DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 maggio 2002, n. 713
Determinazione delle priorita', dei criteri e delle modalita' per l'anno 2002, per la concessione dei contributi previsti all'art. 220 della L.R. 3/99 e successive modifiche
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la L.R. 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e
locale" ed in particolare il Titolo VIII "Polizia amministrativa
regionale e locale e regime autorizzatorio";
considerato che nel suddetto Titolo VIII e' inserito un Capo I
"Polizia amministrativa e politiche regionali per la sicurezza", di
cui fanno parte tre Sezioni;
viste le Sezioni I e II, che prevedono rispettivamente "Principi
generali" e "Promozione della sicurezza";
vista la L.R. 26 aprile 2001, n. 11 "Disciplina delle forme
associative e altre disposizioni in materia di Enti locali" ed in
particolare l'articolo 20, "Modifiche alla L.R. n. 3 del 1999";
considerato che il comma 4 del sopracitato art. 20 della L.R. 11/01
dispone che "nel comma 3 dell'art. 220 della L.R. n. 3 del 1999 e'
soppressa la locuzione e delle spese per investimenti";
vista la L.R. 13 novembre 2001, n. 36 "Norme in materia di politiche
regionali per la sicurezza e di Polizia locale. Modifiche ed
integrazioni alla L.R. 21 aprile 1999, n. 3 ed all'Allegato c) della
L.R. 22 gennaio 1988, n. 3";
considerato che l'art. 1 della sopracitata L.R. 36/01 dispone che
l'art. 220 della L.R. 3/99, come modificato dal comma 4 dell'art. 20
della L.R. 11/01, sia sostituito dai seguenti articoli: art. 220
"Politiche e interventi", art. 220 bis "Interventi di rilievo
locale", art. 220 ter "Interventi di rilievo regionale";
richiamato in particolare il sopracitato art. 220 bis "Interventi di
rilievo locale", il quale prevede al comma 1 che "la Regione concede
contributi ai Comuni, alle Province, alle Unioni, alle Comunita'
Montane e alle Associazioni intercomunali per la realizzazione di
iniziative finalizzate agli obiettivi di cui all'art. 218, realizzate
anche di concerto con operatori privati. I contributi sono concessi
per spese di progettazione e di attuazione, con esclusione delle
spese di personale" e al comma 2 che "la Regione concede contributi
alle associazioni ed alle organizzazioni di volontariato iscritte ai
registri di cui alla L.R. 2 settembre 1996, n. 37 che operano a
favore delle vittime di reati nel campo della sicurezza e della
prevenzione dei reati, per la realizzazione di specifiche iniziative.
I contributi sono concessi per spese di progettazione e di
attuazione, con esclusione delle spese per investimenti";
considerato che l'art. 220 bis al comma 3 prevede, tra l'altro, che i
contributi sopraddetti siano concessi secondo le priorita', i criteri
e le modalita' stabiliti dalla Giunta regionale;
visto l'atto di indirizzo di cui alla delibera del Consiglio
regionale progr. n. 1285 "Approvazione delle linee di indirizzo
relative agli interventi regionali nelle politiche per la sicurezza",
approvata ai sensi dell'art. 218, comma 4, nella seduta del
4/11/1999;
ritenuto, nel rispetto delle linee di indirizzo fissate con il
suddetto atto consiliare, di stabilire con il presente atto le
priorita', i criteri e le modalita' di concessione dei sopraddetti
contributi per l'anno 2002;
dato atto dei pareri di regolarita' tecnica e di legittimita'
espressi, rispettivamente dal Responsabile del Servizio Promozione e
Sviluppo delle politiche per la sicurezza e della polizia locale,
Cosimo Braccesi, e dal Direttore generale alla Presidenza dott. Bruno
Molinari, ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 26 novembre 2001,
n. 43 e della delibera della Giunta regionale 2774/01;
su proposta del Presidente della Giunta regionale,
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di determinare per l'anno 2002 per la concessione dei contributi
previsti all'art. 220 bis della L.R. 3/99, come modificata dalla L.R.
11/01 e dalla L.R. 36/01, le priorita', i criteri e le modalita'
specificati nell'Allegato A), parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
2) di approvare il fac-simile di domanda di contributo di cui
all'Allegato B), parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
3) di approvare la scheda di progetto per i soggetti elencati al
comma 1 dell'art. 220 bis e quella per le organizzazioni di
volontariato e per le associazioni (art. 220 bis, comma 2), di cui
rispettivamente agli Allegati B1 e B2, parti integranti e sostanziali
della presente deliberazione;
4) di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
1) Destinatari dei contributi
La Regione concede contributi:
A) ai Comuni, alle Province, alle Unioni, alle Comunita' Montane e
alle Associazioni intercomunali (d'ora in avanti denominati piu'
semplicemente Enti locali) per la realizzazione di iniziative
finalizzate agli obiettivi di cui all'art. 218 della L.R. 21 aprile
1999, n. 3, realizzate anche di concerto con operatori privati. Per
le Unioni, le Comunita' Montane e le Associazioni intercomunali, la
condizione per poter accedere ai contributi e' che i relativi atti
istitutivi contemplino la sicurezza urbana e/o la polizia locale fra
le funzioni istituzionali;
B) alle associazioni ed organizzazioni di volontariato iscritte ai
registri di cui alla L.R. 2 settembre 1996, n. 37, che operano a
favore delle vittime di reati nel campo della sicurezza e della
prevenzione dei reati, per la realizzazione di specifiche iniziative.
