REGIONE EMILIA-ROMAGNA - CONSIGLIO REGIONALE

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 27 luglio 2004, n. 592

Piano Sangue e Plasma della Regione Emilia-Romagna per l'anno 2002-2003 - Proroga e adeguamento per l'anno 2004 (proposta della Giunta regionale in data 12 luglio 2004, n. 1360)

IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                       
Vista la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 1360 del 12             
luglio 2004, recante in oggetto "Piano Sangue e Plasma della Regione            
Emilia-Romagna per l'anno 2002-2003 - Proroga e adeguamento per                 
l'anno 2004" e che qui di seguito si trascrive integralmente:                   
"LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                         
Visti:                                                                          
- la Legge 4 maggio 1990, n. 107 "Disciplina per le attivita'                   
trasfusionali relative al sangue umano ed ai suoi componenti e per la           
produzione di plasmaderivati";                                                  
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 382 del 9/7/2002                  
(proposta della Giunta regionale in data 13/5/2002, n. 756) con cui             
e' stato approvato il Piano Sangue e Plasma regionale 2002/2003;                
considerato che con il Piano sopracitato e' stato "istituito il                 
Programma speciale sangue, inteso come il governo delle attivita' di            
raccolta e produzione di emocomponenti ed emoderivati, con il                   
coinvolgimento sia dei Servizi di Medicina Trasfusionale (SMT) che              
delle Associazioni di volontariato operanti nell'ambito della                   
promozione, organizzazione e raccolta sangue, al fine di rafforzare             
quell'integrazione e coordinamento di tutte le componenti del Sistema           
trasfusionale, finalizzati a garantire la massima qualita' dei                  
prodotti   e delle prestazioni trasfusionali, che identificano la               
mission del sistema stesso", articolato su un livello regionale                 
(programma speciale sangue regionale) e su un livello locale                    
(programmi speciali sangue provinciali);                                        
considerato che, a seguito di tale nuovo assetto, fin dal 2002 e' in            
corso una riorganizzazione del sistema che vede la creazione di n. 8            
programmi speciali provinciali (a fronte di 11 sedi di SIT e 2 CT);             
dato atto che il breve periodo di tempo trascorso dall'approvazione             
del nuovo modello organizzativo introdotto non si ritiene sufficiente           
a valutare compiutamente l'impatto della nuova esperienza citata;               
dato atto che, nell'ambito del Piano, il fabbisogno regionale per               
l'anno 2002 e' stato stimato sulla base dei consumi dell'anno 2001,             
mentre il fabbisogno stimato per gli anni successivi e' soggetto "a             
verifica e successivo adeguamento annuale";considerato che al Piano             
sono stati allegati anche la stima del fabbisogno e gli obiettivi per           
l'anno 2004;                                                                    
preso atto dei risultati di raccolta e consumo di sangue e plasma per           
gli anni 2002 e 2003 che, in particolare per l'anno 2003 con il buon            
andamento della raccolta e la sostanziale stabilita' dei consumi,               
hanno consentito di contribuire all'autosufficienza nazionale, con              
l'invio fuori regione di ben n. 12550 unita' trasfusionali a fronte             
delle n. 8759 unita' trasfusionali del 2002 (+43%);                             
ritenuto, quindi:                                                               
- di prorogare, per i motivi sopra indicati, il Piano Sangue e Plasma           
regionale in corso, anche per l'anno 2004, adeguando gli obiettivi              
gia' contenuti nelle tabelle allegate al Piano sangue e plasma                  
regionale 2002/2003;                                                            
- di prorogare per l'anno 2004 tutti i contenuti della deliberazione            
del Consiglio regionale n. 382 del 9/7/2002, modificando, come sopra            
esplicitato gli obiettivi ivi previsti;                                         
considerato che e' stato ridefinito il CRAT (Comitato regionale per             
le Attivita' trasfusionali) ed e' stato istituito il Comitato di                
programma speciale regionale con delibera di Giunta regionale n. 1049           
del 31/5/2004 e con determinazione del Direttore generale Sanita' e             
Politiche sociali n. 8496 del 24/6/2004;                                        
vista la proposta di adeguamento e proroga per l'anno 2004 proposta             
dal CRAT nell'incontro del 29/6/2004;                                           
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal                 
Direttore generale della Direzione generale Sanita' e Politiche                 
sociali, dott. Franco Rossi, ai sensi del comma 4 dell'art. 37 della            
L.R. 43/01 e della deliberazione della Giunta regionale 447/03;                 
visto l'art. 17, comma 1 della L.R. 12/5/1994, n. 19 e successive               
modificazioni;                                                                  
ritenuto di proporre al Consiglio regionale l'approvazione                      
dell'adeguamento e proroga del Piano sangue regionale, come sopra               
specificato;                                                                    
su proposta dell'Assessore alla Sanita';                                        
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
di proporre al Consiglio regionale:                                             
1) di prorogare, per i motivi sopra indicati, il Piano Sangue e                 
Plasma regionale in corso, anche per l'anno 2004, adeguando gli                 
obiettivi ivi contenuti secondo il testo approvato dal Comitato                 
regionale per le Attivita' trasfusionali nell'incontro del 29/6/2004            
