DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2002, n. 2711
Valutazione impatto ambientale progetto di strada collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R - Fornovo tratto tra Collecchio-Medesano-Noceto con ponte sul fiume Taro presentato dalla Provincia di Parma. Presa d'atto dei risultati Conferenza Servizi del 22/10/2002 (L.R. 9/99, Titolo III)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) sulla base delle valutazioni conclusive della Conferenza di
Servizi del 22 ottobre 2002, contenute nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro, presentato
dalla Amministrazione provinciale di Parma - Servizio Viabilita',
Mobilita' e Trasporti" la valutazione di impatto ambientale positiva
in quanto il progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro, presentato
dalla Amministrazione provinciale di Parma - Servizio Viabilita',
Mobilita' e Trasporti e', nel complesso, ambientalmente compatibile e
quindi e' possibile realizzare l'infrastruttura in oggetto con le
prescrizioni citate all'interno del Rapporto nei punti 1.C., 2.C.,
3.C. che sono riportate qui di seguito:
1) come sottolineato nella nota prot. 1064 del 25 gennaio 2002 della
Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna, si prescrive che le
opere di scavo di superficie vengano eseguite alla presenza di
archeologi e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza
Archeologica dell'Emilia-Romagna;
2) e' necessario che sia prevista una integrazione nel numero dei
recettori sensibili rispetto ai quali debbano essere adottate misure
di contenimento del rumore;
3) si prescrive, in fase di progetto esecutivo, vengano valutate nel
dettaglio le caratteristiche delle barriere fonoassorbenti piu'
adeguate sia per quanto attiene la tipologia che per quanto attiene
la loro precisa collocazione e che comunque nella fase della loro
effettiva installazione vengano adottate le soluzione tecnologiche al
momento piu' avanzate;
4) si prescrive l'inoltro della domanda di autorizzazione allo
scarico in corso d'acqua superficiale delle acque meteoriche di
dilavamento della sede stradale alla Provincia di Parma, Servizio
Ambiente e Difesa del suolo. La relativa modulistica e' disponibile
al seguente indirizzo internet:
www2.provincia.parma.it/servizi/ser_ambiente/ 17090000.asp,
Modulistica, Acqua; la domanda dovra' essere corredata da apposito
"piano di emergenza", comprensivo di controllo e monitoraggio della
qualita' delle acque convogliate nei corpi idrici superficiali, nel
caso di sversamenti accidentali sulla sede stradale; tale
autorizzazione dovra' essere acquisita prima dell'approvazione del
progetto esecutivo e/o, in ogni caso, prima dell'assegnazione dei
lavori alla ditta esecutrice le opere in progetto;
5) si prescrive per i nuovi impianti di trattamento acque reflue
previsti in fase di esercizio eventualmente ubicati in aree normate
dal PAI il rispetto delle condizioni precisate sia nelle Norme di
attuazione del piano stesso sia nella relativa direttiva;
6) al fine di rispettare quanto specificato all'art. 21, DLgs 152/99
e successive modifiche ed integrazioni, relativamente alla disciplina
delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee
destinate al consumo umano, si prescrive di osservare una fascia di
almeno 200 m di raggio da qualsiasi opera di captazione per uso
idropotabile, dai punti di scarico di reflui, allo scopo di evitare
possibili fonti di inquinamento delle acque destinate al consumo
umano;
7) ritenendo che, la realizzazione del progetto di collegamento tra
la SS 62 e la SP 357R, costituisca "grande opera pubblica", i
cantieri principali e secondario dovranno rispondere puntualmente a
quanto previsto nelle linee guida prot. 27965/PRC del 10/7/2000
predisposte dalle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna per la
realizzazione di campi base per la costruzione di grandi opere
pubbliche; prima della cantierizzazione, dovra' essere presentato ai
Servizi Prevenzione, Sicurezza, Ambiente, Lavoro competenti per
territorio, al fine di permettere l'espressione dei prescritti pareri
autorizzativi, progetto dettagliato dei cantieri A, B e C comprensivo
di relazione descrittiva e tavole in scala adeguata; in particolare,
gli alloggiamenti dovranno corrispondere ai requisiti indicati nella
citata nota regionale prot. 27965/PRC;
8) la verifica del progetto del sistema delle piste di servizio
dell'intera opera, viene rimandata alla visione del Piano di
sicurezza e coordinamento, redatto ai sensi del DLgs 494/96;
9) considerate le interazioni che in diversi punti del tracciato si
vengono a realizzare con la falda libera, tenuto conto che esistono
pozzi acquedottistici a valle del viadotto in progetto che servono
alcune zone del comune di Collecchio, al fine di garantire la
continuita' della fornitura di acqua con rigorose caratteristiche di
potabilita' agli insediamenti interessati, dovra' essere previsto il
monitoraggio delle falde di ricarica dei pozzi di cui sopra con
