DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 novembre 2003, n. 2315
Art. 9, comma 2, L.R. 24/98 - Assegnazione di contributi ai Comuni di Casola Valsenio (RA) e Predappio (FO) per interventi di riduzione del rischio sismico sui rispettivi Municipi
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che, in conseguenza degli eventi sismici dei giorni 15 e 16
ottobre 1996 nelle province di Modena e Reggio Emilia, la Regione
Emilia-Romagna ha provveduto a concedere contributi ai soggetti
privati proprietari di immobili destinati ad uso abitativo o ad
attivita' produttive, per i danni subiti, in attuazione dei seguenti
articoli di legge:
- artt. 17, 18 e 19 della Legge 61/98, recante: "Ulteriori interventi
urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche e
Umbria e di altre zone colpite da eventi calamitosi";
- artt. 4, 5, 6, 7, 8 e 9 della L.R. n. 24 del 3 luglio 1998 (cosi'
come modificata dalla L.R. n. 33 del 9 ottobre 1998), attuativa della
Legge 61/98, recante: "Eventi calamitosi dell'anno 1996 in
Emilia-Romagna. Disposizioni amministrative e finanziarie per
assicurare la realizzazione di ulteriori interventi di protezione
civile nel territorio della regione Emilia-Romagna - DL 6/98,
convertito con modifiche in Legge 61/98";
considerato che il comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98, stabilisce
che: "eventuali economie che si rendessero disponibili in sede di
programmazione e le altre che dovessero risultare ad interventi
effettuati, di cui agli articoli 4 e 5, possono essere utilizzate
dalla Giunta regionale per interventi pubblici connessi agli stessi
eventi o per far fronte a situazioni di riconosciuto rischio
idrogeologico e sismico";
preso atto che:
- in seguito alle economie riconosciute dalla Regione in sede di
rendicontazione, successivamente alla concessione dei contributi di
cui all'attuazione degli artt. 4, 5 della L.R. 24/98, e' stata
iscritta in sede di assestamento del Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2002 e del
Bilancio pluriennale 2002-2004, con la L.R. n. 19 dell'1 agosto 2002,
la somma di Euro 680.226,98 al Capitolo di spesa 48271, "Riutilizzo
di quote a favore di soggetti privati, per interventi pubblici
connessi agli stessi eventi o per far fronte a situazioni di
riconosciuto rischio idrogeologico e sismico (art. 9, comma 2, L.R. 3
luglio 1998, n. 24 e Legge 30 marzo 1998, n. 61) - Mezzi statali", di
cui alla UPB 1.4.4.3. 17561 - Interventi per danni causati da eventi
sismici, alluvionali e dissesti idrogeologici - Risorse statali;
- in sede di predisposizione della legge regionale di approvazione
del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003 e
Bilancio pluriennale 2003-2005, la somma pari a Euro 680.226,98, a
valere sull'esercizio 2002, e' stata considerata da reiscrivere nella
competenza del Bilancio 2003 a valere sul capitolo di cui alla
precedente alinea;
- la L.R. 23 dicembre 2002, n. 39 di approvazione del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2003 e Bilancio pluriennale 2003-2005, procede a reiscrivere in forma
presunta la somma non impegnata nell'esercizio 2002 proveniente da
assegnazioni statali a destinazione vincolata per Euro 680.226,98,
cosi' come risulta dalla tabella H) allegata al bilancio medesimo, a
valere sul Capitolo 48271 afferente UPB 1.4.4.3.17561;
- la L.R. 26 luglio 2003, n. 16, di variazione del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2003 e Bilancio pluriennale 2003-2005, che ha incrementato lo
stanziamento iniziale sopra indicato del Capitolo n. 48271,
portandolo alla somma di Euro 2.072.635,21;
- la propria deliberazione n. 485 del 24 marzo 2003, avente ad
oggetto: "Assegnazione contributo al Comune di Camugnano (BO), per la
delocalizzazione di una abitazione principale, distrutta da un evento
