COMUNICATO
Accordo di programma ai sensi dell'art. 34 del DLgs 267/00 tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Comune di Fornovo
Premesso:
- che la provincia di Parma e' dotata di Piano infraregionale
smaltimento rifiuti, adottato nel dicembre 1994, approvato dalla
Giunta regionale con delibera n. 2587 del 29 ottobre 1996;
- che tale piano definisce per il comparto dei rifiuti urbani uno
schema di gestione tendente a:
a) massimizzare la raccolta di materiale di buona qualita';
b) separare i flussi di rifiuti pericolosi;
c) impiegare tecnologie di trattamento/smaltimento che consentano la
massimizzazione del recupero di materiale ed energia;
d) smaltire in discarica le frazioni non altrimenti recuperabili,
riutilizzabili o riciclabili.
Questi obiettivi sono da perseguire attraverso il potenziamento della
raccolta differenziata (introduzione su larga scala del sistema
"secco-umido" e realizzazione di piattaforme e stazioni ecologiche
attrezzate) e la attivazione dei seguenti impianti: impianto di
preselezione meccanica a monte dell'inceneritore di Parma, impianto
di combustione a recupero energetico con potenza nominale di 300
tonnellate/giorno in Comune di Parma, impianto di compostaggio con
potenzialita' complessiva a pieno regime di 150 tonnellate/giorno,
discariche con funzione di impianti di emergenza da utilizzarsi sino
all'entrata a regime del sistema proposto e, successivamente
all'entrata a regime dei sistemi di raccolte differenziate, quali
elementi di supporto a carattere residuale per le frazioni non
valorizzabili;
- che ad oggi si riscontrano gravi ritardi nel percorso di
adeguamento allo schema gestionale proposto in attuazione del piano,
sia per quanto riguarda la raccolta differenziata che relativamente
alla dotazione impiantistica; in particolare risultano realizzati, ma
non ancora attivi, l'impianto di pre-selezione meccanica presso
l'inceneritore di Parma ed una discarica da 300.000 mc. ubicata in
Comune di Fornovo, localita' Monte Ardone, mentre non sono ancora
iniziati i lavori di costruzione dell'impianto di compostaggio
previsto dal Comune di Parma nel territorio di Mezzani;
- che, per effeto della mancata attivazione degli impianti citati,
l'Ambito territoriale ottimale di Parma non e' autosufficiente ai
fini dello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi;
- che il non utilizzo o la mancata realizzazione degli impianti
previsti e' imputabile, tra l'altro, all'esistenza di una situazione
di conflitto tra i diversi enti, coinvolti a vario titolo, nelle
scelte di settore;
- che il 7 dicembre 2000 gli Enti locali di Parma contraenti il
presente accordo hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che,
individuando specifici percorsi condivisi per l'avvio dell'attivita'
di alcuni impianti di trattamento/smaltimento realizzati od in corso
di realizzazione, puo' rappresentare un primo passo nella direzione
di una stabile ripresta del dialogo inter-istituzionale e quindi del
cammino programmatorio;
- che tra i contenuti del protocollo d'intesa citato figurano alcune
iniziative di attuazione degli obiettivi del PISR vigente diverse da
quelle originariamente prefigurate;
- che tra i Presidenti delle province ed i Sindaci dei comuni
capoluogo di Parma e Reggio Emilia e' stato siglato in data 10 aprile
2001 un accordo volto alla definizione di criteri ed azioni da
perseguire in vista di una futura gestione interprovinciale dello
smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi; accordo che, tra
l'altro, prevede l'utilizzo degli impianti di trattamento/smaltimento
realizzati od autorizzati nel territorio delle due province
garantendone la condivisione a condizione che risulti intrapreso e
verificato un percorso verso il conseguimento di risultati omogenei
nella riduzione dei rifiuti prodotti e nella raccolta differenziata;
- che l'Amministrazione provinciale di Parma e' gia' impegnata in un
processo di revisione della pianificazione di settore alla luce del
nuovo quadro normativo di riferimento: sia attraverso la promozione
di azioni propedeutiche che alla redazione del nuovo Piano
provinciale di gestione dei rifiuti ai sensi della delibera di Giunta
regionale 1620/01 (affinamento del quadro conoscitivo,
identificazione di prime ipotesi di azioni per il comparto rifiuti
speciali), che mediante l'inserimento nel Piano territoriale di
coordinamento di prossima adozione dei contenuti previsti dalla L.R.