e allegato a parte integrante del presente atto;                                
2) di prorogare per l'anno 2004 tutti i contenuti della deliberazione           
di Consiglio regionale n. 382 del 9/7/2002 modificando, come sopra              
esplicitato, gli obiettivi ivi previsti;                                        
3) di prorogare anche per l'anno 2004 le funzioni di Responsabile del           
Programma speciale sangue regionale per il Responsabile del Centro              
regionale di Coordinamento e Compensazione, dando atto che le                   
medesime funzioni sono state svolte anche per gli anni 2002 e 2003;             
4) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         
REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                                          
PIANO SANGUE E PLASMA                                                           
REGIONALE 2002-2003                                                             
PROROGA E ADEGUAMENTO                                                           
PER IL 2004                                                                     
INDICE                                                                          
Premessa  pag.  5                                                               
Autosufficienza regionale di emocomponenti e plasmaderivati  pag.  5            
e concorso all'autosufficienza nazionale                                        
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Sviluppo e integrazione della Rete delle strutture trasfusionali                
pag.  6                                                                         
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Qualificazione del CRCC come punto di programmazione, coordinamento e           
indirizzo  pag.  6                                                              
del sistema sangue regionale                                                    
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Sicurezza trasfusionale  pag.  6                                                
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Valorizzazione del ruolo delle Associazioni del volontariato  pag.              
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Mantenimento di un elevato livello di qualificazione del personale              
pag.  7                                                                         
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Assicurazione della qualita'  pag.  7                                           
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Considerazioni conclusive  pag.  7                                              
Bibliografia  pag.  7                                                           
Premessa                                                                        
Il Piano sangue e plasma 2002-2003 (deliberazione del Consiglio                 
regionale del 9/7/2002, n. 382) definiva, per il biennio, un                    
importante progetto di evoluzione del sistema trasfusionale                     
regionale, tendente a realizzare un significativo progresso del                 
settore, ma soprattutto a prevenire il rischio che, nel medio                   
periodo, potesse entrare in crisi non soltanto il contributo,                   
storicamente rilevante, della regione Emilia-Romagna                            
all'autosufficienza nazionale, ma la capacita' stessa di soddisfare             
le esigenze trasfusionali regionali.                                            
La necessita' di prevenire questo rischio emergeva dalla valutazione            
dello scenario del tutto nuovo e preoccupante rispetto a quello                 
"storico" evidenziatosi fra la fine degli anni novanta e il 2001,               
scenario caratterizzato dalla progressiva riduzione delle                       
disponibilita' legata ad un importante incremento dei consumi non               
adeguatamente compensato da un aumento molto limitato della raccolta            
di unita' di sangue.                                                            
Il piano ha affrontato questo insieme di esigenze attraverso la                 
definizione di specifici obiettivi, collocati all'interno di un                 
modello organizzativo innovativo, disegnato in modo tale da                     
determinare una integrazione stabile, ma funzionalmente elastica                
delle strutture, con obiettivi differenziati e ben definiti nei                 
diversi livelli di responsabilita'.                                             
Oggi, la complessita' del piano comporta un momento di verifica dello           
stato di avanzamento della sua attuazione, con cio' intendendo                  
un'analisi degli obiettivi conseguiti, di quelli non conseguiti ma              
conseguibili, della eventuale necessita' di introdurre rettifiche e/o           
di porsi nuovi obiettivi.                                                       
Tutto cio' costituisce l'oggetto del presente adeguamento del piano             
per l'anno 2004, nella prospettiva di consolidare la base sulla quale           
costruire l'ulteriore progresso del sistema, che sara' oggetto del              
piano triennale 2005-2007.                                                      
Di seguito si riportano lo stato di avanzamento e le principali                 
realizzazioni a tutto il 2003 degli obiettivi prioritari del Piano              
Sangue e Plasma regionale 2002-2003 e l'adeguamento degli obiettivi             
relativo all'anno 2004.                                                         
1) Autosufficienza regionale di emocomponenti e plasmaderivati e                
concorso all'autosufficienza nazionale                                          
Il principale obiettivo di piano, che consisteva nel mantenimento               
dell'autosufficienza regionale di emocomponenti e plasmaderivati                
nonche' della capacita' di concorrere all'autosufficienza nazionale,            
puo' considerarsi conseguito.                                                   
Nell'Allegato 1 si riportano i dati piu' significativi.                         
