DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 luglio 2004, n. 1570
Approvazione dell'Accordo di programma per la riduzione delle criticita' nel settore della difesa del suolo, delle risorse idriche e della qualita' delle acque nel territorio fra il fiume Savio ed il torrente Pisciatello nei comuni di Cervia, Cesena e Cesenatico - Modifica propria deliberazione 2547/02
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
considerato che:
- per far fronte alle criticita' idraulico ambientali del territorio
scolante nel porto canale di Cesenatico che si estende sui comuni di
Cesena, Cesenatico e Cervia per una superficie di oltre 100 kmq .si
e' ritenuto opportuna un'attivita' coordinata e partecipata tra i
vari soggetti istituzionali competenti mediante la sottoscrizione di
un apposito Accordo che definisca le modalita' di collaborazione ai
sensi dell'art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
- che gli Enti interessati sono:
- Regione Emilia-Romagna
- Autorita' dei Bacini Regionali Romagnoli
- Provincia di Ravenna
- Provincia di Forli'-Cesena
- Comune di Cervia
- Comune di Cesenatico
- Comune di Cesena;
- che l'Accordo e' stato sottoscritto dai soggetti interessati sopra
menzionati in data 10 marzo 2004 che si allega quale parte integrante
e sostanziale della presente deliberazione (Allegato 1);
- che Enti competenti hanno altresi' successivamente provveduto ad
approvare l'Accordo in questione con i seguenti atti:
- Provincia di Ravenna: deliberazione del Consiglio provinciale n. 46
del 11 maggio 2004;
- Provincia di Forli'-Cesena: deliberazione del Consiglio provinciale
dell'1 aprile 2004 (prot. gen. 25527/04);
- Comune di Cervia: deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 21
aprile 2004;
- Comune di Cesenatico: deliberazione del Consiglio comunale n. 32
del 21 aprile 2004;
- Comune di Cesena: deliberazione del Consiglio comunale n. 76 del 7
aprile 2004;
- Autorita' dei Bacini Regionali Romagnoli: deliberazione del
Comitato istituzionale n. 10/1 del 27 maggio 2004;
- che l'accordo prevede fra l'altro di destinare parte dei
finanziamenti disponibili alla predisposizione di uno studio
complessivo del sistema ed alla realizzazioni di infrastrutture;
(omissis)
su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della costa.
Protezione civile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare, per le motivazioni individuate in premessa, che qui
si richiamano integralmente, l'Accordo sottoscritto in data 10 marzo
2004 il cui originale e' trattenuto agli atti del Servizio Difesa del
suolo e Bonifica, fra Regione Emilia-Romagna, Autorita' dei Bacini
Regionali Romagnoli, Provincia di Ravenna, Provincia di
Forli'-Cesena, Comune di Cervia, Comune di Cesenatico e Comune di
Cesena per la riduzione delle criticita' nel settore della difesa del
suolo, delle risorse idriche e della qualita' delle acque nel
territorio fra il fiume Savio ed il torrente Pisciatello nei comuni
di Cervia, Cesena e Cesenatico, come riportato nell'Allegato 1 quale
parte integrante e sostanziale del presente atto;
(omissis)
f) di dare atto che gli eventuali impegni della Regione
Emilia-Romagna definiti all'articolo 4 dell'Accordo di programma,
saranno assunti con successivi atti compatibilmente con le
disponibilita' finanziarie di bilancio;
g) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1
Accordo relativo alle iniziative per la riduzione delle criticita'
nel settore della difesa del suolo, delle risorse idriche e della
qualita' delle acque nel territorio fra il fiume Savio ed il torrente
Pisciatello nei comuni di Cervia, Cesena e Cesenatico
Articolo 1
Obiettivi
Il territorio del bacino idrico di pertinenza del porto canale di
Cesenatico si estende sui tre comuni di Cesena, Cesenatico e Cervia
per una superficie di oltre 100 kmq.
