REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 novembre 2003, n. 2153

Approvazione Piano di attivita' per l'anno 2003 dell'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro ai sensi dell'art. 10, comma 4 della L.R. 27/7/1998, n. 25

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso che:                                                                   
- la L.R. 27 luglio 1998, n. 25 "Norme in materia di politiche                  
regionali del lavoro e di servizi per l'impiego" all'art. 10, comma 1           
istituisce l'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro (in seguito denominata per           
brevita' AERL), quale struttura della Regione dotata di autonomia               
amministrativa, organizzativa, gestionale e contabile per l'esercizio           
delle funzioni di cui alle lettere d) e h) del comma 1 dell'art. 4              
del DLgs 469/97 e come strumento di supporto tecnico per l'esercizio            
delle funzioni e compiti di cui agli artt. 1 e 2 della legge                    
regionale richiamata;                                                           
- al comma 4 dello stesso articolo si prevede che la Giunta regionale           
approvi il Piano annuale delle attivita' dell'Agenzia Emilia-Romagna            
Lavoro, d'ora innanzi indicato come Piano;                                      
- vista la L.R. 25 febbraio 2000, n. 7 "Modifiche alla L.R. 27 luglio           
1998, n. 25 recante ôNorme in materia di politiche regionali del                
lavoro e di servizi per l'impiego'";richiamati:                                 
- il Programma operativo della Regione Emilia-Romagna Ob. 3 FSE                 
2000-2006, approvato dalla Commissione Europea con decisione C/2066             
del 21/9/2000;                                                                  
- la propria deliberazione n. 1639 del 3/10/2000, "Presa d'atto del             
Programma operativo Regione Emilia-Romagna Ob. 3 FSE - Periodo                  
2000-2006";                                                                     
- la propria deliberazione n. 1694 del 10/10/2000, Approvazione del             
Complemento di programmazione del POR - Ob. 3 - 2000-2006;                      
- la deliberazione del Consiglio regionale 440/02, avente ad oggetto            
"Indirizzi per il sistema formativo integrato, della formazione                 
professionale, orientamento e delle politiche del lavoro - Biennio              
2003/2004 (delibera di Giunta regionale n. 2359 del 2/12/2002";                 
ritenuto necessario per soddisfare la previsione della Legge 25/98              
citata, provvedere per l'anno in corso alla formulazione del                    
programma di attivita' dell'AERL, come illustrato nel documento                 
allegato al presente atto che in specifico contiene i principali                
obiettivi per filoni di attivita', distinti come segue:                         
1) Analisi del mercato del lavoro e valutazione delle politiche;                
2) Area Assistenza tecnica alle Province ed ai Servizi per                      
l'impiego;                                                                      
3) Area Politiche attive;                                                       
4) Area Organizzazione, Programmazione e Comunicazione;                         
5) Posizione dirigenziale Professional "Messa a sistema regionale               
Servizi di orientamento professionale" (strumenti transizione,                  
apprendistato; tirocini);                                                       
6) Posizione dirigenziale Professional "Sicurezza, regolarita' e                
qualita' del lavoro" (programma chiaro, sicuro e regolare,                      
collocamento mirato disabili, programma d'area ceramiche);                      
7) Progetto Cooperazione interregionale, mobilita';                             
8) Progetto Sistema informativo regionale lavoro.                               
Preso atto del fatto che il piano e' stato redatto nel marzo del                
corrente anno in una prima stesura poi discussa in sede di Conferenza           
di organizzazione e quindi rielaborato tenuto conto della discussione           
e del parere positivo espresso in merito al Piano dalla Commissione             
regionale Tripartita (in data 18 luglio 2003) ai sensi del comma 4              
dell'art. 10 della L.R. 25/98;                                                  
viste:                                                                          
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di                    
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione                            
Emilia-Romagna";                                                                
- la propria deliberazione n. 447 del 24/3/2003 "Indirizzi in ordine            
alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e                    
sull'esercizio delle funzioni dirigenziali";                                    
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal                 
Direttore generale alla Cultura, Formazione e Lavoro, dr.ssa Cristina           
Balboni ai sensi dell'art. 37, IV comma della L.R. 43/01 e della                
deliberazione di Giunta 447/03;                                                 
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare il Piano d'attivita' per l'anno 2003 dell'Agenzia               
Emilia-Romagna Lavoro, allegato parte integrante della presente                 
deliberazione, articolato in obiettivi per filoni di attivita',                 
distinti come segue:                                                            
- Analisi del mercato del lavoro e valutazione delle politiche;                 
- Area Assistenza tecnica alle Province ed ai Servizi per l'impiego;            
- Area Politiche attive;                                                        
- Area Organizzazione, Programmazione e Comunicazione;                          
- Posizione dirigenziale Professional "Messa a sistema regionale                
Servizi di orientamento professionale" (strumenti transizione,                  
apprendistato; tirocini);                                                       
- Posizione dirigenziale Professional "Sicurezza, regolarita' e                 
qualita' del lavoro" (Programma chiaro, sicuro e regolare,                      
collocamento mirato disabili, Programma d'area ceramiche);                      
- Progetto Cooperazione interregionale, mobilita';                              
