REGIONE EMILIA-ROMAGNA - DIRETTORE GENERALE AMBIENTE

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA 20 febbraio 2002, n. 1164

Indicazione alle Province per il rilascio delle autorizzazioni delle emissioni in atmosfera degli allevamenti avicoli

IL DIRETTORE GENERALE                                                           
Premesso che:                                                                   
- il DPR 24 maggio 1988, n. 203 recante norme in materia di qualita'            
dell'aria attribuisce alla competenza della Regione il rilascio delle           
autorizzazioni in atmosfera provenienti da stabilimenti o altri                 
impianti fissi impiegati per usi industriali o di pubblica utilita'             
che possono provocare inquinamento atmosferico;                                 
- ai sensi del punto 6) del DPCM 21 luglio 1989 la Regione, con                 
determinazione del Direttore generale Ambiente n. 4604 del 4 giugno             
1999 ha indicato alle Province i criteri elaborati dal CRIAER per il            
rilascio delle autorizzazioni in atmosfera;                                     
preso atto che:                                                                 
- lo Stato non ha ancora emanato i decreti che fissano i limiti alle            
emissioni per i nuovi impianti;                                                 
considerato che:                                                                
- in attesa di una piu' generale revisione dei criteri di                       
autorizzabilita' del settore nel suo complesso si ritiene opportuno             
fin da ora fornire una prima indicazione dei criteri gestionali degli           
"allevamenti avicoli" volti ad ottenere una migliore compatibilita'             
ambientale;                                                                     
ritenuto quindi:                                                                
- di indicare alle Province tale aggiornamento orientato, ai sensi              
del punto 4 della delibera di Giunta regionale 960/99, alla                     
individuazione delle migliori tecnologie disponibili intese come                
"sistema tecnologico adeguatamente verificato e sperimentato che                
consente il contenimento e/o la riduzione delle emissioni a livelli             
accettabili per la protezione dell'ambiente, sempreche'                         
l'applicazione di tali misure non comporti costi";                              
- di richiamare nell'aggiornamento anche i risultati dei lavori                 
preparatori per la definizione delle BAT, ai fini dell'applicazione             
del DLgs 352/99, in quanto coerenti con gli obiettivi indicati nella            
delibera della Giunta regionale 960/99;                                         
richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale,                    
esecutive ai sensi di legge:                                                    
- n. 2774 del 10 dicembre 2001, concernente "Direttiva sulle                    
modalita' di espressione dei pareri di regolarita' amministrativa e             
contabile dopo l'entrata in vigore della L.R. 43/01";                           
- n. 2775 del 10 dicembre 2001, concernente "Disposizioni per la                
revisione dell'esercizio delle funzioni dirigenziali e dei controlli            
interni a seguito della entrata in vigore della L.R. 43/01";                    
- n. 2832 del 17 dicembre 2001, concernente "Riorganizzazione delle             
posizioni dirigenziali della Giunta regionale - Servizi e                       
professional";                                                                  
- n. 3021 del 28 dicembre 2001, esecutiva ai sensi di legge,                    
concernente "Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi            
a livello dirigenziale (decorrenza 1/1/2002)";                                  
dato atto del parere favorevole di regolarita' tecnica e di                     
legittimita' espresso dal Responsabile del Servizio Risanamento                 
atmosferico, acustico, elettromagnetico, dott. Sergio Garagnani, ai             
sensi della deliberazione della Giunta regionale 2774/02,                       
determina:                                                                      
1) di indicare i nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni             
delle emissioni in atmosfera degli allevamenti avicoli, come                    
specificati nel documento allegato, parte integrante del presente               
atto che contestualmente sostituiscono le precrizioni riguardanti il            
ricovero o allevamento di pollame, contenute nei criteri CRIAER,                
approvati con la determinazione del Direttore generale n. 4606 del 4            
giugno 1999;                                                                    
2) di trasmettere il presente atto alle Province;                               
3) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della                
Regione.                                                                        
IL DIRETTORE GENERALE                                                           
Leopolda Boschetti                                                              
ALLEGATO                                                                        
Criteri per le autorizzazioni delle emissioni in atmosfera di                   
"Allevamenti avicoli"                                                           
Il presente documento trae origine dalla definizione delle Migliori             
Tecniche Disponibili (MTD) cosi' come previsto al punto 4 della                 
deliberazione della Giunta regionale 16/6/1999, n. 960, ove si dice             
che queste devono essere intese come "sistema tecnologico                       
adeguatamente verificato e sperimentato che consente il contenimento            
e/o la riduzione delle emissioni a livelli accettabili per la                   
protezione della salute e dell'ambiente, sempreche' l'applicazione di           
tali misure non composti costi".                                                
Prima di entrare nel merito di alcune tecniche si ritiene                       
indispensabile formulare alcune considerazioni.                                 
