DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 novembre 2002, n. 2116
Valutazione impatto ambientale (VIA) sul progetto di adeguamento del tracciato autostradale, comune di Berceto presentato da Autocamionale della Cisa SpA. Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III, L.R. 9/99)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) la Valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto di adeguamento del tracciato autostradale,
in prossimita' del Viadotto Vigne, comune di Berceto, presentato
Autocamionale della Cisa SpA, e' nel complesso ambientalmente
compatibile e realizzabile con le prescrizioni, di cui ai punti 1.C,
2.C, 3.C del Rapporto di Conferenza di Servizi che costituisce
l'Allegato 1, parte integrante e sostanziale alla presente
deliberazione, che qui si ripetono:
1) si prescrive il rispetto delle richieste, contenute nel parere
rilasciato dal Ministero per i Beni e le Attivita' culturali,
Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna (prot. n. 1065, pos.
B/15 acquisito dalla Regione Emilia-Romagna al prot. 2895/VIM del 5
febbraio 2002) e ribadito con nota prot. n. 9007, pos. B/15,
acquisito dalla Regione Emilia-Romagna al prot. 20555/VIM, che
prevedono che le opere di scavo di superficie vengano eseguite alla
presenza di archeologi e sotto la direzione scientifica della
Soprintendenza medesima;
2) nell'area "il Tugo" interessata dal deposito di materiali
derivanti dalla risagomatura della frana di Roccaprebalza si
prescrive, in fase attuativa: - la caratterizzazione geotecnica dei
terreni interessati e la valutazione dei valori critici della
resistenza al taglio, mediante analisi di laboratorio su campioni di
terreno opportunamente prelevati; - la verifica di stabilita' (ai
sensi del DM 11 marzo 1988) del versante oggetto di studio sulla base
dei parametri geotecnici di cui alla precedente lettera a), della
profondita' della falda, rilevata mediante indagini in loco, e della
sismicita' della zona;
3) poiche' nella documentazione presentata, non sono fornite
indicazioni sul deposito e l'eventuale riutilizzo o trattamento del
fresato bituminoso derivante dalla rimozione del manto stradale e dei
residui derivanti dalla demolizione delle strutture del vecchio
tracciato autostradale, si prescrive di comunicare, alla Provincia di
Parma, i luoghi di destinazione ed i relativi quantitativi totali e
di conferimento giornaliero, in rapporto alla capacita' ricettiva e
di trattamento degli impianti di destinazione;
4) si ricorda che per l'allontanamento del fresato bituminoso e del
materiale derivante da demolizioni con destinazione a recupero e'
necessario stabilire un programma di caratterizzazione che contempli
modalita' e frequenza dei prelievi al fine di ottenere campioni
rappresentativi dell'intero volume prodotto;
5) per quanto riguarda il prelievo di acqua dovranno essere
rispettate le seguenti prescrizioni: - le acque dovranno essere
prelevate ed immesse nelle cisterne di stoccaggio, due da 20 mc.