Nell'Allegato 2 sono espressi alcuni indicatori quali/quantitativi              
rapportati alla popolazione residente in Emilia-Romagna per l'anno              
2003.                                                                           
Si riporta di seguito un breve commento dei dati piu' significativi             
degli anni 2001, 2002 e 2003.                                                   
Donatori                                                                        
I donatori associati sono passati da 148.200 nel 2001 a 151.991 nel             
2003 (aumento del 2,56%) grazie anche alle campagne promozionali.               
L'indice di donazioni di sangue intero e' rimasto sostanzialmente               
immodificato, nonostante il notevole incremento dei donatori sospesi            
per cause sanitarie quali endoscopie, agopuntura, piercing, tatuaggi,           
che sottraggono alla donazione per 1 anno un numero notevole di                 
donatori abituali (ad esempio presso il Servizio Trasfusionale                  
dell'AUSL di Bologna nell'anno 2003 sono stati 2.732, con un                    
incremento del 5,8% rispetto all'anno precedente).                              
Raccolta                                                                        
Il totale delle unita' raccolte nel 2003 registra un aumento del                
4,36% sul 2001.                                                                 
Nel corso del 2003 si e' avuto un piccolo incremento della raccolta             
di plasma da aferesi dell'1,54% sul 2001, un incremento nella                   
raccolta multicomponent da plasmapiastrinoaferesi del 31,40% del 2003           
sul 2001; un decremento del 40,52% delle piastrinoaferesi del 2003              
sul 2001: tali andamenti sono in linea con le indicazioni del Piano             
Sangue e Plasma regionale.                                                      
Il buon andamento della raccolta ha consentito di collocare fuori               
regione nell'anno 2003, ben 12.550 UT (+ 43,28% sul 2002 e del 37,8%            
sul 2001), contribuendo in modo significativo all'autosufficienza               
nazionale.                                                                      
Particolarmente significativo e' stato l'incremento di raccolta                 
osservato nel periodo estivo (luglio-settembre), storicamente                   
critico: rispetto al 1999 nel 2003 sono state raccolte il 15,6% di              
unita' in piu', il 3,77% in piu' nel 2003 sul 2001 nello stesso                 
periodo.                                                                        
Produzione                                                                      
I litri di plasma totali prodotti nel 2003 rispetto al 2001 aumentano           
del 2,92%, mentre aumentano del 7,67% i litri di plasma inviati alla            
lavorazione nell'anno 2003 rispetto il 2001, corrispondenti ad un               
incremento in unita' inviate al frazionamento  del 10,28% rispetto al           
2001.                                                                           
Consumi                                                                         
A fronte di cio' i consumi di unita' trasfusionali, comprensivi delle           
unita' eliminate per tutte le cause, sono aumentati solo del 2,38%              
nel 2003 sul 2001.                                                              
L'utilizzo del plasma per uso clinico ha avuto un decremento del                
15,58% nel 2003 sul 2001, a seguito di miglioramenti relativi                   
all'appropriatezza d'uso; all'interno di questo consumo e'                      
incrementato l'utilizzo del plasma da aferesi, come indicato dal                
Piano Sangue e Plasma regionale, anche se non in modo generalizzato             
nelle diverse realta' provinciali.                                              
Pratiche alternative                                                            
Il numero di pazienti sottoposti a predeposito e' decrementato nel              
2003 del 3,25% rispetto il 2001, anche questo a seguito di                      
miglioramenti nell'appropriatezza d'uso.                                        
Presso gli ospedali della regione vengono effettuate anche altre                
pratiche alternative, quali procedure di recupero intraoperatorio e             
postoperatorio, procedure di emodiluizione e recupero                           
perioperatorio.                                                                 
Plasmaderivati                                                                  
La raccolta e la produzione di plasma coprono quasi completamente il            
fabbisogno regionale di plasmaderivati: relativamente ai                        
plasmaderivati prodotti in eccedenza rispetto al fabbisogno                     
dell'Emilia-Romagna, questi anche per l'anno 2002 e 2003 sono stati             
ricollocati nell'ambito delle Regioni e Provincie autonome aderenti             
all'Accordo Interregionale Plasma.                                              
I dati riportati dimostrano la efficacia delle strategie delineate              
nel Piano Sangue e Plasma regionale, sia sul fronte dell'incremento             
della raccolta che sul fronte del controllo dei consumi relativamente           
agli emocomponenti, nonche' rispetto all'utilizzo dei plasmaderivati            
prodotti dal plasma raccolto nell'ambito della regione e/o comunque             
nell'ambito dell'Accordo Interregionale Plasma.                                 