franoso del 1999, ai sensi del comma 2, art. 9, L.R. 24/98", ha
assegnato la somma pari a Euro 126.749,42, collocando tale spesa
nell'ambito della disponibilita' complessiva del Capitolo n. 48271
sopra richiamato, capitolo che pertanto presenta, attualmente, una
disponibilita' di spesa residua per l'esercizio finanziario 2003 pari
a Euro 1.945.885,79;
richiamato altresi' il decreto dell'Assessore regionale n. 21 del 9
luglio 2001 (cosi' come modificato ed integrato dal decreto n. 40 del
14 novembre 2001), avente ad oggetto: "Attuazione dell'ordinanza
ministeriale 3124/01, relativamente ai territori dell'Emilia-Romagna
interessati dalla crisi sismica di aprile-giugno 2000. Istituzione
del Comitato Tecnico-Scientifico";
considerato che tale Comitato (di seguito denominato CTS) e' stato
istituito a supporto della programmazione ed attuazione di interventi
post-sisma e per la riduzione del rischio sismico in Emilia-Romagna,
e che quindi e' nella condizione di svolgere gli stessi compiti gia'
assegnati al Nucleo Tecnico Specialistico e richiamati con l'art. 19
della Legge 61/98;
preso atto della proposta di finanziamento di interventi finalizzati
a far fronte a situazioni di riconosciuto rischio sismico, ai sensi
del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98, elaborata dai Servizi
regionali competenti con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico
(proposta in allegato al verbale della riunione del CTS del 12 maggio
2003, agli atti del Servizio regionale competente);
considerato che la proposta suddetta e' sintetizzabile nel seguente
quadro riepilogativo:
Ente proprietario Denominazione immobile Costo ipotizzato
attuatore ed ubicazione dell'intervento sull'immobile
(Euro)
Comune di Casola Municipio 72.303,07
Valsenio (RA) (Via Matteotti n. 59)
Comune di Municipio 480.304,92
Predappio (FO) (P.zza S. Antonio n. 3)
Totale 552.608,89
ritenuto pertanto:
- di fare propria la proposta suddetta, di finanziamento di
interventi di riduzione del rischio sismico su edifici pubblici, ai
sensi del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98;
- di finanziare gli interventi di cui al quadro riepilogativo
suddetto, per gli importi ivi indicati, tramite risorse finanziarie
derivanti dalle economie che si sono rese disponibili in sede di
programmazione e le altre che sono risultate ad interventi
effettuati, di cui agli articoli 4 e 5 della L.R. 24/98, risorse
allocate e disponibili al Capitolo di spesa 48271 precedentemente
richiamato;
dato atto che gli Enti attuatori sopra indicati, nell'attuazione
degli interventi, dovranno osservare le modalita' e le procedure di
cui alla presente deliberazione;
richiamata la propria deliberazione n. 447 del 24 marzo 2003, avente
ad oggetto: "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e
funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni
dirigenziali";
dato atto:
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore
generale "Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita'", dott.
Bruno Molinari, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. 43/01
e della deliberazione della Giunta regionale 447/03;
- del visto di riscontro degli equilibri economico-finanziari
espresso dal Dirigente Professional "Controllo e presidio dei
processi connessi alla predisposizione del bilancio e rendiconto"
dott.ssa Maria Grazia Gaspari, in sostituzione del Responsabile del
Servizio Bilancio - Risorse finanziarie, dott.ssa Amina Curti, ai
sensi delle note del Direttore generale Risorse finanziarie e
strumentali Prot. ARB/DRF/02/59146 del 7 novembre 2002 e Prot.
ARB/DRF/03/2445-i del 21 gennaio 2003 e della deliberazione della
Giunta regionale 447/03;su proposta dell'Assessore alla
"Programmazione territoriale. Politiche abitative. Riqualificazione
urbana" e dell'Assessore alla "Difesa del suolo e della costa.
