REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 agosto 2002, n. 1432

Approvazione Piano di attivita' per l'anno 2002 dell'Agenzia Emilia-Romagna lavoro ai sensi dell'art. 10, comma 4 della L.R. 27 luglio 1998, n. 25

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso che:                                                                   
- la L.R. 27 luglio 1998, n. 25 "Norme in materia di politiche                  
regionali del lavoro e di servizi per l'impiego" all'art. 10, comma 1           
istituisce l'Agenzia Emilia-Romagna lavoro (in seguito denominata per           
brevita' AERL), quale struttura della Regione dotata di autonomia               
amministrativa, organizzativa, gestionale e contabile per l'esercizio           
delle funzioni di cui alle lettere d) e h) del comma 1 dell'art. 4              
del DLgs 469/97 e come strumento di supporto tecnico per l'esercizio            
delle funzioni e compiti di cui agli artt. 1 e 2 della legge                    
regionale richiamata;                                                           
- al comma 4 dello stesso articolo si prevede che la Giunta regionale           
approvi il Piano annuale delle attivita' dell'Agenzia Emilia-Romagna            
lavoro, d'ora innanzi indicato come Piano;                                      
- con propria deliberazione n. 2360 del 13 novembre 1998 "Indirizzi             
organizzativi, amministrativi e gestionali per l'esercizio delle                
funzioni e dei compiti dell'Agenzia Emilia-Romagna lavoro", si                  
stabilisce quanto segue:                                                        
a) la Giunta approva il "Quadro organizzativo e funzionale" dell'AERL           
formulato dal Direttore, definendo in particolare aree d'attivita',             
ambiti d'intervento, strutture organizzative, competenze                        
professionali richieste per il personale e criteri per la                       
realizzazione di un sistema di controllo di gestione per il                     
monitoraggio e la valutazione delle attivita';                                  
b) sono attribuite al Direttore dell'AERL tutte le competenze                   
finalizzate a perseguirne l'efficacia gestionale ed a raggiungere gli           
obiettivi stabiliti ed in particolare che tali competenze comprendono           
l'attuazione dei programmi definiti dai competenti Organi regionali e           
l'esercizio dei poteri di spesa nei limiti in cui e' autorizzato ad             
agire come funzionario delegato;                                                
vista la L.R. 25 febbraio 2000, n. 7 "Modifiche alla L.R. 27 luglio             
1998, n. 25 recante ôNorme in materia di politiche regionali del                
lavoro e di servizi per l'impiego'" laddove prevede che:                        
- per l'esercizio di funzioni progettuali, di studio e di ricerca               
l'Agenzia possa stipulare con esperti contratti di collaborazione               
coordinata e continuativa nonche' di prestazione d'opera                        
intellettuale,                                                                  
- la Regione con gli esperti dell'Agenzia per l'impiego                         
dell'Emilia-Romagna trasferiti con DPCM del 5 agosto 1999 possa                 
stipulare anche "contratti individuali di lavoro subordinato, anche a           
tempo parziale, a termine, di durata triennale, rinnovabili", che               
trovano copertura finanziaria nei trasferimenti da parte del                    
Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e del Ministero del             
Tesoro di cui al comma 8 dell'art. 7 del DLgs 469/97;                           
richiamati:                                                                     
- il "Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna Obiettivo 3              
FSE 2000-2006", approvato dalla Commissione Europea con decisione n.            
C/2066 del 21/9/2000;                                                           
- la propria deliberazione n. 1639 del 3/10/2000, "Presa d'atto del             
Programma Operativo Regione Emilia-Romagna Obiettivo 3 FSE - Periodo            
2000-2006";                                                                     
- la propria deliberazione n. 1694 del 10/10/2000, "Approvazione del            
complemento di programmazione del POR - Obiettivo 3 - 2000-2006";               
- la deliberazione del Consiglio regionale 1316/99, avente ad oggetto           
"Indirizzi per l'integrazione delle politiche del lavoro, della                 
formazione e dell'istruzione. Triennio 2000-2002";                              
dato atto che con propria deliberazione n. 174 dell'1 febbraio 2001             
si e' provveduto alla nomina del Direttore dell'Agenzia, conferendo             
l'incarico al Dirigente dr. Pozzi Maurizio, gia' responsabile del               
Servizio Formazione professionale, in sostituzione della dr.ssa Maura           
Franchi comandata ad altro incarico;                                            
ritenuto necessario per soddisfare la previsione della Legge 25/98              
citata, ed opportuno in considerazione del fatto che nel primo                  
trimestre del corrente anno si sono determinate condizioni di                   
revisione dell'organizzazione dell'Agenzia anche a seguito del piu'             
complessivo riordino delle funzioni dirigenziali della Regione,                 
provvedere per l'anno in corso alla formulazione del programma di               
attivita' dell'AERL, come illustrato nel documento Allegato A al                
presente atto che in specifico contiene i principali obiettivi per              
filoni di attivita', distinti come segue:                                       
A) Servizi per l'impiego;                                                       
B) Analisi del mercato del lavoro e valutazione delle politiche;                
C) Politiche attive (Orientamento; Apprendistato; Collaborazione                
interregionale per la mobilita' del lavoro e lo sviluppo di filiere             
nord-sud; Collocamento mirato disabili; Riconversione e reinserimento           
lavorativo di lavoratori in CIGS e mobilita'; Programma sicurezza,              
qualita' e regolarita' del lavoro; Attivita' normativa e regolativi;            
Competenze amministrative in materia di occupazione ed impiego);                
D) Considerazioni organizzative dettagliate negli appositi allegati:            
A/1) Organizzazione dell'Agenzia;  A/2) Programmazione - Azioni e               
progetti in corso; A/3) Appalti di servizi in corso;                            
preso atto del fatto che il Piano e' stato redatto nel marzo del                
corrente anno in una prima stesura poi discussa in sede di Conferenza           
di organizzazione (10 aprile 2002) e quindi rielaborato tenuto conto            
della discussione e del parere positivo espresso in merito al Piano             
dalla Commissione regionale tripartita (in data 19 luglio 2002) ai              
sensi del comma 4 dell'art. 10 della L.R. 25/98;                                
richiamate le proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:               
- n. 2774 del 10/12/2001 recante "Direttiva sulle modalita' di                  
espressione dei pareri di regolarita' amministrativa e contabile dopo           
l'entrata in vigore della L.R. 43/01";                                          
- n. 2832 del 17/12/2001 recante "Riorganizzazione delle posizioni              
dirigenziali della Giunta regionale - Servizi e professional";                  
- n. 3021 del 28/12/2001 recante "Approvazione degli atti di                    
conferimento degli incarichi di livello dirigenziale";                          
dato atto infine ai sensi dell'art. 37, comma quarto della L.R. 43/01           
e della deliberazione 2774/01, dei pareri favorevoli:                           
- del parere favorevole di regolarita' tecnica espresso dal Direttore           
dell'Agenzia Emilia-Romagna lavoro, dr. Maurizio Pozzi;                         
- del parere favorevole di legittimita' espresso dal Direttore                  
generale Cultura, Formazione e Lavoro, dr.ssa Cristina Balboni;su               
proposta dell'Assessore competente per materia,                                 
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare il Piano d'attivita' per l'anno 2002 dell'Agenzia               
Emilia-Romagna lavoro, Allegato A parte integrante della presente               
deliberazione, articolato in obiettivi per filoni di attivita',                 
distinti come segue:                                                            
- Servizi per l'impiego;                                                        
- Analisi del mercato del lavoro e valutazione delle politiche;                 
- Politiche attive (Orientamento; Apprendistato; Collaborazione                 
interregionale per la mobilita' del lavoro e lo sviluppo di filiere             
nord-sud; Collocamento mirato disabili; Riconversione e reinserimento           
lavorativo di lavoratori in CIGS e mobilita'; Programma sicurezza,              
qualita' e regolarita' del lavoro; Attivita' normativa e regolativi;            
Competenze amministrative in materia di occupazione ed impiego);                
- Considerazioni organizzative;                                                 
e comprensivo degli allegati contenenti lo schema di nuova                      
organizzazione della struttura ed il riepilogo delle azioni di                  
sistema (distinte per progetti in corso di valutazione ed appalti di            
servizi in corso) proposte dall'Agenzia;                                        
2) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della                
Regione.                                                                        
ALLEGATO A                                                                      
Agenzia Emilia-Romagna lavoro - Piano delle attivita' 2002                      
Premessa                                                                        
Lo scenario politico ed istituzionale nel quale si collocano le                 
attivita' e le politiche regionali del lavoro nell'ultimo trimestre             
del 2001 ed in questi primi mesi del 2002, ha subito profondi                   
mutamenti per effetto:                                                          
- della entrata in vigore della riforma costituzionale (Legge                   
costituzionale 3/01) che assegna alle Regioni potesta' legislativa              
concorrente in materia di tutela e sicurezza del lavoro, oltre a                
confermare ed estendere la potesta' legislativa in materia di                   
istruzione e formazione professionale;                                          
- della discussione politica e parlamentare in atto sul conferimento            
di vaste deleghe al Governo in materia di collocamento e riforma del            
mercato del lavoro, arbitrato, ammortizzatori sociali ecc.                      
