COMUNICATO
Accordo di programma per l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza dei Comuni del distretto di Fidenza con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma. (Decreto del Sindaco n. 8, anno 2003)
Il Sindaco, vista la deliberazione
consiliare n. 110 del 19/12/2002, esecutiva, con cui veniva
dichiarata l'adesione del Comune di Fidenza all'Accordo di programma
per l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza
dei Comuni del distretto di Fidenza con quelle dell'Azienda Unita'
sanitaria locale di Parma, a norma della L.R. 21 aprile 1999, n. 3
art. 193, tra i Comuni di Fidenza, Busseto, Fontanellato, Fontevivo,
Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca, Salsomaggiore Terme, San
Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali, Zibello e l'Azienda
Unita' sanitaria locale;
visto l'Accordo di programma stipulato tra le Amministrazioni
interessate in data 2 aprile 2003, a mezzo scrittura privata non
autenticata;
ritenuto, quale atto successivo al conseguimento del consenso unanime
delle Amministrazioni interessate, doversi provvedere
all'approvazione dell'Accordo, preliminarmente alla pubblicazione del
medesimo nel Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell'art.
34, comma 4 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267;
decreta:
1) e' approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 183 della L.R.
21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e locale", e
dell'art. 34 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267, l'Accordo di programma,
stipulato in data 2 aprile 2003 tra i Comuni di Fidenza, Busseto,
Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca,
Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali,
Zibello e l'Azienda Unita' sanitaria locale per l'integrazione delle
attivita' socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto
di Fidenza con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma;
2) il presente atto, unitamente all'Accordo di programma con lo
stesso approvato, sara' pubblicato nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna;
3) del presente atto sia data comunicazione alle Amministrazioni
interessate.
IL SINDACO
Massimo Tedeschi
Accordo di programma per l'intregrazione delle attivita'
socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto di Fidenza
con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma
Fra i Comuni di:
Fidenza, rappresentato dal Sindaco pro-tempore ing. Massimo Tedeschi,
nato a Fidenza il 10/12/1951, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 110 del 19/12/2002;
Busseto, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Laurini Luca,
nato a Parma il 10/8/1962, agente in esecuzione della deliberazione
del Consiglio comunale n. 51 del 30/11/2002;
Fontanellato, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dr.ssa Guareschi
Maria Grazia, nata in Parma il 20/5/1965, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 92 del 20/12/2002;
Fontevivo, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Stefano
Mulazzi nato in Parma il 27/2/1957, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 85 del 17/12/2002;
Noceto, rappresentato dal Sindaco dott. Fabio Fecci nato in Fidenza
il 26/4/1965, agente in esecuzione della deliberazione del Consiglio
comunale n. 93 del 30/12/2002;
Polesine Parmense, rappresentato dal Sindaco pro-tempore sig. Davide
Maestri, nato a Zibello il 18/9/1959, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 62 del 18/12/2002;
Roccabianca, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Romeo
Allinovi, nato a Panna il 6/4/1949, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 66 del 29/11/2002;
Salsomaggiore Terme, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott.
Adriano Grolli nato in Salsomaggiore Terme l'1/6/1947, in esecuzione
della deliberazione del Consiglio comunale n. 110 del 27/11/2002;
San Secondo Parmense, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag.
