DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 luglio 2004, n. 1665
Programma Operativo per la concessione di aiuti a favore di investimenti finalizzati alla riduzione delle emissioni di metano nelle aziende agricole - Criteri di presentazione, istruttoria, selezione, approvazione e finanziamento dei progetti
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Legge 29 maggio 1982, n. 308, recante "Norme sul contenimento
dei consumi energetici, lo sviluppo delle fonti rinnovabili di
energia e l'esercizio di centrali elettriche alimentate con
combustibili diversi dagli idrocarburi" ed in particolare l'articolo
12, cosi' come sostituito dall'articolo 13 "Incentivi alla produzione
di energia da fonti rinnovabili di energia nel settore agricolo"
della Legge 9 gennaio 1991, n. 10;
- il DLgs 30 aprile 1998, n. 173, recante "Disposizioni in materia di
contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento
strutturale delle imprese agricole, a norma dell'articolo 55, commi
14 e 15 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449" ed in particolare
l'articolo 1 "Disposizioni in materia di risparmio energetico e di
contenimento dei costi" - commi 3 e 4;
- il decreto del Ministero delle Politiche agricole dell'11 settembre
1999, n. 401 "Regolamento recante norme di attuazione dell'art. 1,
commi 3 e 4 del DLgs 30 aprile 1998, n. 173, per la concessione di
aiuti a favore della produzione e della utilizzazione di fonti
energetiche rinnovabili nel settore agricolo";
- il decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali n.
155816 del 23 ottobre 2000 che assegna alla Regione Emilia-Romagna,
quale dotazione finanziaria per l'attuazione di programmi regionali,
ai sensi dell'articolo 1, commi 3 e 4 del DLgs 173/98 - la somma di
Euro 2.070.992,17;
- il decreto del Ministero dell'Ambiente del 20 luglio 2000 , n. 337
"Regolamento recante criteri e modalita' di utilizzazione delle
risorse destinate per l'anno 1999 alle finalita' di cui all'articolo
8, comma 10, lettera f) della Legge 23 dicembre 1998, n. 448" (carbon
tax) ed in particolare il punto 4 dell'Allegato 1 "Riduzioni delle
emissioni nei settori non energetici";
- il decreto del Ministero dell'Ambiente in data 21 maggio 2001 con
il quale e' stata assegnata alla Regione Emilia-Romagna, quale
dotazione finanziaria per l'attuazione di programmi regionali
afferenti la "carbon tax", la somma di Euro 6.693.320,66;
- il documento della Commissione Europea "Orientamenti comunitari per
gli aiuti di Stato nel settore agricolo" (GUCE 2000/C 28/2);
- il DLgs 29 dicembre 2003, n. 387 "Attuazione della direttiva
2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta
da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno
dell'elettricita'" che e' finalizzato tra l'altro:
- a promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche
rinnovabili alla produzione di elettricita' nel relativo mercato
italiano e comunitario;
- a concorrere alla creazione delle basi per un futuro quadro
comunitario in materia di produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili;
- a favorire lo sviluppo di impianti di microgenerazione elettrica
alimentati da fonti rinnovabili, in particolare per gli impieghi
agricoli;
richiamati:
- il Reg. CE n. 1257/1999 del Consiglio del 17/5/1999, sul sostegno
allo Sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo di Orientamento e di
Garanzia (FEAOG) e che modifica ed abroga taluni regolamenti;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 19 gennaio
2000, relativa al Piano regionale di Sviluppo rurale della Regione
Emilia-Romagna per il periodo 2000-2006 (d'ora in poi richiamato in
sigla PRSR) attuativo del citato Reg. CE n. 1257/1999;
- la Decisione della Commissione Europea C (2000) 2153 del 20 luglio
2000 che approva il suddetto Piano nel testo definitivo inviato alla
Commissione stessa il 3 luglio 2000;
- la L.R. 30 gennaio 2001 n. 2, che pone in attuazione il Piano
regionale di Sviluppo rurale, ed in particolare l'articolo 2;
- il Reg. CE n. 445/2002 della Commissione del 26 gennaio 2002, che
sostituisce il Reg. CE n. 1750/1999;
- la Decisione della Commissione europea C (2003) 2697 del 17 luglio
2003 che approva alcune modifiche al PRSR;
richiamate in particolare la Misura 1.a. "Investimenti nelle aziende
agricole" e la Misura 3.r. "Sviluppo e miglioramento delle
infrastrutture rurali connesse allo sviluppo dell'agricoltura",
entrambe comprese nel PRSR, nonche' le relative disposizioni
regionali di attuazione;
considerato:
- che l'articolo 12 della Legge 29 maggio 1982, n. 308, cosi' come
sostituito dall'articolo 13 della Legge 9 gennaio 1991, n. 10,
prevede incentivi destinati alle aziende agricole singole ed
associate per la realizzazione di impianti di produzione di energia
da fonti rinnovabili;
- che l'articolo 1, commi 3 e 4 del DLgs 173/98 si articola in
specifiche azioni, fra loro coerenti, funzionali alla introduzione di
misure destinate alla produzione ed alla utilizzazione di biomasse
per finalita' energetiche, allo scopo di diffondere l'utilizzo di
fonti energetiche rinnovabili nelle aziende agricole e di
razionalizzare i consumi nell'ambito delle aziende medesime;
- che anche gli interventi per la riduzione delle emissioni di gas
metano nelle aziende agricole, specificatamente previsti dal Decreto
del Ministero dell'Ambiente del 20 luglio 2000, n. 337, possono
utilmente concorrere alla produzione di energia da fonti
rinnovabili;
- che, conseguentemente, i suddetti provvedimenti possono essere
posti in attuazione per mezzo di un unico Programma Operativo al fine
di rendere piu' organica e piu' efficace l'azione pubblica;
rilevato:
- che il crescente utilizzo di fonti energetiche di origine fossile,
non rinnovabili, sta provocando un notevole aumento della quantita'
dei cosiddetti "gas serra" presenti nell'atmosfera, con conseguente
innalzamento della temperatura media del pianeta e con riflessi
estremamente negativi dal punto di vista climatico;
- che nel corso della conferenza di Kyoto del dicembre 1997 i Paesi
partecipanti hanno previsto specifiche misure per ridurre l'emissione
di "gas serra";
- che l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, in particolare di
origine agricola, puo' fornire un concreto contributo alla riduzione
delle emissioni di gas ad effetto serra;
rilevato altresi':
- che i consumi energetici rappresentano, in numerose aziende
agricole, una delle maggiori voci di costo;
- che il settore primario, in relazione alla presenza di una notevole
quantita' di biomasse di scarto, non strettamente utilizzabili
nell'ambito di specifici cicli produttivi, ed alla possibilita' di
realizzare colture "dedicate" a fini energetici e' in grado di
sostenere lo sviluppo di impianti destinati alla produzione di
energia da fonti rinnovabili;
- che, parimenti, i reflui zootecnici, il cui smaltimento rappresenta
uno dei maggiori problemi nella conduzione degli allevamenti, in
