,
motivata da particolari esigenze, di ulteriori 3 mesi;
- termine fine lavori: 24 mesi dalla comunicazione di concessione del
contributo, salvo proroga, motivata da particolari esigenze, di
ulteriori 12 mesi.
13. Rendicontazione delle spese ed erogazione del contributo
a) Anticipo: potra' essere concessa una percentuale del contributo,
pari al 30% dell'ammontare del finanziamento concesso; dopo la
liquidazione del quale si dara' corso solo ad un'ulteriore e
conclusiva liquidazione, ad avvenuta presentazione della
rendicontazione consuntiva. Nel caso in cui il progetto non venisse
concluso verra' avviata la procedura di recupero delle somme gia'
erogate. Al fine di ottenere l'anticipo, occorre che, a seguito della
concessione del contributo, siano prodotti i seguenti documenti: -
verbale consegna lavori; - fidejussione bancaria o assicurativa di
importo pari all'anticipo da erogare, da svincolare a saldo;
b) rendicontazione: dovra' essere presentata entro 6 mesi dalla data
del termine ultimo comunicato per la fine lavori. La Provincia
assicurera' il necessario monitoraggio sugli interventi finanziati
sia in corso d'opera, sia a lavori ultimati e rendicontati che per
tutto il periodo di durata del vincolo di destinazione. Se il
progetto e' in fase di chiusura, la documentazione da produrre al
fine della rendicontazione e' la seguente: - stato finale dei lavori
attestante l'entita' della spesa globale; - elenco delle fatture
quietanzate sottoscritto dal legale rappresentante dell'impresa
beneficiaria; - dichiarazione del direttore dei lavori che garantisca
che le fatture si riferiscono a lavori oggetto del contributo; -
vincolo di destinazione d'uso turistico di mantenimento della piena
funzionalita' sugli immobili e le strutture oggetto di contributo
regionale, di durata pari a 7 anni dalla conclusione formale dei
lavori;
c) liquidazione: avverra' con apposito atto formale del competente
Dirigente provinciale, in seguito a verifica della regolarita' della
documentazione presentata, all'accertamento, tramite sopralluogo,
della conformita' delle opere realizzate al progetto presentato e
ammesso a contributo e alla definizione dell'importo finale
ammissibile.
14. Vincolo di destinazione - Revoche e sanzioni
14.a Vincolo di destinazione
Gli immobili e strutture oggetto di contributo regionale ai sensi del
presente bando sono vincolati al mantenimento della specifica
destinazione d'uso indicata nel provvedimento di concessione del
contributo e al mantenimento della piena funzionalita'.
La durata del vincolo e' pari a 7 anni dalla conclusione formale dei
lavori.
Il vincolo di destinazione dovra' essere formalizzato, a cura e spese
del beneficiario, attraverso la trascrizione, presso la Conservatoria
dei registri immobiliari, di un atto unilaterale d'obbligo
sottoscritto dal proprietario dell'immobile, a favore della Regione
Emilia-Romagna.
La trascrizione del vincolo di destinazione dovra', inoltre, essere
supportata da un impegno formale, da rendersi con le modalita' della
dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con cui sia il soggetto
beneficiario che il proprietario si impegnano, ognuno per se' e per i
suoi aventi causa, nei confronti della Regione Emilia-Romagna, a
mantenere la piena funzionalita' delle strutture e degli impianti
realizzati per il medesimo periodo della durata del vincolo.
In alternativa al vincolo di destinazione d'uso, il beneficiario puo'
produrre apposita dichiarazione d'impegno alla restituzione del
contributo percepito in caso di mutamento della destinazione
dell'immobile o di mancato mantenimento della piena funzionalita'
delle strutture realizzate, accompagnata da garanzia fideiussoria
resa da un Istituto di credito o ente assicurativo per la durata
indicata in precedenza.
In tal caso i rapporti fra proprietario e beneficiario dovranno
essere regolati da accordi privati.
