DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 settembre 2002, n. 1670
Determinazione delle priorita', dei criteri e delle modalita' per l'anno 2002, per la concessione di contributi agli Enti locali per la realizzazione di progetti volti alla soluzione di rilevanti problematiche di polizia locale (art. 224, L.R. 3/99)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la L.R. 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e
locale" ed in particolare il Titolo VIII "Polizia amministrativa
regionale e locale. Regime autorizzatorio";
considerato che nel suddetto Titolo VIII e' inserito un Capo I
"Polizia amministrativa e politiche regionali per la sicurezza", di
cui fanno parte tre Sezioni, recante norme per la "promozione di un
sistema integrato di sicurezza delle citta' e del territorio
regionale, anche attraverso la disciplina del servizio di polizia
regionale e locale";
viste le Sezioni I e III che prevedono rispettivamente "Principi
generali" e "Polizia amministrativa regionale e locale";
visti:
- l'art. 218 della citata legge regionale, che indica le finalita'
del sistema integrato di sicurezza, individuando quali interventi
prioritari nelle politiche per la sicurezza quelli che privilegiano
gli interventi integrati di natura preventiva, le pratiche di
mediazione e riduzione del danno e l'educazione alla convivenza, nel
rispetto del principio di legalita';
- l'art. 224, comma 1 della suddetta legge regionale il quale prevede
che "la Regione concede contributi agli Enti locali per la
realizzazione, in forma associata, di progetti volti alla soluzione
di rilevanti problematiche di polizia locale, anche ai fini dello
sviluppo e della promozione della sicurezza nelle citta' e nel
territorio, sulla base delle priorita', dei criteri e delle modalita'
stabiliti dalla Giunta regionale, in misura non superiore al 50%
delle spese ritenute ammissibili";
- l'art. 224, comma 2 della citata legge regionale il quale prevede
che, per l'istruttoria delle domande di finanziamento, la Giunta
regionale si avvale del Comitato consultivo per la polizia regionale
e locale istituito ai sensi dell'art. 223 della stessa legge;
- il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 438 dell'8
novembre 2000 con il quale sono stati nominati i componenti il
Comitato consultivo per la polizia regionale e locale ai sensi
dell'art. 223 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3;
- i successivi decreti del Presidente della Giunta regionale di
adeguamento del suddetto Comitato, 205/01 e 92/02;
- la delibera del Consiglio regionale n. 1285 del 4 novembre 1999 di
"Approvazione delle linee di indirizzo relative agli interventi
regionali nelle politiche per la sicurezza", approvata ai sensi
dell'art. 218, comma 4 della L.R. 3/99;
ritenuto, nel rispetto delle linee di indirizzo fissate con il
suddetto atto del Consiglio regionale, di stabilire con il presente
provvedimento le priorita', i criteri e le modalita' di concessione
dei suddetti contributi per l'anno 2002;
visti:
- la L.R. 26 aprile 2001, n. 11 concernente "Disciplina delle forme
associative e altre disposizioni in materia di Enti locali";
- la L.R. 13 novembre 2001, n. 36 "Norme in materia di politiche
regionali per la sicurezza e di polizia locale. Modifiche ed
integrazioni alla L.R. 21 aprile 1999, n. 3 ed all'Allegato c) della
L.R. 22 gennaio 1988, n. 3";
- l'art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, recante "Nuove norme
in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi", il quale stabilisce che la concessione di
contributi finanziari e' subordinata alla predeterminazione e
pubblicazione, da parte delle Amministrazioni procedenti, dei criteri
e modalita' cui le stesse debbono attenersi;
sentito il Comitato consultivo per la polizia regionale e locale di
cui al gia' citato art. 223 della L.R. 3/99;
dato atto dei pareri di regolarita' tecnica e di legittimita'
espressi, rispettivamente, dal Responsabile del Servizio Promozione e
Sviluppo delle politiche per la sicurezza e della polizia locale,
Cosimo Braccesi, e dal Direttore generale alla Presidenza dott. Bruno
Molinari, ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 26 novembre 2001,
n. 43 e della delibera della Giunta regionale 2774/01;
su proposta dell'Assessore all'Innovazione amministrativa ed
istituzionale. Autonomie locali;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di determinare per l'anno 2002, per la concessione dei contributi
previsti all'art. 224 della L.R. 3/99, come modificata dalla L.R.
