REGIONE EMILIA-ROMAGNA - CONSIGLIO REGIONALE

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 28 maggio 2003, n. 484

Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento tecnico per l'attuazione della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, art. A-27, recante "Strumenti cartografici digitali e modalita' di coordinamento ed integrazione delle informazioni a supporto della pianificazione" (proposta della Giunta regionale in data 14 aprile 2003, n. 650)

IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                       
Vista la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 650 del 14              
aprile 2003, recante in oggetto "Approvazione dell'atto di indirizzo            
e coordinamento tecnico per l'attuazione della L.R. 24 marzo 2000, n.           
20, art. A-27, recante ôStrumenti cartografici digitali e modalita'             
di coordinamento ed interazione delle informazioni a supporto della             
pianificazione'. Proposta al Consiglio regionale" e che qui di                  
seguito si trascrive integralmente:                                             
"LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                         
Vista la L.R. 24 marzo 2000, n. 20, "Disciplina generale sulla tutela           
e l'uso del territorio", e in particolare:                                      
- l'articolo 16, il quale prevede al comma 1, che la Regione, al fine           
di assicurare lo sviluppo coordinato ed omogeneo delle attivita' di             
pianificazione territoriale e urbanistica, adotta atti di indirizzo e           
coordinamento delle funzioni pianificatorie delle Province e dei                
Comuni, nonche' atti di coordinamento tecnico e direttive relative              
all'esercizio delle funzioni delegate;                                          
- il Capo A-VI, strumenti a supporto della pianificazione, ed in                
particolare l'articolo A-27, comma 6, il quale stabilisce che la                
Regione definisce, nel quadro delle modalita' di coordinamento delle            
informazioni relative al territorio ed alla pianificazione di cui               
all'art. 17:                                                                    
a) le modalita' per assicurare la congruenza di inquadramento delle             
carte topografiche comunali con le mappe catastali e con la CTR;                
b) le caratteristiche generali del PSC e del POC in formato digitale,           
anche ai fini del monitoraggio e bilancio della pianificazione di cui           
all'art. 51;                                                                    
c) le caratteristiche generali dei dati del sistema informativo                 
geografico, e in particolare: la georeferenziazione, il modello dati,           
i formati, la documentazione e le regole di interscambio;                       
- l'articolo 16, il quale prevede al comma 3, che i citati atti di              
indirizzo e di coordinamento sono assunti con delibera del Consiglio            
regionale, su proposta della Giunta, previa intesa con la Conferenza            
Regione-Autonomie locali di cui all'art. 31 della L.R. 3/99, e che              
successivamente sono pubblicati nel Bollettino Ufficiale della                  
Regione;                                                                        
visti inoltre l'articolo 1 della L.R. 19 aprile 1975, n. 24,                    
"Formazione di una cartografia regionale" e l'articolo 2 della L.R.             
26 luglio 1988, n. 30, "Costituzione del Sistema Informativo                    
regionale" che cosi' definisce le finalita' del SIR: "Il SIR e'                 
finalizzato all'organizzazione delle conoscenze di supporto                     
all'azione di governo della Regione e al raccordo con le scelte degli           
Enti locali e le politiche di intervento e scala nazionale; favorisce           
altresi' la reciproca utilizzazione dei dati tra sistemi informativi            
pubblici e privati";                                                            
considerato che con la propria deliberazione n. 828 in data 27 maggio           
2002 e' stato approvato il "Piano Telematico regionale - Programma              
operativo 2002" al cui interno e' prevista l'iniziativa 4.1 per la              
realizzazione dell'Infrastruttura geografica dell'Emilia-Romagna che            
deve avere, fra le sue componenti fondamentali, un sistema di regole            
per la costruzione, aggiornamento, documentazione, certificazione e             
diffusione dei dati geografici;premesso:                                        
- che l'individuazione delle tematiche oggetto del citato articolo              
A-27 della L.R. 20/00, per le quali si rende necessario predisporre             
atti di indirizzo e coordinamento, e' stata oggetto di                          
approfondimento tecnico, attraverso il lavoro congiunto di                      
collaboratori regionali dei Servizi competenti in materia;                      
- che la stessa attivita' di approfondimento tecnico ha recepito                
contributi tematici da parte di una pluralita' di soggetti                      
istituzionali e specialisti attraverso specifici incontri a tale                
scopo effettuati - che hanno visto in particolare la partecipazione             
di Province, Comuni, Servizi regionali con competenze territoriali,             
Comunita' Montane, Arpa, Autorita' di bacino, Unione delle bonifiche,           
Aziende ex municipalizzate - che hanno fornito utili indicazioni per            
l'elaborazione del progetto di atto di indirizzo e coordinamento                
tecnico allegato alla presente deliberazione;                                   
ritenuto di sottoporre tale progetto all'approvazione del Consiglio             
regionale, come previsto dall'articolo 16, L.R. 20/00;                          
dato atto dell'intesa degli Enti locali sullo stesso progetto,                  
assunta ai sensi dell'articolo 31, L.R. 3/99 nell'ambito della                  
Conferenza Regione-Autonomie locali, il giorno 17 marzo 2003;                   
dato atto dei pareri favorevoli espressi sul presente provvedimento             
ai sensi dell'articolo 37, quarto comma, della L.R. 43/01 e della               
propria deliberazione 2774/01:                                                  
- di regolarita' tecnica espressi, per quanto di rispettiva                     
competenza, dal Responsabile del Servizio Monitoraggio del sistema              
insediativo, arch. Maurizio Maria Sani, dal Responsabile del Servizio           
Sistemi informativi geografici, ing. Gian Paolo Artioli, dal                    
Responsabile del Servizio Affari giuridici del territorio, dott.                
Giovanni Pietro Santangelo;                                                     
- di legittimita' espressi, per quanto di rispettiva competenza, dal            
Direttore generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di                
mobilita', dott. Roberto Raffaelli e dal Direttore generale                     
all'Organizzazione, Sistemi informativi e Telematica, dott. Gaudenzio           
Garavini;                                                                       
su proposta dell'Assessore alla Programmazione territoriale,                    
Politiche abitative, Riqualificazione urbana e dell'Assessore alle              
Finanze, Organizzazione, Sistemi informativi e Controllo strategico;            
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
di proporre al Consiglio regionale:                                             
1) di approvare l'atto di indirizzo e coordinamento tecnico per                 
l'attuazione della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, recante "Strumenti                
cartografici digitali e modalita' di coordinamento ed integrazione              
delle informazioni a supporto della pianificazione", di cui                     
all'Allegato, parte integrante della presente deliberazione;                    
2) di disporre la pubblicazione della deliberazione nel Bollettino              
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;                                         
3) di disporre che sia data comunicazione dei contenuti della                   
deliberazione agli Enti interessati.                                            
ALLEGATO                                                                        
Atto di indirizzo e coordinamento tecnico per l'attuazione della L.R.           
24 marzo 2000, n. 20                                                            
Strumenti cartografici digitali e modalita' di coordinamento ed                 
integrazione delle informazioni a supporto della pianificazione                 
Indice generale                                                                 
Introduzione                                                                    
A. CARTA GEOGRAFICA UNICA (CGU) DIGITALE                                        
A.1. Georeferenziazione A.1.1. Confrontabilita' geografica digitale             
tra le rielaborazioni vettoriali degli Enti locali della Carta                  
tecnica regionale 1:5000 (CTR5) con la versione regionale raster                
georeferenziata A.1.2. Congruenze di inquadramento                              
(geodetico-topografico) tra la CTR5 (1:5.000) e le carte topografiche           
comunali e catastali a maggiore o uguale scala (1:1.000, 1:2.000 e              
1:5.000)                                                                        
A.2. Modello dati                                                               
A.3. Formato (di scambio)                                                       
A.4. Documentazione (metadati)                                                  
A.5. Regole d'interscambio (diffusione)                                         
A.6. Controllo di qualita' (autocertificazione) A.6.1 Principi                  
generali A.6.2 Autocertificazione, da parte degli Enti locali, della            
confrontabilita' geografica digitale delle rielaborazioni vettoriali            
della CTR5 A.6.3 Autocertificazione, da parte degli Enti locali,                
della congruenza di inquadramento geometrico delle carte topografiche           
comunali a maggiore scala                                                       
B. CARTOGRAFIA TEMATICA E PIANI SETTORIALI                                      
B.1. Georeferenziazione                                                         
B.2. Modello dati                                                               
B.3. Formato (di scambio)                                                       
B.4. Documentazione (metadati)                                                  
B.5 Regole d'interscambio (diffusione)                                          
B.6 Controllo di qualita' (autocertificazione)                                  
C. CARTOGRAFIA DIGITALE DEI PIANI TERRITORIALI ED URBANISTICI                   
GENERALI Premessa                                                               
C.2 Modello dati                                                                
APPENDICE.  GLOSSARIO DEI TERMINI                                               
Introduzione                                                                    
1. La L.R. 24 marzo 2000, n. 20  "Disciplina generale sulla tutela ed           
uso del territorio" (di seguito denominata legge) ha innovato in modo           
significativo il processo di pianificazione territoriale ed                     
urbanistica, perseguendo lo sviluppo dei contenuti conoscitivi e                
valutativi dei piani, allo scopo di assicurare una maggiore coerenza            
degli obiettivi e delle scelte degli stessi con le caratteristiche              
del territorio. In secondo luogo, la legge ha dato un significativo             
impulso ai processi di concertazione e cooperazione tra le                      
amministrazioni che concorrono al governo del territorio e tra le               
stesse ed i privati.                                                            
Le principali innovazioni della disciplina del processo di                      
pianificazione che conseguono da queste finalita' della legge sono              
state illustrate nell'atto di indirizzo e coordinamento tecnico                 
approvato con delibera del Consiglio regionale 4 aprile 2001, n. 173,           
e sono costituite:                                                              
- dall'introduzione della Conferenza di Pianificazione, quale momento           
della fase di elaborazione dei piani, nella quale sviluppare processi           
di concertazione sugli aspetti conoscitivi e valutativi e sulle                 
scelte strategiche dei piani (art.14);                                          
- dalla previsione della costruzione, aggiornamento e implementazione           
del quadro conoscitivo del territorio e della valutazione di                    
sostenibilita' ambientale e territoriale attraverso il coordinamento            
e l'integrazione delle informazioni e dei dati territoriali e                   
ambientali raccolti dalle amministrazioni pubbliche per i propri                
compiti istituzionali (art.17);                                                 
- dalla previsione di una attivita' di monitoraggio e bilancio sia              
degli strumenti che del sistema della pianificazione (art. 3 e art.             
