DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 luglio 2003, n. 1420
Approvazione disposizioni applicative Misura 2.t "Tutela dell'ambiente in relazione alla silvicoltura" - Piano regionale di Sviluppo rurale
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamati:
- il Regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, relativo al
sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di
Orientamento e Garanzia (FEAOG);
- il Regolamento (CE) n. 1258/1999 del Consiglio, sul finanziamento
della Politica Agricola Comune;
- il Regolamento (CE) n. 2603/1999 della Commissione, che reca norme
transitorie per il sistema di sostegno allo sviluppo rurale istituito
dal Regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio;
- il Regolamento (CE) n. 445 della Commissione del 26 febbraio 2002
che reca disposizioni di applicazione del Regolamento (CE) n.
1257/1999;
- il Regolamento (CE) n. 963 della Commissione del 4 giugno 2003, che
modifica il predetto Regolamento n. 445/2002;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 19 gennaio
2000 che approva il Piano regionale di Sviluppo rurale della Regione
Emilia-Romagna, denominato "La qualita' dell'agricoltura per la
qualita' dell'ambiente e del territorio" (di seguito richiamato per
brevita' con la sigla PRSR), adottato in attuazione del gia' citato
Regolamento (CE) n. 1257/1999;
- la decisione della Commissione Europea C (2000) 2153 del 20 luglio
2000, che approva il suddetto Piano regionale di Sviluppo rurale
della Regione Emilia-Romagna (Fondi strutturali 2000-2006), nella
versione definitiva trasmessa dalla Regione in data 4 luglio 2000;
- la L.R. 30 gennaio 2001, n. 2 con la quale viene posto in
attuazione il PRSR, ed in particolare l'art. 2, comma 2;
richiamati, altresi':
- il Reg. (CE) n. 1663/1995 inerente le modalita' di applicazione del
Reg. (CEE) n. 729/1970 per quanto riguarda la procedura di
liquidazione dei conti del FEAOG - Sezione Garanzia;
- la L.R. 23 luglio 2001, n. 21, che istituisce l'Agenzia regionale
per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna;
- il decreto del Ministro delle Politiche agricole e forestali del 13
novembre 2001 inerente il riconoscimento di AGREA quale organismo
pagatore ai sensi dell'art. 4 del Reg. CEE n. 729/1970, cosi' come
modificato dall'art. 1 del Reg. (CE) n. 1287/1995, per quanto
riguarda i pagamenti - sul territorio della regione Emilia-Romagna -
relativi alle Misure del PRSR;
- la delibera di Consiglio regionale del 28 maggio 2003, n. 484
"Approvazione dell'Atto di indirizzo e coordinamento tecnico per
l'attuazione della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, art. A-27, recante
Strumenti cartografici digitali e modalita' di coordinamento ed
integrazione delle informazioni a supporto della pianificazione
(proposta della Giunta regionale in data 14 aprile 2003, n. 650)";
dato atto:
- che il PRSR e' articolato in Assi principali di intervento ed in
Misure, a loro volta suddivise in azioni;
- che nell'ambito del citato PRSR e' compresa la Misura 2.t - Tutela
dell'ambiente in relazione alla selvicoltura, inserita nell'Asse 2
"Ambiente" - Sottoasse "Ambiente e Foreste", e composta dalla sola
Azione 1 "Realizzazione di strumenti di conoscenza e prevenzione";
- che il Direttore generale all'Agricoltura ha istituito il Comitato
di Gestione del PRSR della Regione Emilia-Romagna con propria
determinazione n. 5933 del 26 giugno 2000;
- che il Direttore generale all'Agricoltura, con la sopracitata
determinazione 5933/00, ha nominato il funzionario regionale agrot.