Alle buone pratiche agricole viene attribuito un ruolo essenziale               
nella applicazione delle MTD. Una attenta gestione aziendale                    
contribuisce alla riduzione dell'impatto ambientale dell'allevamento.           
Le MTD che contribuiscono a migliorare in via generale le prestazioni           
ambientali degli allevamenti intensivi sono:                                    
- abituare il personale aziendale a far funzionare correttamente le             
attrezzature e a gestire gli animali in modo da ottenere per essi un            
ambiente tranquillo e confortevole;                                             
- pulire e far manutenzione regolarmente (settimanalmente) sulle                
attrezzature e i ricoveri per ridurre le potenziali fonti di odore e            
limitare l'uso dell'energia;                                                    
- raccogliere e stoccare il liquame in strutture di stoccaggio                  
separate (vasche) e di sufficiente capacita' da consentire la loro              
applicazione alle epoche piu' idonee sulla base delle vigenti                   
disposizioni vigenti in materia;                                                
- pianificare le attivita' (ad esempio lo spandimento del liquame) in           
momenti e condizioni tali da minimizzare i fastidi ai residenti                 
vicini.                                                                         
Le Migliori Tecniche Disponibili per i ricoveri avicoli, prese in               
considerazione nel documento BREF (Best Available Techniques (BAT)              
Reference Document) predisposto in stesura semi-definitiva dal gruppo           
di lavoro che fa capo all'Ufficio IPPC della Unione Europea, operante           
a Siviglia, sono essenzialmente di natura gestionale e strutturale,             
ascrivibili cioe' tra gli interventi cosiddetti "a monte", in quanto            
idonee a prevenire la formazione di odori e le emissioni di gas                 
ammoniacali.                                                                    
Nella scelta delle MTD per i ricoveri, occorre valutare le tecniche             
prendendo a riferimento tre criteri:                                            
- le prestazioni ambientali che, in genere, si valutano con                     
riferimento alla capacita' di ridurre le emissioni di ammoniaca, data           
la maggiore disponibilita' di dati per questa forma di emissione                
rispetto ad altre. E' importante nel valutare le prestazioni                    
ambientali tenere conto di ogni altro effetto collaterale che possa             
avere influenza negativa, o anche positiva, su altri recettori                  
ambientali, oppure sulla salute e sul benessere di uomini e animali;            
- l'applicabilita' della tecnica nel contesto aziendale, avendo ben             
presente la diversa situazione che si viene ad avere con i nuovi                
interventi e con gli interventi negli edifici esistenti;                        
- i costi. Questi andranno comparati con il reddito aziendale per               
verificarne la sostenibilita' economica.                                        
Va tenuto presente che le prestazioni di una MTD possono essere                 
diverse in contesti ambientali e produttivi diversi. Per esempio in             
aree geografiche con elevati valori di umidita' dell'aria                       
l'efficienza di essicazione dei nastri ventilati nelle batterie di              
galline ovaiole si riduce notevolmente.                                         
Anche i costi e, di conseguenza, la sostenibilita' economica di una             
MTD, possono cambiare non solo da regione a regione, ma anche, come             
nel caso di interventi in installazioni esistenti, da azienda ad                
azienda.                                                                        
Per questo l'elenco di MTD che viene fornito nel seguito deve essere            
considerato un elenco di riferimento. Spetta al tecnico progettista e           
all'Azienda valutare quale delle MTD della lista di riferimento e'              
tecnicamente applicabile nel contesto aziendale e dimostrare                    
l'eventuale non sostenibilita' economica.                                       
Va inoltre considerato che tale elenco non deve considerarsi                    
esaustivo, in quanto l'evoluzione di soluzioni tecniche ad oggi non             
ancora sufficientemente sviluppate e sperimentate potra' far                    
includere altre tecniche nella lista delle MTD.                                 