modalita' da concertare con il competente Servizio di Igiene pubblica
dell'Azienda Unita' sanitaria locale;
10) evidenziando che l'area circostante la dismessa discarica di RSU
in Comune di Collecchio ha presentato nel recente passato fenomeni di
inquinamento da biogas di pozzi a servizio di diversi insediamenti
abitativi, si ritiene necessario vengano adottate le opportune
cautele nelle opere di scavo, anche eventualmente attraverso
l'esecuzione di sondaggi;
11) il piano sulle misure di emergenza in merito alla salvaguardia
dei bacini e dei corpi idrici interessati dall'opera stradale
redatto, come indicato all'Allegato 36, dall'impresa appaltatrice
nell'ambito del POS, dovra' essere preventivamente valutato in modo
positivo dagli enti di controllo; si ritiene fin d'ora opportuno
indicare la necessita' della presenza di un potabilizzatore durante
le fasi di cantiere potenzialmente piu' pericolose per la
compromissione delle acque falda captate ad uso idropotabile;
12) si prescrive l'inoltro della domanda di autorizzazione allo
scarico delle acque reflue non domestiche di cantiere (per ogni
scarico presente) alla Provincia di Parma, Servizio Ambiente e Difesa
del suolo, da parte, una volta individuati, dei titolari di ciascun
scarico, prima e preventivamente all'installazione dell'impianto. La
domanda dovra' essere comprensiva di tutte le particolarita' tecniche
finalizzate al rilascio dell'autorizzazione stessa; la modulistica
per la presentazione della domanda e' disponibile all'indirizzo
internet: www2.provincia.parma.it/servizi/ser_ambiente/ 17090000.asp,
Modulistica, Acqua;
13) si prescrive l'inoltro della domanda di autorizzazione alle
emissioni in atmosfera derivanti dalla fase di cantierizzazione alla
Provincia di Parma, Servizio Ambiente e Difesa del suolo, per
eventuali impianti che lo richiedano ai sensi del DPR 203/88;
l'inoltro di tale domanda deve avvenire prima e preventivamente
all'installazione dell'impianto a cura del titolare dello scarico; in
quell'occasione dovranno essere adeguatamente approfondite tutte le
particolarita' tecniche finalizzate al rilascio dell'autorizzazione
stessa. La modulistica per la presentazione della domanda e'
disponibile all'indirizzo internet: www2.provincia.parma.it/
servizi/ser_ambiente/17090000.asp, Modulistica, Aria;
14) si prescrive per i nuovi impianti di trattamento acque reflue
previsti in fase di cantierizzazione e per i depositi temporanei ed a
cielo aperto di rifiuti, eventualmente ubicati in aree normate dal
PAI il rispetto delle condizioni precisate nelle Norme di attuazione
e rispettiva Direttiva del piano stesso;
15) con riferimento al materiale solido sedimentato, nelle fosse di
decantazione, dalle acque reflue derivanti da getti di conglomerati
cementizi si prescrive la caratterizzazione, previa analisi, al fine
della definizione della pericolosita' del rifiuto e della successiva
destinazione a corretto smaltimento; il campionamento, eseguito da
personale tecnico abilitato, dovra' essere effettuato in modo tale da
ottenere un campione rappresentativo secondo le norme UNI 10820
mentre le analisi sui campioni dovranno essere effettuate secondo
metodiche standardizzate riconosciute valide a livello nazionale,
comunitario o internazionale; il referto analitico dovra' indicare le
metodiche utilizzate e dovra' riportare, nel giudizio, la
classificazione di pericolosita' o meno del rifiuto e l'attribuzione
del codice CER; copia del verbale di prelievo campioni, del referto
analitico e dei formulari di trasporto rifiuti a destinazione finale
dovra' essere inviata alla Provincia di Parma, Servizio Ambiente e
Difesa del suolo;
16) alla stessa stregua dovra' essere attentamente valutata la
destinazione finale della frazione liquida proveniente dalle fosse di
decantazione utilizzate per i getti di conglomerati cementizi; se
rientrante nella disciplina dei rifiuti, dovranno essere
preventivamente comunicate alla Provincia di Parma, Servizio Ambiente
e Difesa del suolo le modalita' dell'eventuale deposito e, se del
caso, inoltrata la richiesta di autorizzazione allo stesso; dovranno,
inoltre, essere comunicati i nominativi delle ditte trasportatrici e
gli impianti, debitamente autorizzati, di smaltimento/recupero dei
rifiuti liquidi in oggetto; relativamente al trasporto, copia dei
formulari dovra' essere inviata alla Provincia di Parma, Servizio
Ambiente e Difesa del suolo; se, invece, la frazione liquida di cui
sopra e' esclusa dalla disciplina dei rifiuti ed e' scaricata in
acque superficiali, dovra' essere sottoposta alla disciplina degli
scarichi e quindi alle prescrizioni eventualmente contenute nella
autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Parma, Servizio Ambiente
e Difesa del suolo; l'inoltro della richiesta dovra' essere fatto dal
titolare dello scarico, una volta individuato, prima e
preventivamente all'installazione dell'impianto e dovra' contenere
tutte le particolarita' tecniche necessarie al rilascio
dell'autorizzazione. La modulistica per la presentazione della
