COMUNICATO
Approvazione del primo stralcio del piano degli interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il territorio della provincia di Bologna a partire dal 14 settembre 2003
La Presidente della Provincia di Bologna, in qualita' di Commissario
delegato, premesso che una crisi sismica ha interessato alcuni comuni
della provincia di Bologna a partire dal 14 settembre 2003, causando
ingenti danni al patrimonio immobiliare pubblico e privato, a seguito
dei quali e' stata disposta l'evacuazione di numerosi nuclei
familiari dagli stabili interessati;
visti:
- la Legge 24 febbraio 1992, n. 225 recante "Istituzione del Servizio
Nazionale della Protezione civile", e successive modifiche ed
integrazioni;
- il DLgs 31 marzo 1998, n. 112, recante "Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali in
attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59";
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 29
settembre 2003, concernente la dichiarazione dello stato di emergenza
in ordine agli eventi sismici verificatesi il 14 settembre 2003 nel
territorio della provincia di Bologna;
- l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3359 del
14 maggio 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana n. 120 del 25 maggio 2004, con la quale, per fronteggiare i
danni conseguenti agli eventi specificati in premessa, e' stato
assegnato alla Provincia di Bologna un finanziamento pari 12 milioni
di Euro, per la gestione del quale e' stata autorizzata l'istituzione
di una contabilita' speciale intestata al Presidente della Provincia
di Bologna - Commissario delegato, secondo le modalita' previste
dall'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile
1994, n. 367;
rilevato che il piano redatto ai sensi dell'art. 1 dell'ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri 3359/04, ha come obiettivo
l'individuazione degli interventi di ripristino in condizioni di
sicurezza degli edifici danneggiati in modo grave e significativo
dalla crisi sismica del 14 settembre 2003 e ripartire il
finanziamento statale principalmente:
a) a favore degli Enti locali per il rimborso degli oneri sostenuti
per far fronte agli interventi disposti in emergenza al fine di
assicurare i primi soccorsi, l'assistenza alla popolazione e la
rimozione delle situazioni di pericolo;
b) a favore dei nuclei famigliari, la cui abitazione principale,
abituale e continuata sia stata sgomberata in esecuzione di
provvedimenti delle Aompetenti autorita', per autonoma sistemazione;
c) a favore di soggetti pubblici e privati per il ripristino in
condizioni di sicurezza del rischio di beni immobili gravemente
danneggiati e per la ripresa delle attivita' produttive;
esaminata la proposta di un primo stralcio al piano degli interventi
urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica
per il riparto del finanziamento relativo alle lettere a) e b) sopra
riportate, formulata dallo Staff Tecnico-Amministrativo;
dato atto che sulla base dei dati raccolti e dei censimenti
effettuati, il Comitato Istituzionale ha proposto che il Piano
stralcio si articoli nei limiti dei sottoelencati importi:
a) rimborsi oneri sostenuti dagli Enti locali per interventi di prima
emergenza e assistenza alla popolazione - 262.764,56 Euro;
b) contributi per l'autonoma sistemazione dei soggetti evacuati -
300.000,00 Euro; per un totale complessivo di Euro 562.764,56;
che per quanto riguarda le modalita' di determinazione e di
erogazione dei contributi spettanti il Comitato Istituzionale ha
ritenuto, inoltre, di disporre l'inserimento nel piano stralcio delle
necessarie direttive operative per far fronte a tale tipologia di
spesa, rinviando, quindi, il riparto e l'assegnazione dei contributi
di cui trattasi ai singoli Comuni ad un successivo decreto, da
emanarsi una volta esperita la necessaria istruttoria;
considerato:
- che tale proposta e' stata valutata positivamente nella seduta del
5 luglio 2004, del Comitato Istituzionale di cui ai propri decreti PG
n. 140229 e 147029/04;
- che in tale seduta si e' convenuto sull'opportunita' di destinare