Ambrosini Fausto, Responsabile della Misura n. "2.t - Tutela
dell'ambiente in relazione alla selvicoltura";
- che a seguito della delibera regionale n. 2832 del 17/12/2001, la
competenza in materia e' stata trasferita alla Direzione generale
Ambiente e Difesa del suolo e della costa;
considerato che:
- il Piano finanziario, allegato al soprarichiamato PRSR, prevede,
per la Misura "2.t - Tutela dell'ambiente in relazione alla
selvicoltura", la realizzazione di interventi, con il contributo
pubblico pari al 100%, per un importo complessivo di 1.235.795,40
Euro, da realizzarsi nel periodo 2004/2006;
vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo Unico in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna",
ed in particolare l'art. 37, comma 4;
vista la deliberazione di Giunta regionale n. 447 del 24/3/2003,
esecutiva ai sensi di legge, recante "Indirizzi in ordine alle
relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e
sull'esercizio delle funzioni dirigenziali";
dato atto:
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio
Programmi, Monitoraggio e Valutazione, dott. Giorgio Poggioli, in
ordine alla compatibilita del presente atto con i contenuti del
PRSR;
- del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore
generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa, dott.ssa Leopolda
Boschetti, ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della
deliberazione della Giunta regionale 447/03;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile,
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di attivare la Misura "2.t - Tutela dell'ambiente in relazione
alla selvicoltura";
2) di approvare le disposizioni applicative per la presentazione
delle domande e per la rendicontazione delle spese, nonche' i
relativi allegati, parti integranti del presente atto:
- Allegato A) Disposizioni applicative;
- Allegato A1) Criteri per la valutazione dei progetti e la selezione
delle relative domande;
- Allegato A2) Norme tecniche;
3) di stabilire che verra' approvata una graduatoria delle domande
suddividendole tra quelle ammesse a finanziamento, quelle ammissibili
e quelle non ammesse;
4) di dare atto, inoltre, che le quote di finanziamento a carico
dell'Unione Europea, dello Stato, della Regione e degli Enti
beneficiari, sono cosi' ripartite:
- Unione Europea: 50%;
- Stato: 35%;
- Regione: 15%;
5) di dare atto che ai pagamenti provvedera' direttamente l'Organismo
pagatore preposto (AGREA);
6) di dare mandato al Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo
e della costa di poter apportare, tramite determinazioni, eventuali
modifiche alle disposizioni applicative ed alla Modulistica allegate
al presente atto;
7) di dare atto che, quale Responsabile della Misura "2.t - Tutela
dell'ambiente in relazione alla selvicoltura", e' stato nominato, con
la determinazione richiamata nelle premesse n. 5933 del 26 giugno
2000, il funzionario regionale agr. Ambrosini Fausto, che coordinera'
anche il Gruppo di lavoro per la valutazione dei progetti presentati,
finalizzato all'effettuazione dell'istruttoria dei medesimi, sulla
base dei criteri e delle modalita' di selezione indicati nel presente
provvedimento;
8) di stabilire, infine, che il presente atto sia pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Piano regionale di Sviluppo rurale
Misura 2.t - Tutela dell'ambiente in relazione alla selvicoltura"
Realizzazione di strumenti di conoscenza e prevenzione Banche dati di
interesse forestale.
Disposizioni applicative
INDICE
1. Finalita'
2. Tipologie di attivita' ammissibili a contributo
3. Area di applicazione
4. Beneficiari
5. Entita' dell'aiuto
6. Domande di finanziamento
7. Modulistica, progetto e documentazione
8. Istruttoria delle domande
9. Criteri per la ripartizione dei fondi
10. Realizzazione delle attivita' e impegni del beneficiario
11. Rendicontazione delle spese e liquidazione dei contributi
12. Monitoraggio e controlli
Allegati:
A1) Criteri per la valutazione e la selezione delle domande
A2) Norme tecniche
1. Finalita'
Obiettivo generale della Misura e' quello di migliorare il livello di
conoscenza del sistema forestale per conseguire una gestione
operativamente sostenibile delle foreste e una maggiore
razionalizzazione delle risorse.
Obiettivi operativi
Promuovere in forma di banche dati la realizzazione e l'aggiornamento
di strumenti di conoscenza degli ecosistemi forestali e di
prevenzione dei dissesti idrogeologici per consentire una gestione
ottimale, razionalmente sostenibile, delle risorse forestali.
L'Azione si prefigge l'obiettivo di raccogliere ed organizzare i dati
necessari per lo sviluppo di strumenti di gestione ottimale delle
foreste, di conoscenza e monitoraggio degli ecosistemi forestali e
per lo sviluppo di criteri e metodi di prevenzione e ripristino delle
forme di dissesto e calamita' naturali ed antropiche, mediante
l'impiego di tecniche a basso impatto ambientale, che interessano le
aree forestali.