11/01 e dalla L.R. 36/01, le priorita', i criteri e le modalita'
specificati nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
2) di approvare il fac-simile di domanda di contributo per le
Associazioni intercomunali, le Unioni e le Comunita' Montane, e
quello per i Comuni e le Province che presentano progetti in forma
associata, di cui rispettivamente agli Allegati B e B1, parti
integranti e sostanziali della presente deliberazione;
3) di approvare la scheda di progetto per gli Enti locali di cui
all'Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
4) di pubblicare integralmente il presente atto nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
1) Destinatari dei contributi
La Regione concede contributi per la realizzazione di progetti volti
alla soluzione di rilevanti problematiche di polizia locale (art. 224
della L.R. 21 aprile 1999, n. 3):
a) ai Comuni,
b) alle Province,
c) alle Unioni,
d) alle Comunita' Montane,
e) alle Associazioni intercomunali,
d'ora in avanti denominati piu' semplicemente Enti locali.
Per i Comuni e le Province la condizione per poter accedere ai
contributi e' che i relativi progetti siano presentati e realizzati
in forma associata.
Per le Unioni, le Comunita' Montane e le Associazioni intercomunali,
la condizione per poter accedere ai contributi e' che i relativi atti
istitutivi contemplino la polizia locale fra le funzioni
istituzionali.
2) Requisiti di ammissibilita'
Tutti i progetti dei quali si chiede il finanziamento dovranno
contenere:
1) una descrizione dettagliata dello specifico e rilevante problema
di polizia locale che si vuole affrontare;
2) l'area, tra quelle individuate alle lettere a) e b) dell'atto di
indirizzo di cui alla delibera consiliare n. 1285 del 4/11/1999, che
di seguito si trascrivono, in cui si inserisce l'intervento
progettato: a) miglioramento della sicurezza degli spazi pubblici e
delle condizioni di vita nelle citta', e in particolare: -
riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica di parti del
territorio e degli spazi pubblici con interventi di animazione, di
illuminazione pubblica, manutenzione, controllo, anche avvalendosi di
strumenti tecnologici finalizzati alla dissuasione delle
manifestazioni di incivilta' e criminalita' diffusa; - adozione di
strumenti ed azioni volte alla crescita delle relazioni personali e
di gruppo per lo sviluppo del vivere in comunita'; - sperimentazione
di sistemi di valutazione preventiva dell'impatto di sicurezza
connesso a significative trasformazioni urbanistiche o a grandi
interventi infrastrutturali; - promozione della convivenza
interculturale, dell'integrazione sociale e civile degli stranieri; -
educazione e promozione delle norme che regolano la vita sociale,
anche in collaborazione con il sistema scolastico regionale; -
attivita' di mediazione e riduzione del danno di fenomeni diffusi,
non criminali, che generano situazioni di tensione o conflitto, con
particolare riferimento all'esercizio della prostituzione e al
consumo di sostanze stupefacenti; b) prevenzione della criminalita' e
riduzione del rischio, e in particolare: - promozione, sia presso le
Agenzie statali della Pubblica sicurezza che presso i Corpi di
Polizia locale, di modelli organizzativi e operativi fondati sul
principio del decentramento e della massima vicinanza alla comunita'
di riferimento; - promozione dell'interscambio operativo, informativo
e formativo, fra le Polizie nazionali, i Corpi di Polizia locale e i
Servizi sociali, anche in raccordo con le imprese di vigilanza
privata e con gli organismi associativi e di volontariato; -
attivita' mirate di natura preventiva rivolte ai gruppi
potenzialmente piu' esposti ai fenomeni di criminalita' o di
incivilta' diffusi e al sostegno di iniziative in favore delle
vittime di reato;
3) gli obiettivi specifici del progetto e le sue eventuali relazioni
con: progetti piu' generali rivolti alla sicurezza, dei quali esso
rappresenti una articolazione; le esigenze del territorio nel quale
il progetto sara' realizzato;
4) una descrizione dettagliata del progetto, comprensiva delle
modalita' organizzative di realizzazione (tempi, fasi, metodologia),
dell'indicazione delle strutture organizzative eventualmente
coinvolte e del/dei responsabili del progetto;
5) se il progetto si inserisce o meno in piani/programmi generali,
anche non strettamente attinenti le problematiche di polizia locale;
6) se il progetto costituisce articolazione di una iniziativa che si
sviluppa su piu' anni;
7) il sistema di valutazione previsto;
8) i soggetti, pubblici e/o privati eventualmente coinvolti nel
progetto;
9) il piano delle risorse finanziare necessarie alla realizzazione
del progetto e il preventivo dettagliato di spesa.