2) Requisiti di ammissibilita'
Tutti i progetti dei quali si chiede il finanziamento dovranno
contenere:
1) una descrizione dettagliata dello specifico problema di sicurezza
che si vuole affrontare;
2) l'area, tra quelle individuate alle lettere a) e b) dell'atto di
indirizzo di cui alla delibera consiliare progr. n. 1285 del
4/11/1999, che di seguito si trascrivono, in cui si inserisce
l'intervento progettato: a) miglioramento della sicurezza degli spazi
pubblici e delle condizioni di vita nelle citta', e in particolare: -
riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica di parti del
territorio e degli spazi pubblici con interventi di animazione, di
illuminazione pubblica, manutenzione, controllo, anche avvalendosi di
strumenti tecnologici finalizzati alla dissuasione delle
manifestazioni di incivilta' e criminalita' diffusa; - adozione di
strumenti ed azioni volte alla crescita delle relazioni personali e
di gruppo per lo sviluppo del vivere in comunita'; - sperimentazione
di sistemi di valutazione preventiva dell'impatto di sicurezza
connesso a significative trasformazioni urbanistiche o a grandi
interventi infrastrutturali; - promozione della convivenza
interculturale, dell'integrazione sociale e civile degli stranieri; -
educazione e promozione delle norme che regolano la vita sociale,
anche in collaborazione con il sistema scolastico regionale; -
attivita' di mediazione e riduzione del danno di fenomeni diffusi,
non criminali, che generano situazioni di tensione o conflitto, con
particolare riferimento all'esercizio della prostituzione e al
consumo di sostanze stupefacenti; b) prevenzione della criminalita' e
riduzione del rischio, e in particolare: - promozione, sia presso le
Agenzie statali della Pubblica sicurezza che presso i Corpi di
polizia locale, di modelli organizzativi e operativi fondati sul
principio del decentramento e della massima vicinanza alla comunita'
di riferimento; - promozione dell'interscambio operativo, informativo
e formativo, fra le Polizie nazionali, i Corpi di polizia locale e i
Servizi sociali, anche in raccordo con le imprese di vigilanza
privata e con gli organismi associativi e di volontariato; -
attivita' mirate di natura preventiva rivolte ai gruppi
potenzialmente piu' esposti ai fenomeni di criminalita' o di
incivilta' diffusi e al sostegno di iniziative in favore delle
vittime di reato;
3) gli obiettivi specifici del progetto e le sue eventuali relazioni
con: progetti piu' generali rivolti alla sicurezza, dei quali esso
rappresenti una articolazione; le esigenze del territorio nel quale
il progetto sara' realizzato;
4) una descrizione dettagliata del progetto, comprensiva delle
modalita' organizzative di realizzazione (tempi, fasi, metodologia),
dell'indicazione delle strutture organizzative eventualmente
coinvolte e del/dei responsabili del progetto;
5) se il progetto si inserisce o meno in piani/programmi generali,
anche non strettamente attinenti il tema della sicurezza;
6) se il progetto costituisce articolazione di una iniziativa che si
sviluppa su piu' anni;
7) il sistema di valutazione previsto;
8) i soggetti, pubblici e/o privati eventualmente coinvolti nel
progetto;
9) il piano delle risorse finanziare necessarie alla realizzazione
del progetto e il preventivo dettagliato di spesa.
Ogni Ente/associazione/organizzazione di volontariato non potra'
presentare piu' di un progetto.
Il progetto puo' prevedere al suo interno diverse azioni specifiche,
purche' coordinate e coerenti tra di loro, tutte finalizzate
all'intervento sul medesimo problema e al raggiungimento del medesimo
obiettivo. Non saranno considerati ammissibili programmi di carattere
generale sulla sicurezza urbana.
I progetti che prevedono forme di riorganizzazione e di maggiore
visibilita' delle polizie locali saranno considerati ammissibili solo
quando l'obiettivo prioritario del progetto rimane quello
dell'intervento su uno specifico problema di sicurezza.
Nel caso di progetti che prevedano la puntuale ripetizione di azioni
gia' sperimentate negli anni precedenti e gia' ammesse a contributo,
il proponente dovra' obbligatoriamente allegare una relazione
valutativa che documenti in maniera chiara, completa ed evidente i
risultati positivi ottenuti nelle precedenti sperimentazioni e la
conseguente necessita' di ripetere le azioni intraprese.
Le informazioni di cui ai punti precedenti dovranno essere desumibili
dalla scheda di progetto (vedi Allegati B1 o B2).