Le agevolazioni percepite non devono essere restituite qualora i beni
finanziati siano sostituiti con altri della stessa natura e di valore
analogo, previa comunicazione al Dirigente competente e relativo
assenso.
14.b Revoche
La Provincia di Forli'-Cesena revoca le agevolazioni assegnate o
concesse, salvo casi accertati di forza maggiore o fatti estranei
alla volonta' del soggetto beneficiario non prevedibili al momento
della concessione dell'agevolazione, qualora:
- il soggetto beneficiario non rispetti la normativa relativa al
vincolo di destinazione;
- gli interventi ammessi a contributo non rispettino i termini,
comprese eventuali proroghe, di inizio e fine lavori e i termini per
la presentazione della documentazione finale;
- l'opera risulti sostanzialmente difforme da quella autorizzata e
risulti alterata la validita' turistica del progetto, o l'importo
complessivo della spesa risulti inferiore alla spesa ammessa a
contributo per un importo superiore al 40%;
- nel corso della realizzazione il beneficiario non abbia rispettato
le vigenti norme urbanistiche, edilizie, in materia di sicurezza e
del personale;
- il soggetto beneficiario abbia reso dichiarazioni mendaci ai fini
dell'ottenimento del contributo;
- negli altri casi previsti dalle leggi vigenti e dagli atti
amministrativi disciplinanti le modalita' e le condizioni per la
concessione dei contributi di cui al presente bando;
- il soggetto beneficiario non applichi i contratti collettivi di
lavoro.
La revoca comporta l'obbligo della restituzione delle somme gia'
erogate comprensive degli interessi calcolati al tasso legale vigente
al momento dell'approvazione della revoca, maggiorato di un punto
percentuale a titolo di sanzione amministrativa, a decorrere dal
momento dell'erogazione. Il provvedimento di revoca stabilisce le
modalita' e i termini per la restituzione della somma. L'entita' del
contributo sara' proporzionalmente ridotta all'atto della
liquidazione qualora la spesa risultante dalla documentazione
presentata a consuntivo risulti inferiore alla spesa ammissibile a
contributo.
15. Controlli e sanzioni
Il rispetto del mantenimento del vincolo di destinazione, o della
piena funzionalita' delle strutture oggetto dei contributi di cui al
presente bando, puo' essere verificato in ogni momento durante
l'intero periodo di durata del vincolo.
Il mancato rispetto del vincolo di destinazione, o il mancato
mantenimento della piena funzionalita' delle strutture, fatti salvi i
casi accertati di forza maggiore o il verificarsi di fatti estranei
alla volonta' del soggetto beneficiario non prevedibili al momento
della concessione del contributo, determina la revoca del contributo
stesso e comporta la restituzione delle somme percepite sulla base di
quanto previsto alla voce revoche.
Nel caso in cui siano trascorsi almeno cinque anni dalla data di
trascrizione del vincolo, e' possibile chiedere alla Regione
Emilia-Romagna l'autorizzazione alla cancellazione del vincolo di
destinazione, o allo svincolo della fidejussione sostitutiva, previa
restituzione del 20% dell'intero contributo erogato, maggiorato degli
interessi legali.
Il mutamento nella proprieta' dell'immobile oggetto di contributo o
nella gestione dell'attivita' turistica, non comporta di per se'
obbligo di restituzione dei contributi percepiti, purche' sia
rispettato il vincolo di destinazione e mantenuta la piena
operativita'.