Le fragilita' ambientali di tale territorio possono cosi'
sintetizzarsi:
- ridotta efficienza del reticolo drenante del retrocosta, un tempo
idoneo in quanto al servizio solo di aree agricole ed oggi
sovraccaricato per effetto della rapidita' di scolo delle piogge a
causa delle aumentate superfici impermeabili di tipo urbano. Tale
situazione ha visto conferma negli eventi dell'autunno inverno del
1996;
- il mare Adriatico e' caratterizzato da fenomeni di eutrofizzazione,
dovuti all'inquinamento delle acque dei corsi d'acqua, che
costituisce una possibile minaccia alla persistenza di lungo periodo
dell'attrattivita' turistica;
- l'erosione costiera, accelerata ed alterata dalle strutture quali
moli e barriere e dal ridotto apporto solido dai corsi d'acqua,
associata all'edificazione troppo prossima alla linea di riva quale
si e' verificata nell'ultimo secolo, pone sotto minaccia la
disponibilita' stessa di spazio fisico da destinare alle attivita'
balneari; cio' richiede l'impegno costante di risorse di
manutenzione, protezione del litorale e suo ripascimento;
- il "consumo" di territorio, l'edificazione diffusa e la riduzione
degli spazi naturali hanno provocato da un lato un peggioramento
della qualita' eco-paesistica, dall'altro un aumento della
sensibilita' dei beni esposti sul territorio ad eventi idrogeologici
avversi;
- la subsidenza accelera l'erosione della costa, aumenta il livello
del mare sulla costa in occasione delle mareggiate piu' intense e in
generale provoca rischi connessi all'ingressione marina e al
possibile ristagno d'acqua nell'entroterra.
Gli obiettivi che il presente Accordo si propone di perseguire per il
territorio in esame, possono essere cosi' individuati:
1)
2) depurazione efficiente e a livelli soddisfacenti in linea con le
indicazioni del DLgs 152/99 e della Dir. 60/2000 CE, sia per quanto
riguarda le aree urbane e le relative acque di dilavamento, sia per
gli scarichi puntuali, sia per l'inquinamento diffuso da fonte
agricola. In particolare, devono essere garantiti elevati standard di
qualita' microbiologica e un buon controllo degli apporti di
nutrienti (azoto e fosforo) responsabili dei fenomeni di
eutrofizzazione;
3) contenimento dei fenomeni di subsidenza di origine antropica;
4) contenimento dei fenomeni di erosione costiera.
Articolo 2
Azioni intraprese
La Regione Emilia-Romagna per affrontare in modo interdisciplinare e
integrato le fragilita' sopraindicate e che a diversi livelli
interessano tutto il tratto costiero regionale ha predisposto il
programma GIZC (gestione integrata zona costiera) nel quale si
pongono le premesse per la gestione della costa in modo integrato e
si individuano le opportune linee di azione.
Per quanto riguarda l'Obiettivo 1 "Messa in sicurezza" la
pianificazione e programmazione dell'Autorita' dei Bacini Romagnoli,
formata dalla Regione e dalle Province di Forli'-Cesena e Ravenna in
attuazione della Legge 183/89 prevede le seguenti azioni:
- miglioramento della capacita' di invaso ai fini della laminazione
diffusa delle piene anche in aree urbane (misure di cui all'art. 9 -
invarianza idraulica e misure di cui all'art. 8 del piano di bacino
salvaguardia della regimazione idrica agricola ed incentivo alla
raccolta delle acque piovane in pianura);
- prescrizione di accorgimenti tecnici di protezione passiva degli
edifici dalle esondazioni (articoli 3, 4 e 6 del piano: problemi
degli scantinati e dei piani terra);
- programmazione degli interventi di adeguamento del reticolo
idrografico (Pisciatello, Savio, scoli di bonifica ed impianti
idrovori);
- programma per la criticita' idraulica a rilevanza di bacino del
porto canale di Cesenatico (Programma triennale 1998-2001), che
prevede la realizzazione di porte vinciane per la difesa dal mare,
difese costiere (dune), realizzazione di uno scolmatore del porto
canale e casse di espansione.
Ad oggi attraverso le linee finanziarie ordinarie secondo le
previsioni degli schemi previsionali e programmatici previsti dalla
Legge 183/89 e le linee finanziarie straordinarie conseguenti ai
fenomeni alluvionali piu' recenti, sono stati attuati o programmati e
finanziati nel settore della difesa del suolo interventi per oltre 63
milioni di Euro con un forte incremento negli ultimi sei anni.
