DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO BACINI TARO E PARMA 6 ottobre 2003, n. 12528
(III-BU-214) - Della Zoppa Emilia - Domanda 18 settembre 1996 di rinnovo della concessione di derivazione d'acqua pubblica per uso irriguo dal torrente Cinghio in comune di Parma (PR). R.R. n. 41 del 20 novembre 2001 - Artt. 27, 31, comma 3. Provvedimento di rinnovazione
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
(omissis) determina:
a) di assentire a Della Zoppa Emilia, codice fiscale
DLLMLE13E68L219N, residente in comune di Parma, loc. San Ruffino,
Strada Montanara n. 368, il rinnovo della concessione a derivare
acqua pubblica dal torrente Cinghio in comune di Parma, localita' S.
Ruffino, destinata ad uso irriguo, nella quantita' stabilita fino ad
un massimo di moduli 0,20 (l/sec 20);
b) di stabilire che il rinnovo della concessione di derivazione sia
accordato a decorrere dalla data immediatamente successiva a quella
di scadenza, del decreto originario, 23 febbraio 1997, per un periodo
successivo e continuo fino al termine del 31 dicembre 2005 e la
stessa sia esercitata nel rispetto degli obblighi e delle condizioni
contenute nel disciplinare, che costituisce parte integrante del
presente atto, mediante le opere di presa descritte nei progetti di
massima e definitivi indicati nel disciplinare medesimo;
c) di fissare la quantita' massima d'acqua da derivare in 20 l/sec,
pari a 0,20 moduli massimi, con obbligo della restituzione delle
colature al medesimo torrente Cinghio;
(omissis)
Estratto del disciplinare di concessione, parte integrante della
determina n. 12528 in data 6/10/2003
(omissis)
Art. 4 - Condizioni particolari cui dovra' soddisfare la derivazione
E' proibito permettere ad altri l'utilizzazione dell'acqua.
E' vietato, inoltre, apportare varianti, spostamenti, trasformazioni
alle opere di derivazione e all'uso dell'acqua senza la preventiva
autorizzazione del Servizio Tecnico Bacini Taro e Parma, che potra'
concederla di volta in volta, a seconda delle necessita' e dara' le
opportune disposizioni per l'esercizio della derivazione.
L'inosservanza di tali divieti comporta la decadenza dal diritto a
derivare a norma dell'art. 32 del R.R. 41/01.
(omissis)
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
G. Larini