COMUNICATO
Approvazione Piano particolareggiato di iniziativa pubblica relativo all'area di cava distinta con il numero 2 nel PAE comunale localita' Medrina
Con deliberazione n. 5 del 28/3/2002 ad oggetto "Approvazione Piano
particolareggiato di iniziativa pubblica relativo all'area di cava
distinta con il numero 2 nel PAE comunale localita' Medrina", il
Consiglio comunale propone:
1) di accogliere tutte le prescrizioni contenute nei pareri indicati
in premessa (Azienda Unita' sanitaria locale in data 17/11/1999,
Servizio provinciale Difesa del suolo in data 7/3/2002 e in data
28/3/2002) dando atto che le prescrizioni stesse dovranno essere
recepite nei singoli piani di coltivazione della cava e a tal
proposito i pareri costituiscono parte integrante degli elaborati e
dei documenti facenti parte del Piano;
2) di controdedurre all'opposizione della sig.ra Rubertini Rosa
inoltrata in data 9/6/1999, prot. n. 3112 nel seguente modo:
a) Il Piano e' stato adottato nella forma di Piano particolareggiato
di iniziativa pubblica, conformemente a quanto stabilito nell'art. 8
della L.R. 17/91 e in ragione anche della valenza pubblica che
l'attivita' estrattiva riveste per la conseguenza che, l'attuazione o
meno di cave, ha sul mercato dei materiali lapidei per il settore
delle costruzioni.
Entro il termine assegnato dal Comune con nota prot. 3794 del
9/7/1998 e' stato presentato il Piano particolareggiato richiesto da
parte dei sigg.ri Rubertini Raffaele e Dell'Amore Canducci Pierina;
l'istruttoria comunale ha poi portato alla necessita' di integrare
gli elaborati presentati, cosi' come precisato in premessa.
b) L'ambito estrattivo in parola e' stato individuato e zonizzato a
seguito dell'adozione e dell'approvazione del PIAE (Piano
infraregionale delle Attivita' estrattive).
Con la variante generale al Piano delle Attivita' estrattive il
Comune di Borghi ha recepito pertanto previsioni sovra comunali sia
in termini di normative, zonizzazioni e di quantita' e tipo di
materiale estraibile.
Nulla e' stato fatto dalla proprieta' (che pure da anni esercitava
attivita' estrattiva in parte di tale area) a difesa dei propri
interessi e di quelli collettivi con osservazioni e proposte ai
suddetti piani.
Come gia' ribadito nella relazione allegata ai PIPP l'attivita'
estrattiva sulle aree attualmente occupate dai noceti impiantati con
contribuzione pubblica, potra' avvenire solo previa restituzione dei
fondi ricevuti, operazione che come si e' potuto accertare, risulta
essere possibile.
c) L'impostazione del Piano particolareggiato consente di poter
iniziare l'attivita' estrattiva sia su tutto il fronte che si
affaccia sulla Via Medrina per poi avanzare in alto, che dalla parte
alta, permettendo cosi' a tutti i proprietari di attivarsi, seppur
con grosse limitazioni, anche in assenza dell'auspicato accordo fra
privati, che permetterebbe lo sfruttamento di tutto il potenziale
estrattivo della cava e raggiungere quindi i profili di massima
escavazione.
d), e), f) Il potenziale estrattivo della cava intera, cosi' come
risulta dalle analisi allegate al Piano, e' molto superiore alle
quantita' attualmente indicate nel PIAE e nel PAE, avverso i quali
non e' stata formulata alcuna osservazione, ne' opposizione.
Tale potenziale, nel rispetto delle esigenze di mercato dei materiali
lapidei, qualora la cava fosse correttamente gestita, sicuramente
potrebbe entrare nelle previsioni della programmazione sovra comunale
e comunale, in occasione delle revisioni decennali previste.
Il potenziale estrattivo assegnato dal PIAE e dal PAE e' tale perche'
proprio l'estensione dell'area di cava permette escavazioni piu' in
profondita', quindi raggiungere profili stabili di abbandono piu'
bassi.
Tale potenziale e' stato distribuito in maniera proporzionale (tenuto
conto anche dell'andamento del terreno e del tipo di materiale
sottostante) fra le varie proprieta' e non poteva certamente essere
concesso solo ad una ditta.
Qualora non vi fosse l'accordo fra tutti i cavatori, ciascun singolo
piano di coltivazione dovrebbe tenere conto dei confini di proprieta'
e dei necessari profili stabili di abbandono dei terreni, con un
conseguente mancato sfruttamento dell'intero potenziale della cava,
possibile solo in caso di intervento congiuro fra i cavatori.
Infine si ricorda che il Piano particolareggiato ha proprio lo scopo
di organizzare razionalmente le fasi attuattive e di ripristino, in
modo tale da ridurre al minimo gli effetti negativi derivanti
dall'attivita' estrattiva;
3) di approvare il Piano particolareggiato di iniziativa pubblica di
cui in parola, ai sensi dell'art. 21 della L.R. 47/78 e successive
modificazioni ed integrazioni, che risulta composto dai seguenti
elaborati originari ed integrativi:
- relazione tecnica;
- documentazione fotografica;
- tavola 1 - corografie di inquadramento;
- tavola 2 - planimetria catastale;
- tavola 3 - inquadramento area di cava;
- tavola 4 - stato attuale uso reale del suolo;
- tavola 5 - carta geologica di inquadramento;
- tavola 6 - sezione geologica area di cava;
- tavola 7 - piano di coltivazione;
- tavola 8 - sezioni con profili di scavo e ripristini;
- tavola 9 - sezioni con profili di scavo e ripristini;
- tavola 10 - planimetria di intervento minimo per ottenere il
riequilibrio dell'area gia' utilizzata;
- tavola 11 - planimetria sistemazione finale dell'area di cava;
- relazione tecnica integrativa;
- carta geologica di inquadramento integrativa;
- sezioni geologiche documentazione integrativa;
- sezione geologica trasversale A-A1 integrativa;
- sezione geologica trasversale A-A1 con profilo di scavo e
ripristino integrativa;
- tavola individuazione e numerazione vertici della zona di
estrazione e di sezione riferibili a picchetti posti in sito in
tavola integrativa;
- tavola individuazione e numerazione vertici della zona di
estrazione e di sezione riferibili a picchetti posti in sito in
tavola con rilievo fotografico integrativa;
- relazione tecnica di ulteriore integrazione;
- verifica della stabilita' documentazione integrativa;
- tavola stato attuale uso reale del suolo documentazione
integrativa;
- tavola caposaldi documentazione integrativa;
- sezioni n. 2 e n. 3 documentazione integrativa;
- sezioni con profili di scavo e di ripristino da n. 1 a n. 11
documentazione integrativa;
- sezioni con profili di scavo e di ripristino da n. 12 a n. 18
documentazione integrativa;
- carta geologica di inquadramento documentazione integrativa;
- sezioni geologiche documentazione integrativa;
- parere dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Cesena Dipartimento
di Prevenzione in data 17/11/1999 (protocollo comunale n. 6359 del
22/11/1999);
- parere Servizio provinciale Difesa del suolo Risorse idriche in
data 7/3/2002 (protocollo comunale n. 1437 dell'11/3/2002) ai sensi
dell'art. 13 della Legge 64/74;
- parere Servizio provinciale Difesa del suolo Risorse idriche in
data 28/3/2002 (protocollo comunale n. 1792 del 28/3/2002) ai sensi
del RDL 3267/23.
IL RESPONSABILE
Marco Bardi