Ogni Ente locale non potra' presentare piu' di un progetto.
Il progetto puo' prevedere al suo interno diverse azioni specifiche,
purche' coordinate e coerenti tra di loro, tutte finalizzate
all'intervento sul medesimo problema e al raggiungimento del medesimo
obiettivo. Non saranno considerati ammissibili programmi di carattere
generale.
Nel caso di progetti che prevedano la puntuale ripetizione di azioni
gia' sperimentate negli anni precedenti e gia' ammesse a contributo,
il proponente dovra' obbligatoriamente allegare una relazione
valutativa che documenti in maniera chiara, completa ed evidente i
risultati positivi ottenuti nelle precedenti sperimentazioni e la
conseguente necessita' di ripetere le azioni intraprese.
Le informazioni di cui ai punti precedenti dovranno essere desumibili
dalla scheda di progetto (vedi Allegato C).
3) Termini e modalita' di presentazione delle richieste di contributo
Le domande di contributo, indirizzate alla Regione Emilia-Romagna -
Presidenza della Giunta, redatte in carta libera secondo i fac-simili
allegati e sottoscritte dal legale rappresentante dell'Ente (o di
tutti i Comuni/Province che presentano progetti in forma associata),
dovranno pervenire al Servizio "Promozione e Sviluppo delle politiche
per la sicurezza e della polizia locale", della Direzione generale
Presidenza della Giunta, Viale Aldo Moro n. 64 - 40127 Bologna. Viene
individuata quale responsabile del procedimento di concessione dei
contributi, la dott.ssa Annalisa Orlandi del Servizio "Promozione e
Sviluppo delle politiche per la sicurezza e della polizia locale". Le
domande dovranno essere presentate entro il termine perentorio del 30
ottobre 2002.
Le domande non consegnate direttamente entro il 30/10/2002 presso gli
uffici regionali, dovranno essere esclusivamente inviate a mezzo
raccomandata postale; in quest'ultimo caso fa fede il timbro di
spedizione.
4) Decorrenza e termine delle attivita' di progetto
Le attivita' relative ai progetti dovranno avere inizio non oltre tre
mesi dalla data di approvazione della delibera di concessione del
contributo e dovranno terminare entro i diciotto mesi successivi alla
stessa data.
In presenza di particolari circostanze, non prevedibili all'atto
della formulazione del progetto presentato, potra' essere richiesta
una proroga di ulteriori 6 mesi per la conclusione del progetto. La
richiesta motivata di proroga verra' valutata dal Servizio
"Promozione e Sviluppo delle politiche di sicurezza e della polizia
locale" che, entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della
richiesta stessa, comunichera' l'accoglimento o il diniego della
stessa.
5) Istruttoria e valutazione dei progetti
Le domande presentate, che dovranno essere complete di tutte le
informazioni ed i documenti richiesti, pena l'esclusione, saranno
istruite ed esaminate dal Servizio "Promozione e Sviluppo delle
politiche per la sicurezza e della polizia locale", avvalendosi del
Comitato consultivo di cui all'art. 223 della L.R. 3/99. Al termine
dell'istruttoria e delle valutazioni verranno predisposti gli elenchi
dei progetti ammissibili ai contributi con l'indicazione dell'importo
che si propone di accordare.