Roberto Bernardini, nato a San Secondo Parmense il 21/7/1971, agente
in esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del
28/11/2002;
Sissa, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott.ssa Angela Fornia,
nata a Roccabianca il 30/9/1949, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del 21/12/2002;
Soragna, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Roberto Garbi
nato in Soragna il 6/1/1965, agente in esecuzione della deliberazione
del Consiglio comunale n. 85 del 19/12/2002;
Trecasali, rappresentato dal Sindaco pro-tempore sig. Luciano Aiolfi,
nato a Parma il 27/6/1950, agente in esecuzione della deliberazione
del Consiglio comunale n. 49 del 29/11/2002;
Zibello, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag. Giorgio
Quarantelli, nato a Roccabianca il 17/3/1947, agente in esecuzione
della deliberazione del Consiglio comunale n. 63 del 19/12/2002;
L'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, rappresentata dal
Direttore del Distretto di Fidenza pro-tempore dott.ssa Maria Rosa
Salati nata in Parma il 27/5/1956 in esecuzione della deliberazione
del Direttore Generale n. 681 del 18/12/2002;
si stipula
il seguente Accordo di programma, a norma dell'art. 34 del DLgs 18
agosto 2000, n. 267, dell'art. 7 della L.R. 12 maggio 1994 cosi' come
sostituito dall'art. 183 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, per
individuare i modelli organizzativi ed i relativi rapporti
finanziari, fondati sull'integrazione organizzativa e professionale
delle rispettive competenze.
Art. 1
Obiettivi dell'Accordo
obiettivo dell'Accordo di programma:
1) L'istituzione in ambito distrettuale del Servizio sociale per la
gestione coordinata ed integrata delle competenze socio-assistenziali
di pertinenza dei Comuni in premessa elencati, con quelle
socio-sanitarie, di competenza Azienda Unita' sanitaria locale:
- assistenza sociale alla maternita', all'infanzia, all'eta'
evolutiva di qualsiasi provenienza, nonche' ai minorenni anche
extracomunitari soggetti a provvedimenti dell'attivita' giudiziaria;
- assistenza sociale agli adulti in eta' lavorativa inabili, dimessi
dal carcere, vittime o familiari di vittime di delitti;
- assistenza sociale a tossicodipendenti, attraverso la
collaborazione con il SERT;
- assistenza a soggetti disabili, minori ed adulti, anche in
strutture residenziali o semi-residenziali;
- assistenza sociale delegata ai Comuni con L.R. 3/99 prima di
competenza provinciale.
2) I contraenti l'Accordo di programma identificano nelle deleghe
all'Azienda Unita' sanitaria locale lo strumento per l'esercizio
delle funzioni di cui al punto uno;
3) la delega sara' disciplinata da convenzioni e/o da protocolli
d'intesa.
4) Le Amministrazioni comunali aderenti all'Accordo garantiscono
l'esercizio delle attivita' delegate attraverso la partecipazione
economica attribuita secondo il metodo della quota capitaria; con
questo intendono sottolineare il principio della reciproca
mutualita'.
Art. 2
Organizzazione della rete
La rete del Servizio sociale di distretto e' costituita dalle
strutture, dai servizi e dalle risorse che i soggetti aderenti
all'accordo mettono a disposizione tramite convenzione per garantire
la programmazione degli interventi in un contesto unitario e
integrato di servizi che la costruiscono. Essa e' intesa come parte
fondamentale di una piu' vasta rete di cui fanno parte i servizi
sociali dei Comuni; i servizi socio-sanitari dell'Azienda Unita'
sanitaria locale, le agenzie educative e scolastiche, il
volontariato. Gli interventi della rete integrata dei servizi sociali
sono quelli previsti dall'art. 22 della Legge 8 novembre 2000, n.
328.
Art. 3
Ambito territoriale (distretto)
La rete dei servizi e delle strutture per l'erogazione delle
prestazioni socio-assistenziali e sanitarie delegate e' gestita in un
ambito territoriale definito distretto di Fidenza, individuato e
costituito ai sensi dell'art. 9 della L.R. 12/5/1994, n. 19, cosi'
come modificato dall'art. 7 della L.R. 25/2/2000, n. 11.
II distretto comprende i Comuni di Fidenza (Capofila), Busseto,
Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca,
Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali,
Zibello.