particolare di quelli collocati in zone sensibili, possono costituire
una importante fonte energetica in grado di produrre interessanti
quantita' di energia termica ed elettrica;
considerato:
- che la designazione delle Zone Vulnerabili da Nitrati di origine
agricola, in attuazione della Direttiva 91/676/CEE "Nitrati", impone
una riduzione, talvolta particolarmente rilevante, del carico di
azoto di origine zootecnica;
- che in talune zone ad elevata densita' zootecnica e a maggior
diffusione di aziende di grandi dimensioni possono essere necessarie
applicazioni tecnologiche complementari, quali quelle che prevedono
il trattamento dei reflui;
- che le suddette tecnologie rappresentano "misure aggiuntive"
rientranti tra le azioni rafforzate previste dall'art. 5, comma 5
della Direttiva sopracitata e coerenti con le disposizioni del DLgs
29 dicembre 2003, n. 387 "Attuazione della Direttiva 2001/77/CE
relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti
energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricita'";
- che l'art. 10 "Obiettivi indicativi regionali", comma 3 del citato
DLgs 387/03, prevede che le Regioni possono adottare misure per
promuovere l'aumento del consumo di elettricita' da fonti rinnovabili
nei rispettivi territori, aggiuntive rispetto a quelle nazionali;
dato atto:
- che in passato, sono stati avviati, a livello regionale, diversi
interventi finalizzati alla realizzazione di impianti in grado di
utilizzare biomasse di origine animale e/o vegetale per la produzione
di biogas;
- che tali programmi, anche in relazione alla non completa
affidabilita' delle tecnologie allora disponibili, non hanno fornito,
dal punto di vista operativo ed economico, i risultati attesi;
- che, tuttavia, in altre realta' territoriali, in particolare
nordeuropee, e' proseguita l'attivita' di ricerca e sperimentazione
finalizzata al miglioramento ed alla messa a punto dei suddetti
impianti;
- che, conseguentemente, sono attualmente disponibili, tecnologie ed
impianti caratterizzati da un notevole rendimento e da ottima
affidabilita', in grado di operare con diverse matrici organiche e di
limitare fortemente, dal punto di vista della diffusione degli odori
e di altri componenti indesiderati, l'impatto ambientale dello
smaltimento di detti materiali;
- che, pertanto, la realizzazione di nuovi impianti per la produzione
di biogas, sulla base delle esperienze maturate, puo' rappresentare,
oltre che un fattore importante di riduzione delle emissioni di gas,
in coerenza con il Protocollo di Kyoto, un importante contributo al
miglioramento del bilancio energetico delle aziende agricole e, piu'
in generale, attraverso l'immissione in rete del surplus di energia
elettrica da processi di cogenerazione, dell'intera collettivita';
dato atto altresi':
- che l'attivazione di un procedimento per la concessione di
contributi a favore della produzione ed utilizzazione di fonti
energetiche rinnovabili, nonche' alla riduzione dei consumi
energetici nell'ambito di aziende agricole, puo' stimolare, in
relazione alla universalita' delle problematiche da affrontare, una
notevole mole di domande, supportate da una approfondita fase di
progettazione;
- che in considerazione di quanto fin qui argomentato e della scarsa
disponibilita' finanziaria recata dai provvedimenti di cui
all'articolo 12 della Legge 29 maggio 1982, n. 308, cosi' come
sostituito dall'articolo 13 della Legge 9 gennaio 1991 n. 10,
all'articolo 1, commi 3 e 4 del DLgs 173/98 e al decreto del
Ministero dell'Ambiente del 20 luglio 2000, n. 337 e' opportuno,
anche al fine di non ingenerare aspettative che non potrebbero
ottenere soddisfazione alcuna, limitare l'intervento previsto a
specifiche azioni funzionali alla diminuzione dell'impatto ambientale
determinato dall'attivita' svolta dalle aziende agricole;
- che, in particolare, risulta prioritario promuovere la
realizzazione di impianti per la produzione di energia termica ed
elettrica, al servizio di imprese agricole singole ed associate,
alimentati prevalentemente con biomasse di origine animale e/o
vegetale, derivanti dall'attivita' di coltivazione ed allevamento, in
grado al contempo di ridurre le emissioni in atmosfera di gas
metano;
- che nella prospettiva di assimilare la situazione
emiliano-romagnola a quella delle piu' avanzate realta' europee e
stante la valenza innovativa che i suddetti interventi rivestono ai
fini di uno sviluppo sostenibile del settore primario, occorre porre
le condizioni per promuovere la realizzazione di detti impianti su
tutto il territorio regionale;
preso atto che il sostegno all'introduzione di fonti di energia
rinnovabile e' stato gia' specificatamente previsto nel PRSR sia
nell'ambito della Misura 1.a., relativamente ad interventi
finalizzati al risparmio energetico, funzionali alla protezione
dell'ambiente ed all'abbattimento dei costi di produzione delle
aziende agricole, sia nell'ambito della Misura 3.r. per cio' che
concerne azioni di ottimizzazione energetica a supporto del ruolo
polifunzionale svolto dall'attivita' agricola;
constatato che sussiste piena analogia, sia in termini di contenuti
che di finalita', fra le azioni del PRSR precedentemente descritte e
quelle individuate nel presente atto;
ritenuto, stante quanto argomentato e nel rispetto del principio di
economicita' che informa l'attivita' amministrativa, di attivare - ai
fini della concessione di aiuti a valere sull'articolo 12 della Legge
29 maggio 1982, n. 308, cosi' come sostituito dall'articolo 13 della
Legge 9 gennaio 1991, n. 10, sull'articolo 1, commi 3 e 4 del DLgs
173/98 e sul punto 4 dell'Allegato 1 al DM dell'Ambiente del 20
luglio 2000, n. 337 - un procedimento analogo, in termini di
modalita', condizioni ed intensita' contributiva, a quello adottato
per porre in attuazione le Misure 1.a. e 3.r. del PRSR, predisponendo
uno specifico Programma Operativo che fissi al contempo i criteri di
presentazione, istruttoria, selezione, approvazione e finanziamento
dei progetti;
richiamato l'articolo 2, lettera l) della L.R. 30 maggio 1997, n. 15,
concernente norme per l'esercizio delle funzioni regionali in materia
di agricoltura;
dato atto che le risorse necessarie previste per l'attuazione del
suddetto Programma Operativo, pari a Euro 4.353.654,48 risultano
iscritte:
- quanto a Euro 888.228,68 sul Capitolo 18210 "Contributi in conto
capitale alle aziende agricole singole ed associate per la
realizzazione di interventi in impianti per la produzione di energia
termica, elettrica e meccanica da fonti rinnovabili (art. 12, Legge
29/5/1982, n. 308; delibera CIPE 30/12/1992) Mezzi statali" compreso
nella Unita' previsionale di base 1.3.1.3. 6360 "Risparmio energetico
in agricoltura - Risorse statali";
- quanto a Euro 2.070.992,17 sul Capitolo 18126 "Contributi per
interventi finalizzati alla produzione ed utilizzazione di fonti
energetiche rinnovabili nel Settore agricolo (DLgs 30 aprile 1999, n.
