DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 21 dicembre 2000, n. 134
Programmazione del 15% delle risorse destinate alle politiche abitative dalla deliberazione del Consiglio regionale 1356/00 e delle economie di programmazione del quadriennio 1992-95 (proposta della Giunta regionale in data 28 novembre 2000, n. 2161)
IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamata la deliberazione progr. n. 2161 in data 28 novembre 2000,
con cui la Giunta regionale ha assunto l'iniziativa per la
programmazione del 15% delle risorse destinate alle politiche
abitative dalla deliberazione del Consiglio regionale 1356/00 e delle
economie di programmazione del quadriennio 1992/95;
preso atto:
- delle modifiche apportate sulla predetta proposta dalla Commissione
consiliare "Territorio Ambiente Trasporti", in sede preparatoria e
referente al Consiglio regionale, giusta nota prot. n. 14845 del 18
dicembre 2000;
- ed, inoltre, della modifica introdotta da un emendamento presentato
ed accolto nel corso della discussione di Consiglio;
visti:
- l'art. 1 della L.R. 25/2/2000, n. 8 che, in coerenza con i principi
definiti dall'art. 95 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, stabilisce le
finalita' degli interventi delle politiche abitative regionali,
rimandando ad apposita deliberazione del Consiglio regionale la
programmazione delle risorse, l'individuazione delle tipologie e
l'entita' dei contributi;
- la deliberazione del Consiglio regionale 1356/00 "Criteri per la
programmazione delle risorse di edilizia residenziale pubblica -
Programma 1999/2000" che demanda ad un successivo provvedimento della
Giunta regionale l'accertamento delle economie del quadriennio
1992/95 e l'individuazione delle procedure e dei tempi di
programmazione delle stesse, e di una quota non superiore al 15%
delle risorse complessivamente destinate alle politiche abitative, da
riservare al finanziamento di progetti sperimentali di edilizia
residenziale, di interventi abitativi a sostegno della mobilita' per
il lavoro e lo studio e di interventi a favore della sicurezza delle
citta', nonche' alla realizzazione di programmi comunali di edilizia
residenziale localizzati anche al di fuori degli ambiti di
riqualificazione urbana;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 88 dell'8/11/2000
(Programmazione delle risorse destinate al finanziamento dei
programmi di riqualificazione urbana di cui alla L.R. 19/98), che
stabilisce in Lire 142.169.805.740 (pari a Euro 73.424.577,02) la
somma da programmare per le politiche abitative per il 2000/2001, di
cui il 15% risulta essere Lire 21.324.805.740 (pari a Euro
11.013.343,05);
rilevato che dalla programmazione delle risorse di edilizia agevolata
del quadriennio 1992/95 risulteranno in chiusura dell'esercizio in
corso economie, a fronte di riduzione del fabbisogno delle risorse
programmate e di disimpegni, reiscritte a bilancio ed allocate ai
sottoelencati capitoli di spesa del bilancio per l'esercizio
finanziario 2000 per gli importi indicati:
- Capitolo 32063 "Contributi in capitale per la realizzazione della
programmazione di edilizia agevolata per il quadriennio 1992-1995
(Legge 17 febbraio 1992, n. 179) - Mezzi statali": Lire 8.375.692.460
(pari a Euro 4.325.684,16);
- Capitolo 32075 "Riassegnazione dei fondi derivanti da recuperi e
conguagli di cui alle Leggi 457/78 e successive modificazioni, Legge
25/80, Legge 94/82, Legge 118/85, Legge 179/92 per gli interventi
previsti dalle medesime Leggi": Lire 1.430.535.727 (pari a Euro
738.810,05);
- Capitolo 32070 "Contributi in capitale per la concessione di "buoni
casa", per l'acquisto, il recupero e la costruzione della prima
abitazione (art. 2, comma 10, Legge 94/82 e art. 3 comma 9 e art. 5
bis, Legge 118/85) - Mezzi statali": Lire 1.375.187.672 (pari a Euro
710.225,16);
rilevato che in conseguenza delle predette economie risultano
complessivamente destinabili alla programmazione di cui al presente
provvedimento risorse pari a Lire 11.181.415.859 (pari ad Euro
5.774.719,36);
considerato che, in forza della delibera del Consiglio regionale
438/96 ("Procedure amministrative e finanziarie per la gestione dei
programmi attuativi delle Leggi 179/92 e 457/78, per gli interventi