3) Termini e modalita' di presentazione delle richieste di contributo
Le domande di contributo, indirizzate alla Regione Emilia-Romagna -
Presidenza della Giunta, redatte in carta libera secondo il
fac-simile allegato e sottoscritte dal legale rappresentante
dell'Ente o dell'associazione/organizzazione di volontariato
richiedente, dovranno pervenire al Servizio "Promozione e Sviluppo
delle politiche per la sicurezza e della polizia locale", della
Direzione generale Presidenza della Giunta, Viale Aldo Moro n. 64 -
40127 Bologna. Viene individuata quale responsabile del procedimento
di concessione dei contributi, la dott.ssa Rossella Selmini del
Servizio "Promozione e Sviluppo delle politiche per la sicurezza e
della polizia locale". Le domande dovranno essere presentate entro il
termine perentorio del 28 giugno 2002.
Le domande non consegnate direttamente entro il 28/6/2002 presso gli
Uffici regionali, dovranno essere esclusivamente inviate a mezzo
raccomandata postale; in quest'ultimo caso fa fede il timbro di
spedizione.
4) Decorrenza e termine delle attivita' di progetto
Le attivita' relative ai progetti dovranno avere inizio non oltre tre
mesi dalla data di approvazione della delibera di concessione del
contributo e dovranno terminare entro i diciotto mesi successivi alla
stessa data.
In presenza di particolari circostanze, non prevedibili all'atto
della formulazione del progetto presentato, potra' essere richiesta
una proroga di ulteriori 6 mesi per la conclusione del progetto. La
richiesta motivata di proroga verra' valutata dal Servizio
"Promozione e Sviluppo delle politiche di sicurezza e della polizia
locale" che, entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della
richiesta stessa, comunichera' l'accoglimento o il diniego della
stessa.
5) Istruttoria e valutazione dei progetti
Le domande presentate, che dovranno essere complete di tutte le
informazioni ed i documenti richiesti, pena l'esclusione, saranno
istruite ed esaminate dal Servizio "Promozione e Sviluppo delle
politiche per la sicurezza e della polizia locale". Al termine
dell'istruttoria e delle valutazioni verranno predisposti gli elenchi
dei progetti ammissibili ai contributi con l'indicazione dell'importo
che si propone di accordare.
6) Criteri di priorita'
Ai fini dell'ammissione ai contributi, verra' data priorita' ai
progetti:
- che prevedano la collaborazione, per la realizzazione del progetto,
con soggetti di natura diversa dal proponente, quali, per esempio,
Forze dell'ordine, Prefetture, Questure, volontariato (per gli Enti
locali), ASL, sistema scolastico, ecc. La collaborazione e' intesa
come condivisione dei principi del progetto e compartecipazione nella
sua realizzazione o in alcune fasi. Non si intendono come
collaborazioni le prestazioni remunerate rese da eventuali soggetti
partecipanti all'attuazione del progetto. Per ogni soggetto diverso
che partecipa al progetto viene riconosciuto 1 punto, fino a un
massimo di 3 punti;
- che si inseriscano organicamente in programmi generali di
miglioramento della sicurezza di un territorio, nel caso degli Enti
locali, o che siano comunque collegati ad attivita' piu' generali sui
temi della sicurezza e della civile convivenza, nel caso delle
organizzazioni di volontariato e delle associazioni. La natura,
l'intensita' e la coerenza di tale inserimento organico dovra' essere
adeguatamente descritta nella scheda di progetto e sara' valutata
secondo una scala che va da 0 a 3 punti;
- che, pur all'interno di programmi settoriali dell'Ente locale non
specificamente indirizzati alla sicurezza, assumano le
caratteristiche di interventi specifici, rivolti a fenomeni
determinati e orientati al miglioramento delle condizioni di
sicurezza. Tali caratteristiche del progetto e delle sue relazioni
con le attivita' settoriali dell'Ente proponente sono considerate
presenti o assenti, senza graduazione. Nel caso siano evidenti e
chiari, verra' riconosciuto 1 punto. Questa priorita' non viene
considerata per le associazioni e organizzazioni di volontariato;
- che ci sia evidente coerenza fra la descrizione del problema
specifico e l'intervento per il miglioramento delle condizioni di
sicurezza per cui viene richiesto il contributo. Questa priorita'
potra' essere valutata secondo una scala che va da 0 a 6 punti in
base a: chiarezza e completezza della descrizione del problema di
sicurezza e degli obiettivi che si vogliono raggiungere;
corrispondenza tra la natura oggettiva e/o soggettiva del problema
con la soluzione proposta; coerenza delle tipologie di spesa prevista
con la natura degli interventi e il tipo di problema che si intende
affrontare; coerenza delle diverse misure previste per affrontare il
problema per i progetti che prevedono diverse sotto-azioni, con
particolare riferimento alla integrazione tra misure di prevenzione
situazionale e misure di prevenzione sociale;
- che, se la tipologia del progetto lo richiede, tengano in adeguata
considerazione la differenza fra i generi. Questa priorita' puo'
essere presente o assente. Nel primo caso sara' riconosciuto 1 punto,
nel secondo 0;
- che prevedano un efficace sistema di valutazione dei risultati. Il
sistema sara' considerato efficace quando risulta completo e
dettagliato; vengono riportati in maniera chiara e dettagliata gli
indicatori, gli strumenti metodologici e le modalita' di rilevazione
utilizzati per le valutazioni; il sistema complessivamente previsto
e' coerente con gli obiettivi prefissati dal proponente e con la
natura delle misure che si intendono avviare. Questa priorita' potra'
essere valutata secondo una scala che va da 0 a 5 punti;
- che possano essere di esemplarita' e trasferibilita'. Il progetto
si intende "esemplare" quando appare chiaro e mirato ai problemi
specifici individuati e quando alla sua realizzazione concorrono
settori diversi della Amministrazione comunale (quest'ultimo aspetto
non viene valutato per le associazioni ed organizzazioni di
volontariato); e' considerato "trasferibile" quando affronta un
problema diffuso con metodologie e strumenti innovativi,
riproducibili in altri contesti. Questa priorita' potra' essere
valutata secondo una scala che va da 0 a 3 punti;
- che siano realizzabili in tempi certi. Il progetto si considera
realizzabile in tempi certi quando non presenta elementi di eccessiva
complessita' e non appare condizionabile da eventi futuri o incerti.