ciascuna, dalle quali avverra' l'alimentazione dell'impianto di
betonaggio. Una cisterna verra' sempre mantenuta piena per le
emergenze mentre l'altra sara' alimentata in continuo in proporzione
alla domanda e nel rispetto dei quantitativi autorizzati. Le cisterne
saranno dotate di scarico di fondo per le pulizie e di troppo pieno
per il ritorno degli esuberi al rio di Roccaprebalza; - in condizioni
di magra il prelievo dovra' rispettare il DMV per il quale la portata
di riferimento pari alla Q255, che, secondo quanto calcolato nel SIA
e riportato sopra corrisponde a circa 15 l/s; in tali condizioni il
prelievo sara' consentito solo se la portata del corso d'acqua
risulta maggiore delle Q255 ed in ogni caso dovra' essere ridotto e
distribuito nell'arco delle 24 ore, durante le quali si provvedera'
alla alimentazione delle cisterne ed allo stoccaggio dell'acqua per
il giorno successivo; - in condizioni di portate inferiori al DMV le
cisterne dovranno essere rifornite con autobotti e verra' interdetto
il prelievo dal rio di Roccaprebalza; - le suddette prescrizioni
valgono come procedura di cantiere e saranno controllate dagli organi
competenti;
6) si prescrive il recepimento, da parte degli individuati titolari
degli scarichi derivanti dai cantieri, di tutte le opportune
autorizzazioni allo scarico rilasciate dalle competenti Autorita',
prima e preventivamente all'installazione dei cantieri; in
quell'occasione dovranno essere adeguatamente approfondite e/o
integrate nonche' recepite tutte le particolarita' tecniche
finalizzate alle specifiche autorizzazioni, al fine del recepimento
delle opportune autorizzazioni;
7) si prescrivono, per le cisterne carburanti ed i serbatoi di
stoccaggio oli e acque di lavaggio, i relativi presidi di
salvaguardia/contenimento delle fuoriuscite accidentali, nonche', si
dovra' opportunamente prevedere un piano d'emergenza con le
corrispondenti misure d'emergenza;
8) per quanto riguarda l'organizzazione dei cantieri si prescrive
che: - l'organizzazione temporale dei lavori assuma come vincolo
prioritario il mantenimento dell'esercizio sull'autostrada durante i
lavori e la garanzia di ragionevoli livelli di funzionalita'
dell'infrastruttura anche nel corso della fase di cantierizzazione; -
specificazione, nei documenti di appalto, dell'obbligo per
l'appaltatore di indicare in dettaglio le lavorazioni eseguite, le
sequenze temporali in cui avvengono, le macchine utilizzate e i
livelli sonori prodotti; - specificazione, nei documenti di appalto,
dell'obbligo per l'appaltatore di individuare una giornata tipo
rappresentativa delle condizioni di massima rumorosita' per i
ricettori piu' esposti; - specificazione, nei documenti di appalto,
dell'obbligo per l'appaltatore di indicare il periodo di riferimento,
diurno/notturno, in cui avvengono le lavorazioni; - dovra' essere
evitato l'interramento di contenitori destinati all'immagazzinamento
di sostanze o preparati pericolosi, carburanti e rifiuti compresi,
preferendo l'installazione di depositi epigei; qualora l'interramento
fosse necessario dovra' essere prodotta la relazione descrittiva e
quella idrogeologica per i manufatti;
9) i depositi devono essere sistemati preferibilmente al coperto in
locali resi a tenuta mediante la costruzione di solette rialzate in
corrispondenza degli ingressi, o immagazzinati all'interno di bacini
di contenimento impermeabilizzati; se i depositi di sostanze o
preparati pericolosi sono posti all'aperto, devono essere: -
sistemati in modo da evitare l'afflusso delle acque piovane in tali
zone; - previste perimetralmente adeguate arginature, quali fossi di
guardia e cordoli di contenimento adeguatamente impermeabilizzati;
10) e' comunque necessario provvedere alla pavimentazione delle
intere aree di cantiere e alla realizzazione di canalette perimetrali
di scolo con apposito recapito finale;
11) qualora accidentalmente si dovessero verificare sversamenti di
sostanze inquinanti nel suolo, si dovra' darne immediata
comunicazione al Comune di Berceto;
12) nelle aree dei cantieri principali, al fine di assicurare il
controllo di eventuali sversamenti accidentali, il progetto della
rete delle acque bianche deve prevedere un apposito impianto di
ritegno dei fluidi incidentalmente sversati;
13) e' necessario caratterizzare i fanghi di decantazione,
depurazione e disoleazione al fine di scegliere le idonee modalita'
di stoccaggio, pretrattamento e smaltimento;
14) il progetto esecutivo dovra' contenere il "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita'"; in particolare la