Protezione civile";
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di riconoscere, ai sensi del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98,
quali situazioni di rischio sismico, quelle interessanti gli edifici
pubblici di seguito indicati, caratterizzati da significative
condizioni di vulnerabilita' sismica:
- Municipio di Casola Valsenio (RA) - Via Matteotti, 59;
- Municipio di Predappio (FO) - P.zza S.Antonio, 3;
2) di assegnare, conseguentemente al riconoscimento di cui al punto
1) precedente ed ai sensi del comma 2 dell'art. 9 della L.R. 24/98,
ai Comuni di Casola Valsenio (RA) e Predappio (FO), quali Enti
proprietari attuatori, per la realizzazione di interventi di
riduzione del rischio sismico sui rispettivi Municipi, i seguenti
contributi:
- Euro 72.303,97 al Comune di Casola Valsenio (RA), per l'intervento
sul proprio Municipio (sito in Via Matteotti n. 59);
- Euro 480.304,92 al Comune di Predappio (FO), per l'intervento sul
proprio Municipio (sito in P.zza S. Antonio n. 3);
3) di dare atto che, in conformita' alle premesse, la spesa
complessiva conseguente ai contributi assegnati di cui al punto 2)
precedente, pari alla somma di Euro 552.608,89, e' allocata e
disponibile al capitolo n.48271 "Riutilizzo di quote a favore di
soggetti privati, per interventi pubblici connessi agli stessi eventi
o per far fronte a situazioni di riconosciuto rischio idrogeologico e
sismico (art. 9, comma 2, L.R. 3 luglio 1998, n. 24 e Legge 30 marzo
1998, n. 61) - Mezzi statali", di cui alla UPB 1.4.4.3.17561 -
Interventi per danni causati da eventi sismici, alluvionali e
dissesti idrogeologici - Risorse statali, del Bilancio di previsione
regionale per l'esercizio finanziario 2003 e Bilancio pluriennale
2003-2005;
4) di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente
atto:
- l'Allegato 1, avente ad oggetto: "Modalita' di attuazione degli
interventi di riduzione del rischio sismico sui Municipi di Casola
Valsenio (RA) e Predappio (FO)";
- l'Allegato 2, avente ad oggetto: "Modalita' di erogazione dei
contributi assegnati";
5) di dare atto che il Dirigente competente provvedera', con propri
atti formali ai sensi della L.R. 40/01 e della propria delibera
447/03, alla concessione ed impegno dei finanziamenti a favore dei
soggetti beneficiari di cui ai precedenti punti 1) e 2), a
presentazione dei progetti esecutivi dei lavori e della
documentazione attestante la copertura finanziaria degli interventi
stessi;
6) di dare atto inoltre che alla liquidazione dei finanziamenti
provvedera' il Dirigente competente con propri atti formali ai sensi
della L.R. 40/01 e della propria delibera 447/03 nel rispetto delle
modalita' di erogazione stabilite dall'Allegato 2 al presente
provvedimento;
7) di dare atto, infine, che le eventuali economie risultanti a saldo
dei contributi assegnati con il presente atto, torneranno nella
disponibilita' della Giunta regionale;
8) di provvedere alla pubblicazione della presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1
Modalita' di attuazione degli interventi di riduzione del rischio
sismico sui Municipi di Casola Valsenio (RA) e Predappio (FO)
Disposizioni generali
I Comuni di Casola Valsenio e di Predappio, quali enti proprietari
attuatori, per la realizzazione degli interventi di riduzione del
rischio sismico sui rispettivi Municipi di cui al punto 2) del
deliberato, sono competenti e responsabili ad adottare tutti gli atti
necessari alla realizzazione degli interventi, in particolare:
- l'esecuzione o l'affidamento della progettazione, l'approvazione
del progetto esecutivo, l'acquisizione di pareri, visti o nulla osta
o autorizzazioni da parte delle amministrazioni competenti;
- l'affidamento dei lavori, della direzione lavori, del coordinamento
della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, nonche' la
nomina del collaudatore;
- i pagamenti, le liquidazioni e le rendicontazioni conseguenti
all'attuazione dell'intervento.
Per gli adempimenti di cui ai precedenti punti, i soggetti attuatori
tengono conto di quanto disposto ai sensi delle normative vigenti sui
lavori pubblici e delle disposizioni del presente allegato. Per
quanto riguarda le procedure di aggiudicazione degli appalti, tali
soggetti attuatori possono avvalersi di quanto disposto dall'art. 14,
commi da 1 a 9 e 11 della Legge 61/98.
Le realizzazioni degli interventi di cui al punto 2) del presente
atto, sono subordinate all'apposizione sui progetti esecutivi, del
"visto di conformita' al programma e di congruita' tecnico-economica"
di seguito indicato come "visto di conformita'", da parte del
Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli.
