REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 marzo 2000, n. 559

Linee guida per l'attivazione dell'assistenza chirurgica a ciclo diurno (day surgery)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Visto il DLgs 502/92, come modificato dal DLgs 517/93, il quale,                
all'art. 4, comma 10, affida alle Regioni il compito di provvedere              
alla riorganizzazione di tutti i Presidi ospedalieri sulla base delle           
disposizioni di cui all'art. 4, comma 3, della Legge 412/91, che                
prevedono, tra l'altro, l'adozione del modello delle aree funzionali            
con presenza obbligatoria di posti letto di assistenza a ciclo                  
diurno;                                                                         
richiamata la propria deliberazione 2272/96 con la quale si e'                  
provveduto ad impartire alle Aziende sanitarie linee guida per la               
rimodulazione della rete ospedaliera della regione Emilia-Romagna;              
tenuto conto:                                                                   
- della necessita' di rivedere ed integrare la programmazione e la              
riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera regionale in                
termini di scelte di modelli organizzativi piu' consoni alle                    
richieste di salute dei cittadini, che rispondano a criteri di                  
efficacia, efficienza ed economicita';                                          
- dell'esigenza di procedere a ricercare ed attuare forme di                    
assistenza sanitaria alternativa al ricovero ordinario, di pari o               
superiore efficacia, quali quelle offerte dal modello organizzativo             
dell'assistenza ospedaliera diurna;                                             
rilevato che il Piano sanitario nazionale per il triennio 1998/2000,            
nel tracciare linee di indirizzo generali per la razionalizzazione ed           
il miglioramento dei servizi sanitari pubblici indica, fra le                   
strategie per il cambiamento del sistema, la individuazione di quelle           
forme di assistenza che, pur rispondendo al principio dell'efficacia            
clinica, risultano inappropriate rispetto alle specifiche necessita'            
assistenziali, in quanto sproporzionate nei tempi, nelle modalita' di           
erogazione o nella quantita' di prestazioni fornite, nonche' gli                
interventi e le prestazioni comunque sostituibili da altre con un               
rapporto costo-efficacia piu' soddisfacente, facendo esplicito                  
riferimento a quelle prestazioni attualmente erogate in degenza                 
ospedaliera che potrebbero essere piu' appropriatamente fornite in              
regime di assistenza diurna;                                                    
dato atto che con delibera 1235/99, esecutiva ai sensi di legge, il             
Consiglio regionale ha adottato il Piano sanitario regionale per il             
triennio 1999/2001;                                                             
rilevato che tale documento, anche in riferimento agli indirizzi                
generali fissati dal Piano sanitario nazionale:                                 
- delinea le politiche per il miglioramento della qualita' dei                  
servizi offerti ai cittadini, in relazione anche alla necessita'                
clinica ed assistenziale dei servizi, alla appropriatezza e alla                
tempestivita' degli interventi e alla rispondenza dei servizi alle              
aspettative e alle preferenze dei loro destinatari;                             
- indica gli obiettivi di innovazione e di modernizzazione del                  
sistema relativamente ai servizi offerti, alle forme della produzione           
dei servizi stessi ed alle modalita' della loro offerta ai cittadini;           
- individua una serie di programmi speciali per il miglioramento                
della qualita' dell'assistenza, fra i quali quello finalizzato                  
all'avvio delle attivita' di chirurgia di giorno (day surgery), le              
quali sono dirette a:                                                           
- facilitare i pazienti e le loro famiglie, da un punto di vista                
psicologico e sociale, riducendo la durata della degenza e                      
assicurando pari efficacia dei trattamenti associata a maggiore                 
appropriatezza;                                                                 
- ridurre le complicanze legate all'ospedalizzazione prolungata;                
- semplificare le procedure di accesso ai servizi, assicurando tempi            
di risposta sanitaria piu' rapidi e conseguentemente ridurre le liste           
di attesa per interventi chirurgici;                                            
- facilitare la comunicazione e l'integrazione tra ospedale e                   
territorio creando una continuita' tra il domicilio e l'ospedale;               
- ottimizzare l'utilizzo delle risorse;                                         
convenuto che l'attivita' di chirurgia di giorno rappresenta uno                
degli elementi fondamentali, in termini di scelte di modelli                    
organizzativi, piu' consoni alle richieste di salute dei cittadini              
per quanto concerne la riorganizzazione complessiva della rete                  
ospedaliera regionale;                                                          
ritenuto quindi, sulla base delle considerazioni sopra esposte ed in            
attuazione delle disposizioni del Piano sanitario regionale                     
1999/2001, di promuovere l'attivita' di chirurgia di giorno                     
impartendo alle Aziende sanitarie specifiche linee guida dirette a              
garantire l'attivazione ed il funzionamento secondo criteri omogenei            
di tale modello organizzativo;                                                  
dato atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della L.R. 19 novembre                
1992, n. 41 e del punto 3.1 della deliberazione 2541/95, dei pareri             
favorevoli sulla presente deliberazione espressi:                               
- dal Responsabile del Servizio Presidi ospedalieri, dott. Sergio               
Venturi, in ordine alla regolarita' tecnica;                                    
- dal Direttore generale alla Sanita', dott. Franco Rossi, in merito            
alla legittimita';                                                              
su proposta dell'Assessore alla Sanita',                                        
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare le "linee guida" di cui all'allegato, parte                     
integrante e sostanziale della presente deliberazione, quali                    
indicazioni generali alle Aziende sanitarie per l'attivazione,                  
l'organizzazione ed il funzionamento delle attivita' di chirurgia di            
giorno (day surgery);                                                           
2) di pubblicare integralmente il presente provvedimento nel                    
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                              
ALLEGATO                                                                        
Linee guida per l'attivazione dell'assistenza chirurgica a ciclo                
diurno (day surgery)                                                            
Premessa                                                                        
Le profonde modificazioni tecnologiche degli ultimi vent'anni in                
campo diagnostico e terapeutico hanno cambiato radicalmente gli                 
approcci sanitari a molti problemi di salute.                                   