all'attuazione del Piano stralcio in questione, il finanziamento di
Euro 562.764,56, di cui all'ordinanza 3359/04;
dato atto infine:
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Segretario
generale;
dispone:
per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che
qui si intendono integralmente richiamate: di approvare il primo
stralcio del piano degli interventi urgenti diretti a fronteggiare i
danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il territorio
della provincia di Bologna a partire dal 14/9/2003, allegato al
presente atto, quale parte integrante e sostanziale, contenente
l'individuazione degli interventi, le risorse rispettivamente
assegnate, le necessarie direttive in ordine alle modalita' di
attuazione dei seguenti interventi:
- gli interventi di prima emergenza e assistenza alla popolazione;
- contributi per l'autonoma sistemazione dei nuclei famigliari;
di pubblicare il presente decreto e l'allegato piano stralcio di cui
al precedente punto 1) all'Albo pretorio e nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
LA PRESIDENTE
Beatrice Draghetti
Primo stralcio del piano degli interventi urgenti diretti a
fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il
territorio della provincia di Bologna a partire dal 14/9/2003 (in
esecuzione dell'OPCM 3359/04)
Indice
1. Premessa
2. Descrizione dell'evento
3. Attivita' di censimento danni
4. Individuazione dei comuni colpiti
5. Rimborso oneri per gli interventi di prima emergenza e assistenza
alla popolazione
6. Contributi per l'autonoma sistemazione di nuclei famigliari 6.1.
Direttiva in ordine alla concessione e all'erogazione di contributi
per l'autonoma sistemazione a valere sulle risorse finanziarie
assegnate dall'Ordinanza 3359/04 6.2. Modulo per la domanda di
contributo per l'autonoma sistemazione (Allegato A)
1. Premessa
Il presente piano, redatto ai sensi dell'art. 2 dell'Ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri 3359/04, ha come obiettivo
l'individuazione dei primi interventi urgenti diretti a fronteggiare
i danni conseguenti alla crisi sismica del 14 settembre 2003, che ha
interessato diversi comuni dell'Appennino bolognese.
L'evento sismico ha prodotto gli effetti piu' rilevanti nell'area
compresa fra i comuni di Loiano, Monzuno, Monghidoro e San Benedetto
Val di Sambro, ed e' stato avvertito in un'area molto vasta fino a
Firenze e Pisa in Toscana, nelle Marche, in Emilia Romagna, nel
Veneto, in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia, ripetendosi anche
nei giorni seguenti con scosse di minore intensita'; danni di una
certa entita' sono stati rilevati anche nei comuni imolesi lungo la
valle del Santerno.
A seguito di tale evento, per richiesta della Regione Emilia-Romagna,
con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato in data
29 settembre 2003, e' stato dichiarato lo stato di emergenza per i
territori interessati della provincia di Bologna, fino al 30 giugno
2005.
Successivamente, con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 14 maggio 2004 n. 3359, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana n. 120 del 25 maggio 2004,
recante, "Primi interventi conseguenti agli eventi sismici che hanno
colpito il territorio della provincia di Bologna il 14 settembre
2003", e' stato disposto un finanziamento di 12 MEuro, da ripartire
tra i Comuni interessati sulla base di una proposta congiunta,
tenendo conto dell'entita' dei danni occorsi nei territori oggetto
dell'ordinanza.
Le risorse attribuite alla Presidente della Provincia - Commissario
delegato, nel rispetto di quanto previsto dall'ordinanza stessa,
risultano sufficienti a coprire solo parzialmente le effettive
esigenze per gli interventi urgenti e per il piano di interventi
straordinari per il ripristino degli edifici e delle infrastrutture
danneggiate. Le prime stime elaborate dalla Regione Emilia-Romagna
avevano, infatti, portato a stimare in circa 24 MEuro le risorse
necessarie per fronteggiare la situazione di emergenza e per
realizzare gli interventi di ripristino delle strutture danneggiate.