Questa priorita' non e' graduabile (0 o 1 punto);
- che siano presentati da Enti locali che abbiano fatto domanda di
contributo in anni precedenti e che per almeno due anni non abbiano
ottenuto la concessione del contributo regionale. In quest'ultimo
caso, viene riconosciuto 1 punto.
7) Approvazione dei progetti e concessione dei contributi
Sulla base dell'istruttoria e valutazione effettuata come previsto al
punto 5), la Giunta regionale provvedera' all'approvazione dei
progetti, alla quantificazione e concessione dei contributi, nonche'
alla contestuale assunzione dell'impegno di spesa:
- per quanto riguarda gli Enti locali i contributi sono concessi in
misura non superiore al 50% dell'importo delle spese ritenute
ammissibili, per un massimo di Euro 25.822,84 per le spese correnti e
per un massimo di Euro 77.468,53 per le spese di investimento, con
esclusione delle spese di personale;
- per quanto riguarda le associazioni e le organizzazioni di
volontariato i contributi sono concessi in misura non superiore
all'80% dell'importo delle spese ritenute ammissibili, per un massimo
di Euro 5.164,57, con esclusione delle spese per investimenti.
I contributi sono cumulabili con altri contributi concessi dalla
Regione o da altri Enti pubblici a qualsiasi titolo per la medesima
iniziativa, fino al raggiungimento del limite contributivo
complessivo dell'80% nel caso degli Enti locali e del 100% nel caso
delle associazioni/organizzazioni.
Poiche' il costo complessivo delle iniziative ammissibili a
contributo potrebbe superare la disponibilita' di bilancio (nel qual
caso la Regione si vedrebbe costretta ad escludere taluni progetti
ovvero a ridurre in misura consistente l'entita' del proprio
contributo) si rende necessario che, nella scheda di progetto di cui
all'Allegato B1 per gli Enti locali e all'Allegato B2 per le
organizzazioni di volontariato e per le associazioni, venga
dichiarato l'impegno a realizzare il progetto medesimo anche in caso
di riduzione della quota percentuale di cofinanziamento regionale e
venga altresi' indicata la percentuale minima al di sotto della quale
gli Enti locali o le associazioni/organizzazioni di volontariato,
rinunciano all'attuazione dell'iniziativa.
Per i soli Enti locali si rende necessario inoltre individuare sempre
nella scheda di progetto di cui all'Allegato B1 l'impegno a
realizzare il progetto medesimo anche nel caso venga accordato il
cofinanziamento regionale solo per le spese correnti e non per quelle
di investimento e viceversa, pena l'esclusione dalla valutazione.
8) Revoca
Il diritto al contributo decade quando l'Ente o
l'associazione/organizzazione non avvia il progetto entro tre mesi
dalla data di approvazione del progetto stesso e/o non lo conclude
entro il termine previsto al precedente punto 4), nonche' nel caso in
cui il progetto realizzato non sia conforme al progetto presentato e
ammesso a finanziamento regionale.
In caso di realizzazione incompleta del progetto, entro 30 giorni
dalla data prevista di conclusione, l'ente gestore dovra' inviare al
Servizio Promozione e Sviluppo delle politiche di sicurezza e della
polizia locale una relazione dettagliata che evidenzi le ragioni
della realizzazione soltanto parziale del progetto, specificando:
a) se viene richiesta la proroga prevista al punto 4;
b) se il progetto si considera comunque concluso, nonostante la sua
parziale realizzazione. In tal caso, il Servizio "Promozione e
Sviluppo delle politiche per la sicurezza e della polizia locale"
valutera' se, nonostante la realizzazione parziale dell'iniziativa,
si siano mantenuti inalterate le finalita' e gli obiettivi
complessivi del progetto, o se il progetto sia da considerarsi
realizzato in maniera difforme da quella prevista. Nel primo caso si
provvedera' alla ridefinizione del contributo in base alle spese
effettivamente sostenute; nel secondo il contributo verra' revocato
nella sua interezza.