1. Progettazione degli interventi
Ai fini dell'apposizione del "visto di conformita'" e quindi della
successiva erogazione del contributo spettante, i progetti e la
realizzazione degli interventi di cui al punto 2) del presente atto,
debbono:
- essere conformi alle vigenti norme tecniche in zona sismica,
secondo la disciplina sostanziale e procedurale di cui alla Legge
64/74, nonche' alla L.R. 35/84, cosi' come modificata ed integrata
dalla L.R. 40/95 ed al R.R. 33/86, cosi' come modificato ed integrato
dal R.R. 19/95;
- attenersi alle prescrizioni tecniche definite con deliberazione
della Giunta regionale n. 283 del 10 marzo 1999;
- contenere le indicazioni analitiche per le stime dei lavori secondo
quanto disposto dall'"Elenco prezzi per opere di riparazione e
consolidamento sismico di edifici esistenti", approvato dalla Giunta
regionale con deliberazione n. 1848 del 19 ottobre 1998 e
ripubblicato, previa integrazione dei prezzi unitari in Lire con il
corrispondente valore espresso in Euro, nel Bollettino Ufficiale
regionale n. 60 del 10 maggio 1999;
- specificare nel quadro economico riepilogativo la suddivisione dei
costi in finanziabili e non finanziabili, secondo il disposto
normativo, con relativa suddivisione, oltre che delle spese per
lavori ed eventuali indagini diagnostiche, anche per le spese
tecniche e dell'IVA. A tal fine, le spese tecniche, per la
progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudo, determinate in
base alle vigenti tariffe professionali, sono ammesse a contributo
entro il limite massimo del 10% dell'importo lavori a base di gara
d'appalto piu' i relativi oneri fiscali e previdenziali;
- per quanto riguarda gli oneri della sicurezza, tenuto conto del
decreto del Presidente della Repubblica n. 222 del 3/7/2003,
pubblicato in data 21/8/2003 nella Gazzetta Ufficiale n. 193, che
disciplina i contenuti minimi dei piani di sicurezza e di
coordinamento dei cantieri edili temporanei o mobili e
dell'"Aggiornamento elenco prezzi regionale dei prezzi per lavori di
difesa del suolo, di bonifica e della costa, indagini diagnostiche e
rilievi e formazione elenco prezzi per la sicurezza - annualita'
2003" approvato con delibera di Giunta regionale n. 519 del 31/3/2003
pubblicata in data 20/5/2003 nel Bollettino Ufficiale regionale n.
72, dovra' essere elaborato un computo metrico specifico sulla base
di tale elenco prezzi;
- relativamente a eventuali indagini diagnostiche (quali saggi,
prelievi di campioni o prove di caratterizzazione fisica, chimica o
meccanica dei materiali, ecc.) strettamente funzionali a idonee e
verificate scelte progettuali per i relativi interventi per la
riduzione del rischio sismico, e comunque per un limite massimo del
3% dell'importo complessivo dei lavori, al progetto dovra' essere
allegata una dettagliata analisi prezzi che specifichi le singole
voci e l'eventuale elenco prezzi utilizzato.
I contributi assegnati con il presente atto per i due interventi,
sono destinati esclusivamente alla copertura delle seguenti tipologie
di spesa:
- costi, al lordo dei relativi oneri fiscali, delle opere a carattere
strutturale necessarie per conseguire l'obiettivo della riduzione del
rischio sismico, nonche' le finiture strettamente connesse e le
eventuali indagini diagnostiche;
- costi, al lordo dei relativi oneri fiscali, degli oneri per la
sicurezza;
- spese tecniche (di progettazione, per la sicurezza, di direzione
lavori, di collaudo) relative alle opere sopra richiamate;
- imprevisti, al lordo dell'IVA, nella misura max del 10% ai sensi
del DPR 554/99, art. 44, comma 3, let. b).
Il progetto da sottoporre alle procedure di cui al presente allegato
puo' comprendere anche opere aggiuntive cofinanziate a carico del
soggetto attuatore, in tale caso il "visto di conformita'" per dette
opere aggiuntive e' limitato al parere di congruita' tecnica per i
soli aspetti strutturali.