Art. 4
Comitato di distretto
In ambito di distretto e' istituito il Comitato di distretto per
l'accordo di programma composto dai Sindaci dei Comuni, o loro
delegati, e dal Direttore dell'Azienda Unita' sanitaria locale o suo
delegato. Il Comitato di distretto, nell'ambito degli indirizzi
espressi dalla Conferenza sanitaria territoriale, svolge funzioni di
proposta e di verifica sulle attivita' distrettuali relativamente a:
a) Piani di zona e programmi distrettuali definiti dalla
programmazione aziendale in conformita' all'art. 19 della Legge 8
novembre 2000, n. 328;
b) risorse finanziarie di distretto e priorita' d'impiego;
c) verifica dei risultati conseguiti in analogia a quanto previsto
alla lettera g), comma 2 dell'art. 11 della L.R. 12 maggio 1994, n.
19;
d) assetto organizzativo e localizzazione dei servizi distrettuali.
Le proposte di localizzazione dei servizi distrettuali sono
sottoposte al parere obbligatorio del Comitato di distretto.
Il Comitato di distretto puo' promuovere eventuali iniziative di
carattere locale, anche riguardanti aree territoriali
sub-distrettuali, verificandone la relativa copertura finanziaria:
- assicura le linee di indirizzo politico/istituzionali e le
modalita' strategiche di funzionamento del servizio;
- garantisce le condizioni (di personale, di spazi, di strumenti)
affinche' il servizio possa operare nelle migliori condizioni
possibili e raggiungere gli obiettivi previsti;
- valuta la programmazione del servizio e i piani di sviluppo della
rete distrettuale dei servizi;
- promuove e favorisce lo sviluppo quali/quantitativo dei servizi
(gestiti dagli enti che partecipano all'Accordo) e assicura la messa
in campo delle risorse;
- sostiene e facilita modalita' di relazione e collaborazione tra
servizi e istituzioni coinvolte secondo un'ottica di rete di
reciprocita';
- promuove e sostiene sperimentazioni guidate in ordine a nuove
tipologie di risposta e di modelli organizzativi da attivare.
Il Comitato di distretto svolge le funzioni di vigilanza
sull'esecuzione dell'accordo di programma a norma dell'art. 34.7 del
DLgs 18 agosto 2000, n. 267.
Art. 5
Presidenza e funzionamento del Comitato di distretto
II Comitato di distretto e' presieduto dal Sindaco del Comune capo
comprensorio (o suo delegato) che ne dispone la convocazione.
Ogni componente del Comitato puo' richiedere al Presidente la
convocazione della seduta o l'iscrizione all'ordine del giorno di
particolari argomenti.
Le decisioni sono validamente assunte dalla maggioranza assoluta dei
rappresentanti dei soggetti aderenti all'accordo e sono vincolanti
per tutti questi, anche se dissenzienti.
Il Comitato di distretto si riunisce di norma presso la sede del
Comune di Fidenza o in altra sede decisa dal Presidente.
Art. 6
Attivazione del Servizio sociale distrettuale
Gli enti aderenti all'Accordo istituiscono il Servizio sociale
distrettuale per il coordinamento, l'integrazione e la gestione delle
funzioni sociali e sanitarie, punto unico di riferimento per la
gestione delle attivita' delegate.
Gli operatori del Servizio sociale, in distacco dai Comuni associati,
agiranno in integrazione con il Comparto Sanita', cosi' come previsto
dalla legge regionale al fine di garantire gli interventi integrati a
favore degli utenti che ne abbiano diritto. La ripartizione degli
oneri per l'utilizzo del personale sara' definita in base alla
direttiva regionale 1637/97 ed eventuali successive modificazioni che
interverranno.
La sede del Servizio sociale distrettuale e' collocata presso la sede
del distretto sanitario di Fidenza.