Emergono anche nuovi modelli assistenziali ed organizzativi che ben             
si adattano alla necessita' di migliorare la risposta ai bisogni dei            
cittadini mediante la diversificazione delle offerte                            
terapeutiche/assistenziali in funzione della diversa intensita' delle           
cure necessarie.                                                                
In ambito chirurgico la mancanza di diversificazione nell'approccio a           
pazienti con diversa gravita' o complessita' si traduce spesso in               
disagio per i cittadini e, non secondariamente, in un non necessario            
consumo di giornate di degenza e di altre risorse.                              
Il modello offerto dalla day surgery, reso possibile dalla evoluzione           
delle tecniche chirurgiche e anestesiologiche, puo' rappresentare una           
soluzione per un uso piu' appropriato e razionale delle risorse in              
tale ambito.                                                                    
Tale modello organizzativo si va affermando in tutti i Paesi                    
occidentali, pur con diversa penetranza. La day surgery e'                      
complessivamente fenomeno in espansione, espressione di una generale            
tendenza alla razionalizzazione e alla riorganizzazione delle                   
attivita' chirurgiche, che privilegia la primarizzazione delle cure e           
la deospedalizzazione.                                                          
Nel nostro Paese, in assenza di normativa specifica, stanno nascendo            
esperienze di vario tipo. Una recente verifica presso le Aziende                
sanitarie ha messo in evidenza una grande varieta' di approcci                  
organizzativi (unita' autonoma, unita' di degenza dedicata                      
multidisciplinare, unita' di degenza dedicata monospecialistica e               
posti letto dedicati nell'unita' di degenza ordinaria),                         
amministrativi e tecnici, in riferimento alle aree cliniche                     
specialistiche impegnate in tale attivita' e alle tipologie di                  
intervento.                                                                     
1. Il contesto legislativo e normativo di riferimento                           
La realizzazione di attivita' di day surgery trova legittimazione in            
ambito nazionale nella Legge del 18 luglio 1996,  n.382 "Disposizioni           
urgenti nel settore sanitario" e in ambito regionale da quanto                  
proposto nelle linee guida per la "Rimodulazione della rete                     
ospedaliera in Emilia-Romagna".                                                 
Quest'ultimo documento programmatico, nell'intento di ristrutturare             
la rete ospedaliera, avvia un ripensamento complessivo sulle                    
tipologie di prestazioni e di servizi socio-sanitari resi disponibili           
per la popolazione, con l'obiettivo di predisporre un ventaglio                 
flessibile di offerta, che tenga in particolare considerazione gli              
aspetti di efficacia, appropriatezza ed economicita'.                           
Un'altra opportunita', in ambito regionale, per l'avvio di nuove                
modalita' organizzative delle cure chirurgiche, e' offerta dalla                
"Direttiva per l'istituzione dei Dipartimenti ospedalieri", che                 
supera l'attuale struttura divisionale degli ospedali e propone un              
approccio organizzativo che si basa sulla programmazione integrata              
delle attivita' e un utilizzo razionale e condiviso delle risorse.              
Le attivita' di ricovero ospedaliero in regime diurno sono state                
regolate, per la prima volta, attraverso il DPR 20/10/1992, "Atto di            
indirizzo e coordinamento alle Regioni per l'attivazione dei posti di           
assistenza a ciclo diurno negli ospedali", che stabilisce le                    
modalita' di erogazione di prestazioni di carattere diagnostico,                
terapeutico e riabilitativo che non comportano la necessita' di                 
ricovero ordinario.                                                             
In ambito regionale, a seguito di questo decreto, sono state                    
predisposte "Linee guida per il corretto funzionamento e                        
potenziamento dei posti letto di assistenza a ciclo diurno (day                 
hospital)" (deliberazione della Giunta regionale n. 2273 del                    
17/1/1996), che in coerenza con la logica dipartimentale introdotta,            
suggeriscono di adottare un modello di tipo trasversale di day                  
hospital che comprenda piu' unita' operative, vantaggioso anche dal             
punto di vista della gestione di personale e tecnologie.                        
Per quanto riguarda specificamente la day surgery, l'unico                      
riferimento legislativo e' la Legge n. 421 del 23 ottobre 1992 che              
prevede all'art. 1, lettera n, "appropriate forme di incentivazione             
per il potenziamento dei servizi ospedalieri diurni", ed afferma che            
"nell'ambito della sperimentazione gestionale deve trovare spazio               
(omissis) l'introduzione di metodologie orientate ad una                        
umanizzazione dell'atto medico e ad un razionale utilizzo delle                 
risorse, anche attraverso il ricorso a nuove modalita' operative.               
Sono opportune, a tale proposito, sperimentazioni mirate su aspetti             
specifici, quali per esempio, gli interventi di chirurgia                       
ambulatoriale e di breve degenza, gia' largamente sperimentati in               
altri Paesi, per una pluralita' di patologie chirurgiche".                      
Non esiste dunque una legislazione nazionale che regolamenti le                 
attivita' di day surgery e quanto proposto per l'assistenza                     
ospedaliera a ciclo diurno non si adatta completamente a questo                 
modello organizzativo per cui e' necessario prevedere indirizzi e               
regolamentazioni specifiche.                                                    
Il Consiglio Superiore di Sanita', a partire dal 1992, ha prodotto              
tre distinti documenti sulla base dei quali nel 1996 l'Agenzia per i            
Servizi sanitari regionali ha elaborato una "Proposta per la                    
regolamentazione degli interventi chirurgici e delle procedure                  
interventistiche diagnostiche e/o terapeutiche da effettuare in                 
regime di assistenza chirurgica a ciclo diurno".                                
