REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 settembre 2004, n. 1728

Valutazione impatto ambientale (VIA) del progetto "Strada statale n. 45 di Valle Trebbia - Lavori di completamento nel tratto compreso tra le localita' Perino e Cernusca" (PC). Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.            
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed                
integrazioni sul progetto della "Strada statale n. 45 di Valle                  
Trebbia - Lavori di completamento nel tratto compreso tra le                    
localita' Perino e Cernusca" nei comuni di Travo e Coli (PC),                   
presentato da ANAS SpA Compartimento della Viabilita' per l'Emilia e            
Romagna, poiche' l'intervento previsto e', secondo gli esiti                    
dell'apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 15 luglio              
2004, nel complesso ambientalmente compatibile;                                 
b) di ritenere quindi possibile realizzare l'intervento di cui al               
punto a) nella configurazione proposta da ANAS a condizione che siano           
rispettate le prescrizioni indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del              
Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce                
l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente                      
deliberazione, di seguito trascritte:                                           
1) al fine di rendere conforme il PRG del Comune di Travo al                    
tracciato stradale del progetto presentato da ANAS, dovra' essere               
espletata la necessaria procedura di variante allo strumento                    
urbanistico comunale adeguando la cartografia di piano al tracciato             
stradale in progetto;                                                           
2) dovranno essere realizzate campagne di monitoraggio del rumore               
prodotto durante le fasi di cantiere, con particolare riferimento ai            
recettori R10, R11, R12, R18, R19 e R22; e', altresi', necessario che           
vengano definite in dettaglio le opere di mitigazione (documentandone           
la realizzabilita' e l'efficacia) eventualmente necessarie qualora si           
evidenziassero superamenti dei limiti di immissione; le modalita' del           
monitoraggio dovranno essere concordate con ARPA e i risultati                  
andranno comunicati ai Comuni di Travo e di Coli e ad ARPA; tale                
prescrizione deve essere inserita nel capitolato d'appalto;                     
3) il rispetto dei limiti di immissione in materia di inquinamento              
acustico durante la fase di esercizio, previsti dal recente DPR n.              
142 del 30/3/2004 "Regolamento recante disposizioni per il                      
contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante              
dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della Legge 26                 
ottobre 1995, n. 447", andra' verificato con l'effettuazione di                 
adeguati monitoraggi realizzati con le modalita' di rilievo di cui              
all'art. 6 del succitato DPR;                                                   
4) la gestione dell'impianto di trattamento delle acque di prima                
pioggia provenienti dal drenaggio della piattaforma stradale dovra'             
rispettare le seguenti modalita' operative: - andra' previsto un                
controllo periodico (almeno una volta all'anno) circa il corretto               
funzionamento dell'impianto; - il by-pass del sistema di trattamento            
si dovra' attivare solo in caso di ingenti aumenti di portata per               
cause meteorologiche; - i fanghi, gli oli ed i filtri esausti                   
dovranno essere asportati dal sistema di trattamento delle acque di             
prima pioggia ogni qualvolta ve ne sia la necessita' al fine di                 
assicurare una costante efficienza depurativa e dovranno essere                 
smaltiti e/o riutilizzati nel rispetto della normativa di settore               
vigente;                                                                        
5) al fine di evitare fenomeni di inquinamento dei corpi idrici                 
durante le fasi di realizzazione andranno adottate le seguenti                  
misure: - per le operazioni di getto dei calcestruzzi da realizzarsi            
in alveo dovranno essere predisposte vasche di raccolta delle acque             
di esubero delle lavorazioni, che andranno quindi smaltite                      
conformemente alla normativa vigente; - nelle opere di fondazione da            
realizzarsi in alveo e sui terreni di terrazzo alluvionale andra'               
evitato l'uso di fango bentonitico o di altre sostanze potenzialmente           
inquinanti;                                                                     
