DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 luglio 2001, n. 1609
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) sul progetto del manufatto scolmatore per il contenimento delle portate di piena sulle fosse "Rondella e Roncasso" nel comune di Rimini, in provincia di Rimini
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione del limitato rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo alle opere per
la realizzazione del manufatto scolmatore per il contenimento delle
portate di piena sulle fosse "Rondella e Roncasso" nel comune di
Rimini, in provincia di Rimini, presentato da Consorzio di Bonifica
della Provincia di Rimini, Via Oberdan n.23, 47900 Rimini, dalla
ulteriore procedura di VIA con le prescrizioni, individuate al punto
7 e di seguito riportate:
1) si prescrive il mantenimento della medesima superficie di
sezione per entrambi i tratti dello scolmatore, progettati con una
sezione terminale inferiore a quella del tratto a monte del pozzetto
di salto;
2) la realizzazione del manufatto scolmatore dovra' garantire, in
ogni caso, la continuita' delle eventuali lenti di acqua di falda
intercettate durante la posa;
3) per l'approvvigionamento idrico, durante la cantierizzazione
dell'opera, e' da evitarsi la perforazione di nuovi pozzi e si
ritiene quindi necessario prevedere l'uso di acque superficiali o
l'allacciamento alla rete acquedottistica;
4) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario: - per l'eventuale impianto di
betonaggio e altri impianti fissi, prevedere sistemi di abbattimento
per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e
miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione; - qualora
nella composizione del calcestruzzo rientri come materia prima il
polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche dal
lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo aperto
e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel contenitore
preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie di
trattenimento del materiale plastico; - prevedere la umidificazione
dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed
inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto
quando queste si trovino nelle vicinanze dell'aggregato urbano; - per
il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei
cassoni con teloni;
5) durante la cantierizzazione dell'opera, si prescrive il rispetto
dei limiti di pressione sonora, previsti dal DPCM 1/3/1991 e
successive modifiche per gli eventuali alloggi e ricettori presenti,
nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata, in particolare tali
aree, vanno considerate appartenenti alla III classe (area di tipo
misto) con limite diurno pari a 60 dB(A) e limite notturno pari a 50
dB(A);
6) per il ripristino delle aree di scavo e di eventuali aree di
cantiere si riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo
scotico, che si avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre
tipologie di materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua
manutenzione per evitarne la morte biologica;
7) per quanto riguarda le operazioni di ripristino, in generale, si
dovranno utilizzare specie autoctone e/o naturalizzate che
garantiscono un maggior successo di impianto (facilita' di
attecchimento, adattamento pedo-climatico, buona resa nello
sviluppo, minori costi di manutenzione);
8) assolutamente da evitare sono le specie riconosciute come
invadenti (Robinia, Alianto, etc.);
9) particolare attenzione, all'inserimento ambientale e
paesaggistico, va posta nella realizzazione del manufatto di sbocco
sul torrente Marano, previsto in c.a. di sezione scatolare aperta
rastremata, si prescrive di studiare una soluzione alternativa
ambientalmente piu' compatibile con l'ambiente fluviale in
considerazione del fatto che il torrente Marano e' dichiarato di
"notevole interesse pubblico" ai sensi dell'art. 138 del DLgs n. 490
del 29 ottobre 1999, in quanto inserito all'interno dell'elenco
relativo alle acque pubbliche del RD n. 1775 del 1933 e quindi
tutelate ai sensi dell'art. 146, comma 1 del DLgs n. 490 del 29
ottobre 1999 (ex Lege 431/85);
10) particolare attenzione, all'inserimento ambientale e
paesaggistico, va altresi' posta nella realizzazione dello scivolo
di scarico, realizzato in gabbioni rinverditi, con talee di salice
della specie "Salix Triandra" o similari;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Consorzio di
Bonifica della Provincia di Rimini, al Comune di Rimini, all'ARPA
Sezione di Rimini e al Ministero per i Beni e le Attivita' culturali,
Ufficio centrale Beni ambientali e paesaggistici;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.