16. Priorita' riguardanti i settori di rilevanza turistica
Interventi considerati prioritari
- Interventi di ristrutturazione e riqualificazione di strutture
ricettive esistenti, con particolare riguardo a significativi
incrementi della capacita' ricettiva nelle zone carenti, fino ad un
massimo di punti 20;
- interventi che riguardano ristrutturazione e riqualificazione di
esercizi di affittacamere e/o locande, fino ad un massimo di punti
18;
- interventi di ristrutturazione e riqualificazione di ristoranti,
qualora ricorra una delle seguenti situazioni:
- interventi in attuazione di piani di recupero urbanistico e
ambientale degli insediamenti storici;
- interventi in edifici di valore storico testimoniale riconosciuti
dalle norme urbanistiche comunali vigenti;
- interventi in attuazione di quanto previsto dal Regolamento
applicativo, previsto dall'art. 20 della L.R. 28 giugno 1994, n. 26
(Norme per l'esercizio dell'agriturismo e del turismo rurale ed
interventi per la loro promozione - Abrogazione della L.R. 11 marzo
1987, n. 8);
- ristoranti aderenti alla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di
Forli'-Cesena;
- ristoranti nei centri storici (Zone omogenee A);
fino ad un massimo di punti 15.
- interventi che incentivino il risparmio energetico, il turismo
sostenibile ed ecocompatibile delle strutture turistiche esistenti,
fino ad un massimo di punti 15;
- interventi su strutture ricettive che abbiano ottenuto una
certificazione di qualita', fino ad un massimo di punti 10;
- interventi complementari riguardanti:
- itinerari attrezzati per il turismo culturale, naturalistico,
trekking a piedi, in bicicletta, a cavallo, ecc.;
- spazi e localita' per attivita' di documentazione turistica,
attivita' ricreative e di ristoro rivolte agli escursionisti e
organicamente collegati con itinerari attrezzati per il turismo;
- itinerari complementari a supporto dell'offerta turistica che ne
accrescano le potenzialita' di commercializzazione;
- realizzazione e/o ristrutturazione di strutture da adibire a punti
di informazione turistica con particolare riferimento a strutture che
siano testimonianza ed espressione di presenze e culture tradizionali
dei luoghi, da utilizzare per l'espletamento dei servizi di
completamento dell'offerta turistica;
fino ad un massimo di punti 10;
- interventi riguardanti nuove strutture o interventi relativi a
stralci funzionali che costituiscono il completamento di iniziative
gia' realizzate, aumentando significativamente la valenza turistica
dell'intervento complessivo, fino ad un massimo di punti 10;
- interventi che garantiscano significativo raccordo,
complementarieta' ed integrazione con altri progetti di
valorizzazione turistica, gia' realizzati o in corso di
realizzazione, attuati con finanziamenti di operatori privati e/o di
Enti pubblici o dalla Regione stessa anche tramite finanziamenti
derivanti da altre leggi, fino ad un massimo di punti 5;
- iniziative riguardanti interventi di implementazione di sistemi
informatici "innovativi" e di sistemi per l'e-commerce, con riguardo
anche alla installazione di applicativi che consentano l'assolvimento
in via telematica degli obblighi relativi alla statistica turistica,
fino ad un massimo di punti 5;
- interventi riguardanti l'adeguamento alle nuove normative in
materia di tutela della salute nei luoghi pubblici, fino ad un
massimo di punti 5.
Per quanto non espressamente previsto dai presenti criteri, si
intendono qui richiamate a tutti gli effetti, le normative vigenti in
materia e le disposizioni stabilite dalla delibera di Consiglio
regionale n. 4715 del 23/9/2003.
Per eventuali informazioni e' possibile rivolgersi all'Ufficio
Turismo della Provincia di Forli'-Cesena - Piazza Morgagni n. 9 -
47100 Forli'.
Orari di ricevimento al pubblico: lunedi', martedi', mercoledi',
giovedi' e venerdi' mattina, dalle 11 alle 12,30 - martedi' e
giovedi' pomeriggio, dalle 16 alle 17.
Dr.ssa Francesca Biandronni (responsabile del procedimento): tel.
0543/714223.
Dott. Marco Paesani: tel. 0543/714335.
E-mail: turismo¹provincia.forli-cesena.it - fax: 0543/21465.
Sara' anche possibile scaricare copia del presente bando e degli
allegati direttamente dal sito Internet della Provincia di
Forli'-Cesena: www.provincia.forli-cesena.it, alla voce "Avvisi".