A tale fine risulta essenziale coinvolgere tutti i soggetti
interessati alla pianificazione, alla programmazione ed alla gestione
degli interventi forestali (Regione, Province e Comunita' locali)
attraverso la realizzazione di banche dati informatizzate per il
censimento, il monitoraggio e la valutazione analitica delle realta'
e attivita' forestali al fine di ottimizzarne gli aspetti
gestionali.
Sono previsti, tra l'altro, il completamento e l'informatizzazione
della Carta forestale quale strumento base per l'individuazione delle
aree forestali e, in collegamento con altre banche dati quali
l'Inventario Forestale regionale, i Piani di assestamento o di
gestione forestale e le Carte regionali della vegetazione, per
l'analisi delle potenzialita', delle dinamiche evolutive e dei
fattori di degrado delle foreste. In particolare sara' sviluppato,
presso ciascun ente delegato, un Sistema Informativo territoriale
(GIS) per l'implementazione dei dati raccolti e l'integrazione delle
diverse banche dati in forma di strumenti operativi, da tenersi
aggiornato a cura delle strutture tecniche degli Enti delegati sulla
base di procedure standardizzate, codificate ed approvate dalla
Regione Emilia-Romagna.
Nell'ambito di tali banche dati, saranno sviluppati i seguenti moduli
specifici, cosi' come elencato nel Programma generale del Piano
regionale di Sviluppo rurale:
I. Carta forestale;
II. Catasto degli interventi selvicolturali e Catasto degli
interventi di ingegneria naturalistica;
III. Catasto della viabilita' forestale;
IV. Catasto delle aree forestali di proprieta' di Province e Comuni
e/o soggette a uso civico (comunalie, comunelli, ecc.);
V. altre banche dati di interesse forestale o progetti speciali.
2. Tipologie di attivita' amissibili a contributo
Nell'ambito della misura sono previste le seguenti attivita':
1) Carta forestale - rilevamento e informatizzazione dati
2) Catasto degli interventi selvicolturali e degli interventi di
ingegneria naturalistica - rilevamento e informatizzazione Catasto
della viabilita' forestale - rilevamento e informatizzazione dati
3) Catasto delle aree forestali di proprieta' di Province e Comuni
e/o soggette a uso civico (comunalie, comunelli, ecc.) - rilevamento
e informatizzazione dati
4) altre banche dati di interesse forestale o progetti speciali -
analisi, progettazione e realizzazione software - rilevamento e
informatizzazione dati.
3. Area di applicazione
La Misura si applica su tutto il territorio regionale.
4. Beneficiari
Possono accedere ai contributi della Misura le Province e le
Comunita' Montane, cosi' come di seguito riportato:
Province:
- Carta forestale;
- Catasto degli interventi selvicolturali e degli interventi di
ingegneria naturalistica;
- Catasto della viabilita' forestale;
- Catasto delle aree forestali di proprieta' di Province e Comuni e/o
soggette a uso civico (comunalie, comunelli, ecc.);
- altre banche dati di interesse forestale o progetti speciali.
Comunita' Montane:
- Catasto degli interventi selvicolturali e degli interventi di
ingegneria naturalistica;
- altre banche dati di interesse forestale o progetti speciali.
5. Entita' dell'aiuto
II contributo pubblico per ogni tipologia di intervento e' pari al
100% dell'importo delle spese ammesse e viene commisurato ai costi
effettivamente sostenuti dal beneficiario per le attivita'
realizzate.
Sono considerate ammissibili tutte le spese sostenute dal
beneficiario per l'acquisto dei materiali, l'assistenza
tecnico-specialistica e le spese generali necessarie alla corretta
esecuzione delle attivita'.
6. Domande di finanziamento
Le domande di finanziamento devono essere presentate dagli Enti
beneficiari (Province e Comunita' Montane) alla Regione
Emilia-Romagna (Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile - Servizio Parchi e Risorse forestali - Via dei Mille n.
21 - 40121 Bologna).