- Progetto Sistema Informativo regionale lavoro;                                
2) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della                
Regione.                                                                        
ALLEGATO A                                                                      
Agenzia Emilia-Romagna Lavoro - Piano di attivita' 2003 - Sintesi               
degli obiettivi                                                                 
"I tassi di disoccupazione della regione hanno quasi raggiunto i                
livelli minimi fisiologici; aumenta il numero di nuovi contratti di             
lavoro cosi detti atipici, ma si evidenziano importanti percorsi di             
stabilizzazione. Di contro, si sta assistendo ad un crescente                   
disallineamento tra domanda ed offerta di lavoro ed alla sempre piu'            
acuta difficolta', da parte delle imprese della maggior parte del               
territorio regionale, di reperire figure professionali qualificate,             
anche se in alcune aree della regione si evidenziano ancora                     
situazioni di disagio occupazionale.                                            
Le necessita' di intervento locale sull'occupazione si possono                  
pertanto focalizzare in primo luogo su una migliore distribuzione               
territoriale dell'occupazione, in secondo luogo nella stabilizzazione           
del lavoro precario, in terzo luogo sui temi della qualificazione               
professionale delle categorie lavorative, della formazione,                     
dell'orientamento e delle esperienze lavorative (tirocini, work                 
esperience) per l'inserimento dei giovani, delle donne e delle                  
categorie socialmente svantaggiate.                                             
Gli elevati tassi di attivita' a livello locale impongono inoltre una           
realistica analisi dei fabbisogni del mercato del lavoro ed un                  
sostegno alle politiche della mobilita' e dell'immigrazione." (dal              
Documento di politica economica e finanziaria della Giunta regionale            
- Scheda 17 Lavoro).                                                            
I risultati che il DPEF propone di raggiungere nel triennio sono i              
seguenti:                                                                       
- messa a regime dei Centri per l'impiego entro il 2003;                        
- crescita del tasso di occupazione femminile ad un livello coerente            
con gli obiettivi derivanti dal Consiglio Europeo di Stoccolma;                 
- crescita del tasso di occupazione delle persone con eta' compresa             
fra i 55 ed i 64 anni ad un livello coerente con gli obiettivi                  
derivanti dal Consiglio Europeo di Stoccolma;                                   
- riduzione dei tempi di ingresso per i giovani nel mercato del                 
lavoro;                                                                         
- incremento del tasso di attivita' locale e riduzione delle                    
differenze tra aree territoriali;                                               
- aumento della quota di contratti a termine che si trasformano in              
assunzioni a tempo indeterminato;                                               
- aumento degli inserimenti nel mondo del lavoro dei disabili e delle           
altre categorie svantaggiate;                                                   
- aumento delle work experiences.                                               
- messa a regime dell'offerta di formazione esterna per almeno il 25%           
degli apprendisti assunti ed aumento della formazione dei tutor                 
aziendali.                                                                      
Alcuni degli obiettivi richiamati possono dirsi gia' raggiunti, e               
occorre semmai consolidarne le condizioni tecnico organizzative e le            
caratteristiche qualitative. Fra questi ad esempio alcuni (il cui               
rilievo appare particolarmente significativo) quali la crescita del             
tasso di occupazione femminile ad un livello coerente con gli                   
obiettivi derivanti dal Consiglio Europeo di Stoccolma, la messa a              
regime dell'offerta di formazione esterna per almeno il 25% degli               
apprendisti assunti ed aumento della formazione dei tutor aziendali,            
l'aumento delle work experience.                                                
Di seguito vengono presentate le principali attivita' previste ed i             
relativi obiettivi, articolandole per le aree, le posizioni                     
dirigenziali e i progetti in cui e' strutturata l'Agenzia                       
Emilia-Romagna Lavoro.                                                          
Questa operazione ha avuto a costante riferimento gli Indirizzi                 
programmatici approvati dal Consiglio per il biennio 2003/2004, oltre           
agli obiettivi fissati dal DPEF.                                                
Va ricordato inoltre il supporto tecnico alla stesura del progetto di           
legge regionale in materia di occupazione e lavoro che rappresentera'           
l'obiettivo di un'attivita' comune e trasversale.                               
Gli obiettivi specifici e le attivita' sono inoltre descritte                   
puntualmente, secondo una griglia omogenea, nelle schede analitiche             
conservate agli atti dell'Agenzia.                                              
1) Area Analisi del mercato del lavoro (Osservatorio del mercato del            
lavoro, monitoraggio e valutazione delle politiche)                             
Quadro di riferimento                                                           
Con l'avvio nel 2002 di un ampio progetto di monitoraggio e di                  
valutazione delle azioni per la formazione e il lavoro promosse in              
Emilia-Romagna, si sono create le condizioni tecniche e le reti di              
relazioni per sviluppare metodologie condivise tra tutti gli attori             
del sistema (in primis le Province e le parti sociali) e per accedere           
alle fonti informative d'interesse (in primis dell'INPS). Si sono               
realizzate cosi' le premesse per costruire economie di scala che                
consentano di non disperdere queste azioni di sistema, che sono                 
strategiche per supportare l'attivita' di programmazione delle                  
politiche, fra le diverse Amministrazioni responsabili.                         