Questi mutamenti comportano un rilevante cambio di cultura, per la              
consapevolezza del nuovo ruolo spettante alle Regioni che divengono             
protagoniste dell'ordinamento in numerose materie. Di conseguenza,              
emergono modifiche degli atteggiamenti e delle relazioni fra Regione,           
Province (soprattutto per il mutamento del quadro di poteri                     
delegati/attribuiti e per la diminuzione, in prospettiva, del potere            
centrale di regolazione anche amministrativa), ed Enti locali. In               
ogni caso hanno comportato un notevole aumento, soprattutto al                  
livello interregionale di coordinamento, dei momenti di elaborazione            
tecnica, confronto politico ed istituzionale, previsioni di nuovi               
strumenti programmatici e normativi, che hanno impegnato a fondo                
anche l'Assessorato Scuola, Formazione professionale, Universita',              
Lavoro e Pari opportunita' e l'Agenzia.                                         
Nello stesso periodo maturavano, attraverso l'approvazione di                   
progetti e la conclusione di gare di appalto, le attivita' di                   
programmazione impostate nel corso del 2001 (avviso pubblico per la             
presentazione di progetti sulla Misura A1 del FSE con scadenza ad               
ottobre 2001, e delibera di programmazione della spesa per                      
l'acquisizione di beni e servizi per il 2001). Le attivita' previste            
si sono avviate, e se ne attendono i primi effetti concreti di                  
elaborazione o di sperimentazione di modelli di servizi innovativi              
nei prossimi mesi. La cadenza annuale del Piano di attivita' e' posta           
in relazione obbligata con i tempi diversificati di realizzazione               
delle procedure ad evidenza pubblica necessarie per concretizzare le            
azioni proposte attraverso la chiamata e selezione di specifici                 
progetti o l'appalto di servizi, e pertanto ne risente la                       
leggibilita' dei nuovi obiettivi rispetto ai risultati parziali o               
totali raggiunti sugli obiettivi del Piano annuale precedente.                  
L'intera struttura dell'Agenzia e' stata comunque impegnata per                 
razionalizzare gli obiettivi e concentrare le attivita' su alcuni               
ambiti e finalita' strategiche, e nella pratica di modalita' di                 
lavoro collegiali e condivise di elaborazione delle proposte, e di              
rapporto con le sedi della concertazione.                                       
Tale approccio e' stato seguito per avanzare le proposte di azioni da           
inserire nell'avviso multimisura del FSE per il 2002 e per                      
programmare alla fine dello scorso anno le azioni di servizio e                 
forniture principali da appaltare nel corso del 2002.                           
Dalla lettura degli atti di programmazione appena richiamati emergono           
i filoni prioritari e strategici, le "politiche" che governano e                
indirizzano le risorse, nazionali e comunitarie ed in esse trovano              
opportunita' per la loro realizzazione. Emerge in particolare, la               
centralita' delle politiche per il lavoro e l'occupazione.                      
Nell'esposizione delle diverse attivita' sono evidenziati gli                   
obiettivi parzialmente raggiunti alla data di stesura del Piano di              
attivita' 2002, e vengono invece evidenziati in neretto corsivo gli             
obiettivi che ci si propone di raggiungere entro l'anno o prima del             
prossimo Piano di attivita'.                                                    
In allegato si riepilogano le principali azioni in corso di                     
valutazione (per quanto riguarda l'avviso 2002), od in corso di                 
aggiudicazione (per quanto riguarda i servizi e forniture).                     
I principali obiettivi per filoni di attivita'                                  
A) Servizi per l'impiego                                                        
Particolare rilievo politico ed istituzionale assume l'accordo fra              
Regioni e Province sulla messa a regime dei Servizi per l'impiego,              
nel quale si disegnano gli obiettivi principali comuni e condivisi e            
si individuano gli strumenti tecnici per raggiungerli. Tali obiettivi           
sono al centro dell'attivita' dell'Agenzia a partire dal 2002. Fra              
questi spiccano:                                                                
- la decisione di redigere il Masterplan poliennale delle azioni di             
sistema necessarie (in corso l'affidamento previo appalto del                   
relativo servizio di assistenza tecnica) per conseguire gradualmente            
gli obiettivi di miglioramento dei servizi e di raggiungimento degli            
standard di qualita', nonche' al fine di distinguere attribuzioni e             
responsabilita' della Regione e delle singole Province nella                    
realizzazione di tali azioni di sistema. Un primo schema di                     
Masterplan con le suddette caratteristiche dovra' essere redatto                
entro il marzo 2003;                                                            
- la conclusione di una prima fase di elaborazione degli standard di            
qualita' e per il monitoraggio dei servizi, con il passaggio alla               
concertazione e decisione. Il sistema di monitoraggio, in                       
particolare, dovra' sviluppare i coordinamenti ed integrazioni                  
necessarie con il Sistema informativo per consentire l'automatica               
rilevazione dei dati utili dalle banche dati e procedure. Sono in               
corso le relative gare d'appalto per l'affidamento dei servizi                  
esterni necessari, e ci si pone l'obiettivo di realizzare una prima             
fase di monitoraggio applicando gradualmente le nuove metodologie               
entro l'anno 2002, e prenderne a base i risultati per fissare nel               
masterplan nuovi ed ulteriori livelli obiettivo degli standard di               
qualita' dei servizi;                                                           
- la decisione di realizzare il Sistema informativo regionale del               
lavoro unitario fra Regione e Province e di proseguire le attivita'             
di assistenza tecnica in corso finalizzate a soddisfare esigenze                
concrete ed attuali di funzionalita', che potra' anche concretizzarsi           
attraverso la presentazione di un progetto al bando nazionale per               
"l'e-government" (1). Si tratta di un progetto regionale (Regione e             
Province), che in gran parte corrisponde al SIL, e richiede un                  
contributo statale. L'obiettivo puo' dirsi parzialmente raggiunto, in           
quanto il progetto e' stato presentato il 7/6/2002 ed alla sua                  
stesura hanno lavorato tecnici indicati dall'Agenzia e dalla                    
Direzione generale Telematica. Si sono svolte numerose riunioni con             
le Province, e sono stati avviati contatti con la Regione Lombardia,            
nell'ambito del protocollo di collaborazione, per verificare la                 
collaborazione su parti di comune interesse dei rispettivi progetti             
di SIL. Il progetto viene elaborato e sara' seguito in stretta                  
collaborazione con le Province, attraverso la costituzione di una               
"task force" tecnica, e nell'ambito di una visione del sistema                  
informativo che prevede un "sistema base" di banche dati e procedure            
uniformi da fornire a tutte le Province che poi potranno, secondo               
regole comuni e standard operativi omogenei, aggiungervi moduli per             
la integrazione con i propri sistemi informativi locali. Tutti,                 
Regione compresa, vedranno tutti i dati con un sistema di repliche              
dei data base (orientato in futuro alla collaborazione applicativa)             
che consentira' le analisi statistiche e sul mercato del lavoro e               
l'interoperabilita' nei confronti del sistema nazionale. Entro l'anno           
2002 ci si propone l'obiettivo di aver avviato e possibilmente                  
concluso la gara d'appalto per la scelta del fornitore dei servizi              
software necessari alla realizzazione del SIL regionale, e di aver              
definito specifiche di dettaglio dei relativi contenuti e priorita'             
attuative, in condivisione con le Province;                                     
- la necessita', a seguito dell'adozione da parte del Governo di un             
provvedimento di modifica ed integrazione del DLgs 181/00, di                   
elaborare, condividere con le Province e concertare con le parti                
sociali, ed approvare, atti amministrativi o normativi per la                   
definizione di criteri e modalita' regionali che salvaguardino gli              
utenti all'omogenea applicazione delle misure che incidono sui                  
diritti (si veda il successivo punto C7). L'obiettivo puo' dirsi                
parzialmente raggiunto in quanto nel corso dei primi mesi del 2002              
sono stati realizzati con il metodo del confronto e condivisione con            
i tecnici delle Province approfondimenti interpretativi e proposte di           
semplificazione di procedure in materia di tirocini, mobilita' ecc.             