Le domande, redatte utilizzando l'apposita modulistica approvata
dall'Organismo pagatore (AGREA), nonche' corredate di tutta la
documentazione richiesta e di seguito elencata, devono essere
trasmesse alla Regione Emilia-Romagna, sia su carta che su supporto
informatizzato, entro le ore 12 del centoventesimo giorno successivo
alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna della deliberazione della Giunta regionale di
approvazione del presente documento; qualora le domande vengano
inoltrate tramite posta, fa fede la data del timbro postale.
In caso di presentazione di domande incomplete, la Regione
Emilia-Romagna si riserva la facolta' di richiedere la documentazione
integrativa, fissando un termine improrogabile per la relativa
consegna.
Sara' cura della Regione Emilia-Romagna trasmettere all'Organismo
pagatore l'elenco delle domande presentate, al fine di consentire
l'espletamento delle attivita' amministrative previste.
7. Modulistica, progetto e documentazione
Modulistica
Le domande devono essere compilate su apposita modulistica
informatizzata approvata dall'Organismo pagatore (per una corretta
compilazione della modulistica occorre consultare le relative
istruzioni esplicative).
Ogni domanda deve contenere un solo progetto.
La modulistica e' composta da un modello base e dall'Allegato I:
- Modello base, composto da:
Quadro A: contiene i dati identificativi del richiedente e le
modalita' di pagamento prescelte;
Quadro B: contiene gli aspetti finanziari della domanda;
Quadro C: contiene i dati relativi alla forma giuridica del
richiedente;
Quadro D: contiene la dichiarazione di accettazione delle condizioni
di concessione dei contributi da parte del richiedente e l'elenco
degli allegati compilati;
- Allegato I: in esso vanno riepilogate le finalita' e gli aspetti
economici riportati nel preventivo di spesa dei progetti proposti.
Progetto
Unitamente alla modulistica, deve essere presentato il progetto
definitivo delle attivita' previste, nel quale vanno riportati i
seguenti elementi:
- relazione tecnica dettagliata, comprendente:
- metodologia e strumenti utilizzati nella rilevazione dei dati ed
origine degli stessi;
- stima della quantita' e qualita' dei dati da rilevare;
- tipologia del prodotto finale e formato dei dati;
- preventivo dei costi riportante le principali voci di spesa per
categoria:
- consulenze ed incarichi professionali;
- spese per personale (rilevazione dati e opportuna formazione dei
dipendenti dell'Ente beneficiario);
- materiali e strumentazioni;
- software ed hardware;
- spese varie (solo se strettamente necessarie alla realizzazione del
progetto);
- spese IVA;
- spese generali (massimo 10%).
Ciascun ente potra' presentare per il finanziamento sulla tipologia
"Altre banche dati di interesse forestale" un solo progetto
dell'importo massimo di 75.000,00 Euro.
Documentazione
Alla domanda di finanziamento l'ente beneficiario deve allegare,
inoltre, anche la Dichiarazione integrativa (Allegato B1) debitamente
compilata e firmata.
Nel caso in cui l'ente richiedente abbia gia' inoltrato richiesta di
finanziamento del progetto ad altro ente pubblico, o struttura
regionale diversa da quella competente per l'istruttoria della
domanda presentata, l'ente deve allegare una dichiarazione nella
quale si indicano gli estremi della suddetta richiesta.
Infine, l'ente beneficiario deve allegare alla domanda di
finanziamento anche una lista dei documenti presentati, sottoscritta
dal rappresentante dell'ente beneficiario: questo documento va
vistato dall'ufficio regionale ricevente all'atto della ricezione
della domanda.
Con la firma apposta in calce alla domanda (Modello base) ed alla
dichiarazione integrativa (Allegato B1), l'ente richiedente si assume
tutte le responsabilita' in merito alla veridicita' delle
dichiarazioni contenute ed e', pertanto, informato che, nel caso di
dichiarazioni mendaci, verranno applicate le sanzioni previste dagli
artt. 483, 495 e 496 del Codice penale e dovra' provvedere alla
restituzione, con gli interessi, dell'indebito percepito,
determinando, cosi', la decadenza del diritto al beneficio.