LINEE FINANZIARIE ORDINARIE Euro
Legge 183/89 legge di finanziamento ordinaria
della difesa del suolo 9.636.595
DLgs 112/98 trasferimenti connessi
al "federalismo" 500.000
LINEE FINANZIARIE STRAORDINARIE
61/98 o 226/99 Eventi 1996 27.266.695
3027 Eventi ottobre-novembre 1999 4.546.246
3124 Eventi ottobre-novembre 1999 -
Fondi 2001 4.883.488
3237 Piena Po maggio 2002 436.000
3258 Eventi ottobre-novembre 2002 995.000
62/2003 Eventi ottobre-novembre 2002 3.050.000
ALTRE LINEE FINANZIARIE
Bilanci comunali 580.917
Protocollo Comune Ravenna con ENI-AGIP 11.604.000
Totale 63.498.941
Nei due comuni costieri di Cervia e Cesenatico gli interventi su
queste linee sono stati:
Comune Interventi Importi
Cervia 6 3.456.195
Cesenatico 22 10.708.643
Per quanto riguarda l'Obiettivo 2) "Depurazione efficiente", il Piano
regionale di tutela delle acque ai sensi del DLgs 152/99 individua le
azioni che dovranno essere poi meglio approfondite in sede di stesura
dei piani di competenza provinciale. Gli interventi riguardano:
- l'adeguamento del sistema depurativo e fognario;
- la corretta gestione degli scaricatori di piena nelle fognature
miste;
- il riuso delle acque reflue (vedi progetti Cesena e Cervia);
- la gestione delle acque di "prima pioggia";
- la riduzione dell'inquinamento di origine agricola.
Nell'ambito del Piano di tutela si programmano le linee strategiche e
i fabbisogni finanziari, demandando alla pianificazione provinciale
l'individuazione delle azioni e degli interventi necessari per il
raggiungimento degli obiettivi di qualita' all'interno dei livelli di
prestazione richiesti dal Piano di tutela regionale, mentre il Piano
d'ambito territoriale ottimale (ATO), dell'Agenzia per i servizi
pubblici di area provinciale, cura la programmazione degli interventi
e degli investimenti relativi al servizio idrico integrato
(acquedotti, fognatura, depurazione).
Oltre agli interventi di carattere impiantistico "puntuale", e'
opportuno prevedere interventi di tipo "diffuso" con i quali
sottoporre a pretrattamenti e decantazione le maggiori quantita'
possibili d'acqua proveniente dall'entroterra.
Questo e' giustificato dal fatto che nei deflussi superficiali dal
territorio urbano e rurale, oltre ai fenomeni di "prima pioggia" o
"prima cacciata inquinata" che interessano soprattutto alcuni tipi di
inquinanti, sono sempre presenti concentrazioni rilevanti di azoto e
fosforo, e talora anche di batteri.Sarebbe opportuno che esistessero
"ecosistemi filtro" attraverso cui far passare virtualmente tutte le
acque superficiali prima di una loro immissione a mare.
Sono inoltre da attuare le misure per il riutilizzo delle acque
reflue depurate al fine di limitare il prelievo delle acque
superficiali e sotterranee, di ridurre l'impatto degli scarichi sui
corpi idrici recettori e di favorire il risparmio idrico mediante
l'utilizzo multiplo delle acque reflue, elementi questi che dovranno
essere contenuti nei PTCP (Piani territoriali di coordinamento
provinciale) orientando le relative azioni attuative.
Gli interventi sulla linea "ambientale" piu' recentemente programmati
e finanziati nei comuni di Cesena, Cervia e Cesenatico che prevedono
in diversa misura co-finanziamenti degli stessi Comuni sono:
Localita' Descrizione Costo Fondi note
intervento complessivo disponibili
Cervia potenziamento filtrazione e 1.546.271,96 568.103,00
Piano disinfezione effluente lotto stralcio
Cesenatico separazione reti fognarie 5.164.568,99 1.549.370,70
Piano
zona litorale. Allaccio ai stralcio collettori
esistenti delle nere.