Nel dare seguito alle disposizioni dell'OPCM questo primo piano
stralcio individua le risorse per la concessione dei contributi:
a) a favore degli Enti locali per il rimborso degli oneri sostenuti
per far fronte agli interventi disposti in emergenza al fine di
assicurare i primi soccorsi, l'assistenza alla popolazione e la
rimozione delle situazioni di pericolo;
b) a favore dei nuclei famigliari, la cui abitazione principale,
abituale e continuata sia stata sgomberata in esecuzione di
provvedimenti delle competenti Autorita', per autonoma sistemazione;
con atto P.G. 140229 del 3/6/2004, il Presidente della Provincia di
Bologna - Commissario delegato per fronteggiare i danni conseguenti
all'evento sismico di cui all'Ordinanza del Presidente del Consiglio
dei Ministri 3359/04, ha costituito un Comitato Istituzionale al fine
di assicurare il necessario raccordo istituzionale tra gli Enti
interessati ed esaminare le proposte relative agli interventi urgenti
da pianificare e realizzarsi nei territori colpiti dalla calamita'.
Con determina dirigenziale n. 2 del 10/6/2004, il Direttore generale
della Provincia, ha determinato l'istituzione di uno Staff
Tecnico-Amministrativo per l'espletamento di compiti a supporto del
Comitato Istituzionale e per la formulazione delle proposte di
interventi funzionali al conseguimento delle finalita' previste
dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3359/04.
Il Comitato Istituzionale si e' riunito in data 7 giugno 2004 e in
data 5 luglio 2004 deliberando oltre a quanto sopraesposto in ordine
al riparto di cui ai punti a) e b), anche relativamente alla
direttiva per l'erogazione dei contributi a soggetti privati evacuati
per l'autonoma sistemazione.
Con Ordinanza P.G. 157941 del 22 giugno 2004, il Presidente della
Provincia di Bologna - Commissario delegato ha approvato il
cronoprogramma delle attivita' da svolgere con le risorse recate
dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3359/04, di
cui all'art. 5 della medesima ordinanza.
Nei capitoli successivi, dopo una breve descrizione dell'evento
sismico, si descrivono gli interventi proposti al finanziamento in
ordine secondo due capitoli di spesa sommariamente citati
nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3359/04,
indicando per ogni intervento le modalita' di erogazione dei
contributi:
a) rimborso oneri per gli interventi di prima emergenza e assistenza
alla popolazione;
b) contributi per l'autonoma sistemazione.
2. Descrizione dell'evento
II terremoto che ha colpito l'Appennino Bolognese alle ore 23,43 (ora
locale) del 14 settembre 2003, e' stato localizzato a 30 km. a sud
della citta' di Bologna (latitudine: 44.22 N longitudine: 11.36 E)
nel territorio del comune di Monghidoro. La magnitudo locale (Ml o
Richter) della scossa e' stata pari a 5.0 e la profondita'
dell'ipocentro sembra essere stata moderatamente elevata (15-20
km.).
Altre registrazioni di discreta intensita' si sono verificate nella
giornata del 15 settembre, alle ore 02:03 e alle 21:52 con valori di
magnitudo locale pari a Ml=3.4 e Ml3.2 e il 17 settembre con due
scosse nel giro di un'ora circa alle 12:27 e alle 13: 43 con valori
di Ml=3.5 e Ml3.6.
L'intensita' massima e' stata localizzata in prossimita' della
localita' Zaccarlina in comune di Monghidoro, ed e' stata valutata
del VII della scala M.C.S. (Mercalli, Cancani, Sieberg). L'area
dell'evento puo' essere identificata con quella che comprende i
tenitori dei comuni di Loiano, Monzuno, Monghidoro e San Benedetto
Val di Sambro. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia questa area appenninica, fra il bolognese e l'imolese,
e' stata storicamente interessata da terremoti di moderata entita', i
piu' importanti dei quali sono quelli avvenuti negli anni 1878, 1879,
1881 di effetti massimi che raggiungono il VII grado (M.C.S). Questi
eventi si caratterizzano soprattutto per le lunghe sequenze sismiche,
che possono durare diversi mesi (5 mesi nel caso del 1881, con due
eventi principali in gennaio e febbraio, quasi un anno nel 1878). Gli
effetti maggiori osservati nell'area interessata dal terremoto del 14
settembre scorso, riguardano alcuni edifici isolati nelle piccole
localita' di Campeggio (Monghidoro) e Scanello (Loiano), registrati
in occasione del terremoto del 24 gennaio 1881.
