DECRETO DELL'ASSESSORE DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA. PROTEZIONE CIVILE 23 dicembre 2003, n. 30
Approvazione del Piano degli interventi straordinari e di messa in sicurezza - Seconda fase: prosecuzione degli interventi connessi agli eventi e dissesti idrogeologici dei mesi di ottobre e novembre 2002, in attuazione dell'OPCM 3258/02. OPCM 3311/03, 3312/03 e 3317/03
L'ASSESSORE
Visti:
- l'art. 5 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225;
- gli articoli 107 e 108 del DLgs 30 marzo 1998, n. 112;
- la L.R. 19 aprile 1995, n. 45;
premesso che:
- con DPCM 29 novembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del
9 dicembre 2002, n. 288, e' stato dichiarato fino al 31 dicembre 2003
lo stato di emergenza nei territori dei comuni di Loiano e Monzuno in
provincia di Bologna a causa del crollo di una parete rocciosa
verificatosi il 15 ottobre 2002 e nei territori delle regioni
Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed
Emilia-Romagna per gli eccezionali eventi atmosferici verificatisi
nel mese di novembre 2002, che hanno provocato la tracimazione dei
maggiori bacini lacuali, lo straripamento e 1'esondazione di fiumi e
torrenti, nonche' violente mareggiate, determinando conscguentemente,
frane, smottamenti e spiaggiamenti;
- con DPCM 31 gennaio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7
febbraio 2003, n. 31, e' stato dichiarato fino al 31 dicembre 2003 lo
stato di emergenza nel territorio della provincia di Parma per le
intense precipitazioni dei giorni 21 e 22 ottobre 2002 che hanno
provocato allagamenti e dissesti idrogeologici diffusi in diversi
comuni montani;
- con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3258 del
20 dicembre 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre
2002, n. 303, e' stato previsto un primo stanziamento di risorse per
fronteggiare i danni conseguenti agli eventi in parola, con la
possibilita' per le Regioni interessate di istituire, per l'utilizzo
delle stesse, apposite contabilita' speciali in deroga alle norme di
contabilita' generale in materia di contabilita' speciale dello
Stato;
- il DL 7 febbraio 2003, n. 15, recante "Misure finanziarie per
consentire interventi urgenti nei territori colpiti da calamita'
naturali" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 32 dell'8 febbraio
2003 e convertito, con modificazioni, nella Legge 8 aprile 2003, n.
62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 9 aprile 2003, ha
autorizzato (art. 1, commi 1 e 2) il Dipartimento della Protezione
civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri a provvedere con
contributi quindicennali ai mutui stipulabili dalle Regioni
interessate per fronteggiare le esigenze derivanti dalla prosecuzione
degli interventi e dall'opera di ricostruzione nei territori colpiti
da calamita' naturali che abbiano formato oggetto di disposizioni
legislative o per le quali sia stato deliberato lo stato di emergenza
ai sensi dell'art. 5, comma 1 della Legge 225/92;
- l'art. 1, comma 3 del DL 15/03, ha disposto che alla ripartizione
delle risorse di cui ai commi 1 e 2 del medesimo articolo si provveda
con ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri adottate ai
sensi dell'art. 5, comma 2 della Legge 225/92, riservandone una quota
non inferiore al 60% per fronteggiare le esigenze derivanti, tra le
altre, dalle situazioni emergenziali verificatesi nel mese di
novembre 2002 e di cui al citato DPCM del 29 novembre 2002 e la
restante quota del 40% per le esigenze connesse, in particolare, alle
calamita' di cui al citato DPCM del 31 gennaio 2003, nonche' alle
altre calamita' per le quali non sia cessato lo stato di emergenza
alla data di entrata in vigore della legge di conversione del
decreto-legge medesimo;
- con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3277 del
28 marzo 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2003,
n. 79 sono state determinate le modalita' di impiego e di riparto,
tra le Regioni interessate, della prima tranche del 60% delle risorse
finanziarie autorizzate dal citato DL 15/03;