173; DM 11 settembre 1999, n. 401) Mezzi statali" compreso nella
Unita' previsionale di base 1.3.1.2. 5600 "Misure di sostegno alle
aziende agricole - Risorse statali";
- quanto a Euro 1.394.433,63 sul capitolo 18217 "Contributi in conto
capitale per la realizzazione di interventi volti alla riduzione
delle emissioni di metano dagli allevamenti zootecnici (art. 8, comma
10, lettera f), Legge 23 dicembre 1998, n. 448; DM 20 luglio 2000 n.
337; DM 21 maggio 2001)- Mezzi statali" compreso nella Unita'
previsionale di base 1.3.1.3. 6360 "Risparmio energetico in
agricoltura - Risorse statali"
del Bilancio per l'esercizio finanziario 2004, approvato con L.R. n.
29 del 22 dicembre 2003;
vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo Unico in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna",
ed in particolare l'art. 37, comma 4;
richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 338 del 22 marzo 2001 concernente la riorganizzazione delle
Direzioni generali della Giunta regionale e la definizione delle
rispettive competenze;
- n. 403 del 27 marzo 2001 concernente l'affidamento dell'incarico di
Direttore generale per l'Area agricoltura;
- n. 447 del 24 marzo 2003 recante "Indirizzi in ordine alle
relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e
sull'esercizio delle funzioni dirigenziali" ed in particolare il
punto 4.1.1. dell'Allegato;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale Agricoltura, dr. Dario Manghi, ai sensi del
sopracitato art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della predetta
deliberazione 447/03;
dato atto del visto di riscontro degli equilibri economico-finanziari
espresso dal Dirigente Professional "Controllo e presidio dei
processi connessi alla gestione delle spese del bilancio regionale"
dott. Marcello Bonaccurso in sostituzione della Responsabile del
Servizio Bilancio - Risorse finanziarie, dott.ssa Amina Curti, ai
sensi delle note del Direttore generale Risorse finanziarie e
strumentali prot. n. ARB/DRF/03/2445-i del 21 gennaio 2003 e della
propria deliberazione 447/03;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di attivare, per le motivazioni espresse in premessa e qui
integralmente richiamate, uno specifico procedimento per la
concessione di contributi - a valere sull'articolo 12 della Legge 29
maggio 1982, n. 308, cosi' come sostituito dall'articolo 13 della
Legge 9 gennaio 1991, n. 10, sull'articolo 1, commi 3 e 4 del DLgs
173/98 e sul punto 4 dell'Allegato 1 al decreto del Ministero
dell'Ambiente del 20 luglio 2000, n. 337 - destinati alla
realizzazione di impianti di produzione di biogas, da utilizzare
anche a fini energetici, alimentati con effluenti zootecnici e/o
matrici organiche di origine vegetale derivanti dall'attivita' di
allevamento e coltivazione svolta dalle aziende agricole;
2) di approvare il Programma Operativo ed i criteri di presentazione,
istruttoria, selezione, e finanziamento dei progetti di cui
all'Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, dando atto che detto programma costituisce anche
avviso per la presentazione delle domande;
3) di dare atto che le risorse necessarie per l'attuazione del
suddetto Programma Operativo, pari a Euro 4.353.654,48 risultano
iscritte:
- quanto a Euro 888.228,68 sul Capitolo 18210 "Contributi in conto
capitale alle aziende agricole singole ed associate per la
realizzazione di interventi in impianti per la produzione di energia
termica, elettrica e meccanica da fonti rinnovabili (art. 12, Legge
29/5/1982, n. 308; delibera CIPE 30/12/1992) Mezzi statali" compreso
nella Unita' previsionale di base 1.3.1.3. 6360 "Risparmio energetico
in agricoltura - Risorse statali";
- quanto a Euro 2.070.992,17 sul Capitolo 18126 "Contributi per
interventi finalizzati alla produzione ed utilizzazione di fonti
energetiche rinnovabili nel settore agricolo (DLgs 30 aprile 1999, n.
173; DM 11 settembre 1999, n. 401) Mezzi statali" compreso nella
Unita' previsionale di base 1.3.1.2. 5600 "Misure di sostegno alle
aziende agricole - Risorse statali";
- quanto a Euro 1.394.433,63 sul Capitolo 18217 "Contributi in conto
capitale per la realizzazione di interventi volti alla riduzione
delle emissioni di metano dagli allevamenti zootecnici (art. 8, comma
10, lettera f), Legge 23 dicembre 1998, n. 448; DM 20 luglio 2000, n.
337; DM 21 maggio 2001) Mezzi statali" compreso nella Unita'
previsionale di base 1.3.1.3. 6360 "Risparmio energetico in
agricoltura - Risorse statali"
del Bilancio per l'esercizio finanziario 2004, approvato con L.R. n.
29 del 22 dicembre 2003;
4) di disporre la pubblicazione in forma integrale della presente
deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Programma Operativo per la concessione di aiuti a favore di
investimenti finalizzati alla riduzione delle emissioni di metano
nelle aziende agricole ed alla produzione di energia da fonti
rinnovabili. Criteri di presentazione, istruttoria, selezione,
approvazione e finanziamento dei progetti
Riferimenti normativi
Legge 29 maggio 1982, n. 308, articolo 12, cosi' come sostituito
dall'articolo 13 "Incentivi alla produzione di energia da fonti
rinnovabili di energia nel settore agricolo" della Legge 9 gennaio
1991, n. 10.
DLgs 30 aprile 1998, n. 173, art. 1 "Disposizioni in materia di
risparmio energetico e di contenimento dei costi", commi 3 e 4.
