DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 25 luglio 2001, n. 237
DLgs 30 aprile 1998, n. 173. Art. 13 - comma 1. Programma operativo per il rafforzamento dei sistemi produttivi agro-alimentari regionali attraverso l'integrazione di filiera e la qualificazione delle produzioni - Modalita' per la presentazione dei progetti e criteri di selezione (proposta della Giunta regionale in data 3 luglio 2001, n. 1304)
IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 1304 del 3
luglio 2001, recante in oggetto "DLgs 30 aprile 1998, n.173. Art. 13
- comma 1. Programma operativo per il rafforzamento dei sistemi
produttivi agro-alimentari regionali attraverso l'integrazione di
filiera e la qualificazione delle produzioni - Modalita' per la
presentazione dei progetti e criteri di selezione" e che qui di
seguito si trascrive integralmente:
"LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il DLgs 30 aprile 1998, n. 173, recante "Disposizioni in materia di
contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento
strutturale delle imprese agricole, a norma dell'articolo 55, commi
14 e 15 della Legge 27 dicembre 1997, n.449" ed in particolare
l'articolo 13, "Interventi per il rafforzamento e lo sviluppo di
imprese di trasformazione e commercializzazione", comma 1;
- il decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali n.
155666 dell'8 settembre 2000 che assegna alla Regione Emilia-Romagna,
quale dotazione finanziaria per l'attuazione di programmi regionali
ai sensi dell'articolo 13, comma 1 del DLgs 173/98, la somma di Lire
6.531.000.000 (pari ad Euro 3.372.980,00);
- il documento della Commissione Europea "Orientamenti comunitari per
gli aiuti di stato nel settore agricolo" (GUCE 2000/C 28/2) e
successive modifiche ed integrazioni;
- la nota della Commissione Europea SG (2001) D/286564 del 28
febbraio 2001, che approva il regime di aiuti a favore del
rafforzamento e dello sviluppo delle imprese di trasformazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli in attuazione dell'articolo
13, comma 1 del DLgs 173/98;
richiamato l'articolo 2, lettere d) e 1) della L.R. 30 maggio 1997,
n. 15 relativa a norme per l'esercizio delle funzioni regionali in
materia di agricoltura;
considerato:
- che il regime di aiuti in attuazione dell'articolo 13, comma 1 del
DLgs 173/98 si articola in specifiche azioni, fra loro coerenti,
funzionali al rafforzamento ed allo sviluppo del sistema
agroindustriale;
- che, in relazione alle peculiarita' del settore agroindustriale
regionale, si e' proceduto a predisporre uno specifico Programma
operativo che individua gli interventi e le azioni prioritarie ai
fini del raggiungimento di tale obiettivo, i soggetti beneficiari, le
modalita' di presentazione dei progetti, i criteri di selezione;
rilevato:
- che il tessuto economico emiliano-romagnolo e' caratterizzato dalla
presenza di un notevole numero di imprese operanti nel settore
agro-alimentare;
- che tali imprese sono in grado, in relazione all'elevato livello di
specializzazione ed alla notevole propensione all'innovazione, di
sviluppare una forte capacita' progettuale finalizzata
all'ottenimento di contributi pubblici;
- che, al contrario, in considerazione della relativa disponibilita'
finanziaria recata dal regime di aiuti di cui all'art. 13 - comma 1
del DLgs 173/98 si rende opportuno, anche al fine di non ingenerare
aspettative che non potrebbero ottenere soddisfazione alcuna e di
attuare interventi di dimensioni adeguate e di concreto significato
economico ed organizzativo, limitare l'intervento ad un numero
ristretto di settori produttivi;rilevato altresi':
- che la produzione del formaggio parmigiano-reggiano assume,
nell'ambito dell'economia regionale, un ruolo di notevole rilievo;
- che il comparto e' stato interessato da una prolungata situazione
di crisi, imputabile sia alla concorrenza di altre tipologie di
formaggi sia ad alcune carenze di ordine strutturale ed organizzativo
che continuano a caratterizzare l'intera filiera produttiva, con