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Si conferma anche per il 2004 quanto previsto nel Piano Sangue e                
Plasma 2002-2003 per tale punto, in particolare si rinvia alle                  
Tabelle allegate 4 - 5 - 6 per quanto riguarda la programmazione 2004           
relativamente ai livelli di raccolta e alle previsioni di consumi.              
Relativamente ai plasmaderivati e' possibile individuare ulteriori              
obiettivi di miglioramento sia sul fronte del contenimento dei                  
consumi di albumina, attraverso il perseguimento di una maggiore                
appropriatezza d'uso, sia relativamente alla acquisizione di                    
plasmaderivati in generale e di fattore VIII plasmaderivato in                  
particolare. Va verificata la possibilita' di riassorbire le                    
criticita' nel sistema anche valutando la possibilita' di compensare,           
per il fattore VIII, l'aumento delle erogazioni ottenuto attraverso             
un aumento della produzione di plasma di tipo B (congelato entro 6              
ore dalla raccolta), e riduzione della produzione di plasma di tipo C           
(plasma scomposto entro 72 ore dalla raccolta ed ormai quasi privo di           
fattore VIII).                                                                  
Per il 2004 si prevede di verificare, eventualmente anche in                    
collaborazione con gli aderenti all'Accordo Interregionale Plasma, i            
possibili miglioramenti nella produttivita' del plasma attraverso               
la:                                                                             
- valutazione del contenuto del fattore VIII nel plasma B;                      
- valutazioni sull'attuale produzione di plasma C, sia con                      
riferimento alla possibilita' di una diversa valorizzazione rispetto            
all'attuale sia con riferimento alla possibilita' di ridurre la                 
quantita' di plasma C a favore del plasma B. Nel contempo, va                   
verificata la possibilita' e la convenienza di un tale mutamento nel            
ciclo produttivo delle strutture. Si tratta, in sostanza, di                    
aggiornare  i costi dell'attuale modello di produzione, di valutare             
quali modifiche possano essere introdotte, con quali e quante                   
risorse, anche con il coinvolgimento delle Associazioni e Federazioni           
del volontariato.                                                               
Ulteriori aree da valutare in vista della predisposizione del Piano             
Sangue Plasma 2005-2007 possono essere individuate in:                          
- prelievo multicomponent                                                       
- strategie alternative all'utilizzo del sangue omologo e relativo              
monitoraggio.                                                                   
2) Sviluppo e integrazione della Rete delle strutture trasfusionali             
Il Piano 2002-2003 istituiva il "Programma Speciale Sangue                      
regionale", con l'obiettivo di razionalizzare e sviluppare                      
ulteriormente il livello di integrazione del sistema regionale e di             
garantire la massima qualita' dei prodotti e delle prestazioni                  
trasfusionali. Il Programma Speciale veniva definito come la sede per           
il governo delle attivita' di raccolta e produzione di emocomponenti            
e plasmaderivati, con il coinvolgimento sia dei Servizi di Medicina             
Trasfusionale, che delle Associazioni di volontariato impegnate nella           
promozione, organizzazione, e raccolta del sangue, che delle                    
strutture utilizzatrici.                                                        
Alla data del 31/12/2003 tutte le realta' hanno nominato il                     
Coordinatore del Programma provinciale: le diverse realta' sono                 
attualmente a diversi stadi di avanzamento della implementazione                
complessiva delle attivita' previste.                                           
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
- Definizione dell'assetto del Comitato regionale per le Attivita'              
trasfusionali e del Coordinamento del Programma Speciale Sangue e               
Plasma a livello regionale.                                                     
- Compiuta implementazione delle attivita' previste dal modello                 
organizzativo  dei Programmi Speciali Sangue provinciali.                       