domanda e' disponibile all'indirizzo internet:
www2.provincia.parma.it/servizi/ser_ambiente/17090000.asp,
Modulistica, Acqua;
17) vista la possibile cessione di ghiaia, derivante dagli scavi
necessari all'esecuzione delle opere in progetto, ad impianti
estrattivi presenti in zona, si prescrive di inviare comunicazione
scritta all'Ufficio Attivita' estrattive della Provincia di Parma,
delle tipologie, quantita' e destinazione dei materiali ceduti, per
esigenze dello stesso ufficio di stima dei fabbisogni di materiale da
escavare, in sede di pianificazione provinciale;
18) al fine di rispettare quanto specificato all'art. 21, DLgs 152/99
e successive modifiche ed integrazioni, relativamente alla disciplina
delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee
destinate al consumo umano, si prescrive di osservare una fascia di
almeno 200 m di raggio da qualsiasi opera di captazione per uso
idropotabile, dai punti di scarico di reflui, allo scopo di evitare
possibili fonti di inquinamento delle acque destinate al consumo
umano;
19) in merito alle perforazioni dei pali relativi alle fondazioni del
viadotto sul fiume Taro considerata l'elevata vulnerabilita'
intrinseca della zona, si prescrive l'adozione di tecniche di
perforazione ad acqua, ad aria compressa o l'utilizzo di lubrificanti
ed eventuali fanghi di perforazione a basso impatto ambientale;
20) per quanto riguarda le piste di cantiere, il progetto esecutivo
dovra' ridefinire correttamente la viabilita' di cantiere utilizzando
i tracciati effettivamente esistenti per i quali e' valida
l'autorizzazione; in particolare si autorizza il percorso che
continua in parallelo all'Autocamionale della Cisa fino all'imbocco
del tracciato del guado e prosegue su questo attraversamento fino ad
immettersi nella strada Maraffa, che, a sua volta, si immette lungo
Via Carmelitana;
21) si da' atto che il Magistrato per il Po ha espresso il proprio
nulla osta, dal punto di vista idraulico, all'esecuzione delle opere
in esame, conformemente agli elaborati progettuali, con la
raccomandazione rivedere, nella fase esecutiva della progettazione,
le quote di fondazione delle pile delle campate laterali all'alveo
inciso;
22) si da' atto che ANAS Compartimento per la viabilita'
dell'Emilia-Romagna ha espresso parere favorevole alla realizzazione
del progetto di strada in esame dettando le seguenti specifiche
prescrizioni: a) lo scarico delle acque stradali provenienti dalla
trincea di collegamento con la Tangenziale di Collecchio e quelle
relative al sottopasso ferroviario, dovranno essere smaltite nei
propri ricapiti esclusivamente a gravita', senza ricorrere ad
impianti di sollevamento; b) in corrispondenza dei cavalcavia e/o
sovrappassi, e' necessario assicurare sempre un franco dal p.v. >> m
5.00; c) la sovrastruttura stradale dovra' avere uno spessore
complessivo di cm 62 cosi' suddiviso: - misto granulometrico
stabilizzato: cm 25; - misto granulometrico cementato: cm 20; -
strato di base in conglomerato bituminoso: cm 10; - strato di
collegamento in conglom. bituminoso: cm 4; - strato di usura in
conglom. bituminoso: cm 3; d) la sezione stradale dovra' essere del
tipo C1 del DM 5/11/2001 (ex CNR IV); lo spazio occupato dalla
zanella in cls (m 1.80) e del terreno vegetale (m 1.00) dovra' essere
ridotto secondo le seguenti indicazioni: - piattaforma vegetale: >
zanella in cls: cm 70/100, compatibilmente con la portata di acqua da
scaricare; e) i fossi di guardia dovranno essere opportunamente
rivestiti con elementi in cls prefabbricato; f) la pendenza della
pista ciclabile nel tratto prima del ponte sul fiume Taro, pari a
circa l'8%, non sembra compatibile con gli usi della stessa. Si
raccomanda la riduzione a valori accettabili; g) le barriere di
sicurezza dovranno rispettare la normativa vigente;
23) si da' atto che il Consorzio della Bonifica Parmense ha espresso
parere favorevole alla realizzazione del progetto di strada in esame
dettando le seguenti specifiche prescrizioni: a) in ordine alla
possibilita' di libero accesso da ambo i lati di ogni canale
interferito ed in particolare dal sistema di sovrappasso "strada
comunale delle ghiaie", anche e soprattutto alla luce del vigente PAI
(Piano di assetto idrogeologico), occorre una fascia di
accessibilita' per manutenzione non inferiore a ml. 7 misurata dai
cigli canale, oppure, in alternativa, copertura con struttura
scatolare dei tratti non rispondenti a detti requisiti; deve essere
comunque garantita la possibilita' di accesso dalla pubblica via; b)
le portate idrauliche istantanee derivanti dalla progettata nuova
viabilita' in conseguenza di eventi meteorici che si prevede di
conferire al canale "Canalazzo" superano ampiamente l'officiosita'
del canale stesso; occorrera' pertanto prevedere una laminazione
delle portate, allo scopo di evitare la crisi idraulica del sistema;
in alternativa alla laminazione dovrebbe essere valutata la
possibilita' di conferire le acque meteoriche direttamente al fiume
Taro;