Va inoltre ricordato che, in aggiunta alle vere e proprie "tecniche",           
in diversi contesti aziendali possono risultare consigliabili anche             
altri tipi di interventi o accorgimenti, di minore complessita', che            
sono comunque in grado di mitigare, in molte situazioni, l'impatto              
ambientale dell'allevamento. Fra questi si possono annoverare:                  
- piantumazione di alberature che fungano da barriere per il                    
materiale particolato e favoriscano la dispersione degli odori e di             
altri composti inquinanti;                                                      
- opportuno orientamento dei ventilatori di estrazione, evitando, ove           
possibile, che il flusso sia orientato verso le abitazioni vicine;              
- applicazione di convogliatori direzionali a cuffia sui ventilatori            
di estrazione, per dirigere il flusso verso il basso e evitare la               
dispersione in lontananza delle polveri.Da ricordare infine che le              
MTD riguardano, oltre ai ricoveri, anche le strategie alimentari                
(riduzione del tenore di azoto nella dieta), gli stoccaggi della                
pollina e le modalita' di spargimento della medesima e che, con                 
diverse combinazioni di MTD (approccio integrato), possono essere               
ottenuti risultati cumulativi diversi in termini di riduzione delle             
emissioni. Per esempio la rimozione giornaliera di pollina umida con            
i nastri e il suo accumulo in stoccaggi coperti, potrebbe risultare             
piu' efficiente, quanto a riduzione complessiva delle emissioni                 
ammoniacali, di una rimozione di pollina pre-disidratata su nastri              
ventilati, seguita da accumulo in stoccaggio scoperto.                          
Spetta in ogni caso all'Amministrazione provinciale, in sede di                 
autorizzazione, la verifica di compatibilita' ambientale                        
dell'insediamento in relazione alle MTD ed agli interventi di                   
mitigazione proposti.                                                           
1. Ricoveri per ovaiole in gabbia                                               
In Tabella 1 e' riportato un elenco delle tecnche praticate nei                 
ricoveri di galline ovaiole e delle tecniche che possono essere                 
ascritte tra le MTD. Le percentuali di abbattimento dell'ammoniaca              
ottenibili con le diverse tecniche sono state calcolate rispetto ad             
una tecnica di riferimento, quella che comporta l'accumulo di pollina           
in fosse sotto alle gabbie, da considerarsi una delle piu' emissive.            
Tabella 1 - Tecniche di abbattimento delle emissioni di ammoniaca dai           
ricoveri per galline ovaiole. Sono indicate le tecniche ascrivibili             
alle MTD                                                                        
Tecnica  Percentuale  MTD (si/no)     di abbattimento  NH3                   
1 - Gabbie con sottostante  0  no       fossa di stoccaggio e                
prolungato non ventilata    (tecnica di riferimento)                         
2 - Gabbie con sottostante  0*  no                                              
fossa di stoccaggio e       rimozione frequente a    mezzo di                
raschiatore                                                                     
3 - Batterie a nastro e  58-76  si (se abbinata a       rimozione               
frequente della    stoccaggio coperto)**                                        
pollina umida   4 - Batterie a nastro ventilato  58-88***  si                
con insufflazione di aria                                                       
5 - Batterie a nastro ventilato  60  si       a mezzo di ventaglio              
6 - Ventilazione della pollina  30  si       in stoccaggio in                   
locale    posto sotto al piano    di gabbie (fossa profonda)              
7 - Batterie a nastro ed  80  si                                                
essicamento della pollina       in tunnel posto sopra    le gabbie           
* La tecnica n. 2, nonostante la rimozione frequente resa possibile             
dal raschiatore, non assicura abbattimenti dell'ammoniaca rispetto              
alla tecnica di riferimento (tecnica n. 1), in quanto sul fondo in              
cemento della fossa si forma ben presto uno strato sottile e                    
permanente di pollina, la cui potenzialita' emettente e' pari a                 
quella dello strato superficiale di una fossa di pari superficie                
ricolma di pollina.                                                             
** I risultati positivi ottenuti sono vanificati se lo stoccaggio               
avviene in fosse scoperte. E' necessario pertanto, perche' la tecnica           
n. 3 sia considerata una MTD, che tale tecnica sia associata con la             
copertura della vasca di stoccaggio.                                            
*** In funzione della entita' della ventilazione della pollina.                 
2. Ricoveri per avicoli a terra                                                 
Per quanto riguarda i ricoveri di avicoli a terra, broilers in                  
particolare, le MTD riconosciute consistono in:                                 
1) installazione in abbeveratoi antispreco per ridurre i consumi                
eccessivi di acqua, causa di bagnamenti della lettiera in tutta                 
l'area adiacente e di conseguenti fermentazioni putride, causa a loro           
volta di incremento delle emissioni;                                            
2) additivi per il mangime e/o per la lettiera validati nella loro              
azione e certificati quanto a costanza di composizione;                         
3) sistema di controllo ambientale interno (coibentazioni,                      
ventilazione, condizionamento termico, spessore della lettiera)                 
progettato e realizzato in modo da assicurare il mantenimento del               
corretto livello di umidita' della lettiera.                                    