Allegato 1) ai criteri e modalita' per l'accesso ai finanziamenti
regionali da destinare alla qualificazione di strutture ricettive e
servizi turistici, ex L.R. 30/96
Definizioni varie
Definizione di piccola e media impresa (estratto dalla
raccomandazione 96/280/CE - riportato nell'Allegato A del Regolamento
CE 70/01)
1. Le piccole e medie imprese, in appresso denominate "PMI" sono
definite come imprese: - aventi meno di 250 dipendenti, e aventi: - o
un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di Euro - o un totale
di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di Euro, e in possesso
del regime di indipendenza definito al paragrafo 3.
2. Ove sia necessario distinguere tra una piccola e una media impresa
la "piccola impresa" e' definita come un'impresa: - aventi meno di 50
dipendenti, e aventi: - o un fatturato annuo non superiore a 7
milioni di Euro - o un totale di bilancio annuo non superiore a 5
milioni di Euro, e in possesso del regime di indipendenza definito al
paragrafo 3.
3. Sono considerate imprese indipendenti quelle il cui capitale o di
cui i diritti di voto non sono detenuti per il 25% o piu' da una sola
impresa oppure, congiuntamente, da piu' imprese non conformi alle
definizioni di PMI o di piccola impresa, secondo il caso.
4. Per il calcolo delle soglie di cui ai paragrafi 1 e 2, occorre
sommare i dati dell'impresa destinataria e di tutte le imprese di cui
detiene, direttamente o indirettamente, il 25% o piu' del capitale o
dei diritti di voto.
5. Qualora fosse necessario distinguere tra le microimprese e altri
tipi di PMI, le microimprese sono quelle che occupano meno di 10
dipendenti.
6. Quando un'impresa, alla data di chiusura del bilancio, supera,
verso l'alto o verso il basso, le soglie del numero dei dipendenti o
dei massimali finanziari specificati, perde o acquisisce la qualifica
di "PMI", "media impresa", "piccola impresa" o "microimpresa" solo se
detta circostanza si ripete durante due esercizi consecutivi.
7. Il numero di persone occupate corrisponde al numero di unita'
lavorative-anno (ULA), cioe' al numero di dipendenti occupati a tempo
pieno durante un anno, mentre i lavoratori a tempo parziale e quelli
stagionali rappresentano frazioni di ULA. L'anno da prendere in
considerazione e' quello dell'ultimo esercizio approvato.
8. Le soglie per il fatturato e per il totale del bilancio sono
quelle dell'ultimo esercizio contabile approvato di dodici mesi. Nel
caso di un'impresa di nuova creazione, la cui contabilita' non e'
stata ancora approvata, le soglie da applicare sono soggette ad una
stima secondo buona fede eseguita nel corso dell'esercizio.
Definizione di progetto esecutivo
Il "progetto esecutivo" deve essere completo della documentazione di
seguito elencata:
- relazione tecnica descrittiva dell'intervento;
- elaborati grafici;
- computo metrico estimativo;
- quadro economico;
- concessione edilizia, autorizzazione edilizia, denuncia di inizio
attivita' o dichiarazione che e' stata presentata richiesta al Comune
di competenza;
- documentazione grafica e dichiarazione di conformita' alla
normativa vigente in materia di accessibilita' e di superamento delle
barriere architettoniche ai sensi dell'art. 24, Legge 104/92;
- attestazione, firmata dal progettista, che il computo metrico
estimativo e' stato redatto con prezzi non superiori a quelli
riportati nei prezziari redatti dalle CCIAA della Provincia in cui
viene realizzato l'intervento. Quando cio' non sia possibile, il
computo metrico estimativo potra' essere redatto con voci d'opera e
prezzi unitari desunti dalla prassi del mercato locale accompagnato
da dichiarazione, sottoscritta dal progettista, attestante la loro
congruita' e le ragioni che giustificano l'impossibilita' di
ricorrere ai citati prezziari;
- dichiarazione, del titolare o del legale rappresentante
dell'impresa beneficiaria, di rispettare le condizioni normative e
salariali stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle
organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro,
comparativamente piu' rappresentative nella categoria;
- nullaosta dell'Ente preposto alla tutela o dichiarazione che e'
stata presentata richiesta di parere, qualora l'area o l'immobile
siano vincolati;
- nel caso in cui l'immobile ricada in area parco, il parere
rilasciato dall'Ente preposto alla tutela.