Art. 7
Compiti del Servizio sociale
II Servizio sociale fra i compiti specifici di legge e di istituto
effettua le seguenti attivita':
a) compie una prima valutazione della situazione dell'utente al fine
di avviarlo, secondo il tipo di bisogno alla rete dei servizi
integrati socio sanitari, tramite i vari responsabili di settore;
b) garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei
servizi socio-assistenziali e socio-sanitari tramite la verifica
costante delle disponibilita' esistenti sul territorio e la gestione
dei rapporti amministrativi conseguenti all'Accordo di programma in
collaborazione con gli uffici;
c) ottimizza la qualita' degli interventi anche tramite
l'individuazione del responsabile di ogni caso;
d) attiva i protocolli di intesa con istituzioni pubbliche e private
presenti sul territorio;
e) collega operativamente i servizi socio-assistenziali e
socio-sanitari, al fine di ottenere continuita' di assistenza e cura
e pertinenza fra servizio attivato e necessita' espresse;
f) autorizza in via amministrativa l'accesso alla rete dei servizi
socio-sanitari integrati sulla base delle disposizioni tenuto conto
delle disponibilita' esistenti sul territorio, delle opzioni del
cittadino e dei protocolli procedurali esistenti;
g) attiva programmi di controllo sul funzionamento della rete e di
verifica della qualita' delle prestazioni;
h) svolge attivita' di informazione sui servizi esistenti sul
territorio, sulle modalita' e sui criteri di accesso sia a strutture
pubbliche che private convenzionate;
i) promuove ed organizza, in collaborazione con gli enti
istituzionalmente preposti, le attivita' di formazione ed
aggiornamento del personale;
j) raccoglie ed elabora i dati informativi sui servizi delle gestioni
delegate esistenti sul territorio;
k) garantisce la conoscenza della domanda attuale e potenziale della
popolazione residente nel distretto, al fine di favorire la messa a
punto di linee coerenti con le esigenze locali e condivise dai
servizi;
l) assicura lo sviluppo organico del sistema dei servizi rispondendo
in modo esauriente e razionale all'evoluzione della domanda;
m) svolge compiti di collegamento operativo fra i servizi
socio-assistenziali e/socio-sanitari integrati e servizi sanitari, al
fine di ottenere continuita' di assistenza e cura fra servizio
attivato e necessita' espresse;
n) fornisce consulenza e supporto ai servizi, per sviluppare cultura
in tal senso, per favorire la qualificazione delle prestazioni e del
personale e per omogeneizzare linguaggio e strumenti professionali e
operativi;
o) promuove la collaborazione con il volontariato, curandone i
rapporti, l'informazione e la partecipazione informata alle attivita'
di istituto;
p) collabora con l'Ufficio di Piano distrettuale alla progettazione,
realizzazione e verifica dei Piani di zona.
Art. 8
Assetto organizzativo del Servizio sociale
Compongono il Servizio sociale le figure professionali che operano
nella rete dei servizi ed appartengono agli enti che partecipano
all'Accordo. Il Servizio sociale e' cosi' articolato:
a) Responsabile del Servizio sociale distrettuale, nominato dal
Direttore generale del Comune capofila su designazione del Comitato
di distretto;
b) Ufficio di coordinamento composto da: assistenti sociali
coordinatori aree minori; coordinatori area handicap; coordinatore
inserimenti lavorativi; Responsabile Ufficio funzioni amministrative.
L'Ufficio di coordinamento del Servizio sociale distrettuale fa da
riferimento, tramite il Responsabile del Servizio sociale, per le
situazioni di confine e/o sovrapposizione con altre aree, che saranno
regolamentate mediante protocolli; verranno chiamati a farne parte il
Responsabile UO distrettuale di Salute mentale; il Responsabile UO
Dipartimento SERT, il Responsabile UO Salute infanzia; L'Ufficio di
coordinamento del Servizio sociale ha lo scopo di promuovere
interventi atti a sviluppare cultura e comportamenti di rete fra i
punti di erogazione delle prestazioni al fine di garantire ai
cittadini un sistema di prestazioni sociali e sanitarie omogeneo,
organico e continuo. L'Ufficio di coordinamento del Servizio sociale
distrettuale si attiva periodicamente e scadenze fisse;
c) Ufficio funzioni amministrative, con compiti di: - segreteria del
Servizio sociale; - raccolta ed elaborazione dati; - informazioni; -
tenuta contabile del bilancio;
d) Commissione assistenza distrettuale Valuta i bisogni
socio-assistenziali e socio-sanitari degli utenti inviati al Servizio
sociale dopo la prima segnalazione del Responsabile del caso. E'
composta dal Responsabile del Servizio, dai Coordinatori di area,
dall'Assistente sociale Responsabile del caso.