particolare riferimento ai caseifici ed alle azioni di promozione e
di commercializzazione;
- che, pertanto, si ritiene prioritario, nell'ambito del comparto
agro-alimentare emiliano-romagnolo, attivare un programma di
interventi finalizzato alla razionalizzazione, aggregazione e
potenziamento commerciale della filiera dei parmigiano-reggiano
attraverso interventi d'immissione diretta sul mercato del prodotto e
l'introduzione, nel ciclo produttivo, di sistemi di qualita';
dato atto:
- che la politica della qualita' rappresenta uno degli strumenti piu'
adeguati per garantire nuovi sbocchi di mercato per il settore
primario;
- che la Regione Emilia-Romagna ha avviato numerose azioni
finalizzate al miglioramento qualitativo ed alla valorizzazione
commerciale delle produzioni agro-alimentari regionali;
- che, a questo riguardo, e' opportuno prevedere interventi
finalizzati alla creazione ed alla implementazione di sistemi di
certificazione e controllo della qualita', intesa anche come
rintracciabilita' dei prodotti, e della tipicita' anche in settori,
quali quello dei cereali, delle sementi, delle patate, delle
proteoleaginose e del florovivaismo, che, direttamente o come
trasformati, entrano a far parte di importanti filiere produttive;
ritenuto pertanto opportuno attivare uno specifico "Programma
operativo" finalizzato allo sviluppo di imprese di trasformazione e
di commercializzazione dei prodotti agricoli, con particolare
riferimento, sulla base delle motivazioni precedentemente esposte, al
formaggio parmigiano-reggiano ed ai settori dei cereali, delle
sementi, delle patate, delle proteoleaginose e del florovivaismo;
dato atto che le risorse necessarie previste per l'attuazione del
suddetto Programma operativo, pari a Lire 6.531.000.000 (Euro
3.372.980,00) risultano iscritte sul Capitolo 18122 del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'anno finanziario 2001,
approvato con L.R. n. 10 del 18 aprile 2001, per effetto del
trasferimento dall'esercizio 2000, come risulta dalla tabella H
allegata alla predetta L.R. 10/01;
visto l'art. 7 dello Statuto regionale;
richiamate le proprie deliberazioni n. 2541 del 4 luglio 1995 e n.
1396 del 31 luglio 1998;
dato atto, infine, del parere favorevole espresso dal dr. Maurizio
Ceci, Responsabile del Servizio Produzioni agro-alimentari e
Relazioni di mercato, e dal Direttore generale Agricoltura, dr. Dario
Manghi, in merito rispettivamente alla regolarita' tecnica e alla
legittimita' del presente atto ai sensi dell'art. 4 - sesto comma
della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della citata deliberazione
2541/95;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura. Ambiente e Sviluppo
sostenibile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
di proporre al Consiglio regionale il seguente partito di
deliberazione:
1) di approvare il "Programma operativo per il rafforzamento dei
sistemi produttivi agroalimentari regionali attraverso l'integrazione
di filiera e la qualificazione delle produzioni. Modalita' di
presentazione dei progetti e criteri di selezione (DLgs 30 aprile
1998, n. 173, art. 13, comma 1)" di cui all'Allegato A, parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione, dando atto che
detto programma costituisce anche avviso per la presentazione delle
domande;
2) di disporre la pubblicazione in forma integrale della presente
deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Programma operativo per il rafforzamento dei sistemi produttivi
agroalimentari regionali attraverso l'integrazione di filiera e la
qualificazione delle produzioni. Modalita' per la presentazione dei
progetti e criteri di selezione. DLgs 30 aprile 1998, n. 173, art.
13, comma 1
Riferimenti normativi
DLgs 30 aprile 1998, n. 173, art. 13, "Interventi per il
rafforzamento e lo sviluppo delle imprese di trasformazione e
commercializzazione", comma 1. Aiuto di stato n. 558/2000 approvato
dalla Commissione Europea con nota SG (2201)D/ 286564 del 28 febbraio
2001.