In sintesi, ogni domanda di finanziamento e' composta dai seguenti
documenti:
- Modulistica (1 copia)
1. Modello base (Quadri A, B, C, D);
2. Allegato I (dati tecnico-economici riassuntivi);
- Progetto (1 copia)
1. Progetto definitivo (relazione tecnica, preventivo di spesa);
- Documentazione (1 copia)
1. Dichiarazione integrativa (All. B1);
2. Eventuale dichiarazione di richiesta di finanziamento ad altro
ente pubblico o struttura regionale diversa da quella competente per
l'istruttoria della domanda;
3. Lista dei documenti presentati.
8. Istruttoria delle domande
L'Assessorato regionale all'Agricoltura, Ambiente e Sviluppo
sostenibile, entro 120 giorni dalla scadenza per la presentazione
delle domande di finanziamento da parte degli enti beneficiari, sulla
base dell'istruttoria tecnico-amministrativa predisposta dal Gruppo
di lavoro per la valutazione dei progetti, coordinato dal
Responsabile della Misura 2.t, provvede a:
- valutare l'ammissibilita' dei progetti pervenuti, attraverso la
verifica della presenza dei seguenti requisiti:
- titolarita' del richiedente a presentare la domanda di
finanziamento;
- rispetto della scadenza del termine di presentazione della
domanda;
- completezza della documentazione tecnica ed amministrativa
presentata;
- coerenza con le attivita' previste nel presente bando;
- selezionare i progetti pervenuti: il Gruppo di lavoro incaricato
della valutazione e della selezione dei progetti attribuisce i
punteggi ad ogni progetto applicando la metodologia illustrata
nell'Allegato A1: "Criteri per la valutazione dei progetti e la
selezione delle domande".
Il Gruppo di lavoro potra', inoltre, ridurre le attivita' previste in
progetto sulla base delle effettive disponibilita' finanziarie;
analogamente potranno essere modificati i costi unitari previsti nei
preventivi presentati quando questi prevedano una variazione in
aumento superiore al 10% rispetto alla media dei costi unitari,
calcolata sulla base dei costi unitari per le medesime attivita'
presenti in tutti i progetti presentati.
Il Gruppo di lavoro incaricato della valutazione e della selezione
dei progetti, verifica l'ammissibilita' dei progetti e redige un
verbale di istruttoria con il quale rende note le valutazioni
eseguite.
Terminata la fase istruttoria la Regione, con successivo atto della
Giunta, approva la graduatoria di tutte le domande presentate,
ammissibili e respinte, ed informa gli enti beneficiari in merito
all'esito dell'istruttoria.
Le somme revocate e le economie che eventualmente si verificassero
durante la realizzazione delle attivita' potranno essere reimpiegate
dalla Regione per il finanziamento di altri progetti.
9. Criteri per la ripartizione dei fondi
La suddivisione dei fondi disponibili per ciascuna tipologia di banca
dati viene effettuata sulla base dei seguenti criteri:
- 35% dei fondi disponibili e' riservato alla realizzazione ed
aggiornamento della Carta forestale e sara' ripartito fra gli enti
delegati sulla base dei seguenti criteri:
- l'80% per il finanziamento di progetti di realizzazione ex novo
della Carta forestale, ripartito proporzionalmente alla superficie
forestale da cartografare e informatizzare, desumibile dai progetti
ammessi o ammissibili;
- il 20% per il finanziamento di progetti di aggiornamento della
Carta forestale ripartito proporzionalmente fra i progetti ammessi o
ammissibili;
- 40% dei fondi disponibili e' destinato alla realizzazione e
implementazione dei Catasti:
- degli interventi selvicolturali e degli interventi di ingegneria
naturalistica;
- della viabilita' forestale;
- delle aree forestali di proprieta' di Province e Comuni e/o
soggette a uso civico (comunalie, comunelli, ecc.).