Gli strumenti da mettere in campo per l'analisi del mercato del                 
lavoro e per la valutazione delle politiche attive del lavoro                   
attengono principalmente a metodologie e basi dati da cui prendere le           
mosse per elaborare schemi di lettura e di interpretazione. Se il               
2002 e' stato l'anno soprattutto dello sviluppo di tecniche e metodi            
per il monitoraggio e la valutazione delle politiche, e della                   
condivisione ed integrazione di tali metodiche e degli obiettivi, il            
2003 si puo' considerare soprattutto centrato sullo sviluppo di una             
strumentazione condivisa dagli interlocutori istituzionali (in specie           
le Province) che contribuisca a rendere le basi dati di fonte                   
amministrativa (si pensi a Netlabor dei Centri per l'impiego e agli             
archivi dei lavoratori e delle imprese dell'INPS) utili per la                  
costruzione di un sistema conoscitivo e di supporto alle decisioni:             
si pensi, ad esempio, alle potenzialita' del sistema informativo                
lavoro ai fini dello studio delle assunzioni oppure al monitoraggio             
di alcuni ammortizzatori sociali (ad es. liste di mobilita').                   
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Progetto monitoraggio delle politiche del lavoro                                
Nel 2003 diviene operativo il progetto di monitoraggio delle                    
politiche del lavoro, per ricostruire il quadro di tutte le azioni              
promosse in Emilia-Romagna secondo le Guidelines definite a livello             
comunitario nell'ambito della Strategia europea per l'occupazione. In           
tal modo si vuole fornire ai decisori istituzionali e sociali una               
visione d'insieme di tutte le politiche promosse sul territorio                 
regionale dai governi nazionale, regionale e locali, enucleandone i             
promotori, i destinatari, i costi, il loro impatto, ecc.                        
Accanto alla ricostruzione del quadro d'insieme, sono previsti alcuni           
approfondimenti tematici. In particolare:                                       
- sul sistema degli ammortizzatori sociali;                                     
- sull'estensione delle pari opportunita' nei luoghi di lavoro                  
- sulle azioni volte a favorire l'inserimento lavorativo delle                  
persone diversamente abili e/o con svantaggio sociale per monitorare            
l'attuazione della L.R. n. 68.                                                  
Primo rapporto finale di valutazione di efficacia                               
Nel 2003 verra' prodotto e diffuso il primo rapporto intermedio e il            
primo rapporto finale di valutazione sull'efficacia delle iniziative            
di formazione professionale realizzate dalla Regione e dalle Province           
nel primo anno di programmazione del FSE, che trae origine da                   
indagini realizzate tramite interviste ad un campione scientifico di            
persone che hanno partecipato ai corsi di formazione al lavoro e sul            
lavoro terminati negli anni 2000 e 2001. Nel corso dell'anno si                 
realizzeranno altre indagini valutative riferite alle attivita'                 
formative in modo da garantire una verifica dell'efficacia                      
dell'azione regionale e provinciale nell'arco del primo triennio di             
programmazione del FSE 2000-2002.                                               
2) Area Assistenza tecnica alle Province ed ai Servizi per l'impiego            
Quadro di riferimento                                                           
Gli obiettivi del DPEF prevedevano di "ridurre il divario tra domanda           
ed offerta attraverso l'azione dei Servizi per l'impiego, lo sviluppo           
di politiche attive e strumenti per favorire l'ingresso nel lavoro,             
... ". In questo senso veniva altresi' individuata una specifica                
azione di "sostegno alla messa a regime dei nuovi Servizi per                   
l'impiego a partire dalle linee guida del Masterplan regionale                  
tramite la definizione e certificazione degli standard di qualita'              
dei servizi, la realizzazione del Sistema informativo regionale del             
lavoro, lo sviluppo di azioni di assistenza tecnica, il monitoraggio            
e la valutazione dei risultati conseguiti dai Centri per l'impiego e            
dell'efficacia delle politiche attive del lavoro".                              
Le funzioni di assistenza tecnica dell'Agenzia si sviluppano per                
raggiungere l'obiettivo di messa a regime dei nuovi Servizi per                 
l'impiego e di miglioramento continuo della qualita' degli stessi. Le           
direttrici di tale azione sono fondamentalmente: la definizione di un           
sistema regionale di regolamentazione e di standardizzazione per                
potenziare i nuovi servizi gestiti dalle Province; una programmazione           
degli obbiettivi intermedi, delle risorse e delle azioni tramite                
l'elaborazione di un Masterplan e il monitoraggio dei servizi; la               
costruzione del Sistema informativo lavoro; le azioni di sostegno               
agli organi concertativi ed istituzionali regionali.                            
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Provvedimento applicativo del DLgs 297/02 (di integrazione del DLgs             
181/00)                                                                         
Entro giugno 2003 occorre rendere disponibile il provvedimento                  
regionale attuativo (contenente anche criteri nuovi per la gestione             
delle assunzioni numeriche nella PA) delle nuove normative sul                  
collocamento e l'attivita' dei Servizi per l'impiego adottate con il            
DLgs 297/02, dando con cio' piena attuazione ai principi in esso                
contenuti. Entro la fine dell'anno dovranno essere attentamente                 
verificati i primi risultati ed eventuali punti critici                         
dell'applicazione.                                                              
Monitoraggio dei Servizi per l'impiego                                          
La metodologia per il monitoraggio dei principali dati                          
quali-quantitativi dell'attivita' dei Centri per l'impiego                      
costituisce un impegno prioritario per il 2003. Entro il mese di                
giugno sara' realizzata un'indagine di efficacia su un campione di              
disoccupati e di aziende di diversa tipologia. Nel contempo andranno            
altresi' supportate con interventi di assistenza e formazione le                
azioni di monitoraggio dei SPI e le analisi di "customer                        
satisfaction" attivate da molte Province.                                       
Entro il 2003 verra' predisposta la metodologia di monitoraggio 2004.           
