DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 novembre 2000, n. 2142
Semplificazione dell'accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che il DLgs 229/99 "Norme per la razionalizzazione del
Servizio Sanitario Nazionale, ai sensi dell'articolo 1 della Legge 30
novembre 1998, n. 419" ribadisce che la tutela della salute e'
garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, nel rispetto della
dignita' e della liberta' della persona, assicurando l'equita'
nell'accesso all'assistenza, la qualita' delle cure e la loro
appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze;
considerato che il PSR 1999/2001 individua fra gli obiettivi
prioritari il miglioramento dell'accesso ai servizi da parte del
cittadino, la revisione delle procedure per semplificare ed
accelerare i percorsi amministrativi, e prevede, in particolare
nell'ambito del Dipartimento delle cure primarie, l'individuazione di
modalita' di accesso ai servizi finalizzate a facilitare quanto piu'
possibile il percorso del cittadino all'interno delle strutture del
Servizio Sanitario Nazionale, in particolare per quanto riguarda
l'assistenza specialistica ambulatoriale;
vista la propria deliberazione n. 1296 del 27 luglio 1998 "Linee
guida per la rimodulazione dell'attivita' specialistica ambulatoriale
e per l'istituzione del sistema informativo. Indicazioni in ordine
all'applicazione del X e XII comma dell'art. 3, DLgs 124/98" che
individua un nuovo modello organizzativo per l'assistenza
specialistica ambulatoriale, finalizzato a superare la
frammentarieta' dell'erogazione delle prestazioni ed a fornire un
percorso unitario al cittadino e strutture aziendali dedicate (centro
servizi ambulatoriali, punti di accoglienza);
rilevato che nelle realta' organizzative delle aziende sanitarie
esistono modelli di gestione dei percorsi ambulatoriali differenti,
non sempre funzionali all'accesso dei cittadini agli ambulatori
specialistici, soprattutto quando sono necessari accessi
ambulatoriali ripetuti per completare i percorsi di cura avviati;
valutata quindi la necessita' di accelerare i processi avviati di
revisione delle procedure amministrative e di facilitazione dei
percorsi assistenziali, per superare la frammentazione degli
interventi, con la promozione di un modello organizzativo dei servizi
omogeneo ed integrato, che tenda a ridurre, nei limiti del possibile,
e a razionalizzare gli accessi alle strutture per effettuare
prestazioni sanitarie;
considerato:
- che il percorso del paziente all'interno del servizio ambulatoriale
ha un forte impatto sull'organizzazione dell'attivita' specialistica
ambulatoriale territoriale e dei presidi ospedalieri, si rende
necessario individuare strumenti compatibili con le esigenze dei
sanitari e delle strutture interessate;
- che per affrontare i temi organizzativi, alla base dei percorsi dei
cittadini all'interno del sistema curante, coinvolgendo, con
competenze diverse, i medici di medicina generale e gli specialisti
ospedalieri e territoriali, si e' resa necessaria l'attuazione di
modalita' di confronto e di concertazione per individuare soluzioni
partecipate;
- che per le motivazioni sopra esposte, e' stato istituito, presso il
Servizio Distretti sanitari dell'Assessorato alla Sanita', con
determina del Direttore generale del 23/12/1999, n. 12054, il gruppo
di lavoro per la semplificazione dell'accesso alle prestazioni
specialistiche ambulatoriali, cui hanno partecipato medici
specialisti e di medicina generale, oltreche' operatori delle aziende
sanitarie esperti del settore;
visto, inoltre, ed in particolare, l'art. 8 bis del DLgs 502/92 e
successive modifiche che al comma 2 stabilisce: "L'accesso ai servizi
e' subordinato all'apposita prescrizione, proposta o richiesta
compilata sul modulario del Servizio Sanitario Nazionale";
dato atto che l'articolo sopracitato introduce il concetto che la
prescrizione riguarda l'accesso al servizio, e non piu' alla
prestazione, consentendo, in tal modo, l'individuazione di una
modulistica interna alle strutture ambulatoriali aziendali, per
semplificare le modalita' di prescrizione di eventuali indagini
aggiuntive ritenute necessarie successivamente alla prestazione che
ha determinato l'accesso;
preso atto che il documento tecnico, elaborato dall'apposito gruppo
di lavoro sopraindicato, individua per le prestazioni specialistiche
programmabili, le fasi principali del percorso di accesso alle
strutture ambulatoriali da parte del cittadino, le fasi del percorso
del paziente all'interno della struttura ambulatoriale, dando
particolare rilievo al contenuto della richiesta di prestazioni
specialistiche formulata dal medico di medicina generale, alle visite
ed ai controlli specialistici periodici ed al contenuto del referto
specialistico;
rilevato che tale documento e' stato sottoscritto nell'ambito di un
protocollo di intesa tra l'Assessore regionale alla Sanita' e le
segreterie regionali delle organizzazioni sindacali dei medici