di edilizia agevolata"), le economie derivanti dalle somme residue di
contributo non attribuito in relazione al costo parametrico
dell'alloggio e alla fascia di reddito di appartenenza del
beneficiario, possono essere attribuite ad altri alloggi realizzati
dallo stesso soggetto operatore nell'ambito del medesimo programma;
rilevato che delle complessive economie accertate una quota pari a
Lire 3.315.048.866 (pari a Euro 1.712.079,86) accantonata sul citato
Cap. 32063 risulta derivare, per effetto del meccanismo di cui al
punto precedente, da minori impegni nella fase di attuazione rispetto
alla somma assegnata o concessa a ciascun soggetto operatore nella
fase di programmazione delle risorse di edilizia agevolata del
quadriennio 1992/95;
ritenuto:
- di destinare la quota anzidetta di Lire 3.315.048.866 (pari a Euro
1.712.079,86) ad interventi di completamento dei programmi gia'
localizzati dalla programmazione 1992/95, con priorita' per quelli
presentati dagli stessi soggetti operatori che hanno generato tali
economie, purche' siano rivolti all'offerta di alloggi di edilizia
agevolata per le finalita' del presente programma e rappresentino,
per esplicita dichiarazione del Comune, una effettiva opportunita' di
colmare un fabbisogno abitativo residuo;
- di dover procedere, in conformita' a quanto stabilito dalla citata
delibera di Consiglio regionale 1356/00, alla contestuale
programmazione delle economie precedentemente elencate, che, detratta
la riserva di cui al punto precedente, assommano a Lire 7.866.366.993
(pari a Euro 4.062.639,50) e delle risorse derivanti dal 15% dei
fondi destinati alle politiche abitative, pari come precedentemente
stabilito a Lire 21.324.805.740 (pari a Euro 11.013.343,05), per un
totale di risorse programmabili di Lire 29.191.172.733 (pari a Euro
15.075.982,55);
- di indirizzare verso lo stesso programma di edilizia abitativa le
ulteriori risorse che saranno iscritte nel Bilancio 2001-2003
sull'istituendo capitolo di spesa collegato alla L.R. 8/00;
- di destinare al rifinanziamento del presente programma le eventuali
risorse che dovessero rendersi disponibili per effetto del
trasferimento alla Regione Emilia-Romagna delle giacenze dei fondi di
edilizia agevolata in virtu' dell'accordo di programma sottoscritto
il 26 ottobre 2000 tra il Ministro dei Lavori pubblici e il
Presidente della Regione;
richiamato l'ordine del giorno presentato al Consiglio regionale dal
Presidente della Commissione Territorio Ambiente e Trasporti, che
rinnova l'impegno complessivo della Giunta regionale nei confronti
delle Autonomie locali nel settore delle politiche abitative, per
dare risposte concrete, fra l'altro, alle esigenze abitative dei
lavoratori in mobilita' geografica;
stabilito conseguentemente di destinare le risorse predette, ad un
programma regionale di edilizia abitativa prioritariamente
indirizzato, anche attraverso la selezione di progetti sperimentali,
ad interventi abitativi a sostegno della mobilita' per il lavoro e lo
studio e delle esigenze di particolari categorie di utenti, quali i
cittadini anziani e i disabili, nonche' alla realizzazione di
programmi comunali di edilizia residenziale localizzati anche al di
fuori degli ambiti di riqualificazione urbana di cui alla L.R. 19/98;
stabilito, di conseguenza, di redigere l'allegato "Bando regionale
per la promozione di programmi innovativi di edilizia abitativa",
come parte integrante della presente deliberazione, al fine di
disciplinare la presentazione delle proposte, la definizione dei
criteri e delle procedure di selezione, e le modalita' di
assegnazione e di erogazione dei finanziamenti;
previa votazione palese, mediante apparecchiatura elettronica, che
da' il seguente risultato:
- presenti n. 42
- assenti n. 8
- voti favorevoli n. 27
- voti contrari n. 1
- voti nulli n. 1
- astenuti n. 13
delibera:
1) di dare atto che le economie rilevate come indicato in premessa,
allocate ai Capitoli di spesa 32063, 32070 e 32075 del Bilancio per
l'esercizio finanziario 2000, relative alla programmazione delle
risorse di edilizia residenziale pubblica del quadriennio 1992/1995,
risultano complessivamente di Lire 11.181.415.859 (pari ad Euro
5.774.719,36);
