DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 ottobre 2003, n. 1997
Concessione di contributi ai Centri di educazione ambientale della rete regionale, per la realizzazione di progetti di informazione ed educazione ambientale (L.R. 15/96, Programma INFEA 02/04 - DCR 381/02). Approvazione bando 2003
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- il Consiglio regionale ha approvato con deliberazione n. 381 del 9
luglio 2002 il Programma regionale dell'informazione ed educazione
ambientale (INFEA) per il triennio 2002-2004, ai sensi dell'art. 2
della L.R. 15/96 e dell'Accordo Conferenza Stato-Regioni in materia
di INFEA del 23/11/2000;
- il sopracitato Programma INFEA 2002/2004 risulta articolato in
dieci "Aree di intervento" tra cui, in particolare:
- l'Area di intervento n. 4 "Potenziamento attivita' Centri di
Educazione Ambientale (CEA)" prevede che il potenziamento delle
attivita' dei CEA e il loro consolidamento venga promosso attraverso
la indizione di appositi bandi annuali finalizzati alla realizzazione
di progetti e iniziative correlate ai tematismi e alle problematiche
ambientali contenute nel "Piano regionale di azione ambientale per un
futuro sostenibile 2001/2003" approvato dal Consiglio regionale con
deliberazione n. 250 del 26 settembre 2001 e quindi, in generale, in
collegamento con la promozione di Agenda 21 locale e la
sostenibilita' ambientale, economica, sociale;
- la medesima Area di intervento n. 4 prevede che ai CEA sia chiesto
di programmare le proprie azioni educative in modo coerente con le
linee di indirizzo regionale, attivando la piu' ampia partecipazione
dei soggetti presenti a livello del territorio di riferimento,
nonche' tutte le possibili sinergie con altri CEA e con agenzie
scientifiche e che i bandi siano finalizzati a valorizzare e premiare
la qualita' dei progetti e delle metodologie utilizzate, la
continuita' nel tempo dell'azione informativa ed educativa del CEA,
il legame con il territorio di riferimento, nonche' la capacita' di
creare sinergie e di lavorare in rete;
- l'Area di intervento n. 7 "Laboratori per l'innovazione e la
sperimentazione INFEA" del sopracitato Programma, prevede di
sollecitare, da parte dei CEA (di cui uno svolga il ruolo di
capofila), la redazione di proposte per la realizzazione di progetti
di contenuto particolarmente innovativo, con l'obiettivo di
ricercare, approfondire, sperimentare, consolidare nuovi modelli,
nuove utenze, nuovi tipi di educazione ambientale, da selezionare
sulla base di criteri di qualita' per cofinanziarne la
realizzazione;
ritenuto opportuno:
- proseguire nell'attuazione del Programma INFEA 2002/2004, e delle
previsioni in materia di educazione ambientale contenute nel citato
"Piano regionale di azione ambientale per un futuro sostenibile",
promuovendo un bando 2003 rivolto agli enti titolari dei Centri di
Educazione Ambientale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna con
determinazioni del Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo e
della costa n. 13212 del 3/12/2002 e n. 12454 del 3/10/2003, secondo
le disposizioni di cui alla DGR 1471/02;
- finalizzare tale bando 2003 alla presentazione e cofinanziamento di
progetti atti a promuovere:
- la qualificazione/rafforzamento del legame dei Centri di Educazione
Ambientale della rete regionale con il territorio di riferimento, da
svilupparsi attivando la piu' ampia partecipazione dei soggetti
presenti a livello territoriale;
- l'attivazione di tutte le possibili sinergie tra CEA a livello
provinciale e regionale, nonche' con le agenzie scientifiche al fine
di rafforzare la collaborazione dei nodi della rete INFEA regionale e
il networking;
- il perseguimento della qualita' e dell'innovazione metodologica e
progettuale;
- la continuita' nel tempo dell'azione informativa ed educativa;
- richiedere, selezionare e cofinanziare le migliori proposte volte a
realizzare attivita' di "Progettazione e realizzazione di laboratori
per l'innovazione e la sperimentazione INFEA finalizzati a
consolidare, ricercare, approfondire, sperimentare nuovi modelli,
nuove utenze, nuovi tipi di servizi di Educazione Ambientale",
secondo le modalita' specificate nell'Allegato A, parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
richiamate le LL.RR. 23 dicembre 2002, n. 38 e n. 39 "Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2003 e Bilancio pluriennale 2003-2005" nonche' le LL.RR. 26 luglio
2003, n. 15 e n. 16 di assestamento al bilancio medesimo;
dato atto che gli oneri finanziari afferenti all'attuazione del
presente provvedimento vengono preventivati in Euro 180.000,00 e
trovano copertura sul Capitolo 37020 "Contributi a Enti locali,
soggetti pubblici, associativi e del volontariato per attivita' di
informazione, documentazione, comunicazione, formazione ed educazione
ambientale nonche' per la realizzazione, il potenziamento e la
qualificazione dei Centri di Educazione ambientale (art. 7, comma 2,
lett. a) e b); L.R. 16 maggio 1996 n. 15)" di cui all'U.P.B. 1.4.2.2.