6) gli interventi di mitigazione e compensazione vegetazionale                  
andranno realizzati nel rispetto delle indicazioni progettuali                  
contenute in particolare nella Tav. SIA/E.4; le opere in questione              
andranno monitorate con controlli periodici allo scopo di verificarne           
l'efficacia e di garantire il conseguimento degli obiettivi                     
paesaggistici e naturalistici previsti; a tal fine i nuovi impianti             
vegetazionali dovranno essere assistiti per almeno 3 anni con                   
irrigazione di soccorso, risarcimenti delle fallanze e sfalcio                  
periodico (annuale) delle infestanti; andra' inoltre realizzato un              
monitoraggio ad hoc sulla presenza di anfibi e uccelli nella zona               
umida di transizione al fine di seguire l'evoluzione di tale ambiente           
e valutare l'efficacia delle modalita' di gestione adottate;                    
7) al fine di limitare gli impatti sulla fauna durante le fasi di               
cantiere, andra' rispettato il ciclo biologico di riproduzione della            
fauna ittica, evitando le lavorazioni in alveo nel periodo da maggio            
a luglio; nel caso in cui si dovesse rendere necessarie deviazioni              
del corso d'acqua in altro ramo, andranno applicati i disposti                  
dell'Accordo di programma tra Provincia di Piacenza (Assessorato alla           
Caccia e Pesca), Regione Emilia-Romagna e AIPO il quale impone la               
cattura e quindi lo spostamento tramite elettrostorditore della fauna           
ittica ed i cui oneri sono a carico dell'appaltatore; il costo di               
riferimento e' stato recepito nel prezziario dell'AIPO;                         
8)                                                                              
9) dovra' essere realizzato un monitoraggio dei volumi di traffico              
che interessano il tracciato della SS 45 tramite la posa di una spira           
nel manto stradale in prossimita' del centro abitato di Perino;                 
l'ubicazione del punto di monitoraggio andra' concordato con la                 
Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Piacenza e l'ARPA;                      
10) per la realizzazione dell'opera la ditta appaltatrice dovra'                
ottenere tutte le autorizzazioni per l'esercizio del cantiere                   
previste dalle vigenti normative; a tale riguardo di seguito si                 
segnalano alcuni di questi atti autorizzativi, nonche' si danno                 
alcune indicazioni operative;                                                   
11) i prelievi di acqua dal fiume Trebbia per le attivita' di                   
cantiere dovranno avvenire secondo le seguenti modalita': - andra'              
formulata regolare domanda di concessione per derivazione di acqua              
pubblica ad uso cantiere, ai sensi del R.R. 41/01, al competente                
Servizio Tecnico Bacino Trebbia e Nure; - in fase di rilascio della             
concessione andra' definito il deflusso minimo vitale in base alle              
indicazioni contenute nel Piano di tutela delle acque o alle                    
quantificazioni precedentemente stabilite dell'Autorita' di Bacino              
del Po per il tratto fluviale in questione; - le acque dovranno                 
essere prelevate ed immesse nelle cisterne di stoccaggio dalle quali            
avverra' l'alimentazione dell'impianto di betonaggio; una cisterna              
verra' sempre mantenuta piena per le emergenze mentre l'altra sara'             
alimentata in continuo in proporzione alla domanda e nel rispetto dei           
quantitativi autorizzati; le cisterne saranno dotate di scarico di              
fondo per le pulizie e di troppo pieno per il ritorno degli esuberi             
al Trebbia; - in condizioni di magra del fiume il prelievo dovra'               
rispettare il DMV; in tale situazione il prelievo sara' consentito              
solo se la portata del corso d'acqua risulta maggiore del DMV, cosi'            
come definito in fase di rilascio di concessione di derivazione, ed             
in ogni caso dovra' essere ridotto e distribuito nell'arco delle 24             
ore durante le quali si provvedera' alla alimentazione delle cisterne           
ed allo stoccaggio dell'acqua per il giorno successivo; - in                    
condizioni di portate inferiori al DMV le cisterne dovranno essere              
rifornite con autobotti e andranno interdetti i prelievi dal fiume              
Trebbia;                                                                        
12) le previste opere di impermeabilizzazione per le aree di cantiere           
(officina, cisterne carburanti, piazzole di lavaggio automezzi, ecc.)           