6) Criteri di priorita'
Ai fini dell'ammissione ai contributi, verra' data priorita' ai
progetti:
- che prevedano un beneficio diretto per l'utenza. Questa priorita'
verra' valutata secondo tre parametri: il carattere diretto o
indiretto dei vantaggi, la dimensione quantitativa dell'utenza
coinvolta, la problematicita' dell'utenza coinvolta, intendendo come
"problematiche" quelle fasce di utenza per le quali l'accessibilita'
ai servizi pubblici o la fruizione del territorio richiede la
predisposizione di strategie mirate. Questa priorita' potra' essere
valutata secondo una scala che va da 0 a 6 punti;
- che prevedano la collaborazione per la realizzazione del progetto
di altre Forze nazionali di Polizia. La collaborazione e' intesa come
condivisione dei principi del progetto e compartecipazione
formalizzata nella sua realizzazione o in alcune fasi. La natura,
l'intensita' e la coerenza di tale inserimento organico (moduli
operativi o piani di lavoro comuni, investimenti in attrezzature
coordinati, ecc.) dovra' essere adeguatamente descritta nella scheda
di progetto e sara' valutata secondo una scala che va da 0 a 6 punti;
- che prevedano la collaborazione, per la realizzazione del progetto,
di altri soggetti, diversi dal proponente, quali, per esempio,
associazioni di volontariato, Aziende sanitarie locali, sistema
scolastico, ecc. La collaborazione e' intesa come condivisione dei
principi del progetto e compartecipazione nella sua realizzazione o
in alcune fasi. Non si intendono come collaborazioni le prestazioni
remunerate rese da eventuali soggetti partecipanti all'attuazione del
progetto. Per ogni soggetto diverso che partecipa al progetto viene
riconosciuto 1 punto, fino a un massimo di 3 punti;
- che prevedano la collaborazione, per la realizzazione del progetto,
di diversi settori dell'Ente, o degli Enti coinvolti, coordinati da
uno dei servizi coinvolti o attraverso la costituzione di un organo
tecnico di coordinamento interservizi. Per ogni servizio di diversa
tipologia che partecipa al progetto viene riconosciuto 1 punto, fino
a un massimo di 3 punti;
- che si inseriscano organicamente in programmi generali di
miglioramento della sicurezza di un territorio, nel caso degli Enti
locali. La natura, l'intensita' e la coerenza di tale inserimento
organico dovra' essere adeguatamente descritta nella scheda di
progetto e sara' valutata secondo una scala che va da 0 a 3 punti;
- che possano essere di esemplarita' e trasferibilita'. Il progetto
si intende "esemplare" quando appare chiaro e mirato ai problemi
specifici individuati; e' considerato "trasferibile" quando affronta
un problema diffuso con metodologie e strumenti innovativi,
riproducibili in altri contesti. Questa priorita' potra' essere
valutata secondo una scala che va da 0 a 3 punti;
- che prevedano un efficace sistema di valutazione dei risultati. Il
sistema sara' considerato efficace quando risulta completo e
dettagliato; vengono riportati in maniera chiara e dettagliata gli
indicatori, gli strumenti metodologici e le modalita' di rilevazione
utilizzati per le valutazioni; il sistema complessivamente previsto
e' coerente con gli obiettivi prefissati dal proponente e con la
natura delle misure che si intendono avviare. Questa priorita' potra'
essere valutata secondo una scala che va da 0 a 3 punti;
- che siano stati presentati dalle Unioni di Comuni, dalle Comunita'
Montane e dalle Associazioni intercomunali. Per questa priorita'
vengono assegnati 2 punti;
- che siano realizzabili in tempi certi. Il progetto si considera
realizzabile in tempi certi quando non presenta elementi di eccessiva
complessita' e non appare condizionabile da eventi futuri o incerti.
Per questa priorita' viene assegnato 1 punto.