B) Analisi del mercato del lavoro e valutazione delle politiche                 
Conclusi dopo un lungo iter i relativi appalti di servizio, nel                 
2002/2003 si svolgeranno le attivita' di monitoraggio delle politiche           
attive sviluppate nel corso del primo triennio del POR, e la                    
valutazione e verifiche di efficacia degli interventi formativi al              
lavoro e sul lavoro conclusi negli stessi anni. Inutile sottolineare            
l'importanza di tali attivita' di monitoraggio e valutazione per la             
concreta misurazione dell'efficacia delle politiche promosse, e quale           
strumento per la discussione ed il confronto, fra Province e Regione            
e con le parti sociali, utile ad orientare le future programmazioni.            
Con il nuovo periodo di programmazione, 2000/2006 l'Amministrazione             
regionale ha scelto di dare alla valutazione di efficacia ex post la            
veste di una vera e propria azione generale di sistema. La scelta               
fatta e' stata infatti quella di promuovere un ampio progetto di                
assistenza tecnica che possa coprire l'intero periodo di                        
programmazione del Piano operativo regionale. Tale progetto di                  
ricerca - partito proprio nei primi mesi del 2002 -, e'                         
potenzialmente finalizzato a valutare gli esiti di tutte le azioni              
cofinanziate in Emilia-Romagna dal Fondo sociale europeo, che si                
tratti di formazione al lavoro, formazione sul lavoro, supporto alla            
creazione d'impresa e di altre tipologie di azione formativa e di               
promozione dell'occupazione. Inoltre, l'intenzione e' quella di                 
comprendere in questa attivita' valutativa sia i piani a gestione               
regionale che tutti i piani a gestione provinciale. L'obiettivo e'              
chiaramente quello di promuovere mediante una unica grande azione di            
sistema, lo sviluppo e lo scambio efficiente delle metodologie di               
analisi e delle conoscenze sugli esiti della programmazione,                    
puntando, sul piano operativo, verso economie di scala che, negli               
anni scorsi, non sono state assicurate proprio a causa della                    
"dispersione" di queste azioni di sistema fra le diverse                        
Amministrazioni responsabili. Il progetto, il cui incarico formale              
comprende l'intero triennio 2002/2004, dovra' essere svolto in tre              
fasi ben definite. La prima fase, attualmente in corso di                       
realizzazione, che testimonia del parziale grado di raggiungimento              
dell'obiettivo, dovra' avere la finalita' di preparare l'impianto               
metodologico all'interno del quale potranno essere avviate le                   
rilevazioni sugli esiti occupazionali e professionali delle azioni              
rivolte alle persone, cofinanziate dal Fondo sociale europeo.                   
Verranno predisposte e condivise le "Linee guida per la valutazione             
di efficacia delle azioni rivolte alle persone", - che saranno                  
utilizzate come strumento comune per la realizzazione delle                     
rilevazioni sugli ex allievi delle iniziative promosse dal Fondo                
sociale europeo. Gia' in autunno 2002, (ed e' questo il nuovo                   
parziale obiettivo che ci si propone di raggiungere) si passera'                
pero' alla prima sperimentazione di rilevazioni dirette, tese ad                
ottenere dati sui risultati occupazionali e professionali del Piano             
formativo dell'anno 2000. Si parla per la precisione di un numero di            
quasi diecimila interviste, le quali rappresentano un campione                  
altamente rappresentativo di un universo di allievi che sfiora le               
70.000 unita'. Si avviera' dunque un ciclo continuo di rilevazioni,             
svolte sempre mediante interviste telefoniche, che avranno volta per            
volta per oggetto, i piani a gestione sia regionale che provinciale             
dei vari anni 2000, 2001 e 2002. Al termine di ogni ciclo di                    
rilevazione, dovranno essere prodotti dei "Rapporti di valutazione              
degli esiti dei piani annuali", frutto della elaborazione dei dati              
ottenuti mediante le interviste agli ex allievi. Ogni rapporto di               
valutazione presentera' i risultati dei diversi piani formativi in              
rapporto ad aree tematiche ben distinte. Tali "Rapporti" e la loro              
divulgazione rappresentano altrettanti obiettivi graduali e                     
ricorrenti da raggiungere. Precisamente, si presenteranno e                     
discuteranno le informazioni ottenute in rapporto a: gli esiti                  
occupazionali delle iniziative di formazione al lavoro e di                     
transizione al mercato del lavoro (work experiences); gli esiti                 
professionali delle iniziative di formazione sul lavoro; i risultati            
delle azioni rivolte a soggetti in condizione di disagio sociale                
(disabili, ex tossicodipendenti, immigrati, ecc.); i risultati delle            
iniziative di promozione della creazione d'impresa; l'impatto,                  
trasversale e non, che tutte le iniziative rivolte alle persone hanno           
prodotto in termini di sostegno alle pari opportunita'.                         
Le attivita' di previsione dell'andamento economico regionale, e di             
analisi del mercato del lavoro proseguiranno, (2) potenziando le                
linee interne di attivita' e la diffusione dei risultati. Si stanno             
invece discutendo l'opportunita' e le modalita' di rapporto annuale             
sull'istruzione, la formazione ed il lavoro, in relazione ad una                
diversa periodicita' o, meglio, a piu' snelle forme di comunicazione            
(quali ad esempio la pubblicazione sul sito web).                               
Le analisi del fabbisogno di manodopera e di formazione, si sono fin            
qui sviluppate sia sul piano delle indagini settoriali (le piu'                 
recenti riguardano il turismo e l'agricoltura) che attraverso il                
sostegno alle ricerche e indagini promosse a livello nazionale dagli            
Enti bilaterali, per una loro contestualizzazione sul territorio                
regionale. E' opportuno un momento di confronto con le parti sociali            
per la definizione di un nuovo programma di lavoro, utile a collegare           
e mettere a sistema le diverse ricerche disponibili, aggiornarne i              
contenuti, favorire il dialogo e la condivisione metodologica fra i             
diversi approcci. E' stata nel frattempo promossa, e con cio'                   
l'obiettivo puo' dirsi parzialmente raggiunto, un'attivita' di                  
coordinamento dei servizi provinciali per l'impiego, volta a                    
razionalizzare e rendere omogenei i metodi di interpretazione ed                
utilizzo delle codifiche dei profili professionali in vista                     
dell'incrocio fra domanda e offerta di lavoro, nonche' degli                    
adempimenti amministrativi da parte delle imprese. L'obiettivo                  
complessivo, che si prevede di raggiungere entro l'anno 2002 e' di              
condividere un set comune di definizioni di profili professionali               
maggiormente in uso nel mercato del lavoro regionale, e dei relativi            
descrittori, basati comunque sul sistema ISTAT/Excelsior di                     
classificazione attualmente indicato dalle norme nazionali.                     
Dovra' essere riprogettata la comunicazione della Regione sui temi              
del lavoro, per la diffusione agli operatori pubblici e privati                 
interessati delle notizie e delle documentazioni piu' rilevanti                 
prodotte all'interno di progetti e ricerche, o realizzata attraverso            
elaborazioni statistiche all'interno dell'Agenzia. Si stanno                    
svolgendo i relativi appalti di servizi grafici editoriali, e si sta            
predisponendo una revisione dei contenuti del sito web regionale per            
la parte inerente il lavoro. Dovra' essere altresi' prestata                    
attenzione, nei sistemi di monitoraggio e di standard qualita',                 
all'ascolto diretto delle esigenze ed aspettative e giudizi dei                 
cittadini ed utenti rispetto ai servizi ed alla percezione della loro           
utilita'. Verra' predisposto almeno un primo numero zero ed un numero           
uno di una rivista periodica dedicata alla divulgazione per gli                 
operatori dei servizi per l'impiego, della formazione professionale e           
dell'istruzione, dei dati piu' significativi sulla congiuntura                  
economica e sulle caratteristiche del mercato del lavoro regionale,             
assieme alle informazioni sintetiche sulle ricerche, studi,                     
monitoraggi e valutazioni o progetti piu' significativi del                     
periodo.Non vanno infine dimenticate le attivita' di elaborazione               
dati ed analisi svolte in collaborazione e su proposta della                    
Consigliera regionale di parita', inerenti in particolare la                    
semplificazione e la diffusione dei risultati sugli obblighi delle              
imprese regionali ai sensi della Legge 125/91.                                  