Gli importi saranno ripartiti e assegnati agli enti delegati sulla
base dei seguenti criteri:
- il 40% sulla base della superficie forestale di ciascun ente;
- il 40% in proporzione alla quantita' di dati da rilevare desumibili
dai progetti ammessi o ammissibili a seguito dell'istruttoria;
- il 20% sulla base delle caratteristiche dei progetti valutati sulla
base dei seguenti parametri:
- economicita';
- modalita' di realizzazione (50% minimo interno amministrazione);
- gestione associata (su base provinciale del progetto);
- 25% dei fondi disponibili per il finanziamento di "Altre banche
dati o progetti speciali", oppure per la gestione integrata di
progetti presentati per le attivita' precedenti e ritenuti di
particolare interesse sulla base delle seguenti motivazioni:
- attivita' realizzate per conto o in collaborazione con la Regione
Emilia-Romagna;
- gestione integrata delle attivita' a livello provinciale;
- coordinamento di progetti di diversi enti (sulla base di un
protocollo di intesa);
- piani di formazione del personale (attivita' propedeutiche alla
rilevazione e gestione dei dati);
- acquisto hardware e software (di qualita' e quantita' proporzionata
alle attivita' da realizzare);
- attivita' di divulgazione.
La Regione si riserva di apportare variazioni, fino al 20%, nel
rapporto fra le somme destinate a ciascuna tipologia di banca dati
sulla base delle richieste pervenute e dell'entita' dei dati da
rilevare.
In caso di mancata presentazione di progetti da parte di alcuni enti,
le rispettive quote di finanziamento saranno utilizzate per il
finanziamento di progetti presentati da altri enti delegati.
10. Realizzazione delle attivita' ed impegni del beneficiario
Per la realizzazione delle attivita' previste si stabiliscono le
seguenti modalita':
- modalita' tecniche di realizzazione:
in merito alle metodologie da applicare si rimanda alle "Norme
tecniche" dell'Allegato A.2, si dovra' far comunque riferimento anche
a quanto riportato nella delibera di Consiglio regionale del 28
maggio 2003, n. 484 "Approvazione dell'Atto di indirizzo e
coordinamento tecnico per l'attuazione della L.R. 24 marzo 2000, n.
20, art. A-27, recante Strumenti cartografici digitali e modalita' di
coordinamento ed integrazione delle informazioni a supporto della
pianificazione. (Proposta della Giunta regionale in data 14 aprile
2003, n. 650)";
- tempi di attuazione:
ultimazione di attivita' e rendicontazione delle spese (stato
finale): entro il 31/3/2006;
- proroghe delle attivita':
non sono previste proroghe per l'ultimazione delle attivita' e la
rendicontazione delle spese;
- modifiche del progetto:
la Regione, limitatamente a cause di forza maggiore, nonche'
necessita' o opportunita' di natura tecnica, puo' autorizzare
modifiche ai progetti, con atti del Dirigente responsabile, a
condizione che le modifiche proposte non contrastino con le finalita'
generali previste dal PRSR e con le prescrizioni eventualmente
emanate, non influiscano in maniera sostanziale sui parametri di
selezione adottati in sede di approvazione della graduatoria e non
comportino il superamento dell'importo complessivo del finanziamento
approvato. Al fine di poter avviare l'iter di autorizzazione delle
eventuali modifiche, gli enti beneficiari devono inoltrare richiesta
alla Regione ed inviare il relativo Allegato I modificato e copia del
nuovo progetto definitivo o esecutivo;
- rispetto della Normativa comunitaria in materia di appalti,
forniture e servizi:
nel caso in cui gli enti beneficiari si avvalgano di ditte e
consulenti esterni, per l'attuazione delle attivita' previste dal
bando, gli affidamenti dovranno essere effettuati nel rispetto della
vigente normativa comunitaria e nazionale in materia di appalti,
forniture e servizi.
11. Rendicontazione delle spese e liquidazione dei contributi
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle inerenti alle voci previste per le
attivita' ammesse a contributo, la relativa IVA e le spese generali.