Per i secoli precedenti le conoscenze appaiono estremamente scarse,
sia per una bassa produzione documentaria sull'area, per la sua
scarsa rilevanza economica e culturale, che all'assenza di indagini
specifiche e approfondite; la storia sismica nota dell'area e' quindi
verosimilmente poco rappresentativa della storia sismica reale.
Sin dai primi minuti successivi all'evento si e' attivata la rete di
protezione civile attraverso l'avvio dei contatti tra il Dipartimento
nazionale di Protezione civile, il Servizio regionale di Protezione
civile attraverso il suo Centro Operativo Regionale, la Prefettura e
la Provincia di Bologna con i Comuni interessati. Nell'immediata
prossimita' dell'evento le principali azioni di protezione civile
attuate sono state:
- predisposizione delle azioni di ricognizione e di prima assistenza
alla popolazione da parte dei Comuni interessati d'intesa con
Prefettura, Provincia e Protezione Civile regionale;
- attivazione attraverso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco di Monghidoro, Monzuno e
Castiglione dei Pepoli con azioni di soccorso alla popolazione, di
ricognizione e di verifiche immediate di agibilita' sia su edifici
pubblici che privati;
- allertamento dei Coordinamenti provinciali del Volontariato;
- predisposizione del piano di intervento dei tecnici del Nucleo di
Valutazione Regionale per le verifiche di agibilita';
- attivazione della Provincia per le verifiche sulla viabilita';
- attivazione di ENEL e Aziende per la distribuzione del gas ed acqua
per la verifica delle conseguenze eventuali su dighe ed
infrastrutture;
- attivazione dei primi interventi anche onerosi da parte dei Comuni
a copertura delle prime spese per l'assistenza alla popolazione e per
i primi interventi urgenti.
Nei giorni successivi il Servizio Regionale Geologico e Sismico, ha
attivato la "funzione 9 - Censimento danni" prevista dalla
pianificazione nazionale di Protezione civile, con impianto del
software SET, al fine di fornire idoneo supporto sia
all'organizzazione dei sopralluoghi per rilievi e valutazioni di
agibilita' da parte di squadre tecniche del Nucleo di Valutazione
Regionale (NVR), che per attivita' tecniche in emergenza sismica,
mentre la Provincia e il Servizio regionale di Protezione civile
hanno promosso, d'intesa con la Prefettura, riunioni operative con i
Sindaci dei Comuni interessati, al fine di coordinare gli interventi
di emergenza necessari.
Visto il quadro dei danni che andava delineandosi, l'intensita'
dell'evento e l'estensione territoriale, nonche' l'ammontare delle
risorse necessarie per il ripristino dei danni causati dall'evento,
il 19 settembre il Presidente della Regione Emilia-Romagna, d'intesa
con il Presidente della Provincia di Bologna, sentito il Prefetto di
Bologna, ha richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza ai
sensi dell'art. 5 della Legge 225/92.
Ulteriori dettagli descrittivi dell'evento sismico e dei danni
riscontrati nei territori colpiti, si possono trovare nel documento
"Il terremoto del 14 settembre 2003 - Appennino Bolognese - Rilievo
Macrosismico" redatto dal gruppo di esperti dell'Istituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia, denominato QUEST (Quick Earthquake
Survey Team), il 5 dicembre 2003.
3. Attivita' di censimento danni
L'attivita' di censimento danni si e' sviluppata sin dai primi giorni
successivi all'evento attraverso la predisposizione di un piano di
intervento per sopralluoghi finalizzati alle verifiche di agibilita'
e censimento danni coordinato dal competente Servizio Regionale
Geologico e Sismico, da parte delle squadre tecniche dell'apposito
Nucleo di Valutazione Regionale (NVR).