13230, del Bilancio per l'esercizio finanziario 2003;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale all'Ambiente e Difesa del suolo e della costa,
dott.ssa Leopolda Boschetti, ai sensi dell'art. 37, quarto comma
della L.R. 26 novembre 2001, n. 43, nonche' della deliberazione di
Giunta 447/03;
dato atto del visto di riscontro degli equilibri economico-finanziari
espresso dal Responsabile del Servizio Bilancio - Risorse finanziarie
dott.ssa Amina Curti ai sensi della deliberazione della Giunta
regionale 447/03;
su proposta dell'Assessore alla Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare il bando per la concessione di contributi per
progetti e azioni nel campo dell'informazione ed educazione
ambientale in attuazione della L.R. 15/96 - Programma regionale INFEA
2002/2004, delibera Consiglio regionale n. 381 del 9 luglio 2002 e
delibera Consiglio regionale 250/01 da realizzarsi da parte dei
Centri di educazione ambientale, per un importo preventivato di Euro
180.000,00 disponibile al Capitolo 37020 "Contributi a Enti locali,
soggetti pubblici, associativi e del volontariato per attivita' di
informazione, documentazione, comunicazione, formazione ed educazione
ambientale nonche' per la realizzazione, il potenziamento e la
qualificazione dei Centri di Educazione ambientale (art.7, comma 2,
lett. a) e b); L.R. 16 maggio 1996, n. 15)" di cui all'UPB 1.4.2.2.
13230 del Bilancio per l'esercizio finanziario 2003, secondo quanto
specificato nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
2) di dare atto che alla individuazione delle iniziative dei CEA che
saranno ammesse a contributo secondo le procedure indicate al punto
11 dell'Allegato A dei relativi Enti titolari beneficiari e
dell'esatto ammontare dei contributi da concedere a ciascuno nei
limiti riportati nel medesimo Allegato A, nonche' qualora sussistano
le condizioni, all'assunzione dell'impegno di spesa sul capitolo di
bilancio indicato al punto 1) che precede, provvedera' il Direttore
generale competente, ai sensi della normativa vigente;
3) di dare atto che alla liquidazione della spesa ed alla emissione
della richiesta dei titoli di pagamento a favore dei beneficiari
individuati secondo le modalita' previste al punto 11 dell'Allegato A
che forma parte integrante e sostanziale del presente atto,
provvedera' il Dirigente regionale competente, al verificarsi delle
condizioni di cui al precedente punto 2), ai sensi dell'art. 51 della
L.R. 40/01 e della deliberazione della Giunta regionale 447/03;
4) di pubblicare integralmente il bando di cui all'Allegato A nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Bando per la concessione di contributi per la realizzazione di
progetti di informazione ed educazione ambientale da ralizzarsi da
parte dei Centri di educazione ambientale della rete regionale (L.R.