2) di destinare una quota di tali economie, pari a Lire 3.315.048.866
(pari ad Euro 1.712.079,86), ad interventi di completamento dei
programmi gia' localizzati dalla programmazione 1992/95, con
priorita' per quelli presentati dagli stessi soggetti operatori che
hanno generato tali economie, purche' siano rivolti all'offerta di
alloggi di edilizia agevolata per le finalita' del presente programma
e rappresentino, per esplicita dichiarazione del Comune, una
effettiva opportunita' di colmare un fabbisogno abitativo residuo;
3) di destinare le residue economie di cui al precedente punto 1),
pari a Lire 7.866.366.993 (pari a Euro 4.062.639,50) unitamente alle
risorse derivanti dal 15% dei fondi complessivamente destinati alle
politiche abitative per una somma totale di Lire 29.191.172.733 (pari
ad Euro 15.075.982,55) ad un programma regionale di edilizia
abitativa indirizzato prioritariamente, anche attraverso la selezione
di progetti sperimentali, ad interventi abitativi a sostegno della
mobilita' per il lavoro e lo studio e delle esigenze di particolari
categorie di utenti, quali i cittadini anziani e i disabili, nonche'
alla realizzazione di programmi comunali di edilizia residenziale
localizzati anche al di fuori degli ambiti di riqualificazione urbana
di cui alla L.R. 19/98;
4) di approvare l'allegato "Bando regionale per la promozione di
programmi innovativi di edilizia abitativa", parte integrante della
presente deliberazione, come disciplinare per la redazione e per la
presentazione delle proposte, la definizione dei criteri e delle
procedure di selezione, e le modalita' di assegnazione e di
erogazione dei finanziamenti;
5) di stabilire che la Giunta regionale, previo parere della
competente Commissione consiliare, localizzera' con proprio atto
deliberativo gli interventi da finanziare nel limite delle risorse
disponibili, utilizzando la graduatoria che sara' formata a seguito
della selezione delle proposte, operata con apposito nucleo di
valutazione regionale; graduatoria che restera' in vigore fino al
completo assestamento del programma e potra' essere utilizzata per
finanziare gli interventi in essa ricompresi in ordine di priorita',
anche con le ulteriori risorse citate in premessa, quando si
renderanno disponibili a bilancio regionale;
6) di stabilire il termine ultimo di 60 giorni dalla data di
pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna per la presentazione delle proposte
corredate della documentazione prescritta nel bando;
7) di dare atto che in sede di localizzazione delle risorse la Giunta
regionale e' autorizzata ad accantonare una quota non superiore
all'1,5% delle risorse complessivamente destinate al presente
programma da riservare al finanziamento di iniziative ad esso
attinenti;
8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna;
9) di trasmettere la presente deliberazione al Ministero dei Lavori
pubblici - Direzione generale delle Aree urbane e dell'Edilizia
residenziale.
ALLEGATO A
Bando regionale per la promozione di programmi innovativi di edilizia
abitativa
Premessa
La delibera del Consiglio regionale 1356/00 ha demandato ad un
successivo atto di Giunta l'individuazione delle procedure e dei
tempi di programmazione delle economie derivanti dall'attuazione del
programma di Erp relativo al quadriennio 1992/1995 e di una quota non
superiore al 15% delle risorse assegnate al programma 2000/2001.
La citata delibera indicava anche alcuni temi prioritari per
indirizzare la programmazione dei fondi, destinandoli al
finanziamento di progetti sperimentali di edilizia residenziale, di
interventi abitativi a sostegno della mobilita' per il lavoro e lo
studio e di interventi a favore della sicurezza delle citta', nonche'
alla realizzazione di programmi comunali di edilizia residenziale
localizzati anche al di fuori degli ambiti di riqualificazione
urbana.
La disponibilita' delle risorse attualmente consiste in Lire
29.191.172.733 (pari a Euro 15.075.982,55) oltre a Lire 3.315.048.866
(pari a Euro 1.712.079,86) da riservare al completamento dei
programmi del quadriennio 1992/95, con priorita' per gli stessi
soggetti operatori che li hanno attuati, purche' propongano
interventi coerenti con le finalita' del presente bando.
