DECRETO DELL'ASSESSORE DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA. PROTEZIONE CIVILE 23 dicembre 2003, n. 31
Approvazione del Piano degli interventi straordinari e di messa in sicurezza - Terza fase: prosecuzione degli interventi connessi agli eventi idrogeologici dei mesi di ottobre-novembre 2000, in attuazione dell'OM 3090/2000. OPCM 3311/03, integrata con ordinanza 3317/03
L'ASSESSORE
Visti:
- l'art. 5 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225;
- gli articoli 107 e 108 del DLgs 30 marzo 1998, n. 112;
- la L.R. 19 aprile 1995, n. 45;
premesso:
- che il territorio della regione Emilia-Romagna, nei mesi di ottobre
e novembre 2000 e' stato interessato da eventi alluvionali e dissesti
idrogeologici che hanno determinato un grave impatto sulle comunita'
locali rivierasche del fiume Po e del versante appenninico;
- che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18
ottobre 2000 (GU n. 246 del 20/10/2000), nel territorio delle regione
Emilia-Romagna, oltre che in quello di altre Regioni e' stato
dichiarato, per gli eventi suindicati, lo stato di emergenza fino al
31 dicembre 2001, termine prorogato fino al 31 dicembre 2003 dai
successivi decreti 10 novembre 2000 (GU n. 268 del 16/11/2000), 17
novembre 2000 (GU n. 272 del 21/11/2000), 23 novembre 2000 (GU n. 278
del 28/11/2000), 21 dicembre 2001 (GU n. 1 del 2/1/2002), e 6
dicembre 2002 (GU n. 291 del 12/12/2002);
- che con ordinanza 18 ottobre 2000, n. 3090 del Ministro
dell'Interno delegato per il coordinamento della Protezione civile
(GU n. 246 del 20/10/2000), sono stati stanziati appositi fondi per
l'attuazione di interventi urgenti di protezione civile diretti a
fronteggiare i danni conseguenti agli eventi alluvionali ed ai
dissesti idrogeologici che a partire dal 13 ottobre 2000 hanno
colpito il territorio della regione autonoma Valle D'Aosta e delle
regioni Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia-Romagna";
- che l'art. 1 della citata ordinanza ministeriale 3090/00, ha
demandato alle Regioni il compito di adottare, anche per stralci, un
piano di interventi straordinari per il ripristino in condizioni di
sicurezza delle infrastrutture pubbliche danneggiate, per la pulizia
e la manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d'acqua e per
la stabilizzazione dei versanti, nonche' per adeguate opere di
prevenzione dei rischi;
- che con ordinanze ministeriali 3095/00, nonche' 3110/01, 3135/01 e
3192/02 sono stati assegnati ulteriori fondi rispettivamente per
l'attuazione e la prosecuzione degli interventi di cui all'art. 1
dell'ordinanza 3090/00;
- che a valere sulle quote parti dei fondi di cui alle citate
ordinanze ministeriali, assegnate alla Regione Emilia-Romagna per
fronteggiare le conseguenze di tali eventi, sono stati gia' approvati
ed avviati i relativi Piani di intervento come piu' avanti meglio
indicati;
dato atto:
- che ai sensi dell'art. 80, comma 29, secondo periodo della Legge 27
dicembre 2002, n. 289, recante "Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2003)",
pubblicata nella GU n. 305 del 31/12/2002, il Dipartimento della
Protezione civile e' stato autorizzato a provvedere con contributi
quindicennali ai mutui stipulabili dai soggetti competenti nei limiti
di impegno di 10 milioni di Euro a decorrere dall'anno 2004 per la
prosecuzione degli interventi pubblici conseguenti a calamita'
naturali che abbiano formato oggetto di disposizioni legislative o
per le quali sia stato deliberato lo stato di emergenza ai sensi
dell'art. 5, comma 1 della Legge 225/92;
- che ai sensi dell'art. 1, commi 1 e 2 del DL 7 febbraio 2003, n.