51).                                                                            
Allo scopo di consentire l'effettivo sviluppo di queste attivita' di            
cooperazione nel campo del governo del territorio, appare essenziale            
realizzare le condizioni per una effettiva circolazione dei dati e              
delle informazioni tra i diversi soggetti nonche' la confrontabilita'           
e l'integrazione degli stessi. Da qui la necessita', indicata dal               
secondo comma dell'art. 17 della legge di provvedere a definire le              
modalita' di coordinamento e integrazione delle informazioni utili al           
sistema della pianificazione, attraverso l'emanazione di un atto di             
indirizzo e coordinamento tecnico.                                              
La legge si preoccupa di fornire all'art. A-27 indicazioni generali             
circa le modalita' tecniche con le quali realizzare l'esigenza di               
coordinamento appena ricordata, costituite dalle caratteristiche                
generali dei dati dei sistemi informativi geografici e degli                    
strumenti cartografici e digitali a supporto della pianificazione               
territoriale ed urbanistica.                                                    
Pertanto, il presente atto di indirizzo e coordinamento tecnico ha lo           
scopo di specificare i criteri e le regole generali, concordate tra i           
soggetti chiamati ad intervenire nei processi di pianificazione, che            
garantiscano la congruenza di inquadramento e la confrontabilita'               
geografica e digitale degli strumenti cartografici di supporto alla             
pianificazione, quale condizione essenziale per la corretta                     
georeferenziazione dei dati del quadro conoscitivo e delle scelte di            
pianificazione.                                                                 
In considerazione delle profonde innovazioni introdotte dalla legge             
negli strumenti di pianificazione comunale risulta poi necessario               
pervenire alla definizione di un modello dati relativo ai contenuti             
dei nuovi piani strutturali e operativi comunali, ai fini del                   
monitoraggio e della loro adeguata rappresentazione nel quadro                  
conoscitivo, anche in forma digitale. Esigenza, questa ultima, che              
deriva in parte dalla constatazione di come i processi produttivi e             
gestionali degli strumenti di pianificazione territoriale, e in                 
particolare di quelli di pianificazione urbanistica comunale                    
generale, siano supportati da strumenti software GIS (sistemi                   
informativi geografici) in maniera sempre piu' efficace e diffusa.              
2. Passando ad una considerazione piu' analitica dei contenuti del              
presente atto di indirizzo e coordinamento tecnico, e' utile seguire            
le puntuali indicazioni fornite dal citato art. A-27 della legge                
circa le caratteristiche generali che debbono essere possedute dai              
dati dei sistemi informativi geografici e dagli strumenti                       
cartografici e digitali a supporto della pianificazione territoriale            
ed urbanistica:                                                                 
- la confrontabilita' geografica e digitale degli strumenti di                  
pianificazione e delle relative analisi del quadro conoscitivo;                 
- la congruenza di inquadramento delle carte topografiche comunali              
con le mappe catastali;                                                         
- la definizione delle caratteristiche generali dei dati del sistema            
informativo geografico per la pianificazione territoriale, e in                 
particolare: la georeferenziazione, i formati, la documentazione e le           
regole di interscambio degli stessi;                                            
- la definizione delle caratteristiche generali del PSC e del POC in            
formato digitale.                                                               
Piu' in particolare, al comma 1 dell'art. A-27 la legge richiede la             
confrontabilita' geografica e digitale degli strumenti di                       
pianificazione e delle relative analisi del quadro conoscitivo, quale           
presupposto fondamentale sia per la loro realizzazione e                        
consultazione sia per il migliore svolgimento delle Conferenze di               
Pianificazione (art.14). La confrontabilita' geografica e digitale              
degli strumenti di pianificazione e' infatti condizione necessaria              
per lo scambio delle informazioni tra:                                          
- le amministrazioni pubbliche, che svolgono tra i propri compiti               
istituzionali, funzioni di raccolta, aggiornamento ed elaborazione di           
dati territoriali ed ambientali, al fine di concorrere al                       
coordinamento e integrazione dei dati utili per la implementazione              
del quadro conoscitivo del territorio in occasione della                        
predisposizione dei piani territoriali ed urbanistici;                          
- gli enti ed organismi che partecipano alla conferenza di                      
pianificazione con la finalita' di mettere a disposizione                       
dell'amministrazione procedente significativi contributi                        
collaborativi in merito agli elaborati conoscitivi e valutativi del             
territorio contenuti nel quadro conoscitivo e nella valutazione                 
preventiva di sostenibilita' ambientate e territoriale delle scelte             
strategiche dei piani;                                                          
- Comuni, Province e Regione per effettuare monitoraggi e bilanci               
della pianificazione.                                                           
Al comma 2 dell'art. A-27 della legge si conferma una continuita' di            
prassi disciplinare con la previgente L.R. 7 dicembre 1978, n. 47,              
riguardo al supporto topografico principale di base da utilizzare per           
le suddette rappresentazioni territoriali, la Carta tecnica regionale           
alla scala 1:5.000 (CTR5) di cui alla L.R. 19 aprile 1975, n. 24 o le           
carte derivate da essa, alle scale 1:10.000 (CTR10), 1:25.000                   
(CTR25), 1:50.000 (CTR50). Al comma 5 del suddetto art. A.27, e'                
confermata la titolarita' della Regione a provvedere                            
all'aggiornamento di tali cartografie anche attraverso lo sviluppo di           
accordi con gli Enti locali. Le versioni regionali digitali di queste           
carte sono attualmente disponibili solo in formato raster                       
georeferenziato (ottenute mediante scansione e georeferenziazione di            
alta qualita' dei disegni analogici).                                           
L'evoluzione tecnologica riguardante i processi di produzione                   
cartografica digitale ha favorito e favorisce molteplici esperienze             
da parte di soggetti pubblici e privati in campo cartografico, che              
hanno portato a sviluppare in sede locale integrazioni, aggiornamenti           
e versioni vettoriali della CTR5 nonche' nuovi supporti cartografici            
di base (ovvero di carattere tecnico-topografico a scala maggiore               
rispetto alla CTR5 stessa) utilizzati poi per rappresentare analisi             
territoriali o strumenti di pianificazione.                                     
Pertanto nella legge si e' prevista anche la possibilita' di                    
utilizzare questi supporti ai fini della pianificazione territoriale            
ed urbanistica a condizione che possiedano requisiti di                         
confrontabilita' geografica e digitale con la Carta tecnica regionale           
e quindi, di fatto, con la versione regionale raster georeferenziata            
della CTR5. In sostanza la legge, al comma 3 dell'art A-27,                     
stabilisce che le carte tecnico-topografiche regionali predisposte in           
formato digitale raster georeferenziato potranno essere utilizzate              
anche in ulteriori versioni digitali in formato vettoriale, purche'             
congruenti con i dati raster dal punto di vista informativo e                   
geometrico.                                                                     
L'ulteriore esigenza rappresentata dall'art.A-27, comma 6, lettera              
a), della legge e' quella di assicurare la congruenza di                        
inquadramento delle carte topografiche comunali con le mappe                    
catastali (entrambe a maggior scala -  mediamente 1:2000) e con la              
CTR5; in tale caso la congruenza supporta in maniera piu' adeguata il           
passaggio di scala della cartografia dal PSC al POC.                            
