REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 giugno 2002, n. 939

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) sul progetto per la trasformazione dell'incrocio tra la SP 29 e Via delle Forche, "Variante stretta", comune di San Martino in Rio, provincia di Reggio Emilia (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)  delibera:                                                            
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio            
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione            
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti               
impatti ambientali, il progetto per la trasformazione dell'incrocio             
tra la SP n. 29 e la strada comunale delle Forcole "Variante                    
stretta", in comune di San Martino in Rio, provincia di Reggio                  
Emilia; dalla ulteriore procedura di VIA, con le prescrizioni di cui            
al punto 7) e di seguito riportate:                                             
fase di cantiere                                                                
 1) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere, come gia'               
previsto nella relazione di progetto, si dovra' riutilizzare, il                
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di                
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in                
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne            
la morte biologica;                                                             
 2) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e           
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di             
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione            
dei mezzi si ritiene necessario: - prevedere la umidificazione dei              
depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti           
e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto quando                 
queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per il               
trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei                  
cassoni con teloni; - prevedere un piano del traffico legato alle               
attivita' di cantiere allo scopo di evitare disturbi ai residenti e             
limitare i disagi al traffico esistente;                                        
ambiente idrico                                                                 
 3) vista la litologia del primo sottosuolo e l'esistente reticolo              
idrografico superficiale nella zona interessata dal progetto dovranno           
essere previsti, in fase di progettazione esecutiva, dei presidi                
idraulici nei punti di intersezione dei canali di scolo e di                    
irrigazione con saracinesche idrauliche volti a contenere l'acqua               
inquinata proveniente da eventuali sversamenti e il suo successivo              
corretto smaltimento ai sensi dei disposti della normativa vigente;             
la manutenzione deve essere garantita a carico del proponente;                  
 4) il progetto esecutivo dovra' quindi contenere un "Piano di                  
gestione, manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di               
drenaggio, invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e              
degli eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato            
dalla Amministrazione provinciale di Reggio Emilia;                             
 5) si prescrive, inoltre, che vengano rispettate le disposizioni               
rilasciate dal Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia per           
l'intersezione dell'infrastruttura con il Cavo Tresinaro, il Canale             
d'Enza e il Cavo Brigna come citate al punto 6.5 del presente atto              
deliberativo;                                                                   
rumore                                                                          
 6) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora previsti            
dal Comune di San Martino nella classificazione acustica del                    
territorio, secondo quanto stabilito dalla Legge quadro                         
sull'inquinamento acustico del 26 ottobre 1995, n. 447 e dai limiti             
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche;                              
 7) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del                
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere              
del tipo vegetazionale (cespugli ed alberature di essenze autoctone)            
in grado di creare un corridoio ecologico che possa raccordarsi con             
la vegetazione esistente dei vari canali attraversati;                          
 8) le eventuali barriere fonoassorbenti dovranno essere ricoperte di           
rivestimenti vegetali con specie autoctone e/o naturalizzate, che               
garantiscono un maggior successo d'impianto;                                    
 9) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di                   
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;           
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle             
fallanze nel primo anno di manutenzione;                                        
10) nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli              
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,              
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,            
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi              
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro           
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri             
dal pavimento;                                                                  
11) si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre                    
eventuali mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui                   
ricettori per consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle           
normative vigenti;                                                              
12) il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere                    
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da               
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione                  
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei                 
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie                       
determinazioni conseguenti;                                                     
13) si prescrive l'adozione delle seguenti misure per la tutela della           
vegetazione esistente, gia' previste dal progetto: - si adotteranno             
opportune protezioni del fusto e dei rami per gli alberi piu' vicini            
alle aree di lavorazione; - si eviteranno ricariche di terreno                  
attorno agli alberi e gli scavi troppo vicini alle radici per non               
comprometterne l'aerazione dell'apparato radicale; - si evitera'                
l'eccessiva compattazione del suolo, in prossimita' delle piante,               
procedendo alla distribuzione di ghiaia e sabbia per uno strato                 
sufficiente a garantire il corretto funzionamento dei flussi idrici;            
- in generale si eseguira', solo dove strettamente necessario,                  
l'abbattimento della vegetazione; - saranno ripristinate tutte le               
aree di cantiere, ricreando le condizioni originarie; - nelle aree              
intercluse risultanti dalla razionalizzazione dell'incrocio saranno             
eseguiti impianti arboreo-arbustivi con specie autoctone (funzione di           
inserimento ambientale ed arredo);                                              
14) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la                  
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,                
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle            
vigenti disposizioni;                                                           
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di               
Reggio Emilia - Servizio Viabilita' e Progettazione strade, alla                
Provincia di Reggio Emilia - Assessorato Ambiente, al Comune di San             
Martino in Rio e all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio Emilia;               
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della            
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il            
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della                
Regione Emilia-Romagna.                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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