Le definizioni che sono di seguito riportate, provengono da questa              
ultima fonte.                                                                   
2. Definizione di "day surgery"                                                 
- Chirurgia ambulatoriale: la possibilita' clinica, organizzativa ed            
amministrativa di effettuare interventi chirurgici od anche procedure           
diagnostiche e/o terapeutiche invasive e seminvasive praticabili                
senza ricovero e senza necessita' di osservazione postoperatoria, in            
studi medici, ambulatori o ambulatori protetti, in anestesia locale             
e/o locoregionale;                                                              
- chirurgia di giorno/day surgery: la possibilita' clinica,                     
organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici             
od anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e                     
seminvasive in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno,            
in anestesia locale, locoregionale o generale. Qualora il ricovero              
preveda la presenza del degente per 24 ore, si parla di "one day                
surgery".                                                                       
3. Obiettivi per la istituzione delle funzioni di day surgery                   
I principali obiettivi di questo modello di cura chirurgica nel caso            
di problemi chirurgici definiti dalla letteratura scientifica                   
"minori" in relazione alle caratteristiche della patologia, alle                
condizioni del paziente e alle tecniche di intervento, sono i                   
seguenti:                                                                       
- facilitare i pazienti e le loro famiglie, da un punto di vista                
psicologico e sociale riducendo la durata della degenza e assicurando           
pari efficacia dei trattamenti associata a maggiore appropriatezza;             
- ridurre le complicanze legate all'ospedalizzazione prolungata;                
- semplificare le procedure di accesso ai servizi, assicurando tempi            
di risposta sanitaria piu' rapidi e conseguentemente ridurre le liste           
di attesa per interventi chirurgici;                                            
- facilitare la comunicazione e l'integrazione tra ospedale e                   
territorio creando una continuita' tra il domicilio e l'ospedale;               
- ottimizzare l'utilizzo delle risorse;                                         
tali obiettivi possono essere raggiunti mediante una specifica                  
organizzazione che consenta di erogare una assistenza chirurgica di             
pari efficacia rispetto a quella tradizionale. Il risparmio di                  
risorse comportera' la conseguenza della erogazione di una assistenza           
migliore ai pazienti affetti da patologie chirurgiche piu'                      
impegnative.                                                                    
Il concetto della centralita' del paziente e della integrazione dei             
servizi sono i riferimenti cardine per l'organizzazione di un                   
servizio di chirurgia di giorno.                                                
Nessun programma di potenziamento della chirurgia di giorno puo'                
essere attivato senza il convincimento e la partecipazione degli                
operatori, dei professionisti, dei pazienti e dei loro familiari.               
Particolare rilevanza riveste il coinvolgimento dei dirigenti medici            
di Chirurgia e delle specialita' chirurgiche, di Anestesia e                    
Rianimazione e dei servizi di diagnosi, con l'individuazione di                 
responsabilita' specifiche da valutare anche al momento della                   
definizione della retribuzione di posizione e di risultato.                     
Il concetto della centralita' del paziente e della integrazione dei             
servizi sono i riferimenti cardine per l'organizzazione di un                   
Servizio di Chirurgia di giorno.                                                
Centralita' del paziente significa programmazione delle attivita'               
intorno alle necessita' ed alle aspettative dei pazienti e non                  
intorno a quelle degli operatori e della struttura, tenuto conto                
delle esigenze di sicurezza ed efficacia.                                       
Il concetto di centralita' del paziente e' fondamento della                     
organizzazione e si traduce nella programmazione accurata dei tempi e           
delle attivita' e nella gestione delle informazioni (registrazione,             
disponibilita' all'uso da parte degli operatori coinvolti, gestione             
dei flussi dovuti, aspetti relazionali).                                        
La dimissione a breve termine, nella stessa giornata dell'intervento            
chirurgico, presuppone una alta qualita' della prestazione, una                 
assoluta garanzia di sicurezza della stessa, una ripresa totale delle           
funzioni psico-fisiche del paziente che puo' cosi beneficiare della             
possibilita' di rientrare al proprio domicilio, piu' accogliente dal            
punto di vista affettivo e piu' idoneo alle sue necessita' umane.               
Nell'assistenza successiva, oltre ai familiari/accompagnatori, deve             
opportunamente essere coinvolto il medico di Medicina generale, che             
deve essere informato delle eventuali richieste assistenziali da                
parte dei propri pazienti (anche secondo quanto previsto dal                    
contratto dei medici di Medicina generale e dalle procedure del Capo            
VI dello stesso).                                                               
Per consolidare il processo di avvio delle attivita' di day surgery             
e' opportuno realizzare uno stretto collegamento, a livello                     
aziendale, con i medici di Medicina generale, anche per le fasi                 
preliminari alla selezione del paziente.                                        
4. Risultati attesi                                                             
- Riduzione progressiva e tendenziale azzeramento in un triennio                
delle degenze preoperatorie riferite ad interventi chirurgici                   
eseguiti in elezione, come conseguenza dell'attivita' programmata;              
- attivazione delle unita' di degenza diurna chirurgica in tutte le             
Aziende sanitarie;                                                              
- eseguire in chirurgia di giorno, entro il 2001, almeno il 70% degli           
interventi individuati dall'elenco regionale allegato: tale obiettivo           
sara' incentivato dal passaggio nella fascia tariffaria di day                  
hospital chirurgico della totalita' degli interventi contenuti                  
nell'allegato, anche se effettuati in degenza ordinaria;                        
- liberare risorse per i pazienti chirurgici affetti da patologie               
maggiormente impegnative;                                                       
- riduzione dell'incidenza delle infezioni ospedaliere;                         
- aumentare la soddisfazione dei pazienti.                                      
5. I modelli organizzativi                                                      
Le attivita' di day-surgery possono essere effettuate secondo tre               
possibili modelli:                                                              
a) unita' autonoma di day-surgery dotata di accettazione, degenza,              
sale operatorie, uffici amministrativi, ed altri eventuali servizi              
indipendenti; tale unita' ha propri locali, mezzi e personale, ed e'            
quindi autonoma dal punto di vista strutturale, amministrativo e                
gestionale;                                                                     
b) unita' operativa di degenza monospecialistica o multidisciplinare            
esclusivamente dedicata ai casi di chirurgia di giorno, all'interno             
di un ospedale o di una casa di cura; i pazienti possono usufruire              
delle sale operatorie centrali secondo orari o turni prestabiliti,              
oppure di sale operatorie e locali dedicati;                                    
c) posti letto dedicati all'interno dell'unita' di degenza ordinaria            
di un ospedale o di una casa di cura, con attivita' a carattere                 
chirurgico. I pazienti usufruiscono delle sale operatorie centrali              
secondo giornate o turni prestabiliti.                                          
6. Indicazioni per la attivazione di unita' di day surgery                      
L'avvio delle attivita' di day surgery dovra' essere inquadrato nella           
generale riorganizzazione del settore chirurgico, con riferimento               
alla logica dipartimentale. Si dovranno prevedere le necessarie                 
integrazioni funzionali fra Unita' operative, Dipartimenti e Presidi.           