15/96, Programma INFEA 02/04 - DCR 381/02)
1. Finalita'
La Regione Emilia-Romagna, in attuazione degli obiettivi individuati
dal Programma regionale INFEA 2002/2004, approvato dal Consiglio
regionale con deliberazione n. 381 del 9 luglio 2002, intende
promuovere e cofinanziare la programmazione, progettazione e
realizzazione di azioni educative coerenti con le linee di indirizzo
internazionali, nazionali e regionali, e con i contenuti e i temi del
"Piano regionale di azione ambientale per un futuro sostenibile",
approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 250 del
26/9/2001.
In particolare il bando intende richiedere la presentazione di
progetti atti a promuovere:
- la qualificazione/rafforzamento del legame dei Centri di Educazione
Ambientale della rete regionale con il territorio di riferimento, da
svilupparsi attivando la piu' ampia partecipazione dei soggetti
presenti a livello territoriale;
- l'attivazione di tutte le possibili sinergie tra CEA a livello
provinciale e regionale, nonche' con le agenzie scientifiche al fine
di rafforzare la collaborazione dei nodi della rete INFEA regionale e
il networking;
- il perseguimento della qualita' e dell'innovazione metodologica e
progettuale;
- la continuita' nel tempo dell'azione informativa ed educativa.
2. Soggetti che possono partecipare al presente bando
Possono presentare domanda per l'accesso ai contributi regionali
previsti dal presente bando gli enti titolari dei Centri di
Educazione Ambientale accreditati dalla Regione Emilia-Romagna con
determinazioni del Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo e
della costa n. 13212 del 3/12/2002 e n. 12454 del 3/10/2003, secondo
le disposizioni di cui alla DGR 1471/02.
I progetti devono essere proposti in sinergia tra almeno tre CEA
accreditati collegati tra loro (di cui uno svolga il ruolo di
capofila) e con l'eventuale collaborazione e apporto scientifico
delle Agenzie e istituti di ricerca (ARPA, IRRE, Universita', ecc.)
che supportano la rete regionale o nazionale, e devono prevedere un
programma di lavoro integrato nel quale siano esplicitati gli apporti
di ciascun partner.
Ogni Centro di Educazione Ambientale puo' presentare, in qualita' di
capofila, un solo progetto, ma partecipare, in qualita' di partner, a
piu' progetti.
Al progetto possono partecipare, in qualita' di partner, anche le
Province nonche' Centri e strutture non accreditate come CEA
regionali.
Sono esclusi dal finanziamento i progetti che gia' beneficiano di
altri contributi regionali, statali o comunitari.
3. Oggetto del bando
I soggetti titolati possono presentare proposte di "Progettazione e
realizzazione di laboratori per l'innovazione e la sperimentazione
INFEA finalizzati a consolidare, ricercare, approfondire,
sperimentare nuovi modelli, nuove utenze, nuovi tipi di servizi di
Educazione Ambientale", nelle quali gli aspetti conoscitivi siano
strettamente connessi agli strumenti e alle modalita' gestionali, o
volti a diffondere le buone pratiche realizzate.
Tali "laboratori per l'innovazione" possono avere ad oggetto:
- uno specifico tema/problema che caratterizza una data area
territoriale (intercomunale o interprovinciale), anche rispondente
alle principali problematiche ambientali evidenziate nel "Piano
regionale di Azione ambientale per un futuro sostenibile";
- un tipo di utenza (adulti, consumatori, categorie sociali, scuole,
ecc.) e le problematiche legate a nuovi approcci educativi;
- uno specifico tipo di offerta di educazione ambientale (aree
protette, turismo sostenibile, ecc.), nonche' il consolidamento di
modelli di educazione ambientale particolarmente significativi per
approccio, metodologia, contenuti, ecc.;
- ricerche sull'efficacia delle proposte di educazione ambientale
realizzate in Emilia-Romagna;
- la sperimentazione di strumenti innovativi per la promozione della
progettazione collaborativa (la comunicazione in rete e in presenza,
ecc.) e il lavoro in rete tra CEA, Scuole, Agenzie, ecc. sul
territorio;
- la definizione e sperimentazione di nuovi linguaggi e strumenti per
comunicare la sostenibilita'.