manutenzione degli impianti dovra' essere garantita con una cadenza
minima di 4 volte all'anno;
15) per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti
dalla movimentazione dei materiali di costruzione, dall'esercizio di
impianti fissi e dalla movimentazione dei mezzi su sede stradale di
cantiere sterrata e' necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di
trattenimento del materiale plastico; - prevedere, anche mediante il
riutilizzo delle acque del ciclo di lavorazione, dopo il loro
trattamento depurativo, la umidificazione dei depositi temporanei di
terre, dei depositi di materie prime ed inerti e delle vie di
transito da e per i cantieri soprattutto quando queste si trovino
nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per il trasporto degli
inerti prevedere un sistema di ricopertura dei cassoni con teloni;
16) i cantieri logistico, operativo e di ristorazione dovranno
rispettare quanto stabilito nella circolare della Regione
Emilia-Romagna, prot. 27.965/PRC del 10 luglio 2000 "Principali
requisiti igienico-sanitari e di sicurezza da adottare nella
realizzazione dei campi base per la realizzazione di grandi opere
pubbliche";
17) la Conferenza di Servizi fa proprie le prescrizioni della
Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio con nota
prot. n. 11942/10501 acquisita al prot. n. 18973/VIM del 10 luglio
2002 di seguito riportati: - ai soli fini ambientali (art. 151 del
DLgs 490/99), si prescrive che i tratti delle carraie di servizio in
questione vengano pavimentati con brecciolino ofiolitico avente le
stesse caratteristiche cromatiche del litosuolo locale; - si
prescrive che il tratto in rilevato, lungo circa 50 ml., situato tra
la spalla del viadotto di Roccaprebalza e l'imbocco nord della
galleria, venga rinverdito secondo i criteri elencati dalla tipologia
"G" di cui alle Tavole B.12.9.10 e 09. Per i tratti a mezza costa,
descritti nella Tabella 1.8, della relazione, vanno realizzate le
opere in pietra arenaria locale (come da indicazioni progettuali di
cui alla Tavola P.D.001). Lo stesso procedimento dovra' essere
adottato anche per i muri in cemento attualmente esistenti; - si
precisa che tutti gli interventi di bonifica ambientale dovranno
essere realizzati nel rispetto delle indicazioni progettuali indicate
in particolare nella Tavola B.12.9.10, dove sono state inventariate
le aree omogenee classificate per tipologie e distinte per lettere
(tipologia A, B, C ecc.); - per quanto riguarda il rio di
Roccaprebalza (gia' interessato da opere di regimazione), si prende
atto che il progetto, per ovviare alle interferenze del percorso
idrico con la pila n. 2 del viadotto, prevede di realizzare tre
briglie (completate da rampe per la risalita dei pesci),
l'inserimento di una scogliera rinverdita e il prolungamento di circa
30 ml. della struttura del tombamento esistente. A tale proposito si
prescrive che i fronti dei manufatti di tombamento (costituiti da
scatolari in cemento armato) vengano integralmente rivestiti con
materiale litoide locale, secondo la tipologia definita nella Tavola
P.D.001.011.1.;
18) gli interventi volti alla ricostituzione della copertura
vegetale, si dovranno sviluppare attraverso le seguenti fasi: -
scotico ed accantonamento del terreno vegetale - il materiale
risultante da questa operazione verra' accantonato a bordo pista e
protetto opportunamente per evitare l'erosione, il dilavamento e
fenomeni di fermentazione; - inerbimento - verra' effettuato,
mediante idrosemina, su tutte le aree siano esse boschi, arbusteti o
praterie. L'inerbimento delle superfici prative e dei prati-pascolo
verra' effettuato in accordo con i proprietari; - messa a dimora di
alberi ed arbusti - ultimata la semina, nelle are boscate, si
procedera' alla ricostituzione della copertura arbustiva ed arborea.
La disposizione spaziale sara' a gruppi per facilitare la riuscita
dell'impianto. Sara' utilizzata anche la tecnica del trapianto di
piante autoctone nei casi in cui si renda necessaria un'integrazione
del rimboschimento; - cure colturali - saranno eseguite sul
rimboschimento fino al suo completo affrancamento e in ogni caso per
un periodo non inferiore a 3 anni; - per eventuali inerbimenti,
rimboschimenti e/o opere di difesa idraulica o di ingegneria
naturalistica dovranno essere utilizzate esclusivamente essenze
autoctone; - tutte le opere accessorie agli interventi (realizzazione
di viabilita' di accesso, adeguamento di strade esistenti, ecc.)