Il succitato "Elenco prezzi per opere di riparazione e consolidamento
sismico di edifici esistenti" di cui alla deliberazione di Giunta
regionale 1848/98, potra' essere soggetto, ove necessario per singole
voci, ad adeguamenti di prezzo, debitamente motivati e documentati
dai soggetti attuatori solo se in aumento, in conseguenza delle
eventuali variazioni del costo dei materiali, della manodopera e di
quant'altro strettamente pertinente alla realizzazione
dell'intervento.
ammesso il ricorso a nuovi prezzi esclusivamente nei casi in cui non
sia possibile risalire attraverso il suddetto elenco prezzi regionale
alla lavorazione prevista. Dovra' quindi essere giustificata
l'impossibilita' di ricorso a tecniche di intervento tradizionali ed
essere allegata una dettagliata analisi prezzi specificando le
singole voci e l'elenco prezzi utilizzato.
2. Modalita' di presentazione dei progetti per l'apposizione del
visto di conformita'
Conseguentemente alla classificazione sismica dei comuni nei quali
sono ubicati gli immobili oggetto dei finanziamenti assegnati con il
presente atto, l'apposizione del "visto di conformita'", da parte del
Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, ha anche valore di
"parere tecnico" per il rilascio dell'autorizzazione all'inizio dei
lavori, ai sensi delle normative statali e regionali vigenti.
Per tali interventi si applica la disciplina sostanziale e
procedurale di cui alla Legge 2 febbraio 1974 n. 64, nonche' alla
L.R. 19 giugno 1984, n. 35, e successive modifiche ed integrazioni ed
al R.R. 13 ottobre 1986, n. 33 e successive modifiche ed
integrazioni.
Si dispone, inoltre, che i progetti vengano redatti, per la parte
dell'immobile interessata dall'intervento, tenendo conto dell'insieme
strutturale e secondo obiettivi di "miglioramento sismico", con
particolare riferimento ai punti da 1.3 a 1.9 delle prescrizioni
tecniche approvate dalla Giunta regionale con deliberazione 283/99.
Tali prescrizioni hanno come principale quadro di riferimento la
Legge 2 febbraio 1974, n. 64 e le connesse normative tecniche
nazionali di cui ai decreti ministeriali, adottati ai sensi degli
articoli 1 e 3 della medesima legge. In particolare, il punto 1.9
richiama come allegate parti integranti di dette prescrizioni:
a) le "Indicazioni tecniche circa i contenuti e requisiti di
completezza dei progetti esecutivi di interventi di riparazione e
consolidamento sismico di edifici esistenti" (Allegato A);
b) e, qualora i progetti riguardino gli interventi di restauro nei
beni architettonici di valore storico-artistico, le "Istruzioni
generali per la redazione di progetti di restauro nei beni
architettonici di valore storico-artistico in zona sismica" (Allegato
B).
I soggetti attuatori trasmetteranno i progetti esecutivi al Servizio
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli in triplice copia di cui due
verranno restituite ai soggetti stessi, a seguito dell'apposizione
del "visto di conformita'", al fine di ottemperare agli adempimenti
di competenza comunale.
La trasmissione dei progetti esecutivi deve avvenire entro 120 giorni
a decorrere dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna della presente deliberazione. Alla
scadenza il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, comunica al
Servizio Riqualificazione urbana l'elenco delle eventuali
inadempienze.
Trattandosi di edifici vincolati ai sensi del DLgs n. 490 del 29
ottobre 1999, i progetti esecutivi dovranno essere trasmessi dai
soggetti attuatori contestualmente anche alla Soprintendenza ai Beni
architettonici e per il Paesaggio territorialmente competente, per
l'acquisizione dei relativi nulla-osta.
Nei successivi 60 giorni, dalla data di ricevimento dei progetti
esecutivi, il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli effettua
l'istruttoria tecnica su di essi, provvedendo ad apporre il "visto di
conformita'", visto includente l'identificazione di eventuali fasi
costruttive di significativa rilevanza strutturale per le quali il
soggetto attuatore dovra' segnalare la data di inizio lavori.
Nel caso di incompletezza e/o insufficienza degli elaborati
progettuali trasmessi, il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli
fissa un termine ultimo e congruo per l'invio della documentazione
progettuale richiesta.