I progetti devono essere coerenti con obiettivi e strategie del Piano
Triennale INFEA 2002-2004, nonche' con attivita', vocazione,
specializzazione del CEA capofila.
I progetti devono prevedere ed esplicitare indicatori e modalita' di
autovalutazione dei risultati previsti e di quelli raggiunti.
I progetti devono altresi' prevedere ed esplicitare le modalita' di
divulgazione dei risultati in modo da renderli disponibili per tutta
la Rete INFEA (report conclusivi, pagine web da collocare sul sito
regionale, seminari, incontri, ecc.).
4. Risorse finanziarie disponibili
Per il presente bando e' disponibile la somma complessiva di Euro
180.000,00.
5. Quota di contributo regionale
La quota di contributo regionale non potra' superare il 60% del costo
ammissibile dei singoli progetti.
L'importo del contributo regionale per ciascun progetto ammesso non
potra' in ogni caso superare i 18.000,00 Euro.
6. Criteri di assegnazione delle risorse
Verra' stilata una graduatoria dei progetti ammissibili, valutati
sulla base dei criteri illustrati al successivo punto 11.
I progetti ammissibili verranno finanziati, in ordine di graduatoria,
fino all'esaurimento dei fondi disponibili.
In caso di rinuncia del soggetto assegnatario, o di mancato avvio dei
progetti ammessi a finanziamento, l'Amministrazione si riserva di
revocare le somme assegnate assegnandole, in ordine di graduatoria,
ad altri progetti ritenuti ammissibili e non finanziati per
esaurimento dei fondi nel rispetto della normativa vigente.
7. Contenuto delle domande
Ogni domanda, inviata dall'ente titolare del CEA capofila con lettera
di accompagnamento che elenca gli atti allegati, deve contenere:
1. la versione cartacea della "scheda progettuale" redatta
conformemente allo schema riportato in appendice al presente Bando
(articolata in tre Sezioni: generale, tecnica ed economico), firmata
in calce dal Dirigente responsabile del settore di competenza del
soggetto titolare proponente;
2. dichiarazioni di impegno alla compartecipazione finanziaria degli
enti cofinanziatori del progetto, rilasciata dagli organi competenti
per statuto, che dovra' diventare impegno contabile in caso di
ammissione del progetto al cofinanziamento regionale;
3. dichiarazione/i di appoggio/interesse alla partecipazione al
progetto di CEA/altri partner/utenti potenziali ecc. rilasciata dagli
organi competenti per statuto/sottoscritta dai responsabili.
Eventuale altra documentazione ritenuta utile ai fini della migliore
comprensione della proposta progettuale potra' comunque essere
allegata.
8. Spese ammissibili
Il quadro economico dei progetti dovra' essere articolato in base
alle voci di spesa di seguito elencate:
Personale
1) costi del personale interno dell'Ente proponente e/o degli
eventuali Enti partner, per progettazione, coordinamento, gestione,
partecipazione al progetto da realizzare (max 30%);
2) costi assistenza esterna (es. consulenze professionali, incarichi,
ecc. per docenze, facilitazioni, ecc.);
3) rimborsi spese per trasferte, uscite e visite sul territorio;
Forniture/servizi
4) costi per realizzazione incontri, iniziative seminariali,
workshop, connessi ad attivita' divulgative, informative e formative
ecc. (acquisto di prodotti di consumo di tipo sia cartaceo che
multimediale; affitto locali e attrezzature per lo svolgimento delle
attivita' programmate, trasporto collettivo, coffee break, ecc.);
5) costi per produzione di materiali e sussidi didattici e di
prodotti informativi e comunicativi, ecc. a supporto del progetto;
6) beni strumentali (costi relativi all'acquisto di strumenti e beni
durevoli necessari per la realizzazione del progetto) (massimo 20%);
7) costi per realizzazione materiali per la documentazione e
diffusione dei risultati del progetto (ipertesti, pagine web,
pubblicazioni a stampa, ecc.).