C) Politiche attive                                                             
C1) Orientamento                                                                
Un nuovo e rilevante impegno e' stato posto nella programmazione di             
azioni per la messa in rete sia a livello istituzionale che                     
attraverso attivita' di coordinamento tecnico, dell'organizzazione              
regionale policentrica dell'orientamento, perseguendo una strategia             
innovativa di integrazione fra i sistemi ed i diversi livelli                   
istituzionali. Nonostante l'assenza di un quadro normativo organico e           
definito la nostra Regione si caratterizza per una tradizione di                
intervento nel campo dell'orientamento che ha prodotto una cospicua             
accumulazione di saperi e pratiche, modelli operativi, punti di                 
servizio specializzati, forti competenze professionali degli                    
operatori, sebbene distribuiti sul territorio regionale in maniera              
disomogenea e discontinua.                                                      
Grande impulso alle azioni ed ai programmi in campo orientativo e'              
derivata dalla recente riforma dei servizi per l'impiego e delle                
politiche del lavoro che ha messo in capo alle Province la                      
titolarita' degli interventi in materia di politiche attive, dalla              
prevenzione al contrasto della disoccupazione e accrescimento delle             
chance di occupabilita' delle persone, oltre alle tradizionali                  
competenze in materia di formazione professionale.                              
Tutte le Province dell'Emilia-Romagna hanno raccolto la sfida della             
costruzione della nuova rete dei servizi per il lavoro e all'interno            
dell'offerta territoriale di questi ultimi, un posto di rilievo e'              
occupato dalle azioni di orientamento professionale rivolte ai                  
diversi target di clienti.                                                      
Nella costruzione a scala provinciale dell'offerta di servizi di                
orientamento si rileva una grande variabilita' nei modelli e nelle              
soluzioni organizzative adottate, benche' emerga una sostanziale                
concordanza su un catalogo di interventi essenziali comuni a tutte le           
Province. In particolare tutte le Province garantiscono nei Centri              
per l'impiego attivita' di orientamento che vanno dalla prima                   
accoglienza, all'informazione orientativa alla promozione di moduli             
anche di gruppo di formazione orientativa, ad attivita' di consulenza           
piu' o meno prolungata o specialistica.                                         
La finalita' (obiettivo) che ci si propone e' pertanto di analizzare,           
elaborare e condividere proposte e criteri per la costruzione di un             
sistema territoriale policentrico dell'orientamento che veda la                 
razionalizzazione ed il coordinamento degli interventi e delle                  
politiche attuate nelle diverse filiere, oltre alla previa                      
definizione di indirizzi e livelli essenziali di prestazione comuni a           
tutela della qualita' degli interventi. Tale coordinamento puo'                 
avvalersi di strumenti leggeri come un gruppo tecnico                           
Regione-Province che si relaziona con gli altri sistemi istituzionali           
attraverso sedi definite quali la Commissione tripartita, il Comitato           
interistituzionale e la Conferenza permanente per l'istruzione e la             
formazione, promuovendo anche attivita' di monitoraggio e valutazione           
del processo di integrazione della rete dei soggetti istituzionali a            
scala provinciale e locale e dei servizi offerti. Al perseguimento              
degli obiettivi citati sono dedicati un progetto interno all'Agenzia            
di un dirigente professional, (che al momento puo' dirsi parzialmente           
realizzato) ed alcuni strumenti di assistenza tecnica predisposti               
sull'avviso pubblico 2002 relativo al FSE Obiettivo 3. Proseguira' la           
manutenzione ed aggiornamento degli strumenti e metodologie per gli             
operatori dell'orientamento, prodotti in qualita' e quantita'                   
notevole nel precedente periodo.                                                
Andra' altresi' ridefinita e dotata di risorse dedicate la funzione            
di collegamento con la rete europea EURES per l'orientamento e                  
l'incontro domanda e offerta di lavoro, e la funzione di                        
coordinamento del Centro risorse nazionale per l'orientamento che               
vede coinvolta la Regione.                                                      
C2) Apprendistato                                                               
Proseguono, integrando pienamente i risultati intermedi previsti come           
obiettivi da raggiungere, oltre alle attivita' formative esterne                
all'azienda per tutti gli apprendisti obbligati, le attivita' di                
concertazione, progettazione, monitoraggio e assistenza tecnica per             
la messa a regime di metodologie e di modelli organizzativi sempre              
piu' semplificati e flessibili senza perdere in qualita'                        
dell'intervento formativo. Le risorse utilizzate in carenza di nuove            
assegnazioni da parte dello Stato, fanno riferimento all'Asse A del             
Programma operativo regionale Obiettivo 3 FSE 2000-2006, per un                 
importo di oltre 20 miliardi di vecchie lire annue.                             
In particolare, per quanto riguarda gli specifici obiettivi fissati             
nel corso del 2001, sono stati predisposti, con il determinante                 
apporto delle parti sociali e degli enti di formazione impegnati                
nell'apprendistato, standard di qualita' e metodologie per la                   
formazione esterna nel secondo anno di contratto, tenendo conto della           
richiesta di maggiore contenuto tecnico professionale e                         
dell'opportunita' di favorire una piu' ampia possibilita' di scelta             
fra diverse opzioni formative (catalogo) in un dialogo fra                      
l'apprendista, il tutor aziendale e il tutor della formazione. Tale             
impianto metodologico, dopo la validazione nella sede di                        
concertazione, entrera' in concreta sperimentazione, fornendo                   
elementi utili anche per meglio articolare contenuti e metodologie              
della formazione per gli apprendisti del primo anno che presentino              
caratteristiche e conoscenze di base di livello elevato.                        
Nel primo semestre 2002 e' stata avviata una prima importante azione           
di comunicazione rivolta alle imprese, all'atto dell'invio                      
dell'offerta formale, ed agli apprendisti tramite presenza in                   
manifestazioni pubbliche e video e messaggi nei circuiti regionali              
radiofonici e televisivi.                                                       
Verranno inoltre presentate e distribuite le prime produzioni di               
materiale didattico, fra le quali spiccano un supporto per                      
l'apprendimento della lingua italiana e l'Agenda del tutor aziendale.           
Nell'avviso pubblico 2002 relativo al FSE Obiettivo 3 sono previste             
(ed elencate in allegato) rilevanti azioni di assistenza tecnica e              
per il miglioramento del sistema formativo apprendistato la cui                 
realizzazione, nel corso del 2003 costituira' i nuovi obiettivi per             
questo ambito.                                                                  
C3) Collaborazione interregionale per la mobilita' del lavoro e lo              
sviluppo del filone nord-sud                                                    
Si stanno realizzando (e con cio' possono dirsi parzialmente                    
realizzati gli obiettivi fissati) le attivita' programmate nella                
seconda meta' del 2001 attraverso la stipula di convenzioni con tutte           
le Regioni del sud, ricorrendo alle risorse nazionali previste per              
sostenere le imprese che ospiteranno i tirocini formativi, per                  
accogliere i tirocinanti con interventi formativi, di socializzazione           
ecc. e per indirizzare progetti specifici di settore verso il                   
consolidamento o la creazione di collaborazioni produttive piu'                 
stabili fra la nostra Regione e quelle del sud.                                 
Importanti linee di azione, anche interregionali sono previste a tal            
fine nella programmazione multimisura 2002 (avviso pubblico 2002                
relativo al FSE Obiettivo 3).                                                   
In particolare nel primo semestre 2002 e' stato approvato e                    
pubblicato l'avviso per la presentazione da parte dei soggetti                  
promotori di progetti di tirocinio da svolgere presso imprese                   
dell'Emilia-Romagna (massimo 800 tirocini di sei mesi di durata) in             
favore di giovani diplomati o laureati provenienti dalle regioni del            
sud convenzionate. Si svolgeranno quindi le operazioni di selezione             
dei progetti e di incrocio con le domande dei tirocinanti selezionate           
nel frattempo dalle Regioni del Sud, e, a partire dal mese di                   
settembre, si conta di avviare concretamente le attivita', che                  
saranno accompagnate da azioni di supporto, coordinamento e                     
monitoraggio, gia' previste ed in parte finanziate sul POR regionale,           
e di formazione, previste nel programma interregionale in fase di               
avvio.                                                                          
Nella programmazione 2002 in stretto collegamento con la finalita' di           
questo programma, sono previste progettazioni per l'attivazione e il            
sostegno a rapporti di collaborazione produttiva fra imprese                    
regionali con imprese delle regioni del sud.                                    
