DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 novembre 2003, n. 2174
Provvedimenti attuativi della Legge 3 aprile 2001, n. 120 - Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero assegnazione finanziamento all'Azienda Unita' sanitaria locale Citta' di Bologna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la Legge 3 aprile 2001, n. 120, che prevede che l'utilizzo del
defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera sia consentito
al personale sanitario non medico e al personale non sanitario che
abbia ricevuto una specifica formazione, affidando altresi' alle
Regioni la disciplina del rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo
di cui trattasi sulla base di criteri indicati da specifiche linee
guida da adottarsi con decreto del Ministro della Sanita';
visto altresi' l'accordo intervenuto tra il Ministro della Salute, le
Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in sede di
Conferenza Stato-Regioni in data 27 febbraio 2003 in materia di
rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero dei
defibrillatori semiautomatici;
considerato che:
- l'arresto cardiaco inaspettato e' una causa di morte frequente,
dovuta molto spesso alla fibrillazione ventricolare. La quota di
sopravvivenza senza gravi conseguenze risulta essere direttamente
proporzionale alla rapidita' dell'intervento di defibrillazione;
- sempre piu' persone colpite da arresto cardiaco potranno pertanto
sopravvivere senza conseguenze grazie ad una maggiore diffusione
della defibrillazione;
- lo sviluppo tecnico di defibrillatori semiautomatici facilmente
manovrabili ha reso possibile l'istruzione e l'applicazione della
defibrillazione anche in ambiente extraospedaliero e da parte di
personale non medico, e pertanto in un maggior numero di punti
diffusi in modo piu' capillare, con il conseguente incremento della
probabile prossimita' al luogo ove e' necessario prestare il
soccorso;
- la defibrillazione precoce e' pertanto il sistema piu' efficace per
garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza in caso di arresto
cardiocircolatorio provocato da fibrillazione o tachicardia
ventricolare;
- la diffusione della defibrillazione precoce, per offrire un
ottimale livello di efficacia e sicurezza degli interventi, richiede
qualita' e attenzione nella formazione degli utilizzatori delle
apparecchiature;
valutate le positive esperienze gia' sviluppate a livello regionale
su progetti di defibrillazione precoce, esperienze che testimoniano
la favorevole incidenza sulla sopravvivenza ad arresto cardiaco della
defibrillazione precoce stessa, in particolare se realizzata
attraverso la diffusione di defibrillatori semiautomatici mobili e
l'integrazione tra Sistemi 118 e Sistemi di emergenza non sanitaria;
ritenuto pertanto opportuno e necessario impegnare le Aziende
sanitarie della Regione nella progettazione ed attuazione di
iniziative volte a promuovere la diffusione della defibrillazione
precoce; dando atto che con successivo provvedimento si procedera'
alla quantificazione del finanziamento da assegnare alle Aziende
Sanitarie per consentire lo sviluppo di progetti formativi rivolti
prioritariamente alle componenti "non sanitarie", che permettano di
coprire in tempi brevi il fabbisogno formativo della rete di
utilizzatori di defibrillatori semiautomatici attivi nell'ambito dei
progetti di defibrillazione precoce sviluppati dalle Aziende
Sanitarie realizzati secondo quanto indicato nell'allegato parte
integrante al presente atto;
vista la L.R. n.21 del 20 ottobre 2003;
ritenuto di dover procedere con il presente atto ad assegnare a
titolo di copertura delle spese che verranno sostenute, un
finanziamento di Euro 50.000,00 all'Azienda Unita' sanitaria locale
della Citta' di Bologna per l'esecuzione di attivita' di sviluppo
tecnologico di sistemi di interconnessione da realizzarsi entro il
primo semestre 2004, nelle realta' provinciali di Piacenza, Reggio
Emilia, Modena, Bologna e Ravenna che gia' hanno sviluppato
protocolli operativi di integrazione con la componente di emergenza
non sanitaria, aventi caratteristiche tali da permetterne la
diffusione anche alle altre realta' regionali;