Art. 9
Principi
L'attuazione degli interventi socio-assistenziali e socio-sanitari,
di cui ai precedenti articoli, deve ispirarsi ai seguenti criteri,
che costituiscono punti fondamentali di riferimento per la gestione
del servizio nell'assolvimento degli obblighi di legge e della
disponibilita' di risorse. Essa si rivolge alla tutela e alla
promozione sociale del cittadino in condizioni di marginalita' e di
bisogno.I principi sono:
a) II Servizio intende garantire ad ogni cittadino un'adeguata e
dignitosa condizione esistenziale. A tale proposito difende e
diffonde il valore sociale della mutualita' e della sussidiarieta'
pubblica negli aspetti di prevenzione, di socializzazione e di aiuto;
b) gli interventi assumeranno contenuti e modalita' in prevalenza
non istituzionalizzanti;
c) gli interventi saranno concepiti tenendo conto di una concezione
unitaria della persona, e cio' anche per quanto di competenza tecnica
di altri Servizi che interagiscono con il Servizio sociale;
d) la necessita' della collaborazione con il volontariato e con le
altre agenzie presenti sul territorio che vengono considerate risorse
preziose per la costituzione dell'identita' personale e sociale delle
persone;
e) la gestione in delega dei Servizi non esaurisce la competenza e
la politica delle Amministrazioni comunali, ma ne e' parte integrante
e fondamentale.
II comportamento e le scelte dell'Azienda Unita' sanitaria locale
devono di norma conformarsi ai seguenti criteri e limiti, validi per
l'intero territorio distrettuale e per tutti i casi nei quali emerge
il bisogno di assistenza:
1) gli interventi assistenziali devono tendere a favorire una normale
condizione esistenziale del cittadino in difficolta', mantenendolo
solitamente nel proprio ambiente familiare e sociale e operando il
piu' possibile sulle potenzialita' individuali e collettive;
2) le prestazioni assistenziali devono realizzarsi innanzitutto
attraverso il complesso dei servizi socio-assistenziali, sanitari ed
educativi del territorio, da erogarsi in modo integrato, come
previsto dall'art. 22 della Legge 328/00;
3) gli interventi assistenziali devono rispondere ai bisogni
specifici di ogni soggetto assistito, all'interno di un progetto che
coinvolge le varie collettivita' interessate (famiglia, comunita',
scuola, volontariato);
4) gli interventi assistenziali debbono essere rivolti ai soggetti
che si trovano nelle condizioni di assistibilita' indicate dalle
normative vigenti in materia e per i quali sia accertata la
sussistenza della condizione di bisogno economico e sociale;
5) gli interventi assistenziali non si esauriscono nelle provvidenze
economiche, che vanno considerate come supporto dell'azione di
recupero e di socializzazione e che, pertanto, vanno sempre collegate
con le prestazioni di servizio sociale;
6) l'assistenza economica va erogata secondo i criteri e le
modalita' indicate nel rispetto delle norme regolamentari.
Gli interventi dovranno garantire la massima uniformita' tecnica
possibile, nell'intero ambito distrettuale.
Art. 10
Estensione dell'Accordo di programma
Gli enti sottoscrittori convengono sull'opportunita' di associare al
perseguimento degli obiettivi dell'Accordo, le organizzazioni del
volontariato, le associazioni dei minori e dei loro familiari, le
cooperative sociali, i privati gestori di servizi
socio-assistenziali, attraverso specifi protocolli d'intesa,
convenzioni, accordi.