Decisiva per l'attivazione di una cosi' vasta rete di rapporti                  
interregionali e' stata la nostra impostazione metodologica e                   
l'esperienza operativa maturata sulla progettazione e diffusione                
delle caratteristiche di qualita' dei tirocini formativi, attivita'             
che si intende continuare ed estendere, anche con riferimento alle              
occasioni di integrazione e confronto che (vista l'evoluzione e                 
l'attenzione normativa attualmente concentrata su questo strumento da           
parte di altri sistemi come istruzione, universita'), potrebbero                
crearsi.                                                                        
C4) Collocamento mirato disabili                                                
Il 2002 dovra' essere l'anno della messa a regime del sistema                   
convenzionato con INPS ed INAIL di pagamento degli sgravi, e della              
revisione della L.R. 14/00 per quanto riguarda poteri di indirizzo e            
composizione della Commissione prevista. Dovra' essere organizzata,             
nell'autunno, di concerto con la Consulta disabili e le Province,               
un'apposita occasione pubblica di confronto sulle realizzazioni                 
ottenute nel 2001/2002.                                                         
C5) Riconversione e reinserimento lavorativo di lavoratori in CIGS              
 Si sta realizzando, con metodologie innovative ed integrate, un                
primo rilevante intervento in provincia di Parma, che coinvolge oltre           
100 lavoratori, e sono state confermate per il 2002 analoghe misure             
per la eventuale progettazione di ulteriori interventi. Semmai                  
occorre riflettere su un meccanismo di intervento regionale integrato           
che faccia scattare le diverse competenze (per le crisi produttive              
aziendali, per la risoluzione delle vertenze di lavoro e l'accesso              
agli ammortizzatori sociali, per gli strumenti di sostegno alla                 
riconversione e reimpiego, per l'accesso a finanziamenti o                      
provvidenze di settore) con sollecitudine ed assicurando piena                  
circolarita' delle informazioni, efficienza e visibilita'.                      
Con le medesime finalita', e con priorita' per far fronte a                     
situazioni di crisi aziendale di rilevanza regionale, sono previste             
analoghe azioni "aperte" nell'avviso pubblico 2002 del FSE -                    
Obiettivo 3.                                                                    
Nel corso del primo semestre 2002 sono proseguite, con la                      
collaborazione dei Servizi per l'impiego delle Province, le attivita'           
programmate per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili             
ancora presenti nel bacino regionale.                                           
C6) Programma qualita' e regolarita' del lavoro                                 
Sono state avviate nel 2001 alcune azioni strategiche per lo studio             
delle modalita' di introduzione del marchio di qualita', e sono                 
previste nell'avviso pubblico 2002 del FSE Obiettivo 3 ulteriori                
linee di intervento, in particolare di assistenza tecnica per la                
realizzazione degli obiettivi previsti nel protocollo d'intesa                  
siglato nel 2001. Un primo significativo risultato e' costituito                
dall'apertura di centri integrati di servizi locali, il primo dei               
quali e' stato inaugurato a Montecchio Emilia, nei quali saranno                
offerti agli utenti, nella stessa sede i servizi del Centro per                 
l'impiego e dello sportello INPS. Entro l'anno dovranno essere                  
comunque formulate proposte tecniche per la concertazione e la                  
decisione politica relativamente ad un sistema di promozione e                  
sostegno di attivita' aziendali ed interaziendali di certificazione             
della responsabilita' sociale e della qualita' del lavoro.                      
Nell'avviso pubblico 2002 sono inoltre previsti alcuni interventi               
finalizzati a portare a sintesi e coordinare la concreta diffusione             
dei numerosi progetti sperimentali avviati a sostegno della                     
professionalizzazione e stabilizzazione dei lavoratori atipici. In              
particolare per quanto riguarda i rapporti di collaborazione                    
coordinata e continuativa, il nuovo decreto governativo in materia di           
collocamento prescrive opportunamente la comunicazione obbligatoria             
ai servizi per l'impiego competenti anche dell'accensione di questi             
rapporti, in modo analogo a quanto avviene per i rapporti di lavoro             
subordinato. L'azione della Regione e' finalizzata a fornire, in modo           
coordinato con i servizi provinciali per l'impiego, servizi a questi            
utenti, e offerte formative utili a sostenere il loro percorso di               
miglioramento professionale. Fra i servizi previsti rileva in                   
particolare l'analisi, condivisa con le Province, finalizzata                   
all'integrazione nel software di preselezione e incrocio fra domanda            
e offerta di lavoro, di un modulo specifico che colga le esigenze di            
questa utenza particolare.                                                      
C7) Attivita' normativa e regolativa                                            
Dovranno essere completate e rese operative, previa concertazione              
con le Province e le parti sociali, le regolamentazioni gia'                    
predisposte in linea tecnica per l'omogenea applicazione di                     
innovazioni nei servizi e negli adempimenti tecnici ed amministrativi           
del collocamento. In questa materia del collocamento il Governo ha di           
recente approvato un decreto modificativo del DLgs 181/00, al quale             
faranno seguito provvedimenti attuativi in materia di modelli di                
comunicazione ecc. e si dovranno rapidamente predisporre                        
provvedimenti regionali per disciplinare e garantire l'omogenea                 
applicazione delle rilevanti innovazioni in materia di stato di                 
disoccupazione e di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori.           
La proposta di decreto legislativo modificativo del DLgs 181/00 di              
recente approvata dal Governo, che ha ottenuto il parere positivo               
dalla Conferenza unificata Stato/Regioni/Autonomie locali, ed e'                
attualmente in attesa di esame da parte delle competenti Commissioni            
della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, prefigura              
significativi cambiamenti nelle procedure del collocamento e nella              
definizione dello stato di disoccupazione.                                      
Sono evidenti i nessi e le relazioni di tali definizioni e procedure            
con i contenuti dei nuovi servizi per l'impiego, specialmente quelli            
rivolti a favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro, e con            
la programmazione di politiche attive del lavoro, quali l'offerta di            
tirocini, interventi di orientamento e formazione, altri servizi e              
sussidi di accompagnamento.                                                     
Determinanti risulteranno caratteristiche e contenuti dei                       
provvedimenti regionali (la cui redazione entro la fine del 2002                
costituisce un prioritario obiettivo da raggiungere) che devono                 
attuare i principi posti dal provvedimento di modifica al DLgs n.               
181, in tema di:                                                                
- definizione indirizzi operativi per l'accertamento e la verifica              
periodica dello stato di disoccupazione da parte dei servizi                    
competenti (art. 2, comma 3),                                                   
- definizione degli indirizzi operativi delle azioni che i servizi              
competenti effettuano al fine di favorire l'incontro d/o di lavoro e            
contrastare la disoccupazione di lunga durata (interviste periodiche            
e misure di politica attiva, art. 3, comma 1),                                  
- definizione dei criteri per l'adozione da parte dei servizi                   
competenti di procedure uniformi in materia di accertamento dello               
stato di disoccupazione,                                                        
- modalita' per le selezioni ed avviamenti alla pubblica                        
Amministrazione.                                                                
Accanto a quelli previsti per la progettazione del Sistema                      
informativo regionale del lavoro, continueranno ad operare gruppi               
tecnici di studio e proposta per il miglioramento dei servizi e la              
semplificazione amministrativa, in particolare per quanto riguarda il           
collocamento mirato dei disabili, l'apprendistato ecc.                          
C8) Competenze amministrative in materia di occupazione ed impiego              
molto rilevante il complesso di attivita' e adempimenti, collegati              
alle funzioni gia' statali, ed in passato attribuite alla competenza            
della Commissione regionale per l'impiego, oggi passate alla Regione,           
e per le quali funge da ufficio istruttorio l'Agenzia Emilia-Romagna            
lavoro, come in passato svolgevano analoghe funzioni tecniche                   
l'Agenzia per l'impiego e la Direzione regionale del Lavoro.                    
Si tratta di una notevole mole di attivita' di istruttoria tecnica,             
informazione e consulenza agli utenti (imprese, associazioni,                   
lavoratori), in materie che vanno dall'approvazione dei contratti di            
formazione e lavoro alla mobilita', a pareri nell'ambito di                     
procedimenti amministrativi di natura autorizzativi ancora svolti dal           
Ministero del Lavoro, ma in prospettiva rientranti nella competenza             
regionale. A questo proposito, occorre avviare un recupero di                   
informazioni anche qualitative sulla qualita' del lavoro procurato da           
agenzie private specialmente per il fenomeno del lavoro temporaneo,             
proprio in vista dell'assunzione di responsabilita' autorizzative da            
parte della Regione, per dar corpo a regole e controlli di spessore             
diverso dagli attuali, piu' formali che sostanziali. Le attivita'               
amministrative rappresentano un obiettivo costante e sono svolte                
continuativamente dalla struttura dell'AERL che funge anche da                  
segreteria tecnica per la CRT e la CCI, e che assicura consulenza               
giuridica agli stessi organismi come agli operatori delle Province e            
dei Centri per l'impiego che la richiedono.                                     