dovranno essere rimosse al temine delle fasi di costruzione,                    
ripristinando lo stato originario dei luoghi;                                   
13) al fine di limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri              
durante le fasi di cantiere si dovranno rispettare le seguenti                  
disposizioni: - dovranno essere previste periodiche operazioni di               
bagnatura dei cumuli di materiali che possono generare emissioni                
diffuse di polveri e delle vie di transito da e per i cantieri; - per           
l'impianto di betonaggio prevedere sistemi di abbattimento per le               
polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoio e miscelatori               
durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - per il trasporto              
degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei cassoni con                
teloni;                                                                         
14) le ditte esecutrici dei lavori, titolari degli scarichi derivanti           
dai cantieri, dovranno acquisire le richieste autorizzazioni allo               
scarico rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi della                    
normativa vigente (DLgs 152/99) preventivamente all'installazione dei           
cantieri;                                                                       
15) le acque di scarico prodotte dalle lavorazioni svolte nelle aree            
operative, per le quali e' previsto il trasporto all'impianto di                
depurazione del cantiere operativo e che non saranno quindi                     
collettate ad esso tramite condotta vanno considerate a tutti gli               
effetti rifiuti speciali e come tali smaltiti in impianto                       
espressamente autorizzato al loro trattamento (ai sensi del DLgs                
22/97); l'impianto di depurazione del cantiere operativo potra'                 
quindi ricevere le acque reflue provenienti dalle aree operative solo           
previo ottenimento di specifica autorizzazione ai sensi del DLgs                
22/97;                                                                          
16) per i materiali derivanti da demolizione dovranno essere previste           
forme di recupero degli inerti e il loro riutilizzo nell'ambito dei             
cantieri presenti in zona, preventivamente al conferimento a                    
discarica delle sole frazioni non recuperabili;                                 
17) l'approvvigionamento degli inerti da costruzione e lo smaltimento           
dei materiali di risulta dovra' essere effettuato utilizzando siti              
regolarmente autorizzati e nel rispetto delle normative vigenti,                
privilegiando a parita' di idoneita' i siti piu' prossimi all'area di           
realizzazione al fine di minimizzare gli impatti derivanti dal                  
trasporto;                                                                      
18) i materiali di risulta derivanti dalle operazioni di scavo e                
perforazione dei pali di fondazione dovranno essere utilizzati                  
conformemente alla normativa vigente: il loro eventuale riutilizzo in           
ambito del cantiere o in altro sito dovra' avvenire soltanto previa             
verifica delle conformita' qualitativa del materiale alla specifica             
destinazione d'uso in funzione dei limiti massimi accettabili delle             
concentrazioni di inquinanti definiti dal DM 471/99;                            
19) si prescrive il rispetto delle richieste contenute nel parere               
rilasciato dal Ministero per i Beni e le Attivita' culturali,                   
Soprintendenza archeologica dell'Emilia-Romagna con nota prot. n.               
5697 pos. B/15 del 30 aprile 2004, acquisita dalla Regione                      
Emilia-Romagna al prot. n. 35364/VIM del 6 maggio 2004, che dispone             
che tutte le attivita' di scavo, comprese le eventuali opere di                 
drenaggio profondo siano soggette a controllo in corso d'opera da               
parte di personale specializzato (archeologi) e che in caso di                  
rinvenimento di resti archeologici si proceda a regolare scavo                  
stratigrafico e scientifico;                                                    
c) di dare atto che nel Rapporto di cui alla lettera b) sono inoltre            
contenute le seguenti raccomandazioni:                                          
i) si sottolinea la necessita' di mettere a punto un progetto di                
riqualificazione ambientale del tratto gia' realizzato Case                     
Trebbia-Perino, che garantisca il raggiungimento di standard                    
qualitativi adeguati ai caratteri di pregio ambientale della zona,              
che, si ricorda, e' sede di un Sito di importanza comunitaria (pSIC             
"Fiume Trebbia da Perino a Bobbio" - IT 4010011) collocato in                   
adiacenza al tracciato stradale;                                                
ii) appare utile e necessario richiamare gli indirizzi programmatici            
contenuti nel PRIT '98 e nel PTCP di Piacenza, ai quali i futuri                