ritenuto altresi' che ricorrano le condizioni previste dall'art. 47,
comma 2 della L.R. 40/01 per provvedere all'assunzione dell'impegno
di spesa con il presente atto;
viste le Leggi regionali nn. 38 e 39 del 28 dicembre 2002 e nn. 15 e
16 del 26 luglio 2003;
richiamata la propria deliberazione 447/03;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa, espresso dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali dott. Franco Rossi, ai
sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. 43/01 e della
deliberazione 447/03;
dato atto altresi' del parere di regolarita' contabile, espresso dal
Responsabile del Servizio Bilancio - Risorse Finanziarie, dott.ssa
Amina Curti, ai sensi della medesima normativa sopra citata e
deliberazione;
su proposta dell'Assessore alla Sanita'
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di assegnare alle Aziende Sanitarie il compito di procedere allo
sviluppo di progetti organici di defibrillazione precoce, sia in
ambito extraospedaliero che all'interno delle strutture sanitarie
ospedaliere e territoriali;
2) di stabilire che:
- nell'ambito extraospedaliero le aree di attivita' dei progetti di
defibrillazione precoce dovranno prioritariamente prevedere la
diffusione di defibrillatori semiautomatici mobili secondo modalita'
volte all'integrazione con i sistemi di emergenza non sanitaria,
prevedendone l'impiego da parte di personale appositamente formato,
su mezzi mobili di Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco,
Polizie Municipali, Protezione Civile ed altri soggetti non sanitari
che operano con modalita' di emergenza presenti sul territorio. La
defibrillazione precoce sui mezzi di soccorso 118 sia con operatori
sanitari, sia con soccorritori volontari di Associazioni
convenzionate con le Aziende Sanitarie, andra' comunque prevista
routinariamente intendendosi requisito fondamentale dei Sistemi 118;
- i progetti di defibrillazione precoce extraospedaliera dovranno
altresi' prevedere la diffusione della installazione di
defibrillatori semiautomatici fissi presso locali aperti al pubblico
con numerosita' di accessi particolarmente rilevante o collocati in
zone difficilmente raggiungibili da mezzi di soccorso in pochi
minuti;
- i Direttori generali delle Aziende sanitarie sedi di Centrale
Operativa 118 identificano, sentiti i Direttori generali delle
Aziende sanitarie che insistono sui bacini di riferimento delle
Centrali stesse, il/i responsabile/i del progetto di defibrillazione
precoce extraospedaliera, garantendo i necessari gradi di
coordinamento interaziendale, rispettando le competenze maturate nei
singoli ambiti territoriali che ricadono nei bacini medesimi;
- i Direttori generali delle Aziende sanitarie individuano altresi'
il/i responsabile/i dei progetti di defibrillazione precoce per
l'ambito intraospedaliero e delle strutture sanitarie territoriali,
sentiti i Direttori generali delle Aziende sanitarie sedi di Centrale
Operativa 118, cosi' da garantire un ottimale livello di
coordinamento;
- a livello delle diverse realta' locali i progetti di cui trattasi,
e le conseguenti responsabilita', possono essere sviluppati in forma
unificata sia relativamente alle componenti extraospedaliera ed
interna alle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, che
relativamente alle articolazioni territoriali, e devono altresi'
prevedere il coinvolgimento delle strutture sanitarie private
accreditate;
- il responsabile del progetto definisce, nel rispetto, per ogni
singolo aspetto, dei contenuti di cui all'allegato, parte integrante
del presente provvedimento, i seguenti punti caratterizzanti il
progetto stesso:
- il disegno complessivo del progetto di defibrillazione precoce
comprensivo degli aspetti di interazione con la componente di
emergenza non sanitaria;
- i percorsi ed i contenuti della formazione;
- le modalita' di autorizzazione all'utilizzo e le responsabilita'
correlate a tale processo;
- le modalita' di controllo delle apparecchiature;
- le modalita' di tenuta dell'elenco dei defibrillatori presenti e
dei soggetti autorizzati al loro utilizzo;
- le modalita' di raccolta dei dati relativi agli eventi;