24) in merito al tema (sollevato in Conferenza di Servizi per una
maggiore tutela paesaggistica del cento abitato di Collecchiello) del
sifonamento del canale Naviglio-Taro il "Consorzio della Bonifica
Parmense" si limita ad avanzare alcuni "suggerimenti" operativi per
la sicurezza idraulica; pertanto, tenuto conto della portata
idraulica del canale Naviglio-Taro, si suggerisce la realizzazione
dei seguenti presidi a garanzia della sicurezza idraulica: a) sifone
a canne multiple, anche al fine di consentire interventi di
manutenzione straordinaria senza interruzione dei flussi idraulici;
b) griglie di protezione a monte del sifone dotate di sgrigliatori
automatici e nastri trasportelevatori, il tutto facilmente
accessibile dalla pubblica via con idonei mezzi di trasporto; c)
dotazione di gruppi di continuita' che consentano l'alimentazione
energetica del sistema di strigliatori anche in presenza di
improvvise interruzione dell'energia elettrica in rete; si riterrebbe
inoltre opportuno regolare mediante apposita convenzione l'esecuzione
degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle
nuove opere di sifonamento, individuando nel contempo i soggetti che
debbono realizzare materialmente detti interventi e su quali soggetti
debbono ricadere gli oneri economici conseguenti. Il "Consorzio della
Bonifica Parmense" esprime in conclusione un parere favorevole
condizionato al superamento delle problematiche sopra evidenziate;
25) si da' atto che la societa' RFI ha espresso parere favorevole
alla realizzazione del sottovia ferroviario previsto, subordinandone
la realizzazione alla stipula di una convenzione tra RFI e
l'Amministrazione provinciale di Parma; di tale convenzione fara'
parte integrante la progettazione esecutiva delle opere, per la quale
potranno essere presi contatti diretti da parte dei progettisti con
la Direzione Compartimentale Infrastrutture di Firenze della RFI;
detta convenzione sara' a titolo oneroso per l'ente appaltante e/o
proprietario della strada relativamente a tutti i costi di esercizio,
rallentamenti, lavori eseguiti direttamente da RFI, canone di
attraversamento, ammortamento per la manutenzione e la ricostruzione
dell'opera che, per la parte sottostante la proprieta' ferroviaria,
rimarra' di proprieta' di RFI;
26) si da' atto che la societa' Autocamionale della Cisa SpA ha
espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto di strada
in esame dettando le seguenti prescrizioni: a) le fasi esecutive
dovranno svolgersi in maniera tale da non comportare, in nessun
momento, limitazioni al traffico autostradale (restringimenti,
deviazioni o chiusura di carreggiata); b) durante le suddette fasi,
dovra' essere assicurato il piano minimo di 5,30 m. rispetto al piano
della pavimentazione autostradale; c) il programma delle fasi
esecutive, nonche' l'indicazione dettagliata dei presidi per
garantire la sicurezza del traffico autostradale, dovranno essere
sottoposti alla preventiva approvazione della societa' Autocamionale
della Cisa SpA; d) le barriere metalliche di sicurezza atte al
contenimento dei veicoli, dovranno essere conformi alle normative
vigenti in materia; e) a protezione del traffico autostradale,
dovranno essere installate apposite reti le cui tipologie, dimensioni
e caratteristiche, dovranno essere preventivamente concordate ed
approvate dalla Direzione Esercizio della Societa'; f) il progetto
relativo al sistema di raccolta delle acque provenienti
dall'impalcato, dovra' essere preventivamente sottoposto
all'approvazione della societa' Autocamionale della Cisa SpA; g)
prima dell'inizio dei lavori, dovra' essere stipulata con la societa'
Autocamionale della Cisa SpA apposita convenzione regolante le opere
da realizzare nell'ambito della fascia di rispetto autostradale ed
insistenti sulla proprieta' della Societa';
27) si da' atto che la societa' Snam Rete Gas ha espresso parere
favorevole alla realizzazione del progetto di strada in esame ed ai
necessari lavori di adeguamento alla condotta del metanodotto di
proprieta', da realizzarsi da parte della societa' Snam Rete Gas a
spese della Amministrazione provinciale di Parma e con l'apposizione
delle seguenti prescrizioni per la migliore realizzazione dei lavori:
- i lavori non potranno iniziare prima dell'ultimazione delle opere
di adeguamento della condotta del metanodotto; - dovra' essere
picchettata in campo, alla presenza di personale della societa' Snam
Rete Gas, l'esatta ubicazione della futura strada per consentire di
progettare con precisione l'approfondimento e le protezioni alla
condotta; - eventuali fossi di guardia in corrispondenza degli
attraversamenti delle condotte non dovranno avere una profondita'
superiore a 50 cm dall'attuale piano di campagna; - l'eventuale posa
di pali di illuminazione pubblica dovra' essere prevista a non meno
di di 2 m dall'asse della condotta; i pozzetti per la loro messa a
terra a non meno di 6 m; - la fascia asservita non potra' essere
utilizzata per il transito dei mezzi di cantiere fatto salva la posa