Verranno altresi' realizzate le azioni di supporto alla rilevazione             
nazionale ISFOL.                                                                
Definizione del Masterplan dei Servizi per l'impiego ed                         
implementazione degli standard dei servizi                                      
Entro il mese di marzo verra' prodotto un primo elaborato di analisi            
dei risultati raggiunti e delle risorse destinate al raggiungimento             
degli standard nazionali dei SPI. L'obiettivo e' di avere entro                 
l'autunno il Masterplan dei SPI finalizzato a definire obiettivi,               
risorse da destinare e standard da raggiungere alla fine del periodo            
di programmazione FSE 2003-2006. Si dovra' anche procedere                      
all'implementazione degli standard essenziali dei principali servizi            
a livello regionale.                                                            
Gestione delle liste di mobilita'                                               
L'obiettivo nel 2003 e' di semplificare le pratiche di immissione dei           
dati, utilizzando applicativi piu' efficienti, mantenendo stabile               
l'aggiornamento delle fasi istruttorie cosi' come gia' garantito                
nell'ultimo anno, in modo da dare alla Commissione regionale                    
Tripartita la possibilita' di deliberare con tempestivita'.                     
Gestione delle richieste riguardanti i Contratti di formazione                  
lavoro                                                                          
Gli uffici continueranno ad istruire tempestivamente le richieste di            
CFL per la successiva approvazione da parte della CRT.                          
3) Area Politiche attive                                                        
Quadro di riferimento                                                           
Gli obiettivi del DPEF prevedevano "lo sviluppo di politiche attive e           
strumenti per favorire l'ingresso nel lavoro" con  azioni di                    
"sostegno finalizzate all'outplacement e al reinserimento lavorativo            
dei disoccupati e dei lavoratori in CIGS" sviluppo di iniziative di             
informazione, e sostegno alla carriera professionale rivolte ai                 
lavoratori atipici nella dimensione dell'innovazione del mercato del            
lavoro che punta al rafforzamento delle competenze e a fluidificare i           
passaggi fra posizioni di lavoro, ma con l'obiettivo di promuovere              
politiche di stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici, sostegno           
dei lavoratori atipici attraverso contributi individuali e azioni               
sperimentali per favorire l'accesso ai servizi pubblici regionali e             
locali, cosi' come previsto dai provvedimenti legislativi nazionali             
di riconoscimento dei diritti previdenziali e assistenziali                     
affiancando a tali azioni quelle previste dal Fondo sociale europeo.            
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Aiuti all'occupazione                                                           
Nel 2003 l'obiettivo resta il sostegno a processi integrati di                  
qualificazione e stabilizzazione dell'occupazione, promuovendo misure           
di politica a favore dell'area dei disoccupati di lunga durata e piu'           
in generale dei soggetti che mostrano difficolta' di reinserimento              
nel mercato del lavoro.                                                         
Lavoro atipico                                                                  
Nel 2003 l'obiettivo e' di sostenere l'inserimento in forma stabile             
dei lavoratori con rapporti di lavoro di natura atipica, sviluppando            
iniziative di informazione, formazione ed orientamento (ad esempio e'           
prevista l'implementazione della nuova versione del sito atipici.net            
e la successiva gestione degli aggiornamenti) al fine di migliorare             
la qualita' e le condizioni di carriera professionale e nel contempo            
accrescere le capacita' di gestione autonoma anche di iniziative                
imprenditoriali.                                                                
Pari opportunita'                                                               
Rispetto all'obiettivo della creazione e del potenziamento di linee             
di servizio e strumenti per l'occupazione delle donne e al fine di              
portare a sintesi i risultati, sono previste azioni di                          
accompagnamento ai numerosi progetti finanziati dal FSE inerenti                
questi temi, in stretta collaborazione con il competente Servizio               
della Direzione Cultura e FP.                                                   
Emergenze occupazionali                                                         
Le attivita' di monitoraggio e di valutazione sugli interventi                  
attivati per far fronte a situazioni di crisi aziendali nel corso del           
2002 hanno fornito utili indicazioni per una piu' accurata                      
definizione degli strumenti sia di programmazione che di gestione               
delle azioni.                                                                   
Le attivita' di programmazione delle azioni, cosi' come le attivita'            
di monitoraggio e di valutazione, dovranno necessariamente svolgersi            
in stretto coordinamento e integrazione con le Province e le parti              
sociali, in modo da perfezionare uno strumento d'intervento veramente           
efficace in caso di emergenze occupazionali.                                    
L'obiettivo e' il consolidamento del sostegno diretto a rendere                 
disponibile, anche con azioni di carattere preventivo, strumenti di             
supporto formativo, orientativo, riqualificazione e outplacement, ai            
processi di riconversione e di ristrutturazione nell'ambito di crisi            
aziendali, tramite il finanziamento di progetti regionali predisposti           
da agenzie formative accreditate sulla base di accordi aziendali fra            
le parti sociali interessate.                                                   
Immigrazione                                                                    
Nel 2003 l'obiettivo e' quello di estendere e consolidare l'area di             
attivita' e il sistema di relazioni avviate nel 2002 sia all'interno            
della Amministrazione regionale che con le organizzazioni sociali e             
le istituzioni all'esterno. Verra' applicata la metodologia di                  
previsione e concertazione gia' testata nel 2002 per la                         
determinazione delle quote d'ingresso di cittadini non comunitari e             
la quota cosi' determinata verra' proposta all'esame del Governo                
nazionale dopo una valutazione con le parti sociali.                            
