COMUNICATO
Accordo di programma per l'adozione del Piano territoriale per la promozione dei diritti dell'infanzia e della adolescenza ex Legge 28/8/1997, n. 285. Triennio 2000-2002
Il Presidente della Provincia di Rimini
I Sindaci dei Comuni della provincia di Rimini
Il Presidente della Comunita' Montana Valmarecchia
Il Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale della
Provincia di Rimini
Il Provveditore agli studi
Il Direttore del Centro per la Giustizia minorile della Regione
Emilia-Romagna
Premesso:
- che la Legge 28/8/1997, n. 285 "Disposizioni per la promozione dei
diritti dell'infanzia e della adolescenza" all'art. 1 prevede la
istituzione di un fondo nazionale per l'infanzia e la adolescenza
"finalizzato alla realizzazione di interventi a livello nazionale,
regionale e locale per favorire la promozione dei diritti, la
qualita' della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la
socializzazione dell'infanzia e della adolescenza, privilegiando
l'ambiente ad esse piu' confacente ovvero la famiglia naturale,
adottiva o affidataria, in attuazione della Convenzione sui diritti
del fanciullo resa esecutiva ai sensi della Legge 27 maggio 1991, n.
176 e degli articoli 1 e 5 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104";
- che l'art. 2 demanda alle Regioni la definizione degli ambiti
territoriali di intervento all'interno dei quali gli Enti locali e
gli altri soggetti pubblici aventi competenza nelle materie relative
ai servizi ed alle azioni indicate dalla legge adottino i Piani
territoriali di intervento mediante accordi di programma di cui
all'art. 34 del DLgs 18/8/2000, n. 267 "Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli Enti locali";
- che con decreto interministeriale pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 272 del 21/11/2000 si e' provveduto alla ripartizione
del fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, per il triennio
2000-2002, tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano,
sulla base dei criteri indicati al comma 2 dell'art. 1 della Legge
285/97;
- che la Regione Emilia-Romagna con delibera del Consiglio regionale
n. 156 del 28/2/2001 ha approvato il programma in attuazione della
Legge 285/97 per il triennio 2000-2002, individuando nelle province
gli ambiti territoriali di riferimento, ed ha indicato obiettivi,
criteri di assegnazione delle risorse finanziarie e linee di
indirizzo per la predisposizione dei Piani territoriali d'intervento;
- che i Piani territoriali d'intervento, di durata triennale,
contengono scelte di programma per l'area di azione identificata e
stabiliscono obiettivi da raggiungere attraverso i progetti attuativi
e le specifiche attivita' che li compongono;
- che il finanziamento della Legge 285/97 e' iscritto annualmente nel
bilancio dello Stato e sara' erogato annualmente alle Regioni, alle
Province autonome di Trento e Bolzano ed ai Comuni riservatari con
specifico decreto ministeriale, nel quale verranno definiti le
modalita' e i criteri di riparto delle risorse finanziarie a livello
nazionale;
- che i finanziamenti assegnati alla Regione Emilia-Romagna per la
attuazione dei Piani territoriali d'intervento verranno di
conseguenza erogati annualmente agli Enti locali;
- che per l'anno 2000 le risorse finanziarie assegnate alla Provincia
di Rimini ammontano a Lit. 802.415.739 (Euro 414.413,14);
- che la Regione ha assegnato alla Provincia di Rimini l'ulteriore
somma di Lit. 34.695.000 derivante da risorse regionali a valere
sulla L.R. 40/99 "Promozione delle citta' dei bambini e delle
bambine" allo scopo di rafforzare l'area di interventi previsti
dall'art. 7 della Legge 285/97 riguardanti in modo specifico la
promozione dei diritti dell'infanzia e della adolescenza, ed il
miglioramento della fruizione dell'ambiente urbano e naturale da
parte dei minori.Preso atto:
- che la Provincia di Rimini ha dato avvio gia' da tempo a
consultazioni e confronti con le istituzioni, gli Enti locali e
rappresentanti del terzo settore, allo scopo di effettuare un
monitoraggio del primo Piano provinciale per l'infanzia e la
adolescenza (triennio 1997-1999), e individuare le priorita' e le
linee di indirizzo su cui impostare il Piano per il triennio
2000-2002;
- che in data 27 marzo ultimo scorso si e' svolto un incontro con i
soggetti interessati alla progettazione (Comuni, Azienda Unita'
sanitaria locale, Provveditorato agli studi, Centro di Giustizia
minorile, associazioni e organizzazioni di volontariato che operano
nell'ambito delle problematiche della famiglia e dei minori) nel
corso della quale e' stato istituito un Gruppo tecnico di
coordinamento provinciale, cosi' composto:
- Comuni capofila delle tre aree distrettuali (Rimini, Riccione,
Santarcangelo);
- Comune di Morciano in quanto rappresentante della realta' della
Valconca;
- Provveditorato agli studi;
- Centro di Giustizia minorile;
- Azienda Unita' sanitaria locale di Rimini.