di opportuni ripartitori di carico su passi carrai, concordati con il
Centro di Parma della societa' Snam Rete Gas; - gli incroci con
eventuali nuovi servizi (ad esempio: luce, gas, acqua, telefono,
fognature, ecc.) dovranno ricadere nel tratto in cui la condotta e'
in protezione ad una distanza minima fra le due superfici affacciate
di 50 cm, fra essi dovra' essere posta una soletta della dimensione
di 200 x 100 x 10, cosi' come fra il piano di calpestio ed il
servizio ad esso piu' prossimo; eventuali parallelismi dovranno
essere tenuti ad almeno 3 m; in ogni caso ogni interferenza dovra'
essere preventivamente concordata con Centro di Parma della societa'
Snam Rete Gas; - dovra' essere garantito in qualsiasi momento il
libero intervento della societa' Snam Rete Gas sulla fascia asservita
per manutenzione, riparazioni ed emergenza; - nessuna rivalsa potra'
essere mossa nei confronti della societa' Snam Rete Gas nel caso di
interventi necessari ed urgenti sulla condotta; - dovra' essere reso
edotto ai fini della sicurezza tutto il personale operante in
cantiere, soprattutto quello che lavora sui mezzi di sollevamento e
movimento terra, in vicinanza del metanodotto;
28) si prescrive che siano realizzate tutti gli interventi di
mitigazione previsti nel SIA e negli elaborati integrativi, acquisiti
al prot n. 16055/VIM del 13 giugno 2002 della Regione Emilia-Romagna;
29) si prescrive la predisposizione di un sistema di monitoraggio
post-operam da prevedere in allegato al progetto esecutivo al fine
dell'eventuale adeguamento delle mitigazioni previste, in relazione
anche alla evoluzione della pianificazione territoriale dei Comuni
interessati;
30) in riferimento alla presenza di una discarica autorizzata per
rifiuti inerti di tipo 2A ed alla rimozione degli stessi per la
realizzazione delle fondazioni della spalla SP1, delle pile P1 e P3 e
del rilevato a tergo della spalla SP1, si prescrive: - la
classificazione dei rifiuti allo scopo di determinare l'impianto piu'
idoneo al loro smaltimento; - la stipula di un accordo di programma
con impianto/i idoneo/i di smaltimento rifiuti, preliminarmente
all'inizio lavori e l'invio di copia dell'accordo alla Provincia di
Parma, Servizio Ambiente;
31) in riferimento a quanto indicato nel SIA, per garantire che le
fasi di attuazioni si svolgano tenendo conto delle indicazioni di
compensazione richiamate al punto 3C "Valutazioni in merito al quadro
di riferimento ambientale", e' stato prescritto, in particolare, di
definire in via preventiva il quadro delle misure di compensazione da
attuare unitamente alle fasi di esecuzione;
32) il ricorso ad una convenzione tra Parco e Provincia, quale Ente
attuatore, che obbliga il soggetto attuatore a farsi carico di
accantonare somme per dar corso a queste misure, obbligando anche
eventuali altri soggetti all'obbligo di concludere la procedura di
compensazione con riferimento a misure ed opere di interesse
pubblico;
33) relativamente alle misure di convenzione il proponente Provincia
di Parma ha inviato al Presidente del Parco regionale fluviale del
Taro e per conoscenza alla Regione Emilia-Romagna la nota prot. n.
83692 del 3 ottobre 2002, (acquisita al prot. n. 28084/VIM dell'8
ottobre 2002 della Regione Emilia-Romagna) con cui si impegna alla
realizzazione delle misure compensative nella stessa nota
individuate; tale nota di impegno e' allegata al presente rapporto
quale Allegato E;
34) e' necessario che vengano realizzate le azioni di compensazione
ambientale, in conformita' all'accordo in corso di predisposizione
fra l'Ente Parco e la Provincia per la messa a punto delle modalita'
attuative di tali azioni di riqualificazione ambientale; tali azioni
costituiranno specifica precondizione necessaria anche ai fini
dell'autorizzazione ambientale resa ai sensi del citato DLgs 490;
35) e' necessario che, in fase di progettazione esecutiva, sia, in
corrispondenza del centro abitato di Collecchiello, progettato il
tratto di strada in esame con un tracciato a raso, anziche' in
rilevato, in relazione alla fattibilita' di sifonare il Canale
Naviglio-Taro, realizzando tutti i presidi a garanzia della sicurezza
idraulica;
36) si prescrive, in sede di progettazione esecutiva, l'effettuazione
di una adeguato studio sull'inquinamento acustico da sottoporre alla
valutazione preventiva dei Comuni interessati e dell'ARPA, contenente
le seguenti informazioni: a) indicazione, per le aree del territorio
attraversate e adiacenti all'infrastruttura, delle zone urbanistiche
e delle zone acustiche di appartenenza; b) indicazione dei valori
limite relativi al rumore dovuto all'infrastruttura e dei valori
limite di immissione stabiliti dalle disposizioni vigenti per le aree
interessate dal rumore derivante dalla medesima; i valori limite
devono essere specificati, per le singole aree, con riferimento alle
quote della sede stradale; c) i dati relativi al traffico nelle ore
di punta, al traffico medio giornaliero (su base settimanale)
previsto per il periodo diurno e per il periodo notturno, alla