Decreto del Ministero dell'Ambiente del 20 luglio 2000 , n. 337
"Regolamento recante criteri e modalita' di utilizzazione delle
risorse destinate per l'anno 1999 alle finalita' di cui all'articolo
8, comma 10, lettera f) della Legge 23 dicembre 1998, n. 448" (carbon
tax), punto 4 dell'Allegato 1 "Riduzioni delle emissioni nei settori
non energetici".
Reg. CE n. 1257/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999, sul sostegno
allo Sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo di Orientamento e di
Garanzia (FEAOG), articoli 4,5,6,7 e 33.
Piano regionale di Sviluppo rurale (PRSR) della Regione
Emilia-Romagna 2000-2006, approvato con decisioni della Commissione
Europea C (2000) 2153 del 20 luglio 2000 e C (2003) 2697 del 17
luglio 2003, Misure 1.a. e 3.r.
Dotazione finanziaria
Il presente Programma Operativo ha una dotazione finanziaria
complessiva pari a Euro 4.353.654,48 derivanti:
- quanto a Euro 888.228,68 sul Capitolo 18210 "Contributi in conto
capitale alle aziende agricole singole ed associate per la
realizzazione di interventi in impianti per la produzione di energia
termica, elettrica e meccanica da fonti rinnovabili (art. 12, Legge
29/5/1982, n. 308, delibera CIPE 30/12/1992) - Mezzi statali"
compreso nella Unita' previsionale di base 1.3.1.3. 6360 "Risparmio
energetico in agricoltura - Risorse statali";
- quanto a Euro 2.070.992,17 dalle risorse assegnate alla Regione
Emilia-Romagna dal decreto del Ministero delle Politiche agricole e
forestali n. 155816 del 23 ottobre 2000 ed iscritte sul Capitolo
18126 "Contributi per interventi finalizzati alla produzione ed
utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo
(DLgs 30 aprile 1999, n. 173; DM 11 settembre 1999, n. 401) - Mezzi
statali" compreso nella Unita' previsionale di base 1.3.1.2. 5600
"Misure di sostegno alle aziende agricole - Risorse statali";
- quanto a Euro 1.394.433,63 da quota parte delle risorse assegnate
alla Regione Emilia-Romagna dal decreto del Ministero dell'Ambiente
in data 21 maggio 2001, iscritte sul Capitolo 18217 "Contributi in
conto capitale per la realizzazione di interventi volti alla
riduzione delle emissioni di metano dagli allevamenti zootecnici
(art. 8, comma 10, lettera f), Legge 23 dicembre 1998, n. 448; DM 20
luglio 2000 n. 337; DM 21 maggio 2001) Mezzi statali" compreso nella
Unita' previsionale di base 1.3.1.3. 6360 "Risparmio energetico in
agricoltura - Risorse statali"
del Bilancio per l'esercizio finanziario 2004, approvato con L.R. n.
29 del 22 dicembre 2003.
Oggetto dell'intervento
Il presente Programma Operativo prevede l'erogazione di incentivi,
sotto forma di contributi in conto capitale, a fronte della
realizzazione di interventi, ubicati sul territorio della regione
Emilia-Romagna, finalizzati alla riduzione delle emissioni di metano
nelle aziende agricole ed alla produzione di energia da fonti
rinnovabili.
1. Beneficiari
a) imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del Codice civile,
in possesso di partita IVA agricola o combinata, che soddisfino le
condizioni fissate al punto 3 del Programma Operativo della Misura
1.a del PRSR - approvato nel testo coordinato dalla deliberazione
della Giunta regionale n. 305 del 25 febbraio 2002 (Bollettino
Ufficiale 22 marzo 2002, n. 45) - e che sostengano l'onere degli
investimenti;
b) consorzi fra privati, costituiti per almeno il 51% da imprenditori
agricoli e/o cooperative agricole e loro consorzi, che svolgono
attivita' d'impresa e sostengano l'onere degli investimenti.
Le aziende agricole, al momento della domanda, devono essere iscritte
all'anagrafe delle aziende agricole della Regione Emilia-Romagna ed
avere il fascicolo aziendale validato.
2. Voci di spesa ammesse ed azioni previste
I progetti proposti dovranno riguardare investimenti per la
realizzazione di impianti di produzione di biogas, alimentati da
effluenti zootecnici e/o matrici organiche vegetali, derivanti
dall'attivita' di coltivazione ed allevamento svolta nelle aziende
agricole, in funzione di un utilizzo a fini energetici.
Le spese ammissibili a finanziamento comprendono:
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi
informatici e relative opere murarie connesse all'installazione di
detti impianti;
- spese generali, come onorari di professionisti e consulenti, studi
di fattibilita', connesse al progetto presentato fino ad un massimo
del 12% delle precedenti voci.
Le singole iniziative dovranno inoltre essere motivate da
miglioramenti sia di ordine ambientale, connessi alla riduzione di
emissioni di gas ad effetto serra prodotti dall'utilizzo di
combustibili fossili, che economici, legati al contenimento
strutturale dei costi di produzione, nonche' alla riduzione
dell'impatto ambientale, con particolare riferimento alla gestione
dei reflui delle attivita' zootecniche.
3. Limiti e divieti
Non saranno ritenuti ammissibili progetti relativi ad impianti che
comportano un rapporto fra azoto totale prodotto nell'ambito del
processo di digestione anaerobica (fanghi) e SAU utilizzabile,
superiore ai 170 kg di azoto per ettaro, o per i quali non sia stato
predisposto un idoneo piano di smaltimento che preveda la
delocalizzazione di tale elemento (fanghi) nel rispetto dei suddetti
limiti.
4. Intensita' dell'aiuto
L'aiuto finanziario sara' concesso sotto forma di contributi in conto
capitale nella misura del 40% della spesa ritenuta ammissibile.
5. Importi minimi e massimi
I progetti dovranno avere una dimensione finanziaria minima di Euro
50.000.Non saranno considerati ammissibili a finanziamento i progetti
il cui importo totale risulti, in relazione agli esiti
dell'istruttoria tecnica, inferiore ai valori minimi sopraindicati.
L'importo massimo di spesa ammissibile e' fissato in Euro 500.000 per
le aziende agricole singole e in Euro 1.500.000 per le aziende
agricole associate (comprese le cooperative) ed i consorzi fra
privati.
Nel caso di aziende agricole singole ed associate l'ammontare
dell'investimento suscettibile di aiuto verra' determinato, con
riferimento ai suddetti limiti massimi di spesa, in ottemperanza a
quanto disposto al punto 4.1.1.8 documento della Commissione Europea
"Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo"
(GUCE 2000/C 28/2).