3/99;
- che il PISR vigente, in relazione al fabbisogno di smaltimento del
comparto rifiuti speciali, identifica la necessita' per la Provincia
di Parma di discariche di II categoria tipo B, peraltro non ancora
disponibili, e di cui, anche in relazione al principio di
prossimita', si avverte una forte esigenza;
considerato:
- che attraverso l'attivazione degli impianti citati in premessa e'
possibile pervenire ad un sostanziale ammodernamento del sistema di
gestione dei rifiuti urbani promuovendo un percorso in grado di
garantire per l'ambito di Parma una idonea capacita' di smaltimento,
anche mediante accordi interprovinciali ai sensi della L.R. 3/99,
nonche' un allineamento sostanziale alle direttive europee, nazionali
e regionali;
- che e' pertanto opportuno, al fine di facilitare il perseguimento
degli obiettivi strategici fissati dal PISR, riconoscere la
possibilita' di rivedere alcune delle scelte attuative finora
prefigurate, promuovendo il pieno utilizzo degli impianti gia'
progettati, realizzati o in fase di completamento;
ritenuto:
- di prevedere per l'impianto ubicato in localita' Monte Ardone in
Comune di Fornovo, in relazione al quale e' stata rilasciata
autorizzazione alla gestione quale discarica di I categoria per
rifiuti solidi urbani e speciali assimilabili, un utilizzo per il
conferimento di rifiuti speciali non pericolosi e non putrescibili,
previa riclassificazione quale discarica di II categoria tipo B, ai
sensi della delibera del Comitato Interministeriale per i rifiuti in
data 27 luglio 1984;
- di prevedere una parziale revisione del processo di trattamento per
l'impianto di preselezione meccanica dei rifiuti ubicato presso il
forno inceneritore di Parma; revisione che ne garantisca un rapido
avvio non piu' in funzione della discarica di Monte Ardone, come
previsto nei relativi atti autorizzatori, ma allo scopo di consentire
un piu' ragionale smaltimento delle diverse frazioni ottenute
(frazione organica presso impianto di compostaggio, frazione secca ad
impianto di combustione/termovalorizzazione);
- di definire un preciso programma attuativo per l'impianto di
compostaggio di Mezzani, mirando a garantire la rapida attivazione ed
a favorire un'efficace programmazione del processo di revisione delle
modalita' di raccolta dei rifiuti, con l'introduzione su larga scala
del sistema secco-umido;
rilevato che l'obiettivo di una reale e stabile autosufficienza per
la provincia di Parma perseguibile solo attraverso un processo di
strutturazione in grado di dotare l'ambito di un moderno sistema di
impianti di trattamento e di smaltimento in grado di favorire il
recupero e la valorizzazione dei materiali raccolti;
riconosciuto che le azioni citate possono configurare l'avvio di tale
processo di strutturazione, assolutamente necessario per consentire
il superamento della condizione di forte criticita' in cui si trova
l'ambito di Parma;
visto l'art. 34 del DLgs 267/00;
tutto cio' premesso
tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma,
Comune di Fornovo si conviene e si stipula quanto segue:
a) la Regione Emilia-Romagna prende atto dell'accordo sottoscritto
dai Presidenti delle province e dai Sindaci dei comuni capoluogo di
Parma e Reggio Emilia per la futura gestione interprovinciale dei
rifiuti urbani e, in attesa della modificazione degli strumenti di
pianificazione da parte delle province interessate, dell'intenzione
di dare risposta all'esigenza di assicurare lo smaltimento dei
rifiuti speciali nella Provincia di Parma;
b) la Provincia di Parma si impegna ad adottare, entro il 31 dicembre
2002, il nuovo Piano provinciale di gestione dei rifiuti, ai sensi
della delibera di Giunta regionale 1620/01, tenendo conto dei
contenuti del presente accordo. Inoltre, nell'ambito delle proprie
competenze programmatorie, si impegna a ricercare per l'Ambito
territoriale ottimale di Parma la possibilita' di soddisfare le