composizione percentuale per le diverse categorie di mezzi
(autocarri, autoveicoli, motocicli), alla velocita' prevista; d)
indicazione su apposite mappe e mediante coordinate georeferenziate,
o altro materiale ritenuto idoneo, di un numero di punti, adeguati
allo scopo di descrivere l'impatto acustico dell'opera in prossimita'
di potenziali soggetti recettori, intesi sia come "ambiente
abitativo" sia come "spazi esterni fruibili da persone o comunita'"
con riferimento ai limiti della tab. 2 del DPCM 1/3/1991, come
richiamati dalla L.R. n. 15 del 9/5/2001, in relazione alle
destinazioni delle aree previste in comune di Collecchio dalla
variante al PRG in adozione; inoltre dovra' essere descritta
l'ipotesi valutativa della propagazione sonora verso gli spazi
circostanti, attraverso la determinazione delle curve di isolivello
individuabili ad una altezza dal suolo di quattro metri; per i punti
sopra descritti, devono essere forniti i dati previsionali dei
livelli di pressione sonora desumibili attraverso le piu' opportune
procedure di calcolo che dovranno comunque essere esplicitate; e)
devono essere forniti i dati fonometrici derivanti da misurazioni
effettuate prima della costruzione per l'intera area considerata ai
fini della valutazione della propagazione sonora e per i punti
corrispondenti alle posizioni significative di cui al punto 5, con
particolare riferimento ai recettori abitativi; tali dati devono
permettere l'individuazione e la caratterizzazione acustica delle
singole sorgenti sonore gia' presenti e quindi preesistenti rispetto
all'opera; per quanto premesso, presso i 9 recettori sensibili
individuati nella documentazione gia' prodotta, devono essere
effettuate rilevazioni fonometriche atte a determinare i livelli
equivalenti di rumorosita' diurni e notturni; le schede di misura, le
caratteristiche della strumentazione e le modalita' di rilievo,
necessariamente conformi al DM 16/3/1998, costituiranno parte
integrante della documentazione di impatto acustico richiesta; f) i
sistemi di contenimento del rumore dovranno essere descritti in
dettaglio con ogni informazione utile a specificarne le
caratteristiche e ad individuarne l'efficacia in termini di riduzione
dei livelli sonori, nonche' la stima delle attenuazioni acustiche
attese; tali dati devono in particolare riguardare i punti
significativi individuati, naturalmente alle quote necessarie;
eventuali previsioni di barriere vegetali a tutela dei recettori
abitativi, invero gia' indicate nella relazione, dovranno essere
supportate da idonea documentazione tecnica attestante l'efficacia
delle stesse per situazioni analoghe a quella in esame; i dati
previsionali, citando i modelli di riferimento impiegati, dovranno
riferirsi a scenari ad uno e a dieci anni, dopo l'entrata in
esercizio del tratto di infrastruttura stradale interessata; i valori
previsti devono essere riferiti sia ai singoli punti che all'intero
spazio considerato attraverso le curve di isolivello; i parametri
descrittori del rumore, oltre al LAeq, potranno essere costituiti da
indicatori specifici o altri livelli sonori utili a descrivere
l'immissione sonora da traffico veicolare;
37) si prescrive il collaudo acustico successivo all'inizio
dell'attivita', al fine di accertare il rispetto dei valori limite di
legge e la congruita' tecnica delle stime previsionali prodotte;
38) si prescrive, al fine di contenere gli impatti derivanti da
vibrazioni, l'adozione di tecniche e mezzi conformi alle norme UNI
9614-9616;
b) di dare atto che la Valutazione di incidenza relativa al sito ZPS
TARO ai sensi della direttiva 92/43/CEE, DPR 357/97 e della L.R.
3/99, art. 105, e' ricompresa nel "Rapporto sull'impatto ambientale
del progetto di realizzazione della strada di collegamento tra la SS
62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro" in quanto la
direttiva 92/43/CEE prevede che la "Valutazione di incidenza" puo'
essere effettuata all'interno delle procedure in materia di
valutazione di impatto ambientale e sostituita da esse;
c) di dare atto che il parere sull'impatto ambientale previsto al
comma 2 dell'art. 5 del DPR 12 aprile 1996 da parte di
Amministrazione comunale di Collecchio, Amministrazione comunale di
Medesano, Amministrazione comunale di Noceto, Amministrazione
provinciale di Parma e Consorzio Parco Fluviale regionale del Taro e'
ricompresa nel "Rapporto sull'impatto ambientale del progetto di
realizzazione della strada di collegamento tra la SS 62 della Cisa e
la SP 357R di Fornovo - tratto tra Collecchio-Medesano e Noceto con
ponte sul fiume Taro"; ai sensi dell'art. 18, comma 6 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;
d) di dare atto che, sulla base dei lavori e delle valutazioni della
Conferenza di Servizi il Consorzio del Parco Fluviale regionale del
Taro, ai sensi dell'art. 3 delle Norme di attuazione del Piano
territoriale del Parco, approvato con delibera della Giunta regionale
n. 2609 del 30 dicembre 1999, ha rilasciato il proprio Nulla osta n.