Il progetto esecutivo sara' redatto nel rispetto delle normative
vigenti, con particolare riguardo all'abbattimento delle barriere
architettoniche.
Nel quadro economico allegato al progetto dovranno essere indicate le
voci attinenti la realizzazione delle opere edili, murarie ed
impiantistiche, le spese tecniche, gli imprevisti e l'IVA.
(segue allegato fotografato)
ALLEGATO A
I criteri, le modalita' di concessione e revoca dei contributi per
progetti di riqualificazione della rete commerciale riferiti al
"Programma speciale d'area - Parco nazionale delle Foreste
Casentinesi, Valle del Bidente e Forlimpopoli"
1. Ambito di intervento
Per l'attuazione del Programma d'area sono concessi contributi in
conto capitale con le modalita' di cui alla L.R. 41/97 per la
redazione e la realizzazione di progetti relativi ad iniziative di
riqualificazione e di valorizzazione commerciale di vie, aree o
piazze, ovvero dei centri storici con priorita' alle zone
pedonalizzate, a traffico limitato, e ad aree urbane a vocazione
commerciale, con particolare riferimento a progetti di valorizzazione
commerciale di aree urbane, predisposti ai sensi dell'art. 8 della
L.R. 14/99.
Tali iniziative possono essere realizzate anche per stralci
funzionali.
Le iniziative di che trattasi debbono essere promosse a seguito
dell'avvenuta concertazione tra i soggetti pubblici e privati,
singoli e associati, interessati e devono consistere in un insieme
sistematico e coordinato di interventi finalizzati alla
valorizzazione commerciale dell'area prescelta.
Strumenti fondamentali di queste forme di concertazione possono
essere accordi, convenzioni, intese assunti ai sensi delle normative
nazionali e regionali vigenti.
Dette iniziative possono ricomprendere:
a) opere di riqualificazione e ammodernamento dei punti vendita
all'interno dell'area prescelta;
b) la redazione di progetti relativi alla riqualificazione e
valorizzazione commerciale dell'area, il coordinamento e la gestione
delle attivita' concernenti iniziative promozionali e commerciali,
orari, vendite promozionali, saldi, servizi collettivi, campagne
pubblicitarie;
c) il miglioramento dell'arredo urbano.
Sono escluse in ogni caso, le merci, i materiali di consumo e
minuteria, i contratti di manutenzione ordinaria e di consumo, le
spese di utenza e beni usati.
Vanno considerate fra le iniziative di riqualificazione e
valorizzazione commerciale la redazione e la realizzazione di
progetti relativi all'attivazione o allo sviluppo di esercizi
polifunzionali, di cui all'art. 9 della L.R. 14/99.
2. Soggetti beneficiari
a) I consorzi e le societa' anche in forma cooperativa, o gruppi di
operatori commerciali e dei servizi fra loro temporaneamente
convenzionati, senza fini di lucro, costituiti fra piccole e medie
imprese, eventualmente con la partecipazione di Enti locali;
b) operatori commerciali titolari di esercizi polifunzionali, di cui
all'art. 9 della L.R. 14/99, convenzionati con il Comune.
3. Misura dei contributi e cumulabilita'
Il contributo e' concesso per un ammontare che per ogni singola
iniziativa non puo' superare Euro 154.500 e nella misura massima del
50% delle spese ammesse.
I suddetti contributi sono cumulabili con altre provvidenze in conto
capitale erogate da altri Enti pubblici, fino al raggiungimento del
limite percentuale del 70%.