Infine verra' realizzata una analisi sul lavoro stagionale dei non              
comunitari e una messa a punto di una proposta di modifica delle                
leggi che regolano la stagionalita'.                                            
Si fornira' supporto tecnico istituzionale alle progettazioni e                 
iniziative autonome delle associazioni di categoria interessate nei             
confronti del Ministero del Lavoro per la formazione nei Paesi di               
origine degli immigrati.                                                        
4) Area Organizzazione, Programmazione e Comunicazione                          
Quadro di riferimento                                                           
Nel 2003 proseguiranno le funzioni relative alle attivita' di                   
organizzazione e gestione autonoma del personale. Un importante                 
obiettivo sara' la riorganizzazione logistica e l'ulteriore                     
integrazione delle attivita', anche attraverso specifici progetti di            
miglioramento.                                                                  
Il tema della "riprogettazione della comunicazione sui temi del                 
lavoro" previsto nel precedente Piano di attivita', entra nel 2003              
nella fase piu' esecutiva con diversi obiettivi/prodotti.                       
In particolare i servizi della comunicazione nello scorso anno sono             
divenuti oggetto di particolare interesse nel nostro Assessorato                
anche grazie alla collaborazione delle aziende vincitrici del                   
relativo appalto europeo di servizi che oltre ad aver realizzato il             
Portale del FSE, si sono occupate della piu' generale                           
riorganizzazione e coordinamento degli interventi nell'ambito della             
comunicazione.                                                                  
La missione dell'area, anche per l'anno 2003, oltre alla                        
realizzazione di specifici progetti avviati precedentemente, e'                 
quindi quella di garantire lo standard qualitativo ed il                        
coordinamento delle politiche di comunicazione dell'AERL con quelle             
dell'Assessorato, ma soprattutto di affiancare ogni ufficio per                 
pianificare gli interventi e risolvere problemi organizzativi legati            
a questi ambiti.                                                                
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Realizzazione materiali promozionali                                            
Nel 2003 sara' realizzato il Folder di presentazione del "Sistema               
lavoro" dell'Emilia-Romagna e dell'AERL (per operatori - in 5                   
lingue), e le schede di presentazione dei "Servizi per il lavoro" in            
Emilia-Romagna rivolti ai lavoratori extracomunitari (11 lingue).               
Campagna comunicazione sulla sicurezza lavoro                                   
E' prevista la partenza, per il mese di aprile 2003, della campagna             
"Lavoro sicuro", di cui in raccordo con la struttura di comunicazione           
dell'Assessorato, vengono curati gli aspetti tecnici ed                         
organizzativi.                                                                  
Comunicazione esterna                                                           
Anche nel corso del 2003 si cureranno tutte le azioni di                        
comunicazione esterna per la presentazione dei prodotti e attivita'             
AERL (in particolare sui provvedimenti regionali attuativi del DLgs             
297 e sul SARE. E' inoltre prevista la riorganizzazione dei contenuti           
relativi al lavoro sul sito web regionale, e la partecipazione a                
fiere e convegni (fra le altre Forum PA, Compa, Ambiente e Lavoro).             
5) Posizione dirigenziale Professional: "Messa a sistema regionale              
Servizi orientamento professionale" (strumenti transizione;                     
apprendistato; tirocini)                                                        
Quadro di riferimento                                                           
Il DPEF prevedeva per quanto riguarda l'orientamento l'obiettivo                
trasversale a molte aree di attivita' dell'AERL di "ridurre il                  
divario tra domanda ed offerta attraverso l'azione dei Servizi per              
l'impiego, lo sviluppo di politiche attive e strumenti per favorire             
l'ingresso nel lavoro, ...". In questo senso veniva altresi'                    
individuata una azione di sviluppo di iniziative di informazione,               
formazione ed orientamento indirizzate a tutti gli utenti del sistema           
formativo/scolastico e dei centri per l'impiego, nonche' la                     
promozione del lavoro autonomo professionale.                                   
Altro obiettivo e' quello di "sostenere in particolare, attraverso il           
completamento della sperimentazione, la qualificazione dei contratti            
di inserimento al lavoro attraverso l'apprendistato, proponendo                 
un'offerta formativa esterna all'impresa flessibile e complementare             
alla formazione on the job". Su questo obiettivo viene prevista                 
un'azione diretta alla "messa a regime del sistema regionale di                 
formazione obbligatoria per gli apprendisti, con particolare                    
riferimento alla semplificazione degli adempimenti amministrativi per           
le aziende, qualificazione del sistema formativo, formazione al ruolo           
di tutor aziendali, produzione di materiale didattico e sviluppo di             
metodologie e progettualita' per la formazione, specialmente nei                
contenuti tecnico professionali, degli apprendisti".                            
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Apprendistato                                                                   
Rispetto all'obiettivo della definizione e concertazione di modelli             
organizzativi e linee di indirizzo, le azioni previste riguardano               
l'assistenza tecnica alle sedi istituzionali (CRT, Sottocommissione)            
e partecipative (Comitato di pilotaggio, del quale fanno parte tutti            
i Servizi interessati dell'Assessorato, tavoli tecnici con enti di              
formazione abilitati), la produzione dei documenti relativi, la                 
partecipazione alle attivita' interregionali e nazionali promosse da            
ISFOL e della specifica Commissione nazionale paritetica.                       