Riduzione e/o eliminazione
dell'intrusione salina
Cesenatico realizzazione di rete Bianca 4.131.655,19
2.139.048,90 Piano
in Valverde e Villamarina stralcio
Cesena estensione rete fognante nera 2.840.512,94 2.840.512,94
Piano
fraz. di Case Castagnoli stralcio
Cesena estensione rete fognante nera 1.733.745,81 432.412,29
Piano
zona Vigne-lotto 1 stralcio
Cesena estensione rete fognante nera 1.921.219,66 600.501,51
Piano
loc. Villa Chiaviche stralcio
Cesena estensione rete fognante nera 2.582.284,50 2.582.284,50
Piano
loc. di Pievesestina e stralcio
Borgo Pievesestina
Cesena costruzione collettore fognario 3.098.741,39 3.098.741,39
Piano
in pressione e centrale stralcio
sollevamento per il collettamento
al depuratore loc. Pievesestina e
Borgo Pievesestina
Cesena completamento della rete 824.781,67 516.456,90 Piano
fognante nera fraz. di Martorano stralcio
Cervia adeguamento rete acque nere 1.032.000,00 1.032.000,00
Piano
al collegamento principale stralcio
Cervia adeguamento centrale di 635.241,99 635.241,99 Piano
sollevamento stralcio
Cervia interventi adeguamento ed 1.549.480 1.549.480,00 L.R.
47/76
ampliamento impianto di
depurazione
Cesena modifica e miglioramento 1.350.000 1.350.000,00 L.R.
47/76
impianto depurazione
di Cesena
Cesenatico risanamento ambientale e 1.342.787,94 1.342.787,94
L.R. 47/76
igienico sanitaro acque
Vena Mazzarini
Totale 29.753.292,04 20.236.942,06
Fondi da reperire cofinanziamento 9.516.349,98
tra Regione e EE.LL.Per quanto riguarda l'Obiettivo 3
"Subsidenza", la Regione e' gia' da tempo impegnata in azioni di
vario tipo finalizzate a questo scopo.
Oggi l'Autorita' di Bacino ha messo a punto una mappa aggiornata
della subsidenza ottenuta con tecniche di radar-interferometria da
satellite ERS. In base a tale mappa si perimetrano gli ambiti di
intervento prioritario ai fini della riduzione della subsidenza.
In tali ambiti e' necessario avviare azioni che portino a:
- definire un quadro dettagliato delle attivita' potenzialmente causa
della subsidenza (e in primo luogo l'abusivismo dei prelievi);
- sostituire i prelievi di fluidi dal sottosuolo con fonti
alternative (es. Canale Emiliano Romagnolo - CER);
- reprimere l'abusivismo dei prelievi.
Gia' oggi, nei pareri di competenza, l'Autorita' di Bacino non
ammette nuovi prelievi dalla falda nel caso in cui sia disponibile
l'approvvigionamento dal CER o da acquedotti industriali, qualora
richiesti per ambiti critici dal punto di vista della subsidenza.
L'Obiettivo 4 "Riduzione dell'erosione" e' perseguito attraverso una
programmazione accurata degli interventi manutentivi e di
ripascimento della costa, finanziati da leggi straordinarie legate a
emergenze o ordinarie legate alla difesa del suolo e coordinati dalla
Regione. In generale, e' necessario evitare la realizzazione di
manufatti che portino alla accelerazione ed amplificazione dei
fenomeni erosivi (moli sporgenti e difese trasversali alla costa),
inoltre, e' necessario consentire il regolare trasporto al mare dei
sedimenti da parte dei fiumi, evitando nuovi sbarramenti e
attraversamenti ove non strettamente necessari e curando che comunque
i sedimenti accumulati in alveo siano trasferiti a valle anche
artificialmente.
Occorre poi mantenere gli alvei con meno vegetazione possibile,
compatibilmente con le esigenze di tipo ecologico, per evitare
ulteriori fenomeni di "intrappolamento" dei sedimenti nella
vegetazione stessa.
Articolo 3
Azioni da intraprendere
Molti degli strumenti sopra ricordati sono gia' utilizzati a livello
sia di pianificazione di bacino, sia a livello di pianificazione e
programmazione provinciale e regionale per conseguire gli obiettivi
indicati.
Tutti gli strumenti pero' richiedono un'attuazione a livello locale
che comporta l'attivo coinvolgimento degli Enti territoriali.