ospedalieri ANAAO ASSOMED, dei medici di medicina generale FIMMG,
degli specialisti ambulatoriali SUMAI;
evidenziato che i punti salienti del documento sottoscritto sono i
seguenti:
- determinazione delle responsabilita' derivanti dal ruolo assunto,
nei vari momenti prescrittivi, dallo specialista ospedaliero,
territoriale e dal MMG;
- riconoscimento di un ruolo centrale dello specialista ospedaliero
e territoriale nell'ambito della gestione dei percorsi attivati dal
MMG;
- introduzione di procedure e di strumenti, concordati tra
professionisti tesi a rendere operativo un nuovo modello
organizzativo della specialistica ambulatoriale, in cui trova
collocazione anche l'attivita' ambulatoriale complessa (day service);
- individuazione di un nuovo modello di richiesta/referto,
utilizzabile all'interno delle aziende sanitarie della regione,
funzionale al processo di semplificazione;
- individuazione di un modello di dichiarazione anamnestica, da
compilarsi a cura del medico di medicina generale per l'uso del mezzo
di contrasto ed un modello per la certificazione di assenza e
prognostico per malattia, da utilizzarsi a cura degli specialisti in
attivita' di istituto;
- avvio di nuove procedure per la prenotazione di attivita'
specialistiche con la predefinizione delle procedure di accesso e la
formazione del personale dedicato;
considerato che l'avvio di nuove procedure per la prenotazione di
attivita' specialistiche, volte a facilitare i percorsi dei
cittadini, ha un forte impatto sull'organizzazione aziendale e
necessita di una fase sperimentale e di un forte investimento in
termini di formazione del personale nell'applicazione delle linee
guida per la semplificazione dell'accesso e che tale fase di
sperimentazione sara' monitorata da un apposito gruppo tecnico
costituito dal Direttore generale Sanita';
evidenziato che l'insieme delle iniziative di confronto e di
concertazione concorrono alla realizzazione di una concezione
unitaria ed integrata del servizio sanitario regionale, concepito
come un sistema organico di servizi a tutela della salute, e che il
perseguimento di tali finalita' determina la necessita' di un apporto
sistematico da parte di tutte le categorie professionali coinvolte,
attraverso un costante confronto tra le stesse da realizzarsi sia in
ambito regionale che aziendale anche per elaborare linee guida e
protocolli comportamentali condivisi;
dato atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6 della L.R. 19 novembre 1992,
n. 41 e del punto 3.1 della delibera 2541/95:
- del parere favorevole espresso dalla Responsabile del Servizio
Distretti sanitari e Presidi ospedalieri dott.ssa Maria Lazzarato, in
merito alla regolarita' tecnica della presente delibera;
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale Sanita' dott.
Franco Rossi, in merito alla legittimita' della presente delibera;
sentita la Commissione consiliare Sicurezza Sociale che ha espresso
parere favorevole nella seduta del 23 novembre 2000;
su proposta dell'Assessore alla Sanita',
a voti unanimi e palesi,
delibera:
1) di approvare il protocollo di intesa sulla "Semplificazione
dell'accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali", allegato
alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante,
siglato tra l'Assessore regionale alla Sanita' e le segreterie
regionali delle organizzazioni sindacali dei medici ospedalieri ANAAO
ASSOMED, dei medici di medicina generale FIMMG, degli specialisti
ambulatoriali SUMAI;
2) di stabilire che la prima fase di sperimentazione, della durata di
mesi sei, per l'attuazione del protocollo di intesa, da avviarsi a
cura delle aziende sanitarie entro il 31 dicembre 2000, dovra'
articolarsi ponendo particolare attenzione agli elementi
sottoindicati:
- indicazione degli ambiti aziendali o delle prestazioni/patologie
oggetto di sperimentazione;
- modalita' di concertazione attivate con gli specialisti interessati
dalla sperimentazione e con i medici di medicina generale;
- predisposizione della modulistica interna, strutturata in funzione
dell'organizzazione aziendale e sulla base dei contenuti e delle
caratteristiche previste dal modello allegato al protocollo di intesa
regionale;
- processi formativi attivati nei confronti del personale di front
office coinvolto, specie per gli aspetti connessi all'applicazione
delle procedure di esenzione per patologia;
- individuazione dei referenti interni per le procedure di esenzione,
quali riferimento per il personale di front office;
- definizione dei percorsi amministrativi ed organizzativi a supporto
del personale coinvolto nelle procedure di semplificazione, compreso
il personale medico ed infermieristico degli ambulatori interessati;
- strumenti e modalita' individuati per informare cittadini della
sperimentazione avviata;
3) di stabilire che i risultati raggiunti verranno valutati dall'
apposito gruppo tecnico regionale citato in premessa.