Inoltre vengono svolte azioni di monitoraggio e verifica utilizzando            
strumenti condivisi dal Comitato di pilotaggio e con la                         
collaborazione di tutti i servizi interessati dell'Assessorato.                 
Un secondo obiettivo e' riconducibile al presidio e mantenimento del            
sistema attraverso il coordinamento dei "tavoli regionali" e dei                
gruppi tecnici di lavoro per l'implementazione delle linee                      
programmatiche e degli indirizzi di qualita' relativi alla                      
organizzazione del sistema e alla didattica (ad esempio attivita' di            
"referenza" per la formazione tutor formativi).                                 
Nel corso del 2003 sara' aggiornata la "Guida metodologica.", saranno           
redatti rapporti di monitoraggio richiesti dai livelli nazionali a              
cadenza periodica e verra' continuamente implementato il sito web               
"Apprendistato", nonche' coordinate le attivita' di aggiornamento               
della banca dati e del numero verde. Continua infine la riproduzione            
dei materiali didattici.                                                        
Progetti di sviluppo del sistema apprendistato                                  
L'obiettivo e' l'ideazione e lo sviluppo di progetti che interpretino           
e anticipino linee innovative di sistema.                                       
A livello interregionale: progetto "Dream Job, rete transnazionale              
sull'apprendistato" che e' finalizzato a migliorare la qualita' del             
sistema di formazione professionale continua, favorendo                         
l'acquisizione ed il confronto di strumenti, lo sviluppo di                     
competenze professionali da parte di operatori del sistema regionale,           
attraverso la costruzione di reti transnazionali di collaborazione              
sul tema dell'apprendistato.                                                    
A livello regionale e' previsto il coordinamento di tre progetti FSE:           
la produzione di materiali FAD specifici, la creazione di un registro           
telematico delle presenze in aula che entro l'anno sara' sperimentato           
presso alcuni enti, e una prima esperienza di e.learning.                       
Un obiettivo strategico rimane comunque, anche in considerazione                
della prossima approvazione del decreto legislativo di cui alla Legge           
30/03, la valorizzazione dell'impresa quale luogo di apprendimento e            
la ricerca di mezzi costanti di comunicazione con i tutor aziendali,            
nonche' la sperimentazione su funzioni riguardanti apprendistato e              
obbligo formativo presso i Centri per l'impiego.                                
Orientamento                                                                    
L'obiettivo generale e' quello di individuare, sviluppare, facilitare           
la diffusione delle caratteristiche di valenza istituzionale,                   
pattizia, e di qualita' che siano in grado di configurare il "Sistema           
policentrico integrato" regionale.                                              
Nello specifico a livello regionale si tratta di definire indirizzi e           
standard di prestazioni di servizio a tutela della qualita' degli               
interventi tali da configurare per altro verso i criteri per                    
l'accreditamento attraverso la strutturazione di una linea di                   
assistenza tecnica alle Province, con specifico riferimento ai                  
Servizi per l'impiego; inoltre verra' definita una mappa dell'offerta           
territoriale tramite la ricognizione e classificazione dell'offerta             
di servizi di orientamento sul territorio.                                      
Tale obiettivo si concretizza con la realizzazione del progetto di              
assistenza tecnica Rete istituzionale regionale orientamento (RIRO 2)           
supportato dall'attivita' di gruppi di lavoro sia interni all'AERL,             
che con  altri Servizi della Direzione generale Cultura, Formazione e           
Lavoro e con il costante contributo delle Amministrazioni                       
provinciali.                                                                    
Essenziale il coinvolgimento, il coordinamento e l'integrazione sugli           
obiettivi, le azioni ed i risultati dei progetti con i Servizi della            
Direzione generale Cultura, Formazione e Lavoro interessati, in                 
particolare per le tematiche dell'orientamento nel sistema                      
dell'istruzione e dell'Universita'.                                             
Sito "Orienter"                                                                 
Nel 2003 la sezione "Ricerca e innovazione" sara' arricchita da una             
documentazione specialistica, materiali, studi di caso e buone                  
pratiche, news (convegni, progetti in corso di realizzazione, novita'           
editoriali) rivolta prevalentemente agli operatori. Questa attivita'            
viene realizzata con il supporto dei risultati di una ricerca svolta            
internamente all'AERL e con l'ausilio di un gruppo di lavoro che                
prevede la partecipazione dei soggetti dell'Associazione d'impresa              
che cura il progetto Rete istituzionale regionale orientamento (RIRO            
2) ed il coinvolgimento dei Servizi della Direzione generale Cultura,           
Formazione e Lavoro interessati, in particolare alle tematiche                  
dell'orientamento nel sistema dell'istruzione e dell'Universita', in            
rapporto con i contenuti innovativi di integrazione proposti dalla              
L.R. 12/03.                                                                     
Infine sono previsti una analisi sulla normativa inerente                       
l'orientamento nei vari sistemi e interventi sull'archivio "Profili             
professionali" al fine di migliorarne la leggibilita' delle schede,             
rendendole omogenee con le linee che verranno adottate nel Sistema              
informativo lavoro.                                                             
Si prevede inoltre la costituzione ed entrata in funzione di un                 
portale quale sistema interregionale di comunicazione tra soggetti              
istituzionali, soggetti sociali, strutture di servizio e operatori              
dell'orientamento, al fine di ottimizzare la loro capacita' di                  
risposta ai bisogni orientativi espressi dai destinatari finali.                