7) Concessione dei contributi
Sulla base dell'istruttoria e valutazione effettuata come previsto al
punto 5), la Giunta regionale provvedera' all'approvazione
dell'elenco dei progetti ammessi a contributo, alla quantificazione e
concessione dei contributi, nonche' alla contestuale assunzione
dell'impegno di spesa.
I contributi sono concessi in misura non superiore al 50%
dell'importo delle spese ritenute ammissibili, per un massimo di Euro
25.000 per le spese correnti, ad esclusione delle spese per
personale, e per un massimo di Euro 25.000 per le spese di
investimento.
I contributi sono cumulabili con altri contributi concessi dalla
Regione o da altri Enti pubblici a qualsiasi titolo per la medesima
iniziativa, fino al raggiungimento del limite contributivo
complessivo dell'80% delle spese previste.
Poiche' il costo complessivo delle iniziative ammissibili a
contributo potrebbe superare la disponibilita' di bilancio (nel qual
caso la Regione si vedrebbe costretta ad escludere taluni progetti
ovvero a ridurre in misura consistente l'entita' del proprio
contributo) si rende necessario che, nella scheda di progetto di cui
all'Allegato C, venga dichiarato l'impegno a realizzare il progetto
medesimo anche in caso di riduzione della quota percentuale di
cofinanziamento regionale e venga altresi' indicata la percentuale
minima al di sotto della quale gli Enti locali rinunciano
all'attuazione dell'iniziativa.
Si rende necessario inoltre individuare sempre nella scheda di
progetto di cui all'Allegato C l'impegno a realizzare il progetto
medesimo anche nel caso venga accordato il cofinanziamento regionale
solo per le spese correnti e non per quelle di investimento e
viceversa, pena l'esclusione dalla valutazione.
8) Revoca
Il diritto al contributo decade quando l'Ente non avvia il progetto
entro tre mesi dalla data di approvazione del progetto stesso e/o non
lo conclude entro il termine previsto al precedente punto 4), nonche'
nel caso in cui il progetto realizzato non sia conforme al progetto
presentato e ammesso a finanziamento regionale.
In caso di realizzazione incompleta del progetto, entro 30 giorni
dalla data prevista di conclusione, l'Ente gestore dovra' inviare al
Servizio Promozione e Sviluppo delle politiche per la sicurezza e
della polizia locale una relazione dettagliata che evidenzi le
ragioni della realizzazione soltanto parziale del progetto,
specificando:
a) se viene richiesta la proroga prevista al punto 4);
b) se il progetto si considera comunque concluso, nonostante la sua
parziale realizzazione. In tal caso, il Servizio "Promozione e
Sviluppo delle politiche per la sicurezza e della polizia locale"
valutera' se, nonostante la realizzazione parziale dell'iniziativa,
si siano mantenuti inalterate le finalita' e gli obiettivi
complessivi del progetto, o se il progetto sia da considerarsi
realizzato in maniera difforme da quella prevista. Nel primo caso si
provvedera' alla ridefinizione del contributo in base alle spese
effettivamente sostenute; nel secondo il contributo verra' revocato
nella sua interezza.
9) Liquidazione ed erogazione dei contributi. Rendicontazione finale
La liquidazione dei contributi e' disposta come di seguito indicato:
- un anticipo del 50% da corrispondersi secondo le seguenti
modalita':
A) per le spese correnti ad avvenuta esecutivita' della delibera di
riparto e concessione dei contributi;
B) per le spese d'investimento occorre distinguere se si tratta di
lavori oppure di acquisti/forniture. Se vi sono entrambe le tipologie
di spese di investimento, il progetto dovra' indicare l'ammontare
distinto delle voci di spesa previste per i lavori e per gli
acquisti/forniture.
Per ottenere la corresponsione dell'anticipo del 50% bisognera'
distinguere:
Lavori:
a) per lavori dati in appalto a terzi soggetti occorrera' la delibera
di approvazione del progetto esecutivo con indicazione dei mezzi di
copertura finanziaria e il verbale consegna lavori;
b) per lavori in economia o amministrazione diretta occorrera' la
delibera di approvazione del progetto esecutivo con indicazione dei
mezzi di copertura finanziaria e la comunicazione/dichiarazione di
inizio lavori.