Protocollo di intesa tra le segreterie regionali delle organizzazioni
sindacali dei medici ospedalieri ANAAO ASSOMED, dei medici di
medicina generale FIMMG, degli specialisti ambulatoriali SUMAI e
l'Assessore regionale alla Sanita' riguardo alla semplificazione
dell'accesso alle prestazioni specialistiche ambutatoriali
Premesso:
- che il DLgs 229/99 ribadisce la centralita' del Servizio Sanitario
Nazionale quale garante della tutela della salute, nel rispetto della
dignita' e della liberta' della persona, assicurando l'equita'
nell'accesso all'assistenza e la qualita' delle cure, sostenendo
quindi anche la necessita' di individuare modalita' di accesso ai
servizi finalizzate a facilitare quanto piu' possibile il percorso
del cittadino nell'ambito delle strutture del Servizio Sanitario
Nazionale, in particolare per quanto riguarda l'assistenza
specialistica;
- che il PSR 1999/2001 individua fra gli obiettivi prioritari il
miglioramento dell'accesso ai servizi da parte del cittadino attuando
la revisione delle procedure per semplificare ed accelerare i
percorsi amministrativi e che in particolare prevede, nell'ambito del
Dipartimento delle cure primarie, la realizzazione e la
semplificazione dei percorsi per l'accesso alle prestazioni
ambulatoriali specialistiche;
- che nelle realta' organizzative delle aziende sanitarie persistono
elementi di difficolta' e di eccessiva burocratizzazione che rendono
disfunzionale l'accesso dei cittadini agli ambulatori specialistici,
e che quindi una delle maggiori difficolta' che il cittadino ancora
affronta nei suoi rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e'
costituita dalla molteplicita' degli accessi ambulatoriali necessari
per completare i percorsi di cura e da una serie di passaggi
burocratici spesso funzionali piu' all'assetto organizzativo interno
del sistema che alle finalita' del servizio;
- che in tale contesto occorre accelerare i processi avviati di
revisione delle procedure amministrative e di facilitazione dei
percorsi assistenziali, per superare la frammentazione degli
interventi, promuovendo un modello organizzativo dei servizi omogeneo
ed integrato, che tenda a ridurre, nei limiti del possibile, gli
accessi alle strutture a quelli necessari ad effettuare prestazioni
sanitarie;
- che tale modello si basa anche su una sempre maggior valorizzazione
dell'autonomia professionale, in tutte le sue articolazioni
categoriali, affidando a ciascun professionista le valutazioni in
ordine all'appropriatezza delle prestazioni ritenute necessarie;
- che il percorso del paziente all'interno del servizio ambulatoriale
ha un forte impatto sull'organizzazione dell'attivita' specialistica
ambulatoriale territoriale e dei presidi ospedalieri, per cui e'
necessario individuare strumenti compatibili con le diverse esigenze
sia professionali sia delle strutture sanitarie interessate;
- che il gruppo di lavoro per la semplificazione dell'accesso alle
prestazioni specialistiche ambulatoriali, costituito con
determinazione del Direttore generale dell'Assessorato alla Sanita',
ha elaborato un documento tecnico che individua inoltre le fasi
principali del percorso di accesso alle strutture ambulatoriali per
le prestazioni programmabili con particolare rilievo alla
specificazione della richiesta di prestazioni specialistiche
formulata dal medico di medicina generale; le fasi del percorso del
paziente all'interno della struttura ambulatoriale nonche' delle
visite e dei controlli specialistici periodici;
- che e' stato individuato come strumento comune, utilizzabile
all'interno della regione ed in collegamento con le strutture
organizzative previste dalla direttiva regionale 1296/98 di
rimodulazione dell'assistenza specialistica ambulatoriale (centro
servizi ambulatoriale, punti di accoglienza) un apposito modello di
richiesta/referto. Questo modello e' finalizzato a ridurre gli
adempimenti amministrativi a carico del prescrittore, facendo venire
meno il rinvio del paziente al medico di medicina generale per
esclusivi adempimenti burocratici (trascrizione di indagini a
completamento dell'inquadramento diagnostico avviato);
- che il documento precisa, altresi', in attuazione alla direttiva