Tale disponibilita' potra' essere incrementata da eventuali ulteriori
stanziamenti iscritti nel Bilancio 2001-2003 anche per corrispondere
agli impegni indicati dall'o.d.g. del Consiglio regionale, su
richiamato, con particolare riferimento al punto 4: "assicurare le
eventuali integrazioni finanziarie necessarie per ottenere la reale
operativita' di tutti i progetti presentati, nell'ambito degli
impegni sottoscritti".
Per le procedure amministrative e finanziarie si rimanda all'atto di
Consiglio di approvazione della proposta della Giunta regionale
2160/00, con riferimento specifico agli allegati tecnici per la
qualificazione degli operatori e per la definizione dei canoni
convenzionali e dei costi parametrici degli interventi, cosi' come in
esso risulteranno.
1. Destinatari
I soggetti abilitati a presentare proposte per le finalita' di cui al
successivo paragrafo sono i seguenti:
1) imprese di costruzione, cooperative edilizie e loro consorzi;
2) cooperative di abitazione a proprieta' divisa e indivisa e loro
consorzi;
3) cooperative sociali e associazioni del volontariato, fondazioni e
istituzioni no-profit, limitatamente agli interventi per la locazione
permanente;
4) Comuni ed Enti pubblici proprietari di alloggi di edilizia
residenziale pubblica, con priorita' per le proposte concernenti
l'adeguamento o il recupero di parti del proprio patrimonio
immobiliare, e rivolte alle finalita' di cui al paragrafo successivo;
5) imprese e cooperative, di cui ai precedenti punti 1.1 e 1.2, gia'
assegnatarie di contributi di edilizia agevolata nel quadriennio
1992/95, che abbiano maturato economie ai sensi del punto 4.2.1 della
delibera di Consiglio regionale 438/96 e che nei limiti della riserva
di cui in premessa facciano specifica richiesta di riassegnazione di
contributi per il completamento di programmi di edilizia agevolata,
destinati a una o piu' delle finalita' di cui al paragrafo
successivo.
I soggetti sopra elencati possono presentare proposte in forma
singola e associata, o per il tramite di consorzi: da parte del
soggetto attuatore e' richiesta in ogni caso la compilazione della
scheda raccolta dati per la qualificazione degli operatori,
predisposta dal Servizio Qualita' edilizia, allegata come Modello A
cosi' come risultera' dall'atto del Consiglio regionale di
approvazione della proposta della Giunta 2160/00.
Tale scheda dovra' essere allegata alla domanda di contributo.
2. Finalita'
A) Tra le tematiche definite in premessa, rivestono carattere
prioritario gli interventi abitativi a sostegno della mobilita' per
il lavoro e per lo studio:
- offerta di alloggi in locazione destinati a corrispondere al
fabbisogno specifico dei lavoratori immigrati, italiani e stranieri,
e di conseguenza con localizzazione prioritaria nelle aree
geografiche in cui e' maggiore la domanda di mano d'opera;
- interventi abitativi finalizzati a promuovere la partecipazione dei
lavoratori immigrati ai corsi di formazione propedeutici al loro
inserimento nelle attivita' lavorative di cui sopra;
- progetti pilota di strutture residenziali attrezzate anche in forma
di pensionato, destinate a studenti fuori sede nelle citta'
universitarie e nei comuni interessati, anche ai sensi dell'art. 1
della Legge 14 novembre 2000, n. 338 "Disposizioni in materia di
alloggi e residenze per studenti universitari".
B) Sono inoltre da incentivare proposte finalizzate al
soddisfacimento di particolari esigenze abitative:
- iniziative dirette a favorire l'accesso alla proprieta' della prima
casa per le giovani coppie;
- offerta di tipologie abitative e servizi adeguati a particolari
categorie di utenti: anziani, disabili, soggetti deboli o
svantaggiati;
- interventi edilizi destinati al trasferimento di famiglie sfrattate
per sopraggiunta inagibilita' dell'alloggio, a causa di particolari
situazioni di inquinamento ambientale e di rischio per la salute dei
cittadini;
- interventi di recupero di alloggi situati in quartieri
caratterizzati da grave disagio sociale, con priorita' per quelle
situazioni in cui da tempo si verificano episodi di criminalita', con
conseguente rischio per la sicurezza per i cittadini.