progetti di ammodernamento della SS n. 45 si dovranno attenere, che             
prevedono per tale asse viario di realizzare adeguamenti in sede del            
tracciato esistente, ricorrendo a tratti in variante esclusivamente             
quando non sia possibile tale soluzione;                                        
iii) appare inoltre utile e necessaria un'adeguata sistemazione, in             
entrata e in uscita, dello svincolo di Perino, dando una sistemazione           
definitiva all'accesso al paese, nonche' l'ampliamento dell'attuale             
carreggiata dell'esistente ponte su rio Perino con la realizzazione             
di due marciapiedi;                                                             
d) di dare atto che le osservazioni pervenute sul progetto in esame             
sono sintetizzate nell'Allegato 1 parte integrante del Rapporto di              
cui alla lettera b);                                                            
e) di dare atto che le controdeduzioni prodotte da ANAS SpA sono                
riportate nell'Allegato 2 parte integrante del Rapporto di cui alla             
lettera b);                                                                     
f) di dare atto che le risposte alle osservazioni pervenute sono                
formulate nell'Allegato 3 parte integrante del Rapporto di cui alla             
lettera b);                                                                     
g) di dare atto che per le opere pubbliche di competenza dello Stato,           
come quella in oggetto, non e' previsto il rilascio di concessione              
edilizia da parte del Comune; la verifica di conformita' urbanistica            
del progetto ai sensi del DPR 383/94 spetta al Ministero delle                  
Infrastrutture e dei Trasporti che si esprime una volta acquisito               
l'esito della procedura di valutazione di impatto ambientale;                   
h) di dare atto che il parere espresso dalla Provincia di Piacenza,             
ai sensi dell'art. 5, comma 2 del DPR 12 aprile 1996, in merito alla            
valutazione del progetto in esame, e' compreso all'interno del                  
Rapporto di cui alla lettera b);i) di dare atto che l'autorizzazione            
paesaggistica rilasciata dal Comune di Travo ai sensi dell'art. 159             
del DLgs 42/04 ed il parere del Comune previsto dall'art. 5, comma 2            
del DPR 12 aprile 1996 in merito al progetto in esame sono compresi             
all'interno del Rapporto di cui alla lettera b);                                
j) di dare atto che l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal               
Comune di Coli ai sensi dell'art. 159 del DLgs 42/04 ed il parere del           
Comune previsto dall'art. 5, comma 2 del DPR 12 aprile 1996 in merito           
al progetto in esame sono compresi all'interno del Rapporto di cui              
alla lettera b);                                                                
k) di dare atto che l'autorizzazione paesaggistica di competenza del            
Ministero per i Beni e le Attivita' culturali - Soprintendenza per i            
Beni architettonici e per il Paesaggio dell'Emilia ai sensi dell'art.           
159 del DLgs 42/04 e' compresa all'interno del Rapporto di cui alla             
lettera b);                                                                     
l) di dare atto che l'autorizzazione per lo svincolo idrogeologico,             
previsto dal RD 3267/23 e successive modifiche ed integrazioni, e'              
rilasciata dalla Comunita' Montana dell'Appennino Piacentino                    
all'interno del Rapporto di cui alla lettera b);                                
m) di dare atto che i pareri di competenza dell'Autorita' di Bacino             
del Po, di ARPA - Sezione provinciale di Piacenza e Azienda Unita'              
sanitaria locale di Piacenza sono espressi all'interno del Rapporto             
di cui alla lettera b);                                                         
n) di dare atto che il Servizio Tecnico Bacino Trebbia e Nure della             
Regione Emilia-Romagna, che non ha partecipato alla riunione                    
conclusiva della Conferenza di Servizi, con nota prot. n.                       
AMB/GPC/04/50408 del 24 giugno 2004 acquisita al prot. n. 54820/VIM             
del 9 luglio 2004, che costituisce l'Allegato B, parte integrante e             
sostanziale della presente delibera, ha rilasciato il nulla osta                
idraulico previsto dal RD 523/1904 per la parte di territorio di                
propria competenza;                                                             
o) di dare atto che l'Agenzia Interregionale Po (AIPO) non ha                   
partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi; il            
nulla osta idraulico ai sensi del RD 523/1904 di competenza di tale             
Ente si intende quindi acquisito ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7             
della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;                   
p) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni archeologici                   
dell'Emilia-Romagna ha rilasciato il proprio parere di competenza con           
nota prot. n. 5697 pos. B/15 del 30 aprile 2004 acquisita al prot.              