Inoltre, in rappresentanza del Terzo Settore, sono stati designati
rappresentanti della Associazione di volontariato Giovanni XXXIII,
della Coop. Sociale AGESCI, e del Centro di Servizi per il
volontariato "Volontarimini";
- che tale Gruppo tecnico di coordinamento ha costituito un
interfaccia fra il livello provinciale ed il livello di progettazione
comunale, operando in un rapporto di scambio e confronto con la
Provincia, in due direzioni:
- da un lato, nel fornire elementi di conoscenza per la
individuazione delle direttive del Piano provinciale, mediante
l'analisi dei bisogni e delle risorse esistenti nelle singole realta'
locali;
- dall'altro, nel sostenere la progettazione locale, assicurando la
coerenza con le indicazioni regionali e provinciali.
Dato atto che per quanto riguarda le spese per ciascun progetto, sono
state rispettate le indicazioni regionali contenute nella delibera
del Consiglio regionale n. 156 del 28/2/2001, relativamente alle
tipologie di progetti, interventi e azioni ammessi a finanziamento ed
alle percentuali di partecipazione che gli Enti locali, titolari
della progettazione, devono garantire.
Visti gli atti della Conferenza di servizio svoltasi in data
22/6/2001 per la conclusione dell'accordo di programma per il Piano
territoriale di interventi di cui trattasi.
Tutto cio' premesso e considerato, tra le parti si conviene e si
stipula il seguente accordo di programma per l'adozione del Piano
territoriale d'intervento relativo al territorio della provincia di
Rimini.
Articolo 1
Finalita' dell'accordo
Le Amministrazioni con il seguente accordo approvano il Piano
territoriale di intervento provinciale per il triennio 2000-2002
allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto,
elaborato nel rispetto dei criteri enunciati dalla Legge 285/97, e
delle indicazioni contenute nella delibera del Consiglio regionale n.
156 del 28/2/2001, e si impegnano alla sua realizzazione ciascuno
secondo le proprie specifiche competenze.
Articolo 2
Articolazione del Piano in progetti
Le Amministrazioni danno atto che il Piano territoriale di intervento
della Provincia di Rimini e' articolato in progetti esecutivi per
aree distrettuali, ciascuno composto di diversi interventi:
- Distretto di Rimini;
- Distretto di Rimini Nord con Comune capofila Santarcangelo di
Romagna;
- Distretto di Rimini Sud con Comune capofila Riccione.I Comuni
attribuiscono alla Provincia di Rimini la titolarita' del progetto
"La tutela dei diritti fra scuola e territorio" avente
caratteristiche sovradistrettuali, con conseguente assegnazione dei
finanziamenti. Alla Provincia e' attribuita la funzione di capofila
del progetto.
Gli interventi previsti da ciascun progetto esecutivo dovranno essere
avviati entro il termine di 90 giorni dalla data di comunicazione
dell'avvenuta approvazione del Piano da parte della Regione
Emilia-Romagna.
Qualora, entro il termine indicato, non fosse possibile avviare tutti
gli interventi previsti, il Comune capofila, insieme ai soggetti
coinvolti nell'attuazione del progetto, potra' destinare le risorse
non utilizzate per altri interventi all'interno del progetto
medesimo.
In tale evenienza il Comune interessato dovra' darne preventivamente
informazione alla Provincia che attivera' il Gruppo tecnico di
coordinamento provinciale di cui al successivo art. 7.
Articolo 3
Progetto di iniziativa provinciale
Nell'ambito del Piano territoriale per l'infanzia e la adolescenza,
la Provincia di Rimini promuove un progetto finanziato con proprie
risorse di bilancio, avente per oggetto la sperimentazione di forme
di sostegno alla genitorialita' da attuarsi da parte dei Comuni,
nella forma di contributi alle famiglie che scelgano di occuparsi
personalmente della cura dei figli nel periodo della astensione
facoltativa dal lavoro dopo la nascita del figlio.