Art. 11
Ripartizione delle spese
Ogni soggetto aderente all'Accordo sopporta le spese di esercizio
dell'attivita' istituzionale e dei servizi erogati.
Le spese di personale che i Comuni sopportano nell'interesse degli
altri saranno fra tutti questi ripartite in proporzione alla
popolazione residente nel territorio di ciascuno al 31 dicembre
dell'anno precedente.
Similmente saranno ripartite le spese relative alle prestazioni di
assistenza sociale sopportate dal Servizio sociale distrettuale.
Si applicheranno le disposizioni regionali circa l'imputazione degli
oneri per i servizi socio-assistenziali e di quelli di rilievo
sanitario.
Art. 12
Recesso dell'Accordo
Ciascuno dei soggetti aderenti all'Accordo potra' recederne
dall'inizio di ogni anno solare, purche' manifesti la sua volonta' a
tutti gli altri con almeno sei mesi di anticipo.
Il recedente restera' obbligato per gli oneri a lui incombenti fino
al termine dell'anno antecedente quello da cui diviene efficace il
recesso.
Art. 13
Durata dell'Accordo
L'Accordo e' concluso per la durata di 3 anni solari successivi a far
tempo dall'1 gennaio 2003 fino al 31 dicembre 2005.
Esso potra' essere prorogato per volonta' unanime degli aderenti da
dichiararsi almeno quattro mesi prima della scadenza per tempo da
concordarsi.
Non potra' essere modificato durante la sua vigenza se non per
consenso unanime dei partecipanti.
Art. 14
Norma transitoria
Avendo i Comuni di Polesine Parmense e di Zibello costituito
un'Unione di Comuni, allorquando gli stessi decideranno di trasferire
ad essa la funzione o i servizi di cui all'oggetto del presente
Accordo di programma, l'"Unione civica Terre del Po" subentrera' in
sostituzione dei suddetti Comuni in tutti i rapporti con gli altri
enti aderenti all'Accordo di programma.
Art. 15
Risoluzione di controversie
La soluzione delle controversie sull'interpretazione dell'Accordo e
sulla sua applicazione, che non possano essere composte
all'unanimita' dal Comitato di attuazione, sara' demandata ad un
collegio di tre arbitri esperti ciascuno in diritto, amministrazione,
Servizio sociale, designati all'unanimita' dal Comitato per
l'attuazione dell'Accordo ovvero, in caso di dissenso circa uno o
piu' degli arbitri, dal Presidente del Tribunale di Parma. Si
applicheranno al procedimento ed al giudizio arbitrale le
disposizioni del Codice di procedura civile.
IL SINDACO DEL IL SINDACO DEL
COMUNE DI FIDENZA COMUNE DI FONTANELLATO
Massimo Tedeschi Maria Grazia Guareschi
IL SINDACO DEL IL SINDACO DEL
COMUNE DI FONTEVIVO COMUNE DI NOCETO
Stefano Mulazzi Fabio Fecci
IL SINDACO DEL IL SINDACO DEL
COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME COMUNE DI SORAGNA
Adriano Grolli Roberto Garbi
IL SINDACO DEL IL SINDACO DEL
COMUNE DI BUSSETO COMUNE DI POLESINE PARMENSE
Luca Laurini Davide Maestri
IL SINDACO DEL IL SINDACO DEL
COMUNE DI ZIBELLO COMUNE DI ROCCABIANCA
Giorgio Quarantelli Romeo Allinovi
IL SINDACO DEL IL SINDACO DEL
COMUNE S. SECONDO PARMENSE COMUNE DI TRECASALI
Roberto Bernardini Luciano Aiolfi
IL SINDACO DEL IL DIRETTORE DEL
COMUNE DI SISSA DISTRETTO DI FIDENZA
Angela Fornia Azienda USL di Parma
Maria Rosa Salati