EURES                                                                           
L'obiettivo di sostenere la mobilita' geografica e professionale,               
favorendo lo sviluppo della dimensione europea dell'orientamento nei            
sistemi regionali dell'istruzione, della formazione e del lavoro, si            
esplicitera' nel 2003 attraverso la creazione di un sistema                     
regionale, nell'ambito del processo di modernizzazione dei Servizi              
per l'impiego e di riforma delle politiche attive per il lavoro, a              
supporto della mobilita' dei lavoratori dando cosi' piena                       
integrazione del Servizio EURES nel ciclo di servizi offerti dagli              
SPI delle Province. Inoltre si cerchera' di diffondere le conoscenze            
e il radicamento sul territorio regionale del Servizio EURES sia nei            
confronti dei candidati alla mobilita' sia nei confronti delle                  
imprese disponibili ad accedere al servizio per attingere al mercato            
del lavoro europeo.                                                             
Tirocini                                                                        
L'obiettivo e' quello di promuovere la qualita' dei tirocini e la               
uniformita' di livelli essenziali di prestazione attraverso azioni di           
assistenza tecnica e diffusione di buone pratiche; a tal fine si                
procedera' cercando di "omologare" progressivamente l'uso dei                   
tirocini a livello regionale, pur nel rispetto della specificita' dei           
singoli ambiti di riferimento e di integrare maggiormente i tirocini            
con le politiche educative e con le politiche attive, potenziando le            
work experiences come strumento di inclusione e di orientamento.                
Nel corso del 2003 sara' prodotto e sperimentato  un software                   
applicativo, derivato dal progetto sud-nord; saranno integrate le               
basi informative con il SIL e verranno individuate azioni di                    
promozione e diffusione di metodologie di base delle buone pratiche             
con particolare riferimento alla figura del tutor aziendale.                    
6) Posizione dirigenziale Professional: "Sicurezza, regolarita' e               
qualita' del lavoro" (Programma chiaro sicuro e regolare,                       
collocamento mirato disabili; Programma d'area ceramiche)                       
Quadro di riferimento                                                           
Gli obiettivi del DPEF prevedevano sia di "migliorare qualita' e                
condizioni di regolarita' e sicurezza del lavoro, rendere stabile e             
sicuro il rapporto di lavoro, contrastando le diverse forme di                  
precarizzazione e comunque favorendone la stabilizzazione" sia di               
"preservare e sostenere il lavoro delle categorie socialmente                   
svantaggiate". In particolare su quest'ultimo obiettivo viene                   
prevista un'azione diretta al "sostegno di progetti per il                      
collocamento mirato e dei disabili".                                            
Va poi ricordato che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro               
rientrava anche  nell'ambito degli interventi previsti nelle schede             
"Sicurezze" del DPEF.                                                           
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Integrazione professionale delle persone disabili                               
Al fine di valorizzare le esperienze di applicazione locale e                   
regionale della Legge 68, e di aggiornare dispositivi e ruoli alla              
luce della riforma del collocamento, si prevede di dover provvedere             
sia ad una formulazione tecnica di integrazione/modifica della L.R.             
14/00 sia all'inserimento ed innovazione della materia nell'ambito              
dei prossimi provvedimenti normativi regionali sul lavoro.                      
Inoltre acquisisce importanza la verifica delle implicazioni fra il             
DLgs 297/00 e la Legge 68/99, svolta sia nel confronto locale con le            
Province, che al livello nazionale.                                             
Nel 2003 andra' inoltre avviata l'attivita' di impegno finanziario,             
ripartizione ed assegnazione alle Province per la gestione del Fondo            
regionale disabili con le conseguenti attivita' regionali di                    
monitoraggio e reporting. Andra' inoltre proseguita l'attivita'                 
gestionale connessa alla programmazione del Fondo nazionale                     
disabili.                                                                       
Continuera' la progettazione di specifiche iniziative ed interventi,            
con particolare attenzione alle attivita' pubblicistiche, e di tipo             
seminariale collegate alla ricorrenza dell'anno dei disabili.                   
Qualita' del lavoro                                                             
Occorre dare luogo ad una formulazione tecnica di possibili                     
previsioni normative da ricondurre al progetto di  legge regionale              
sul lavoro.                                                                     
In questo senso proseguira' l'attivita' di analisi del processo di              
certificazione sociale delle imprese.                                           
Nel contempo verranno proseguite le attivita' previste nei progetti             
di formazione ed informazione attualmente in corso.                             
Continuera' inoltre l'attivita' di assistenza tecnica ai progetti               
locali ed in particolare le azioni dirette alla regolarizzazione del            
settore degli appalti pubblici (Progetto Ausiliare).                            
7) Progetto Cooperazione interregionale, mobilita'                              
Quadro di riferimento                                                           
Gli obiettivi del DPEF prevedevano "l'incentivazione e l'aiuto alla             
mobilita' territoriale delle imprese e dei lavoratori e alla                    
qualificazione professionale" attraverso azioni di "sviluppo della              
politica di accompagnamento e qualificazione dei flussi di mobilita'            
in particolare dei giovani del Sud verso le imprese                             
emiliano-romagnole anche con finalita' di creazione e rafforzamento             
di collaborazioni produttive tra nord e sud del Paese".                         