La finalita' sottesa a tale sperimentazione e' quella di ampliare le
possibilita' di scelta delle famiglie, rispetto alle modalita' di
cura dei figli nel primo anno di vita.
Articolo 4
Aspetti finanziari
Il Piano, di durata triennale (2000-2002) viene approvato per la
parte relativa ai progetti immediatamente attuabili indicati per
l'anno 2000, con la possibilita' di presentare modifiche ed
integrazioni negli anni successivi a seguito della verifica dei
progetti medesimi.
Le parti concordano che il costo del Piano territoriale per l'anno
2000 e' di Lit. 1.441.165.739 di cui Lit. 802.415.739 da
finanziamento del Fondo previsto dalla Legge 285/97, Lit. 34.695.000
dal finanziamento derivante dalla L.R. 40/99, Lit. 604.055.000 a
carico dei bilanci dei Comuni, della Provincia e della Azienda Unita'
sanitaria locale.
La somma di Lit. 80.000.000 messa a disposizione dalla Provincia per
il progetto sperimentale di iniziativa provinciale di cui all'art. 3
del presente accordo, e' oggetto di contabilizzazione separata, in
quanto destinata esclusivamente alla realizzazione del progetto
sperimentale a sostegno della genitorialita'.
Per le annualita' successive si procedera' alla approvazione dei
piani finanziari in seguito alla assegnazione dei finanziamenti da
parte della Regione Emilia-Romagna.
Articolo 5
Impegni delle Amministrazioni
Le Amministrazioni aderenti al presente accordo si impegnano a
realizzare gli interventi previsti nei territori di loro competenza,
nei termini e modalita' definiti nel Piano stesso.
Le parti convengono che la Regione destini ai Comuni capofila il
finanziamento previsto per la realizzazione degli interventi, che lo
gestiranno nei territori concordati fra le parti medesime.
I Comuni e la Provincia concordano, conformemente a quanto disposto
dalla citata delibera regionale, di assumere l'impegno di finanziare
il progetto per la quota loro spettante, secondo quanto indicato nel
piano finanziario unito quale parte integrante e sostanziale del
Piano territoriale provinciale. I Comuni e la Provincia di Rimini
assumono l'impegno di seguire l'esecuzione dei progetti di propria
competenza, curandone gli aspetti operativi di realizzazione e
provvedendo, ove necessario, alla stipula di apposite convenzioni con
gli eventuali soggetti privati coinvolti nell'attuazione dei
progetti. Gli stessi provvedono inoltre ad assicurare l'attivita'
amministrativo-contabile di gestione del progetto, provvedendo alla
attivita' di rendicontazione della spesa sostenuta, nei termini che
verranno concordati e definiti dalla Regione Emilia-Romagna.
L'Azienda Unita' sanitaria locale della Provincia di Rimini si
impegna sin d'ora a garantire la gestione dei progetti programmati ad
essa delegati dai Comuni, ed a partecipare, per quanto di sua
competenza, a tutti i progetti indicati nel Piano.
Il Provveditorato agli studi ed il Centro di Giustizia minorile
assicurano la propria disponibilita' ed ogni opportuna collaborazione
alla realizzazione dei progetti previsti dal Piano, e la
partecipazione ai percorsi proposti.
Le Amministrazioni aderenti al presente accordo si impegnano a
garantire la partecipazione al Gruppo tecnico di coordinamento di cui
al successivo art. 7 e ad attivare e/o mantenere forme di
coordinamento con lo stesso, assicurando altresi' la partecipazione
del Terzo Settore.
Le Amministrazioni si impegnano, inoltre, ad avviare i progetti entro
90 giorni dalla approvazione del Piano da parte della Regione
Emilia-Romagna e a seguire i percorsi di gestione, valutazione e
monitoraggio previsti dal Piano stesso.
Articolo 6
Funzioni di vigilanza
Le Amministrazioni convengono di istituire un Collegio di vigilanza
ai sensi dell'art. 34 del DLgs 267/00, di cui fanno parte:
- il Presidente della Provincia o suo delegato;
- il Prefetto;
- i Sindaci dei Comuni di Rimini, Riccione, Santarcangelo di Romagna;
- il Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale;
- il Provveditore agli studi;
- il Direttore del Centro per la Giustizia minorile della Regione
Emilia-Romagna;
con il compito di vigilare sulla corretta esecuzione dell'accordo di
programma.