3) Qualificazione del CRCC come punto di programmazione,                        
coordinamento e indirizzo del sistema sangue regionale                          
Nel corso degli anni 2002 e 2003 il CRCC ha sviluppato il proprio               
ruolo di programmazione, coordinamento ed indirizzo sia a livello               
regionale, sia attraverso un rafforzamento della presenza                       
nell'Accordo interregionale plasma: tale maggiore presenza si e'                
concretizzata nella collaborazione alla predisposizione degli atti              
per la gara interregionale relativa alla lavorazione del plasma per             
gli anni 2003-2006; nella collaborazione alla definizione delle                 
procedure per regolare i rapporti economici tra Regioni cedenti i               
plasmaderivati e Regioni che acquisiscono gli stessi nell'ambito                
dell'Accordo; nella partecipazione al gruppo di studio per la                   
definizione di un capitolato per l'informatizzazione e la                       
tracciabilita' dei plasmaderivati.                                              
E' continuato inoltre l'impegno per favorire il coordinamento                   
intraregionale e l'integrazione con i Servizi di Medicina                       
Trasfusionale della Regione, nonche' i rapporti con l'Azienda                   
sanitaria sede del CRCC.                                                        
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Si conferma anche per il 2004 quanto previsto nel Piano Sangue e                
Plasma 2002-2003. In particolare, per l'anno 2004,  si prevede la               
rilettura dei processi in cui e' coinvolto il CRCC e la definizione             
di un assetto complessivo, indipendentemente dalla sede in cui e'               
collocato, come "funzione" chiaramente individuata nell'ambito del              
sistema sangue e plasma regionale.                                              
Inoltre, nell'anno 2004 si intende continuare il lavoro gia' avviato            
sulla definizione complessiva dei costi del sistema sangue e plasma             
regionale, al fine di omogeneizzare le modalita' di rilevazione e di            
valorizzazione dell'attivita', verificando anche la compatibilita'              
con le attuali tariffe intraregionali, nonche' con l'attuale livello            
del finanziamento regionale specifico.                                          
4) Sicurezza trasfusionale                                                      
I dati derivati dalla recente letteratura internazionale riportano              
stime di rischio di trasmissione di virus dell'epatite e di HIV con             
trasfusione di sangue molto ridotte rispetto al passato.                        
La trasmissione di patologie virali con la trasfusione di sangue non            
sembra avere una incidenza significativamente maggiore di altri                 
eventi ordinariamente accettati dalla popolazione senza suscitare               
particolari stati d'ansia, come ad esempio la folgorazione (5 casi              
per milione di abitanti, ISTAT 1991), l'annegamento (5,2                        
casi/milione, ISTAT 1998), l'anafilassi da farmaci (3,3/milione,                
[1]), l'anafilassi da penicillina (20/milione [2]).  Alle medesime              
conclusioni conducono i dati dello SHOT (Serious Hazards Of                     
Trasfusion) [3] gruppo di studio del Regno Unito, che raccoglie i               
dati su questo tema: sul totale degli  eventi trasfusionali                     
sfavorevoli maggiori, le complicanze infettive rappresentano ormai              
soltanto il 2,1% del totale, mentre il 67,1%  e' costituito                     
dall'errore per scambio del malato da trasfondere. Errore, questo,              
esteso ad ogni intervento medico diagnostico o terapeutico e                    
meritevole di interventi di prevenzione finalizzati alla corretta e             
sicura identificazione del paziente fin dal suo ingresso nella sede             
di cura.                                                                        
Nonostante i dati confortanti appena richiamati, sul versante della             
sicurezza trasfusionale l'obiettivo di piano ha addirittura superato            
le attese, con:                                                                 
- l'introduzione del controllo con test NAT per HCV di tutte le                 
unita' raccolte, su scala regionale, entro la data del 28 giugno                
2002, come previsto dal Piano;                                                  
- l'introduzione, quale scelta ulteriore, del controllo con test NAT            
per HIV di tutte le unita' raccolte su scala regionale dal                      
15/10/2003.                                                                     
Con questi provvedimenti, la sicurezza trasfusionale, gia' alta anche           
in relazione alla scelta storica di privilegiare la raccolta da                 
donatori volontari e periodici, ha raggiunto nel territorio                     
dell'Emilia-Romagna livelli elevatissimi, superiori a quanto previsto           
dalla normativa nazionale di tutela del ricevente.                              