Rendicontazione spese
Gli enti beneficiari devono trasmettere la sottoelencata
documentazione, anche su base informatizzata, per la rendicontazione
delle spese sostenute relativamente ai materiali acquistati e alle
attivita' realizzate, alla Regione Emilia-Romagna (Assessorato
Agricoltura, Ambiente e Sviluppo sostenibile - Servizio Parchi e
Risorse forestali - Via dei Mille n. 21 - 40121 Bologna), secondo le
modalita' ed i tempi descritti di seguito, in modo da consentire alla
Regione di predisporre i documenti ed inoltrarli all'Organismo
pagatore (AGREA) in tempo utile:
- stato di avanzamento lavori: l'ente beneficiario puo' inoltrare
alla Regione richieste di liquidazione delle spese, nel numero
massimo di 1 per ogni domanda ammessa a finanziamento e fino al 50%
del contributo ammesso, inviando la seguente documentazione
comprovante l'avvenuta realizzazione delle attivita' e la relativa
liquidazione delle somme indicate:
- dichiarazione di avanzamento lavori e richiesta di liquidazione
delle spese sostenute (Allegato B2);
- Allegato I: modulo riepilogativo delle attivita' realizzate (SAL);
- saldo: l'ente beneficiario, entro il 31/3/2006, deve inoltrare la
seguente documentazione comprovante l'avvenuta realizzazione delle
attivita' previste e la relativa liquidazione delle somme indicate:
- dichiarazione di fine attivita' e richiesta di liquidazione delle
spese sostenute (Allegato B2);
- elenco di tutti i titoli giustificativi (fatture, note spesa o
altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente) delle
spese sostenute e degli eventuali mandati di pagamento (Allegato
B3);
- copia dei dati rilevati su supporto informatizzato;
- Allegato I: modulo riepilogativo delle attivita'realizzate;
- rendicontazione finale: entro 3 mesi dal ricevimento dei fondi da
parte dell'Organismo pagatore, l'ente beneficiario deve provvedere
all'invio alla Regione dell'elenco definitivo di tutti i titoli
giustificativi (fatture, note spese o altri documenti contabili
aventi forza probatoria equivalente) delle spese sostenute e di tutti
mandati di pagamento (Allegato B3).
Un eventuale ritardo nella presentazione della documentazione per la
rendicontazione delle spese oltre i termini fissati, puo' comportare
la perdita definitiva delle risorse finanziarie stabilite per
l'annualita' in corso e la conseguente erosione dei fondi disponibili
per le annualita' successive, in quanto l'Organismo pagatore puo' non
essere piu' in grado di erogare i pagamenti per la chiusura annuale
del bilancio della Sezione Garanzia del FEOGA, per cui possono
sussistere gli estremi per procedere alla revoca totale o parziale
del contributo approvato.
Qualora i termini temporali di rendicontazione delle spese, indicati
nel presente atto, dovessero essere modificati a seguito di
determinazioni dell'Organismo pagatore o di valutazioni sulla
concreta possibilita' del rispetto dei termini fissati dall'Unione
Europea, la Regione puo' assumere i necessari atti di modifica,
tramite determinazione, dandone comunicazione agli enti beneficiari.
Liquidazione contributo
La Regione, dopo aver proceduto all'attestazione della conformita'
tecnico-amministrativa della documentazione pervenuta, e alla
verifica dei dati trasmessi su supporto informatizzato procede
all'approvazione degli elenchi degli enti beneficiari per la
liquidazione dei contributi ed all'invio di detti elenchi
all'Organismo pagatore per i relativi pagamenti, congiuntamente ai
relativi archivi informatici ed all'autorizzazione al pagamento, fino
alla concorrenza dello stanziamento previsto.
Tale trasferimento dei dati all'Organismo pagatore, compete alla
Direzione generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
All'erogazione dei contributi agli enti beneficiari provvede
direttamente l'Organismo pagatore secondo le modalita' ed i tempi
stabiliti per la gestione dei Fondi strutturali comunitari
FEOGA-Garanzia.
Revoca contributo
La Regione procede alla revoca parziale o totale del finanziamento,
dandone comunicazione all'Organismo pagatore che provvedera' al
recupero delle somme eventualmente gia' erogate, qualora si
verifichino le sottoelencate condizioni:
- rinuncia da parte dell'ente beneficiario all'esecuzione delle
attivita' previste dal progetto, anche a causa di impedimenti di
diversa natura che non ne consentano la realizzazione;
- mancata osservanza dei termini di ultimazione delle attivita' e di
rendicontazione finale delle spese;
- realizzazione di attivita' difformi dal progetto ammesso a
finanziamento;
- mancata osservanza delle eventuali prescrizioni emanate dalla
Regione;
- mancato inizio dei lavori alla data del 31/12/2004.
12. Monitoraggio e controlli
Monitoraggio e valutazione
Per gli interventi di monitoraggio delle attivita' finanziate, gli
enti beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni che
verranno richieste dalla Regione, al fine di potere definire
periodicamente lo stato di attuazione, sia fisico che finanziario,
del Piano di Sviluppo rurale, nonche' ulteriori dati per la
valutazione dell'efficacia della Misura.