9) Liquidazione ed erogazione dei contributi. Rendicontazione finale
La liquidazione dei contributi e' disposta come di seguito indicato.
Per gli Enti locali:
- un anticipo del 50% da corrispondersi secondo le seguenti
modalita':
A) per le spese correnti ad avvenuta esecutivita' della delibera di
riparto e concessione dei contributi;
B) per le spese d'investimento occorre distinguere se si tratta di
lavori oppure di acquisti/forniture. Se vi sono entrambe le tipologie
di spese di investimento, il progetto dovra' indicare l'ammontare
distinto delle voci di spesa previste per i lavori e per gli
acquisti/forniture.
Per ottenere la corresponsione dell'anticipo del 50% bisognera'
distinguere:
lavori:
a) per lavori dati in appalto a terzi soggetti occorrera' la delibera
di approvazione del progetto esecutivo con indicazione dei mezzi di
copertura finanziaria e il verbale consegna lavori;
b) per lavori in economia o amministrazione diretta occorrera' la
delibera di approvazione del progetto esecutivo con indicazione dei
mezzi di copertura finanziaria e la comunicazione/dichiarazione di
inizio lavori;
acquisti/forniture:
a) la/e delibera/e di approvazione degli acquisti/forniture indicante
i mezzi di copertura finanziaria;
- il saldo del 50% a conclusione dell'intervento e a presentazione:
A) dell'attestazione di avvenuta conclusione del progetto, corredata:
- per le spese correnti, dal rendiconto analitico delle spese
sostenute;
- per le spese d'investimento bisognera' distinguere se si tratta di
lavori o di acquisti/forniture:
lavori:
a) per lavori dati in appalto a terzi soggetti occorrera' il
certificato di regolare esecuzione/collaudo approvato dall'Ente
indicante l'ammontare delle spese sostenute;
b) per lavori in economia o amministrazione diretta occorrera' la
determina di approvazione relativa al rendiconto della spesa
sostenuta o certificato di regolare esecuzione debitamente
sottoscritto dal direttore dei lavori, regolarmente approvato;
acquisti/forniture:
a) la determina/provvedimento di avvenuta fornitura/acquisto
indicante l'importo della spesa sostenuta e copia della/e fattura/e
regolarmente liquidata/e;
B) della relazione conclusiva contenente informazioni sulle attivita'
realizzate, i tempi di realizzazione, il livello di raggiungimento
degli obiettivi del progetto ed i risultati qualitativi e
quantitativi raggiunti, in rapporto al preindividuato sistema di
valutazione.
Per le associazioni/organizzazioni:
- l' 80% ad avvenuta esecutivita' della delibera di riparto e
concessione dei contributi;
- il rimanente 20% a conclusione dell'intervento e a presentazione:
a) dell'attestazione di avvenuta conclusione del progetto corredata
dalla documentazione giustificativa delle spese ammesse a contributo,
fatture e note di addebito quietanzate in originale (in visione), o
in copia conforme all'originale a norma della Legge n. 15 del 4
gennaio 1968 ed in bollo; tale documentazione potra' essere
sostituita, cosi' come previsto dal DPR 20 ottobre 1998, n. 403
"Regolamento di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della Legge 15
maggio 1997, n. 127, in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative", da una dichiarazione sostitutiva di
atto di notorieta' sottoscritta dal legale rappresentante
dell'associazione/organizzazione, in cui siano elencate le fatture e
note di pagamento giustificative delle spese riguardanti il
contributo, con allegata loro copia fotostatica. Nell'ambito della
medesima dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' inoltre
dovra' essere dichiarata l'avvenuta quietanza di ogni singola fattura
elencata e dovra' essere indicato che i titoli di spesa sono
trattenuti agli atti dell'associazione/organizzazione a disposizione
della Regione per ogni eventuale verifica o controllo;
b) della relazione conclusiva contenente informazioni sulle attivita'
realizzate, i tempi di realizzazione, il livello di raggiungimento
degli obiettivi del progetto ed i risultati qualitativi e
quantitativi raggiunti, in rapporto al preindividuato sistema di
valutazione.
Qualora, in fase di rendicontazione, le spese documentate
risultassero inferiori a quelle previste nel progetto approvato con
la delibera della Giunta regionale, l'ammontare del contributo sara'
proporzionalmente ridotto.