Allo scopo di realizzare le condizioni tecniche che consentano un               
piu' efficace scambio delle informazioni, il comma 6, lettera c),               
dell'art A-27 richiede, inoltre, che con atto di indirizzo siano                
definite le caratteristiche generali dei dati del sistema informativo           
geografico per la pianificazione territoriale, e in particolare: la             
georeferenziazione, i formati, la documentazione e le regole di                 
interscambio.                                                                   
La legge individua inoltre la specifica esigenza di definire le                 
caratteristiche generali del PSC e del POC in formato digitale (comma           
6 lettera b) dell'art A-27); con il presente atto si delineano quindi           
gli aspetti specifici relativi alla georeferenziazione ed alla                  
sperimentazione di un modello dati per tali strumenti, volto in                 
particolare a favorire sia la valutazione di sostenibilita' e                   
monitoraggio dei piani (art.5), sia il monitoraggio e bilancio della            
pianificazione (art. 51).                                                       
Tali principi sono estesi all'insieme degli strumenti generali di               
pianificazione territoriale ed urbanistica - PTR, PTCP, PSC-POC                 
(artt. 9 e 10).                                                                 
3. I prodotti cartografici digitali interessati dal presente atto               
d'indirizzo tecnico sono  quelli oggetto di concertazione                       
istituzionale e monitoraggio, e sono riconducibili alle seguenti tre            
tipologie:                                                                      
A. cartografia di supporto: Carta tecnica regionale alla scala                  
1:5.000 (CTR5); carte topografiche regionali a media/piccola scala              
(1:10.000-CTR10, 1:25.000-CTR25, 1:50.000-CTR50, 1:250.000-CTR250);             
carte topografiche comunali e mappe catastali; ortofoto aeree e                 
satellitari ad alta risoluzione georeferenziate a scala 1:5.000 e               
1:10.000;                                                                       
B. cartografia tematica, relativa sia allo stato di fatto del                   
territorio e dell'ambiente, sia al sistema della pianificazione                 
vigente, necessaria per la predisposizione dei quadri conoscitivi               
degli strumenti di pianificazione e programmazione generale e                   
settoriale;                                                                     
C. strumenti generali di pianificazione territoriale ed urbanistica.            
I prodotti elencati al punto A sono funzionalmente aggregabili in               
quanto inseriti nella costruzione della Carta Geografica Unica (CGU),           
definibile come processo di qualificazione ed integrazione dei dati             
topografici degli Enti locali nell'ambito del miglioramento della               
gestione della CTR5.                                                            
Piu' in dettaglio si puo' dire che, nell'ambito del miglioramento del           
rapporto costi/benefici della gestione digitale (ai fini della                  
programmazione e pianificazione territoriale) delle cartografie                 
topografiche a grande scala (1:500-1:10.000) e' fondamentale che le             
geometrie degli stessi oggetti vengano rilevate e memorizzate una               
sola volta. In tale contesto e' opportuno sostituire i dati della               
CTR5 con, quando disponibili, dati topografici migliori sia per                 
qualita' geometrica, sia per qualita' di aggiornamento (aggiornamenti           
piu' recenti rispetto all'ultima edizione regionale disponibile) e              
per questo motivo la Regione ha gia' avviato un programma di                    
collaborazione con gli Enti locali e con altri soggetti pubblici e              
privati sia per integrare preventivamente le carte topografiche                 
comunali alla CTR5, sia per utilizzare gli aggiornamenti dei dati               
topografici realizzati a livello locale.                                        
Tale processo di integrazione e' stato denominato Carta Geografica              
Unica (CGU); la collaborazione al processo di costruzione della CGU             
garantisce preventivamente l'Ente locale dei requisiti di                       
"intercomunicazione geografica digitale" relativamente ai propri dati           
topografici. Il Servizio Sistemi informativi geografici della                   
Regione, per garantire agli utenti un'idonea qualita' di gestione               
geometrica dei dati topografici migliori disponibili nei vari ambiti            
territoriali, e' chiamato a definire, tra l'altro, anche informazioni           
riguardo alla qualita' geometrica degli stessi. Tali informazioni di            
qualita' saranno realizzate in collaborazione con i soggetti                    
competenti nella gestione operativa degli specifici dati topografici            
realizzati a livello locale valutando sia l'iter tecnico specifico              
adottato, sia le verifiche di qualita' gia' operate a livello                   
locale.                                                                         
Per quanto attiene alla cartografia catastale, pur inserita nella               
presente direttiva, occorre precisare che soltanto con l'effettivo              
avvio del decentramento dei dati e delle funzioni dall'Agenzia del              
Territorio verso i Comuni e le loro Unioni/Associazioni sara'                   
concretamente possibile incidere sui processi di                                
costruzione/aggiornamento/documentazione della cartografia stessa.              
da notare che le mappe catastali, in genere alla scala 1:2.000, sono            
oggi disponibili in formato vettoriale soltanto per circa il 50% del            
territorio regionale.                                                           
Si ricorda comunque che la Regione, nell'ambito del summenzionato               
progetto di Carta Geografica Unica, ha avviato alcune operazioni                
strategiche sia per il completamento della vettorializzazione delle             
mappe catastali, sia per il raggiungimento di una effettiva                     
"congruenza geometrica" (cfr. successivo punto A.1.2) fra le diverse            
cartografie topografiche regionali e locali da una parte e la                   
cartografia catastale dall'altra. In particolare si menzionano le               
azioni di: a) raffittimento della rete IGM 95 su una maglia a 7 Km              
nel Sistema geodetico WGS 84; b) rigeoreferenziazione dei Punti                 
Fiduciali catastali nello stesso Sistema geodetico; c) costruzione di           
una rete di stazioni fisse GPS per l'aggiornamento cartografico.                
I prodotti elencati al punto -B- si riferiscono all'insieme di tutti            
i "tematismi cartografici", compresi i piani di settore, che entrano            
nei processi di pianificazione quali portatori di informazione                  
territoriale da parte di soggetti terzi rispetto all'Amministrazione            
procedente nell'elaborazione del piano, sia nella fase di progetto              
che nella fase della conferenza di pianificazione. Detti tematismi,             
pertanto, concorrono alla formazione del quadro conoscitivo degli               
strumenti di pianificazione, "elemento costitutivo del piano, quale             
elaborato in grado di restituire in maniera organica una                        
rappresentazione e valutazione del territorio oggetto della                     
pianificazione e dei processi evolutivi che lo caratterizzano" (art.            
4 della L.R. 20/00 e  punto 2 della deliberazione del Consiglio                 
regionale 4 aprile 2001, n. 173).                                               
Le regole per tali tematismi  cartografici riguardano pertanto "tutte           
le amministrazioni pubbliche che svolgono tra i propri compiti                  
istituzionali funzioni di raccolta, elaborazione e aggiornamento di             
dati conoscitivi e di informazioni relativi al territorio e                     
all'ambiente  e che dunque concorrono all'integrazione e                        
implementazione del quadro conoscitivo del territorio, in occasione             
della predisposizione dei piani territoriali e urbanistici" (art. 17            
comma 1); dette regole riguardano inoltre i soggetti partecipanti               
alle Conferenze di Pianificazione come indicato all'art 14 della L.R.           
20/00 e specificato dalle disposizioni del punto 4.2.1 della                    
deliberazione del Consiglio regionale 173/01. Le regole riguardanti             
lo scambio dei dati, in particolare, sono riferite ai momenti                   
istituzionali precedentemente richiamati, quello del concorso alla              
formazione dei quadri conoscitivi degli strumenti di piano e quello             
della partecipazione e raffronto in sede di Conferenza di                       
Pianificazione; sono salvaguardati i principi di responsabilita'                
nella diffusione e gestione di tali dati rispetto a fini diversi da             
quelli di tali ambiti istituzionali, che restano evidentemente in               
capo al soggetto produttore-gestore del dato medesimo.                          