Azioni previste ed obiettivi specifici                                          
Tirocini formativi inseriti in processi di mobilita' sud/nord                   
Verra' assicurato il monitoraggio ed il supporto alla gestione dei              
progetti avviati per il completamento dei contingenti previsti nelle            
convenzioni adottate ai sensi del DM 22/1/2001, garantendo il                   
collegamento operativo con il Servizio competente della Direzione               
generale Cultura, Formazione e Lavoro.                                          
Inoltre sono previste azioni di accompagnamento previste dal progetto           
e coordinamento delle attivita' interregionali in stretto                       
collegamento con il Servizio competente della Direzione generale                
Cultura, Formazione e Lavoro.                                                   
Infine, in stretta condivisione con le Province coinvolte, verranno             
assicurate le azioni di coordinamento, monitoraggio ed                          
implementazione sul territorio previste dal progetto di Assistenza              
tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Italia              
Lavoro).                                                                        
8) Progetto Sistema informativo regionale lavoro                                
Quadro di riferimento                                                           
Gli obiettivi del DPEF prevedevano di "ridurre il divario tra domanda           
ed offerta attraverso l'azione dei Servizi per l'impiego, lo sviluppo           
di politiche attive e strumenti per favorire l'ingresso nel lavoro, .           
. ." In questo senso veniva individuata una specifica azione - che              
abbiamo gia' citato per l'area Assistenza tecnica alle Province ed ai           
servizi per l'impiego - di "sostegno alla messa a regime dei nuovi              
Servizi per l'impiego a partire dalle linee guida del Masterplan                
regionale tramite la definizione e certificazione degli standard di             
qualita' dei servizi, la realizzazione del Sistema informativo                  
regionale del lavoro, lo sviluppo di azioni di assistenza tecnica, il           
monitoraggio e la valutazione dei risultati conseguiti dai Centri per           
l'impiego e dell'efficacia delle politiche attive del lavoro".                  
Azioni previste ed obiettivi speicifici                                         
Sistema informativo lavoro                                                      
Nell'ambito delle iniziative strettamente raccordate con le attivita'           
del tavolo tecnico SIL-MLPS saranno concluse nel 2003 attraverso                
l'adozione condivisa di modelli applicabili nei sistemi informativi             
regionali, le attivita' del tavolo tecnico SIL col Ministero.                   
In particolare riguardo al modello pratiche amministrative del                  
collocamento sara' definito la metodologia ed il tracciato di scambio           
per l'invio da parte delle imprese delle comunicazioni obbligatorie,            
come disciplinato dal DLgs 297. Anche per la scheda anagrafica e                
professionale sara' individuata il nuovo modello e gli ambiti di                
utilizzo di tale documento, nonche' la definizione delle modalita' di           
invio dei dati relativi alle comunicazioni obbligatorie agli enti               
INPS ed INAIL.                                                                  
Progetto Arcipelago SARE                                                        
Dovra' essere adottata una delibera regionale e le conseguenti                  
convenzioni per regolamentare a partire dal mese di giugno 2003 in              
modo omogeneo sul territorio regionale, il flusso informativo tra               
datori di lavoro e Amministrazioni provinciali rispetto agli                    
adempimenti obbligatori in materia collocamento.                                
Tali atti definiscono il sistema di adesione delle Amministrazioni              
provinciali al modello "Arcipelago" che prevede la semplificazione              
degli adempimenti inoltrati alla PA da parte delle imprese mediante             
l'invio delle pratiche inerenti il collocamento all'Amministrazione             
con cui hanno stipulato la convenzione.                                         
Ogni Amministrazione provinciale provvede ad inoltrare le pratiche              
non di propria pertinenza amministrativa alle Province competenti.              
Progetto regionale "e-governement"                                              
A livello regionale una delle attivita' prevalenti del 2003 e' la               
progettazione esecutiva e l'avvio della realizzazione secondo gli               
obiettivi ed i tempi previsti, della prima annualita' del progetto              
e-governement del SIL regionale, e lo svolgimento delle necessarie              
azioni di coordinamento, condivisione con le Province, monitoraggio e           
project management.                                                             
Inoltre dovranno essere svolte attivita' di indirizzo e regolazione             
quali: regolamentazione delle modalita' di interoperabilita' interna            
del SIL regionale in termini di individuazione delle modalita' di               
accesso ai servizi ed alle informazioni dei diversi nodi SIL                    
provinciali da parte degli operatori ed utenti (cittadini ed imprese)           
del sistema SIL regionale al fine di poter disporre di un sistema               
omogeneo unitario distribuito localmente; regolamentazione dei ruoli            
dei differenti attori per accesso al sistema di preselezione ed                 
incontro domanda ed offerta in termini di individuazione, con le                
Amministrazioni provinciali, delle modalita' di accesso al SIL                  
regionale da parte di soggetti esterni in base ad un sistema di                 
regole condiviso al fine di facilitare l'accesso delle imprese e dei            
cittadini ai servizi del SIL; regolamentazione interoperabilita'                
esterna, in termini di individuazione con la Regione Lombardia delle            
modalita' di accesso alle informazioni ed ai servizi degli altri SIL            
regionali mediante la predisposizione di un canale di                           
interoperabilita'; regolamentazione delle modalita' di pubblicazione            
ed accesso alle richieste delle imprese in termini di individuazione            
delle modalita' di pubblicazione, interoperabilita' tra                         
Amministrazioni ed accesso da parte degli utenti finali delle                   
disponibilita' delle imprese.                                                   

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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