dovranno essere ripristinate e riportate allo stato antecedente
l'intervento;
19) per quanto riguarda la sistemazione temporanea e/o definitiva di
materiali derivanti dalla manutenzione straordinaria del tracciato
autostradale, esclusi dalla disciplina dei rifiuti a norme delle
vigenti leggi, presso l'area denominata il Tugo, si prescrive di
verificare che la composizione media dell'intera massa non presenti
una concentrazione di inquinanti superiore ai limiti massimi previsti
dalla colonna A, della Tabella 1, Allegato 1 al DM 471/99. Le
sostanze da verificare sono: piombo, cromo, nichel, rame, zinco,
cadmio, oli minerali ed idrocarburi totali;
20) a seguito della sistemazione del materiale di cui sopra, secondo
le modalita' del progetto proposto, nell'area il Tugo, si prescrive,
per il controllo della qualita' delle acque meteoriche e/o
superficiali il prelievo di campioni (ogni 6 mesi per i primi due
anni) di acqua in pozzetto di raccolta finale d'ispezione, i cui
risultati sono da inviare a Provincia di Parma, Servizio Ambiente e
ad ARPA. Le sostanze da verificare sono: piombo, cromo, nichel, rame,
zinco, cadmio, oli minerali ed idrocarburi totali;
21) in considerazione dell'impossibilita' di conferire i rifiuti
(6.400 mc.) mobilizzati dalla frana di Roccaprebalza alla discarica
comprensoriale di Borgataro visto che questo metterebbe in crisi
l'intero sistema di smaltimento comprensoriale, si prescrive la
stipula di un accordo con impianti di smaltimento rifiuti,
preliminarmente all'inizio lavori e l'invio di copia dell'accordo a
Provincia di Parma, Servizio Ambiente;
22) si prescrive di comunicare i luoghi di destinazione ed i relativi
quantitativi totali e di conferimento giornaliero, del manto stradale
rimosso e dei residui derivanti dalla demolizione delle strutture del
vecchio tracciato autostradale, in rapporto alla capacita' ricettiva
e di trattamento degli impianti di destinazione;
23) si ricorda inoltre che per eventuali progetti di riutilizzo per
"rimodellamento" morfologico e' da richiedere l'autorizzare alla
Provincia di Parma e che per l'allontanamento del fresato bituminoso
con destinazione a recupero e' necessario stabilire un programma di
caratterizzazione che contempli modalita' e frequenza dei prelievi al
fine di ottenere campioni rappresentativi dell'intero volume
prodotto;
24) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora, previsti
dalla zonizzazione acustica del comune di Berceto, in particolare
vanno rispettati i limiti del centro urbano di Roccaprebalza
individuato come zona di classe I;
25) nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
26) si prescrive che le eventuali barriere fonoassorbenti siano
ricoperte di rivestimenti vegetali;
27) le prescrizioni, prima elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da realizzarsi
durante la realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni
realizzate e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno essere
assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
28) in considerazione del fatto che non sono stati esplicitati tutti
gli elementi atti al rilascio dell'autorizzazione allo scarico delle
acque meteoriche di dilavamento della piattaforma stradale ai sensi
del DLgs 152/99, si prescrive che Autocamionale della Cisa SpA, prima
dell'inizio dei lavori dovra' presentare all'Amministrazione
provinciale di Parma apposita domanda ai sensi di legge;
b) di dare atto che il parere espresso dalla Provincia di Parma,
previsto dall'art. 18, comma 6 della L.R. 9/99 in merito alla
valutazione del progetto in oggetto e' espresso all'interno del
Rapporto di cui al punto 3.6;
c) di dare atto che l'autorizzazione rilasciata dal Servizio Tecnico
Bacini Taro e Parma (ex Servizio provinciale Difesa del suolo,
Risorse idriche e forestali) in ottemperanza delle norme della Legge
183/89 (art. 10, comma 4), Legge 584/94, DPR 1363/59, delibera del
Consiglio regionale 3109/90 e' espresso all'interno del Rapporto di
cui al punto 3.6;
d) di dare atto che i pareri di competenza di ARPA Sezione di Parma e
Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, sono espressi all'interno