10 del 21 ottobre 2002, a firma del Direttore del Parco, che
costituisce l'Allegato 2, quale sua parte integrante e sostanziale,
della presente deliberazione, con le seguenti prescrizioni:
- puntuale verifica degli elaborati del progetto esecutivo che verra'
posto in appalto;
- attuazione delle azioni e degli interventi di compensazione secondo
le modalita' e i contenuti individuati nella convenzione sottoscritta
con l'Amministrazione provinciale che costituisce parte integrante
del progetto e ne segue coerentemente le fasi attuative;
- attuazione di tutte le misure di riduzione dell'impatto sia nella
fase di cantierizzazione che di gestione identificate attraverso le
integrazioni richieste al documento di VIA;
- gestione degli accessi e delle percorrenze entro il Parco secondo
protocolli da sottoscrivere con i soggetti attuatori e le imprese
esecutrici al fine di esercitare uno stretto controllo dei cantieri;
e) la concessione edilizia da parte di Amministrazione comunale di
Collecchio, Amministrazione comunale di Medesano, Amministrazione
comunale di Noceto, e' ricompresa nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
f) sulla base dei lavori e delle valutazioni della Conferenza di
Servizi il Comune di Collecchio, con atto dirigenziale n. 149 del 14
novembre 2002, ha rilasciato, ai sensi dell'art. 151 del DLgs 490/99
e della L.R. 26/78, la autorizzazione paesaggistica per la
realizzazione della strada in oggetto, che costituisce l'Allegato 3,
quale sua parte integrante e sostanziale, della presente
deliberazione, con la prescrizione che l'impianto delle quinte
arboree dovra' essere eseguito e curato fino all'avvenuto
attecchimento da verificarsi, anche successivamente all'ultimazione
dei lavori, con tempi tecnici adeguati;
g) sulla base dei lavori e delle valutazioni della Conferenza di
Servizi il Comune di Medesano, con atto dirigenziale n. 18729 del 22
novembre 2002 ha rilasciato, ai sensi dell'art. 151 del DLgs 490/99 e
della L.R. 26/78, la autorizzazione paesaggistica per la
realizzazione della strada in oggetto, che costituisce l'Allegato 4,
quale sua parte integrante e sostanziale, della presente
deliberazione, con la prescrizione che l'impianto delle quinte
arboree dovra' essere eseguito e curato fino all'avvenuto
attecchimento da verificarsi, anche successivamente all'ultimazione
dei lavori, con tempi tecnici adeguati;
h) sulla base dei lavori e delle valutazioni della Conferenza di
Servizi il Comune di Noceto, con delibera della Giunta comunale n.
273 del 21 novembre 2002 ha rilasciato, ai sensi dell'art. 151 del
DLgs 490/99 e della L.R. 26/78, la autorizzazione paesaggistica per
la realizzazione della strada in oggetto, che costituisce l'Allegato
5, quale sua parte integrante e sostanziale, della presente
deliberazione;
i) di dare atto che l'autorizzazione per le zone archeologiche, ai
sensi del DLgs 490/99 e' ricompresa nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
j) di dare atto che i pareri di competenza dell'ARPA Sezione
provinciale di Parma sono ricompresi nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
k) di dare atto che i pareri di competenza dell'Azienda Unita'
sanitaria locale di Parma sono ricompresi nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
l) di dare atto che il Magistrato per il Po, con nota dell'8 ottobre
2002, ai sensi della Legge 183/89, art. 10, comma 4, della Legge
584/04 e del DPR 1363/59, ha rilasciato nulla osta dal punto di vista
idraulico all'esecuzione delle opere in oggetto, che costituisce
l'Allegato 6, quale sua parte integrante e sostanziale, della
presente deliberazione, conformemente agli elaborati progettuali, con
la raccomandazione di rivedere nella fase esecutiva della
progettazione le quote di fondazione delle pile delle campate
laterali dell'alveo inciso;
m) di dare atto che i nulla osta all'attraversamento delle strade
provinciali e comunali interferite sono ricompresi nel "Rapporto
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto
tra Collecchio - Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
n) di dare atto che il nulla osta all'attraversamento di linee
ferroviarie interferite e' ricompreso nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
o) di dare atto che l'ANAS Compartimento per la viabilita'
dell'Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 14 e 31 DL 285/92, ha
espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto di strada
in oggetto, che costituisce l'Allegato 7, quale sua parte integrante
e sostanziale, della presente deliberazione, dettando le specifiche
prescrizioni ricomprese nel "Rapporto sull'impatto ambientale del
progetto di realizzazione della strada di collegamento tra la SS 62
della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra Collecchio-Medesano e
Noceto con ponte sul fiume Taro";
p) di dare atto che la societa' Snam Rete Gas, con nota prot. n. 1550
del 16 settembre 2002, ha espresso parere favorevole, che costituisce
l'Allegato 8, quale sua parte integrante e sostanziale, della
presente deliberazione, alla realizzazione del progetto di strada in
oggetto ed ai necessari lavori di adeguamento alla condotta del
metanodotto di proprieta', da realizzarsi da parte della societa'
Snam Rete Gas a spese della Amministrazione provinciale di Parma e
con l'apposizione di specifiche prescrizioni ricomprese nel "Rapporto
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
q) di dare atto che il Consorzio della Bonifica Parmense ha espresso
parere favorevole, che costituisce l'Allegato 9, quale sua parte
integrante e sostanziale, della presente deliberazione, alla
realizzazione del progetto di strada in oggetto dettando le
specifiche prescrizioni ricomprese nel "Rapporto sull'impatto
ambientale del progetto di realizzazione della strada di collegamento
tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto tra
Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
r) di dare atto che la societa' Autocamionale della Cisa SpA, con fax
del 17 ottobre 2002 con cui ha trasmesso la nota prot. 61909 del 7
settembre 1999, ha espresso parere favorevole, che costituisce
l'Allegato 10, quale sua parte integrante e sostanziale, della
presente deliberazione, alla realizzazione del progetto di strada in
esame dettando specifiche prescrizioni ricomprese nel "Rapporto
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro";
s) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per
il Paesaggio non ha partecipato alla riunione conclusiva della
Conferenza di Servizi, ai fini dell'esercizio del potere di
annullamento di cui all' art. 151 del DLgs 490/99, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7
agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
t) di dare atto che Autorita' di Bacino del Po non ha partecipato
alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, ai fini del
rilascio del proprio parere di competenza, trova quindi applicazione
il disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n.
