DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 settembre 2004, n. 1740
Procedura di verifica (screening), attivata da Stargas Italia SpA (oggi Gas Plus Italiana SpA), relativa perforazione del pozzo di ricerca idrocarburi denominato "VillaVecchia 1 dir." in comune di Collecchio (PR) (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
degli impatti scarsamente significativi, il progetto di perforazione
del pozzo di ricerca idrocarburi denominato "VillaVecchia 1 dir." in
comune di Collecchio (PR), localita' Ozzano Taro, dalla ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
1) prima dell'inizio della fase di cantierizzazione, Gas Plus
Italiana SpA dovra' fornire ad ARPA ed alla Provincia di Parma: -
idonea documentazione riportante il nominativo della societa'
incaricata del trasporto/trattamento dei rifiuti e gli estremi
autorizzativi, nonche' la successiva certificazione dell'avvenuto
smaltimento; - precisazioni circa la cadenza con cui i rifiuti
saranno avviati all'impianto di trattamento per verificare
l'effettivo rispetto delle modalita' del "deposito temporaneo" cosi'
come previsto dall'art. 6 comma 1, lettera m) del DLgs 22/97 e
successive modifiche ed integrazioni;
2) in fase operativa dovra' essere effettuata la caratterizzazione
chimica dei rifiuti derivanti dai fanghi di perforazione esausti
(Codice CER 010507 e 161002) tale da escludere la "pericolosita'"
degli scarti di lavorazione in parola; nel caso in cui le analisi
ravvisassero la "pericolosita'", cosi' come definita dalla normativa
in materia di rifiuti, il materiale dovra' essere conferito con le
relative modalita' di legge;
3) per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti
dalla movimentazione dei materiali, dall'esercizio di impianti fissi
e dalla movimentazione dei mezzi si reputa necessario: a) per
l'eventuale impianto di betonaggio ed altri impianti fissi, prevedere
sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza degli sfiati
da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e la
lavorazione; b) per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di
ricopertura dei cassoni con teloni o l'uso di mezzi appositamente
attrezzati; c) prevedere l'umidificazione dei depositi temporanei di
inerti e delle vie di transito da e per il cantiere;
4) per quanto riguarda le infrastrutture stradali utilizzate per il
transito dei mezzi da e per l'area di cantiere, si reputa necessario,
in relazione ai limiti di portata e di sezione di alcuni degli assi
viari: a) che preventivamente all'attivazione del cantiere venga
valutato, con il competente ufficio del Comune di Collecchio, lo
stato di consistenza/conservazione degli assi viari da utilizzare,
scegliendo anche l'alternativa migliore tra quelle indicate nella
tavola integrativa prodotta; b) che le eventuali opere di adeguamento
delle infrastrutture stradali necessarie al passaggio dei mezzi siano
concordate con il competente ufficio del Comune di Collecchio, che
dovra' esprimere specifico nulla osta/autorizzazione alla loro
esecuzione; c) che gli eventuali danni causati alle infrastrutture
stradali dai mezzi in transito da e per il cantiere, siano
immediatamente segnalati al Comune di Collecchio a cura del
proponente, con ripristino, a propria cura e spese, delle condizioni
preesistenti, secondo le indicazioni tecniche e i tempi forniti dal
competente ufficio del Comune di Collecchio; d) che a garanzia di
quanto sopra prescritto, la societa' proponente presti apposita
fidejussione nella misura indicata dal competente ufficio del Comune
di Collecchio successivamente alla valutazione di cui al punto a) e
prima dell'attivazione del cantiere;
5) la societa' proponente dovra' richiedere, ai sensi dell'art. 11
della L.R. 9 maggio 2001, n. 15, il rilascio dell'autorizzazione
comunale in deroga ai limiti fissati all'art. 2 della Legge 447/95;
6) a garanzia dell'effettiva realizzazione del ripristino ambientale,
la societa' proponente dovra' presentare al Comune di Collecchio
fidejussione bancaria di importo pari al valore del ripristino
maggiorato del 30% per maggiori oneri; tale importo dovra' essere
validato dall'Amministrazione comunale;
7) con riferimento al ripristino dell'area, l'idoneita' delle
operazioni relative dovra' essere documentata a mezzo di esecuzione
di un numero significativo (per l'estensione dell'area e la
distribuzione delle attivita' svolte) di campioni di suolo, le cui
analisi dovranno attestare caratteristiche chimiche inferiori a
quelle indicate dal DM 471/99 per i siti inquinati; i risultati delle
analisi dovranno essere trasmessi alla Provincia di Parma, al Comune
di Collecchio ed all'ARPA territorialmente competente;
b) di trasmettere la presente delibera allo Sportello Unico Imprese
Pedemontana; alla proponente Gas Plus Italiana SpA; al Ministero
delle Attivita' produttive - Direzione generale per l'Energia e le
Risorse Minerarie - UNMIG; all'UNMIG - Ufficio F5; al Servizio
Politiche energetiche della Regione Emilia-Romagna; alla Provincia di
Parma, al Comune di Collecchio; all'ARPA Sezione provinciale di
Parma; all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma - Distretto
sud-est;
c) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente
partito di deliberazione.