Acquisti/forniture:
- la/e delibera/e di approvazione degli acquisti/forniture indicante
i mezzi di copertura finanziaria;
- il saldo del 50% a conclusione dell'intervento e a presentazione:
A) dell'attestazione di avvenuta conclusione del progetto, corredata:
- per le spese correnti, dal rendiconto analitico delle spese
sostenute;
- per le spese d'investimento bisognera' distinguere se si tratta di
lavori o di acquisti/forniture:
Lavori:
a) per lavori dati in appalto a terzi soggetti occorrera' il
certificato di regolare esecuzione/collaudo approvato dall'Ente
indicante l'ammontare delle spese sostenute;
b) per lavori in economia o amministrazione diretta occorrera' la
determina di approvazione relativa al rendiconto della spesa
sostenuta o certificato di regolare esecuzione debitamente
sottoscritto dal direttore dei lavori, regolarmente approvato.
Acquisti/forniture:
- la determina/provvedimento di avvenuta fornitura/acquisto indicante
l'importo della spesa sostenuta e copia della/e fattura/e
regolarmente liquidata/e;
B) della relazione conclusiva contenente informazioni sulle attivita'
realizzate, i tempi di realizzazione, il livello di raggiungimento
degli obiettivi del progetto ed i risultati qualitativi e
quantitativi raggiunti, in rapporto al preindividuato sistema di
valutazione.
Qualora, in fase di rendicontazione, le spese documentate
risultassero inferiori a quelle previste nel progetto approvato con
la delibera della Giunta regionale, l'ammontare del contributo sara'
proporzionalmente ridotto.
In fase di rendicontazione e' ammessa la possibilita' di apportare
all'interno di ogni singolo progetto, variazioni di spesa, in aumento
o diminuzione, di importo non superiore al 20%, da una voce all'altra
e partitamente per ciascuna delle due tipologie di spesa, spesa
corrente e spesa di investimento, purche' non vengano modificate ne'
le tipologie di spesa originariamente previste, ne' le finalita' del
progetto nel suo insieme.
ALLEGATO B
Fac-simile di domanda per le Associazioni intercomunali, le Unioni e
le Comunita' Montane (da redigersi in carta semplice)
Alla Regione Emilia-Romagna
Presidenza della Giunta
Servizio "Promozione e Sviluppo
delle politiche per la sicurezza
e della polizia locale"
Viale Aldo Moro n. 64
40127 Bologna
Il/La sottoscritto/a
in qualita' di legale rappresentante di
con sede in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Via
tel./fax:
e-mail:
chiede
la concessione del contributo di cui all'art. 224, ex L.R. 3/99, e
successive modifiche, per la realizzazione del progetto allegato.
data e firma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ALLEGATO B1
Fac-simile di domanda per i Comuni e le Province che presentano
progetti in forma associata (da redigersi in carta semplice)
Alla Regione Emilia-Romagna
Presidenza della Giunta
Servizio "Promozione e Sviluppo
delle politiche per la sicurezza
e della polizia locale"
Viale Aldo Moro n. 64
40127 Bologna
I sottoscritti
in qualita' di legali rappresentanti dei Comuni/Province
chiedono
la concessione del contributo di cui all'art. 224, ex L.R. 3/99, e
successive modifiche, per la realizzazione congiunta del progetto
allegato.