esigenze di smaltimento, utilizzando anche lo strumento degli accordi
interprovinciali ai sensi dell'art. 125 della L.R. 3/99. A tal fine
la Provincia presentera' alla Regione, entro il 28 febbraio 2002, una
proposta di definizione degli interventi e delle azioni necessarie a
far fronte alle esigenze di smaltimento dell'ambito; da tale proposta
deriveranno gli impegni che dovranno essere assunti dai Comuni. La
Provincia si impegna inoltre a promuovere, sull'intero territorio
dell'ambito, iniziative tendenti alla riduzione dei rifiuti prodotti
ed allo sviluppo e potenziamento della raccolta differenziata. La
Provincia assicura la massima celerita' nella conduzione delle
pratiche autorizzatorie di propria competenza che si rendessero
necessarie per il conseguimento degli obiettivi del presente accordo;
c) il Comune di Parma si impegna ad attuare tutte le azioni di
propria competenza per l'ammodernamento del sistema gestionale
proposto, con particolare riferimento a:
- potenziamento del servizio di raccolta differenziata (RD),
coerentemente con quanto previsto nel PISR della Provincia di Parma,
prevedendo, tra l'altro, la progressiva introduzione del sistema di
raccolta "secco-umido" e l'attuazione di un programma di costruzione
di stazioni ecologiche attrezzate, con l'obiettivo di raggiungere una
percentuale di RD pari almeno al 25% nel 2001 ed al 35% nel 2002;
- attivazione dell'impianto di pre-selezione meccanica ubicato presso
il forno inceneritore di Parma entro 30 giorni dal perfezionamento
del processo autorizzatorio e di revisione ipotizzato in premessa;
- attivazione dell'impianto di compostaggio di Mezzani entro l'1
luglio 2003;
d) il Comune di Fornovo conviene sull'esigenza di riclassificare
l'impianto ubicato in localita' Monte Ardone quale discarica di II
categoria tipo B, per il conferimento di rifiuti speciali non
pericolosi e non putrescibili, impegnandosi a tal fine ad adeguare,
od adottare, i conseguenti atti di propria competenza;
e) il Comune di Parma si impegna, al fine di consentire un razionale
utilizzo di tutti gli impianti previsti, a garantire il conferimento
alla discarica di Monte Ardone, riclassificata a discarica di tipo
2B, di rifiuti speciali raccolti dalle aziende di cui e' azionista di
riferimento (o che siano nella loro disponibilita'). Le parti,
premesso che per il conferimento di rifiuti speciali - anche
assimilabili - non esiste vincolo di bacino, si danno atto, per
quanto di competenza, che, nelle more della procedura di
riclassificazione, le aziende di cui e' azionista di riferimento il
Comune di Parma conferiranno all'impianto di discarica ubicato in
localita' Monte Ardone rifiuti speciali assimilabili agli urbani per
qualita' e non putrescibili, di cui al punto 1.1.1 della delibera
Comitato Interministeriale per i rifiuti in data 27 luglio 1984,
senza preclusione a conferimenti da parte di altre aziende. Tali
rifiuti, ai fini del rispetto delle condizioni poste
dall'autorizzazione in vigore e di un conferimento in condizioni di
massima garanzia per l'ambiente circostante l'impianto, saranno
sottoposti a trattamento di pressatura (con una adeguata collocazione
logistica della pressatura stessa a servizio dei rifiuti speciali).
L'utilizzo della discarica dovra' essere avviato quanto prima nei
tempi tecnici strettamente necessari e comunque non oltre 30 giorni
dalla comunicazione dei proprietari dell'impianto, con la quale essi
informano le aziende di cui il Comune di Parma e' l'azionista di
riferimento che la discarica stessa e' pronta per ricevere la
suddetta tipologia di rifiuti;
f) tutti i contraenti si impegnano a rinunciare alle azioni
giudiziarie in corso, previa riclassificazione e/o attivazione degli
impianti secondo i contenuti delle precedenti lettere c), d) ed e),
sempre che tali azioni intervengano entro l'1/9/2002, fermo restando
il diverso termine previsto per l'impianto di compostaggio.