COMUNICATO
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) - ex artt. 9 e 10 della L.R. 9/99 - relativa al progetto di coltivazione di una cava di materiale argilloso denominata "Casolani" in localita' Pieve Salutare nei comuni di Castrocaro Terme e Terra del Sole e Dovadola - presentato dalla ditta Bosi Walter. Deliberazione della Giunta provinciale 14 maggio 2002, prot. n. 33541/204
LA GIUNTA PROVINCIALE
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione dello scarso rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo alla
coltivazione di una cava di materiale argilloso denominata "Casolani"
in localita' Pieve Salutare nei Comuni di Castrocaro Terme e Terra
del Sole e Dovadola - presentato dalla ditta Bosi Walter - dalla
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
1) deve essere ridefinita la perimetrazione delle aree di scavo
escludendo da essa la porzione ricadente nell'ambito dei calanchi
disciplinati dall'art. 20A, comma 2 lett. a) del PTCP, individuati
nella Tavola 4 del PTCP "Carta del dissesto e della vulnerabilita'
territoriale" Tavola 254 NE Predappio;
2) le superfici adibite allo stoccaggio provvisorio del materiale
estratto dovranno essere localizzate in aree interessate dalla
presenza di infrastrutture e attrezzature e/o in continuita' con le
aree insediate, salvaguardando il profilo, i coni visuali ed i punti
di vista degli elementi dei crinali in armonia con le previsioni di
cui all'art. 20B del PTCP;
3) l'attivita' in oggetto deve garantire (durante il periodo diurno
negli orari previsti per l'attivita') in qualunque fase di
lavorazione prevista, e comunque nelle condizioni di lavorazione
maggiormente gravose dal punto di vista acustico, il rispetto lungo
il perimetro dell'area di cava del limite di accettabilita' diurno
stabilito dal DPCM 1/3/1991 per le aree definite "Tutto il territorio
nazionale" (art. 6, comma 1) pari a 70 dB(A);
4) i macchinari e i mezzi utilizzati dovranno operare in conformita'
alle direttive CE in materia di emissione acustica ambientale, cosi'
come recepite dalla legislazione italiana e nell'area di cava
dovranno essere adottate le opportune misure tecniche e gestionali
allo scopo di minimizzare l'impatto acustico verso l'esterno;
5) dovra' essere prevista l'umidificazione del carico sui camion
fino alla destinazione prevista e la copertura dei cassoni mediante
appositi teloni;
6) per limitare, in fase di esercizio, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dallo scavo e dalla movimentazione dei
mezzi, si dovra' provvedere nei periodi secchi all'umidificazione dei
depositi di accumulo provvisorio e delle vie di transito alle aree di
scavo non asfaltate;
7) dovra' essere garantita la perfetta efficienza del reticolo
scolante superficiale provvedendo in fase di definitivo recupero
paesaggistico-ambientale dell'area, ovvero esaurita la necessita' di
transito dei mezzi d'opera alle piste interne, alla rimozione delle
sezioni idrauliche piu' critiche, coincidenti con i tratti tombinati,
e alla loro sostituzione con fossi di adeguata sezione;
8) dovranno essere uniformate le sezioni del collettore di deflusso
principale, come evidenziato in tratto blu nella tavola integrativa
"Planimetria dei fossetti e delle opere di captazione", interponendo
lungo lo stesso una serie di pozzetti ed una vasca terminale con
stramazzo necessari ad abbattere la velocita' del flusso e ridurre la
frazione di trasporto solido prima dell'immissione delle acque nel
Rio Giallo;
9) le canalette di scolo dovranno essere dotate di pendenza adeguata
allo smaltimento delle acque di corrivazione superficiale;
10) l'eventuale stoccaggio di combustibili e lubrificanti utilizzati
nel cantiere dovra' essere effettuato in apposite aree opportunamente
confinate e impermeabilizzate al fine di contenere ed evitare
qualsiasi tipo di fuoriuscita accidentale sul suolo delle sostanze
inquinanti;
11) gli eventuali interventi di stabilizzazione dei versanti, nonche'
gli attraversamenti, le opere di regimazione delle acque ecc.,
dovranno essere realizzati utilizzando tecniche di ingegneria
naturalistica, in linea con gli indirizzi di cui alla deliberazione
della Giunta regionale n. 3939 del 6/9/1994 "Direttiva concernente
criteri progettuali per l'attuazione degli interventi in materia di
difesa del suolo nel territorio della regione Emilia-Romagna";
12) al fine di non accentuare i fenomeni di dissesto in atto o
potenziali, il piano di sistemazione definitiva dell'area di cava
dovra' escludere tecniche agricole che implichino movimentazioni
annuali di terreno;
13) nel ripristino della copertura di suolo dovra' essere utilizzato
il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare in spessori adeguati separatamente dalle altre tipologie
di materiale e provvedendo alla sua manutenzione per evitarne la
morte biologica;
14) constatato che l'area nella quale si colloca l'intervento in
esame interessa sistemi che tutelano in maniera peculiare gli aspetti
paesaggistici, si invita la ditta proponente, nell'eventuale e
prossima fase progettuale, prodromica allo sfruttamento delle nuove
quote estrattive assegnate all'ambito, a definire schemi e tipologie
di recupero paesaggistico-ambientale orientati alla conservazione
della matrice naturale e percettiva (conformazione morfologica ed
assetto vegetazionale) attraverso il rispetto degli elementi precipui
della bassa collina calanchiva, favorendo processi evolutivi volti al
perseguimento di un corretto equilibrio ambientale;
b) di quantificare in Euro 100,35 pari allo 0,02 % del valore
dell'intervento, come determinato in parte narrativa, le spese
istruttorie che, ai sensi dell'art. 28 della L.R. 9/99 e successive
modificazioni ed integrazioni, sono a carico del proponente;
c) di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile stante
l'urgenza di provvedere in merito ai sensi dell'art. 134, comma 4 del
DLgs 18 agosto 2000, n. 267;
d) di trasmettere il presente atto al Servizio Pianificazione
territoriale nonche' al Servizio Risorse idriche, atmosferiche e
Smaltimento dei rifiuti, Difesa del suolo, Beni ambientali per il
seguito di competenza;
e) di trasmettere il presente provvedimento alla societa' proponente,
ai Comuni di Castrocaro Terme - Terra del Sole e di Dovadola;
f) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 9/99 e successive modificazioni ed integrazioni il presente
partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.