I prodotti elencati al punto -C- si riferiscono agli elaborati                  
cartografici costitutivi degli strumenti generali di pianificazione             
territoriale ed urbanistica, come da combinato disposto degli                   
articoli 9 e 10 della legge, ossia il PTR per il livello regionale, i           
PTCP per il livello provinciale, i PSC e POC per il livello                     
comunale.                                                                       
Obiettivo della regolamentazione per tali strumenti e' quello di                
favorire lo scambio di informazioni tra livelli di pianificazione e             
di pieno raccordo tra Enti nei processi di concertazione posti in               
essere dalla legge; la individuazione di standard per la                        
comunicazione trasversale tra livelli istituzionali nei processi di             
pianificazione basata sui principi di georeferenziazione delle                  
informazioni territoriali e della condivisione di modelli dati per la           
comunicazione istituzionale, si pone l'obiettivo di facilitare la               
rappresentazione, il monitoraggio e la valutazione delle scelte di              
piano, salvaguardando le rispettive autonomie dei livelli                       
istituzionali. Viene posta una particolare attenzione al livello                
comunale riguardo ai PSC-POC, in quanto strumenti di nuova                      
generazione, in applicazione di quanto disposto dal comma 6 lettera             
b) dell'art. A-27.                                                              
4. Il presente atto d'indirizzo e coordinamento tecnico definisce,              
per ciascuna delle tre tipologie (A, B, C) di prodotti cartografici             
sopra descritte, le seguenti caratteristiche generali dei dati del              
sistema informativo geografico elencate all'art. A-27:                          
1) Georeferenziazione                                                           
2) Modello dati                                                                 
3) Formato (di scambio)                                                         
4) Documentazione (metadati)                                                    
5) Regole d'interscambio (diffusione)                                           
A queste caratteristiche se ne aggiunge un'ulteriore - 6. Controllo             
di qualita' - in quanto e' indispensabile definire con chiarezza le             
caratteristiche e le modalita' dei controlli, nonche' i soggetti                
abilitati ad eseguirli.                                                         
Si sottolinea che, in linea di principio, tutti i dati del sistema              
informativo geografico, prodotti e resi disponibili da una grande               
pluralita' di soggetti, dovranno essere "certificati". Nelle more               
della definizione di standard di qualita' nazionali ed internazionali           
dei dati e dei relativi processi di certificazione, si definiscono              
comunque alcune soglie di accettabilita' dei dati stessi al fine di             
una loro abilitazione all'utilizzo nei processi di pianificazione               
previsti dalla legge, affermando il principio generale della                    
"autocertificazione", da parte dei soggetti produttori dei dati, del            
rispetto di quanto stabilito nella presente direttiva. Sono stabiliti           
taluni limiti al principio dell'autocertificazione per i prodotti               
cartografici espressamente indicati.                                            
utile ricordare che i contenuti tecnici del presente atto di                    
coordinamento fanno riferimento, in termini generali, all'Intesa                
Stato-Regioni-Enti locali sui Sistemi informativi geografici del                
1996, all'Accordo nazionale per il Sistema cartografico di                      
riferimento del 1998 e al successivo Accordo Integrativo del 2000 tra           
Stato-Regioni-Enti locali.                                                      
Nella definizione degli standard richiesti per ciascuna delle                   
tipologie di prodotti cartografici si seguira' pertanto il seguente             
schema                                                                          
PRODOTTI CARTOGRAFICI   Argomenti  A  B  C  CTR/CGU  Tematismi               
Piani territoriali generali    e piani settoriali  (PTR, PTCP,               
PSC-POC)                                                                        
1) Georeferenziazione  Standard  Sulla CTR-CGU  Sulla CTR-CGU                   
  regionale-nazionale                                                           
2) Modello dati  Standard  Specifico per ogni base dati  Da                     
sperimentare                                                                    
  regionale-nazionale                                                           
3) Formato (di scambio)  Standard industriale  Standard industriale             
Standard industriale                                                            
  pubblico  pubblico  pubblico                                                  
4) Documentazione  Standard internazionale  Standard internazionale             
Standard internazionale                                                         
  (metadati)                                                                    
5) Regole d'interscambio  Standard  Standard  Standard                          
  (diffusione)  regionale-nazionale  regionale-nazionale                        
regionale-nazionale                                                             
6) Controllo di qualita'  Standard  Standard  Standard                          
  (autocertificazione)  regionale/nazionale/  regionale/nazionale/              
regionale/nazionale/                                                            
  internazionale  internazionale  internazionale                                
PUNTO A - CARTA GEOGRAFICA UNICA (CGU) DIGITALE                                 
A.1 Georeferenziazione                                                          
A.1.1 Confrontabilita' geografica digitale tra le rielaborazioni                
vettoriali degli Enti locali della Carta tecnica regionale 1:5000               
(CTR5) con la versione regionale raster georeferenziata                         
Le rielaborazioni vettoriali degli Enti locali risulteranno                     
confrontabili in modo geografico se, una volta sovrapposte, i dati in           
comune tra le due rappresentazioni risulteranno geometricamente ed              
informativamente coerenti. La versione regionale raster                         
georeferenziata e' disponibile nei sistemi cartografici di                      
riferimento standard: Gauss-Boaga, UTM-ED'50 e UTM-ED'50*                       
(prossimamente, mediante isotransitive IGM,  anche in UTM-WGS84,                
utile nell'uso delle nuove procedure topografiche satellitari GPS).             
Quindi, richiamati allo schermo i dati delle rielaborazioni                     
vettoriali in uno dei sistemi cartografici di riferimento standard,             
e' possibile sovrapporli automaticamente alle immagini regionali                
raster georeferenziate dei fogli CTR5. I dati topografici in comune             
risulteranno geometricamente coerenti se eventuali spostamenti non              
supereranno i 0,4 mm (standard di accuratezza topografica) alla scala           
1:5.000. Inoltre i dati topografici risulteranno informativamente               
coerenti se tutte le informazioni del livello raster saranno                    
contenute nel livello vettoriale (in pratica se tutti i "particolari            
cartografici" presenti nel livello raster, convenzionale topografico,           
saranno contenuti anche nella "rielaborazione vettoriale").                     
Œglossario: UTM-ED'50* = UTM-ED'50 del fuso 32 con meno quattro                 
milioni di metri alle coordinate Nord ed esteso anche all'area Est              
emiliano romagnola compresa convenzionalmente nel fuso 33; quindi un            
unico fuso per tutto il territorio regionale©                                   
A.1.2 Congruenze di inquadramento (geodetico-topografico) tra la CTR5           
(1:5000) e le carte topografiche comunali e catastali a maggiore o              
uguale scala (1:1.000, 1:2000 e 1:5.000)                                        
L'inquadramento geodetico-topografico della CTR5 e' stato ottenuto              
utilizzando la rete geodetica nazionale disponibile alla fine degli             
anni settanta (epoca di realizzazione dell'impianto della CTR5 in               
Emilia-Romagna); sono pertanto stati utilizzati i vertici                       
trigonometrici dell'Istituto Geografico Militare (IGM) di I, II e III           
ordine ed i vertici di raffittimento catastale di rete e sottorete, a           
loro volta integrati da ulteriori vertici di raffittimento regionale.           
Si tratta di vertici le cui coordinate sono note con accuratezze                
nominali superiori a 50 cm (relativamente al sistema nazionale).                
Anche le carte topografiche comunali a scala 1:2.000 e 1:1.000 o le             
mappe catastali sono inquadrate nella rete geodetica nazionale;                 
pertanto esse, una volta ridotte alla scala 1:5.000, dovrebbero                 
risultare inquadrate congruentemente se il risultato della                      
sovrapposizione digitale ai corrispondenti fogli CTR5 rientra nei               
requisiti di confrontabilita' geografica descritti al punto                     
precedente. L'evoluzione tecnologica degli ultimi venti anni ha anche           
migliorato la qualita' delle operazioni geodetiche oramai realizzate            
utilizzando satelliti geostazionari (tecniche GPS). L'Istituto                  
Geografico Militare ha adottato tali tecniche nel periodo 1994-1998             
per determinare una nuova (e piu' accurata, mediamente +5-8 cm                  
relativamente al sistema mondiale) maglia di punti geodetici                    
fondamentali (denominati "vertici IGM95"). Tali vertici hanno                   
consentito di valutare l'esistenza di casi di deformazioni nella                
precedente rete geodetica che possono determinare difficolta' nella             
sovrapposizione tra la CTR5 e le carte comunali a maggiore scala.               
Purtroppo l'interdistanza media dei "vertici IGM95" e' di 20 km: una            
densita' troppo bassa per consentire la georeferenziazione moderna              
dei dati topografici esistenti. La Regione (Servizio Sistemi                    
informativi geografici) ha avviato, nell'ambito di uno specifico                
progetto nazionale ed in collaborazione con le Province, un programma           
di primo raffittimento (di IGM95) GPS a 7 km, idoneo per la verifica            
della georeferenziazione dei fogli CTR5. La Regione facilitera' i               
Comuni collaborando per un secondo raffittimento GPS (di IGM95) con             
ulteriori nuovi vertici di semidettaglio a un chilometro nelle aree             
urbane e a 3 Km nelle altre aree finalizzato al moderno inquadramento           
geometrico delle carte topografiche-fotogrammetriche comunali a scala           
1:2.000 e 1:1.000 (quindi sia dei dati pregressi, sia dei dati                  
futuri). Infine la Regione facilitera' i Comuni ed il Catasto                   
(Agenzia del Territorio) collaborando per la definizione di nuove               
coordinate dei "punti fiduciali catastali" (ulteriori punti di                  
inquadramento topografico dei dati geometrici catastali aventi una              
densita' media di un punto ogni 300 metri in aree urbane e di un                
punto ogni chilometro nelle altre aree); tale attivita' e'                      
finalizzata sia al reinquadramento omogeneo di tutti i dati                     
geometrici-topografici preesistenti, sia alla integrazione tra i                
moderni processi GPS di aggiornamento geometrico catastale e di                 
aggiornamento  topografico.                                                     
A.2 Modello dati                                                                
La CTR5 e le carte topografiche comunali a grande scala dovranno                
essere organizzate secondo modelli dati definiti nei capitolati                 
regionali ed in particolare secondo una delle seguenti tre tipologie            
(la prima - immagini raster - e' la piu' semplice, ma non consente              
alcuna elaborazione e correlazione automatica, quindi l'utente puo'             
solo richiamare sullo schermo o nel plottaggio complessivamente il              
disegno convenzionale topografico; l'ultima - database topografico -            
e' quella piu' evoluta e consente anche di elaborare e correlare le             
principali "entita' topografiche" contenute nella cartografia                   
topografica):                                                                   
a) Immagini raster georeferenziate dei fogli CTR5: dovranno essere              
immagini in formato Tiff monostrato contenente il disegno completo              
della rappresentazione della Carta tecnica regionale 1:5.000 definito           
dal capitolato regionale "Formazione della CTR" - II edizione 1980              
(cfr. sito cartografico regionale); le stesse caratteristiche                   
dovranno avere anche le immagini dei prodotti topografici alla scale            
1:2.000 e 1:1.000, contenenti il disegno completo della                         
rappresentazione delle carte tecniche definito dal capitolato                   
regionale "Carte generali a grande scala 1:1.000 e 1:2.000" - I                 
edizione 1980 (cfr. sito cartografico regionale);                               
b) Disegno vettoriale delle carte topografiche alle scale 1:5.000,              
1:2.000 e 1:1.000: i dati dovranno essere organizzati secondo modelli           
dati definiti rispettivamente nei capitolati regionali "Carta                   
fotogrammetrica numerica alla scala 1:5.000" - I edizione 1995;                 
"Carta fotogrammetrica numerica a scala 1:2.000" - I edizione 1989;             
"Carta fotogrammetrica numerica a scala 1:1.000" - I edizione 1990 e            
loro successivi aggiornamenti (cfr. sito cartografico regionale);               
c) Data Base topografico alle scale 1:1.000, 1:2.000 e 1:5.000: le              
entita' topografiche dovranno essere organizzate in un vero e proprio           
data base topografico unico per le scale 1:1.000, 1:2.000 e 1:5.000,            
secondo quanto definito nel capitolato regionale "Data Base                     
topografico alle grandi scale (1:1.000 - 1:2.000 - 1:5.000)" I                  
edizione 2002 (cfr. sito cartografico regionale).                               