Periodo di validita'
Il presente Programma e' a valere sulle risorse assegnate alla
Regione Emilia-Romagna con decreto del Ministero delle Politiche
agricole e forestali n. 155666 dell'8 settembre 2000 e stanziate sul
Capitolo 18122 dalla L.R. n. 10 del 18 aprile 2001 che approva il
Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'anno
finanziario 2001 ed il Bilancio pluriennale 2001-2003, pari a Lire
6.531.000.000 (Euro 3.372.980).
Oggetto dell'intervento
Gli incentivi previsti dal presente regime di aiuti sono concessi a
fronte di progetti, articolati in specifiche azioni fra loro
coerenti, finalizzati allo sviluppo ed al rafforzamento del sistema
agroalimentare regionale attraverso:
- l'integrazione delle diverse fasi in cui si articola la filiera
produttiva;
- la valorizzazione e la qualificazione delle produzioni
commercializzate.
Le singole iniziative dovranno inoltre essere motivate da vantaggi
economici ed occupazionali di portata generale e dovranno garantire
un'adeguata, certa e duratura partecipazione dei produttori agricoli
di base ai vantaggi derivanti dalla realizzazione degli interventi.
1) Beneficiari
Sono ammessi a beneficiare degli aiuti i seguenti soggetti:
- societa' cooperative iscritte nella terza sezione dei registro
prefettizio ed i loro consorzi, iscritti nella medesima sezione;
- societa' di persone costituite per almeno il 50% da produttori
agricoli. Tale condizione deve essere mantenuta per almeno cinque
anni dalla data del saldo del contributo assegnato;
- societa' di capitali il cui capitale sociale deve essere
sottoscritto per almeno il 50% da imprenditori agricoli, cooperative
agricole o loro consorzi, organizzazioni dei produttori o loro
unioni. Tale condizione deve essere comunque assicurata, anche nel
caso di circolazione delle quote od azioni, per almeno cinque anni
dalla data del saldo del contributo assegnato;
- associazioni dei produttori e loro unioni costituite in forma
giuridica societaria o che abbiano gia' avviato al momento della
presentazione della domanda l'iter di trasformazione in forma
societaria. In tal caso la concessione dell'aiuto e' subordinata
all'effettiva acquisizione di tale forma giuridica.
2) Azioni previste e voci di spesa ammesse
I progetti proposti dovranno prevedere azioni finalizzate:
a) alla riorganizzazione, aggregazione, potenziamento commerciale
della filiera del parmigiano-reggiano attraverso interventi
d'immissione diretta sul mercato del prodotto finito;
b) alla creazione ed implementazione di sistemi di certificazione e
controllo della qualita', intesa anche come rintracciabilita' dei
prodotti, e della tipicita' nei settori dei cereali, delle sementi,
delle patate, delle proteoleaginose e florovivaistico.
Le voci di spesa ammissibili per le azioni di cui al precedente punto
a) sono:
a.1) spese per ricerche di mercato, ideazione e progettazione del
prodotto;
a.2) spese per attivita' pubblicitaria e di promozione dei prodotti;
a.3) spese per impianti, macchinari, attrezzature funzionali
all'innovazione di prodotto e/o di processo compresi i progetti e le
applicazioni informatiche (esclusa costruzione, acquisizione o
miglioramento di beni immobili).
Le voci di spesa ammissibili per le azioni di cui al precedente punto
b) sono:
b.1) spese per ricerche di mercato, ideazione e progettazione del
prodotto, incluse le spese per la presentazione delle domande di
riconoscimento delle denominazioni di origine o delle attestazioni di
specificita' (Regolamenti CE 2081/92 e 2082/92);
b.2) spese per l'introduzione di norme di assicurazione della
qualita' (norme ISO 9000 e 14000) e sistemi HACCP basati sull'analisi
dei rischi e dei punti critici di controllo e di sistemi di audit
ambientale;
b.3) spese per la formazione di personale finalizzata
all'applicazione delle norme di assicurazione e dei sistemi HACCP;
b.4) spese a copertura dei contributi richiesti dagli organismi
riconosciuti per la certificazione iniziale dell'assicurazione di
qualita' e dei sistemi analoghi;
b.5) spese per la realizzazione dei controlli della qualita' e della
tipicita';
b.6) spese per la realizzazione dei controlli dei metodi di
produzione biologica;
b.7) spese per impianti, macchinari, attrezzature funzionali alla
creazione e/o implementazione di sistemi di certificazione e
controllo della qualita' compresi i progetti e le applicazioni
informatiche (esclusa costruzione, acquisizione o miglioramento di
beni immobili).