del Rapporto di cui al punto 3.6;
e) di dare atto che l'autorizzazione per lo svincolo idrogeologico
(RD 3267/23 e successive modifiche ed integrazioni) rilasciati dalla
Comunita' Montana delle Valli del Taro e del Ceno e' espressa
all'interno del Rapporto di cui al punto 3.6;
f) di dare atto che l'Ente nazionale per le strade, Ufficio speciale
per le autostrade - Bologna, ha presentato nella seduta conclusiva
della Conferenza di Servizi, per mezzo del geom. Giovanni Fini, il
proprio parere favorevole alla realizzazione del progetto in oggetto,
che costituisce l'Allegato n. 2, parte integrante e sostanziale della
presente delibera;
g) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni archeologici
dell'Emilia-Romagna con nota prot. n. 1065/pos.B/15 del 5/2/2002
acquisita al prot. n. 2895/VIM del 5/2/2002, che costituisce
l'Allegato n. 3, parte integrante e sostanziale della presente
delibera, rilascia il proprio nulla osta alle condizioni contenute
nel Rapporto di cui al punto 3.6 e riportate al punto 3.8 della
presente delibera;
h) di dare atto che la Soprintendenza per i Beni architettonici e per
il Paesaggio non ha partecipato alla riunione conclusiva della
Conferenza di Servizi, ai fini dell'esercizio del potere di
annullamento di cui all'art. 151 del DLgs 490/99, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, mentre la nota che ha
inviato (prot. n. 11942/10501 del 4 luglio 2002 acquisita al prot. n.
18973/VIM del 10/7/2002) costituisce l'Allegato n. 4, parte
integrante e sostanziale della presente delibera;
i) di dare atto che i Vigili del Fuoco di Parma non hanno partecipato
alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, ma con la nota,
prot. n. 17379 del 10 dicembre 2001, acquisita al prot. n. 24889/AMB
del 19 dicembre 2001, che costituisce l'Allegato n. 5, parte
integrante e sostanziale della presente delibera, precisano che il
parere di loro competenza si riferisce alla fase di cantierizzazione
dell'opera e dovra' esprimersi sulla base di un progetto elaborato in
conformita' al DM 4/5/1998;
j) di dare atto che l'Aeronautica Militare, Comando Rete POL di
Parma, non ha partecipato alla riunione conclusiva della Conferenza
di Servizi, ma ha inviato una nota, prot. n. TDD/10-213/5743 del 21
giugno 2002, acquisita al prot. n. 17899/VIM dell'1 luglio 2002, che
costituisce l'Allegato n. 6, parte integrante e sostanziale della
presente delibera, con la quale si conferma la non interferenza della
realizzazione del progetto in esame con l'oleodotto POL Nato;
k) di dare atto che l'ENEL non ha partecipato alla riunione
conclusiva della Conferenza di Servizi, ma ha inviato il proprio
parere favorevole al progetto in oggetto, acquisito al prot. n.
23990/AMB del 6 dicembre 2001, che costituisce l'Allegato n. 7, parte
integrante e sostanziale della presente delibera;
l) di dare atto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
non ha partecipato alla Conferenza di Servizi ed ha inviato una nota,
prot. n. 1692 del 15 novembre 2001, acquisita al prot. n. 22879/AMB
del 22 novembre 2001, che costituisce l'Allegato n. 8, parte
integrante e sostanziale della presente delibera;m) di dare atto che
il Comune di Berceto non ha partecipato alla riunione conclusiva
della Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al:
- parere previsto dall'art. 18, comma 6 della L.R. 9/99;
- autorizzazione paesaggistica di cui all'art. 151 del DLgs 490/99;
- concessione edilizia;
trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 7 della
Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
n) di dare atto che l'ANAS Direzione centrale non ha partecipato alla
riunione conclusiva della Conferenza di Servizi, per esprimersi in
merito all'autorizzazione e concessione da rilasciare ai sensi
dell'art. 14 del DL 285/92, trova quindi applicazione il disposto
dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e
successive modificazioni;
o) di dare atto che la IV Direzione Genio militare non ha partecipato
alla Conferenza di servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla
osta di competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art.