6. Condizioni di ammissibilita'
Ai fini dell'accesso al sostegno previsto i soggetti gia' definiti al
punto 1. dovranno soddisfare le seguenti condizioni:
a) dimostrare di essere in regola con le normative vigenti in materia
ambientale e benessere degli animali i cui eventuali termini di
adeguamento siano scaduti alla data di pubblicazione del presente
avviso;
b) proporre investimenti conformi a quanto indicato nel presente
Programma Operativo;
c) dimostrare la fattibilita' dell'intervento sotto l'aspetto
tecnico;
d) dimostrare la fattibilita' dell'intervento sotto l'aspetto
finanziario;
e) dimostrare un miglioramento ambientale quantificabile in termini
di riduzione delle emissioni di gas metano ed altri gas ad effetto
serra;
f) impegnarsi a garantire la verifica, per almeno 5 anni dalla data
del completamento dei lavori previsti, dell'efficacia dell'intervento
realizzato in termini di quantita' di gas e/o di energia prodotta.
Il possesso dei predetti requisiti dovra' essere comprovato con
riferimento a ciascuno di essi attraverso:
a) dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' a firma del
legale rappresentante attestante il rispetto della vigente normativa
in materia ambientale e benessere degli animali;
b) e c) specifica relazione di progetto e relativi allegati tecnici;
d) dichiarazione del legale rappresentante attestante le modalita' di
reperimento dei fondi a copertura della quota di investimento a
carico dell'impresa richiedente, supportata da specifiche
dichiarazioni di intenti rilasciate da istituti di credito, nel caso
sia previsto il ricorso a mutui e/o prestiti;
e) relazione tecnica che quantifichi la diminuzione di emissione di
gas ad effetto serra, in particolare metano, attesa;
f) delibera del consiglio di amministrazione riguardante l'impegno a
mettere a disposizione della Regione Emilia-Romagna o di qualsiasi
soggetto incaricato dalla Regione medesima, per cinque anni,
l'impianto realizzato per: - studi e ricerche finalizzate al
miglioramento dell'efficienza ed efficacia della digestione
anaerobica delle matrici organiche e dei rendimenti energetici; - la
verifica dei dati igienico-sanitari, ambientali e di sicurezza; -
attivita' dimostrative, divulgative, didattico-formative e
seminariali.
Nel caso di imprese la cui forma giuridica non preveda la presenza di
tale organo i suddetti impegni dovranno essere sottoscritti dal
legale rappresentante.
7. Criteri di priorita'
I progetti conformi alle tipologie di intervento precedentemente
descritte, presentati da imprese che soddisfano i requisiti di cui al
punto 6. del presente Programma Operativo, verranno inizialmente
ordinati utilizzando, in sequenza, le seguenti priorita':
a) progetti riguardanti l'utilizzo di effluenti zootecnici
provenienti da allevamenti bovini, avicunicoli e da matrici organiche
di origine vegetale;
b) progetti riguardanti l'utilizzo di effluenti zootecnici
provenienti da allevamenti suinicoli, anche unitamente ad altre
matrici organiche.
Nell'ambito di ciascuna delle due classi di progetti individuate, il
successivo ordinamento sara' basato sui seguenti criteri utilizzati
in modo decrescente:
a) progetti finalizzati alla produzione di energia elettrica
destinata alle attivita' aziendali;
b) progetti finalizzati alla produzione di energia elettrica
destinata a terzi;
ed in subordine in ordine decrescente:
- progetti proposti da aziende agricole associate (comprese le
cooperative);
- progetti promossi da consorzi fra privati;
- progetti proposti da aziende agricole singole.
Da ultimo i progetti che abbiano ottenuto analogo posizionamento
applicando la precedente metodologia, verranno ordinati in base alle
seguenti priorita' progressive:
- progetti che coinvolgono il maggior numero di aziende agricole;
- progetti con il maggiore importo di spesa ammissibile.
8. Responsabile del procedimento amministrativo
Dr. Gianna Claudia Orlandini, Direzione generale Agricoltura, Regione
Emilia-Romagna, Viale Silvani n. 6 - 40122 Bologna.
9. Modalita' di presentazione della domanda
Le domande di contributo e la relativa documentazione richiesta
dovranno essere presentate direttamente, o inviate con raccomandata
con avviso di ricevimento, alla Direzione generale Agricoltura della
Regione Emilia-Romagna - Servizio Aiuti alle imprese - Viale Silvani
n. 6 - 40122 Bologna, successivamente alla data di pubblicazione del
presente Programma Operativo nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, entro il termine perentorio del 10 novembre 2004.
Le istanze presentate a mano devono pervenire al Servizio Aiuti alle
imprese entro e non oltre le ore 12.00 del giorno di scadenza. Per le
domande inviate a mezzo posta fara' fede la data d'invio desumibile
dal timbro postale.
Le domande presentate oltre il termine stabilito saranno escluse ai
fini del finanziamento in oggetto.
Le domande devono essere redatte in carta semplice secondo lo schema
allegato al presente Programma Operativo (Allegato 1) e dovranno
essere corredate dalla seguente documentazione in unica copia:
a) relazione di progetto redatta sviluppando lo schema di cui
all'Allegato 2;
b) delibera del Consiglio di amministrazione riguardante: - l'impegno
a mettere a disposizione della Regione Emilia-Romagna o di qualsiasi
soggetto incaricato dalla Regione medesima, per cinque anni,
l'impianto realizzato per: - studi e ricerche finalizzate al
miglioramento dell'efficienza ed efficacia della digestione
anaerobica delle matrici organiche e dei rendimenti energetici; - la
verifica dei dati igienico-sanitari, ambientali e di sicurezza; -
attivita' dimostrative, divulgative, didattico-formative e
seminariali; - l'assunzione in modo pieno e incondizionato, in caso
di finanziamento, dell'impegno a non distogliere dalla prevista
destinazione per almeno 10 anni gli immobili e gli impianti fissi e
per almeno 5 anni i macchinari e le attrezzature mobili ammessi a
contributo, dalla data di acquisizione dei beni idoneamente
documentata, cosi' come stabilito dall'art. 19 della L.R. 30 maggio
1997, n. 15. Nel caso di imprese la cui forma giuridica non preveda
la presenza di tale organo i suddetti impegni dovranno essere
sottoscritti dal legale rappresentante;
c) bilancio relativo all'ultimo esercizio sociale, completo delle
relazioni di corredo; per le imprese individuali e le societa' di
persone e' necessario allegare anche copia della denuncia dei
redditi. Nel caso di imprese di recente costituzione che non
dispongano ancora di bilancio approvato, dichiarazione sostitutiva
dell'atto di notorieta', a firma del legale rappresentante
attestante, tale condizione;
d) certificato rilasciato dalla Camera di Commercio Industria
Artigianato ed Agricoltura competente, attestante che a carico
dell'impresa non risulta pervenuta dichiarazione di fallimento,
liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o
amministrazione controllata;
e) per i soggetti organizzati in forma societaria o consortile: atto
costitutivo e Statuto;
f) dichiarazione del legale rappresentante attestante le modalita' di
reperimento dei fondi a copertura della quota di investimento a
carico dell'impresa richiedente, supportata da specifiche
dichiarazioni di intenti rilasciate da istituti di credito nel caso
sia previsto il ricorso a mutui o prestiti;
g) documentazione comprovante il titolo di possesso dell'area su cui
insiste l'investimento;
h) progetto definitivo composto di: relazione tecnica descrittiva
dell'investimento che si intende realizzare, computo metrico
estimativo analitico, disegni, lay-out e preventivi. Tale progetto
dovra' essere elaborato secondo le indicazioni che seguono: - per le
spese relative alle sistemazioni esterne ed alle opere edili e affini
propriamente dette (entrambe a misura), si dovra' applicare il
prezzario regionale per opere ed interventi in agricoltura - Edizione
2002 - approvato dalla Giunta regionale con propria deliberazione n.