3) Intensita' dell'aiuto
I massimali di aiuto relativi alle singole voci di cui al precedente
punto 2) sono riportati nell'Allegato 1 al presente Programma
unitamente ad ulteriori specificazioni relative alle tipologie di
spesa ammissibili.
4) Importi minimi e massimi
I progetti dovranno avere una dimensione finanziaria minima di Lire
300.000.000 (pari ad Euro 154.937,07).
Non verranno considerati ammissibili a finanziamento anche i progetti
il cui importo totale risulti, in relazione agli esiti
dell'istruttoria tecnica, inferiore ai valori minimi sopraindicati.
L'importo massimo di spesa ammissibile e' fissato in Lire
1.500.000.000 (pari ad Euro 774.685,35).
Nel caso di progetti che superino detto importo il contributo massimo
concedibile verra' ugualmente calcolato nel rispetto del suddetto
limite di spesa.
5) Condizioni di ammissibilita'
Ai fini dell'accesso del sostegno previsto i soggetti gia' definiti
al punto 1) dovranno soddisfare le seguenti condizioni:
a) garantire una ricaduta adeguata e duratura sui produttori di
prodotti agricoli di base dei vantaggi derivanti dalla realizzazione
delle iniziative proposte;
b) proporre investimenti conformi a quanto indicato nel presente
Programma;
c) dimostrare la fattibilita' dell'intervento sia sotto l'aspetto
tecnico che sotto l'aspetto finanziario.
I soggetti che propongono progetti relativi alla riorganizzazione,
aggregazione, potenziamento commerciale della filiera produttiva del
parmigiano-reggiano dovranno inoltre dimostrare di aggregare come
soci almeno tre strutture di trasformazione e che l'intervento e'
finalizzato:
- alla commercializzazione di almeno 10.000 forme;
- al raggiungimento di un vincolo di conferimento o fornitura da
parte dei soci che copra almeno il 20% della produzione realizzata
dal singolo socio.
6) Criteri di priorita'
Nel caso le risorse disponibili non siano sufficienti a finanziare
tutti i progetti ritenuti ammissibili e' data priorita', in ordine
decrescente:
a) ai progetti finalizzati alla riorganizzazione, aggregazione,
potenziamento commerciale della filiera produttiva del
parmigiano-reggiano attraverso interventi d'immissione diretta sul
mercato del prodotto finito;
b) ai progetti finalizzati alla creazione ed implementazione di
sistemi di certificazione e controllo della qualita', intesa anche
come rintracciabilita' dei prodotti, e tipicita' nel settore dei
cereali;
c) ai progetti finalizzati alla creazione ed implementazione di
sistemi di certificazione e controllo della qualita', intesa anche
come rintracciabilita' dei prodotti, e tipicita' nel settore delle
proteoleaginose;
d) ai progetti finalizzati alla creazione ed implementazione di
sistemi di certificazione e controllo della qualita', intesa anche
come rintracciabilita' dei prodotti, e tipicita' nel settore delle
sementi;
e) ai progetti finalizzati alla creazione ed implementazione di
sistemi di certificazione e controllo della qualita', intesa anche
come rintracciabilita' dei prodotti, e tipicita' nel settore
florovivaistico;
f) ai progetti finalizzati alla creazione ed implementazione di
sistemi di certificazione e controllo della qualita', intesa anche
come rintracciabilita' dei prodotti, e tipicita' nel settore delle
patate.