Il censimento, visto l'alto numero di richieste di sopralluoghi, ha
richiesto il coinvolgimento di 54 tecnici di diverse Amministrazioni
pubbliche compresi 8 tecnici provenienti dalla Regione Umbria e dal
Comune di Perugia e 7 tecnici addetti al caricamento dei dati
contenuti nelle "schede di agibilita'" sul apposito software; le
squadre che hanno operato sul campo hanno avuto molteplici rapporti
di collaborazione e scambi di informazioni con gli operatori di
ricerca del gruppo QUEST dell'INGV preposti al rilievo macrosismico
degli effetti prodotti dalla crisi sismica in oggetto.
Un'organizzazione in parte parallela si e' resa necessaria per gli
edifici di culto, rientranti nella giurisdizione territoriale delle
due curie arcivescovili di Bologna e di Imola, quando, dopo i primi
sopralluoghi urgenti effettuati da tecnici regionali, si e' accolta
la necessita' espressa da autorevoli rappresentanti del Ministero per
i Beni e le Attivita' Culturali, di svolgere l'attivita' sulla base
di specifiche schede tecniche, promuovendo sopralluoghi con squadre
composte da tecnici regionali e da tecnici della Soprintendenza
territorialmente competente.
L'attivita' di verifica dell'agibilita' e di censimento danni e'
proseguita per circa due mesi sino ai primi di dicembre attraverso la
realizzazione di 1066 sopralluoghi, sul territorio di 19 comuni, con
l'individuazione di 141 inagibilita' totali, 67 inagibilita' parziali
e 114 inagibilita' temporanee. La Tabella 1 riporta i dati acquisiti
durante i sopralluoghi nei comuni interessati, con ripartizione per
edifici pubblici, privati ed edifici di culto e descrizione della
categoria di agibilita'. A completamento dei dati si forniscono anche
i riepilogativi delle ordinanze sindacali emesse dai Comuni, i nuclei
famigliari e le persone evacuate.
(segue allegato fotografato)
4. Individuazione dei comuni colpiti
L'OPCM 3359/04 all'articolo 1, comma 2, prevede che il Commissario
delegato individui i territori dei comuni colpiti dagli eventi
sismici del 14 settembre 2003. Per dare seguito a questo adempimento,
nella prima riunione del Comitato Istituzionale del 7 giugno 2004 e'
stata presentata, discussa e poi approvata, una proposta di
individuazione dei comuni colpiti dal terremoto, scaturita da un
confronto tecnico tra Provincia, Regione, Comuni e Istituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia.
Dalla lettura incrociata del "Rapporto Macrosismico" con i risultati
dell'analitico lavoro di censimento danni si e' potuto verificare
come la profondita' del sisma (15-20 km.) da una parte ha limitato
gli effetti distruttivi del terremoto, ma dall'altra ha aumentato
l'area di impatto interessando a macchia di leopardo localita' anche
distanti dall'epicentro con amplificazioni significative causate da
effetti locali. Vi sono pertanto comuni nei quali si sono evidenziati
solo casi isolati di edifici danneggiati, a volte anche in modo
grave.