- le Centrali operative 118 definiscono procedure di processazione
delle chiamate in grado di portare alla individuazione univoca dei
casi di sospetto arresto cardiaco e alla conseguente attribuzione al
servizio di un codice predefinito (definito: codice blu), cosi' da
attivare in modo omogeneo un percorso di allarme preferenziale per
allertare, oltre ai mezzi di soccorso, i mezzi di emergenza non
sanitaria dotati di defibrillatori semiautomatici mobili;
3) di assegnare a titolo di copertura delle spese che verranno
sostenute un finanziamento di Euro 50.000,00 all'Azienda Unita'
sanitaria locale della Citta' di Bologna per l'esecuzione di
attivita' di sviluppo tecnologico di sistemi di interconnessione, da
realizzarsi entro il primo semestre 2004, nelle realta' provinciali
di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna che gia' hanno
sviluppato protocolli operativi di integrazione con la componente di
emergenza non sanitaria, aventi caratteristiche tali da permetterne
la diffusione anche alle altre realta' regionali;
4) di dare atto che ai sensi della normativa regionale vigente ed in
applicazione della delibera 447/03 il finanziamento di cui al punto
3. che precede verra' liquidato, con atti formali del Dirigente
regionale competente, all'Azienda Unita' sanitaria locale della
Citta' di Bologna nel seguente modo:
- 60% contestualmente all'approvazione da parte della Direzione
generale Sanita' e Politiche sociali - Servizio Presidi Ospedalieri
del progetto di attivita' presentato dall'Azienda;
- 40% a seguito della presentazione di una relazione finale di
attivita' corredata da un rendiconto delle spese sostenute da parte
della medesima Azienda;
5) di impegnare la somma di Euro 50.000,00 registrata al n. 4918 di
impegno sul Capitolo 52110 "Assegnazioni alle Aziende sanitarie per
interventi di manutenzione straordinaria e ricambio tecnologico
(Legge 23 dicembre 1978, n. 833 e art. 12 DLgs 30 dicembre 1992, n.
502)" afferente all'UPB 1.5.1.3.19000 del Bilancio regionale per
l'esercizio finanziario 2003 che presenta la necessaria
disponibilita';
6) di rinviare a successivo apposito provvedimento la definizione e
quantificazione della quota di finanziamento da assegnare alla
Aziende Sanitarie per consentire lo sviluppo di progetti formativi
rivolti prioritariamente alle componenti "non sanitarie", che
permettano di coprire in tempi brevi il fabbisogno formativo della
rete di utilizzatori di defibrillatori semiautomatici attivi
nell'ambito dei progetti di defibrillazione precoce sviluppati dalle
Aziende Sanitarie realizzati secondo quanto indicato nell'Allegato
parte integrante al presente atto.
ALLEGATO
Formazione
La formazione realizzata nell'ambito dei progetti di defibrillazione
precoce ha l'obiettivo di permettere l'utilizzo in sicurezza del
defibrillatore semiautomatico su persone vittime di un arresto
cardiocircolatorio da parte di personale laico e personale
sanitario.
L'operatore che somministra lo shock elettrico con il defibrillatore
semiautomatico e' responsabile non della corretta indicazione di
somministrazione dello shock, che e' determinato dall'apparecchio, ma
della esecuzione della manovra in condizioni di sicurezza.
Tutti gli operatori che utilizzano il defibrillatore semiautomatico
devono essere in possesso di idonea formazione validata e
sistematicamente verificata; gli obiettivi formativi vanno definiti,
nell'ambito di ogni progetto, in funzione dei contesti operativi ed
organizzativi in cui opereranno le singole figure coinvolte,
prevedendo livelli differenziati per:
1) soccorritore laico occasionale;
2) soccorritore laico istituzionale (che opera internamente alla rete
118: ad es. volontario componente dell'equipe dei mezzi di
soccorso);
3) personale professionale sanitario.
La formazione iniziale deve prevedere la acquisizione delle seguenti
conoscenze:
- metodi di primo soccorso cardiorianimatorio base (in accordo con le
linee guida internazionali);
- finalita' della defibrillazione precoce;
- elementi fondamentali di funzionalita' cardiaca;
- pericoli potenziali e precauzioni da prendere a salvaguardia dei
pazienti e degli operatori;
- alimentazione, uso e manutenzione dell'apparecchio.