Qualora entro il suddetto termine non siano stati trasmessi i
progetti o le integrazioni richieste, il Servizio Tecnico di Bacino
Fiumi Romagnoli comunica al Servizio Riqualificazione urbana la
chiusura dell'istruttoria inerente l'intervento, data
l'impossibilita' di procedere alla apposizione del "visto di
conformita'", con conseguente revoca del contributo assegnato.
Nel caso in cui l'importo lavori a base d'asta risulti pari o
superiore a 450.000,00 Euro il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi
Romagnoli e la Soprintendenza competente concorderanno un calendario
di incontri, che consenta di procedere ad un esame tecnico congiunto
dei progetti esecutivi; e' fatta salva la possibilita' di richiedere
l'esame congiunto del progetto se si dovessero verificare casi di
particolare complessita' tecnica o incompatibilita' fra le
prescrizioni espresse dai suddetti organi istruttori.
3. Consulenza
Per la redazione dei progetti e/o nel corso dei lavori, qualora
sorgano difficolta' di giudizio tecnico, i soggetti attuatori possono
avvalersi della consulenza tecnica regionale che, tramite esperti del
Comitato Tecnico Scientifico istituito con decreto dell'Assessore
alla Difesa del suolo e della costa. Protezione civile 40/01, verra'
svolta d'intesa con i tecnici incaricati dai soggetti attuatori della
progettazione e/o conduzione lavori.
Anche il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli potra' avvalersi
della consulenza tecnica di cui al precedente capoverso su propria
richiesta per l'attivita' di sua competenza, nonche' ai fini della
vigilanza di cui al successivo punto 7.
4. Affidamento dei lavori
Ai sensi dell'art. 14, comma 4, Legge 61/98, i soggetti attuatori
possono affidare a trattativa privata previa gara informale i lavori
in oggetto, di importo fino a due milioni di Euro. Alla gara debbono
essere invitate almeno 15 imprese aventi i requisiti di legge, se
sussistono in tale numero soggetti qualificati ai sensi della Legge
109/94. E' sempre fatto salvo il ricorso alle altre procedure di
affidamento stabilite dalla Legge 109/94 in relazione all'importo dei
lavori o all'esecuzione di lavori in economia.
Nell'avviso di gara sara' stabilito che qualora l'aggiudicatario non
si presenti alla stipula del contratto entro il termine fissato dal
soggetto attuatore, si potra' procedere all'affidamento dei lavori
all'impresa immediatamente seguente in graduatoria incamerando la
cauzione provvisoria, con conseguente esclusione da altri futuri
appalti di opere comprese nel Programma degli interventi.
Per gli adempimenti di cui ai precedenti punti, i soggetti attuatori
tengono conto di quanto disposto dall'art. 14, commi da 1 a 9 e 11
della Legge 61/98.
5. Contratto d'appalto
Nei contratti d'appalto, stipulati dai soggetti attuatori, dovranno
essere espressamente richiamate, quali parti integranti degli
stessi:
a) le disposizioni della presente deliberazione e le "prescrizioni
tecniche e parametri" di cui alla deliberazione della Giunta
regionale 283/99, nonche' l'"Elenco prezzi per opere di riparazione e
consolidamento sismico di edifici esistenti" di cui alla
deliberazione della Giunta regionale 1848/98;
b) gli estremi del relativo "visto di conformita'" rilasciato sul
progetto dal Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli;
c) le norme derogate circa le modalita' di affidamento lavori;
d) l'obbligo dell'impresa a consentire l'attivita' di vigilanza ed
ispezione da parte del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli,
producendo la documentazione eventualmente richiesta, nonche'
qualsiasi adempimento in ordine a verifiche, controlli, saggi e
accertamenti ai quali sia il soggetto attuatore che l'impresa
dovranno sottoporsi con oneri a proprio carico;
e) la clausola inerente i poteri sostitutivi da parte della Regione
nei casi previsti.
6. Inizio lavori
Consegna ed effettivo inizio lavori debbono avvenire entro 4 mesi
dalla trasmissione del "visto di conformita'". Le opere devono essere
completate di norma entro 20 mesi successivi alla consegna dei
lavori.