La proposta di individuazione dei territori dei comuni colpiti
dall'evento sismico successivamente approvata con Ordinanza del
Presidente della Provincia - Commissario delegato P.G. 155788 del 18
giugno 2004, in coerenza con le descrizioni contenute nel Rapporto
Macrosismico e con quanto evidenziato a seguito del lavoro svolto
dalle squadre regionali di verifica, prevede di distinguere i comuni
in due fasce utilizzando le stime di intensita' rilevate contenute
nel Rapporto Macrosismico evidenziando che al 5 della scala EMS
(European Macroseismic Scale) e' gia' compresa una percentuale di
danneggiamento:
1) la fascia A detta dei comuni danneggiati caratterizzati da danni
diffusi, ricomprende 9 comuni ricadenti entro il 5/6 della scala
M.C.S. e 5 della scala EMS: 1) Monghidoro 2) Monzuno 3) Loiano 4) San
Benedetto Val di Sambro 5) Monterenzio 6) Fontanelice 7)
Casalfiumanese 8) Borgo Tossignano 9) Grizzana Morandi
2) la fascia B detta dei comuni danneggiati in modo puntuale,
ricomprende 21 Comuni ricadenti tra il 5 della scala M.C.S. e il 4/5
della scala E.M.S. 1) Bologna 2) Castel del Rio 3) Castel San Pietro
Terme 4) Marzabotto 5) Castiglione dei Pepoli 6) Pianoro 7) Castenaso
8) Medicina 9) Mordano 10) Imola 11) Sasso Marconi 12) Castel di
Casio 13) Camugnano 14) Vergato 15) Budrio 16) Ozzano Emilia 17)
Castel D'Aiano 18) Castelmaggiore 19) Gaggio Montano 20) San Lazzaro
di Savena 21) Dozza Imolese
5. Rimborso oneri per gli interventi di prima emergenza e assistenza
alla popolazione
Per fronteggiare i danni e ripristinare le infrastrutture colpite
dall'evento sismico del 14 settembre 2003, gli Enti competenti hanno
provveduto ad attuare interventi di somma urgenza; sono stati
avviati, inoltre interventi di prima assistenza alla popolazione
consistenti in:
- vitto e alloggio di prima emergenza presso locali strutture
ricettive per i nuclei familiari le cui abitazioni, danneggiate dal
sisma, sono risultate inagibili;
- primi interventi urgenti agli edifici per la rimozione del pericolo
(smontaggio camini, legname per puntellamenti, materiale di
ferramenta);
- trasporto e installazione in loco di moduli abitativi prefabbricati
con i relativi allacciamenti alle utenze.
Nel quadro riassuntivo seguente sono riportate al momento della
stesura del presente piano stralcio, le spese sostenute dai Comuni
interessati o quelle anticipate dalla Regione Emilia-Romagna, sulla
base delle richieste avanzate nei mesi scorsi dai Comuni stessi per
le immediate necessita' connesse al superamento delle situazioni di
emergenza. Le richieste autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna,
attraverso il concorso finanziario regionale ai sensi dell'art. 18
della L.R. n. 45 del 19 aprile 1995 in anticipazione delle risorse
finanziarie rese disponibili dall'OPCM 3359/04, sono quelle il cui
documento di riferimento nella tabella seguente e'
Prot.AMB/PTC/04/47394 trasmesso dal S.P.C. della Regione
Emilia-Romagna.
(segue allegato fotografato)
Le somme assegnate ai Comuni o alla Regione Emilia-Romagna come
risultano dal precedente prospetto, verranno liquidate in un'unica
soluzione, previa presentazione di documentazione probatoria.
Non e' richiesta la compilazione delle dichiarazioni sostitutive di
atto di notorieta', ma e' sufficiente la presentazione, unitamente
alla documentazione contabile idonea a comprovare le spese sostenute,
di una richiesta di erogazione del dovuto rivolta alla struttura
provinciale competente, nel caso specifico, il Settore: "Bilancio,
Programmazione economica e finanziaria", nella quale siano
evidenziati la speciale natura delle spese in questione e il
riferimento alla pertinente sezione del Piano.
Non e' previsto il riconoscimento degli oneri per lavoro ordinario o
straordinario di dipendenti comunali, qualora impegnati per gli
interventi di prima assistenza ed in attivita' seguenti connesse con
l'espletamento di pratiche relative all'evento sismico.