Nel 2002 dovrebbe essere acquisita la certificazione del sistema               
qualita' ISO 9001 per questo settore di attivita' dell'Agenzia.                 
Si segnala infine, fra le attivita' che hanno ricevuto impulso nel              
2001, e che proseguiranno nel 2002 quelle relative all'attenzione a             
progetti e tematiche riguardanti l'immigrazione, svolte in                      
collaborazione con i servizi competenti, sia regionali che statali,             
in funzione specialmente della determinazione dei flussi stagionali e           
non, necessari all'economia regionale e compatibili con una adeguata            
attivita' di integrazione e all'emergenza Argentina.                            
D) Considerazioni organizzative                                                 
La programmazione del 2001 si era aperta con l'obiettivo di garantire           
una piu' forte integrazione dell'attivita' dell'AERL all'interno                
dell'Assessorato.                                                               
L'integrazione si sta rafforzando, il contenuto e le modalita' di               
elaborazione degli atti di programmazione ne sono eloquente                     
dimostrazione. Aumenta la coerenza interna e verso l'esterno delle              
attivita' programmate con le linee strategiche generali (per fare un            
esempio che riguarda i referenti di progetto dell'AERL, si e' passati           
da 106 progetti del bando FSE 2001 a meno di 30 potenziali                      
sull'avviso pubblico 2002 del FSE Ob. 3 sui quali si sono concentrate           
le proposte progettuali dell'AERL).                                             
La forte specializzazione nell'analisi, valutazione e progettazione             
di politiche attive per il lavoro e' lo strumento indispensabile                
(come in parte anche la loro realizzazione) per garantire una                   
efficace integrazione.                                                          
Il percorso pero' e' ancora lungo:                                              
- il contesto e' in movimento, e in corso di definizione (pdl                   
regionale, deleghe al governo ecc.);                                            
- alcuni strumenti strategici ed innovativi (Masterplan, Piano                  
annuale regionale per l'occupazione e la qualita' del lavoro,                   
monitoraggio e valutazione delle politiche) sono in fase di impianto            
o di avvio;                                                                     
- deve ancora aumentare e migliorare la capacita' di comunicazione              
interna (sito web, gruppi di lavoro, utilizzo della comunita'                   
virtuale) ed esterna (sito web, progetti di diffusione e                        
comunicazione, capacita' di strumentare la concertazione tecnica con            
le Province);                                                                   
- la riorganizzazione interna, dopo il superamento degli uffici, la             
nomina dei dirigenti "professional" e l'introduzione delle aree e               
programmi, muove adesso i primi passi, e forti sono ancora le                   
differenze di provenienza e le disomogeneita' da superare, e le                 
verifiche da compiere.                                                          
In allegato e' sintetizzata la strutturazione organizzativa attuale             
dell'Agenzia.                                                                   
Sicuramente vanno aggiornati e rivisti strumenti superati e                     
disposizioni anacronistiche, frutto di una fase diversa sul piano               
istituzionale, ma sembra ancora opportuno valorizzare la peculiarita'           
e l'equilibrio della nostra soluzione regionale che riesce a tenere             
assieme integrazione con le politiche dell'istruzione e della                   
formazione e forte specializzazione delle politiche del lavoro,                 
strumenti di programmazione e gestione comuni a tutto l'Assessorato             
con flessibilita' progettuale ed organizzativa della struttura                  
atipica regionale.                                                              
ALLEGATO A/1                                                                    
Organizzazione dell'Agenzia Emilia-Romagna lavoro                               
Funzioni e responsabilita' di coordinamento aree, programmi e                   
progetti                                                                        
In relazione all'entrata in vigore della L.R. 26 novembre 2001, n. 43           
"Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro               
nella Regione Emilia-Romagna" si e' proceduto ad una prima verifica e           
ridefinizione dell'organigramma e delle funzioni dell'Agenzia,                  
istituita con L.R. 25/98 per l'espletamento delle funzioni ivi                  
individuate ed assegnate dalla Giunta regionale. La nuova struttura             
organizzativa, anziche' sull'articolazione gerarchica in "uffici",              
punta alla valorizzazione delle funzioni specifiche ed                          
all'individuazione di aree di coordinamento.                                    
Le aree di coordinamento individuate sono le seguenti:                          
1) Area organizzazione e programmazione,                                        
in staff alla Direzione, che aggrega tutte le funzioni che svolgono             
un ruolo di supporto al funzionamento operativo dell'Agenzia e                  
comprende le funzioni trasversali seguenti:                                     
- organizzazione e gestione amministrativa del personale compresa la            
formazione,                                                                     
- programmazione e controllo di gestione, sistema qualita',                     
- comunicazione;                                                                
2) Area analisi mercato del lavoro,                                             
in staff alla Direzione, che comprende:                                         
- osservatorio regionale del mercato del lavoro (L.R. 25/98),                   
- monitoraggio e valutazione delle politiche,                                   
- unita' di statistica;                                                         
3) Area politiche attive,                                                       
integra le funzioni connesse alla progettazione, allo sviluppo e alla           
gestione di modelli e strumenti di politica attiva, ad eccezione di             
quelle funzioni affidate alla supervisione di dirigenti professional            
(collocamento mirato e Apprendistato-Contratti di lavoro a contenuto            
formativo), o ricomprese in programmi quale "Cooperazione                       
interregionale" e pertanto comprende:                                           
- sostegno alla stabilizzazione lavoratori atipici,                             
- sostegno alla ricollocazione di dirigenti d'azienda,                          
- aiuti all'occupazione,                                                        
- lavori socialmente utili,                                                     
- emergenze occupazionali,                                                      
- definizione procedure amministrative e finanziarie (funzione                  
trasversale a servizio delle altre aree, progetti e professional);              
4) Area assistenza tecnica alle Province ed ai Servizi per l'impiego,           
aggrega le funzioni che svolgono attivita' di sviluppo, coordinamento           
e controllo della rete degli SPI e di servizio agli organi                      
istituzionali e alle strutture territoriali, ad eccezione della                 
funzione "Strumenti per l'orientamento", e della funzione "Tirocini"            
affidata alla supervisione di un dirigente professional, e pertanto             
comprende:                                                                      
- assistenza tecnica agli organismi di concertazione previsti dalla             
L.R. 25/98,                                                                     
- attivita' amministrativa e pareri di competenza della Regione o               
della CRT,                                                                      
- consulenza giuridica,                                                         
- standard e qualita' dei servizi per l'impiego (Masterplan                     
regionale).                                                                     
Oltre alle Aree come sopra individuate, sono presenti attualmente               
progetti o programmi pluriennali di particolare rilevanza individuati           
come segue:                                                                     
- progetto Sistema informativo regionale lavoro,                                
- programma di cooperazione interregionale per la mobilita' del                 
lavoro.                                                                         
Sono inoltre presenti due progetti speciali, in staff alla Direzione,           
intesi a valorizzare le posizioni dirigenziali "professional",                  
attualmente denominati come segue:                                              
- Supporto e sviluppo del progetto interassessorile "Sicurezza,                 
regolarita' e qualita' sociale del lavoro in Emilia-Romagna" -                  
affidato al dott. Giuseppe Drei;                                                
- Supporto alle Province ed ai Servizi per l'impiego per la messa a             
sistema regionale di servizi di orientamento professionale - affidato           
al dott. Vincenzo Gizzi.                                                        
Le responsabilita' di coordinamento delle aree funzionali                       
costituiscono una innovazione di rilevante importanza per la nuova              
fase di riorganizzazione a seguito del superamento della struttura              
gerarchica degli uffici e dell'introduzione delle figure dirigenziali           
professional.                                                                   
Si tratta infatti di istituire un livello intermedio di coordinamento           
e non un nuovo livello decisionale (fermo restando che le decisioni             
spettano al Direttore, e per i progetti, per le rispettive competenze           
dallo stesso delegate, ai dirigenti professional), che possa                    
valorizzare le progettualita' e responsabilita' di specifiche                   
funzioni presenti nell'Agenzia ed affidate a funzionari regionali,              
esperti dell'ex Agenzia per l'impiego, collaboratori, e rendere piu'            
razionale il flusso informativo e la verifica costante del grado di             
raggiungimento degli obiettivi.                                                 
I contenuti delle funzioni di coordinamento sono pertanto da                    
individuare e sperimentare con attenzione ai seguenti obiettivi:                
- non riprodurre relazioni di tipo gerarchico,                                  
- assicurare un flusso costante di informazioni da e verso il vertice           
dell'Agenzia e fra le responsabilita' funzionali specifiche,                    
- coordinare in modo flessibile e "leggero" le diverse funzioni                 
specifiche presenti nell'area, e monitorare il grado di                         
raggiungimento degli obiettivi di lavoro fissati e gli eventuali                
problemi e ritardi.                                                             
A tali fini e' necessario che le persone individuate per svolgere le            
funzioni di coordinamento possiedano, oltre alle necessarie                     
esperienze e competenze tecnico-professionali, competenze:                      
- di relazione, in particolare nel rapportarsi correttamente e                  
frequentemente al proprio gruppo di riferimento ed alle singole                 
responsabilita' di funzioni specifiche;                                         
- di gestione e coordinamento di gruppi di lavoro;                              
- di monitoraggio e controllo dello stato di avanzamento di progetti            
e del raggiungimento degli obiettivi.                                           
Dispositivi per l'integrazione                                                  
Il Direttore dell'Agenzia cura l'integrazione delle diverse                     
responsabilita' presenti all'interno dell'Agenzia, quali le posizioni           
dirigenziali professional, le responsabilita' di coordinamento area             
funzionale e le responsabilita' di programmi rilevanti (quali il SIL,           
e la Cooperazione interregionale) attraverso la frequente                       
convocazione di un Tavolo di coordinamento del quale i relativi                 
dirigenti e funzionari responsabili, come sopra nominati, fanno                 
parte. Alle riunioni del Tavolo di coordinamento possono essere di              
volta in volta invitati altri funzionari dell'Agenzia per la                    
trattazione di argomenti specifici.                                             
Vengono altresi' istituiti alcuni gruppi di lavoro interni con                  
caratteristiche di continuita' e formalizzazione, attraverso la                 
costituzione con determina dirigenziale, finalizzati ad integrare e             
coordinare fra loro le funzioni dei professional e quelle delle aree            
funzionali di attivita' e/o presidiare in modo adeguato, coinvolgendo           
tutte le risorse interne impegnate, progetti od aree di particolare             
complessita'. Ciascun gruppo non si sostituisce, evidentemente, alle            
sedi di elaborazione proprie di ciascuna tematica, ma ne tratta in              
generale, divenendo sede di confronto sui programmi e le priorita' e            
di evidenziazione delle necessita' o problemi di collaborazione.                