C) Progetti sperimentali di edilizia residenziale che propongono
soluzioni innovative di realizzazione tecnica e di gestione
amministrativa di interventi orientati alle seguenti tematiche:
- soluzioni edilizie improntate al soddisfacimento di requisiti
ecologici e bioclimatici, al risparmio energetico e alla
sostenibilita' ambientale che risultino conformi ai requisiti
volontari predisposti dall'Ufficio Normativa e Ricerche, Servizio
Qualita' edilizia e sintetizzati nello schema allegato;
- soluzioni edilizie e di cantiere improntate alla riduzione della
quantita' di rifiuti indifferenziati e al riuso dei materiali
riciclati mediante processi di gestione complessiva dei rifiuti
prodotti in fase di costruzione e di demolizione secondo le linee
guida UNI "Riduzione dell'impatto ambientale dei rifiuti da
costruzione - Terminologia e linee guida";
- programmi di realizzazione di alloggi con servizi per anziani
rispondenti ai requisiti di cui alla Direttiva regionale approvata
con delibera di Giunta n. 270 del 22 febbraio 2000;
- proposte di tipologie abitative e di servizi pertinenziali
organizzati in modo da offrire un sistema ambientale complessivamente
fruibile in sicurezza dai bambini, dagli adolescenti, dagli anziani;
- esperienze di progettazione partecipata con il coinvolgimento dei
cittadini a laboratori di quartiere sulle tematiche della citta'
sicura e solidale, con particolare riferimento a forme di
autogestione o di aggregazione fra diversi soggetti proponenti.
Le tematiche sopra elencate a titolo esemplificativo sono qui
proposte per indirizzare lo sviluppo di soluzioni innovative che
debbono comunque riguardare progetti di interventi abitativi
orientati alle finalita' di cui ai precedenti punti A e B.
D) Realizzazione di programmi di edilizia residenziale pubblica,
rispondenti alle tipologie e ai criteri definiti nella delibera di
programmazione (paragrafo 4, primo comma, dell'Allegato "A" alla DCR
1356/00) localizzati anche al di fuori degli ambiti di
riqualificazione urbana recepiti dalla Giunta regionale con la
delibera 163/00 e/o presentati da Comuni che non hanno deliberato
tali ambiti, con priorita' per gli interventi di recupero del
patrimonio edilizio proprio e degli IACP e destinati alla
realizzazione di alloggi per anziani, immigrati, studenti o altre
categorie svantaggiate.
3. Tipologie di finanziamento
In coerenza con gli obiettivi generali della programmazione, gia'
definiti dalla DCR 1356/00, la maggior parte delle risorse e' volta a
promuovere l'offerta, prevalentemente sul mercato privato, di
abitazioni in locazione permanente o temporanea, a canone ridotto
rispetto ai valori di mercato e in secondo luogo a sostenere
l'accesso alla proprieta' della prima casa (vedi paragrafi 5 e 5bis
dell'allegato "A" alla citata delibera).
Pertanto le tipologie di intervento ammissibili a contributo sono le
seguenti:
A) Alloggi da assegnare in locazione o in godimento permanente a
soggetti a basso reddito, con priorita' per gli interventi abitativi
a sostegno della mobilita' per il lavoro e per lo studio: contributo
massimo pari al 50% del costo convenzionale complessivo
dell'intervento, come definito in base al piu' volte citato atto di
Consiglio di approvazione della delibera di Giunta 2160/00, ad
avvenuta esecutivita' del medesimo, concernente le procedure
amministrative e finanziarie per la gestione dei programmi di
edilizia abitativa.
B) Alloggi da concedere in locazione o in godimento per un periodo
minimo di 10 anni: contributo massimo 30% del costo convenzionale
dell'intervento come definito in base alla delibera di cui sopra,
finalizzato ad una riduzione minima del 20% del canone rispetto al
regime concordato previsto dalla Legge 431/98.
C) Contributi individuali "buoni casa" del valore massimo di Lire 35
milioni (pari a Euro 18.075,99) destinati all'acquisto o al recupero
della prima casa di abitazione, da parte di giovani coppie
all'interno di interventi realizzati da soggetti attuatori aventi i
necessari requisiti e con i prescritti limiti di costo dell'edilizia
agevolata come definiti in base all'atto deliberativo di cui sopra.
La convenzione per la locazione a termine di cui al precedente punto
B puo' prevedere la possibilita' che il conduttore abbia accesso alla
proprieta' dell'alloggio al termine del periodo di locazione.