In particolare le Province, attraverso i PTCP, perfezionano i
dispositivi del Piano di tutela regionale, per il quale sono
attualmente in corso le procedure per l'approvazione, prevista dal
DLgs 152/99 entro il 31/12/2004, individuando le azioni attuative
previste dai Piani infraregionali di gestione dei rifiuti, dai Piani
energetici provinciali, dai Piani delle attivita' estrattive e di
difesa del suolo, di risanamento atmosferico, di protezione civile,
ecc.
Nel caso specifico del bacino del porto canale di Cesenatico, si
dovranno realizzare le seguenti azioni:
completamento della difesa idraulica gia' avviata con paratoie a
chiusura e sopralzo banchine porti canale Cesenatico e Cervia e con
difese temporanee longitudinali alla costa (duna e difese in quota a
Cesenatico e Cervia...) per quanto riguarda il mare, e con
adeguamenti diffusi della rete di scolo dell'entroterra (allargamenti
di sezione, sopralzi arginali, impianti idrovori); il completamento
della difesa idraulica si consegue realizzando:
a) ulteriori interventi di adeguamento alla sezione idraulica di
progetto dei canali principali della rete di scolo (sostituzione
ponti, sifoni, automatizzazione paratoie, ecc.);
b) il canale scolmatore del porto canale di Cesenatico, nella forma
di un adeguamento del canale Tagliata;
c) casse di espansione nell'entroterra, da realizzarsi in idonei siti
opportunamente localizzati.Tali interventi saranno realizzati sulla
base di una valutazione comparata e congruente dei gradi di sicurezza
ottenibili a partire dal reticolo artificiale di bonifica fino al
dimensionamento del canale Leonardo e delle casse di espansione.
- Miglioramento dell'uso del suolo per laminare le piene in modo
diffuso mediante attuazione dell'art. 8 del piano di bacino
(promozione della raccolta di acque piovane con incentivi e norme di
regolamento edilizio; estensione dell'invarianza idraulica non solo
alle nuove costruzioni ma anche a grandi trasformazioni urbane che
non comportino aumenti netti di impermeabilizzazione; ordinanze di
regolamentazione a livello comunale della regimazione idrica nei
campi).
- Progetto delle casse di espansione non solo per finalita' di difesa
idraulica, ma anche per il pretrattamento delle acque scaricate a
mare.
- Completamento dei depuratori e del collettamento fognario.
Il completamento della difesa idraulica e il progetto di casse di
espansione si attua attingendo a fondi specifici e disponibili della
difesa del suolo, cosi' come programmati di concerto con la
pianificazione di bacino, ferma restando la partecipazione in
cofinanziamento da parte degli Enti locali territorialmente
interessati.
Dovranno altresi' essere reperiti ulteriori fondi per consentire di
realizzare interventi la cui funzione non sia solo di opere
idrauliche funzionali, ma anche di occasioni di riqualificazione del
territorio.Analogamente, il canale scolmatore del porto canale non
dovra' essere visto come mera opera di ingegneria, ma dovra' portare
alla riqualificazione complessiva di un contesto per molti aspetti
oggi in degrado, attraverso la realizzazione di percorsi
ciclopedonali, arredo e verde urbano.
Lo stesso discorso dovra' essere svolto per le casse di espansione,
le quali, assumendo anche funzione di ecosistemi filtro per il
pretrattamento delle acque, possono divenire aree di interesse
naturalistico quali ambiti occasionalmente allagabili ed anche quali
possibili stoccaggi di riserve idriche, la cui disponibilita' e' oggi
minacciata in maniera sempre piu' evidente dalle ricorrenti
siccita'.
Anche in questo caso, la corretta progettazione eco-paesistica, oltre
che idraulica, degli interventi permettera' un miglioramento
complessivo delle risorse turistico-ricreative del territorio, anche
considerata la crescente attenzione del pubblico per le aree umide,
testimoniato dalla valenza assunta negli anni dalle Saline di Cervia
e da altre stazioni del Parco regionale del Delta.
In generale tutti gli interventi di difesa idraulica sul reticolo
idrografico interno possono essere accompagnati da progetti di piste
ciclabili, riqualificazioni ambientali ecc.
Relativamente al controllo sul rispetto della normativa in materia di
scarichi e di prelievi da corpo idrico, le Province, con la
collaborazione delle Sezioni provinciali ARPA e del Servizio Tecnico
di Bacino, possono porre in atto attivita' specifiche e mirate nel
territorio di che trattasi qualora si evidenzino nello stesso
frequenti e diffuse violazioni a danno dell'ambiente.