Analoga considerazione si puo' fare per le carte topografiche                   
regionali a media e piccola scala (1:25.000 - 1:50.000 - 1:250.000)             
a') Immagini raster georeferenziate delle carte topografiche CTR25,             
CTR50, CTR250                                                                   
b') Disegno vettoriale delle carte topografiche CTR25, CTR50, CTR250            
c') Database topografico alle scale 1:25.000/1:50.000/1:250.000.                
Tutti i capitolati specifici saranno disponibili sul sito                       
cartografico regionale.                                                         
Occorre precisare che all'interno del data base topografico sono                
contenuti gli strati vettoriali fondamentali della CTR/CGU e cioe':             
- reti di inquadramento plano-altimetrico                                       
- punti fiduciali                                                               
- reticolo stradale, con relativa codifica "toponomastica" delle                
strade (unificata e condivisa), costruita a partire dalle codifiche             
attribuite dai Comuni e correlata con la codifica delle strade                  
gestita dal Catasto attraverso uno specifico "indice di                         
correlazione"                                                                   
- numerazione civica                                                            
- reticolo ferroviario                                                          
- reticolo idrografico                                                          
- confini amministrativi                                                        
- curve di livello                                                              
- punti quotati                                                                 
- toponomastica cartografica "tradizionale"                                     
- centri urbani e nuclei abitati (intorno), come da Progetto CENSUS             
2000 di ISTAT ed eventuali successive versioni condivise tra la                 
Regione, le Province e i Comuni.                                                
Il modello dati dei suddetti strati vettoriali fondamentali e',                 
provvisoriamente e parzialmente, quello gia' definito  nel documento            
"Modello logico e fisico dei dati tratti dalla CTR 1:10.000, rel 2.0            
del 9-12-92" (cfr. sito cartografico regionale). La Regione                     
provvedera', in prima istanza, ad integrarlo e, a regime, sara'                 
sostituito dal modello dati definito nei documenti sopra citati ai              
punti c) e c').                                                                 
A.3  Formato (di scambio)                                                       
I formati da adottare per lo scambio dei dati topografici della                 
CTR/CGU fanno riferimento a standard industriali pubblici,                      
consolidati e largamente diffusi. Nello specifico sono cosi'                    
definiti:                                                                       
- formati raster: TIFF (georeferenziati con TFW, 200/400 dpi di                 
risoluzione, "Compression scheme 4" per b/n  e  "PackBits" per colore           
e b/n)                                                                          
- formati vettoriali: SHAPE                                                     
Essendo nota la grande diffusione e l'utilizzo da parte di molte                
Amministrazioni del formato DXF si provvedera' inoltre alla                     
realizzazione di una specifica procedura che sara' rilasciata dalla             
Regione per la conversione dei dati dal formato SHAPE al formato DXF.           
Tale procedura sara' l'unica consentita per la conversione che                  
portera' ad un formato DXF certificato.                                         
Per la definizione della struttura logica del formato di scambio                
viene introdotta la nozione di strato. Con strato si intende                    
l'insieme delle istanze di uno o piu' tipi di entita' appartenenti ad           
uno o piu' gruppi la cui rappresentazione  geometrica e' omogenea. In           
particolare valgono le seguenti proprieta' generali:                            
- ogni strato e' definito sul continuo territoriale, senza soluzione            
di continuita' in corrispondenza dei bordi dei fogli adottati nella             
rappresentazione cartografica;                                                  
- ogni strato e' costituito da una componente geometrica che                    
costituisce la rappresentazione sul territorio di una o piu' entita'            
e da una componente alfanumerica che descrive le proprieta' dei vari            
oggetti contenuti nello strato;                                                 
- la componente geometrica e' descritta sul piano di rappresentazione           
cartografica, e puo' essere di tipo:                                            
- poligonale (aree dotate di frontiera sia esterna che interna);                
- lineare (insieme di segmenti contigui delimitato da due punti detti           
"nodi"; gli estremi dei segmenti sono detti vertici, tranne i punti             
iniziale e finale della spezzata);                                              
- puntiforme.                                                                   
Poligoni e linee sono dotati di "frontiera" (spezzate chiuse per i              
poligoni e punti per le linee) che a sua volta puo' essere                      
caratterizzata da attributi descrittivi.                                        
Lo strato, come componente geometrica, e' quindi una collezione di              
componenti geometriche elementari, ottenute quindi dall'aggregazione            
di tutte le rappresentazioni sul territorio delle istanze di entita'            
contenute nello strato stesso con i seguenti vincoli:                           
- non e' ammessa sovrapposizione  tra le componenti geometriche                 
elementari tranne che sulla loro frontiera;                                     
- i casi di condivisione di frontiera non devono comunque comportare            
la n-uplicazione delle porzioni di frontiera interessate.                       
I dati tabellari direttamente associati ai file geometrici, a parte             
la tabella Feature Attribute Table in formato DBF legata allo Shape,            
debbono essere scambiati sotto forma di file ASCII delimitato con               
estensione TXT.                                                                 
Il separatore utilizzato nel file TXT puo' essere un tab od una                 
virgola. La prima linea del file conterra' i nomi dei campi della               
tabella. I campi contenenti valori non numerici saranno trattati come           
stringhe. I campi contenenti solo numeri ed il punto (separatore dei            
decimali) saranno trattati come campi numerici. Le stringhe possono             
essere quotate (con il doppio apice) oppure no. Lo devono essere se             
contengono il separatore o se valori numerici devono essere trattati            
come campi alfanumerici.                                                        
A.4  Documentazione (metadati)                                                  
La CTR/CGU, sia per la componente geometrica sia per le tabelle                 
collegate, dovra' essere documentata, ai fini dell'interscambio,                
secondo i contenuti e la struttura e il formato per la pubblicazione            
previsti nello standard internazionale ISO/TC 211 Geographic                    
information/Geomatics 19115 Metadata, che definisce i cosiddetti                
"metadati" delle basi dati geografiche.                                         
Nelle more della definitiva approvazione, prevista entro il corrente            
anno, di tale standard internazionale di documentazione e, tenuto               
conto della difficolta' tecnico/economica e della inopportunita' di             
utilizzare integralmente per un breve lasso di tempo lo standard                
europeo CEN TC 287 vigente, ma di fatto abbandonato ed inoltre                  
generalmente inapplicato, e' possibile adottare una versione                    
"provvisoria", sia nella struttura sia nei contenuti informativi,               
dello standard ISO/TC 211, secondo quanto proposto dalla gia'                   
menzionata Intesa Stato/Regioni/Enti locali sui Sistemi informativi             
geografici per l'impianto del Repertorio cartografico nazionale (cfr.           