Dichiarano a tal fine
di individuare nel Comune/Provincia di
con sede in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Via
n. tel./fax:
e-mail:
l'Ente capofila deputato a tenere i rapporti con l'Amministrazione
regionale e destinatario del suddetto contributo.
data e firme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ALLEGATO C
Scheda di progetto per gli Enti locali
Ente richiedente
(nel caso di progetti presentati da Comuni e Province in forma
associata, indicare il soggetto capofila destinatario del contributo)
Denominazione del progetto
Soggetto incaricato della gestione del progetto (settore/ufficio)
Responsabile/i del progetto
Area di azione in cui si inserisce l'intervento progettato:
(barrare la casella corrispondente)
a) miglioramento della sicurezza degli spazi pubblici e delle
condizioni di vita nelle citta', e in particolare:
- riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica di parti del
territorio e degli spazi pubblici con interventi di animazione, di
illuminazione pubblica, manutenzione, controllo, anche avvalendosi di
strumenti tecnologici finalizzati alla dissuasione delle
manifestazioni di incivilta' e criminalita' diffusa;
- adozione di strumenti ed azioni volte alla crescita delle relazioni
personali e di gruppo per lo sviluppo del vivere in comunita';
- sperimentazione di sistemi di valutazione preventiva dell'impatto
di sicurezza connesso a significative trasformazioni urbanistiche o a
grandi interventi infrastrutturali;
- promozione della convivenza interculturale, dell'integrazione
sociale e civile degli stranieri;
- educazione e promozione delle norme che regolano la vita sociale,
anche in collaborazione con il sistema scolastico regionale;
- attivita' di mediazione e riduzione del danno di fenomeni diffusi,
non criminali, che generano situazioni di tensione o conflitto, con
particolare riferimento all'esercizio della prostituzione e al
consumo di sostanze stupefacenti;
b) prevenzione della criminalita' e riduzione del rischio, e in
particolare:
- promozione, sia presso le Agenzie statali della Pubblica Sicurezza
che presso i Corpi di Polizia locale, di modelli organizzativi e
operativi fondati sul principio del decentramento e della massima
vicinanza alla comunita' di riferimento;
- promozione dell'interscambio operativo, informativo e formativo,
fra le Polizie nazionali, i Corpi di Polizia locale e i servizi
sociali, anche in raccordo con le imprese di vigilanza privata e con
gli organismi associativi e di volontariato;
- attivita' mirate di natura preventiva rivolte ai gruppi
potenzialmente piu' esposti ai fenomeni di criminalita' o di
incivilta' diffusi e al sostegno di iniziative in favore delle
vittime di reato.
1) Descrizione dettagliata e documentata dello specifico e rilevante
problema di polizia locale che si vuole affrontare, del contesto
territoriale in cui il problema si e' sviluppato, della sua natura
oggettiva e/o soggettiva, ecc.:
2) Obiettivi generali e specifici del progetto:
3) Descrizione dettagliata del progetto e delle azioni previste, dei
destinatari delle azioni, delle modalita' organizzative di
realizzazione, delle metodologie adottate, ecc.:
4) Il progetto prevede un beneficio diretto per l'utenza?
si'
no
Se si', descrivere il carattere diretto o indiretto dei vantaggi che
si prevedono, la dimensione quantitativa e la problematicita'
dell'utenza coinvolta, con particolare riferimento a quelle fasce di
utenza per le quali l'accessibilita' ai servizi pubblici o la
fruizione del territorio richiede la predisposizione di strategie
mirate:
5) Per i progetti che prevedono azioni diverse, chiarire le modalita'
con cui verranno integrati e coordinati i vari interventi:
6) Descrivere attraverso quali meccanismi si presume che le azioni
previste nel progetto possano migliorare o risolvere il rilevante
problema di polizia locale affrontato:
7) Tempi di realizzazione:
data inizio . . . . . . . . . . . . .
data termine . . . . . . . . . . . . .
Eventuali fasi di realizzazione:
8) Strutture organizzative, interne all'Ente, eventualmente coinvolte
nel progetto, oltre al settore responsabile:
9) Il progetto si inserisce in piani/programmi generali attinenti le
problematiche di polizia locale?
si'
no
Se si', indicare in maniera dettagliata come il progetto si inserisce
nel programma generale di attivita' dell'Ente proponente in materia
di polizia locale (relazioni con altre attivita', coerenza, principi
comuni, ecc.)
Se no, indicare se e come il progetto costituisce articolazione di
altre attivita' settoriali dell'Ente (urbanistica, istruzione,
politiche sociali, cultura, ecc.)