Per quanto attiene ai modelli organizzativi, i piu' efficaci al                 
raggiungimento degli obiettivi sono l'Unita' autonoma di day surgery            
e l'Unita' operativa di degenza monospecialistica o multidisciplinare           
all'interno di un ospedale o di una casa di cura. La semplice                   
individuazione di posti letto dedicati all'interno di unita' di                 
degenza ordinaria non configura una funzione di day surgery. Tale               
soluzione infatti non comporta una sostanziale riorganizzazione delle           
cure chirurgiche e non permette di raggiungere gli auspicati                    
obiettivi di uso razionale ed appropriato delle risorse, mediante la            
diversificazione del flusso dei pazienti. Nel caso in cui l'attivita'           
venga erogata in unita' autonoma di day surgery, essa deve comunque             
essere funzionalmente collegata ad uno stabilimento ospedaliero o ad            
una casa di cura, che ne assicurano anche relativamente alla                    
sicurezza gli standard organizzativi necessari.                                 
Le attivita' di day surgery, in ambito dipartimentale, possono                  
trovare nel Modulo 1a dimensione organizzativa piu' appropriata.                
La efficacia della day surgery nel raggiungimento degli obiettivi               
dichiarati e' condizionata da:                                                  
a) una accurata valutazione tecnica della eligibilita' dei pazienti e           
della gamma di interventi idonei ad essere praticati con tale                   
modalita';                                                                      
b) una gestione dell'intero processo terapeutico/assistenziale in               
qualita' e sicurezza;                                                           
c) un utilizzo efficiente della nuova modalita' assistenziale.                  
6.1 Eligibilita' dei pazienti e idoneita' degli interventi                      
6.1.1 Valutazione preoperatoria e selezione dei pazienti                        
I puntuali passaggi organizzativi qui introdotti vengono approfonditi           
successivamente nel corso del documento.                                        
La visita ambulatoriale chirurgica consente una prima selezione                 
basata su criteri clinici, socio-familiari e l'orientamento del                 
paziente ad un eventuale trattamento in day surgery. Dovra' essere              
acquisito il consenso informato. L'ultimo atto della fase di                    
selezione si conclude con la visita anestesiologica e con la                    
prescrizione degli esami preoperatori eventualmente necessari a                 
completare l'iter valutativo.                                                   
6.1.2 Offerta di interventi selezionati                                         
Esistono numerosi elenchi di interventi praticabili in regime di                
chirurgia di giorno, a cominciare da quello predisposto dall'Agenzia            
per i Servizi sanitari regionali.                                               
Tutti gli elenchi disponibili in letteratura sono comunque frutto di            
elaborazione e condivisione da parte dei professionisti a vario                 
titolo protagonisti di tale modello assistenziale.                              
compito delle singole Aziende valutare la gamma di interventi                   
erogabili in regime di chirurgia di giorno, sulla base del                      
coinvolgimento locale dei clinici, delle condizioni organizzative,              
della pianificazione progressiva del trasferimento                              
dall'ospedalizzazione ordinaria a quella diurna.                                
Ad ogni buon conto in allegato (Allegati 1 e 2) vengono presentati              
due distinti elenchi di interventi chirurgici, elaborati da diversi             
gruppi di lavoro promossi dalla Regione Umbria e validati dai                   
professionisti.                                                                 
Tali formulazioni sono di particolare utilita' nell'analisi che le              
Aziende dovranno condurre localmente, in quanto distinguono le                  
pratiche chirurgiche che sul piano dell'appropriatezza sono da                  
riservare all'attivita' ambulatoriale, da quelle eseguibili in                  
chirurgia di giorno vera e propria.                                             
6.2 Gestione dell'intero processo terapeutico/assistenziale in                  
qualita' e sicurezza                                                            
La selezione dei pazienti e l'offerta di una gamma ampia ma                     
controllata di interventi, costituiscono prerequisiti alla garanzia             
di sicurezza e qualita'.                                                        
L'intero processo deve tuttavia essere tenuto sotto controllo. Devono           
essere posseduti, nello spirito di una gestione in qualita' e                   
sicurezza, con riferimento al DPR 14/1/1997, alla delibera di Giunta            
regionale 125/99 e al modello regionale per l'accreditamento, oltre             
ai requisiti organizzativi generali, i requisiti organizzativi                  
specifici, che consentono di realizzare tale obiettivo.                         
6.2.1 A livello aziendale deve essere definita l'offerta terapeutica,           
e pianificate le specifiche attivita'. Per quanto riguarda la                   
dotazione di personale sanitario, questa dovra' essere commisurata              
alla tipologia ed al volume degli interventi eseguiti.                          
6.2.2 Le responsabilita' vanno chiaramente individuate. In ogni caso            
e per tutti i modelli organizzativi deve essere individuato un                  
responsabile dell'assistenza infermieristica. Parimenti e' opportuno            
prevedere un responsabile medico dell'intero processo organizzativo.            
Se le attivita' di day surgery sono organizzate in ambito                       
dipartimentale, attraverso un Modulo, si ricorda che la "Direttiva              
per l'istituzione dei Dipartimenti ospedalieri" stabilisce che il               
responsabile di Modulo organizzativo abbia autonomia funzionale                 
relativamente all'utilizzo delle risorse assegnate. Per quanto                  
attiene invece agli aspetti clinico-assistenziali, la responsabilita'           
e' attribuita alle Unita' operative a cui appartengono i                        
professionisti.                                                                 
6.2.3 Gli operatori medici delle singole specialita' ammesse nel                
programma di day surgery devono essere in possesso di dimostrata                
esperienza nella branca di loro competenza, con documentata casistica           
di interventi eseguiti in qualita' di primo operatore, praticati                
presso strutture di ricovero pubbliche o private.                               
I medici non in possesso di tali requisiti possono operare in                   
qualita' di secondo o in qualita' di primo operatore, se assistiti              
direttamente da un collega con i requisiti sopra citati.                        