Funzionamento/Gestione
8) spese generali (affitto locali ente, utenze, materiali di consumo,
ecc.) (massimo 5%, da specificare).
9. Tempi di esecuzione
I soggetti beneficiari devono avviare le attivita' relative alle
azioni oggetto del finanziamento regionale entro il 2003, dandone
comunicazione al competente Servizio Comunicazione, Educazione
ambientale, Agenda 21 locale, e concluderle entro il 2004. La
rendicontazione finale deve essere presentata entro 90 giorni dalla
data di reale conclusione delle attivita' progettuali.
Eventuali proroghe alla data di conclusione delle attivita'
progettuali potranno essere concesse con atto del Dirigente regionale
competente, previa richiesta debitamente motivata da effettuarsi
tempestivamente e comunque prima di 30 giorni dalla scadenza
stabilita.
10. Produzione di materiali e divulgazione dei risultati
I beneficiari sono impegnati a dare la massima diffusione ai
risultati del progetto.
Nel caso in cui il progetto comporti la stampa di depliant, brochure,
pubblicazioni, o la produzione di cd-rom e/o video, sugli stessi
dovranno essere riportati: la dicitura "Realizzato con il contributo
della Regione Emilia-Romagna - Bando INFEA-CEA 2003" e il logo INFEA
"Informazione Educazione Ambientale in Emilia-Romagna".
11. Valutazione delle domande
La valutazione sara' effettuata da un nucleo di valutazione
appositamente costituito.
I criteri di valutazione sulla base dei quali verra' stilata la
graduatoria dei progetti presentati da ammettere a finanziamento fino
ad esaurimento dei fondi a disposizione, sono di seguito indicati per
titoli.
Tutti i progetti dovranno rispondere ai requisiti richiamati nelle
schede progettuali: il maggiore o minore grado di rispondenza ai
requisiti determinera' il punteggio dei progetti che sara' articolato
come di seguito indicato:
- grado di innovazione del laboratorio relativamente a temi, metodi e
utenze (punti 1-3);
- ricchezza e articolazione delle metodologie didattiche, formative,
comunicative e di ricerca, delle strumentazioni adottate e delle
tipologie di azione (punti 1-3);
- grado di coerenza tra gli strumenti, le metodologie e le azioni
previste con gli obiettivi e le finalita' del progetto (punti 1-3);
- grado di coinvolgimento del tipo di utenza ottimale per il progetto
proposto (Dimensione dell'utenza coinvolta) (punti 1-3);
- capacita' di creare sinergie, collaborazioni, mobilitare risorse
culturali, formative, economiche intorno al progetto da realizzare
(punti 1-3).
A parita' di punteggio sara' data priorita' al progetto che prevede
la quota di cofinanziamento maggiore da parte dei proponenti.
12. Erogazione dei contributi e modalita' di rendicontazione
Il contributo regionale sara' erogato al soggetto capofila
beneficiario in due soluzioni:
- il 50% subordinatamente alla presentazione da parte del
beneficiario di idonea documentazione di spesa, attestante l'impiego
di almeno il 30% del costo complessivo del Progetto;
- il saldo a conclusione dell'intervento, in seguito a presentazione
di idonea documentazione di spesa (rendicontazione), nonche' di
apposita relazione, da cui risulti la corretta realizzazione del
progetto finanziato.