37 del 20 gennaio 2003 e consultabile sul sito
www.regione.emilia-romagna.it; per le voci non contemplate dovra'
essere fornita una specifica analisi del prezzo applicato; - tavole
progettuali quotate riportanti le opere edili e gli impianti,
rispondenti alla documentazione da fornire o gia' fornita al Comune
competente per ottenere il rilascio dei necessari permessi
urbanistici; - opere a preventivo (opere edili ed affini
complementari, strutture prefabbricate, impianti idrico-sanitario,
elettrico, macchinari, attrezzature ed impianti specifici): il
calcolo della spesa dovra' essere fatto sulla base d'offerta
contenuta nei preventivi di almeno tre ditte. Occorre inoltre
predisporre apposito prospetto di raffronto, con l'indicazione del
preventivo scelto e della motivazione della scelta, firmato dal
legale rappresentante ed asseverato da professionista/i di provata
esperienza (Allegato 3); - spese generali: non dovranno superare il
12% complessivo del costo di realizzazione dell'iniziativa prevista
risultante dalle precedenti voci; - concessione edilizia o documento
rilasciato dal Comune comprovante l'edificabilita' dei mappali su cui
insistera' l'investimento (es. certificato d'uso ai sensi della L.R.
33/90);
i) per i beneficiari di cui al punto 1) lettera b): dichiarazione
sostitutiva dell'atto di notorieta' a firma del legale rappresentante
relativa al rispetto delle normative di cui all'Allegato 4 al
presente avviso con esplicita indicazione delle eventuali esclusioni
o deroghe, anche con riferimento alle aziende agricole socie;
j) per i beneficiari di cui al punto 1) lettera a): dichiarazioni
sostitutive dell'atto di notorieta' a firma del legale rappresentante
di cui agli Allegati 1 e 2 alla deliberazione della Giunta regionale
n. 305 del 25 febbraio 2002 (Bollettino Ufficiale 22 marzo 2002, n.
45).
Nel caso in cui uno o piu' documenti richiesti siano gia' in possesso
della Direzione generale Agricoltura, il richiedente potra' ometterne
la presentazione allegando in sostituzione una dichiarazione, a firma
del legale rappresentante, in cui e' fatto specifico riferimento
alla/e domanda/e cui detti documenti risultano allegati.
E' inoltre facolta' del richiedente di avvalersi di quanto previsto
dal DPR 28 dicembre 2000, n. 445 recante "Testo Unico delle
disposizioni legislative e regolamenti in materia di documentazione
amministrativa".
L'Amministrazione si riserva la facolta' di richiedere formalmente
eventuale documentazione necessaria ai fini della verifica
dell'ammissibilita' delle istanze, nonche' dell'istruttoria di
merito. In tale ipotesi le integrazioni dovranno essere prodotte
entro venti giorni, calcolati dalla data di ricevimento della formale
richiesta, pena la decadenza dalla possibilita' di accedere agli
aiuti oggetto del presente Programma Operativo.
10. Modalita' e tempi dell'istruttoria
Entro centottanta giorni calcolati dal giorno successivo al termine
per la presentazione delle domande, i progetti pervenuti saranno
istruiti ed esaminati da un apposito Gruppo di Valutazione, nominato
con atto formale del Direttore generale Agricoltura.
Il Gruppo di Valutazione provvedera', in base ai criteri di selezione
precedentemente esposti, a stilare l'elenco dei progetti ammissibili
ed a definire le eventuali esclusioni.
Entro il 30 giugno 2005 il Dirigente competente provvedera'
all'approvazione dell'ordinamento dei progetti ammessi, alla
definizione del relativo importo massimo di spesa ammissibile,
nonche' dell'ammontare massimo del contributo concedibile.
Nel medesimo atto saranno indicati i progetti esclusi con relativa
motivazione.
11. Modalita' di concessione ed erogazione del contributo pubblico
Stante il carattere dimostrativo connesso agli interventi oggetto del
presente Programma Operativo, che implica la necessita' di una
presenza diffusa sul territorio regionale, qualora le risorse non
consentano il pieno soddisfacimento dei progetti ritenuti
ammissibili, si procedera' a selezionare, ai fini del finanziamento,
i progetti collocati in posizione piu' favorevole all'interno
dell'ordinamento e ricadenti in differenti ambiti provinciali, fino
ad esaurimento delle disponibilita'.
I soggetti i cui progetti risultino posizionati utilmente ai fini
dell'accesso agli aiuti verranno invitati ad integrare la domanda
producendo:
1) concessione edilizia (se non presentata all'atto della domanda);
2) certificato rilasciato dalla Camera di Commercio, Industria,
Artigianato ed Agricoltura competente, attestante che a carico
dell'impresa non risulta pervenuta dichiarazione di fallimento,
liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato,
amministrazione controllata. Tale certificato deve essere emesso
dalla CCIAA utilizzando il sistema informativo della Prefettura di
Roma (dicitura antimafia);
3) ulteriore documentazione ritenuta necessaria ai fini del
provvedimento concessorio.
Quanto sopra dovra' essere trasmesso entro sessanta giorni calcolati
dalla data di ricevimento della formale richiesta. In caso di mancato
rispetto del suddetto termine il soggetto beneficiario decadra' dalla
possibilita' di accedere ai benefici previsti.