sito cartografico regionale). Questa versione sara' superata a                  
partire dalla data di pubblicazione definitiva dello standard ISO               
sopra menzionato.                                                               
I contenuti e la struttura dei metadati previsti nella versione                 
"provvisoria", sopra menzionata,  sono ovviamente da intendersi come            
il "minimo comune denominatore garantito" previsto dalla presente               
direttiva in attesa della definitiva approvazione degli standard                
internazionali ed e' quindi lasciata al singolo soggetto                        
produttore/diffusore della base dati la possibilita' di diffondere              
anche una piu' ricca documentazione delle proprie basi, nei modi                
ritenuti piu' opportuni.                                                        
Tutti i metadati, organizzati come sopra previsto, dovranno comunque            
pervenire, con modalita' definite con atto successivo specifico, alla           
Regione per essere inseriti nel "Repertorio cartografico                        
dell'Emilia-Romagna" e saranno diffusi attraverso la costruenda                 
Infrastruttura geografica dell'Emilia-Romagna - "Agora' geografica" -           
(cfr. Piano Telematico regionale, maggio 2002, Iniziativa 4.1) che              
costituira' la via d'accesso integrata ai metadati geografici della             
pubblica Amministrazione regionale e dei soggetti privati chiamati              
alle Conferenze di Pianificazione. Il suddetto Repertorio                       
cartografico dell'Emilia-Romagna fara' ovviamente parte del gia'                
menzionato Repertorio cartografico nazionale, in costruzione ai sensi           
dell'Intesa Stato-Regioni-Enti locali sui Sistemi informativi                   
geografici.                                                                     
A.5 Regole d'interscambio (diffusione)                                          
Tutti i dati e i metadati della CTR/CGU debbono essere scambiati                
gratuitamente fra soggetti produttori, pubblici e privati, chiamati             
alle Conferenze di Pianificazione.                                              
Richiamando e specificando quanto espresso nell'introduzione, i dati            
oggetto di scambio tra Enti sono riferiti al contesto normativo della           
L.R. 20/00 nei processi di piano e nelle conferenze di                          
pianificazione; al di fuori di tale contesto normativo i dati forniti           
non possono essere diffusi a terzi se non dietro specifica                      
autorizzazione da parte del "soggetto produttore-gestore", titolare a           
tutti gli effetti della proprieta' ed utilizzazione dei dati                    
medesimi; la responsabilita' del processo di scambio ed utilizzo dei            
dati e' in capo all'Amministrazione procedente nel processo di                  
piano.                                                                          
Tutti i dati della CTR/CGU debbono inoltre essere diffusi dal                   
soggetto produttore, direttamente o tramite concessionari,  ai                  
cittadini, ai professionisti, alle imprese, etc. al solo costo (da              
definire con successivo atto specifico) di riproduzione e                       
distribuzione dai soggetti produttori chiamati alle Conferenze di               
Pianificazione; naturalmente la proprieta' e il "copyright" rimangono           
ai soggetti pubblici che hanno prodotto o finanziato la CTR/CGU.                
Tutti i metadati della CTR/CGU debbono, invece, sempre essere diffusi           
gratuitamente.                                                                  
Tutti possono usare i dati della CTR/CGU purche' nelle nuove                    
elaborazioni/pubblicazioni da parte di altri soggetti (pubblici o               
privati) tali dati vengano mantenuti integri e separati da eventuali            
nuovi contenuti informativi aggiunti e purche' anche i metadati della           
CTR/CGU vengano mantenuti disponibili, integri e separati.                      
Per la cartografia topografica comunale, in genere a grande scala ed            
in formato vettoriale, tale principio e' limitato alla "versione                
leggera" del prodotto che sara' integrata nella CTR/CGU.                        
Per "versione leggera" della Cartografia topografica comunale da                
integrare nella CTR/CGU si intende:                                             
1) immagine raster della carta topografica comunale, previa                     
"riduzione" alla scala 1:5.000;                                                 
2) strati vettoriali fondamentali della CTR/CGU (precedentemente                
menzionati al Punto A.2), cioe': - reti di inquadramento                        
plano-altimetrico - punti fiduciali - reticolo stradale, con relativa           
codifica "toponomastica" delle strade (unificata e condivisa),                  
costruita a partire dalle codifiche attribuite dai Comuni e correlata           
con la codifica delle strade gestita dal Catasto attraverso uno                 
specifico "indice di correlazione" - numerazione civica - reticolo              
ferroviario - reticolo idrografico - confini amministrativi - curve             
di livello - punti quotati - toponomastica cartografica                         
"tradizionale" - centri urbani e nuclei abitati (intorno), come da              
Progetto CENSUS 2000 di ISTAT e successive versioni condivise tra la            
Regione, le Province e i Comuni.                                                
Le modalita' operative dell'interscambio e della diffusione dei dati            
saranno definite con successivo atto specifico, anche in riferimento            
a quanto sara' stabilito a livello nazionale dall'Intesa sui Sistemi            
informativi geografici sopra menzionata (cfr. Progetto AIPA di                  
Sistema di Comunicazione dati territoriali (SCT), Progetto                      
Catasto-Comuni per l'interoperabilita' fra enti della PA e sua                  
evoluzione nei progetti del Piano nazionale di e-government, etc.).             
Nelle more e' consentito a ciascun soggetto produttore di                       
scambiare/diffondere, anche tramite concessionari, i dati della                 
CTR/CGU sia per via diretta (CD ROM) sia per via telematica,                    
attraverso specifici siti  web, anche consortili, con funzionalita'             
di down load cartografico.                                                      
A.6 Controllo di qualita' (autocertificazione)                                  
A.6.1 Principi generali                                                         
Il principio generale che regola il controllo di qualita' della                 
singola base dati geografica oggetto della presente direttiva e'                
l'autocertificazione della medesima da parte del soggetto pubblico              
produttore attraverso l'esplicita dichiarazione, utilizzando un                 
modello predisposto dalla Regione, del rispetto di quanto previsto              
nella presente direttiva.                                                       
La Regione si riserva il diritto di controllare in qualsiasi momento            
la veridicita' di quanto dichiarato dal soggetto produttore, con                
particolare riferimento alle caratteristiche di qualita' dichiarate             
nei metadati (compresi i report standardizzati di conformita' -                 
verifiche di qualita', cfr. ISO/TC 211 Geographic                               
information/Geomatics  19114 Quality evaluation procedures, che                 
consentiranno la ripetibilita' degli accertamenti eseguiti).                    
Se tali controlli risultassero negativi il prodotto cartografico                
digitale interessato non potra' essere condiviso nelle Conferenze di            
Pianificazione.                                                                 
I modelli dei report standardizzati di conformita' saranno resi                 
disponibili a cura del Servizio Sistemi informativi geografici della            
Regione, in accordo con gli Enti locali, sulla base delle                       
summenzionate norme ISO/TC 211, 19114.                                          
Al fine di favorire il processo di costruzione/aggiornamento della              
CTR/CGU e di accelerare l'autocertificazione dei prodotti                       
cartografici topografici digitali viene meglio specificato quanto               
segue.                                                                          
A.6.2 Autocertificazione, da parte degli Enti locali, della                     
confrontabilita' geografica digitale delle rielaborazioni vettoriali            
della CTR5                                                                      
Gli Enti locali procedono all'autocertificazione della                          
confrontabilita' geografica delle rielaborazioni vettoriali della               
CTR5 da loro promosse accertando la conformita' dei propri dati ai              
requisiti di qualita' di cui al precedente punto A.1.1. Tale                    
accertamento verra' messo a disposizione degli utenti CTR/CGU                   
nell'ambito dei metadati secondo apposito report standardizzato                 
definito dalla Regione in accordo con gli Enti locali.                          
A.6.3 Autocertificazione, da parte degli Enti locali, della                     
congruenza di inquadramento geometrico delle carte topografiche                 
comunali a maggiore scala                                                       
Analogamente al caso precedente, gli Enti locali procedono                      
all'autocertificazione della congruenza di inquadramento geometrico             
delle carte topografiche da loro promosse accertando la conformita'             
delle coordinate geografiche dei propri dati nei punti notevoli                 
indicati, in modo articolato in funzione del tipo di applicazione, al           
precedente punto A.1.2. Copia di tale accertamento verra' anche messo           
a disposizione degli utenti CTR/CGU nell'ambito dei metadati;                   
l'accertamento verra' documentato secondo appositi report                       
standardizzati relativi alle singole fasi operative; anche questi               
tipi di report saranno definiti dalla Regione in accordo con gli Enti           
locali.                                                                         
PUNTO B - CARTOGRAFIA TEMATICA E PIANI SETTORIALI                               
B.1  Georeferenziazione                                                         
Tutta la cartografia tematica e i piani settoriali di ciascun livello           
istituzionale rilasciati dai soggetti, pubblici o privati, chiamati             
alle Conferenze di Pianificazione debbono essere georeferenziati                
sulla CTR/CGU, quindi sulla CTR5, sulle carte regionali a piu'                  
piccola scala da essa derivate (CTR10, CTR25, CTR50, CTR 250) o sulle           
carte topografiche comunali (e in prospettiva di medio periodo sulle            
mappe catastali), purche' con inquadramento congruente con la CTR,              
secondo quanto definito al precedente Punto A.1.2.                              