In fase di rendicontazione e' ammessa la possibilita' di apportare
all'interno di ogni singolo progetto, variazioni di spesa, in aumento
o diminuzione, di importo non superiore al 20%, da una voce all'altra
e partitamente per ciascuna delle due tipologie di spesa, spesa
corrente e spesa di investimento, purche' non vengano modificate ne'
le tipologie di spesa originariamente previste, ne' le finalita' del
progetto nel suo insieme.
Per le associazioni/organizzazioni di volontariato concorrono a
formare la base di calcolo della spesa ammissibile a contributo,
anche le acquisizioni di beni e servizi in qualsiasi forma fornite da
altre pubbliche Amministrazioni o Centri servizi per il volontariato,
purche' debitamente quantificate e certificate dagli stessi fornitori
del bene e/o servizio.
ALLEGATO B)
Fac-simile di domanda da redigersi in carta semplice
Alla Regione Emilia-Romagna
Presidenza della Giunta
Servizio "Promozione e Sviluppo
delle politiche per la sicurezza e
della polizia locale"
Viale Aldo Moro n. 64
40127 Bologna
Il/La sottoscritto/a
in qualita' di
legale rappresentante di
con sede in
Via
tel./fax . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e-mail
chiede
- la concessione del contributo di cui all'art. 220 bis, comma 1 ex
L.R. 3/99 e successive modifiche (per gli Enti locali):
- la concessione del contributo di cui all'art. 220 bis, comma 2 ex
L.R. 3/99 e successive modifiche (per le associazioni/organizzazioni
di volontariato)
per la realizzazione del progetto allegato.
data e firma . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ALLEGATO B1
Scheda di Progetto per gli Enti locali
Amministrazione richiedente
Denominazione del progetto
Soggetto incaricato della gestione del progetto (settore/ufficio)
Responsabile/i del progetto
Area di azione in cui si inserisce l'intervento progettato:
(barrare la casella corrispondente)
a) miglioramento della sicurezza degli spazi pubblici e delle
condizioni di vita nelle citta', e in particolare: - riqualificazione
e rivitalizzazione urbanistica di parti del territorio e degli spazi
pubblici con interventi di animazione, di illuminazione pubblica,
manutenzione, controllo, anche avvalendosi di strumenti tecnologici
finalizzati alla dissuasione delle manifestazioni di incivilta' e
criminalita' diffusa; - adozione di strumenti ed azioni volte alla
crescita delle relazioni personali e di gruppo per lo sviluppo del
vivere in comunita'; - sperimentazione di sistemi di valutazione
preventiva dell'impatto di sicurezza connesso a significative
trasformazioni urbanistiche o a grandi interventi infrastrutturali; -
promozione della convivenza interculturale, dell'integrazione sociale
e civile degli stranieri; - educazione e promozione delle norme che
regolano la vita sociale, anche in collaborazione con il sistema
scolastico regionale; - attivita' di mediazione e riduzione del danno
di fenomeni diffusi, non criminali, che generano situazioni di
tensione o conflitto, con particolare riferimento all'esercizio della
prostituzione e al consumo di sostanze stupefacenti;
b) prevenzione della criminalita' e riduzione del rischio, e in
particolare: - promozione, sia presso le Agenzie statali della
pubblica sicurezza che presso i Corpi di polizia locale, di modelli
organizzativi e operativi fondati sul principio del decentramento e
della massima vicinanza alla comunita' di riferimento; - promozione
dell'interscambio operativo, informativo e formativo, fra le Polizie
nazionali, i Corpi di polizia locale e i Servizi sociali, anche in
raccordo con le imprese di vigilanza privata e con gli organismi
associativi e di volontariato; - attivita' mirate di natura
preventiva rivolte ai gruppi potenzialmente piu' esposti ai fenomeni
di criminalita' o di incivilta' diffusi e al sostegno di iniziative
in favore delle vittime di reato;
1) Descrizione dettagliata e documentata dello specifico problema di
sicurezza che si vuole affrontare, del contesto territoriale in cui
il problema si e' sviluppato, della sua natura oggettiva e/o
soggettiva, ecc.
2) Obiettivi generali e specifici del progetto:
3) Descrizione dettagliata del progetto e delle azioni previste, dei
destinatari delle azioni, delle modalita' organizzative di
realizzazione, delle metodologie adottate, ecc.:
4) Per i progetti che prevedono azioni diverse, di carattere
situazionale e/o sociale, chiarire le modalita' con cui verranno
integrati e coordinati i vari interventi:
5) Descrivere attraverso quali meccanismi si presume che le azioni
previste nel progetto possano produrre cambiamenti del problema di
sicurezza:
6) Il progetto adotta interventi basati sulla differenza di genere?
Si
No
Se si, descrivere le modalita' con cui la differenza di genere viene
considerata:
7) Tempi di realizzazione:
data inizio . . . . . . . . . . .
data termine . . . . . . . . . .
Eventuali fasi di realizzazione:
8) Strutture organizzative, interne all'ente, eventualmente coinvolte
nel progetto, oltre al settore responsabile:
9) Il progetto si inserisce in piani/programmi generali, attinenti il
tema della sicurezza?