In entrambe le occasioni, devono essere prodotti:
- la Relazione del responsabile del procedimento, articolata in
Relazione tecnica (attestante le attivita' realizzate) e
Rendicontazione finanziaria (riportante l'indicazione analitica delle
spese sostenute per l'attuazione dell'iniziativa, riferite alle
azioni ammesse a contributo e articolate secondo le voci di costo
ammesse a contributo), comprensiva della dichiarazione che tutte le
spese indicate:
- sono state effettivamente sostenute per l'attuazione delle
attivita' relative al progetto ammesso a contributo;
- sono supportate da titoli giustificativi conservati e disponibili
presso la sede legale e sono regolarmente registrate nella
contabilita';
- l'atto di relativa approvazione: la Relazione del responsabile del
procedimento dovra' essere approvata dal soggetto titolare del CEA,
beneficiario del finanziamento, secondo le modalita' previste dal
regolamento dell'ente medesimo;
- la specifica delle modalita' di quietanza del contributo con
indicazione, nel caso di accreditamento su c/c bancario, dei codici
ABI e CAB.
Nel caso in cui il beneficiario sia un soggetto diverso da un ente
pubblico, le rendicontazioni dovranno essere sottoscritte, ai sensi
della normativa vigente, dal legale rappresentante; in tal caso
dovra' anche essere compilata ed allegata la dichiarazione di
assoggettabilita' o meno alla ritenuta 4% IRPEG, e dovra' essere
allegata copia dei documenti di spesa.
Le ONLUS dovranno inviare copia della certificazione di iscrizione
all'anagrafe delle ONLUS.Nell'ipotesi in cui l'ammontare delle spese
effettivamente sostenute per la realizzazione dei progetti ammessi a
contributo risultasse inferiore alla spesa prevista, il contributo
stesso sara' erogato in misura proporzionale al costo complessivo
sostenuto per ciascuna iniziativa.
13. Revoca dei contributi
Il contributo regionale del bando in oggetto viene revocato in caso
di mancato rispetto delle disposizioni ivi indicate.
14. Modalita' di presentazione delle domande
Le domande dovranno essere presentate entro il 13 novembre 2003 e
indirizzate alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Comunicazione,
Educazione Ambientale, Agenda 21 locale, Via dei Mille n. 21 - 40121
Bologna.Sulla lettera e sulla busta dovra' essere riportato come
oggetto la dicitura: "Bando-INFEA-CEA-2003".
L'invio delle domande va effettuato a mezzo raccomandata postale con
ricevuta di ritorno, facendo fede la data del timbro dell'Ufficio
Postale accettante.
Non verranno prese in considerazione le domanda presentate oltre il
termine di cui sopra.
In alternativa le domande possono essere consegnate al Protocollo
della Direzione generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa,
Via dei Mille n. 21 - 40121 Bologna entro le ore 18 del 13 novembre
2003.
Oltre alla versione cartacea della domanda, i richiedenti devono
inviare anche la versione digitale della scheda progettuale
all'indirizzo e-mail: gventuri¹regione.emilia-romagna.it, con
oggetto: Bando-INFEA-CEA-2003.
(segue allegato fotografato)
Dichiarazione
Si dichiara:
che il progetto non beneficia di altri contributi regionali, statali
o comunitari e non e' stato presentato per l'ammissione a
cofinanziamento su altri bandi o programmi; che in data . . . . . . .
. copia digitale della presente scheda compilata e' inviata tramite
posta elettronica all'indirizzo e-mail:
gventuri¹regione.emilia-romagna.it, avente ad oggetto: "
Bando-INFEA-CEA-2003".
Si allega:
n. . . . . dichiarazioni di collaborazione/sostegno, in qualita' di
partner, con/senza impegno alla compartecipazione finanziaria (se si'
quantificare) di: . . . . . . . . . . . . . . . . . . (specificare
CEA/Enti/altri) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . ; altra documentazione ritenuta utile ai fini della migliore
comprensione della proposta progettuale (se si' specificare).