Alle proposte incentrate sulle finalita' di cui ai punti A e B del
precedente paragrafo 2, che si qualificano allo stesso tempo come
"progetti sperimentali" di cui al punto C) dello stesso paragrafo,
puo' essere concesso, con provvedimento adottato dal competente
organo regionale, un ulteriore contributo fino al 10% del costo di
realizzazione tecnica, purche' rispondano appieno a specifici
requisiti da valutare in sede di progetto esecutivo.
In particolare per quanto attiene i requisiti per la realizzazione di
alloggi con servizi per anziani si rimanda alla DGR n.270 del
22/2/2000 (Direttiva concernente i requisiti e i criteri di
realizzazione di alloggi con servizi per anziani nell'ambito del
programma di interventi pubblici di edilizia abitativa per il
triennio 2000/2002).
Per le proposte relative ad edifici con caratteristiche bioclimatiche
ed ecosostenibili si fa riferimento al documento tecnico prot. n.
27329 del 20/11/2000 redatto dall'Ufficio Normativa e Ricerche del
Servizio regionale Qualita' edilizia, di cui sono schematizzati i
requisiti volontari nella scheda allegata in appendice.
D) Per quanto riguarda gli interventi proposti dai Comuni, si rimanda
al primo capoverso del punto 4) dell'Allegato "A" alla citata
delibera 1356/00 e alle procedure di attuazione per l'edilizia
residenziale pubblica definite nell'Allegato "B" cosi' come
risultera' dall'atto del Consiglio regionale di approvazione della
proposta della Giunta 2160/00, concernente le procedure
amministrative e finanziarie per la gestione dei programmi di
edilizia abitativa.
4. Tipologie di intervento
Gli alloggi possono essere di nuova costruzione o, prioritariamente,
di recupero, e possono riguardare anche interventi di riconversione
del patrimonio immobiliare inutilizzato degli Enti pubblici, oppure
provenire da patrimoni immobiliari gia' disponibili, i cui
proprietari si convenzionino con i Comuni per la cessione in
locazione o in godimento a soggetti aventi i requisiti sopra
richiamati, a canone concertato.
Inoltre, sempre nell'ottica del riuso del patrimonio edilizio
esistente, possono essere presentati programmi riguardanti interventi
di recupero "leggero" dell'edilizia rurale, finalizzati al riutilizzo
abitativo delle case coloniche, per concederle in affitto, in
particolare, a famiglie di lavoratori in mobilita', fatta salva
l'intesa con le Amministrazioni pubbliche competenti per territorio:
per la presentazione di proposte di questo tipo, e' condizione
necessaria la formazione di consorzi o aggregazioni tra le singole
proprieta', patrocinate dalle relative associazioni o dalle stesse
Amministrazioni comunali e supportate da un impegno finanziario di
gestione complessiva degli alloggi.
Possono infine essere proposti, nell'ambito della riserva di Lire
3.315.048.866 (pari a Euro 1.712.079,86) di cui in premessa, da parte
dei soggetti attuatori gia' assegnatari di contributi di edilizia
agevolata del quadriennio 1992-95 in cui si sono verificate economie,
interventi a completamento dei programmi integrati o di recupero gia'
finanziati, che possiedano una ulteriore capienza per l'assegnazione
di contributi pubblici, siano rivolti all'offerta di alloggi di
edilizia agevolata per le finalita' del presente bando e
rappresentino, per esplicita richiesta delle Amministrazioni comunali
una effettiva opportunita' di colmare un fabbisogno abitativo
residuo.
5. Requisiti per la presentazione delle proposte
I soggetti elencati al paragrafo 1, entro 60 giorni dalla data di
pubblicazione del presente bando nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, presentano domanda di contributo al Servizio
Programmi edilizi presso l'Assessorato regionale alla Programmazione
territoriale, Politiche abitative, Riqualificazione urbana, allegando
la Scheda raccolta dati per la qualificazione degli operatori,
predisposta dal Servizio Qualita' edilizia, allegata come Modello A
cosi' come risultera' dall'atto del Consiglio regionale di
approvazione della proposta della Giunta 2160/00.
Il soggetto attuatore proponente deve dimostrare, all'atto della
domanda di contributo, la disponibilita' dell'area o dell'immobile
oggetto dell'intervento, sia per titolarita' diretta che in
concessione, e deve avere recepito da parte del Comune una
dichiarazione di assenso sia in relazione alle finalita' e alle
caratteristiche dell'intervento rispetto alle politiche comunali di
edilizia abitativa, che in rapporto alla sua ubicazione nel
territorio.