In subordine verranno utilizzati i seguenti criteri:
- per i progetti di cui al punto a): maggior numero di forme
commercializzate, maggiore vincolo di conferimento o fornitura da
parte dei soci, maggior numero di soci conferenti o fornitori;
- per i progetti di cui ai punti b), c), d), e) e f): maggiore
percentuale di prodotto certificato sul totale del prodotto trattato,
maggiore percentuale di prodotto conferito o fornito dai soci sul
totale del prodotto trattato.
7) Responsabile del procedimento amministrativo
Responsabile del Servizio Produzioni agro-alimentari e Relazioni di
mercato, Direzione generale Agricoltura Regione Emilia-Romagna, Viale
Silvani n. 6, 40122 Bologna.
8) Modalita' di presentazione della domanda
Le domande e la relativa documentazione richiesta dovranno essere
presentate direttamente, o inviate con raccomandata con avviso di
ricevimento, alla Direzione generale Agricoltura della Regione
Emilia-Romagna - Servizio Produzioni agro-alimentari e Relazioni di
mercato - Viale Silvani n. 6 - 40122 Bologna, successivamente alla
data di pubblicazione del presente Programma nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna ed entro il termine perentorio di
sessanta giorni successivi alla data di pubblicazione medesima.
Se tale giorno coincide con il sabato o un giorno festivo, la
scadenza e' prorogata di diritto al primo giorno seguente non
festivo.
Le domande presentate a mano devono pervenire al Servizio competente
entro e non oltre le ore 17 del giorno di scadenza.
Per le domande inviate a mezzo posta fara' fede la data d'invio
desumibile dal timbro postale.
Le domande devono essere redatte in carta semplice secondo lo schema
allegato al presente Programma (Allegato 2) e devono essere corredate
dalla seguente documentazione:
a) atto costitutivo e statuto;
b) bilancio relativo all'ultimo esercizio approvato. Per le societa'
di recente costituzione che non dispongano ancora di bilanci
approvati dichiarazione del legale rappresentante attestante tale
condizione;
c) certificato rilasciato dalla Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura competente, attestante che a carico
dell'impresa non risulta pervenuta dichiarazione di fallimento,
liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o
amministrazione controllata;
d) dichiarazione del legale rappresentante circa la natura giuridica
del soggetto richiedente con riferimento alle tipologie di
beneficiari di cui al punto 1). Per le associazioni dei produttori o
loro unioni che al momento della domanda abbiano avviato la
trasformazione in forma societaria occorre allegare la documentazione
dell'avvio di tale iter;
e) dichiarazione del legale rappresentante attestante le modalita' di
reperimento dei fondi a copertura della quota dei costi a carico del
richiedente, supportata da specifiche dichiarazioni d'intenti
rilasciate da istituti di credito nel caso sia previsto il ricorso a
prestiti;
f) delibera del Consiglio d'amministrazione o dichiarazione
dell'amministratore unico o dell'amministratore delegato riguardante:
l'approvazione del progetto, la delega al legale rappresentante a
presentare domanda ed a rilasciare quietanza di contributo,
l'assunzione in modo pieno ed incondizionato in caso di finanziamento
dei vincoli di cui al punto 13) dell'avviso pubblico;
g) programma di massima redatto secondo lo schema di cui all'Allegato
3;
h) relazione indicante l'eventuale possesso di titoli di priorita'
fra quelli indicati al punto 6).
Nel caso uno o piu' dei documenti richiesti siano gia' in possesso
della Direzione generale Agricoltura, il richiedente potra' ometterne
la presentazione allegando in sostituzione una dichiarazione, a firma
del legale rappresentante, in cui e' fatto specifico riferimento alla
domanda/e cui detti documenti risultano allegati.
inoltre facolta' del richiedente avvalersi di quanto previsto dal DPR
28 dicembre 2000, recante il "Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamenti in materia di documentazione
amministrativa".
9) Modalita' e tempi dell'istruttoria
Entro novanta giorni calcolati dal giorno successivo al termine per
la presentazione delle domande, i progetti pervenuti saranno istruiti
ed esaminati da un apposito Gruppo di valutazione, nominato con atto
formale del Direttore generale Agricoltura.