4. Priorita'
La valutazione dei progetti, ai fini della predisposizione delle
graduatorie relative, deve tenere conto dei seguenti elementi:
1. iniziative rientranti nell'ambito di valorizzazione commerciale di
aree urbane di cui all'art. 8 della L.R. 14/99;
2. iniziative coordinate con ulteriori interventi relativi alla
mobilita', riqualificazione urbana ecc., finanziati con altre leggi
regionali o con altri fondi hanno titolo di priorita' o iniziative
che rappresentano ulteriori stralci funzionali di un progetto gia'
precedentemente e parzialmente ammesso;
3. localizzazione dell'intervento in un Comune dove e' stata
rilasciata, ai sensi dell'art. 9 del DLgs 114/98, un'autorizzazione
per una grande struttura di vendita commerciale o in comune
limitrofo;
4. localizzazione dell'intervento nell'ambito di un'area avente le
caratteristiche indicate all'art. 10, comma 1, lett. b) del DLgs
114/98;
5. intervento riguardante l'attivazione o lo sviluppo di esercizi
polifunzionali, di cui all'art. 9 della L.R. 14/99.
A parita' di condizioni rispetto ai precedenti criteri, si dovra'
inoltre tenere conto delle seguenti priorita':
a. livello di partecipazione ( il rapporto tra il n. dei soggetti
aderenti all'iniziativa e quelli insistenti nell'area di riferimento)
e in caso di parita' il numero di imprese femminili aderenti alla
Associazione temporanea d'impresa;
b. progetto di valorizzazione commerciale nei Comuni interessati ai
centri commerciali gia' programmati;
c. progetto di riqualificazione degli esercizi di vicinato e delle
medio piccole strutture di vendita;
d. progetto di riqualificazione inerente l'attivazione e/o sviluppo
di esercizi polifunzionali (art. 9, L.R. 14/99) presentato da
operatori commerciali titolari convenzionati con il Comune competente
territorialmente.
5. Regole generali
De minimis
Ai sensi di quanto stabilito all'art. 2, comma 1, lettera a della
L.R. 41/97, la concessione dei contributi previsti deve avvenire nel
rispetto delle norme che regolano gli aiuti in "de minimis".
Definizione di addetto
Ai fini della L.R. 41/97 per addetti si intendono:
- i dipendenti a tempo pieno ed indeterminato, il titolare o i soci
che prestano attivita' lavorativa nell'impresa;
- i gerenti e/o familiari che prestano attivita' lavorativa
nell'impresa;
- i dipendenti di tipo stagionale, a part-time, con contratti di
formazione lavoro, gli apprendisti, gli interinali ed i collaboratori
coordinati e continuativi, tutti considerati al 50%.
6. Termini e modalita' di presentazione delle domande
Possono essere ammesse a contributo le iniziative intraprese nei 12
mesi antecedenti la data di scadenza per la presentazione della
domanda.
I progetti dovranno essere completati e rendicontati per la
liquidazione entro il termine di 24 mesi dalla data di comunicazione
della concessione del contributo medesimo, salvo proroga per causa di
forza maggiore, da richiedere prima della scadenza del suddetto
termine, pena la revoca del contributo stesso.
Le domande di contributo dovranno essere presentate al Presidente
della Provincia di Forli'-Cesena entro 60 giorni dalla data di
pubblicazione dei criteri provinciali nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
I soggetti interessati dovranno presentare domanda in bollo in un
unico esemplare alla Provincia di Forli'-Cesena, utilizzando
l'apposito schema di domanda, che contiene l'elenco della
documentazione da allegare ai fini dell'istruttoria
tecnico-amministrativa (Allegato B: "Modulo domanda") indirizzandola
alla Provincia di Forli'-Cesena, Assessorato Attivita' economiche -
Piazza G. B. Morgagni n. 9 - 47100 Forli', consegnandola a mano (dal
lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle ore 13 - martedi' e giovedi'
anche dalle ore 15 alle ore 16,30) presso l'Ufficio Relazioni col
pubblico - Piazza Morgagni n. 9 - 47100 Forli', o inviandola a mezzo
raccomandata con ricevuta di ritorno entro lo stesso termine (fara'
fede il timbro dell'Ufficio postale di partenza).