7. Varianti
Sono soggette alla procedura suddetta anche le eventuali varianti
concernenti il progetto originario sul quale e' stato apposto il
"visto di conformita'", anche nel caso non comportino aumento di
spesa, ma siano da considerare sostanziali in rapporto alla soluzione
tecnica strutturale.
Non costituiscono varianti su cui rilasciare un nuovo "visto di
conformita'", da parte del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi
Romagnoli, quelle indicate all'art. 25, comma 3, II periodo, della
Legge 109/94 e sue successive modifiche ed integrazioni, con il
limite del 15% indicato all'art. 14, comma 5 della Legge 61/98,
purche' soddisfino l'ulteriore condizione di poter essere
considerate, come varianti non sostanziali in rapporto alla soluzione
tecnica strutturale adottata nell'originario progetto gia' corredato
di "visto di conformita'". A tal fine il direttore dei lavori, su
proprio responsabile giudizio, descrive e certifica il carattere non
sostanziale della variante dandone comunque notizia agli organismi
competenti.
Ogni variazione di quanto stabilito nel quadro tecnico economico deve
essere comunicata al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli e
tali variazioni non possono comportare aumento del contributo
assegnato di cui al "visto di conformita'" e la maggior spesa rimane
a carico del soggetto attuatore.
8. Vigilanza e poteri sostitutivi
La Regione puo' provvedere alla vigilanza, tramite il Servizio
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, sulla esecuzione dei lavori, ferma
restando la responsabilita' dei soggetti attuatori per la regolare
esecuzione dei medesimi.
I tecnici incaricati hanno facolta' di ispezionare i cantieri e
richiedere al soggetto attuatore ogni elemento di chiarimento o
giudizio.
Qualora dalle verifiche sugli interventi, effettuate ai sensi di
quanto previsto ai punti precedenti, emergano gravi inadempienze o
violazioni delle disposizioni che regolano l'attuazione degli
interventi, su segnalazione del Servizio Tecnico di Bacino Fiumi
Romagnoli, il Direttore generale alla Programmazione territoriale e
Sistemi di mobilita' diffida il soggetto attuatore a provvedere alla
rimozione dell'inadempienza o violazione, assegnando a tal fine un
congruo termine.
Scaduto tale termine senza che il soggetto attuatore abbia provveduto
o addotto un giustificato motivo, il Direttore generale alla
Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita', con propria
determinazione, nomina un Commissario ad acta cui affidare la
realizzazione o il completamento dell'intervento, che per il periodo
in cui e' nominato subentra di diritto al soggetto attuatore nel
contratto d'appalto al fine dell'esercizio dei poteri sostitutivi: di
cio' sara' fatta menzione nel relativo contratto stipulato con
l'appaltatore.
Sono a carico del soggetto attuatore, nei confronti del quale sia
stato esercitato il potere sostitutivo, gli eventuali oneri derivanti
dalle inadempienze o violazioni contestate.
Dove quanto sopra specificato non fosse possibile, una esecuzione dei
lavori non conforme, alla soluzione tecnica strutturale del progetto
approvato e gia' corredato di "visto di conformita'", comporta la
decadenza del contributo assegnato e la revoca di quanto
eventualmente gia' erogato.
9. Collaudo
Nel caso del Municipio di Casola Valsenio il collaudo e' sostituito
dal certificato di regolare esecuzione a norma delle leggi vigenti,
mentre per il Municipio di Predappio il cui contributo supera i
200.000,00 Euro, il soggetto attuatore, previa richiesta di
designazione alla Direzione generale alla Programmazione territoriale
e Sistemi di mobilita', provvedera' alla nomina del collaudatore, da
scegliere tra ingegneri ed architetti regionali di comprovata
esperienza in materia di controlli sismici, inseriti nell'elenco di
cui alla determinazione n. 12725 del 22 dicembre 2000, integrata con
determinazione n. 7966 del 2 luglio 2003.
Il collaudo sara' svolto in corso d'opera, con prioritaria attenzione
a fasi lavorative di particolare importanza preventivamente segnalate
dalla direzione lavori, anche in relazione a quanto eventualmente
previsto nel "visto di conformita'".
Lo stesso collaudo avra' anche valenza di controllo della regolarita'
degli atti contabili necessari ai fini della liquidazione dei
contributi secondo le modalita' esplicitate nel successivo Allegato
2.