Gli elaborati progettuali saranno istruiti dal Servizio Aiuti alle
imprese che potra' avvalersi della collaborazione del Servizio
Sviluppo del sistema agroalimentare.
Successivamente il Dirigente competente provvedera', con propri atti
formali, all'approvazione in via definitiva della spesa ammessa, alla
concessione dei contributi spettanti ai singoli soggetti, alla
fissazione delle prescrizioni tecniche relative alla regolare
esecuzione del progetto.
L'erogazione degli aiuti potra' avvenire, successivamente
all'adozione dell'atto formale di concessione e d'assunzione del
relativo impegno di spesa, secondo le seguenti modalita':
- acconto pari al 50% dell'importo totale del contributo concesso ad
avvenuto inizio dei lavori su richiesta del soggetto beneficiario, e
previa presentazione di fidejussione bancaria o assicurativa per
l'importo corrispondente all'acconto da liquidare;
- saldo, pari alla residua percentuale di contributo, ovvero minor
somma, ad avvenuto accertamento dell'esecuzione delle opere e previa
approvazione della documentazione tecnica, amministrativa e contabile
inerente i lavori realizzati.
12. Tempi di realizzazione dei progetti
I lavori relativi all'investimento approvato dovranno essere ultimati
entro 12 mesi dalla data di notifica dell'atto dirigenziale di
concessione del contributo. La Regione nel rispetto delle
disposizioni in cui si articola l'organizzazione sull'esercizio delle
competenze amministrative, potra' concedere proroghe ai termini
prefissati nel rispetto di quanto stabilito dall'articolo 18, comma 2
della L.R. 15/97.
Il mancato rispetto di questi termini comporta la decadenza del
beneficio economico e la revoca dei contributi concessi anche se in
parte gia' erogati.
13. Varianti
Le imprese beneficiarie devono preventivamente richiedere alla
Regione l'autorizzazione ad apportare modifiche ai progetti
presentati, pena la decadenza dagli aiuti previsti.
A tale riguardo si specifica che sono considerate varianti al
progetto:
- cambiamento di beneficiario o modifica di ragione sociale;
- cambio di sede dell'investimento;
- modifiche tecniche sostanziali delle opere approvate.
La Regione si riserva di autorizzare, con atto formale del Dirigente
competente, le richieste di varianti in funzione della loro
ammissibilita'.
In ogni caso la variante richiesta non potra' comportare un aumento
della spesa ammissibile e di conseguenza del contributo concesso.
Cio' premesso, non sono considerate varianti gli interventi disposti
dal direttore dei lavori relativi ad aspetti di dettaglio o soluzioni
tecniche migliorative.
14. Incompatibilita' e vincoli
Non potranno accedere a beneficio i progetti proposti da soggetti che
risultino esclusi da agevolazioni in materia d'agricoltura ai sensi
dell'articolo 18, terzo comma della L.R. 15/97.
I beni acquistati e le opere realizzate nell'ambito dei progetti
ammessi a finanziamento sono soggetti a vincolo di destinazione di
durata decennale per i beni immobili e quinquennale per ogni altro
bene. Detto vincolo decorre dalla data di acquisizione del bene
idoneamente documentata.
I soggetti beneficiari hanno l'obbligo di mettere a disposizione
della Regione Emilia-Romagna o di qualsiasi soggetto incaricato dalla
Regione medesima, per cinque anni, calcolati dalla data di
accertamento di avvenuta esecuzione delle opere e degli acquisti,
l'impianto realizzato per:
- studi e ricerche finalizzate al miglioramento dell'efficienza ed
efficacia della digestione anaerobica delle matrici organiche e dei
rendimenti energetici;
- la verifica dei dati igienico-sanitari, ambientali e di sicurezza;
- attivita' dimostrative, divulgative, didattico-formative e
seminariali.
15. Revoche e sanzioni
I benefici economici concessi, anche se gia' erogati, si considerano
decaduti e sono revocati qualora il soggetto beneficiario:
- non realizzi l'intervento entro i termini stabiliti;
- realizzi opere difformi da quelle autorizzate;
- non ottemperi a specifiche prescrizioni previste nei singoli atti
di concessione;
- non raggiunga gli obiettivi in relazione ai quali i contributi sono
stati concessi;
- non rispetti gli obblighi ed i vincoli di cui al precedente punto
14.) fatto salvo quanto previsto dall'articolo 19, comma 2 della L.R.
15/97;
- fornisca indicazioni non veritiere tali da indurre
l'Amministrazione in grave errore.
In caso di decadenza del beneficio economico e relativa revoca del
contributo si procede, ai sensi dell'art. 18, comma 3 della L.R.
15/97:
- al recupero delle somme percepite indebitamente, con interesse
calcolato a tasso legale, maggiorato di quattro punti a titolo di
sanzione amministrativa;
- all'esclusione fino ad anni cinque da ogni agevolazione in materia
di agricoltura nonche' alla segnalazione, se del caso, all'Autorita'
giudiziaria per eventuali provvedimenti di carattere penale.
Nell'atto formale di decadenza del beneficio economico e relativa
revoca verra' fissata l'eventuale rateazione delle somme da
restituire e la durata dell'esclusione dalle agevolazioni.
L'eventuale rinuncia alla realizzazione delle opere inoltrata
successivamente al termine stabilito per la fine dei lavori e'
equiparata al non rispetto dei termini di realizzazione fissati, di
cui all'art. 18, lettera a) della L.R. 15/97, e comporta, oltre alla
decadenza del beneficio economico, alla revoca del contributo ed
all'eventuale recupero di somme percepite a titolo di acconto,
l'applicazione delle sanzioni precedentemente indicate.
16. Controlli
Successivamente alla data di esecutivita' del provvedimento di
liquidazione del saldo del contributo, la Direzione generale
Agricoltura effettuera' controlli su tutti i soggetti beneficiari, in
merito al mantenimento dei vincoli e degli obblighi di cui al
precedente punto 14., nonche' a specifici impegni assunti in sede di
concessione del contributo.
17. Disposizioni finali
L'Amministrazione regionale si riserva di effettuare in qualsiasi
momento accertamenti per la verifica del rispetto delle procedure e
dei tempi di realizzazione dei progetti.
Per quanto non riportato nel presente atto si rimanda alla normativa
comunitaria, statale e regionale in vigore.