35364/VIM del 6 maggio 2004, che costituisce l'Allegato C, parte                
integrante e sostanziale della presente delibera; le condizioni                 
contenute nel parere in questione sono state recepite nel Rapporto di           
cui alla lettera b) e riportate alla lettera b), punto 19) della                
presente delibera;                                                              
q) di dare atto che il parere del Consorzio di Bonifica Bacini Tidone           
e Trebbia, che non ha partecipato alla riunione conclusiva della                
Conferenza di Servizi, si intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter,           
comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive                          
modificazioni;                                                                  
r) di dare atto che l'ENEL Distribuzione, che non ha partecipato alla           
riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, ha inviato il                  
proprio parere favorevole al progetto in esame con nota prot. 3095              
del 15 luglio 2004, acquisito dalla Regione Emilia-Romagna al prot.             
n. 57614/VIM del 20 luglio 2004, che costituisce l'Allegato D, parte            
integrante e sostanziale della presente delibera;                               
s) di dare atto che l'Edison Rete SpA, che non ha partecipato alla              
riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, ha inviato il                  
proprio parere favorevole al progetto in esame con nota prot.                   
Gere/Rete AG/267 del 7 aprile 2004, acquisito dalla Regione                     
Emilia-Romagna al prot. n. 28291/VIM del 14 aprile 2004, che                    
costituisce l'Allegato E, parte integrante e sostanziale della                  
presente delibera;                                                              
t) di dare atto che il parere di SLIM SpA, non intervenuta alla                 
Conferenza di Servizi, si intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter,           
comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive                          
modificazioni;                                                                  
u) di dare atto che il parere di Telecom Italia, non intervenuta alla           
Conferenza di Servizi, si intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter,           
comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive                          
modificazioni;                                                                  
v) di dare atto che il parere dell'Ispettorato Logistico Esercito del           
Ministero della Difesa, non intervenuta alla Conferenza di Servizi,             
si intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7            
agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;                                 
w) di dare atto che il parere dell'Ufficio Movimento e Trasporti del            
Ministero della Difesa, non intervenuta alla Conferenza di Servizi,             
si intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7            
agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;                                 
x) di dare atto che il parere del Comando Reclutamento e Forze di               
Completamento (RFC) regionale "Emilia-Romagna" del Ministero della              
Difesa, non intervenuta alla Conferenza di Servizi, si intende                  
positivo ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto                
1990, n. 241 e successive modificazioni;                                        
y) di dare atto che il Servizio Parchi e Risorse forestali della                
Regione Emilia-Romagna, con nota protocollo AMB/PRN/04/57575 del 20             
luglio 2004 acquisita al prot. 59669/VIM in data 27 luglio 2004, ha             
comunicato che, in base all'esito dello screening realizzato, il                
progetto in esame non ha effetti significativi sul sito SIC "Fiume              
Trebbia da Perino a Bobbio" (cod. IT4010011) e non necessita quindi             
della valutazione di incidenza di cui al DPR 357/97;                            
z) di dare atto che non vengono acquisite nell'ambito della procedura           
di VIA le autorizzazioni relative alle attivita' da svolgersi nella             
fase di cantiere, che dovranno essere acquisite dalla ditta                     
esecutrice dei lavori sulla base di una progettazione esecutiva;                
aa) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18                
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della           
presente deliberazione al proponente ANAS SpA - Compartimento della             
Viabilita' per l'Emilia e Romagna;                                              
bb) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18                
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per                   
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,            
copia della presente deliberazione alla Provincia di Piacenza, al               
Comune di Travo, al Comune di Coli, alla Comunita' Montana                      
dell'Appennino Piacentino, al Servizio Tecnico Bacino Trebbia e Nure,           
alla Soprintendenza per i Beni architettonici e il Paesaggio                    
dell'Emilia, alla Soprintendenza per i Beni archeologici                        
dell'Emilia-Romagna, all'Autorita' di Bacino del Po, all'ARPA -                 
Sezione provinciale di Piacenza, all'Azienda Unita' sanitaria locale            
di Piacenza, ad ENEL Distribuzione e ad Edison Rete SpA;                        
cc) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18                
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia del             
presente atto deliberativo all'Agenzia Interregionale Po (AIPO), al             
Consorzio di Bonifica Bacini Tidone e Trebbia, alla Telecom Italia,             
alla SLIM SpA, all'Ispettorato Logistico Esercito, all'Ufficio                  
Movimento e Trasporti del Ministero della Difesa e al Comando RFC               
regionale Emilia-Romagna, anche ai fini dell'esercizio delle funzioni           
previste dall'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241            
e successive modificazioni;                                                     
dd) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. 18 maggio           
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia              
temporale della presente valutazione di impatto ambientale e' fissata           
in anni 5;                                                                      
ee) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della                 
Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18            
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente           
partito di deliberazione.                                                       

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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