Il Gruppo di valutazione provvedera', in base ai criteri di selezione
precedentemente esposti, a stilare la graduatoria dei progetti
ammissibili ed a definire le eventuali esclusioni.
La Giunta regionale approvera' la graduatoria dei progetti ammessi,
il relativo importo di spesa ammessa, nonche' l'ammontare massimo
dell'aiuto concedibile.
Nel medesimo atto saranno indicati i progetti esclusi con relativa
motivazione.
I progetti inseriti nella graduatoria saranno finanziati nell'ordine
di merito fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
I soggetti i cui progetti risultino posizionati utilmente ai fini
dell'accesso agli aiuti saranno invitati a presentare entro sessanta
giorni, calcolati dalla data di ricevimento della formale richiesta,
gli elaborati progettuali esecutivi, per l'importo di spesa indicata
nella delibera di approvazione della graduatoria e con le modalita'
all'uopo indicate.
Gli elaborati prodotti saranno istruiti dal Servizio Produzioni
agro-alimentari e Relazioni di mercato e sottoposti all'esame del
Gruppo di valutazione per confermare la sussistenza dei requisiti e
delle caratteristiche che hanno determinato la posizione di merito
attribuita in sede di graduatoria, ovvero per ridefinirla.
Successivamente il Direttore generale Agricoltura provvedera', con
propri atti formali all'approvazione, in via definitiva, del progetto
esecutivo, alla quantificazione della spesa ammessa, alla concessione
dei relativi contributi, alla assunzione del relativo impegno di
spesa nonche' alla fissazione delle prescrizioni tecniche inerenti la
realizzazione del progetto.
10) Modalita' d'erogazione degli aiuti
L'erogazione degli aiuti potra' avvenire, successivamente
all'adozione dell'atto formale di concessione e d'assunzione del
relativo impegno di spesa, secondo le seguenti modalita':
- acconto pari al 40% dell'importo totale del contributo, su
richiesta del soggetto beneficiario, e previa presentazione di
fidejussione bancaria o assicurativa per l'importo corrispondente
all'acconto da liquidare;
- fino ad un ulteriore 40% per stato di avanzamento delle attivita',
su richiesta del soggetto beneficiario, che dimostri una maturazione
di spese sostenute pari almeno all'importo del primo 40%;
- saldo, pari alla residua percentuale di contributo, ovvero minor
somma, ad avvenuto accertamento della realizzazione del programma e
previa approvazione della documentazione tecnica, amministrativa e
contabile inerente le azioni realizzate.
11) Tempi di realizzazione dei progetti
I progetti dovranno prevedere un tempo massimo di realizzazione di 36
mesi dalla data di erogazione del contributo.
I progetti poliennali dovranno indicare i livelli di avanzamento
delle attivita', i relativi costi e gli obiettivi intermedi previsti
per ciascun anno.
In relazione all'articolazione temporale delle singole iniziative,
nell'atto dirigenziale di concessione sara' fissato il termine ultimo
per la conclusione dell'iniziativa, nonche' gli eventuali termini
intermedi di verifica dei livelli d'avanzamento delle attivita'
previste.
Il Responsabile del Servizio Produzioni agro-alimentari e Relazioni
di mercato potra' concedere proroghe ai termini prefissati nel
rispetto di quanto stabilito dall'articolo 18, comma 2 della L.R.
15/97.
12) Varianti
I soggetti beneficiari devono preventivamente richiedere
l'autorizzazione a modificare i progetti approvati, pena la decadenza
degli aiuti previsti.
La Regione si riserva di autorizzare, con atto formale del
Responsabile del Servizio Produzioni agro-alimentari e Relazioni di
mercato, le modifiche richieste in funzione della loro ammissibilita'
e subordinatamente alla verifica che la modifica proposta non incida
sulla graduatoria di merito rendendo l'iniziativa non piu'
prioritaria rispetto alle altre.
13) Incompatibilita' e vincoli
Non potranno accedere a beneficio i progetti proposti da soggetti che
risultino esclusi da agevolazioni in materia d'agricoltura ai sensi
dell'articolo 18, terzo comma della L.R. 15/97.