Gli anestesisti rianimatori dovranno possedere una pratica                      
documentata presso strutture di ricovero pubbliche o private.                   
Per l'esecuzione di anestesie generali in bambini, e' preferibile               
esperienza specifica nel settore.                                               
Il personale di sala operatoria deve possedere esperienza specifica             
documentata.                                                                    
In caso di prestazioni di radiologia interventistica, deve essere               
presente personale tecnico specifico.                                           
6.2.4 La day surgery deve essere in possesso dei requisiti                      
strutturali e tecnologici (attrezzature e impianti) specifici. Per              
essi si rimanda al contenuto del DPR 14/1/1997, Gazzetta Ufficiale              
37/97, e della deliberazione di Giunta regionale 125/99, con                    
particolare riguardo a quanto previsto per le sale operatorie, i                
reparti di degenza e gli ambulatori.                                            
6.2.4.1 Requisiti prestazionali dei locali                                      
funzionale al successo della day surgery la unitarieta' spaziale,               
come presupposto per una attivita' organizzativamente non disgregata.           
La contiguita' degli spazi dedicati alla selezione preoperatoria                
(visita chirurgica, visita anestesiologica, richiesta esami di                  
laboratorio e strumentali, indagine socio-anagrafica, istruzione,               
consenso informato e appuntamento per l'intervento) consente che tali           
attivita' si svolgano senza grandi spostamenti spaziali (e quindi,              
verosimilmente, in rapida sequenza). Gli operatori coinvolti                    
(chirurgo, anestesista, infermiere, segretaria) possono piu'                    
facilmente comunicare, agevolando la soluzione dei problemi in tempo            
reale. Negli stessi locali, e in tempi contigui, possono svolgersi le           
procedure di controllo e follow-up, con ulteriore ottimizzazione di             
tempi e di spazi, senza obbligare il paziente a recarsi in altre                
sedi, diverse da quelle che gia' conosce. Cio' contribuisce inoltre a           
creare una immagine "riconoscibile" del servizio di chirurgia di                
giorno e di per se' favorisce il contenimento del numero degli                  
accessi per singolo paziente.                                                   
Analogamente una unita' di degenza destinata esclusivamente ai                  
pazienti operati in day surgery permette un'assistenza omogenea di              
soggetti accomunati dalle stesse esigenze di sorveglianza mirata, di            
pronto recupero e di dimissione entro un tempo stabilito e il                   
rispetto delle specificita' organizzative su cui si basa la sicurezza           
e l'affidabilita' della day surgery.                                            
Infine, sale operatorie dedicate (anche secondo piani di utilizzo               
temporale esclusivo), permettono di evitare interferenze con                    
l'attivita' chirurgica tradizionale.                                            
Cio' consente di non considerare le attivita' di day surgery                    
subordinate per priorita' a quelle rivolte ai ricoverati in regime              
ordinario.                                                                      
Accorgimenti come quelli descritti garantiscono una integrazione                
minima che consente di ottenere fasi di selezione e follow-up che si            
svolgono rapidamente, degenze in cui i pazienti sono trattati in                
maniera omogenea, attivita' chirurgiche organicamente condotte.                 
Sarebbe auspicabile che a tale livello fossero previsti anche gli               
spazi per le attivita' gestionali (documentazione, verifiche,                   
incontri).                                                                      
L'integrazione totale, secondo il modello "hospital separated" o                
"freestanding unit", si realizza quando gli spazi per la day surgery            
formano un'entita' fisicamente riconoscibile e identificabile. Cio'             
consente il massimo della razionalizzazione delle attivita', facilita           
il compito degli operatori e migliora l'accessibilita' per i                    
pazienti.                                                                       
6.2.5 Deve essere garantita la gestione della documentazione clinica            
e dei dati                                                                      
La cartella clinica deve comprendere l'intero ciclo assistenziale,              
dal momento del primo accesso (fase di selezione) sino all'ultimo               
controllo post-operatorio previsto dal protocollo terapeutico.                  
Parte integrante della cartella clinica e' la scheda di dimissione              
ospedaliera, SDO (DM 28/12/1991). Qualora il paziente non si presenti           
al momento dell'intervento verra' considerato dimissionario e si                
intende interrotto il ricovero.                                                 
L'intervento deve essere registrato sull'apposito registro                      
operatorio.                                                                     
Sul registro operatorio saranno riportati:                                      
- dati anagrafici del paziente                                                  
- diagnosi, intervento eseguito, tipo di anestesia                              
- data, ora di inizio e fine dell'intervento                                    
- nominativo e qualifica degli operatori                                        
- eventuali complicanze intervenute durante l'intervento.                       
Tali elementi saranno anche riportati nella cartella clinica.Dovra'             
essere predisposta una relazione clinica per il medico curante che              
conterra' dati relativi alla procedura eseguita, altre note di                  
rilievo eventualmente emerse, la prescrizione terapeutica proposta e            
recapito telefonico della struttura di day surgery e del reparto                
referente per eventuali necessita'.                                             
Dovra' essere definita la struttura e le regole per il trattamento              
dei dati necessari per la gestione, la verifica di qualita', il                 
miglioramento dei risultati delle attivita' in day surgery.                     
Devono essere definite le procedure essenziali per l'organizzazione             
delle attivita' tecnico-professionali e di supporto.                            
In questa sede si approfondiscono le fasi fondamentali di particolare           
significato nella costruzione del modello di funzionamento                      
dell'Unita' di chirurgia di giorno.                                             
6.3 Selezione                                                                   
Si basa essenzialmente su:                                                      
6.3.1 Criteri clinici                                                           
Il medico chirurgo valutera' le condizioni cliniche generali del                
paziente, e in relazione alla tipologia dell'intervento chirurgico,             
l'opportunita' del ricorso alla day surgery. Di norma si fa                     
riferimento alla classificazione dell'American Society of                       
Anestesiology (ASA), e le indicazioni generali riguardano le classi I           
e II: si tratta di pazienti in buone condizioni generali (I classe),            
o con malattie sistemiche minori che non interferiscono con le                  
normali attivita', nonche' quelli con affezioni mediche ben                     
controllate dalla terapia (II classe).                                          
6.3.2 Criteri socio-familiari                                                   
Nel corso della visita chirurgica, che pone le indicazioni al                   
trattamento, vengono raccolte le prime informazioni circa le                    
condizioni generali del paziente e tutte le notizie di ordine                   
familiare e logistico per poter decidere l'ammissione al programma.             
