DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 ottobre 2001, n. 2045
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) sul progetto per la variante sud dell'abitato di San Martino in Rio, nei comuni di San Martino in Rio e Correggio (RE) ai sensi del Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 21 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti
impatti ambientali, del progetto del "Variante sud all'abitato San
Martino in Rio", dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti
prescrizioni:
Fase di cantiere
a.1) Per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si
riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione
per evitarne la morte biologica;
a.2) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse
e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto
quando queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per
il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni; - acquisire le autorizzazioni necessarie per le
emissioni di inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti
normative;
Ambiente idrico
a.3) Vista la litologia del primo sottosuolo e l'esistente reticolo
idrografico superficiale nella zona interessata dal progetto dovranno
essere previsti, in fase di progettazione esecutiva, dei presidi
idraulici nei punti di intersezione dei canali di scolo e di
irrigazione con saracinesche idrauliche volti a contenere l'acqua
inquinata da eventuali sversamenti e il suo successivo corretto
smaltimento ai sensi dei disposti della normativa vigente e la cui la
manutenzione deve essere garantita a carico del proponente;
a.4) il progetto esecutivo dovra' quindi contenere un "piano di
gestione, manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di
drenaggio, invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e
degli eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato
dalla Amministrazione provinciale di Reggio Emilia;
Rumore
a.5) Si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora previsti
dal Comune di San Martino e dal Comune di Correggio nella
classificazione acustica del territorio, secondo quanto stabilito
dalla Legge quadro sull'inquinamento acustico del 26 ottobre 1995, n.
447 e dai limiti previsti dal DPCM 1/3/1991 e successive modifiche;
a.6) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere
del tipo vegetazionale (cespugli ed alberature di essenze autoctone)
in grado di creare un corridoio ecologico che possa raccordarsi con
la vegetazione esistente dei vari canali attraversati, soprattutto
per il corridoio ecologico previsto per il Cavo Tresinaro;
a.7) le eventuali barriere fonoassorbenti dovranno essere ricoperte
di rivestimenti vegetali con specie autoctone e/o naturalizzate, che
garantiscono un maggior successo d'impianto;
a.8) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
a.9) nel caso in cui siano previste mitigazioni, direttamente sugli
edifici residenziali, mediante finestre silenti, si prescrive che,
analogamente a quanto gia' introdotto con il DPR 18/11/1998, n. 459,
siano comunque introdotti tutti gli eventuali ulteriori interventi
necessari a garantire il livello notturno massimo, misurato al centro
della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto a 1,5 metri
dal pavimento;
a.10) si dovra', inoltre, valutare la necessita' di introdurre
eventuali mitigazioni acustiche nell'area di cantiere e/o sui
ricettori per consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle
normative vigenti;
a.11) il rispetto dei limiti di pressione sonora dovra' essere
verificato attraverso una campagna di monitoraggio strumentale da
realizzarsi, ad opera del proponente, durante la realizzazione
dell'opera, ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei
risultati ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie
determinazioni conseguenti;
a.12) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Reggio Emilia - Servizio Viabilita' e Progettazione strade, alla
Provincia di Reggio Emilia - Assessorato Ambiente, ai Comuni di San
Martino in Rio e Correggio, e all'ARPA - Sezione provinciale di
Reggio Emilia;c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10,
comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.