Sara' possibile procedere all'identificazione del sottoscrittore
della domanda:
a) mediante la verifica di un documento di identita' valido, qualora
l'interessato sottoscriva la domanda davanti al dipendente incaricato
a riceverla;
b) allegando fotocopia di un documento di identita' valido, se viene
utilizzato il mezzo postale.
Nell'ipotesi in cui sia gia' stata inoltrata domanda di ammissione a
contributo nell'ambito del Programma 2003 della L.R. 41/97, e'
sufficiente che il soggetto interessato, in possesso dei requisiti
previsti da questo bando, presenti domanda in bollo sul modulo di cui
all'Allegato B), specificando che la documentazione da produrre e'
gia' depositata presso gli uffici dell'Amministrazione provinciale di
Forli'-Cesena - Assessorato Attivita' economiche.
All'atto della presentazione della domanda il richiedente dovra'
possedere tutti i requisiti richiesti, anche per gli interventi per i
quali si applica la retroattivita'.
7. Ambito territoriale
Possono presentare domanda i soggetti di cui sopra, che hanno la sede
operativa della loro attivita' nell'ambito dei Comuni inseriti nel
"Programma speciale d'area - Parco nazionale delle Foreste
Casentinesi, Valle del Bidente e Forlimpopoli": Bagno di Romagna -
Civitella di Romagna - Forlimpopoli - Galeata - Meldola - Portico e
San Benedetto - Premilcuore - Santa Sofia - Tredozio - Verghereto.
8. Istruttoria e valutazione
Le domande presentate verranno istruite e valutate entro 60 giorni
dal termine di presentazione dei progetti alla Provincia.
Detti tempi verranno interrotti qualora si rendano necessarie
eventuali richieste di integrazioni e di chiarimenti, da fornire alla
Provincia.
A seguito dell'istruttoria saranno predisposti l'elenco dei progetti
ammissibili, l'elenco dei progetti non ammissibili, nonche' l'importo
dei contributi stessi, tenuto conto delle direttive regionali e
provinciali.
La Provincia definira' il Piano di riqualificazione della rete
commerciale del "Programma speciale d'area - Parco nazionale delle
Foreste Casentinesi, Valle del Bidente e Forlimpopoli" e lo
presentera' alla Regione Emilia-Romagna entro tre mesi dalla scadenza
del bando.
9. Concessione contributi
La Provincia, ad avvenuta approvazione del Piano da parte della
Regione Emilia-Romagna, deliberera' l'approvazione definitiva dei
progetti e la concessione dei contributi, e provvedera' a notificare
con raccomandata l'ammissione a contributo, la concessione dello
stesso, richiedendo la documentazione ai fini della liquidazione;
ovvero notifichera' la non ammissione a contributo. Qualora
risultassero disponibili ulteriori fondi per revoche, per rinunce o
per economie potra' essere deliberata l'ammissione a contributo di
altre domande secondo l'ordine delle graduatorie dei progetti
ammessi.
10. Erogazione del contributo
La liquidazione del contributo avverra' con apposito atto formale del
Dirigente del Servizio Programmazione artigianato, Commercio, Turismo
e Statistica, previa verifica della documentazione di spesa cosi'
come indicato nell'atto di notifica di concessione del contributo.
L'erogazione avverra' in unica soluzione entro 60 giorni dalla
ricezione della documentazione da parte della Provincia, accertata la
completezza e correttezza della documentazione di spesa. Detti tempi
verranno interrotti qualora si rendano necessarie eventuali richieste
di integrazioni e di chiarimenti, da fornire alla Provincia.