Tecniche "end of pipe"                                                          
 Tecniche non ascrivibili a MTD, sono invece quelle basate sul                  
trattamento dell'aria esausta con biofiltri o bioscrubbers.                     
Il ricorso a tali tecniche di trattamento e' ritenuto "non fattibile"           
anche in un documento ufficiale messo a punto dal Working Group on              
Strategies del Comitato esecutivo dell'UNECE che lavora                         
all'implementazione della Convenzione sull'inquinamento atmosferico             
transfrontaliero a lunga distanza. In un documento intitolato                   
"Control techniques for preventing and abating emisions of ammonia"             
(EB.AIR/WG.5/1999/8/Rev. 1 23 July 1999), reperibili sul web site               
UNECE.org/env/WGS, viene detto che il trattamento dell'aria di                  
estrazione dai ricoveri animali e' tecnica di categoria 3. Vengono              
classificate nel documento in categoria 3 le tecniche che o sono                
inefficaci o non sono applicabili nella pratica di campo.                       
Nello specifico, viene detto espressamente "questi sistemi (quelli              
che trattano l'aria di estrazione) sono generalmente molto costosi e            
hanno effetti collaterali negativi, come il consumo energetico e                
l'incremento del volume di rifiuto solido e/o liquido da smaltire".             
Inoltre, non sono applicabili ai ricoveri ventilati naturalmente. Il            
documento dell'UNECE riguarda l'abbattimento delle emissioni di                 
ammoniaca, ma puo' essere esteso a tutte le sostanze odorigene.                 
L'ammoniaca infatti e' il gas di gran lunga prevalente negli                    
allevamenti come entita' di emissione ed accompagna ed esalta la                
sgradevolezza degli odori emessi.La sostanziale inapplicabilita' di             
tali tecniche e' evidenziata anche dal cosiddetto BREF (Best                    
Available Techniques (BAT) Reference Document) per gli allevamenti              
intensivi, predisposto in stesura semi-definitiva dal gruppo di                 
lavoro che fa capo all'Ufficio IPPC di Siviglia.                                
Una tecnica "a valle" che puo' venire positivamente valutata e'                 
invece quella dell'utilizzo di un tunnel di essicazione della pollina           
esterno al ricovero. La pollina proveniente dai nastri di aspirazione           
viene avviata su altri nastri perforati che corrono all'interno di un           
tunnel ventilato con l'aria calda estratta dal ricovero. Tale tecnica           
non viene per ora ascritta a MTD in quanto non sufficientemente                 
sperimentata in installazioni aziendali.                                        
Altre tecniche                                                                  
Buone prospettive di applicazione come MTD trovano invece le tecniche           
nutrizionali, al fine di ridurre il quantitativo di azoto escreto e,            
quindi, le emissioni in atmosfera. Tecniche ormai consolidate sono              
quelle che prevedono programmi di alimentazione con tenore di azoto e           
fosforo diversamente calibrati a seconda delle diverse fasi di                  
accrescimento degli animali, per seguire in modo piu' accurato le               
loro diverse esigenze nutritive. Con tali tecniche si considerano               
perseguibili riduzioni dell'azoto e del fosforo escreti fino al 9% e            
al 25%, rispettivamente. Riduzioni del tenore proteico della dieta              
sono invece tecniche attualmente allo studio. Un progetto della                 
Regione Emilia-Romagna, coordinato dal CRPA e dal titolo "Il bilancio           
dell'azoto nella specie di interesse zootecnico", ha come obiettivo             
proprio la messa a punto di tecniche per ridurre il quantitativo di             
azoto proteico delle razioni, costituite prevalentemente da mais e da           
farina di soia. Il contenuto proteico della dieta deve essere ridotto           
mantenendo equilibrato l'apporto aminoacidico e il rapporto tra gli             
amminoacidi, essenziali e non, sufficiente per massimizzare gli                 
incrementi ponderali. Grazie alla migliore utilizzazione delle                  
proteine alimentari, con la dieta a minor contenuto proteico, ci si             
attende di ottenere una riduzione della quota di azoto escreto fino             
al 23%.                                                                         

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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