DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 maggio 2001, n. 798
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) sul progetto della SP 3 (Trasversale di Pianura): rotatoria - Innesto Via Olmo - Lotto IV
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti
impatti ambientali, del progetto della "SP 3 (Trasversale di
Pianura): rotatoria/innesto Via Olmo - Lotto IV", dalla ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
a.1) per l'approvvigionamento idrico e' da evitarsi la perforazione
di nuovi pozzi e si ritiene quindi necessario prevedere l'uso di
acque superficiali o l'allacciamento alla rete acquedottistica;
a.2) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
a.3) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed
inerti, qualora non sia realizzata la pavimentazione dell'area, e
delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto quando queste
si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per il trasporto
degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei cassoni con
teloni; - l'impresa esecutrice dovra' predisporre un piano di
temporizzazione dei mezzi per il trasporto degli inerti da concordare
con le Amministrazioni comunali; - per la tutela della falda
superficiale, dovranno essere previste le azioni necessarie affinche'
non si verifichi la fuoriuscita di acqua mista a cemento durante la
fase di getto con conseguente inquinamento della falda; si deve
prevedere per esempio una fossa impermeabilizzata da cui si possa
prelevare, con l'uso di appropriate pompe, l'acqua di lavorazione per
convogliarla successivamente a attigue fosse di decantazione,
costruite per garantire la sedimentazione dei materiali trasportati e
sospesi; tali vasche restituiranno successivamente acqua pulita per
un eventuale reimpiego operativo; - acquisire le autorizzazioni
necessarie per le emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle
vigenti normative;
a.4) dovra' essere redatto un progetto contenente le misure da
adottare per la protezione del reticolo idrografico, in caso di
eventuali sversamenti accidentali, sia in fase di cantierizzazione
sia in fase di esercizio, in accordo con il Comune di Budrio; il
proponente deve inoltre garantire la manutenzione delle vasche di
decantazione prima dell'immissione nella rete di scolo del Consorzio
della Bonifica Renana;
a.5) devono essere progettati interventi di ambientazione tramite
arredo vegetale, come previsto dalle Norme tecniche di attuazione del
PRG all'art. 3.1.4, lungo le scarpate e ai piedi delle stesse,
prevedendo una fascia di esproprio adeguata anche a tali interventi;
a.6) le rampe dei sovrappassi o sottopassi devono essere mantenendo
integralmente l'allineamento alla centuriazione;
a.7) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora,
previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche per i ricettori
presenti nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata nonche' sulle
abitazioni previste da PRG vigente, nelle adiacenze
dell'infrastruttura progettata, al di fuori della fascia di rispetto
laterale, come indicato nella Circolare regionale n. 7 dell'1/3/1993;
in particolare tali aree, vanno considerate appartenenti alla III
classe (aree di tipo misto) con limite diurno pari a 60 dB(A) e
limite notturno pari a 50 dB(A) e le zone di nuova urbanizzazione con
funzioni prevalentemente residenziali vanno considerate appartenenti
alla II classe (aree prevalentemente residenziale) con limite diurno
pari a 55 dB(A) e limite notturno pari a 45 dB(A);
a.8) le eventuali barriere fonoassorbenti dovranno essere ricoperte
di rivestimenti vegetali con specie autoctone e/o naturalizzate, che
garantiscono un maggior successo d'impianto;
a.9) le prescrizioni, prima elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da realizzarsi
durante la realizzazione dell'opera, ad opera e mitigazioni
realizzate e, sulla base dei risultati ottenuti, dovranno essere
assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
a.10) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Bologna - Settore Lavori pubblici - Servizio Progettazione e
Costruzioni stradali, al Comune di Budrio, al Consorzio della
Bonifica Renana e all'ARPA Sezione Provinciale di Bologna;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.