I sistemi geodetici e i sistemi cartografici di rappresentazione                
consentiti sono pertanto quelli previsti per la CTR/CGU di cui ai               
precedenti punti A.1.1 e A.1.2.                                                 
Nel caso specifico di carte tematiche o piani settoriali che                    
utilizzino in modo integrato alcune parti degli strati vettoriali               
fondamentali della CTR/CGU (specificamente: reticolo stradale,                  
reticolo ferroviario, reticolo idrografico, confini amministrativi,             
curve di livello, punti quotati, etc), ai fini di un loro                       
arricchimento informativo specialistico, e' richiesta l'utilizzazione           
di tali strati vettoriali fondamentali nella loro integrita', sia               
rispetto al modello dati sia rispetto alle geometrie. L'inserimento             
di ulteriori elementi informativi dovra' essere realizzato attraverso           
la costruzione di tabelle aggiuntive collegate.                                 
B.2 Modello dati                                                                
Le carte tematiche e i piani settoriali, in linea generale e in una             
prospettiva di medio periodo, dovranno adottare modelli dati                    
definiti, in modo condiviso, con accordi specifici sottoscritti fra             
la Regione e i soggetti pubblici o privati principalmente                       
interessati.                                                                    
Nelle more di tali accordi ciascun soggetto pubblico o privato mette            
a disposizione delle Conferenze di Pianificazione i propri prodotti             
cartografici digitali con i modelli dati esistenti.                             
B.3  Formato (di scambio)                                                       
Il formato di scambio dei dati delle carte tematiche e dei piani                
settoriali e' quello descritto in generale al punto A.3 per la                  
CTR-CGU con l'aggiunta anche del formato DXF.                                   
I formati da adottare per lo scambio dei dati dei tematismi e dei               
piani settoriali fanno quindi riferimento a standard industriali                
pubblici consolidati e largamente diffusi. Nello specifico sono cosi'           
definiti:                                                                       
- formati raster: TIFF  (georeferenziati con TFW, 200/400 dpi di                
risoluzione, "Compression scheme 4" per b/n  e "PackBits" per colore            
e b/n);                                                                         
- formati vettoriali: SHAPE o DXF.                                              
Si provvedera' alla realizzazione di una specifica procedura, che               
sara' rilasciata dalla Regione, per la conversione dei dati fra i               
formati SHAPE e DXF (in entrambe le direzioni). Tale procedura e'               
l'unica che dovra' essere utilizzata per la conversione e che                   
portera' ad un formato SHAPE o DXF certificato.                                 
Per la definizione della struttura logica del formato di scambio                
viene introdotta la nozione di strato, cosi' come descritto al Punto            
A.3, che si assume integralmente con la sola esclusione dei due                 
Vincoli (a) e (b).                                                              
Anche per i dati tabellari si assume integralmente quanto previsto al           
Punto A.3.                                                                      
B.4 Documentazione (metadati)                                                   
La documentazione (metadati) delle carte tematiche e dei piani                  
settoriali e', integralmente, quella descritta al Punto A.4 per la              
CTR/CGU, compreso l'obbligo di fornitura di copia alla Regione al               
fine di organizzare i metadati nel Repertorio cartografico                      
dell'Emilia-Romagna.                                                            
B.5 Regole di interscambio (diffusione)                                         
Le regole d'interscambio e diffusione delle carte tematiche e dei               
piani settoriali sono, in linea generale, quelle descritte al Punto             
A.5 per la CTR/CGU.                                                             
Richiamando e specificando quanto espresso nell'introduzione, i dati            
oggetto di scambio tra Enti sono riferiti al contesto normativo della           
L.R. 20/00 nei processi di piano e nelle conferenze di                          
pianificazione; al di fuori di tale contesto normativo i dati forniti           
non possono essere diffusi a terzi se non dietro specifica                      
autorizzazione da parte del "soggetto produttore-gestore", titolare a           
tutti gli effetti della proprieta' ed utilizzazione dei dati                    
medesimi; la responsabilita' del processo di scambio ed utilizzo dei            
dati e' in capo all'Amministrazione procedente nel processo di                  
piano.                                                                          
Fermo restando che l'interscambio dei dati fra i soggetti che                   
partecipano alle conferenze di pianificazione e' gratuito (con le               
sole limitazioni relative alle carte topografiche comunali descritte            
al Punto A.5) e' consentita pero' al soggetto produttore (pubblico o            
privato) della cartografia tematica o del piano settoriale la                   
diffusione onerosa dei dati a terzi (cittadini, professionisti,                 
imprese, etc.).                                                                 
Tutti i metadati delle carte tematiche e dei piani settoriali                   
debbono, invece, sempre essere scambiati e diffusi gratuitamente.               
Le modalita' operative dell'interscambio e della diffusione saranno             
definite con successivo atto specifico, anche in riferimento a quanto           
sara' stabilito a livello nazionale dall'Intesa sui Sistemi                     
informativi geografici sopra menzionata (cfr. Progetto AIPA di                  
Sistema di Comunicazione dati territoriali (SCT), Progetto                      
Catasto-Comuni per l'interoperabilita' fra enti della PA e sua                  
evoluzione nei progetti del Piano nazionale di e-government, etc.).             
Nelle more e' consentito a ciascun soggetto produttore (pubblico o              
privato) di scambiare/diffondere i dati delle carte tematiche e dei             
piani settoriali sia per via diretta (CD ROM) sia per via telematica,           
attraverso specifici siti web, anche consortili, con funzionalita' di           
down load cartografico.                                                         
B.6 Controllo di qualita' (autocertificazione)                                  
I controlli di qualita' e le procedure di autocertificazione delle              
carte tematiche e dei piani settoriali sono quelli descritti al Punto           
A.6.1 "Principi generali" per la CTR/CGU.                                       
PUNTO C - CARTOGRAFIA DIGITALE DEI PIANI TERRITORIALI ED URBANISTICI            
GENERALI                                                                        
Premessa                                                                        
Gli strumenti della pianificazione generale - PTR, PTCP, PSC-POC -              
(artt 9 e 10) in formato digitale dovranno rispettare, per gli                  
aspetti generali, le regole descritte ai Punti A.3 (Formato di                  
scambio), A.4 (Documentazione), A.5 (Regole                                     
d'interscambio-diffusione) e A.6 (Controllo di qualita') del presente           
atto, relative alla CTR/CGU, e le regole descritte al punto B.1                 
(georeferenziazione) relative a tutti i tematismi.                              
necessario invece puntualizzare, alcune peculiarita' rispetto ai                
contenuti del Punto A.2 (Modello dati) definito precedentemente per             
la CTR/CGU, con particolare riferimento per i PSC-POC.                          
C.2 Modello dati                                                                
Per le finalita' della legge richiamate nell'introduzione, volte a              
favorire la comunicazione e la sussidiarieta' tra livelli                       
istituzionali in ambito pianificatorio, si rende necessario definire            
i modelli dati degli strumenti di pianificazione generale di ciascun            
livello istituzionale, assumendo quali standard condivisi tra Enti i            
modelli gia' consolidati, e sperimentando congiuntamente quelli                 
ancora da definire.                                                             
A livello regionale il PTR, in base ai disposti dell'art. 23, e'                
essenzialmente strumento di programmazione economico territoriale.              
Nella sua componente paesistica, il PTR assume il modello dati gia'             
consolidato, definito nella deliberazione della Giunta regionale                
272/00, "Cartografia in formato digitale del Piano territoriale                 
paesistico regionale (PTPR)", mentre eventuali ulteriori componenti             
cartografiche di cui al comma 4, saranno da definire e sperimentare             
secondo un modello dati volto in particolare alla comunicazione con i           
piani provinciali.                                                              
A livello provinciale i PTCP hanno consolidato la componente                    
paesistica secondo il modello dati corrispondente al PTPR e la                  
componente del quadro conoscitivo relativa alle previsioni della                
pianificazione comunale attraverso la base dati "Sintesi dei PRG"               
come definita nel documento "Modello concettuale e fisico del Data              
Base Sintesi dei PRG - Direzione generale Sistemi informativi e                 
telematica, Direzione generale Programmazione e Pianificazione                  
urbanistica - Bologna 2001" (cfr sito cartografico regionale). Tali             
basi dati si intendono componenti costitutive dei piani medesimi e              
dovranno essere mantenute aggiornate; a tal riguardo Regione e                  
Province promuovono con i Comuni accordi di programma per il loro               
aggiornamento, attraverso gli strumenti di pianificazione comunale              
che ne variano i contenuti. La centralita' della pianificazione                 
provinciale rispetto al sistema complessivo della pianificazione                
territoriale, rende necessario definire una modellazione dati                   
condivisa per tutti i PTCP da sviluppare con priorita', con il                  
concorso di tutti i livelli istituzionali.                                      