Si
No
Se si', indicare in maniera dettagliata come il progetto si inserisce
nel programma generale di attivita' dell'ente proponente sulla
sicurezza (relazioni con altre attivita', coerenza, principi comuni,
ecc.)
Se no, indicare se e come il progetto costituisce articolazione di
altre attivita' settoriali dell'ente (urbanistica, istruzione,
politiche sociali, cultura, ecc.)
10) Il progetto costituisce articolazione di una iniziativa che si
sviluppa su piu' anni?
Si
No
Se si, specificare quale e di quale durata:
11) Il progetto rappresenta la puntuale ripetizione di iniziative
gia' avviate negli anni precedenti?
Si
No
Se si, allegare obbligatoriamente una relazione che documenti in
maniera chiara ed evidente i risultati positivi ottenuti nelle
precedenti sperimentazioni e le ragioni della ripetizione puntuale
dell'iniziativa.
12) Sistema di valutazione previsto:
descrizione generale del sistema di valutazione che si intende
adottare:
Indicatori utilizzati per la valutazione:
Metodologie previste
Modalita' di rilevazione
Fasi della valutazione
A chi e' affidata la valutazione?
13) Il progetto prevede il coinvolgimento di altri soggetti, pubblici
e/o privati, estranei alla Amministrazione locale proponente?
Si
No
Se si', indicare:
Altri soggetti coinvolti nella realizzazione:
Caratteristiche, natura e modalita' della collaborazione (obiettivi
comuni, forme di coordinamento, suddivisione dei compiti, ecc.):
(allegare obbligatoriamente le lettere di adesione degli altri
soggetti, pubblici e/o privati, coinvolti)
14) Piano delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del
progetto
Costo totale del progetto
Spese correnti
Spese per investimenti
(Con indicazione della scomposizione dell'ammontare di spesa
partitamente previsto per opere/lavori e per acquisti/forniture di
beni).
- Si dichiara l'impegno a realizzare il progetto anche in caso di
riduzione della quota percentuale di cofinanziamento regionale e si
indica la percentuale minima del . . . . (sia per il contributo
relativo alle spese correnti, sia per quello relativo alle spese per
investimenti) al di sotto della quale si rinuncia all'attuazione
dell'iniziativa.
(barrare la casella e indicare la % nell'apposito spazio)
- Si dichiara inoltre l'impegno a realizzare il progetto anche nel
caso in cui venga concesso il contributo regionale solo per le spese
correnti e non per quelle di investimento e viceversa.
(barrare obbligatoriamente la casella, pena l'esclusione dalla
valutazione)
Allegare obbligatoriamente un preventivo di spesa dettagliato
(dettaglio dei costi previsti nel progetto suddivisi per tipologie di
spesa specificando quali siano riconducibili, secondo le norme di
bilancio a valere per la propria amministrazione, a spese di
investimento e quali siano invece da considerarsi spese correnti, e
indicazione delle risorse finanziarie necessarie all'attuazione del
progetto stesso)
15) Il richiedente fruisce di contributi accordati da altre
Amministrazioni pubbliche per le attivita' previste dal progetto?
Si
No
Se si, indicare il concedente, l'ammontare del contributo (anche in
percentuale) e le attivita' finanziate attraverso quel contributo
16) Il richiedente ha gia' usufruito di contributi regionali per
azioni di miglioramento della sicurezza, ex art. 220 bis, comma 1,
L.R. 3/99?
Si
No
Se si, in che anno/i?
Eventuali note
ALLEGATI:
Facoltativi:
- relazione illustrativa dettagliata del progetto.
Obbligatori:
- relazione di valutazione delle esperienze precedenti (solo in caso
di ripetizione puntuale di una iniziativa);
- lettere di adesione di altri soggetti, quando il progetto prevede
forme di collaborazione:
- preventivo di spesa.
ALLEGATO B2
Scheda di progetto per le organizzazioni di volontariato e le
associazioni
Organizzazione/associazione richiedente
Attivita' principale del richiedente
Data di iscrizione ai registri di cui alla L.R. 2 settembre 1996, n.