I gruppi di lavoro interni, coordinati da un dirigente professional o           
da un responsabile di area o programma, o suo delegato, hanno quindi            
la finalita' di curare l'integrazione trasversale alle diverse aree             
funzionali, programmi e progetti.                                               
All'interno di ciascun gruppo di lavoro i componenti verranno                   
periodicamente aggiornati sullo stato dell'arte degli obiettivi di              
area, programma o progetto, potranno approfondire le connessioni e le           
trasversalita', razionalizzare i flussi informativi all'interno e               
verso l'esterno, e coordinare gli aspetti di comune interesse.                  
Almeno una volta l'anno ciascun gruppo di lavoro organizza un                   
seminario informativo e divulgativo destinato prioritariamente ai               
collaboratori dell'Agenzia, al quale possono essere invitati                    
funzionari ed operatori interessati di altri servizi regionali.                 
Attraverso l'utilizzo degli strumenti informatici e telematici della            
"Comunita' virtuale", gia' disponibili in rete, i referenti di                  
progetti e delle aree di coordinamento ed i dirigenti professional              
dell'Agenzia avranno visibilita' di tutte le informazioni                       
(convocazioni, verbali e documenti) relativi a tutti i gruppi di                
lavoro.                                                                         
Progetti speciali, in staff alla Direzione, intesi a valorizzare le             
posizioni dirigenziali "professional", attualmente elencati come                
segue, a modifica parziale della definizione di attivita' di cui alla           
determina dirigenziale del Direttore AERL:                                      
1) supporto e sviluppo del progetto interassessorile "Sicurezza,                
regolarita' e qualita' sociale del lavoro in Emilia-Romagna" -                  
affidato al dott. Giuseppe Drei;                                                
2) supporto alle Province ed ai Servizi per l'impiego per la messa a            
sistema regionale di servizi di orientamento professionale - affidato           
al dott. Vincenzo Gizzi.                                                        
Attivita' previste per le posizioni di tipo "professional"                      
Gestione di progetti specifici                                                  
Progetti interassessorili:                                                      
- sicurezza, qualita' e regolarita' del lavoro                                  
- progetto d'area ceramiche                                                     
Progetti integrati con i servizi della DG Cultura e FP:                         
- messa a sistema regionale dei Servizi di Orientamento professionale           
- organizzazione incontro domanda/offerta e servizi per                         
l'apprendistato.                                                                
Pos. n. 1 - Consulenza specialistica                                            
- legislazione in materia di collocamento e Servizi per l'impiego               
- legislazione in materia di collocamento mirato dei disabili                   
- rapporti con Istituti nazionali per progetti di coordinamento                 
servizi ispettivi ed interventi a sostegno integrazione                         
- rapporti con il livello nazionale per le politiche di emersione.              
Presidio di processi rilevanti                                                  
- supervisione interventi e progetti in materia di collocamento                 
mirato disabili                                                                 
- delegato dal Direttore AERL alla partecipazione al coordinamento              
tecnico nazionale in materia di collocamento mirato                             
- gruppo di lavoro interno su qualita' e regolarita' del lavoro                 
- delegato dal Direttore AERL alla partecipazione a Commissione                 
lavoro sommerso.                                                                
Pos. n. 2 - Consulenza specialistica                                            
- legislazione in materia di Orientamento, Formazione professionale e           
Servizi per l'impiego                                                           
- rapporti con le Province, gli Enti locali, enti e soggetti pubblici           
e privati in materia di servizi di informazione e orientamento                  
professionale                                                                   
- metodologie di tirocinio, alternanza sul lavoro e problematiche               
applicative.                                                                    
Presidio di processi rilevanti                                                  
- supervisione interventi e progetti in materia di orientamento,                
tirocini e apprendistato                                                        
- delegato dal Direttore AERL al coordinamento Centro risorse orient.           
- delegato dal Direttore AERL alla partecipazione a Comitati tecnici            
regionali nelle materie orientamento, tirocini e apprendistato                  
- gruppo di lavoro interno orientamento.                                        
ALLEGATO A/2                                                                    
Programmazione - Azioni e progetti in corso                                     
Deliberazione della Giunta regionale 11 marzo 2002, n. 359                      
Allegato A) - Elenco delle principali azioni di cui e' referente                
l'Agenzia:                                                                      
Misura A1                                                                       
Azione 1: Sostegno allo sviluppo di linee di servizio "pubbliche" per           
lavoratori atipici Azione 2: Manutenzione, aggiornamento e gestione             
del sito web atipici Azione 3: Servizi a supporto di lavoratori                 
temporaneamente disoccupati Azione 4: Messa a sistema dei prodotti,             
servizi ed attivita' realizzati nell'ambito delle sperimentazioni ed            
iniziative sul lavoro atipico e la mobilita' geografica Azione 5:               
Linee di servizio nei CPI per donne disoccupate ecc. Azione 6:                  
Mappatura, valutazione di efficacia dei servizi territoriali di                 
orientamento, assistenza alla realizzazione della rete istituzionale            
di orientamento Azione 7: Sostegno ai processi di certificazione                
della qualita' nei Servizi per l'impiego e diffusione della cultura             
della qualita' Azione 8: Acquisizione di competenze specialistiche              
per l'assistenza tecnica alle tematiche giuslavoristiche e giuridiche           
oggetto dell'attivita' dei CPI Azione 9: Supporto e sostegno al                 
protocollo regionale d'intesa sulla qualita' del lavoro Azione 10:              
Valorizzazione dell'impresa come luogo formativo Azione 11: Percorso            
di formazione delle parti sociali coinvolte nelle CRT/CPT.                      
Misura A2                                                                       
Le Azioni da 1 a 6 sono finalizzate a proseguire nell'attivita' di              
assistenza tecnica e monitoraggio della formazione esterna degli                
apprendisti, ed a sviluppare ulteriormente il modello attraverso                
azioni di formazione del personale dedicato, predisposizione di                 
cataloghi di ufc, materiali per la formazione a distanza ecc.                   