15, recante "Misure finanziarie per consentire interventi urgenti nei
territori colpiti da calamita' naturali" pubblicato nella GU n. 32
dell'8 febbraio 2003 e convcrtito, con modificazioni, nella Legge 8
aprile 2003, n. 62, pubblicata nella GU n. 83 del 9 aprile 2003, il
Dipartimento della Protezione civile e' stato autorizzato a
provvedere con contributi quindicennali ai mutui stipulabili dalle
Regioni interessate per fronteggiare le esigenze derivanti dalla
prosecuzione degli interventi e dall'opera di ricostruzione nei
territori colpiti da calamita' naturali che abbiano formato oggetto
di disposizioni legislative o per le quali sia stato deliberato lo
stato di emergenza ai sensi dell'art. 5, comma 1 della Legge 225/92;
- che l'art. 1, comma 3 del DL 15/03, ha disposto che alla
ripartizione delle risorse di cui ai commi 1 e 2 del medesimo
articolo si provveda con ordinanze del Presidente del Consiglio dei
Ministri adottate ai sensi dell'art. 5, comma 2 della Legge 225/92, e
che una quota pari al 40% di tali risorse venga destinata alle
calamita' per le quali non sia cessato lo stato di emergenza alla
data di entrata in vigore della legge di conversione del
decreto-legge medesimo;
- che con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3311
del 12 settembre 2003, pubblicata nella GU del 20 settembre 2003, n.
219, come modificata dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 3317 del 10 ottobre 2003, pubblicata nella GU del 17
ottobre 2003, n. 242, sono state determinate le procedure, le
modalita' di utilizzo e di riparto, tra le Regioni interessate, del
40% delle risorse finanziarie autorizzate dal citato DL 15/03 nonche'
delle risorse finanziarie autorizzate dall'art. 80, comma 29, secondo
periodo della Legge 27 dicembre 2002, n. 289;
- che per la Regione Emilia-Romagna e' stato autorizzato, come da
prospetto allegato alla citata ordinanza 3317/03, un limite di
impegno annuale a decorrere dal 2003 pari ad Euro 515.520,24, nei
limiti del 40% delle risorse di cui al DL 15/03 ed un limite di
impegno annuale a decorrere dal 2004 pari ad Euro 647.892,00
nell'ambito delle risorse di cui all'art. 80, comma 29, secondo
periodo della Legge 289/02;
- che con determinazione del Direttore generale Risorse finanziarie e
strumentali n. 14687 del 6 novembre 2003, e' stata disposta
l'assunzione con la Cassa depositi e prestiti di un mutuo
quindicennale di Euro 5.636.384,31, calcolato con riferimento al
limite di impegno annuale a decorrere dal 2003 pari ad Euro
515.520,24;
- che la Regione provvedera' all'assunzione del mutuo quindicennale,
al saggio vigente al momento della concessione, calcolato con
riferimento al limite di impegno annuale pari ad Euro 647.892,00 a
decorrere dal 2004, che a titolo indicativo ed al tasso in vigore
alla data del presente decreto e' stimabile in 7.011.500,00 Euro;
richiamata la nota di prot. n. 29229/03/03/PGR del 16 dicembre 2003,
con la quale il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha richiesto
al Presidente del Consiglio dei Ministri di prorogare lo stato di
emergenza negli ambiti territoriali regionali colpiti dagli eventi
specificati in premessa, al fine di consentire la conclusione degli
interventi in corso e l'avvio degli ulteriori interventi di messa in
sicurezza del territorio e di salvaguardia dell'incolumita' dei
cittadini nei tempi piu' celeri possibili;
richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1822 del 24
ottobre 2000, cosi' come integrata dalla successiva deliberazione n.