14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modificazioni;
p) di dare atto che la V Direzione Genio militare non ha partecipato
alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla
osta di competenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art.
14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modificazioni;
q) di dare atto che il Comando I Regione Area I ROI non ha
partecipato alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al
proprio nulla osta di competenza, trova quindi applicazione il
disposto dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241
e successive modificazioni;
r) di dare atto che di Servizi, per esprimersi in merito al proprio
nulla osta di competenza per eventuali interferenze, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
s) di dare atto che la TELECOM non ha partecipato alla Conferenza di
Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla osta di competenza
per eventuali interferenze, trova quindi applicazione il disposto
dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e
successive modificazioni;
t) di dare atto che il Consorzio Montagna 200 SpA non ha partecipato
alla Conferenza di Servizi, per esprimersi in merito al proprio nulla
osta di competenza per eventuali interferenze, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
u) di dare atto che non vengono acquisite all'interno della procedura
di VIA, le autorizzazioni relative alle attivita' da svolgersi nella
fase di cantiere, rilasciate sulla base di una progettazione
esecutiva, in particolare:
- la domanda di autorizzazione allo scarico delle acque reflue
domestiche presenti nei siti di cantiere e' da presentare al Comune
di Berceto, mentre la domanda di autorizzazione allo scarico degli
effluenti del sistema di trattamento delle acque di lavaggio del
cantiere operativo cosi' come le eventuali acque meteoriche di
dilavamento dei piazzali e/o parcheggi impermeabilizzati dei cantieri
e le stesse della piattaforma autostradale e' da presentare alla
Provincia di Parma. Solo nel caso in cui gli scarichi delle acque
reflue domestiche siano convogliati insieme a quelli degli effluenti
del sistema di trattamento delle acque di lavaggio del cantiere
operativo la richiesta e' da presentare solo alla Provincia di Parma;
- la domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera per
l'impianto di betonaggio cosi' come per tutti gli altri eventuali
impianti che lo richiedano ai sensi del DPR 203/88 e' da inoltrare
alla Provincia di Parma dalla ditta titolare dell'emissioni prima e
preventivamente all'installazione dell'impianto. In quell'occasione
dovranno essere adeguatamente approfondite e/o integrate nonche'
recepite tutte le particolarita' tecniche finalizzate al rilascio
dell'autorizzazione;
- l'autorizzazione ad effettuare prelievi idrici dal rio di
Roccaprebalza al fine della alimentazione dell'impianto di betonaggio
non e' da richiedere all'Amministrazione provinciale di Parma -
Assessorato Ambiente, bensi' al Servizio provinciale di Difesa del
suolo;
- l'autorizzazione relativamente al taglio degli elementi arborei non
e' da richiedere al Servizio provinciale Difesa del suolo, Risorse
idriche e forestali di Parma bensi' alla Comunita' Montana
territorialmente competente;
- l'appaltatore dovra' provvedere alla presentazione al Servizio
provinciale Difesa del suolo di Parma, del progetto esecutivo delle
opere da realizzare in area demaniale ai fini della determinazione ed
applicazione del canone di concessione da riscuotere annualmente per
l'occupazione di suolo demaniale;
v) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
copia del presente atto deliberativo alla proponente societa'
Autocamionale della Cisa SpA;
w) di trasmettere ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99
copia del presente atto deliberativo al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, alla Soprintendenza per i Beni
architettonici e per il Paesaggio, al Comune di Berceto, all'ANAS
Direzione centrale, alla IV Direzione Genio militare, alla V
Direzione, al Comando I Regione Area I ROI, alla Societa' SGC, alla
TELECOM, al Consorzio Montagna 2000, anche ai fini dell'esercizio
delle funzioni previste dall'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
x) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva
competenza, copia del presente atto deliberativo alla Provincia di
Parma, al Servizio Tecnico Bacini Taro e Parma (ex Servizio
provinciale Difesa del suolo, Risorse idriche e forestali), all'ARPA
Sezione di Parma, all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, alla
Soprintendenza Archeologica, alla Comunita' Montana delle Valli del
Taro e del Ceno;
y) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente
partito di deliberazione.