L'Azione 9 tende a individuare e sostenere lo sviluppo di filiere               
professionali e di competenze al servizio di reti di imprese,                   
interregionali, come fattore di sviluppo locale e per la                        
collaborazione produttiva nord sud.                                             
L'Azione 10, e la corrispondente Azione 1 della Misura A3                       
ripropongono la possibilita', aperta nel tempo oltre la scadenza del            
bando, di presentare progetti di azioni integrate finalizzate                   
all'outplacement e reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga            
durata e lavoratori in CIGS.                                                    
Misura C1                                                                       
Azione 12: Progettazione e prima sperimentazione di metodologie per             
il monitoraggio e valutazione iniziative sviluppo locale, nel                   
comprensorio delle ceramiche (accordo di programma area distretto               
ceramico) Azione 13: Definire e sperimentare un sistema di qualita'             
con priorita' per le competenze professionali che operano nel settore           
delle costruzioni, finalizzato alla realizzazione di condizioni di              
massima sicurezza delle prestazioni e di qualita' del lavoro negli              
appalti pubblici.                                                               
ALLEGATO A/3                                                                    
Programmazione - Appalti di servizi in corso                                    
Determina del Direttore generale alle Risorse finanziarie e                     
strumentali n. 8585 del 4/9/2001 "Indizione di pubblico incanto per             
l'affidamento di servizi di informazione comunicazione multimediale,            
pubblicita' ed assistenza informativa sui temi del FSE - POR                    
Emilia-Romagna Obiettivo 3 2001-2003" per l'affidamento di attivita'            
relative ai servizi di consulenza informativa/informativa in materia            
di comunicazione e per la realizzazione di un sistema di                        
videoconferenza.                                                                
Lotto 1: Campagna di comunicazione sul programma regionale di                   
sicurezza, regolarita' e qualita' sociale del lavoro (ideazione,                
progettazione di fattibilita', realizzazione di eventi). Lotto 2:               
Acquisizione di servizi grafico-editoriali per la realizzazione di              
una pubblicazione sull'inclusione sociale e di un folder plurilingue            
per la presentazione del sistema regionale di servizi per il lavoro.            
Lotto 3: Acquisizione della strumentazione necessaria per un servizio           
di videoconferenza fra le sedi della Regione e della Province e per             
il relativo funzionamento per un biennio.                                       
Delibera di Giunta n. 3109 del 28/12/2001                                       
Scheda 1                                                                        
Obiettivi ed attivita':                                                         
Migliorare la capacita' di analisi dello stato dei Servizi per                  
l'impiego in Emilia-Romagna e nelle diverse Province in modo da                 
predisporre attivita' dirette all'implementazione della loro                    
qualita'.                                                                       
1) Monitoraggio annuale sullo stato di attuazione dei SPI, anche in             
funzione degli obiettivi fissati dal Masterplan e degli standard                
essenziali definiti per i SPI;                                                  
2) indagine annuale di efficacia sui SPI;                                       
3) implementazione del modello di monitoraggio.                                 
In corso di attuazione con la determina del Direttore generale alle             
Risorse finanziarie e strumentali n. 5541 del 14/6/2002 "Indizione              
asta pubblica per l'affidamento di servizi di assistenza tecnica per            
elaborare un Masterplan dei Servizi per l'impiego e per il                      
monitoraggio".                                                                  
Scheda 2                                                                        
Obiettivi ed attivita':                                                         
Elaborare un Masterplan regionale dei Servizi per l'impiego utile a             
programmare risorse ed azioni fino al 2006.                                     
1) Analisi dello stato del sistema dei SPI in Emilia-Romagna, delle             
risorse disponibili fino al 2006, del monitoraggio dei servizi, degli           
standard essenziali definiti e della loro possibile implementazione;            
2) predisposizione di uno schema di rilevazione degli obbiettivi                
annuali da raggiungere, delle azioni e delle risorse necessarie;                
3) assistenza tecnica al confronto con le Province relativamente agli           
obbiettivi prioritari delineati ed alle risorse previste annualmente            
e alla stesura del Masterplan;                                                  
4) elaborazione di una proposta di implementazione degli standard               
essenziali dei SPI;                                                             
5) predisposizione ed aggiornamento di un elenco di requisiti utili             
alla selezione dei fornitori dei SPI da parte delle Province.                   
Anch'essa in corso di attuazione con la citata determina del                    
Direttore generale alle Risorse finanziarie e strumentali  5541/02.             
Scheda 3                                                                        
Obiettivo generale:                                                             
Realizzazione del Sistema informativo regionale del lavoro - Azioni             
di supporto e completamento analisi informativa.                                
Obiettivi specifici:                                                            
- integrare il sistema dei Servizi pubblici per l'impiego con                   
l'azione di soggetti pubblici e privati rappresentativi dei                     
potenziali utenti dei medesimi servizi ed adeguare l'architettura del           
SIL alle esigenze individuate;                                                  
- supportare la Regione e le Province nella gestione organizzativa              
dei gruppi di lavoro volti ad individuare le funzioni da implementare           
e le fasi di pianificazione delle attivita' da svolgere per la                  
realizzazione del SIL;                                                          
- realizzazione di un'analisi funzionale per l'integrazione della               
gestione delle pratiche amministrative del collocamento (scheda                 
anagrafica e professionale, DLgs n. 181, gestione dei disabili, ecc.)           
agli applicativi realizzati dell'AERL. Individuazione e risoluzione             
delle problematiche sollevate dagli operatori dei SPI nell'utilizzo             
degli applicativi amministrativi;                                               
- estensione a tutte le Province dell'uso degli applicativi                     
amministrativi del collocamento da parte degli operatori dei SPI                
delle Province e dai soggetti esterni individuati dalle Province;               
- consentire all'AERL un'approfondita analisi dei dati del mercato              
del lavoro mediante l'acquisizione dei pacchetti completi degli                 
applicativi SPSS, CSS, SPAD, servizi di formazione specialistica per            
almeno quattro operatori sui medesimi applicativi, leasing di                   
apparecchiature hardware per l'analisi statistica dei dati in materia           
lavoro;                                                                         
- gestione amministrativa del collocamento e produzione di strumenti            
per il monitoraggio degli standard, diffusione degli strumenti                  
realizzati.                                                                     
Scheda 4                                                                        
Obiettivo generale:                                                             
Realizzazione del Sistema informativo regionale del lavoro -                    
Implementazione HW e SW.                                                        
Obiettivi ed attivita':                                                         
- consentire alle Province ed alla Regione il governo di un sistema             
informativo atto a garantire a cittadini e imprese l'accesso al piu'            
completo ventaglio di informazioni e di servizi per il lavoro, al               
quale potranno partecipare, a vari livelli, i diversi soggetti                  
(interni ed esterni) della rete lavoro;                                         
- analisi architetturale, analisi applicativa, analisi connettivita',           
acquisizione hardware e implementazione software per la realizzazione           
del sistema informativo lavoro della Regione Emilia-Romagna, come               
strumento omogeneo di supporto all'erogazione di informazioni e                 
servizi in materia lavoro da parte degli operatori dei Servizi per              
l'impiego e servizi convenzionati, individuazione delle modalita' di            
interconnessione del sistema SIL regionale con il sistema della                 
formazione professionale ed il sistema scuole per gestire                       
l'interoperabilita' tra i tre sistemi.                                          
Scheda 6                                                                        
Obiettivo generale:                                                             
Analizzare l'andamento e prevedere l'evoluzione del mercato del                 
lavoro regionale e diffondere le risultanze dei lavori ed                       
elaborazioni compiute.                                                          
Obiettivi specifici:                                                            
- realizzazione e diffusione di materiali, report e volumi sui temi             
del mercato del lavoro e del monitoraggio e la valutazione delle                
politiche;                                                                      
- supporto tecnico e affiancamento per l'implementazione,                       
l'alimentazione, la manutenzione e l'utilizzo di basi dati                      
amministrative dell'AERL derivanti da processi gestionali, per                  
consentirne un migliore utilizzo ed elaborazione;                               
- progettazione e realizzazione di due rapporti congiunturali                   
sull'economia e il mercato del lavoro dell'Emilia-Romagna.                      
NOTE:                                                                           
(1) In effetti l'esperienza degli ultimi due anni e specialmente del            
2001 segnala la frequente richiesta da parte di numerose Province, di           
assistenza tecnica per l'elaborazione di applicativi o parti del                
sistema informativo da parte dell'AERL. In particolare si segnalano             
il programma per l'incontro domanda offerta di lavoro per stagionali            
nelle province romagnole, il software per semplificare gli                      
adempimenti amministrativi da parte delle imprese e delle loro                  
associazioni e consulenti (SARE), il sw per il collocamento mirato              
dei disabili, frutto dell'elaborazione da parte della Provincia di              
Reggio Emilia e in fase di diffusione in tutto il sistema previa                
verifica delle esigenze in un progetto AERL.                                    
(2) E' previsto ed e' in corso allo scopo uno specifico appalto di              
servizi.                                                                        

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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