Controlli e sanzioni
I controlli tecnici ed amministrativi e le eventuali sanzioni sono
disciplinati, secondo le procedure previste nell'ambito dei Fondi
strutturali comunitari e del PRSR, in conformita' con quanto disposto
dalla normativa comunitaria (Regg. n. 3508/92, n. 2419/01, n. 445/02
e loro modifiche), nazionale (Leggi 689/81, 898/86, 241/90, DPR
445/00, DM 4 dicembre 2002 e loro modifiche), regionale (PRSR),
nonche' delle disposizioni operative relative all'esecuzione delle
attivita' di controllo.
II sistema integrato di gestione e di controllo prevede l'esecuzione
di una serie di controlli, sia di carattere amministrativo che
tecnico, sulla base della documentazione pervenuta ed attraverso
sopralluoghi, in modo tale da verificare il rispetto delle condizioni
di concessione degli aiuti previste e dei relativi impegni assunti.In
particolare, i controlli sono finalizzati all'accertamento:
- dell'ammissibilita' delle domande (fase di istruttoria):
- controlli amministrativi della presenza e completezza della
documentazione sul 100% delle domande pervenute (verbale di
istruttoria);
- del rispetto degli impegni e degli obiettivi progettuali (fase di
rendicontazione):
- controlli amministrativi del rispetto delle condizioni di progetto
e delle eventuali prescrizioni impartite, sulla base della
documentazione pervenuta, sul 100% dei progetti finanziati (stato
finale delle attivita');
- dell'avvenuta realizzazione delle attivita' (fase di controllo
ex-post):
- controlli in loco in merito alla realizzazione delle attivita' nel
rispetto delle condizioni di progetto e delle eventuali prescrizioni
impartite su almeno l'1% dei progetti finanziati.
I controlli vengono effettuati su un campione estratto dall'Organismo
pagatore in base ad un'analisi del rischio, cosi' come previsto dal
Regolamento (CE) n. 2419/01 (art. 19).
L'Organismo pagatore puo' effettuare controlli amministrativi
incrociati con il sistema integrato di gestione e di controllo
istituito dal Regolamento (CE) n. 3508/92.
La Regione Emilia-Romagna si riserva, comunque, la facolta' di
effettuare ulteriori verifiche tecnico-amministrative in corso
d'opera e/o ad ultimazione delle attivita'.
Le sanzioni possono riguardare, in particolare, false dichiarazioni,
mancato rispetto degli impegni, ecc.
In caso di falsa dichiarazione resa per negligenza grave, oltre
aquanto previsto dal DPR n. 445 del 28 dicembre 2000, si applica
l'art. 63 del Reg. (CE) n. 445/02 che prevede che il beneficiario
interessato sia escluso da tutte le Misure del PRSR per l'anno in
questione; qualora la falsa dichiarazione sia resa intenzionalmente,
l'esclusione si estende anche all'anno successivo.
Detta esclusione costituisce provvedimento aggiuntivo rispetto alle
decadenze e sanzioni previste dalla normativa sui controlli.
Qualora si verifichi un utilizzo non corretto dei fondi pubblici si
procedera':
- al recupero delle somme percepite indebitamente, maggiorate degli
interessi legali;
- alla segnalazione, se del caso, all'Autorita' giudiziaria per gli
eventuali procedimenti penali (art. 640-bis del Codice penale);
- all'applicazione delle sanzioni amministrative ai sensi della Legge
23 dicembre 1986, n. 898 e sue successive modifiche ed integrazioni.
Per quanto non espressamente richiamato in questo provvedimento, ai
fini delle attivita' di controllo si rimanda alle procedure
dell'Organismo pagatore (AGREA), restano altresi' valide le vigenti
disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di
controlli e sanzioni.
ALLEGATO A1)
Piano regionale di sviluppo rurale
Misura 2.t - "Tutela dell'ambiente in relazione alla selvicoltura"
Realizzazione di strumenti di conoscenza e prevenzione banche dati di
interesse forestale
Criteri per la valutazione dei progetti e la selezione delle domande
(segue allegato fotografato)