In particolare e' opportuno accertarsi che il domicilio, permanente o           
temporaneo, del paziente non sia lontano dalla struttura ospedaliera            
e comunque il tempo di percorrenza ed il luogo di domicilio dovranno            
permettere un tempestivo ricorso alle cure in caso di necessita'.               
altresi' indispensabile che sia accertata la disponibilita' dei                 
familiari ad una adeguata presenza accanto al congiunto per poter               
assisterlo specie nelle prime 24 ore. I congiunti vanno edotti, come            
il paziente, degli eventuali problemi che potrebbero insorgere e dei            
rimedi da adottare. Deve prevedersi la possibilita' d'uso di un                 
telefono.                                                                       
6.4 Consenso informato                                                          
Il consenso deve assumere il significato di accettazione dell'iter              
proposto e di assunzione di responsabilita' sull'osservanza delle               
regole igienico sanitarie consigliate.                                          
L'informazione dovra' essere accompagnata da una serie di documenti             
quali:                                                                          
- un opuscolo informativo preliminare di carattere generale                     
- un opuscolo informativo da consegnare dopo l'intervento, contenente           
le indicazioni, i comportamenti da adottare in caso di complicanze, i           
tempi di ripresa delle normali e piu' comuni attivita'                          
- l'autorizzazione scritta all'intervento.                                      
Il paziente ed il familiare/accompagnatore debbono quindi essere                
dettagliatamente informati sul significato della chirurgia di giorno,           
sulle modalita' relative alla dimissione nel giorno stesso                      
dell'intervento e sui possibili trattamenti alternativi (ricovero               
ordinario), sulle necessita' assistenziali del post-operatorio.                 
opportuno far seguire all'informazione verbale la consegna di un                
opuscolo riassuntivo di semplice lettura.                                       
Occorre che il medico ed il responsabile infermieristico siano                  
disponibili a rispondere a tutti i quesiti che saranno loro                     
sottoposti, e si accertino che il paziente abbia ben compreso i vari            
aspetti relativi alle modalita' del trattamento proposto.                       
Non e' opportuno prevedere un trattamento in regime di chirurgia di             
giorno per un paziente poco recettivo o comunque psicologicamente non           
disponibile.                                                                    
6.5 Ammissione                                                                  
La chirurgia di giorno e' una modalita' organizzativa dell'assistenza           
in ospedale e come tale viene proposta dallo specialista ospedaliero.           
Viene programmata la data di esecuzione delle eventuali indagini di             
laboratorio e strumentali, nonche' della visita anestesiologica, e              
conseguentemente dell'intervento chirurgico. La visita                          
anestesiologica valuta il rischio operatorio e la definitiva                    
selezione al trattamento, formula il piano di anestesia e ottiene per           
questo il consenso informato.                                                   
compito del chirurgo, in caso di anestesia da lui stesso praticata,             
l'ottenimento del consenso informato all'anestesia settoriale.                  
La richiesta di esami pre-operatori deve essere necessariamente                 
motivata in base all'anamnesi ed alla visita del paziente, che                  
rimangono i veri capisaldi della valutazione clinica all'idoneita'              
alle pratiche anestesiologiche. Su questi aspetti e' di imminente               
adozione una linea di guida regionale, che potra' essere utilmente              
presa a modello dalle Aziende sanitarie.                                        
6.6 Fase operatoria                                                             
La esistenza di appositi protocolli per la gestione                             
dell'emergenza-urgenza costituisce requisito ineludibile, sia per               
quanto riguarda gli interventi sanitari da attuarsi nell'immediato,             
sia per quanto riguarda l'eventuale trasferimento del paziente in               
reparti di terapia intensiva.                                                   
Con questi reparti o reparti di degenza ordinaria, cui riferire il              
paziente in caso di non dimissibilita', devono esistere rapporti                
predefiniti regolamentati da procedure.                                         
Quando essi appartengano ad Amministrazioni diverse rispetto alle               
unita' di day surgery devono essere anche formalizzati specifici                
contratti/convenzioni.                                                          
6.7 Trattamento post-operatorio                                                 
Consiste nella sorveglianza e monitoraggio del paziente da parte del            
personale addetto, registrazione in cartella dei dati rilevanti, sino           
al completo recupero.                                                           
6.8 Dimissione                                                                  
Deve essere stabilita dal chirurgo di concerto con l'anestesista                
quando il paziente abbia recuperato la normalita' dei riflessi vitali           
e delle funzioni psico-fisiche e si sia provveduto al controllo di              
eventuale sintomatologia dolorosa o di altre problematiche legate               
all'anestesia.                                                                  
Qualora il paziente non possa essere dimesso in giornata per                    
sopraggiunte complicazioni, dovra' essere adottato il trasferimento             
nel reparto di referenza secondo procedure prestabilite, che                    
comprendano le modalita' di trasporto assistito.                                
La procedura di dimissione dovra' prevedere la consegna al paziente             
di una semplice nota informativa contenente i consigli                          
comportamentali da seguire a domicilio; la descrizione dei fenomeni             
che potrebbero insorgere nelle ore successive, compatibili con un               
normale decorso post-operatorio; le relative prescrizioni                       
terapeutiche (le eventuali prescrizioni farmaceutiche relative al               
successivo post-operatorio seguiranno le regole della prescrizione              
farmaceutica per i pazienti in cura presso gli specialisti. I farmaci           
prescritti dovranno essere reperibili presso le farmacie                        
territoriali) e le modalita' di utilizzo dei farmaci che gli verranno           
consegnati per la gestione del primo periodo e indicazioni per                  
l'accesso rapido alla struttura di day surgery, al reparto e al                 
medico cui fare riferimento.                                                    
Dovra' essere inoltre consegnata al paziente la relazione di                    
dimissione destinata al medico curante, contenente i seguenti                   
elementi:                                                                       
1) breve descrizione dell'intervento chirurgico;                                
2) eventuali condizioni degne di nota del periodo post-operatorio;              
3) trattamenti farmacologici consigliati;                                       
4) indicazioni per gestire le possibili complicanze;                            
5) indicazione della struttura reperibile per ogni eventuale                    
comunicazione (recapito telefonico).                                            
Dovra' essere indicata la data del successivo controllo                         
post-operatorio.                                                                
Il giorno successivo all'intervento chirurgico, e' cura del personale           
infermieristico comunicare telefonicamente con il domicilio del                 
paziente per raccogliere notizie sull'andamento regolare del periodo            
post-operatorio, lo stato psicologico ed eventuali domande del                  
paziente e dei familiari cui fornire ogni necessaria risposta.                  