10. Controversie
Nel caso insorgano controversie fra soggetto attuatore e Servizio
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli in merito alla apposizione del
"visto di conformita'" o agli adempimenti connessi con l'attivita' di
vigilanza e controllo di cui al punto precedente, il Responsabile del
Servizio Riqualificazione urbana esperisce un tentativo di accordo
bonario fra le parti in causa, acquisendo i relativi pareri.
Qualora non si raggiunga il predetto accordo, su segnalazione del
Responsabile del Servizio Riqualificazione urbana, il Direttore
generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di mobilita'
provvede con proprio atto definitivo a disporre in merito alla
controversia adottando le misure necessarie.
ALLEGATO 2
Modalita' di erogazione dei contributi assegnati
Le modalita' disciplinanti le richieste di erogazione dei contributi
spettanti, da parte degli Enti attuatori, da inoltrare
successivamente all'ottenimento del "visto di conformita'", sono
distinte in relazione agli importi dei contributi assegnati con il
presente atto.
Per il Comune di Casola Valsenio (contributo assegnato inferiore a
Euro 200.000,00) le richieste devono essere trasmesse al Servizio
Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Ravenna, secondo le
seguenti modalita' fra loro alternative:
1) in un'unica soluzione, a lavori ultimati;
2) in corso di realizzazione dell'intervento, richiedendo
l'erogazione: - di un primo acconto, pari al 20% della somma ammessa
a finanziamento; - di un unico stato d'avanzamento, previo recupero
proporzionale dell'acconto se e' stato richiesto; - del saldo
corrispondente allo svincolo delle ritenute a garanzia pari al 5 %
dell'importo netto dei lavori ammessi a finanziamento, a lavori
ultimati.
Per tale intervento e' previsto il controllo di tutta la
documentazione contabile; il controllo sara' diretto a verificare:
- la coerenza degli interventi agli obiettivi del presente atto;
- la correttezza delle procedure seguite dall'Ente attuatore nel
corso della realizzazione e della rendicontazione dell'intervento.
Il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Ravenna,
relativamente alle richieste trasmesse dal Comune di Casola Valsenio
secondo le modalita' suddette, ai fini della loro liquidazione da
parte del Servizio Riqualificazione urbana, provvedera' a trasmettere
a quest'ultimo Servizio, unicamente e senza altra documentazione, il
proprio parere favorevole concernente quale importo e' effettivamente
liquidabile.
Per il Comune di Predappio (contributo assegnato superiore a Euro
200.000,00) le richieste devono essere trasmesse al Servizio Tecnico
di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Forli', corredate del nulla osta
del collaudatore, secondo le modalita' di seguito riportate.
1) Richiesta di un acconto (20%)
Il soggetto attuatore trasmette la richiesta di liquidazione di un
acconto, pari al 20% dell'importo del contributo massimo liquidabile,
unitamente al verbale di visita del collaudatore che attesti
l'effettivo inizio lavori.
2) Richiesta di liquidazione per stati di avanzamento
Il soggetto attuatore puo' successivamente trasmettere la richiesta
di liquidazione per stati di avanzamento lavori, secondo quanto
previsto nel capitolato speciale d'appalto, previo recupero
proporzionale dell'acconto se e' stato richiesto, allegando il
verbale di visita del collaudatore in corso d'opera, il certificato
di pagamento, la relativa fattura dei lavori e le fatture delle
eventuali spese tecniche.
3) Richiesta del saldo corrispondente allo svincolo
Il soggetto attuatore, successivamente alla ultimazione dei lavori,
trasmette la richiesta del saldo corrispondente allo svincolo delle
ritenute a garanzia pari al 5 % dell'importo netto dei lavori ammessi
a finanziamento, allegando il certificato di collaudo, il certificato
di pagamento, la relativa fattura dei lavori e la fattura delle
eventuali spese tecniche.
Il Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli - sede di Forli',
relativamente alle richieste trasmesse dal Comune di Predappio
secondo le modalita' suddette, ai fini della loro liquidazione da
parte del Servizio Riqualificazione urbana, provvedera' a trasmettere
a quest'ultimo Servizio, unicamente e senza altra documentazione, il
proprio parere favorevole concernente quale importo e' effettivamente
liquidabile.