- a valere sulle quote parti dei fondi di cui alle citate ordinanze
3258/02 e 3277/03, assegnate alla Regione Emilia-Romagna per
fronteggiare le conseguenze degli eventi di ottobre e novembre 2002,
sono stati gia' approvati ed avviati i relativi piani di intervento
come piu' avanti meglio specificati;
vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3311
del 12 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 20
settembre 2003, n. 219, come modificata dall'ordinanza del Presidente
del Consiglio dei Ministri n. 3317 del 10 ottobre 2003, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2003, n. 242, con la quale
sono state determinate le procedure, le modalita' di utilizzo e di
riparto, tra le Regioni interessate, della seconda tranche del 40%
delle risorse finanziarie autorizzate dal citato DL 15/03;
dato atto che, nei limiti del 40% suindicato, per la Regione
Emilia-Romagna e' stato autorizzato, come da prospetto allegato alla
citata ordinanza 3317/03, un limite di impegno a decorrere dal 2003
pari, complessivamente, ad Euro 1.238.499,76, di cui 809.491,76 Euro
relativi ai territori ricompresi nel DPCM del 29 novembre 2002, e
429.008,00 Euro relativi ai territori ricompresi nel DPCM del 31
gennaio 2003;
vista altresi' l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri
n. 3312 del 12 settembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
del 20 settembre 2003, n. 219, con la quale, sulla base di quanto
autorizzato dall'art. 80, comma 59 della Legge 27 dicembre 2002, n.
289 (Legge finanziaria 2003), sono state stanziate risorse cash pari
ad Euro 33.321.000,00 in favore delle Regioni, tra cui
l'Emilia-Romagna, colpite dalle avversita' atmosferiche verificatesi
nel corso del 2002;
dato atto che la quota parte di tali risorse assegnata alla Regione
Emilia-Romagna per le esigenze connesse agli eventi di ottobre e
novembre 2002 ammonta ad Euro 3.218.000,00, come da prospetto
allegato all'ordinanza 3312/03;
richiamata la nota di prot. n. 29229/03/03/PGR del 16 dicembre 2003,
con la quale il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha richiesto
al Presidente del Consiglio dei Ministri di prorogare lo stato di
emergenza negli ambiti territoriali regionali colpiti dagli eventi
specificati in premessa, al fine di consentire la conclusione degli
interventi in corso e l'avvio degli ulteriori interventi di messa in
sicurezza del territorio e di salvaguardia dell'incolumita' dei
cittadini nei tempi piu' celeri possibili;
visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 5 del 20
gennaio 2003, con il quale all'Assessore Difesa del suolo e della
costa. Protezione civile sono stati delegati, per le ragioni ivi
indicate e che si intendono qui integralmente richiamate, tutti i
compiti previsti in capo al Presidente medesimo dall'ordinanza
3258/02, e, in particolare, l'approvazione di un piano regionale
degli interventi connessi agli eventi calamitosi specificati in
premessa, da predisporre e realizzare anche per stralci e da
sottoporre, se necessario, a successive integrazioni e rimodulazioni,
nonche' la definizione delle relative procedure attuative, improntate
al principio della semplificazione dell'azione amministrativa;
richiamati altresi' i propri decreti:
- n. 4 del 4 febbraio 2003, con il quale e' stato approvato il "Piano
dei primi interventi urgenti conseguenti agli eventi e dissesti
idrogeologici nei mesi di ottobre e novembre 2002", ai sensi
dell'art. 1 dell'ordinanza 3258/02;
- n. 6 del 28 marzo 2003, con il quale e' stata approvata la "Prima
rimodulazione del Piano dei primi interventi urgenti e di messa in
sicurezza conseguenti agli eventi e dissesti idrogeologici nei mesi
di ottobre e novembre 2002", ai sensi dell'art. 1 dell'ordinanza
3258/02;
- n. 18 del 21 luglio 2003, con il quale e' stato approvato il "Piano
degli interventi straordinari e di messa in sicurezza, contenente,
tra l'altro, le procedure per la relativa attuazione e per la
concessione di contributi a privati. DL 15/03 e OPCM 3277/03";
- n. 26 del 6 novembre 2003 con il quale e' stato disposto di
assumere con la Cassa depositi e prestiti un mutuo di Euro