ALLEGATO 1
Regione Emilia-Romagna - Domanda per la concessione di contributi per
investimenti finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas metano
nelle aziende agricole ed alla produzione di energia da fonti
rinnovabili
Il sottoscritto (1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . in qualita' di (2) . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . della (3) . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . richiedente, con sede
legale in Via/Piazza (4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . cap . . . . . . . . . . . Loc. . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . Comune . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . Provincia . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . .
. . . . . .fax . . . . . . . . . . . . . e-mail . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . .
presenta istanza
al fine di ottenere le sovvenzioni concesse dalla Regione
Emilia-Romagna sulla spesa di Euro (5) . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . necessaria per la realizzazione in provincia di .
. . . . . . . . . . . , Comune di . . . . . . . . . . . . . . . . . .
., Loc./Fraz. . . . . . . . . . . . . . . . . ., Via . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . del
progetto relativo a (6) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
dichiara:
- che l'impresa richiedente rientra nella seguente tipologia:
- imprenditore agricolo di cui all'articolo 2135 del Codice civile,
che soddisfa le condizioni fissate al punto 3 del Programma Operativo
della Misura 1.a del PRSR, approvato nel testo coordinato dalla
deliberazione della Giunta regionale n. 305 del 25 febbraio 2002;
- consorzio fra privati, costituito per almeno il 51% da imprenditori
agricoli e/o cooperative agricole e loro consorzi, che svolga
attivita' d'impresa;
- che i dati identificativi della impresa richiedente sono i
seguenti:
- codice fiscale (CUAA): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . ;
- Partita IVA: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . ;
- REA: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . ;
- sotto la propria responsabilita' e consapevole delle conseguenze
civili e penali previste dalla vigente normativa per coloro che
rendono attestazioni false o incomplete, che quanto riportato nella
presente domanda e relativi allegati corrisponde al vero;
- di aver preso atto delle condizioni che regolano la corresponsione
degli aiuti;
- di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dall'Avviso
pubblico per la concessione di aiuti a favore di investimenti
finalizzati alla riduzione delle emissioni di metano nelle aziende
agricole ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
- di essere a conoscenza che l'autorita' competente avra' accesso, in
ogni momento e senza restrizioni, agli appezzamenti e agli impianti
dell'azienda e alle sedi del richiedente per le attivita' di
ispezione previste, nonche' a tutta la documentazione che riterra'
necessaria ai fini dell'istruttoria e dei controlli;
- che per la realizzazione degli interventi di cui alla presente
domanda non ha ottenuto ne' richiesto, al medesimo titolo, contributi
ad altri Enti pubblici;
- di essere a conoscenza delle sanzioni previste dall'art. 18, comma
3 della L.R. 15/97 e di non essere stato escluso da agevolazioni in
materia di agricoltura ai sensi della normativa nazionale e
comunitaria;
- di esonerare l'Amministrazione regionale da qualsiasi
responsabilita' conseguente ad eventuali danni che, per effetto
dell'esecuzione e dell'esercizio delle opere, dovessero essere
arrecati a persone o a beni pubblici e/o privati e di sollevare
l'Amministrazione stessa da ogni azione o molestia;
dichiara inoltre:
che i fondi a copertura dell'investimento sono reperiti secondo le
seguenti modalita':
Capitali propri: Euro
Prestiti bancari: Euro
Prestiti soci: da Euro
Altri: Euro
allega
la seguente documentazione seguendo nella redazione le modalita' e le
prescrizioni previste dall'Avviso pubblico (7):
- relazione di progetto secondo lo schema di cui all'Allegato 2;
- delibera del Consiglio di amministrazione/dichiarazione del legale
rappresentante circa gli impegni di cui al punto 9., lettera b,
dell'Avviso pubblico;
- bilancio relativo all'ultimo esercizio sociale completo delle
relazioni di corredo/dichiarazione del legale rappresentante circa la
condizione di nuova impresa;
- ultima dichiarazione dei redditi presentata;
- certificato CCIAA;
- atto costitutivo;
- Statuto;
- specifica dichiarazione di intenti rilasciata da istituti di
credito nel caso sia previsto il ricorso a mutui o prestiti;
- titolo di possesso dell'area su cui insiste l'investimento;
- progetto definitivo;
- dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' di cui al punto
9. lettera i), dell'Avviso pubblico;
- dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorieta' di cui al punto
9, lettera j) dell'Avviso pubblico;
- altro (specificare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . ;
- fotocopia fronte retro del seguente documento valido di
riconoscimento: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . ;
dichiara infine
che i documenti di seguito elencati sono gia' in possesso della
Regione Emilia-Romagna, allegati all'istanza presentata: . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . in data . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . prot. n. . . . . . . . . . . . . .
. . ai sensi di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
data . . . . . . . . .
firma del richiedente. . . . . . . . . . .
Note
(1) nome e cognome
(2) presidente, legale rappresentante ecc.
(3) indicare l'esatta ragione sociale
(4) indicare indirizzo come da certificato di iscrizione alla CCIAA
(5) indicare l'importo complessivo del progetto
(6) titolo dell'iniziativa
(7) barrare la casella in corrispondenza del documento presentato
ALLEGATO 2
Schema di relazione tecnico-economica
Richiedente: (cognome e nome o ragione sociale)
(Sviluppare i seguenti punti)
1) oggetto ed entita' dell'attivita' del richiedente;
2) descrizione della situazione attuale e di quella prevista a
progetto attuato;
3) descrizione del progetto (descrivere scopi e natura
dell'investimento);
4) ubicazione dell'investimento previsto;
5) aziende agricole coinvolte;
6) provenienza e tipologie degli effluenti zootecnici e/o delle
matrici organiche di origine vegetale;
7) quantificazione del miglioramento ambientale in termini di
riduzione delle emissioni di gas metano ed altri gas ad effetto
serra;
8) dimostrazione del rispetto dei limiti fra azoto totale prodotto
nell'ambito del progetto di digestione anaerobica e SAU disponibile;
9) descrizione degli eventuali vantaggi economici, in termini di
bilancio energetico, conseguibili;
10) preventivo globale dei costi totali dei lavori previsti secondo
il seguente schema:
1) Opere edili ed affini propriamente dette: a misura , Euro . . .
. . . .
2) Opere edili ed affini complementari: a preventivo, Euro . . . . .
. .
3) Strutture prefabbricate: a preventivo , Euro . . . . . . . . . .
. . . . . .
4) Impianti specifici: a preventivo : Euro . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . .
5) Macchinari ed attrezzature: a preventivo, Euro . . . . . . . . . .
. . Totale parziale: Euro . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . .
6) Spese generali: max 12% , Euro . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . Totale generale: Euro . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
firma del richiedente . . . . . . . . . .
(segue allegato fotografato)