DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 novembre 2003, n. 2176
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto "Nuovo asse di collegamento tra la SP n. 60 di Sorbolo-Coenzo e la SP n. 72 Parma-Mezzani" nei comuni di Sorbolo e Mezzani (PR) (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell' art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti
impatti ambientali, del progetto "Nuovo asse di collegamento tra la
SP 60 di Sorbolo-Coenzo e la SP 72 Parma-Mezzani" dalla ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
a.1) minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e sul paesaggio,
mettendo in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel
progetto;
a.2) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
a.3) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto
quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni; - per il
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; - acquisire le eventuali autorizzazioni
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle
vigenti normative; - si dovra' valutare la necessita' di introdurre
eventuali mitigazioni acustiche, sul cantiere e su eventuali
ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il rispetto dei
limiti sonori previsti dalle normative vigenti;
a.4) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per i ricettori
sensibili individuati dal documento di impatto acustico allegate alla
relazione di verifica (screening), nelle adiacenze
dell'infrastnittura progettata, al di fuori della fascia di rispetto
laterale, come indicato nella Circolare regionale n. 7 dell'1/3/1993;
in particolare tali aree, vanno considerate appartenenti alla III
classe (aree di tipo misto) con limite diurno pari a 60 dB(A) e
limite notturno pari a 50 dB(A);
a.5) le eventuali opere di mitigazione, necessarie per il
conseguimento del rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico,
dovranno essere il piu' possibile di tipo vegetazionale, (cespugli e
alberature di essenze autoctone) in grado di creare un corridoio
ecologico che possa raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari
canali attraversati dall'infrastruttura;
a.6) si dovranno prevedere sistemi di attraversamento biotico in quei
punti dove l'altezza della carreggiata rispetto al p.c. lo consente,
in particolare dove la presenza di una rete idrica superficiale
interseca l'asse viario;
a.7) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
a.8) si dovra' prevedere la raccolta delle acque meteoriche lungo
tutto l'asse stradale e l'allontanamento attraverso il sistema
fognario pubblico nei fossi e nei canali di scolo principali e
secondari;
a.9) si dovranno prevedere e dimensionare sistemi di trattamento
delle acque di prima pioggia;
a.10) si dovra' curare particolarmente la manutenzione degli scoli
esistenti, al fine di evitare ulteriori condizioni di allagamento e/o
ristagno;
a.11) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo
idrografico, venga previsto un piano di emergenza in caso di
eventuali sversamenti accidentali mediante presidi idraulici (per
esempio vasche di contenimento, paratoie nei fossi di scolo dove
recapitano le scoline stradali, ecc.);
a.12) si rende necessario considerare l'entita' della subsidenza
dell'area oggetto di studio, al fine di valutare complessivamente gli
impatti dell'opera sul territorio, ed in particolare garantire
l'efficienza della rete scolante esistente e dimensionare
correttamente la rete di scolo da realizzare;
a.13) prevedere nel progetto esecutivo la piantumazione di filari di
siepi lungo la fascia di rispetto stradale con funzione di
inserimento ambientale e paesaggistico e per il contenimento delle
emissioni inquinanti in atmosfera privilegiando per la loro
sistemazione aree pubbliche o zone che il Comune di competenza potra'
mettere a disposizione;
a.14) risulta inoltre opportuno individuare aree destinate alla
connessione della rete ecologica locale;
a.15) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio da realizzarsi durante la
realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla
base dei risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti;
a.16) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Parma - Servizio Viabilita' Mobilita' e Trasporti, alla Provincia di
Parma - Servizio Ambiente, al Comune di Sorbolo, al Comune di
Mezzani, all'ARPA - Sezione provinciale di Parma e al Servizio
Tecnico Bacini Taro e Parma con sede a Parma;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.