L'implementazione di ulteriori fattori di sicurezza richiede pertanto           
ulteriori momenti di approfondimento, anche al fine di dirigere le              
risorse disponibili nella direzione che offre le migliori                       
opportunita' di tutela dell'integrita' fisica della popolazione                 
assistita.                                                                      
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Si conferma anche per il 2004 quanto previsto nel Piano Sangue e                
Plasma 2002-2003.                                                               
Per l'anno 2004 si prevede la realizzazione di una iniziativa di                
formazione per tutto il personale operante nei Servizi di Medicina              
Trasfusionale, i componenti dei Comitati per il Buon Uso del Sangue,            
le Direzioni sanitarie e gli operatori delle Associazioni dei                   
donatori, con l'obiettivo di elevare e rendere uniforme il livello di           
conoscenza di tutti i soggetti coinvolti in tema di sicurezza                   
trasfusionale ed emovigilanza.                                                  
Sempre nel corso del 2004 verranno individuate le modalita' per                 
procedere alla valutazione di un progetto di tecniche informatiche di           
identificazione del paziente in ingresso in ospedale, valide per ogni           
iniziativa diagnostica e di cura, compresa quella trasfusionale.                
5) Valorizzazione del ruolo delle Associazioni del volontariato                 
Per quanto riguarda la raccolta del sangue intero, le azioni                    
sviluppate (campagne di promozione per acquisire nuovi donatori e               
fidelizzare maggiormente quelli gia' esistenti, azioni di                       
qualificazione della domanda trasfusionale per una sua maggiore                 
appropriatezza e per un piu' largo impiego delle tecniche alternative           
all'uso del sangue omologo) sono state numerose e sviluppate nei                
diversi livelli del sistema regionale e locale, con il contributo               
determinante delle Associazioni di volontariato del sangue.                     
Ma, come si e' constatato, la popolazione dei donatori e' in continuo           
mutamento, puo' arricchirsi o ridursi da un anno all'altro.                     
Quest'ultima eventualita' rappresenta un rischio concreto permanente            
considerato che, da un lato, le riduzioni per limiti di eta' ed altre           
cause sono certe, mentre dall'altro lato la loro compensazione va               
guadagnata giorno per giorno. In altri termini, la sorgente deve                
essere continuamente alimentata attraverso processi di                          
sensibilizzazione e responsabilizzazione collettiva, sostenuti dalle            
Associazioni di volontariato sia in autonomia, sia con il concorso              
delle pubbliche Istituzioni.                                                    
Sono diversi i provvedimenti assunti nel biennio per valorizzare                
l'apporto delle Associazioni, quali ad esempio la deliberazione di              
Giunta regionale n. 590 del 15/4/2002 di ridefinizione delle tariffe            
relative ai costi associativi e di raccolta dalle stesse sostenuti,             
nonche' la recente deliberazione di Giunta regionale 574/04                     
"Definizione delle quote di rimborso riconosciute alle Associazioni e           
Federazioni dei donatori volontari del sangue presenti sul territorio           
regionale per il periodo 2003-2005 - Accordo interregionale 24/7/2003           
- Deliberazione di Giunta regionale n. 2133 del 3/11/2003", con                 
finalizzazione di parte dei rimborsi a progetti specifici.                      
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Si conferma anche per il 2004 quanto previsto nel Piano Sangue e                
Plasma 2002-2003. In particolare, per l'anno 2004 si prevede:                   
- la definizione di un nuovo testo di convenzione regionale alla luce           
delle normative vigenti e del mutato contesto.                                  
6) Mantenimento di un elevato livello di qualificazione del                     
personale                                                                       
Nel corso del biennio 2002-2003 si sono realizzate alcune importanti            
iniziative formative a livello regionale: ad aprile 2003 si e'                  
avviato un corso di formazione sulla "medicina basata sulle evidenze"           
in materia trasfusionale che ha coinvolto il personale laureato                 
(medici e biologi) di ogni Servizio Trasfusionale della Regione; nel            
mese di luglio 2003 si e' svolto, in collaborazione con l'Istituto              
Superiore di Sanita', un corso sull'emovigilanza.                               