Articolo 4
Impegni degli Enti coinvolti
I Comuni, consapevoli dell'interconnessione dei fenomeni al livello
del bacino idrografico, riconoscono che i soli confini amministrativi
non consentono di affrontare compiutamente gli obiettivi posti.
Pertanto i Comuni riconoscono la necessita' di attivare in modo
coordinato i seguenti interventi:
- garantire una effettiva sezione idraulica compatibile con i tempi
di ritorno degli eventi meteorologici di progetto su tutti i canali
principali di alimentazione delle nuove casse di espansione e del
canale scolmatore mediante sostituzione degli attuali ponti con nuove
strutture che non ostacolino il deflusso delle acque;
- realizzazione di casse di espansione a servizio del canale
Allacciamento in comune di Cervia, localita' Valle Felici, o altra
area idonea, allo scopo individuata dalle preventive analisi
progettuali, con lo scopo di laminare le piene del bacino e
trattenere integralmente i deflussi di piene "minori" in
corrispondenza di eventi meteomarini avversi senza attivare lo
scarico dal canale scolmatore, ma restituendo le acque alla fine
delle condizioni meteomarine avverse al porto canale di Cesenatico.
Queste casse di espansione hanno in pratica la finalita' di ridurre
consistentemente la frequenza di funzionamento del canale Leonardo;
- realizzazione di casse di espansione al servizio del rio Granarolo
e rio Mesola del Montaletto in comune di Cesena a monte di via del
confine; tali casse di espansione hanno finalita' di pretrattamento
delle acque dei due corsi d'acqua e di laminazione delle piene;
- realizzazione di una cassa di espansione in comune di Cesenatico in
loc. Madonnina, con lo scopo di pretrattare le acque superficiali del
reticolo provenienti dai bacini Vena Madonnina e Venone, e lo scarico
depurato dall'impianto per reflui civili di Cesenatico;
- adozione di norme coordinate a livello dei regolamenti urbanistico
edilizi (RUE) dei tre Comuni, con l'obiettivo di incentivare e in
alcuni casi imporre il miglioramento della capacita' di invaso del
territorio urbano e la salvaguardia del sistema di scolo delle acque
in ambiente rurale.
Completamento della depurazione dei reflui civili a livello comunale;
miglioramento delle performance dei depuratori soprattutto in termini
di azoto, fosforo e batteri, anche mediante realizzazione di stadi di
finissaggio e specifici progetti di riutilizzo irriguo dei reflui
depurati come previsto dal Piano regionale di tutela delle acque ai
sensi del DLgs 152/99.
La Regione attraverso l'Autorita' di Bacino si impegna ad
approfondire il quadro conoscitivo relativo al funzionamento
idraulico ed ambientale del sistema, costituito dal canale Leonardo,
dalle casse di espansione e dalla relativa rete principale di canali
di adduzione, al fine di trasformare l'attuale progetto preliminare
del solo canale in un progetto definitivo generale, da rendere
esecutivo per stralci funzionali, secondo priorita' che costituiscano
elementi di progressiva verifica di fattibilita' tecnica e/o
aggiornamento rispetto alle previsioni di progetto delle opere ancora
da realizzare.
La Regione, in relazione ai fabbisogni finanziari che emergeranno
dallo studio complessivo attivera' iniziative volte a reperire
finanziamenti sia in sede statale che comunitaria.
La Regione, le Province di Ravenna e Forli'-Cesena ed i Comuni di
Cervia, Cesenatico e Cesena, si impegnano, sulla base delle
valutazioni economiche che emergeranno dallo studio generale, a
prefigurare un percorso finanziario condiviso e partecipato che in
prima istanza ripartisca gli oneri da sostenere, e non coperti da
finanziamenti statali o comunitari, mediante cofinanziamento, con
riferimento ai territori ed alle attribuzioni di competenza, nella
misura del 50% a carico dell'Amministrazione regionale, del 25% a
carico delle Amministrazioni provinciali ed il residuo 25% a carico
dei Comuni.