6. Contributi per l'autonoma sistemazione di nuclei familiari
L'ordinanza 3359/04 prevede, all'art. 4:
"II Commissario delegato, Presidente della Provincia di Bologna e'
autorizzato ad assegnare ai nuclei famigliari la cui abitazione
principale, abituale e continuativa, sia stata distrutta in tutto o
in parte ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti
delle competenti Autorita', un contributo per l'autonoma sistemazione
fino ad un massimo di Euro 400,00 mensili, e, comunque, nel limite di
Euro 100,00 per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e
stabilmente residente nella abitazione; ove si tratti di un nucleo
familiare composto da una sola unita', il contributo medesimo e'
stabilito in Euro 200,00. Qualora nel nucleo familiare siano presenti
persone di eta' superiore a sessantacinque anni, portatori di
handicap, ovvero disabili con una percentuale di invalidita' non
inferiore al 67%, e' concesso un contributo aggiuntivo di Euro 100,00
mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati. I benefici economici
di cui al presente comma sono concessi a decorrere dalla data di
sgombero dell'immobile e sino a che non si siano realizzate le
condizioni per il rientro nella abitazione, ovvero si sia provveduto
ad altra sistemazione avente carattere di stabilita', e comunque non
oltre il termine dello stato d'emergenza.".
Si e' ritenuto di riconoscere i contributi per l'autonoma
sistemazione ai nuclei famigliari la cui abitazione principale
abituale e continuata sia stata distrutta totalmente o in parte
ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle
competenti Autorita', nonche' di riconoscere ai Comuni che, per le
medesime finalita' dell'ordinanza, si sono fatti carico
dell'alloggiamento di nuclei famigliari, un contributo per gli oneri
sostenuti quantificato secondo i parametri sopra riportati e a valere
sulle risorse finanziarie dell'ordinanza stessa.
Sulla base dei dati forniti dai Comuni interessati dall'evento
sismico e riportati in Tabella 1, risultano complessivamente evacuati
dalla propria abitazione n. 54 nuclei familiari per complessive 126
persone; di questi 54 nuclei familiari, alcuni hanno provveduto
autonomamente a trovare un alloggio, per gli altri, hanno provveduto
i Comuni facendosi carico delle relative spese e stipulando regolari
contratti di affitto con diversi proprietari che hanno messo a
disposizione idonei alloggi.
Il fabbisogno finanziario stimato per i contributi relativi alla
autonoma sistemazione o alla corresponsione delle spese sostenute per
conto dei nuclei evacuati, da parte dei Comuni, per l'intero periodo
di riconoscimento dello stato di emergenza fissato al 30 giugno 2005,
e' di Euro 300.000,00.
6.1. Direttiva in ordine alla concessione e all'erogazione di
contributi per l' autonoma sistemazione a valere sulle risorse
finanziarie assegnate dall'ordinanza 3359/04
A. Contributi per l'autonoma sistemazione
A.l) Soggetti aventi titolo a presentare la domanda di contributo
Il capofamiglia del nucleo famigliare, la cui abitazione principale
abituale e continuata sia stata distrutta totalmente o in parte,
ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle
competenti Autorita', che abbia provveduto a trovare autonomamente un
alloggio puo' richiedere i presenti contributi. Qualora abbia
provveduto il Comune a reperire un alloggio e a sostenerne gli oneri,
al privato non spetta nulla.
A.2) Termini per la presentazione della domanda
Per accedere ai contributi deve essere presentata al Comune, in cui
e' ubicata l'abitazione distrutta/danneggiata, apposita domanda in
carta semplice di cui all'Allegato A, entro i sessanta giorni
successivi alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, della presente direttiva.
La domanda puo' essere consegnata a mano o spedita a mezzo posta. In
quest'ultimo caso fa fede la data risultante dal timbro dell'Ufficio
postale accettante. Qualora il termine ultimo di presentazione delle
domande cada in un giorno festivo, detto termine si intende prorogato
di diritto al giorno seguente non festivo.
A.3) Ammontare del contributo
Massimo di Euro 400,00 mensili per nucleo famigliare, e, comunque,
nel limite di Euro 100,00 per ogni componente del nucleo familiare
abitualmente e stabilmente residente nella abitazione; ove si tratti
di un nucleo familiare composto da una sola unita', il contributo
medesimo e' stabilito in Euro 200,00. Qualora nel nucleo familiare
siano presenti persone di eta' superiore a sessantacinque anni,
portatori di handicap, ovvero disabili con una percentuale di
invalidita' non inferiore al 67%, e' concesso un contributo
aggiuntivo di Euro 100,00 mensili per ognuno dei soggetti sopra
indicati.