10) Il progetto costituisce articolazione di una iniziativa che si
sviluppa su piu' anni?
si'
no
Se si', specificare quale e di quale durata:
11) Il progetto rappresenta la puntuale ripetizione di iniziative
gia' avviate negli anni precedenti e gia' ammesse a contributo?
si'
no
Se si', allegare obbligatoriamente una relazione che documenti in
maniera chiara ed evidente i risultati positivi ottenuti nelle
precedenti sperimentazioni e le ragioni della ripetizione puntuale
dell'iniziativa.
12) Sistema di valutazione previsto:
Descrizione generale del sistema di valutazione che si intende
adottare:
Indicatori utilizzati per la valutazione:
Metodologie previste:
Modalita' di rilevazione:
Fasi della valutazione:
A chi e' affidata la valutazione?
13) Il progetto prevede la collaborazione di altre Forze nazionali di
Polizia (intesa come condivisione dei principi del progetto e
compartecipazione formalizzata nella sua realizzazione o in alcune
fasi)?
si'
no
Se si', indicare:
I soggetti coinvolti nella realizzazione:
La natura, intensita' e coerenza della collaborazione (moduli
operativi o piani di lavoro comuni, investimenti in attrezzature
coordinati, ecc.):
14) Il progetto prevede il coinvolgimento di altri soggetti, pubblici
e/o privati, estranei alla Amministrazione locale proponente?
si'
no
Se si', indicare:
Altri soggetti coinvolti nella realizzazione:
Caratteristiche, natura e modalita' della collaborazione (obiettivi
comuni, forme di coordinamento, suddivisione dei compiti, ecc.):
(allegare obbligatoriamente le lettere di adesione degli altri
soggetti, pubblici e/o privati, coinvolti)
15) Piano delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del
progetto:
Costo totale del progetto
Spese correnti
Spese per investimenti
(con indicazione della scomposizione dell'ammontare di spesa
partitamente previsto per opere/lavori e per acquisti/forniture di
beni)
- Si dichiara l'impegno a realizzare il progetto anche in caso di
riduzione della quota percentuale di cofinanziamento regionale e si
indica la percentuale minima del . . . .(sia per il contributo
relativo alle spese correnti, sia per quello relativo alle spese per
investimenti) al di sotto della quale si rinuncia all'attuazione
dell'iniziativa.
(barrare la casella e indicare la % nell'apposito spazio)
- Si dichiara inoltre l'impegno a realizzare il progetto anche nel
caso in cui venga concesso il contributo regionale solo per le spese
correnti e non per quelle di investimento e viceversa.
(barrare obbligatoriamente la casella, pena l'esclusione dalla
valutazione)
Allegare obbligatoriamente un preventivo di spesa dettagliato
(dettaglio dei costi previsti nel progetto suddivisi per tipologie di
spesa specificando quali siano riconducibili, secondo le norme di
bilancio a valere per la propria Amministrazione, a spese di
investimento e quali siano invece da considerarsi spese correnti, e
indicazione delle risorse finanziarie necessarie all'attuazione del
progetto stesso).
16) Il richiedente fruisce di contributi accordati da altre
Amministrazioni pubbliche per le attivita' previste dal progetto?
si'
no
Se si', indicare il concedente, l'ammontare del contributo (anche in
percentuale) e le attivita' finanziate attraverso quel contributo:
17) Il richiedente ha gia' usufruito di contributi regionali per
azioni volte alla soluzione di rilevanti problematiche di polizia
locale, ex art. 224, L.R. 3/99?
si'
no
Se si', in che anno/i?
. . . . . . . . . . . . .
Eventuali note
Allegati:
Facoltativi:
- Relazione illustrativa dettagliata del progetto.
Obbligatori:
- Relazione di valutazione delle esperienze precedenti (solo in caso
di ripetizione puntuale di una iniziativa).
- Lettere di adesione di altri soggetti, quando il progetto prevede
forme di collaborazione.
- Preventivo di spesa.