DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 marzo 2000, n. 715
Valutazione impatto ambientale (VIA) su progetto di ristrutturazione e riqualificazione tecnologica-ambientale impianto di termoutilizzazione di RSU a Granarolo Emilia (BO) presentato da SEABO SpA. Presa d'atto di determinazioni da Conferenza dei Servizi e autorizzazioni concesse (L.R. 9/99, Titolo III)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, del "Progetto di ristrutturazione
e riqualificazione tecnologica-ambientale dell'impianto di
termoutilizzazione di rifiuti solidi urbani di Granarolo dell'Emilia
(BO)" presentato da SEABO SpA, che potra' essere realizzato
direttamente da SEABO o da Societa' di scopo controllata, poiche'
esso e', nel complesso, ambientalmente compatibile, in quanto
l'impatto ambientale derivante dalla ristrutturazione dell'impianto
e' inferiore a quello prodotto dall'impianto esistente, secondo gli
esiti della apposita Conferenza di Servizi conclusasi il 15 marzo
2000;
b) di autorizzare, quindi, la realizzazione del progetto di impianto
di cui al punto a) a condizione che siano realizzate le prescrizioni
definite nel rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che
costituisce l'Allegato A, parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione, ai punti C.1., C.2. e C.3. e di seguito
sinteticamente riportate:
1) come previsto dal Piano infraregionale di smaltimento rifiuti
della Provincia di Bologna: a) l'impianto in oggetto e' autorizzato a
trattare una quantita' massima di 180.000 tonn/anno di rifiuti; b) il
sito impiantistico dovra' essere sottoposto ai controlli necessari
per la certificazione ISO 14001 e per la certificazione secondo il
modello EMAS;
2) una volta cessata l'attivita' dell'impianto esistente dovra'
essere eseguita una bonifica della struttura che rimarra' in sito;
3) la ciminiera esistente dovra' essere demolita;
4) per quanto riguarda la fossa di stoccaggio dei rifiuti si
prescrivono opere di manutenzione ed il controllo dello stato attuale
di conservazione della struttura;
5) si richiede lo sfruttamento di risorse alternative rispetto
all'utilizzo di acque profonde, quali le acque superficiali non
idropotabili, e il riuso delle acque utilizzate, nei processi; in
particolare devono essere ridotti notevolmente i prelievi da falda
profonda. Si richiede pertanto un approfondimento progettuale da
parte di SEABO che porti ad un uso delle acque della falda profonda
limitato allo stretto quantitativo necessario, valutando e
documentando le possibili fonti alternative. Si deve anche valutare
la possibilita' di un uso integrato delle acque raccolte nella vasca
di laminazione prevista per il CAAB;
6) si prescrive il riutilizzo delle acque meteoriche di dilavamento,
provenienti dai piazzali e dai coperti;
7) si richiede un approfondimento progettuale da parte di SEABO che
porti ad individuare modalita' di recupero delle acque di processo,
reimpiegando le acque di spurgo delle torri evaporative nell'unita'
abbattimento inquinanti, con l'obiettivo, gia' ipotizzato nel SIA, di
ottenere un risparmio di circa 150.000 t/a di acqua grezza;
8) si prescrive l'attuazione di un monitoraggio piezometrico e
qualitativo delle acque di falda secondo quanto indicato al punto
C.3.2.;
9) si prescrive la realizzazione di una saracinesca di sicurezza
sulla condotta fognaria interna che raccoglie anche le acque
meteoriche e/o i reflui eventualmente e incidentalmente versati sulle
pavimentazioni interne alla proprieta';
10) durante la fase di cantiere dovranno essere poste tutte le
cautele atte a non arrecare inconvenienti ambientali e interferenze
al normale svolgimento dell'attivita' dell'impianto di
termovalorizzazione, secondo a quanto previsto al punto C.2.3.;
11) si prescrive, con una portata di 163.000 Nmc/h, le seguenti
concentrazioni degli inquinanti in emissione:
Inquinante limiti di emissione prescritti
Media oraria Media giornaliera (mg/Nmc) (mg/Nmc)
Polveri 30 5
NOx 400 150
SOx 200 25
CO 100 35
SOV (C/tot) 20 10
HC1 40 5
HF 4 1
Cd+T1 0.05** 0.03**
Hg 0.05** 0.05**
Metalli*** 0.5** 0.5**
PCDD+PCDF 0.1*ng/Nmc 0.1*ng/Nmc
IPA 0.01* 0.01*
* si riferisce ad un periodo di campionamento di 8 ore ** si
riferisce ad un periodo di campionamento di 1 ora. Devono essere
considerate le quantita' di inquinante presenti nell'effluente
gassoso sotto forma di polvere, gas e vapore *** all. 1: Sb, As, Pb,
Cr, Co, Cu, Mn, Ni, V, Sn
12) e' fatto obbligo al proponente di predisporre un programma di
monitoraggio e di mantenere un monitoraggio costante dell'area
interessata, secondo quanto previsto al punto C.3.1.;
13) l'intervento dovra' prevedere un potenziamento
dell'equipaggiamento ecologico andando ad implementare le strutture
naturali presenti. A tal fine si prescrive l'elaborazione di un
progetto esecutivo di inserimento ambientale, secondo le indicazioni
contenute al punto C.3.6.;
14) si prescrive l'esecuzione di un piano di monitoraggio per