241 e successive modificazioni;
u) di dare atto che l'Aeronautica Militare, Comando Rete POL di
Parma, non ha partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza
di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla osta di
competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter,
comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
v) di dare atto che la IV Direzione Genio Militare non ha partecipato
alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla
osta di competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art.
14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive
modificazioni;
w) di dare atto che la V Direzione Genio Militare non ha partecipato
alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla
osta di competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art.
14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive
modificazioni;
x) di dare atto che il Comando I Regione Area I ROI non ha
partecipato alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al
proprio nulla osta di competenza, trova quindi applicazione il
disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241
e successive modificazioni;
y) di dare atto che la Societa' Canale Naviglio Taro non ha
partecipato alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al
proprio nulla osta di competenza, trova quindi applicazione il
disposto dell'art. 14-ter, comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241
e successive modificazioni;
z) di dare atto che la Societa' IG non ha partecipato alla Conferenza
di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla osta di
competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter,
comma 7, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
aa) sulle osservazioni scritte pervenute nonche' sulle osservazioni
presentate nel contraddittorio svoltosi il 21 ottobre 2002,
rispettivamente sintetizzate negli Allegati A e C al "Rapporto
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro", e tenendo
conto delle controdeduzioni espresse dal proponente Amministrazione
provinciale di Parma - Servizio Viabilita', Mobilita' e Trasporti e
riportate nell'Allegato B al medesimo "Rapporto sull'impatto
ambientale", si fanno proprie e si esprimono le risposte riportate
nell'Allegato D che costituisce parte integrante del "Rapporto
sull'impatto ambientale del progetto di realizzazione della strada di
collegamento tra la SS 62 della Cisa e la SP 357R di Fornovo - tratto
tra Collecchio-Medesano e Noceto con ponte sul fiume Taro" che
costituisce l'Allegato 1 alla presente deliberazione;
bb) di stabilire che, ai sensi dell' art. 17, comma 7, della L.R.
9/99 e successive modifiche ed integrazioni, la durata della presente
valutazione di impatto ambientale e' fissata in anni 5;
cc) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
copia del presente atto deliberativo al proponente Amministrazione
provinciale di Parma - Servizio Viabilita', Mobilita' e Trasporti;
dd) di trasmettere ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 9/99
copia del presente atto deliberativo a Amministrazione comunale di
Collecchio, Amministrazione comunale di Medesano, Amministrazione
comunale di Noceto, Amministrazione provinciale di Parma Servizio
Ambiente e Difesa del suolo, Consorzio Parco Fluviale regionale del
Taro, Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali Direzione
generale per i Beni Ambientali e Paesaggistici, Soprintendenza per i
Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, ARPA sez. di Parma, Ausl di
Parma, Autorita' di Bacino del fiume Po, Magistrato del Po, Ferrovie
dello Stato - RFI - Direzione compartimentale Infrastruttura Firenze,
ANAS Direzione centrale, Aeronautica Militare - Comando Deposito Rete
POL, IV Direzione Genio Militare di Bologna, V Direzione Genio
Militare di Padova, Comando I Regione Area I ROI, SNAM Rete Gas,
Consorzio della Bonifica Parmense, Societa' Canale del Naviglio Taro,
Societa' IG SpA Consorzio Montagna 2000 SpA, anche ai fini
dell'esercizio delle funzioni previste dall'art. 14-ter comma 7 della
Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;
ee) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva
competenza, copia del presente atto deliberativo alla Provincia di
Parma, al Servizio Tecnico Bacini Taro e Parma (ex Servizio
provinciale Difesa del suolo, Risorse idriche e forestali), all'ARPA
sez. di Parma, all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, alla
Soprintendenza Archeologica;
ff) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente
partito di deliberazione.