DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 novembre 2002, n. 2034
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa al progetto "Nuovo asse a valenza regionale di collegamento tra la SP 50 in localita' Poggio Renatico e la SP 35 in localita' San Carlo" (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli impatti attesi, il progetto relativo al
"Nuovo asse a valenza regionale di collegamento tra la SP 50 in
localita' Poggio Renatico e la SP 35 in localita' San Carlo" dalla
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
1) l'opera in progetto dovra' essere realizzata conformemente a
quanto prescritto dal Consorzio di Bonifica gestore nel parere da
questo espresso e citato nella presente delibera al punto 6.2.8.; si
precisa che avendo tale parere valore preliminare, la realizzazione
dell'opera resta subordinata all'autorizzazione da parte del
Consorzio al quale dovra' essere richiesto, in fase di progetto
esecutivo, il rilascio di formale concessione e con il quale dovranno
essere concordate le opere di sistemazione idraulica relative allo
scarico delle acque di piattaforma a agli attraversamenti dei canali
di bonifica;
2) indipendentemente dalle soluzioni progettuali che si intendera'
adottare per il drenaggio delle acque di piattaforma, che verranno
concordate con il Consorzio di Bonifica gestore come precisato al
punto precedente, il sistema di scarico dovra' prevedere opere atte
al controllo degli sversamenti accidentali in modo da evitare
fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee; a
tale scopo, nel caso in cui non siano realizzate vasche di raccolta
delle acque di piattaforma si dovranno dotare i canali ricettori di
apposite paratie mobili che verranno chiuse in seguito al verificarsi
di sversamenti di sostanze inquinanti procedendo quindi alla bonifica
del canale ricettore;
3) dovranno essere rispettati i limiti previsti dalla normativa
vigente in materia di pressione sonora, sia durante la fase di
realizzazione dell'opera sia in fase di esercizio; al riguardo i
limiti da tenere in considerazione sono quelli previsti dal DPCM
1/3/1991 e successive modifiche per le aree di tipo misto (classe
III) con limite diurno di 60 dBA e notturno di 50 dBA;
4) per il rispetto dei limiti acustici citati al punto precedente, in
corrispondenza dei principali ricettori sensibili dovranno essere
realizzate, se necessario ad esito dei rilevamenti acustici
effettuati ad opera in esercizio, barriere antirumore di tipo misto
con piantagioni di alberi e cespugli o comunque con rivestimenti
vegetali;
5) per evitare in fase di cantiere le emissioni diffuse e puntuali di
polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali da costruzione,
dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione dei mezzi si
ritiene necessario adottare i seguenti accorgimenti: I) per
l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,
predisporre sistemi di abbattimento delle polveri in corrispondenza
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico
e la lavorazione; II) qualora nella composizione del calcestruzzo
rientri come materia prima il polistirolo, il ciclo delle acque
usate, provenienti anche dal lavaggio delle autobetoniere, non dovra'
essere svolto a cielo aperto e comunque, prima dello scarico delle
acque usate nel contenitore preparato allo scopo, dovranno essere
interposte griglie di trattenimento del materiale plastico; III) per
il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; IV) prevedere l'umidificazione dei depositi
temporanei di inerti e delle via di transito da e per il cantiere;
6) l'approvvigionamento dei materiali da costruzione dovra' essere
effettuato utilizzando cave autorizzate e rispettando tutte le
prescrizioni normative del PIAE della Provincia di Ferrara;
7) per il ripristino delle scarpate dei rilevati e delle aree di
cantiere si riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo
scotico, che si avra' cura di accumulare in spessori adeguati
separatamente dalle altre tipologie di materiale e del quale si
provvedera' alla manutenzione per evitarne la morte biologica;
8) al piede della scarpata del rilevato stradale dovranno essere
messe a dimora essenze arbustive autoctone in modo da creare un
corridoio verde con funzione di abbattimento degli inquinanti e dei
livelli sonori; il progetto relativo ai ripristini e alle opere di
mitigazione vegetazionali andra' concordato con il Comune di
competenza;
9) resta fermo che la realizzazione del tracciato stradale in
progetto e' subordinata all'approvazione della variante specifica al
PRG di Sant'Agostino adottata dal Consiglio comunale con
deliberazione n. 32 del 27/9/2002, oltre che al rilascio da parte
delle autorita' competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri
necessari ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Ufficio Tecnico
dell'Amministrazione provinciale di Ferrara, all'Ufficio VIA
dell'Amministrazione provinciale di Ferrara, ai Comuni di Poggio
Renatico e di Sant'Agostino, al Consorzio di Bonifica Valli di
Vecchio Reno e all'ARPA - Sezione provinciale di Ferrara;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.