verificare post operam gli effettivi livelli sonori in prossimita'
dei ricettori sensibili. Tale piano di monitoraggio dovra' essere
concordato con gli Enti preposti;
15) si richiede l'elaborazione di uno studio di fattibilita' per lo
sviluppo della rete di teleriscaldamento, oltre alle aree attualmente
gia' servite ed oltre agli interventi della zona CAAB/CAM (Comune di
Bologna), ad ulteriori aree urbane;
16) a seguito della realizzazione della Lungo Savena, e' fatto
obbligo alla Societa' SEABO, in collaborazione con il Comune di
Bologna, Castenaso, Granarolo e Provincia di Bologna, di valutare
percorsi alternativi alla viabilita' di accesso e di uscita
dall'impianto di termovalorizzazione;
17) gli elaborati e gli approfondimenti di cui ai punti 5), 6), 7),
8), 13) dovranno essere presentati da SEABO alla Provincia di Bologna
prima della comunicazione di inizio lavori, al fine dell'ottenimento
del nulla osta da parte della Provincia stessa in accordo con i
Comuni interessati, ARPA e Aziende Unita' sanitarie locali;
18) gli elaborati e gli approfondimenti di cui ai punti 12), 14) e
15) dovranno essere presentati da SEABO alla Provincia di Bologna
contestualmente alla domanda di autorizzazione all'esercizio;
c) di autorizzare, inoltre la realizzazione del progetto di impianto
di cui al punto a) a condizione che siano realizzate le seguenti
prescrizioni del Comando provinciale Vigili del fuoco di Bologna:
1) le strutture di elevazione devono possedere idonee caratteristiche
di resistenza al fuoco;
2) l'impianto idrico antincendio deve coprire l'intera attivita' e
possedere idonee caratteristiche di autonomia, pressione e portata;
3) le eventuali aree non facilmente raggiungibili dall'esterno devono
essere dotate di impianti automatici di spegnimento;
4) tutte le vie di esodo devono essere conformi al DPR 547/55 e
successive modifiche e interpretazioni;
5) l'autorimessa deve essere adeguatamente compartimentata dal
deposito pneumatici;
6) la rete di distribuzione del gas deve essere conforme al DM
24/11/1984;
d) di dare atto che il Comune di Granarolo ha rilasciato, con
prescrizioni, la concessione edilizia alla realizzazione del progetto
di impianto in oggetto con atto n. 2925 del 16 marzo 2000, che
costituisce l'Allegato B, parte integrante e sostanziale della
presente delibera;
e) di dare atto che il Comune di Granarolo ha, inoltre, rilasciato,
con prescrizioni, la autorizzazione allo scarico delle acque reflue
in pubblica fognatura, con atto n. 23 del 16 marzo 2000 che
costituisce l'Allegato C, parte integrante e sostanziale della
presente delibera;
f) di dare atto che la Provincia di Bologna ha rilasciato, con
prescrizioni, la approvazione del progetto e la autorizzazione alla
realizzazione degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione
tecnologica-ambientale dell'impianto di termoutilizzazione di rifiuti
urbani, speciali non pericolosi e pericolosi sito in Via del Frullo
in comune di Granarolo dell'Emilia (BO), ai sensi dell'art. 27 del
DLgs 22/97 e successive modificazioni, che costituisce l'Allegato D,
parte integrante e sostanziale della presente delibera;
g) di dare atto che il Comando provinciale Vigili del fuoco di
Bologna ha rilasciato, con prescrizioni, il parere preliminare
positivo alla realizzazione del progetto di impianto in oggetto, che
costituisce l'Allegato E, parte integrante e sostanziale della
presente delibera;
h) di stabilire che dovra' essere integralmente rispettato quanto
stabilito nella concessione edilizia del Comune di Granarolo
dell'Emilia, di cui al precedente punto d), nella autorizzazione allo
scarico delle acque reflue in pubblica fognatura del Comune di
Granarolo dell'Emilia, di cui al precedente punto e), nella
approvazione del progetto ed autorizzazione alla realizzazione degli
interventi della Provincia di Bologna di cui al precedente punto f) e
del parere preliminare positivo alla realizzazione del progetto del
Comando provinciale Vigili del fuoco di Bologna, di cui al precedente
punto g);
i) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
copia del presente atto deliberativo alla proponente societa' SEABO
SpA;
l) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva
competenza, copia del presente atto alla Provincia di Bologna, ai
Comuni di Bologna, Castenaso e Granarolo dell'Emilia, all'ARPA -
Sezione provinciale di Bologna, all'Azienda Unita' sanitaria locale
di Bologna Nord - Dipartimento di Prevenzione;
m) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 9/99,
copia del presente atto deliberativo al Ministero dell'Industria,
Commercio e Artigianato, al Ministero dell'Ambiente ed al Ministero
della Sanita', anche ai fini dell'esercizio delle funzioni previste
dell'art. 14, comma 3, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modifiche ed integrazioni;
n) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7, della L.R. 9/99, che
l'efficacia temporale della presente valutazione di impatto
ambientale e' fissata in anni 5.
(omissis)