A.4) Periodo massimo riconoscibile
Dalla data del provvedimento di sgombero dall'immobile adottato dalla
competente Autorita' fino alla data dell'eventuale e relativa revoca
e comunque non oltre il termine dello stato d'emergenza.
A.5) Istruttoria delle domande presentate
I Comuni devono:
- entro i venti giorni successivi al termine di presentazione delle
domande, provvedere alla istruttoria delle stesse, previa verifica
della loro ammissibilita'. Qualora la domanda non sia integralmente
compilata, il Comune ne richiede l'integrazione, dando un termine per
la regolarizzazione non superiore a 5 giorni, decorso inutilmente il
quale, la domanda e' dichiarata inammissibile; e' comunque sempre
ammessa la regolarizzazione effettuata entro il previsto termine di
scadenza;
- entro i successivi cinque giorni, trasmettere alla Provincia di
Bologna la richiesta di finanziamento con allegato l'elenco dei
nuclei famigliari evacuati richiedenti il contributo, approvato dal
competente organo comunale. L'elenco deve riportare in corrispondenza
di ciascun richiedente il numero dei componenti il nucleo famigliare,
l'importo complessivo del contributo nei limiti temporali sopra
indicati.
A.6) Assegnazione dei finanziamenti ai Comuni
Ricevuti gli elenchi, la Provincia di Bologna provvede ad assegnare
ai Comuni le relative risorse finanziarie. La liquidazione, in un'
unica soluzione, di tali risorse viene disposta dalla Provincia di
Bologna previa presentazione da parte dei Comuni di copia conforme
agli originali degli atti di liquidazione dei contributi in parola
agli aventi titolo.
A.7) Liquidazione da parte dei Comuni dei contributi agli aventi
titolo:
I Comuni devono:
- entro trenta giorni dalla effettiva disponibilita' delle risorse
finanziarie loro assegnate, provvedono al pagamento di tali
contributi;
- entro trenta giorni dal pagamento dei predetti contributi,
provvedono ad inviare alla Provincia di Bologna copia conforme dei
mandati di pagamento a favore dei beneficiari.
B. Rimborso ai Comuni degli oneri sostenuti per la sistemazione di
nuclei famigliari la cui abitazione principale abituale e continuata
sia stata distrutta totalmente o in parte ovvero sia stata sgomberata
in esecuzione dei provvedimenti delle competenti Autorita'
I Comuni che abbiano provveduto, con oneri a proprio carico, alla
sistemazione dei nuclei famigliari evacuati dalle proprie abitazioni
possono chiederne il rimborso alla Provincia di Bologna.
II rimborso verra' calcolato a valere sui fondi di cui all'ordinanza
3359/04 e nei limiti d'importo ivi indicati, cosi' come specificati
ai punti A. 1), A.3) e A.4).
I Comuni interessati dovranno:
- predisporre entro i quaranta giorni successivi alla data di
pubblicazione della presente direttiva nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna un elenco riepilogativo approvato dal
competente organo comunale, riportante in corrispondenza di ciascun
nucleo familiare, il numero dei componenti, l'importo complessivo del
contributo nei limiti temporali di cui al punto A.4).
Entro i successivi cinque giorni trasmettere alla Provincia di
Bologna la richiesta di rimborso corredata dal suindicato elenco
riepilogativo nonche' dalla documentazione comprovante la relativa
spesa, in copia conforme all'originale.
B.l) Assegnazione dei finanziamenti ai Comuni
Ricevuti gli elenchi e la documentazione di spesa, la Provincia di
Bologna provvede ad assegnare e a liquidare ai Comuni le relative
risorse finanziarie.
6.2 Modulo per la domanda di contributo per l' autonoma sistemazione
(Allegato A)
Il modulo e' riportato nelle due pagine seguenti.
(segue allegato fotografato)