regionale 1296/98, le modalita' organizzative per l'attivita'
ambulatoriale complessa in day service; ed individua, al fine di
rendere omogeneo un comportamento su base regionale, un modello di
dichiarazione anamnestica per l'uso del mezzo di contrasto ed un
modello per la certificazione di assenza e prognostico per malattia;
- che, anche con riferimento alla direttiva citata, allo specialista
viene riconosciuto un ruolo centrale all'interno del sistema curante,
anche attraverso la gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici
attivati a seguito del quesito che ha determinato il primo accesso
del paziente ai servizi, fino alla formulazione della risposta per il
medico di medicina generale cui il paziente viene rinviato;
- che l'affermazione di un tale ruolo, se per un verso determina
l'assunzione di precise responsabilita' all'interno della
organizzazione aziendale, dall'altro rende necessaria una conseguente
ridefinizione dell'organizzazione del lavoro ambulatoriale, coerente
con l'impegno richiesto dalle nuove procedure introdotte;
- che l'avvio di nuove procedure per la prenotazione di attivita'
specialistiche, volte a facilitare i percorsi dei cittadini, comporta
un forte impatto sull'organizzazione aziendale la cui valutazione
complessiva di fattibilita' e' stata effettuata con la collaborazione
dei Direttori generali dell'Azienda Ospedaliera di Ferrara, e delle
Aziende Unita' sanitarie locali di Modena e Parma;
- che le modalita' di confronto e di concertazione tra le
organizzazioni sindacali dei medici ospedalieri ANAAO ASSOMED, dei
medici di medicina generale FIMMG degli specialisti ambulatoriali
SUMAI e l'Assessorato regionale alla Sanita', che hanno portato alla
sottoscrizione della presente intesa, costituiscono lo strumento per
affrontare i temi organizzativi alla base dei percorsi dei cittadini
all'interno del sistema curante. La finalita' e' quella di mantenere
il confronto su processi che coinvolgono, con competenze diverse, i
medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri e
territoriali, per una conoscenza non settoriale delle ricadute in
termini organizzativi e di assistenza dei processi avviati e per un
confronto sugli aspetti che attengono alla gestione dei rapporti e al
miglioramento della qualita' del servizio complessivamente reso;
- che l'insieme delle iniziative di cui sopra concorrono a potenziare
una concezione unitaria ed integrata del Servizio sanitario
regionale, concepito come un sistema organico di servizi a tutela
della salute, e che il perseguimento di tali finalita' determina la
necessita' di un apporto sistematico da parte di tutte le categorie
professionali coinvolte, attraverso un costante confronto tra le
stesse da realizzarsi sia in ambito regionale che aziendale anche per
elaborare linee guida e protocolli comportamentali condivisi;
- che l'applicazione delle linee guida definite dal presente accordo
richiede una fase sperimentale (compresa la formazione del personale)
di sei mesi rivolta a tutte le aziende, al termine della quale i
risultati raggiunti verranno valutati da un apposito gruppo tecnico.
Tale gruppo, oltre a definire le modifiche ed i correttivi a concreti
problemi che si fossero evidenziati nella fase applicativa, svolgera'
un compito permanente di monitoraggio regionale attraverso modalita'
operative che autonomamente definira'.
Tutto cio' premesso e considerato
si concorda sui contenuti delle allegate linee guida concernenti la
semplificazione dell'accesso alle prestazioni specialistiche
ambulatoriali che formeranno oggetto di apposita direttiva della
Regione nei confronti delle Aziende sanitarie, contenente indicazioni
sui tempi di attuazione e sulle modalita' di monitoraggio.
Bologna, 11/4/2000
L'ASSESSORE ALLA SANITA' IL DIRETTORE GENERALE
Giovanni Bissoni AZIENDA OSPEDALIERA
IL DIRETTORE GENERALE DI FERRARA
AZIENDA OSPEDALIERA DI Ubaldo Montaguti
FERRARA IL DIRETTORE GENERALE
Pinelli AZIENDA USL
IL SEGRETARIO REGIONALE DI MODENA
ANAAO ASSOMED Roberto Rubbiani
Carlo Lusenti IL SEGRETARIO REGIONALE
IL SEGRETARIO REGIONALE FIMMG
SUMAI Mario Stella
Giacomo Pietranera
(segue allegato fotografato)