I pazienti alle date stabilite, afferiranno alla struttura per i                
regolari controlli post-operatori, secondo le procedure adottate da             
ogni struttura in funzione degli interventi eseguiti. Ogni controllo,           
considerato come accesso successivo, sara' indicato nella cartella              
clinica sino a completa guarigione.                                             
La cartella clinica sara' chiusa alla data dell'ultimo controllo.               
7. Indicatori per la valutazione dell'efficienza delle attivita' di             
chirurgia di giorno                                                             
La verifica delle attivita' deve prevedere l'uso di indicatori                  
coerenti con la tipologia della attivita' pianificata. Per dare                 
evidenza oggettiva al raggiungimento degli obiettivi della day                  
surgery si propone che tutte le strutture utilizzino gli indicatori             
di attivita' di cui al DPR 20/10/1992 e ad altri di propria eventuale           
individuazione.                                                                 
8. Indicatori per la valutazione della qualita' durante la fase di              
selezione                                                                       
QI n. 1 - rapporto cancellati/attesi: rapporto tra il numero dei                
pazienti che il mattino dell'intervento non vengono riconosciuti                
idonei all'intervento ed il numero dei pazienti attesi per                      
l'intervento.                                                                   
Nota: la non idoneita' e' piu' probabile quando la visita                       
anestesiologica non e' sistematicamente effettuata in prossimita'               
dell'intervento.                                                                
QI n. 2 - rapporto non venuti/attesi: rapporto tra il numero dei                
pazienti che non si sono presentati e il numero di quelli attesi.               
Nota: due fattori sono implicati in questo indicatore: la lunghezza             
delle liste d'attesa e l'effetto "prima impressione".                           
9. Indicatori per la valutazione della qualita' durante la fase di              
trattamento                                                                     
QI n. 3 - rioperati/operati: rapporto tra il numero di pazienti                 
operati e il numero di pazienti sottoposti a reintervento nei 15                
giorni successivi.                                                              
Nota: indicatore basato su un intervento sentinella (reintervento) il           
cui verificarsi indica la necessita' di rivedere l'elenco degli                 
interventi o la tecnica operatoria. E' certamente ipotizzabile una              
correlazione tra questo indicatore e l'esperienza degli operatori.              
Questo ripropone il problema della formazione in day surgery.                   
10. Indicatori per la valutazione della qualita' durante la fase di             
dimissione                                                                      
QI n. 4: trasferiti/operati: rapporto tra il numero di pazienti                 
ospedalizzati nelle 24 ore successive all'intervento e pazienti                 
operati.                                                                        
Nota: anche questo indicatore e' fortemente significativo della                 
necessita' di rivedere le procedure. Tuttavia, esso non e'                      
sufficientemente analitico, perche' non consente di distinguere tra             
un errore di selezione (paziente inadatto alla day surgery), un basso           
livello della prestazione anestesiologica (dolore, vomito) ed un                
basso livello di tecnica chirurgica.                                            
I requisiti specifici sopra indicati si aggiungono ai requisiti                 
organizzativi e tecnologici generali da possedersi per                          
l'autorizzazione e l'accreditamento da parte di qualsiasi struttura             
sanitaria.                                                                      
11. Autorizzazione e accreditamento                                             
In coerenza con quanto appena descritto, con deliberazione della                
Giunta regionale 125/99 sono stati approvati i criteri per                      
l'autorizzazione delle strutture sanitarie che erogano prestazioni di           
chirurgia ambulatoriale e di day surgery, e sono in corso di                    
definizione i requisiti per l'accreditamento delle medesime                     
strutture.                                                                      
12. Utilizzo efficiente della nuova modalita' assistenziale                     
Gia' si e' detto che l'introduzione della chirurgia di giorno e'                
finalizzata ad ottenere una maggiore appropriatezza degli interventi            
in riferimento ai bisogni dei pazienti.                                         
Il pieno utilizzo delle potenzialita' della day surgery, in                     
riferimento sia alla gamma degli interventi eseguiti sia alla                   
percentuale di trasferimento delle singole patologie dal regime                 
tradizionale a quello diurno, e' funzionale alla determinazione di un           
bilancio positivo fra le risorse utilizzate e i risultati conseguiti.           
La gestione delle sale operatorie costituisce a questo proposito uno            
snodo significativo. Soprattutto quando non sono dedicate, vi e' la             
tendenza a considerare le attivita' di day surgery residuali rispetto           
alla seduta operatoria dedicata agli interni.                                   
quindi fondamentale raggruppare gli interventi di day surgery in                
un'unica seduta, secondo un calendario settimanale.                             
Cio' evita interferenze e si determina il vantaggio di connotare                
tutta l'attivita' operatoria della seduta con medesimi criteri                  
metodologici.                                                                   
La stessa redazione del programma operatorio risulta facilitata,                
essendo assai piu' semplice programmare un utilizzo ottimale della              
seduta quando questa e' composta da interventi di durata facilmente             
prevedibile, come quelli eseguiti in day surgery.                               
L'organizzazione delle sale operatorie deve adattarsi alle varie                
realta': tuttavia e' auspicabile che, laddove si possa, il                      
funzionamento della day surgery, qualunque sia il modello                       
organizzativo adottato si realizzi su 5 giorni settimanali.                     