La formazione iniziale deve inoltre prevedere una parte pratica
relativa alla messa in opera su manichino delle sequenze operative
sino alla defibrillazione semiautomatica con piu' scenari didattici,
alla raccolta dei dati registrati e alla analisi dell'intervento.
La prova finale cui consegue la attestazione di idoneita' all'uso del
defibrillatore semiautomatico da parte dei soggetti che si sono
sottoposti alla formazione deve valutarne la preparazione
relativamente ai seguenti aspetti:
- riconoscimento di un arresto cardio-circolatorio;
- messa in atto dei metodi di rianimazione di base (in accordo con le
linee guida internazionali) in relazione agli ambiti di utilizzo;
- ricorso al defibrillatore semiautomatico per l'analisi
dell'attivita' elettrica cardiaca;
- applicazione, in sicurezza, di una sequenza di scariche di
defibrillazione;
- riconoscimento della presenza di anomalie di funzionamento
dell'apparecchio.
La idoneita' deve essere registrata su apposito tesserino/scheda
individuale e costituisce condizione necessaria per il rilascio
dell'autorizzazione.
Una verifica con contenuti analoghi a quelli della prova finale della
formazione iniziale va ripetuta a cadenze non superiori a 12 mesi e
costituisce la condizione per il rinnovo della autorizzazione: il
risultato va registrato su apposito tesserino/scheda individuale.
La formazione deve essere dispensata, secondo quanto definito dal
responsabile del progetto, in aderenza alle linee guida
internazionali da istruttori certificati secondo linee guida di
societa' scientifiche nazionali o internazionali, operanti presso i
Centri di Formazione delle Aziende sanitarie od in altri Centri
formativi certificati secondo le medesime caratteristiche.
I Centri che dispensano la formazione devono mantenere registrazione
nominativa nei propri archivi della frequenza ai corsi, nonche' del
conseguimento della idoneita' iniziale e del superamento delle
verifiche periodiche.
Va favorita e stimolata la formazione di istruttori BLSD (Basic Life
Support Defibrillation) di Comunita' che possano effettuare le
sessioni pratiche dei corsi ed i riaddestramenti periodici di altri
soccorritori non sanitari.
Autorizzazione
Il medico responsabile della autorizzazione verifica la
compatibilita' del percorso formativo seguito dai singoli soggetti
con le esigenze e caratteristiche della realta' operativa specifica
nell'ambito del progetto di defibrillazione precoce.
L'autorizzazione all'uso del defibrillatore semiautomatico e'
nominativa ed ha la durata di dodici mesi, decorsi i quali puo'
essere rinnovata previa verifica della permanenza dei criteri
autorizzatori.
Presso le Aziende sanitarie cui fa capo il progetto di
defibrillazione precoce e' depositato l'elenco dei defibrillatori
semiautomatici attivi nell'ambito del progetto, con la specifica del
modello e della sede ove sono disponibili, nonche' l'elenco delle
persone autorizzate al loro utilizzo.
Modello di raccolta dei dati relativi agli eventi
Ogni defibrillatore deve poter permettere di inviare i dati relativi
ai tracciati elettrocardiografici al server presente nella Centrale
Operativa di riferimento, al termine di ogni intervento e con le
modalita' stabilite in accordo con il responsabile del 118. Tutti i
dati dovranno essere immagazzinati in archivio elettronico al fine di
consentire il monitoraggio ed il controllo di qualita' sul sistema;
potra' essere prevista la consultazione, in lettura, mediante
PC-client allocati in sedi utilmente definite.
La manutenzione ordinaria delle apparecchiature DAE deve essere a
carico della ditta fornitrice dell'apparecchiatura e deve essere
prevista nel contratto di acquisto; i Servizi di Ingegneria Clinica,
sulla base di quanto definito in sede di progetto, effettuano secondo
le cadenze prefissate una verifica piu' approfondita. La verifica del
regolare svolgimento della manutenzione dovra' essere affidata ad un
referente individuato in ogni gruppo di utilizzatori.