37 (per organizzazioni di volontariato)
Da quanto tempo opera nel settore
Denominazione del progetto
Responsabile/i del progetto
Area di azione in cui si inserisce l'intervento progettato:
(barrare la casella corrispondente)
a) miglioramento della sicurezza degli spazi pubblici e delle
condizioni di vita nelle citta', e in particolare: - riqualificazione
e rivitalizzazione urbanistica di parti del territorio e degli spazi
pubblici con interventi di animazione, di illuminazione pubblica,
manutenzione, controllo, anche avvalendosi di strumenti tecnologici
finalizzati alla dissuasione delle manifestazioni di incivilta' e
criminalita' diffusa; - adozione di strumenti ed azioni volte alla
crescita delle relazioni personali e di gruppo per lo sviluppo del
vivere in comunita'; - sperimentazione di sistemi di valutazione
preventiva dell'impatto di sicurezza connesso a significative
trasformazioni urbanistiche o a grandi interventi infrastrutturali; -
promozione della convivenza interculturale, dell'integrazione sociale
e civile degli stranieri; - educazione e promozione delle norme che
regolano la vita sociale, anche in collaborazione con il sistema
scolastico regionale; - attivita' di mediazione e riduzione del danno
di fenomeni diffusi, non criminali, che generano situazioni di
tensione o conflitto, con particolare riferimento all'esercizio della
prostituzione e al consumo di sostanze stupefacenti;
b) prevenzione della criminalita' e riduzione del rischio, e in
particolare: - promozione, sia presso le Agenzie statali della
pubblica sicurezza che presso i Corpi di polizia locale, di modelli
organizzativi e operativi fondati sul principio del decentramento e
della massima vicinanza alla comunita' di riferimento; - promozione
dell'interscambio operativo, informativo e formativo, fra le Polizie
nazionali, i Corpi di polizia locale e i Servizi sociali, anche in
raccordo con le imprese di vigilanza privata e con gli organismi
associativi e di volontariato; - attivita' mirate di natura
preventiva rivolte ai gruppi potenzialmente piu' esposti ai fenomeni
di criminalita' o di incivilta' diffusi e al sostegno di iniziative
in favore delle vittime di reato;
1) Descrizione dello specifico problema di sicurezza che si vuole
affrontare (tipo di problema, contesto territoriale in cui .si e'
sviluppato, natura oggettiva e/o soggettiva, ecc.)
2) Obiettivi generali e specifici del progetto:
3) Descrizione dettagliata del progetto e delle azioni previste
(destinatari delle azioni, modalita' organizzative di realizzazione,
metodologie adottate, ecc.):
4) Per i progetti che prevedono azioni diverse, chiarire le modalita'
con cui verranno integrati e coordinati i vari interventi:
5) Il progetto adotta interventi basati sulla differenza di genere?
Si
No
Se si, descrivere le modalita' con cui la differenza di genere viene
considerata:
6) Tempi di realizzazione:
data inizio . . . . . . . . . . .
data termine . . . . . . . . . .
Eventuali fasi di realizzazione:
7) Indicare e descrivere le relazioni del progetto con le altre
attivita' generali dell'associazione e con i progetti per la
sicurezza delle Amministrazioni locali eventualmente esistenti nel
territorio dove si intende realizzare il progetto
8) Il progetto costituisce articolazione di una iniziativa che si
sviluppa su piu' anni?
Si
No
Se si, specificare quale e di quale durata:
9) Il progetto rappresenta la puntuale ripetizione di iniziative gia'
avviate negli anni precedenti?
Si
No
Se si, allegare obbligatoriamente una relazione documentata che
documenti in maniera chiara ed evidente i risultati positivi ottenuti
nelle precedenti sperimentazioni e le ragioni della ripetizione
puntuale dell'iniziativa.
10) Indicatori di verifica attraverso i quali il proponente intende
misurare i risultati dell'iniziativa, in relazione agli obiettivi che
si intende perseguire:
11) Il progetto prevede il coinvolgimento di altri soggetti, pubblici
e/o privati, estranei alla associazione proponente?
Si
No
Se si', indicare:
Altri soggetti coinvolti nella realizzazione:
Caratteristiche, natura e modalita' della collaborazione (obiettivi
comuni, forme di coordinamento, suddivisione dei compiti, ecc.):
(allegare obbligatoriamente le lettere di adesione degli altri
soggetti, pubblici e/o privati, coinvolti).
12) Piano delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del
progetto
Costo del progetto
- Si dichiara l'impegno a realizzare il progetto anche in caso di
riduzione della quota percentuale di cofinanziamento regionale e si
indica la percentuale minima del . . . . . al di sotto della quale si
rinuncia all'attuazione dell'iniziativa.
(barrare la casella e indicare la % nell'apposito spazio)
Allegare obbligatoriamente un preventivo di spesa dettagliato
(dettaglio dei costi previsti nel progetto suddividi per tipologie di
spesa e indicazione delle risorse finanziarie necessarie
all'attivazione del progetto stesso)
13) Il richiedente fruisce di contributi accordati da altre
Amministrazioni pubbliche per le attivita' previste dal progetto?
Si
No
Se si, indicare il concedente, l'ammontare del contributo (anche in
percentuale) e le attivita' finanziate attraverso quel contributo
14) Il richiedente ha gia' usufruito di contributi regionali per
azioni di miglioramento della sicurezza, ex art. 220 bis, comma 2,
L.R. 3/99?
Si
No
Se si, in che anno/i?
Eventuali note
ALLEGATI:
Facoltativi:
- relazione illustrativa dettagliata del progetto.
Obbligatori:
- copia dello statuto dell'associazione/organizzazione;
- relazione di valutazione delle esperienze precedenti (solo in caso
di ripetizione puntuale di una iniziativa);
- lettere di adesione di altri soggetti, quando il progetto prevede
forme di collaborazione;
- preventivo di spesa.