Deve inoltre dimostrare la fattibilita' tecnico/economica
dell'intervento in tempi brevi e certi, sia in virtu' della accertata
conformita' urbanistica del progetto, sia garantendo, anche tramite
partners finanziari, la disponibilita' della parte dell'investimento
non coperta dal contributo richiesto.
La documentazione da allegare alla richiesta di finanziamento
consiste in un progetto preliminare dell'intervento, corredata della
cartografia necessaria ad individuare la localizzazione dell'area, le
relative destinazioni e gli eventuali vincoli di PRG, e di una
relazione illustrativa di non piu' di dieci cartelle, che evidenzi la
filosofia di progetto e gli obiettivi che si intendono perseguire, la
particolare valenza sociale dell'intervento e le sue caratteristiche
innovative nonche' l'eventuale impegno al soddisfacimento di
specifici requisiti prestazionali di tipo volontario (vedi in
particolare la scheda allegata al Bando relativa ai requisiti
bioclimatici ed ecosostenibili). Per gli immobili gia' realizzati, o
in via di ultimazione, il progetto preliminare e' sostituito da una
documentazione dello stato di fatto, che dimostri le caratteristiche
di abitabilita' degli alloggi, mediante planimetrie aggiornate di
ogni piano e dell'area interessata, con relativo stralcio di PRG.
Alla relazione deve essere allegato uno studio di fattibilita'
tecnico-economica completo di un piano finanziario dell'intervento
che definisca chiaramente il preventivo di spesa e la copertura
finanziaria della parte eccedente il contributo richiesto alla
Regione.
6. Criteri e procedure di selezione
Tra le tipologie di progetti elencati, prioritaria e' la finalita' n.
1 con particolare riferimento agli alloggi per lavoratori immigrati,
nelle aree geografiche in cui e' in atto una forte attrattiva di mano
d'opera e per studenti fuori sede nelle citta' universitarie e nei
comuni interessati.
Per il riparto della quota di risorse che saranno destinate in
particolare ai lavoratori in mobilita', si terra' conto pertanto dei
dati provinciali indicatori del numero degli avviamenti al lavoro
nell'ultimo triennio riguardanti cittadini provenienti da Paesi
esteri e dalle altre regioni italiane. Si dara' inoltre precedenza
alle richieste provenienti da quei Comuni dove gia' oggi la
percentuale di stranieri residenti sul totale della popolazione
supera la media regionale (2,74% all'1/1/2000).
Dal punto di vista progettuale sara' comunque preferita, a parita' di
risultato, una soluzione tecnica basata sul recupero dei patrimonio
edilizio esistente e una localizzazione in area gia' urbanizzata,
anche se periferica.
Inoltre saranno considerati prioritari gli interventi che assumono
una dimensione significativa anche in virtu' dell'iniziativa
congiunta di piu' soggetti, pubblici e/o privati, che si aggregano
anche per il tramite dei loro consorzi o associazioni di categoria,
per raggiungere lo scopo di una integrazione delle diverse fasi
dell'intervento: progettazione, realizzazione, gestione.
La Giunta regionale, avvalendosi di un nucleo di valutazione
espressamente costituito e composto da funzionari regionali indicati
dalle Direzioni generali interessate (Programmazione e Pianificazione
urbanistica, Politiche sociali, Formazione professionale e Lavoro)
nonche', qualora se ne ravvisi la opportunita' in ragione della
particolare complessita' delle proposte contenenti progetti
sperimentali, da membri esterni nominati per la specifica competenza
tecnica, sentita la competente Commissione consiliare, seleziona le
proposte secondo una graduatoria di priorita', tenendo conto di una
equilibrata distribuzione degli interventi sul territorio regionale
anche in rapporto al fabbisogno, nonche' dei seguenti criteri di
valutazione:
1) grado di idoneita' dell'area urbanizzata o dell'immobile da
recuperare, in rapporto alla funzione abitativa prevista e al suo
livello di integrazione con i servizi (punti 10/100);
2) livello di rispondenza del progetto preliminare alle esigenze
abitative della specifica fascia di utenza a cui si rivolge, anche in
relazione alla criticita' della relativa situazione di bisogno (punti
15/100);
3) eventuale disponibilita' espressa dall'operatore a realizzare
l'intervento con un contributo regionale inferiore ai massimali
previsti e/o con l'impegno a locare gli alloggi a canone
convenzionato per un periodo superiore alla durata minima prevista
per la locazione a termine (punti 30/100);
4) impegno a realizzare l'opera o a mettere a disposizione gli
alloggi in tempi brevi e certi, anche grazie alla destinazione d'uso
gia' conforme in base agli strumenti urbanistici vigenti e alla
concreta reperibilita' della relativa concessione edilizia (punti
20/100);
5) grado di fattibilita' dell'intervento, rilevabile dal piano
finanziario e dalla disponibilita' accertata di risorse proprie da
parte dell'operatore o di terzi (punti 10/100);
6) qualita' della proposta in termini di innovazione tecnica e
gestionale, in riferimento ai progetti sperimentali di cui al punto C
del paragrafo 2 (punti 15/100).