La documentazione finale di spesa da presentare ai fini della
rendicontazione dovra' essere quella di seguito elencata per ogni
specifico progetto previsto dall'art. 10 "Progetti per la
riqualificazione e la valorizzazione della rete commerciale" della
L.R. 41/97:
a) una relazione tecnica, a firma del legale rappresentante
dell'azienda, che illustri le modalita' di attuazione
dell'intervento, l'avvenuta realizzazione dello stesso e i risultati
conseguiti;
b) documentazione giustificativa delle spese ammesse a contributo,
costituita da dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' a firma
del legale rappresentante dell'azienda riportante un rendiconto
analitico delle voci di spesa sostenute e resa utilizzando il
fac-simile Allegato B - SUB 1 - lett. a alla deliberazione di
approvazione dei presenti criteri. Tale rendiconto consiste
nell'elenco delle fatture pagate con numero, data di emissione,
causale, ragione sociale del fornitore, importo, data della quietanza
di ciascuna fattura e totale delle spese sostenute.
Al suddetto elenco vanno allegate le copie delle fatture o di altri
regolari documenti di spesa.
I titoli di spesa devono essere intestati al soggetto attuatore e
riferiti all'iniziativa oggetto del contributo.
11. Spese affrontate tramite leasing
Sono ammesse le spese affrontate tramite locazione finanziaria.
L'importo ammissibile a contributo e' determinato rispetto al valore
commerciale del bene oggetto del contratto al netto degli interessi e
delle spese accessorie relative all'operazione di leasing.
Per la liquidazione, occorre presentare come documentazione
giustificativa dell'importo ammesso a contributo:
1. contratto di locazione finanziaria in originale o in copia
autentica ai sensi di legge;
2. copia della bolla di consegna e dell'accettazione rilasciata su
moduli della societa' locatrice;
3. dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta', sottoscritta dal
legale rappresentante, contenente l'impegno al riscatto del bene,
pena la revoca del contributo concesso;
4. copia delle fatture relative ai canoni di locazione sostenuti e
per un importo non inferiore al 30% del costo complessivo
dell'operazione;
5. copia della fattura di acquisto del bene da parte della Societa'
di leasing.
12. Rendicontazioni minori
Qualora le spese effettivamente sostenute sia con acquisizione
diretta sia tramite locazione finanziaria risultassero inferiori al
preventivo, il contributo verra' proporzionalmente ridotto.
13. Casi di revoca del contributo
Il contributo verra' revocato con atto della Provincia quando si
verifichi uno dei seguenti casi:
- qualora il beneficiario non provveda all'invio della documentazione
tecnica e di spesa entro il termine di 24 mesi dalla comunicazione
dell'avvenuta ammissione a contributo;
- qualora i beni materiali oggetto di agevolazione vengano ceduti,
alienati o distolti dall'uso prima dei tre anni dalla conclusione del
progetto;
- qualora la spesa effettivamente sostenuta sia inferiore al 60%
dell'importo del progetto ammesso a contributo;
- qualora la realizzazione del progetto non sia conforme nel
contenuto e nei risultati conseguiti al progetto presentato e ammesso
a contributo;
- qualora, in caso di acquisto tramite locazione finanziaria, non
rispetti l'impegno a riscattare il bene acquistato con contratto di
leasing, qualora, a seguito di controlli e di verifiche, venga
rilevata la mancanza e/o la perdita dei requisiti sulla base dei
quali e' stato concesso il contributo entro i tre anni dalla sua
concessione.
In caso di revoca del contributo l'impresa deve restituire le somme
eventualmente gia' pagate aumentate degli interessi legali maturati.
14. Ispezioni e verifiche
La Provincia puo' effettuare ispezioni o controlli, anche a campione,
al fine di verificare l'effettiva realizzazione del progetto, il
possesso dei requisiti richiesti per la concessione del contributo e
la corretta destinazione dei beni, anche nei tre anni successivi al
pagamento del saldo.
(segue allegato fotografato)