Il Collegio di vigilanza, una volta appurati ritardi o negligenze
nella realizzazione degli interventi, provvede a darne immediata
comunicazione agli altri soggetti firmatari dell'accordo al fine di
concordare soluzioni o interventi da adottare.
La Provincia assicura il coordinamento e la messa a disposizione
degli strumenti necessari all'effettivo esercizio del controllo da
parte del Collegio.
Articolo 7
Gruppo tecnico di coordinamento provinciale
Le Amministrazioni confermano il Gruppo tecnico di coordinamento
provinciale che si e' costituito nella fase preliminare alla
elaborazione del Piano, ed e' composto da:
- Comuni capofila delle tre aree distrettuali (Rimini, Riccione,
Santarcangelo);
- Comune di Morciano in quanto rappresentante della realta' della
Valconca;
- Provveditorato agli studi;
- Centro di Giustizia minorile
- Azienda Unita' sanitaria locale di Rimini;
- in rappresentanza del Terzo Settore: Associazione di volontariato
Giovanni XXXIII, Coop. sociale AGESCI e Centro di Servizi per il
volontariato "Volontarimini";
e gli riconoscono compiti di monitoraggio in itinere sullo stato di
avanzamento dei singoli progetti, da realizzarsi con cadenza
quadrimestrale, e la valutazione ex post sui risultati raggiunti dai
singoli progetti e dal Piano nella sua impostazione generale.
Il Gruppo tecnico di coordinamento relazionera' sui risultati delle
valutazioni al Collegio di vigilanza di cui al precedente art.5.
Inoltre il Gruppo tecnico dovra' esprimersi sulle eventuali proposte
di variazione del Piano, provenienti dai Comuni capofila dei progetti
distrettuali.
Articolo 8
Eventuale procedimento di arbitrato
Le vertenze che dovessero sorgere fra gli Enti aderenti all'accordo
di programma, e che non si possano definire in via amministrativa,
saranno definite da un Collegio di tre arbitri, di cui uno nominato
dal Tribunale di Rimini, con funzione di Presidente ed uno ciascuno
in rappresentanza delle Parti; il Collegio in questione decidera'
secondo legge.
Articolo 9
Eventuali modifiche future
Eventuali modifiche sono possibili, purche' concordate dai soggetti
pubblici coinvolti nella progettazione e realizzazione degli
interventi e/o in caso di variazione delle risorse statali e
regionali assegnate.
Articolo 10
Durata dell'accordo e sua conclusione
Il presente accordo ha durata triennale e si concludera' ad avvenuta
ultimazione dei programmi e degli interventi previsti nel Piano
territoriale di intervento allegato al presente atto quale sua parte
integrante e sostanziale.
Articolo 11
Pubblicazione dell'accordo
L'Amministrazione provinciale trasmettera' alla Regione
Emilia-Romagna il presente accordo di programma entro i termini
concordati con la Regione stessa, per l'approvazione del Piano
territoriale, e per la pubblicazione dello stesso Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le Parti si
sottoscrivono come segue:
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA IL PROVVEDITORE
DI RIMINI AGLI STUDI
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
per IL DIRETTORE IL PRESIDENTE
DEL CENTRO DELLA COMUNITA'
PER LA GIUSTIZIA MINORILE MONTANA VALMARECCHIA
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA IL SINDACO DEL
UNITA' SANITARIA LOCALE COMUNE DI RIMINI
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI RICCIONE DI SANTARCANGELO
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI MISANO A. DI CATTOLICA
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI POGGIO BERNI DI TORRIANA
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI VERUCCHIO DI CORIANO
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI GEMMANO DI MONTESCUDO
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI MONDAINO DI MONTECOLOMBO
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
per IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI MORCIANO DI R. DI SALUDECIO
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI SAN CLEMENTE DI MONTEFIORE CONCA
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE IL SINDACO DEL COMUNE
DI MONTEGRIDOLFO DI SAN GIOVANNI IN MARIGNANO
(Legale rappresentante) (Legale rappresentante)
(firma illeggibile) (firma illeggibile)
IL SINDACO DEL COMUNE
DI BELLARIA - IGEA MARINA
(Legale rappresentante)
(firma illeggibile)