I beni acquistati nell'ambito dei progetti ammessi a contributo sono
soggetti a vincolo di destinazione di durata quinquennale; detto
vincolo decorre dalla data d'acquisizione del bene stesso idoneamente
documentata.
I soggetti che abbiano ottenuto aiuti per progetti finalizzati alla
riorganizzazione, aggregazione, potenziamento commerciale della
filiera produttiva del parmigiano-reggiano hanno l'obbligo di
garantire il mantenimento dei livelli di aggregazione, del numero di
forme commercializzate e delle percentuali di conferimento o
fornitura da parte dei singoli soci raggiunti a conclusione
dell'intervento nei tre anni successivi all'ultimazione del progetto.
I soggetti che abbiano ottenuto aiuti per progetti finalizzati alla
creazione ed implementazione di sistemi di certificazione e controllo
della qualita', intesa anche come rintracciabilita' dei prodotti, e
della tipicita' nei settori dei cereali, delle sementi, delle patate,
delle proteoleaginose e florovivaistico hanno l'obbligo di garantire
il mantenimento delle percentuali di prodotto certificato sul totale
del prodotto trattato e delle percentuali di prodotto conferito o
fornito dai soci sul totale del prodotto trattato, che hanno
costituito titolo di priorita' ai fini dell'accesso ai benefici in
oggetto, nei tre anni successivi all'ultimazione del programma.
14) Revoche e sanzioni
Gli aiuti concessi, anche se gia' erogati, sono revocati qualora il
soggetto beneficiario:
- non rispetti i termini finali e/o intermedi fissati per la
realizzazione del programma;
- realizzi l'intervento difformemente a quanto previsto nel progetto
approvato;
- non ottemperi a specifiche prescrizioni previste nei singoli atti
di concessione;
- non raggiunga gli obiettivi finali e/o intermedi in relazione ai
quali gli aiuti sono stati concessi;
- fornisca indicazioni non veritiere tali da indurre
l'Amministrazione in grave errore;
- non rispetti gli obblighi ed i vincoli di cui al precedente punto
13) fatto salvo quanto previsto dall'articolo 19, comma 2 della L.R.
15/97.
In caso di revoca del contributo si procede, ai sensi dell'art. 18,
comma 3 della L.R. 15/97:
- al recupero delle somme percepite indebitamente, con interesse
calcolato a tasso legale, maggiorato di quattro punti a titolo di
sanzione amministrativa;
- all'esclusione fino ad anni cinque da ogni agevolazione in materia
di agricoltura;
- alla segnalazione, se del caso, all'Autorita' giudiziaria per
eventuali sanzioni di carattere penale.
Nell'atto formale di revoca verra' fissata l'eventuale rateazione
delle somme da restituire e la durata dell'esclusione dalle
agevolazioni.
15) Disposizioni finali
L'Amministrazione regionale si riserva di effettuare in qualsiasi
momento accertamenti per la verifica del rispetto delle procedure e
dei tempi di realizzazione dei progetti.
Per quanto non riportato nel presente atto si rimanda alla normativa
comunitaria, statale e regionale in vigore.
(segue allegato fotografato)
ALLEGATO 2
Modello di domanda (su carta intestata)
Alla Regione Emilia-Romagna
Direzione generale Agricoltura
Servizio Produzioni agro-alimentari e
Relazioni di mercato
Viale Silvani n. 6
40122 - Bologna
Oggetto: richiesta di contributi ai sensi del DLgs 30 aprile 1998, n.
173, art. 13, comma 1. Programma operativo per il rafforzamento dei
sistemi produttivi agroalimentari regionali attraverso l'integrazione
di filiera e la qualificazione delle produzioni.