L'esito della valutazione sara' espresso dalla somma dei punteggi
ottenuti per ciascuno dei criteri su espressi. Il contributo
aggiuntivo, fino ad un massimo del 10%, e' attribuibile a ciascuna
proposta che abbia ottenuto almeno 60 punti nella valutazione
generale e risponda ai requisiti specifici dei progetti sperimentali
con particolare riferimento alla citata Direttiva regionale
concernente i requisiti e i criteri di realizzazione di alloggi con
servizi per anziani, nonche' ai requisiti volontari bioclimatici ed
ecocompatibili, per cui si rimanda ad apposito documento tecnico
elaborato dal Servizio Qualita' edilizia prot. n. 27329 del
20/11/2000 e alla scheda allegata.
Alle proposte che a seguito della valutazione entrano in graduatoria,
con atto deliberativo della Giunta regionale verra' assegnato il
finanziamento richiesto, nei limiti delle risorse disponibili. Con il
medesimo atto verranno emanate le procedure per l'erogazione del
contributo, che sara' subordinata alla stipula di una fidejussione di
pari importo, al soddisfacimento dei requisiti prescritti, alla
definitiva approvazione del progetto esecutivo e all'inizio lavori
improrogabilmente entro dieci mesi dalla pubblicazione nel Bollettino
Ufficiale della Regione del provvedimento di localizzazione.
Il soggetto attuatore che non rispetta tali condizioni decade
automaticamente dal finanziamento, che viene riassegnato al progetto
classificatosi in graduatoria nella prima posizione non finanziata.
Nota alla Tabella 1
Condizione necessaria per poter ottenere gli incentivi relativi ai
requisiti bioclimatici ed ecosostenibili e' l'acquisizione in sede
preliminare alla progettazione dei dati desumibili dai documenti
conoscitivi ed interpretativi del territorio, ovvero l'acquisizione
diretta dei dati rilevabili direttamente sul posto definiti Analisi
del Sito, riferiti ad un intorno opportunamente individuato dal
progettista, piu' ampio dell'area oggetto dell'intervento (almeno a
scala di complesso insediativo). I dati di progetto dovranno essere
riferiti agli agenti in termini di: clima igrometrico, disponibilita'
di fonti energetiche rinnovabili, disponibilita' di luce naturale,
clima acustico, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti (almeno
limitatamente ai campi elettromagnetici). Non sono valutabili ed
incentivabili come bioclimatici ed ecologici i Requisiti volontari
della famiglia 6 e della famiglia 8 in assenza dell'Analisi del Sito
riferita ai corrispondenti agenti caratteristici.
Per quanto riguarda i Requisiti, questi sono raggruppati in base alle
esigenze prestazionali a cui rispondono. Il R.V. 6.1 potra' essere
considerato solo congiuntamente al R.V. 6.2, cosi' come il R.V. 6.4
verra' considerato solo congiuntamente al R.V. 6.5. I pesi assegnati
relativi ad ogni R.V. sono riconducibili alla colonna Peso da
assegnare (a).
Qualora si soddisfino tutti i R.V. del blocco e, nei casi previsti,
venga predisposto il Manuale d'uso rivolto all'utente, contenente
almeno le indicazioni necessarie alla corretta gestione
dell'alloggio/organismo edilizio al fine di garantire nel tempo la
conservazione del livello di prestazione ed al fine di prevenire usi
impropri (in proposito si vedano le indicazioni fornite nei singoli
requisiti al punto 11), si applichera' un Premio di sinergia (c), che
contribuira' ad aumentare il peso proposto.
(segue allegato fotografato)