2390 del 19 dicembre 2000, con la quale e' stato affidato
all'Assessore "Difesa del suolo e della costa. Protezione civile" il
coordinamento istituzionale ed il governo delle attivita' necessarie
per fronteggiare le situazioni di emergenza di ottobre e novembre
2000;
richiamati, di seguito, i propri decreti con cui sono state approvate
le progressive articolazioni del Piano degli interventi straordinari
di cui all'art. 1 dell'ordinanza ministeriale 3090/00 e successive
modifiche ed integrazioni:
- decreto n. 41 del 29/12/2000 (Piano degli interventi straordinari -
Primo stralcio);
- decreto n. 2 del 30/1/2001 (secondo stralcio);
- decreto n. 12 del 23/3/2001 (terzo stralcio);
- decreto n. 25 del 17/7/2001 (Prima rimodulazione del primo, secondo
e terzo stralcio);
- decreto n. 26 del 23/7/2001 (Piano generale straordinario degli
interventi urgenti per il ripristino, la messa in sicurezza delle
infrastrutture danneggiate e per la riduzione del rischio
idrogeologico - Prima fase);
- decreto n. 37 del 7/11/2001 (Seconda rimodulazione delle prime fasi
urgenti del Piano degli interventi straordinari);
- decreto n. 7 del 5/6/2002 (Piano generale straordinario degli
interventi urgenti per il ripristino, la messa in sicurezza delle
infrastrutture danneggiate e per la riduzione del rischio
idrogeologico - Seconda fase);
- decreto n. 30 del 23/12/2002 (Terza rimodulazione delle prime fasi
urgenti del Piano degli interventi straordinari e di messa in
sicurezza);
dato atto che nella seduta del 14 novembre 2003 il Comitato
istituzionale, di cui al decreto assessorile 39/00, ha dato parere
favorevole alla proposta del Piano, formulata in linea tecnica dallo
Staff tecnico-amministrativo di cui alla determinazione del Direttore
generale all'Ambiente, Difesa del suolo e della costa 12376/00, per
la prosecuzione e l'avvio di ulteriori interventi connessi agli
eventi calamitosi di ottobre e novembre 2000, da finanziarsi con le
risorse di cui alla citata ordinanza 3311/03, come modificata
dall'ordinanza 3317/03;
ravvisata pertanto la necessita' di procedere all'approvazione del
Piano sopraindicato;
dato atto che il Piano che si va ad approvare tiene conto
dell'indeterminatezza della seconda tranche di mutuo da stipularsi
nell'anno 2004 e che, a seguito della effettiva stipula di tale
seconda tranche si provvedera', con successivo decreto, alla
definizione dell'importo complessivo reale impiegabile per
l'attuazione del piano medesimo ed all'acquisizione del visto di
riscontro degli equilibri economico-finanziari ai sensi della
deliberazione della Giunta regionale 447/03;
considerato che il Piano in parola si configura come ulteriore tappa
del processo di superamento dell'emergenza nelle aree colpite dagli
eventi di ottobre e novembre 2000 e che, quindi, per ragioni di
economicita', efficacia ed efficienza gli interventi pianificati
devono essere realizzati in forma coordinata con gli interventi gia'
attivati per le finalita' di cui all'ordinanza 3090/00, tenuto conto
peraltro delle esigenze di semplificazione amministrativa in ordine,
in particolare, alla gestione dei flussi di finanziamento da erogare
agli enti attuatori degli stessi interventi, per la cui definizione
si rinvia all'apposita sezione del Piano;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Responsabile del Servizio Protezione civile, a cio' delegato dal
Direttore generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa, dott.ssa
Leopolda Boschetti, con determinazione n. 8519 del 16 luglio 2003, ai
sensi dell'art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e della
deliberazione della Giunta regionale 447/03;
dato atto del parere favorevole espresso ai sensi della citata
determinazione 8519/03 dal Direttore generale Ambiente, Difesa del
suolo e della costa in ordine alla coerenza tra il Piano degli
interventi di protezione civile che si va ad approvare con il
presente atto e i programmi di intervento di difesa del suolo;
decreta:
per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che
qui si intendono integralmente richiamate:
1) di approvare l'allegato Piano, parte integrante e sostanziale del
presente atto, recante in oggetto "Legge 8 aprile 2003, n. 62, di
conversione del DL 15/03. Piano degli interventi straordinari e di
messa in sicurezza - III Fase: prosecuzione degli interventi connessi
agli eventi idrogeologici dei mesi di ottobre e novembre 2000, in
attuazione dell'OM 3090/00. Ordinanza del Presidente del Consiglio
dei Ministri 3311/03, integrata con ordinanza 3317/03", contenente,
tra gli altri, un apposito paragrafo in ordine alle procedure di
attuazione degli interventi e alle modalita' di erogazione delle
relative somme ammesse al finanziamento;
2) di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
L'ASSESSORE
Marioluigi Bruschini