Articolo 5
Stima di massima degli interventi
da attuare e dei finanziamenti disponibili
Il complesso degli interventi "ambientali" e di "difesa del suolo"
che sono necessari nel comprensorio compreso tra i torrenti Savio e
Pisciatello sara' compiutamente stimato dallo studio complessivo di
cui all'art. 4.
Al momento gli interventi sono stimabili con diverso livello di
precisione e quelli che si collocano sulla linea difesa suolo sono:
Linea Comune Intervento Importo Finanziamenti
finanziaria necessario disponibili
Canale Leonardo
Difesa suolo Cesenatico allargamento canale Tagliata 6.000.000
bonifica e adeguamento ponti
Difesa suolo Cesenatico impianti traverse sul canale 6.000.000
bonifica
Difesa suolo Cervia, Cesena casse espansione nei 6.000.000
bonifica Cesenatico comuni di Cervia, Cesena
e Cesenatico
Difesa suolo Cervia ponti comunali 6.800.000
bonifica
Legge 226/99 6.197.000
Fondi RER
TOTALE 24.800.000 6.197.000
Fondi da reperire prioritariamente
in sede stradale o comunitaria e sulla
quota residua in cofinanziamento
tra RER, Provincie, Comuni
con riferimento ai territori
ed alle attribuzioni di competenza 18.603.000
Per quanto attiene agli interventi nella linea "ambientale" le
previsioni e gli impegni necessari sono riportati nel Piano stralcio
regionale per il risanamento delle acque ex art. 141, comma 4, Legge
388/00 approvato con DG n. 2711 del 22 dicembre 2003 ed allegato per
la parte interessante i Comuni di Cervia, Cesenatico e Cesena.
Sono altresi' prevedibili interventi di generale riqualificazione
ambientale delle aree interessate dagli interventi stimabili in circa
3.000.000 di Euro che potranno prevedere collocazione nel Piano
triennale ambientale 2004/2006 nel quadro degli interventi proposti
dalle Provincie.
Articolo 6
Incarico progetto complessivo e intervento
stralcio di immediata e contestuale priorita'
Entro tre mesi dalla sottoscrizione del presente atto la
Regione/Autorita' di Bacino affideranno, a valere sul finanziamento
complessivo di 6.197.000,00 di Euro e per una quota di 197.000,00
Euro, la progettazione preliminare dell'intervento complessivo
comprensivo del quadro conoscitivo relativo al funzionamento
idraulico ed ambientale del sistema, costituito dal canale Leonardo,
la cui parte a mare non dovra' superare quella attuale, dalle casse
di espansione e dalla relativa rete principale di canali di adduzione
che, ai fini dell'efficacia tecnica dovranno avere, subordinatamente
alle disponibilita' finanziarie, la migliore contestualita' e
coerenza di realizzazione.
Entro tre mesi dalla sottoscrizione del presente atto il Consorzio,
su indicazione della Regione predisporra' un progetto stralcio
contenuto nell'importo di 3.800.000,00 Euro che in ordine di
priorita' preveda l'innalzamento dei ponti sul tracciato del canale
Leonardo, la paratoia sul canale Vena e i ponti previsti sul canale
Allacciamento con priorita' per il ponte di Via Visdomina.
Sulla presente proposta di Accordo le parti assumono l'impegno di
avviare immediatamente il confronto nelle sedi istituzionali per
giungere all'approvazione entro il 15 aprile 2004 e non incorrere
nella revoca dei finanziamenti gia' disposti.
- Regione Emilia-Romagna rappresentata dall'Assessore all'Ambiente e
Difesa del suolo. Protezione civile - Marioluigi Bruschini;
- Autorita' dei Bacini Regionali Romagnoli rappresentata
dall'Assessore all'Ambiente e Difesa del suolo. Protezione civile in
qualita' di Presidente - Marioluigi Bruschini;
- Provincia di Ravenna rappresentata dall'Assessore all'Ambiente -
Andrea Mengozzi;
- Provincia di Forli'-Cesena rappresentata dal Presidente - Piero
Gallina;
- Comune di Cervia rappresentato dal Sindaco - Massimo Medri;
- Comune di Cesenatico rappresentato dal Sindaco - Damiano Zoffoli;
- Comune di Cesena rappresentato dall'Assessore ai Lavori pubblici -
Marino Montesi.
(omissis)