Si autorizza:
- la Regione Emilia-Romagna a utilizzare i dati della Sezione Dati
generali della presente proposta progettuale per l'inserimento
nell'archivio dei progetti presentati che sara' reso disponibile sul
sito internet della Regione, pagina INFEA, per la valorizzazione dei
contenuti dei progetti proposti.
data . . . . . . . . .
timbro e firma del
Responsabile competente
dell'Ente titolare del CEA
capofila
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Note esplicative per la compilazione delle schede progettuali
E' necessario riprodurre la scheda progetto in formato digitale
(oppure scaricarla dal sito web www.regione.emilia-romagna.it/infea)
e compilare all'interno dei box della colonna di destra, contenendo
il testo entro il numero di battute successivamente indicato. Oltre
che in versione cartacea (che va firmata in calce dal Dirigente
Responsabile del Settore di competenza dell'Ente titolare del CEA
proponente) la scheda dovra' essere inviata anche in formato digitale
all'indirizzo e-mail: gventuri¹regione.emilia-romagna.it, con
oggetto: "Bando-INFEA-CEA-2003".
La sezione "Dati generali" riassume i dati fondamentali del progetto
presentato e verra' pubblicata sul sito Internet della Regione,
pagina INFEA, per la valorizzazione dei contenuti dei progetti
proposti.
In particolare dovranno essere riportati (casella 1) i dati
identificativi del CEA proponente/capofila e l'indicazione dell'Ente
titolare, che per la Regione risultera', a tutti gli effetti l'unico
referente, beneficiario e responsabile della attuazione del
progetto.
Alla casella 2 vanno riportati nome, cognome e dati utili per
contattare il Responsabile del progetto.
I partner (almeno altri 2 CEA accreditati) vanno indicati alla
casella 3, unitamente ad altri eventuali partner di cui va
specificata denominazione e categoria di appartenenza (risorse per
l'EA e Centri non accreditati, Enti universitari o di ricerca, Enti
di gestione di aree protette, Agenzie, ecc.).
Il titolo del progetto (casella 4) dovra' essere breve e
significativo.
Alle caselle 5 e 6 verra' indicato il costo totale del progetto e il
cofinanziamento richiesto (max Euro 18.000,00) valore assoluto e %
sul totale.
Alla casella 7 vanno indicati gli utenti del progetto (cittadini,
scuole, insegnanti, operatori dei CEA, ecc.) e il relativo bacino
geografico coinvolto nelle azioni progettuali (comuni, province,
ecc.).
Alla casella 8 va riportata una sintetica e complessiva descrizione
del progetto (che non dovrebbe superare le 2000 battute), riportante
gli obiettivi principali da conseguire, le attivita' previste, le
metodologie adottate, i risultati/benefici attesi e gli
indicatori/parametri di risultato di cui si prevede l'utilizzo.
La sezione "Descrizione tecnica del progetto" deve consentire la
valutazione della rispondenza complessiva del progetto agli obiettivi
generali del bando e la coerenza delle azioni previste ai fini del
raggiungimento degli obiettivi progettuali indicati.
Si ritiene sufficiente per l'intera sezione una lunghezza di circa
10.000 battute.
Il progetto va descritto con concisione, ma ad un livello tale da
consentire la corretta comprensione del rapporto esistente tra
obiettivi, azioni, metodologie adottate ed esiti previsti e quindi
fornire gli elementi utili per una corretta determinazione dei
previsti parametri sintetici di valutazione.
L'articolazione di questa sezione della scheda intende guidare il
proponente ad una organica e completa esposizione delle informazioni
necessarie utili per compiere una valutazione corretta ed omogenea.
Va descritto in primo luogo (casella 9) il tema del "Laboratorio per
l'innovazione" intorno al quale e' stato costruito il progetto e le
motivazioni che hanno portato alla sua individuazione. Va anche
richiamata la coerenza del tema che il CEA si propone di affrontare
con le proprie attivita', vocazioni e specializzazione (anche citando
progetti ed attivita' realizzate, riferimenti statutari o altro).
Vanno quindi descritti (casella 10) gli obiettivi specifici del
progetto (raggiungibili nel previsto anno di attivita') rapportati
alle finalita' generali (che possono comportare un lavoro piu' lungo)
e (casella 11) il processo che ha portato alla individuazione della
partnership (ed eventualmente di altri attori che si prevede di
coinvolgere in corso d'opera). Nella casella 12 verranno descritti il
programma di lavoro e le singole azioni da attivare, per ciascuna
delle quali vanno illustrate, evidenziando gli apporti di ciascun
partner, le metodologie di cui si prevede l'utilizzo, le modalita' e
i tempi di esecuzione (espressi in giorni/mesi), i costi complessivi
(la cui articolazione sara' meglio precisata nel Quadro
Tecnico-Economico) e (casella 13) i risultati/prodotti attesi.