13.541.000,00, al saggio vigente al momento della concessione, da
destinare agli interventi connessi agli eventi di ottobre e novembre
2002, relativamente al limite di impegno quindicennale decorrente
dall'anno 2003, nonche' e' stato delegato il Dipartimento della
Protezione civile al pagamento delle rate di ammortamento del mutuo,
ai sensi dell'art. 1, comma 4 dell'ordinanza 3311/03 e del DL 7
febbraio 2003, n. 15, art. 1, comma 1;
dato atto che nella seduta del 14 novembre 2003 il Comitato
istituzionale, di cui al citato decreto del Presidente della Giunta
regionale 5/03, ha dato parere favorevole alla proposta del piano,
formulata in linea tecnica dallo staff tecnico-amministrativo di cui
alla determinazione del Direttore generale all'Ambiente, Difesa del
suolo e della costa n. 386 del 20 gennaio 2003, per la prosecuzione e
l'avvio di ulteriori interventi connessi agli eventi calamitosi di
ottobre e novembre 2002, da finanziarsi con le risorse di cui alle
citate ordinanze 3311/03, 3312/03 e 3317/03;
ravvisata pertanto la necessita' di procedere all'approvazione del
piano sopraindicato, finanziato per un importo pari ad Euro
15.623.000,00, quota parte delle complessive risorse di Euro
16.759.000,00, di cui alla citata ordinanza 3311/03, modificata dalla
3317/03, e all'ordinanza 3312/03; la quota residuale non programmata
verra' impiegata successivamente per il finanziamento di altri piani
di protezione civile cosi' come autorizzato dalle suddette
ordinanze;
considerato che il piano in parola si configura come ulteriore tappa
del processo di superamento dell'emergenza nelle aree colpite dagli
eventi di ottobre e novembre 2002 e che, quindi, per ragioni di
economicita', efficacia ed efficienza gli interventi pianificati
devono essere realizzati in forma coordinata con gli interventi gia'
attivati con le risorse di cui alle ordinanze 3258/02 e 3277/03, con
riferimento al medesimo quadro organizzativo e procedurale, nonche',
sotto il profilo finanziario, mediante l'afflusso delle nuove ed
ulteriori risorse alla contabilita' speciale di cui la Regione
Emilia-Romagna ha chiesto l'istituzione ai sensi dell'art. 3, comma 1
dell'ordinanza 3258/02;
ritenuto pertanto di stabilire che per l'attuazione degli interventi
previsti nel piano e per l'erogazione delle relative somme ammesse al
finanziamento i soggetti attuatori faranno riferimento alle procedure
previste nel precedente piano approvato con proprio decreto 18/03,
con la precisazione che le tempistiche ivi stabilite decorrono dalla
data di pubblicazione del presente decreto nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Responsabile del Servizio Protezione civile, a cio' delegato dal
Direttore generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa, dott.ssa
Leopolda Boschetti, con determinazione n. 8519 del 16 luglio 2003, ai
sensi dell'art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e della
deliberazione della Giunta regionale 447/03;
dato atto altresi' del parere favorevole espresso ai sensi della
citata determinazione 8519/03 dal Direttore generale Ambiente, Difesa
del suolo e della costa in ordine alla coerenza tra il piano degli
interventi di protezione civile che si va ad approvare con il
presente atto e i programmi di intervento di difesa del suolo;
decreta:
Per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che
qui si intendono integralmente richiamate:
1) di approvare l'allegato Piano, parte integrante e sostanziale del
presente atto, recante in oggetto "Legge 8 aprile 2003, n. 62, di
conversione del DL 15/03. Piano degli interventi straordinari e di
messa in sicurezza - II fase: prosecuzione degli interventi connessi
agli eventi e dissesti idrogeologici del mese di ottobre e novembre
2002, in attuazione dell'OPCM 3258/02. Ordinanze del Presidente del
Consiglio dei Ministri 3311/03, 3312/03 e 3317/03.", contenente, tra
gli altri, un apposito paragrafo in ordine alle procedure di
attuazione degli interventi e alle modalita' di erogazione delle
relative somme ammesse a finanziamento;
2) di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
L'ASSESSORE
Marioluigi Bruschini