Il sottoscritto (1)
in qualita' di (2)
della (3)
richiedente, con sede legale (indirizzo completo, telefono, fax,
e-mail)
e sede operativa (indicare solo se diversa dalla sede legale)
chiede
ai termini del Programma in oggetto la concessione di un contributo
sulla spesa di (indicare l'importo in Lire ed in Euro) occorrente per
la realizzazione:
- di un progetto relativo alla riorganizzazione, aggregazione,
potenziamento commerciale della filiera del parmigiano-reggiano
attraverso interventi di immissione diretta sul mercato del prodotto
finito;
- di un progetto relativo alla creazione ed implementazione di
sistemi di certificazione e controllo della qualita', intesa anche
come rintracciabilita' dei prodotti, e della tipicita' nel settore
(specificare quale fra i seguenti: cereali, sementi, patate,
proteoleaginose, florovivaistico).
(indicare solo una delle precedenti tipologie di intervento elencate)
dichiara
- che per la realizzazione degli interventi di cui alla presente
domanda non ha ottenuto contributi da altri Enti pubblici;
- che per la realizzazione degli interventi di cui alla presente
domanda non ha richiesto al medesimo titolo contributi ad altri Enti
pubblici, ovvero ha richiesto contributi ad altri Enti pubblici come
risulta nella specifica dichiarazione allegata;
- di essere a conoscenza delle sanzioni previste dall'articolo 18,
comma 3 della L.R. 15/97 e di non essere stato escluso da
agevolazioni in materia di agricoltura ai sensi della medesima legge
ed articolo;
- di essere a conoscenza che in caso di affermazioni fraudolente o di
utilizzo di documenti contenenti dati non corrispondenti a verita'
sara' passibile delle sanzioni amministrative e penali previste dalla
normativa vigente;
- di accettare le condizioni stabilite dalla Regione per
l'istruttoria della domanda e di obbligarsi alle formalita' relative;
- di esonerare le Amministrazioni statale e regionale da qualsiasi
responsabilita' conseguente ad eventuali danni, che per effetto della
realizzazione o dell'esercizio dell'intervento, dovessero essere
arrecate a persone o ad altri Enti pubblici e privati e di sollevare
le Amministrazioni stesse da ogni azione o molestia.
Allega i seguenti documenti:
data timbro e firma
(1) indicare nome e cognome;
(2) indicare se presidente, amministratore delegato o altro;
(3) indicare l'esatta ragione sociale quale risulta dallo statuto.
ALLEGATO 3
Schema di progetto
1) Dati relativi soggetto proponente:
- forma giuridica;
- organigramma;
- personale e strutture operative;
- partecipazione dei soci al capitale societario e meccanismi di
ripartizione degli utili;
- attivita' prevalenti al momento attuale ed eventuali ulteriori
attivita' che si intendono sviluppare in futuro, anche in relazione
al progetto proposto;
- eventuali esperienze analoghe gia' realizzate.
2) Sintesi del progetto:
- titolo;
- settore di intervento;
- eventuali altri soggetti partecipanti oltre al proponente;
- descrizione e quantificazione degli obiettivi finali e degli
eventuali obiettivi intermedi;
- descrizione dei contenuti e delle singole azioni che si intendono
realizzare;
- benefici attesi con particolare riferimento ai vantaggi per i
produttori agricoli del prodotto di base.
3) Calendario e piano finanziario delle attivita':
- durata del progetto;
- riepilogo dei costi complessivi, suddivisi per singole voci di
spesa come da Allegato 1);
- per i progetti che prevedono una durata poliennale, cronoprogramma
che indichi i livelli di avanzamento delle attivita' (distinte per
singole voci di spesa), i relativi costi e la quantificazione degli
obiettivi intermedi previsti per ciascun anno.".
Visto il favorevole parere espresso al riguardo dalla Commissione
referente "Attivita' produttive" di questo Consiglio regionale,
giusta nota prot. n. 8952 del 18 luglio 2001;
previa votazione palese, mediante apparecchiatura elettronica, che
da' il seguente risultato:
presenti n. 34
assenti n. 16
voti favorevoli n. 23
voti contrari n. -
voti nulli n. 1
astenuti n. 10
delibera:
di approvare le proposte formulate dalla Giunta regionale con
deliberazione in data 3 luglio 2001, progr. n. 1304, riportate nel
presente atto deliberativo.