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Si conferma anche per il 2004 quanto previsto nel Piano Sangue e                
Plasma 2002-2003. Come gia' esplicitato al punto 4), nel corso della            
seconda meta' del 2004 avra' inizio un corso sulla sicurezza                    
trasfusionale che coinvolgera' tutto il personale dei Servizi di                
Medicina Trasfusionale, i componenti dei Comitati per il Buon Uso del           
Sangue, le Direzioni sanitarie oltre ad operatori delle Associazioni            
dei donatori.                                                                   
7) Assicurazione della qualita'                                                 
Il Piano Sangue Plasma 2002-2003 si proponeva di attivare anche nelle           
Strutture Trasfusionali un "sistema di garanzia della qualita'",                
attraverso "la definizione di un organico e consensuale processo di             
sviluppo dei requisiti autorizzativi in requisiti per                           
l'accreditamento, da intendersi come approfondimento delle                      
caratteristiche qualitative del sistema organizzativo in atto e quale           
ulteriore elemento di integrazione funzionale e di razionalizzazione            
delle risorse".                                                                 
Premessa di questo percorso, per SIT, CT e Unita' di Raccolta                   
pubbliche e gestite dalle Associazioni di volontariato, era "la                 
definizione di requisiti autorizzativi e per l'accreditamento che               
tengano conto della nostra realta' regionale e ne favoriscano e                 
orientino l'ulteriore processo di sviluppo", anche con riferimento al           
DPCM 1/9/2000 "Atto di Indirizzo e Coordinamento in materia di                  
requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per                  
l'esercizio delle attivita' sanitarie relative alla medicina                    
trasfusionale".                                                                 
Il tema e' stato approfondito in gruppi di lavoro costituiti ad hoc             
sia nell'ambito del Comitato regionale per le Attivita' trasfusionali           
che a livello regionale. Il lavoro effettuato sui requisiti minimi              
per l'esercizio delle attivita' costituisce parte integrante della              
delibera di Giunta regionale 327/04: "Applicazione della L.R. 34/98             
in materia di autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle            
strutture sanitarie e dei professionisti alla luce dell'evoluzione              
del quadro normativo nazionale. Revoca di precedenti provvedimenti".            
Obiettivi ed azioni 2004                                                        
Si conferma anche per il 2004 quanto previsto nel Piano Sangue e                
Plasma 2002-2003. Per l'anno 2004 si prevede di procedere alla                  
definizione dei requisiti di accreditamento dei Servizi di Medicina             
Trasfusionale e delle attivita' convenzionate con le Associazioni dei           
donatori.                                                                       
Sempre nel 2004 si prevede di avviare il progetto di valutazione del            
Sistema sangue regionale con riferimento ai requisiti stabiliti e               
definizione di eventuali interventi migliorativi.                               
Considerazioni conclusive                                                       
Si conferma, per il resto, il contenuto del Piano Sangue e Plasma               
2002-2003 che, pertanto, si adegua per l'anno 2004, per le parti non            
ancora completate negli anni 2002 e 2003.                                       
Si allegano le tabelle della programmazione 2004 (All. 3, 4, 5).                
Bibliografia                                                                    
(1) Neogut A.L.et al.: "Anaphylaxis in the United States. An                    
investigation into its epidemiology". Arch.Intern.Med. 2001, 168,               
15-21.                                                                          
(2) Bochner B.S. et al.: "Anaphylaxis". New Engl.J.Med. 1991, 324,              
1785-1790.                                                                      
(3) Williamson L.M. et al.: "Serious hazards of transfusion (SHOT)              
iniziative: analysis of the first two annual reports". B.J.M., 1999,            
319, 16-19.                                                                     
(segue allegato fotografato)Visto il favorevole parere espresso al              
riguardo dalla Commissione referente "Sanita' e Politiche sociali" di           
questo Consiglio regionale, giusta nota prot. n. 10383 del 22 luglio            
2004;                                                                           
previa votazione palese, mediante apparecchiatura elettronica, che              
da' il seguente risultato:                                                      
presenti  n. 28                                                                 
assenti  n. 22                                                                  
voti favorevoli  n. 27                                                          
voti contrari  n.  -                                                            
voti nulli  n.  1                                                               
astenuti  n.  -                                                                 
delibera:                                                                       
di approvare le proposte formulate dalla Giunta regionale con                   
deliberazione in data 12 luglio 2004, progr. n. 1360, riportate nel             
presente atto deliberativo.                                                     

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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