L'intento e' quello di stimolare ad una progettazione quanto piu'
possibile articolata, utile a garantire un rapido avvio delle
attivita' ed una quantificazione della spesa quanto piu' realistica
possibile, migliorando qualita' e fattibilita' progettuale.
I progetti che prevedono come fase progettuale iniziale una
riflessione comune dei partner, propedeutica alla definizione precisa
delle azioni/metodologie da realizzare, possono anche prevedere,
esplicitandolo, che il dettaglio operativo sia messo a punto in corso
di progetto.
Per consentire il monitoraggio, in corso d'opera e finale, del
progetto (per verificare cioe' la correlazione tra azioni/esiti
previsti e risultati ottenuti), e' necessario ed opportuno
individuare ed esplicitare (casella 14) idonei e misurabili
indicatori di verifica/parametri di risultato relativi sia al
processo di partecipazione (numero dei soggetti coinvolti e loro
importanza, ecc.), sia alle diverse azioni specifiche (ad esempio:
numero diffuso di copie di una pubblicazione, ecc.).
Il bando invita a dare la massima diffusione ai risultati del
progetto; questa azione puo' prevedere sia la produzione di materiali
(in forma sia cartacea sia multimediale), sia di momenti di incontro
allargato, ecc. che andranno specificamente descritti alla casella
15.
Si ritiene utile da ultimo, che il capofila illustri (casella 16) la
propria autovalutazione di alcuni parametri quali: le valenze
innovative del laboratorio, la capacita' del progetto nel dare
attuazione al Programma INFEA 2002-2004, e/o le sue relazioni con le
principali problematiche ambientali descritte nel Piano regionale di
Azione Ambientale per un Futuro Sostenibile, con i programmi delle
reti INFEA provinciali, con Piani di Azione A21 locale, ecc.
Per ogni aspetto evidenziato, il maggiore o minore grado di
rispondenza del progetto al livello ottimale di efficacia, dara'
luogo alla assegnazione di un punteggio (vedi punto 11 del bando)
sulla base del quale verra' stilata la graduatoria di ammissione al
finanziamento.
La sezione "Dati economici e finanziari" comprende due tabelle:
- la tabella di sintesi del quadro tecnico-economico (QTE) del
progetto, articolata in 8 voci di spesa principali. Il QTE dovra'
essere articolato al livello di dettaglio utile per valutare la
congruita' della spesa; pertanto i costi potranno essere
opportunamente dettagliati sia per voce di spesa, sia per azione o
per aggregazione di azioni. Tutti i costi si intendono comprensivi di
IVA di legge, qualora la stessa costituisca un costo;
- la tabella di sintesi del piano finanziario del progetto indicante:
il costo complessivo del progetto (in Euro), la quota di
cofinanziamento regionale richiesta e la quota a carico dei
proponenti (in % e in Euro). Nel caso ci siano altri cofinanziatori,
vanno specificate le denominazioni e il rispettivo contributo
finanziario previsto.
Segue una "Dichiarazione" che va completata coi dati richiesti. In
particolare si ricorda che alla scheda dovra' essere allegata, per
ogni cofinanziatore del progetto, apposita dichiarazione di impegno
alla compartecipazione finanziaria, che dovra' diventare impegno
contabile in caso di ammissione del progetto al cofinanziamento
regionale (vedi punti 6 e 12).
A sostegno della proposta progettuale sara' inoltre opportuno
allegare dichiarazioni di collaborazione/appoggio al progetto anche
dei partner e/o degli utenti organizzati che non partecipano al
cofinanziamento.
La scheda dovra' essere firmata in originale dal Responsabile
dell'Ente titolare del CEA capofila.