A livello comunale, i PSC e POC devono essere costruiti secondo                 
modelli di dati condivisi tra i Comuni e i soggetti partecipanti alle           
Conferenze di Pianificazione.                                                   
Per giungere alla definizione di un loro modello dati, la Regione,              
con il supporto delle Province, ne promuove la sperimentazione con              
alcuni Comuni campione attraverso appositi bandi di finanziamento,              
chiamando a partecipare i soggetti coinvolti nelle Conferenze di                
Pianificazione durante la costruzione di detti piani digitali. I                
modelli dati dovranno tenere conto dei contenuti degli strumenti di             
pianificazione come definiti nei capi A I, A II, A III, A IV, A V               
dell'allegato alla legge. All'interno del modello dati da                       
sperimentare e' comunque definito, sulla base dei contenuti della               
pianificazione definiti in allegato alla legge e sulla base delle               
prime esperienze di pianificazione in corso, un primo set di strati             
vettoriali fondamentali del PSC per la Conferenza di Pianificazione             
costituito dalle seguenti coperture cartografiche:                              
1. Macro-classificazione del territorio comunale - art. 28, comma 2,            
lettera d).                                                                     
Lo strato, poligonale, dovra' ricoprire l'intero territorio comunale,           
classificandolo in:                                                             
- Territorio urbanizzato                                                        
- Territorio urbanizzabile                                                      
- Territorio rurale                                                             
2. Ambiti del sistema insediativo - Capo A-III, A-IV.                           
Lo strato, poligonale, costituisce il fulcro delle politiche del PSC;           
esso dovra' ricoprire l'intero territorio comunale, classificandolo             
in:                                                                             
- Infrastrutture di mobilita' primarie - Art. A-5, comma 5, lettera             
a);                                                                             
- Centri storici - Art. A-7;                                                    
- Ambiti urbani consolidati - Art. A-10;                                        
- Ambiti da riqualificare - Art. A-11;                                          
- Ambiti per i nuovi insediamenti - Art. A-12;                                  
- Ambiti specializzati per attivita' produttive sovracomunali - Art.            
A-13, comma 2 lettera a);                                                       
- Ambiti specializzati per attivita' produttive comunali- Art. A-13,            
comma 2 lettera b);                                                             
- Aree ecologicamente attrezzate - Art. A-14;                                   
- Poli funzionali - Art. A-15;                                                  
- Aree di valore naturale e ambientale - Art. A-17;                             
- Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico - Art. A-18;                         
- Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola - Art. A-19;                     
- Ambiti agricoli periurbani - Art. A-20.                                       
I poligoni saranno caratterizzati dalle attribuzioni fondamentali               
definite dalle politiche di piano, tra cui la quantificazione e                 
qualificazione delle dotazioni territoriali in base al comma 3                  
dell'art A-22.                                                                  
3. Ambiti interessati da rischi naturali - Art. A-2 Strato/i                    
poligonale/i                                                                    
4. Infrastrutture per la mobilita' - Art. A-5 Strati di topologia da            
definire atti ad integrare gli ambiti poligonali "Infrastrutture di             
mobilita' primarie" ricadenti all'interno dello strato "Ambiti del              
sistema insediativo"                                                            
5. Edifici storici - Art. A-8, A-9 Strati di punti e poligoni atti a            
definire gli edifici e le loro pertinenze di carattere storico di               
rilevanza strutturale                                                           
6. Infrastrutture storiche rurali - Art A-8 Strato/i di topologia da            
definire                                                                        
7. Dotazioni territoriali - Capo A-V Strato/i di topologia da                   
definire                                                                        
Gli strati 1 e 2 ricoprono ciascuno la totalita' del territorio                 
comunale, gli strati 3, 4, 5, 6 ricoprono parti del territorio                  
comunale a seconda delle politiche di piano; lo strato 7 puo' essere            
o meno presente, a seconda della struttura normativa del piano.                 
A conclusione di un ciclo di esperienze ritenute significative sara'            
possibile definire un modello dati di riferimento per i PSC-POC che             
risponda agli obiettivi posti in essere dai citati articoli 17 e 51             
di legge.                                                                       
Tutti i  modelli dati sopra evidenziati e in generale tutta la                  
documentazione (metadati) relativa alle basi dati saranno diffusi               
attraverso la costruenda Infrastruttura geografica                              
dell'Emilia-Romagna "Agora' geografica" (cfr. Piano Telematico                  
regionale, maggio 2002, Iniziativa 4.1).                                        
APPENDICE - GLOSSARIO DEI TERMINI                                               
Area territorio                                                                 
Strumenti di pianificazione generali e settoriali                               
La distinzione tra strumentazione di piano generale e settoriale e'             
definita all'art. 10 della L.R. 24 marzo 2000,  n. 20, in base al               
quale:                                                                          
a) per piani generali si intendono gli strumenti con i quali ciascun            
ente pubblico territoriale detta, per l'intero ambito di propria                
competenza, la disciplina di tutela e uso del territorio;                       
b) per piani settoriali si intendono gli strumenti con i quali, nei             
casi espressamente previsti dalla legge, gli enti pubblici                      
territoriali e gli enti pubblici preposti alla tutela di specifici              
interessi dettano la disciplina di tutela e uso del territorio                  
relativamente ai profili che ineriscono alle proprie funzioni.                  
PTR - Piano territoriale regionale                                              
Si tratta dello strumento di programmazione generale con il quale la            
Regione definisce gli obiettivi per assicurare lo sviluppo e la                 
coesione sociale, accrescere la competitivita' del sistema                      
territoriale regionale, garantire la riproducibilita', la                       
qualificazione e la valorizzazione delle risorse sociali ed                     
ambientali; e' definito all'art. 23 della L.R. 24 marzo 2000, n. 20.            
PTPR - Piano territoriale paesistico regionale                                  
Si tratta dello strumento; costituisce parte tematica del PTR, avente           
specifica considerazione dei valori paesaggistici, ambientali e                 
culturali del territorio regionale, anche ai fini dell'art. 149 del             
D. Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490; e' definito all'art. 24 della L.R.             
24 marzo 2000, n. 20.                                                           
PTCP - Piano territoriale di coordinamento provinciale                          
Si tratta dello strumento di programmazione e pianificazione generale           
della Provincia, che  considera la totalita' del territorio                     
provinciale e definisce l'assetto del territorio con riferimento agli           
interessi sovracomunali, articolando sul territorio le linee di                 
azione della programmazione regionale; e' definito all'art. 26 della            
L.R. 24 marzo 2000, n. 20.                                                      
PSC - Piano strutturale comunale                                                
Si tratta dello strumento di pianificazione urbanistica generale che            
deve essere predisposto dal Comune, con riguardo a tutto il proprio             
territorio, per delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo           
e per tutelare l'integrita' fisica ed ambientale e l'identita'                  
culturale dello stesso; e' definito all'art.28 della L.R. 24 marzo              
2000, n. 20.                                                                    
POC - Piano operativo comunale                                                  
Si tratta dello strumento urbanistico che individua e disciplina gli            
interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e                      
trasformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale di              
cinque anni, predisposto in conformita' alle previsioni del PSC; e'             
definito all'art.29 della L.R. 24 marzo 2000, n. 20.                            
Quadro conoscitivo                                                              
Elemento costitutivo degli strumenti di pianificazione territoriale e           
urbanistica. Esso provvede alla organica rappresentazione e                     
valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che             
lo caratterizzano e costituisce riferimento necessario per la                   
definizione degli obiettivi e dei contenuti del piano e per la                  
valutazione di sostenibilita' e monitoraggio dei piani; e' definito             
all'art. 4 della L.R. 24 marzo 2000, n. 20 e specificato nell'atto di           
indirizzo e coordinamento tecnico sui contenuti conoscitivi e                   
valutativi dei piani e sulla conferenza di pianificazione, punto 2,             
deliberazione del Consiglio regionale 4 aprile 2001, n. 173.                    
Area cartografia - sistemi informativi geografici                               
CTR5                                                                            
Si tratta della carta topografica alla scala 1:5.000, realizzata con            
la collaborazione degli Enti locali in base alla L.R. 19/4/1975, n.             
24.                                                                             
CGU                                                                             
Si tratta del processo di qualificazione ed integrazione dei dati               
topografici degli Enti locali nell'ambito del miglioramento della               
gestione della CTR5, cosiddetto "Carta geografica unica".                       
Particolare cartografico                                                        
Si tratta degli elementi del territorio di origine naturale ed                  
artificiale che sono stati riportati sulla CTR5.                                
Entita' topografica                                                             
Si tratta di aggregazioni di dati elementari caratterizzate da                  
proprieta' di identificazione, correlazioni tra loro e vincoli di               
consistenza o proprieta' di integrita'.                                         
Indice di correlazione                                                          
Si tratta di una identificazione dell'oggetto considerato che salva             
le attuali strutture dati utilizzate nei diversi sistemi informativi;           
in pratica nel reticolo stradale e' una relazione univoca tra il                
codice strada Catasto (Agenzia del territorio) e il codice strada               
comunale (provinciale-regionale).".                                             
Visto il favorevole parere espresso al riguardo dalla Commissione               
referente "Territorio Ambiente Infrastrutture" di questo Consiglio              
regionale, giusta nota prot. n. 6086 del 23 maggio 2003;                        
previa votazione palese, all'unanimita' dei presenti,                           
delibera:                                                                       
di approvare le proposte formulate dalla Giunta regionale con                   
deliberazione in data 14 aprile 2003, progr. n. 650, riportate nel              
presente atto deliberativo.                                                     

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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