Il trasferimento degli interventi chirurgici dalla modalita'                    
tradizionale alla nuova modalita' deve essere funzionale, oltre che             
ad un indubbio miglioramento della compliance dei cittadini, anche ad           
un oggettivo risparmio di risorse espresso in termini di giornate di            
degenza risparmiate. Cio' si traduce, in ultima analisi, in una                 
significativa riduzione di posti letto tradizionali chirurgici: ha              
quindi effetti esprimibili anche in termini di risparmio di risorse a           
livello aziendale.                                                              
Le Aziende sanitarie e Ospedaliere dovranno pertanto, alla luce delle           
indicazioni contenute nella presente direttiva, prevedere, attraverso           
l'analisi dei dati del bacino di riferimento aziendale:                         
- l'elenco degli interventi da effettuare in chirurgia di giorno e il           
numero dei casi annui attesi;                                                   
- la quota di attivita' chirurgica da riconvertire a regime;                    
- i posti letto di chirurgia di giorno necessari a regime;                      
- i posti letto chirurgici in degenza ordinaria risparmiati a regime            
suddivisi per specialistica;                                                    
- i principi generali dell'organizzazione del lavoro medico e                   
infermieristico, le qualifiche del personale e le relative                      
responsabilita';                                                                
- le modalita' di raccolta della documentazione clinica dei pazienti;           
- la elaborazione dei protocolli di ammissione, cura e dimissione del           
paziente;                                                                       
- la garanzia di continuita' delle cure;                                        
- i protocolli per la gestione delle complicanze e delle emergenze;             
- le modalita' di verifica della qualita' dei servizi erogati.                  
Ogni Azienda e' pertanto tenuta ad attivare l'Unita' di chirurgia di            
giorno e conseguentemente ad adottare un proprio regolamento per                
l'assistenza in tale regime rispondente alla presente direttiva.                
I Direttori generali dovranno trasmettere alla Regione un documento             
contenente le previsioni derivanti dall'analisi condotta, nonche' le            
conseguenti deliberazioni relative ai nuovi assetti organizzativi e             
le variazioni in termini di dotazioni dei posti letto chirurgici.               
Tali deliberazioni sono soggette alla verifica da parte della                   
Regione.                                                                        
ALLEGATO N. 1                                                                   
ELENCO DELLE PROCEDURE CHIRURGICHE EFFETTUABILI IN DAY-SURGERY                  
(CODIFICA ICD 9 CM)                                                             
Interventi sul sistema nervoso                                                  
02.95 Rimozione di trazione transcranica o dispositivo di halo 04.3             
Suture di nervi cranici e periferici 04.4 Separazione di aderenze e             
decompressione dei nervi cranici e periferici 04.43 Liberazione del             
tunnel carpale 04.44 Liberazione del tunnel tarsale 04.49 Altre                 
decompressioni dei nervi periferici e dei gangli, o separazione di              
aderenze                                                                        
Interventi sul sistema endocrino                                                
06.09 Altra incisione della regione tiroidea 06.12 Biopsia a cielo              
aperto della tiroide 06.13 Biopsia delle paratiroidi                            
Interventi sull'occhio                                                          
08.31 Correzione di blefaroptosi con intervento sui muscoli frontali,           
con sutura 08.32 Correzione di blefaroptosi con intervento con                  
sospensione a fascia 08.33 Correzione di blefaroptosi con resezione o           
avanzamento del muscolo elevatore o aponeurosi 08.34 Correzione di              
blefaroptosi con altre tecniche che utilizzano il muscolo elevatore             
08.35 Correzione di blefaroptosi con tecnica tarsale 08.36 Correzione           
di blefaroptosi con altre tecniche 08.37 Riduzione di sovracorrezione           
di ptosi (della palpebra superiore) 08.38 Correzione di retrazione              
della palpebra 08.42 Riparazione di entropion o ectropion con tecnica           
di sutura 08.43 Riparazione di entropion o ectropion con resezione              
cuneiforme 08.44 Riparazione di entropion o ectropion con                       
ricostruzione della palpebra 08.61 Ricostruzione della palpebra con             
lembo o innesto cutaneo 08.62 Ricostruzione della palpebra con                  
innesto o lembo di mucosa 08.63 Ricostruzione della palpebra con                
innesto del follicolo pilifero 08.64 Ricostruzione della palpebra con           
lembo tarsocongiuntivale 08.69 Altra ricostruzione della palpebra con           
lembo o innesto 08.71 Ricostruzione della palpebra interessante il              
margine palpebrale, non a tutto spessore 08.72 Altra ricostruzione              
della palpebra a tutto spessore 09.0 Incisione della ghiandola                  
lacrimale 09.11 Biopsia della ghiandola lacrimale 09.12 Biopsia del             
sacco lacrimale 09.43 Specillazione del dotto nasolacrimale 09.6                
Asportazione del sacco e delle vie lacrimali 09.71 Correzione di                
eversione del punto lacrimale 09.72 Altra riparazione del punto                 
lacrimale 09.73 Riparazione dei canalicoli 09.91 Obliterazione del              
punto lacrimale 10.31 Asportazione di lesione o tessuto della                   
congiuntiva 10.32 Demolizione di lesione della congiuntiva 10.33                
Altri interventi di demolizione della congiuntiva 10.41 Riparazione             
di simblefaron con innesto libero 10.42 Ricostruzione di cul de sac             
congiuntivale con innesto libero 10.43 Altra ricostruzione di cul de            
sac congiuntivale 11.32 Asportazione dello pterigium con innesto                
della cornea 11.39 Altra asportazione dello pterigium 11.75                     
Cheratotomia radiale 12.32 Lisi di altre sinechie anteriori 12.33               
Lisi di sinechie posteriori 13.2 Estrazione extracapsulare del                  
cristallino con tecnica di estrazione lineare 13.3 Estrazione                   
extracapsulare del cristallino con tecnica di aspirazione semplice (e           
di irrigazione) 13.41 Facoemulsionamento ed aspirazione di cataratta            
13.70 Inserzione di cristallino artificiale, NAS 13.71 Inserzione di            
cristallino artificiale intraoculare al momento della estrazione di             
cataratta, eseguiti in contemporanea 13.72 Inserzione secondaria di             
protesi di cristallino intraoculare 16.1 Rimozione di corpo estraneo            
penetrante, NAS 16.22 Agobiopsia orbitaria                                      
Interventi sull'orecchio                                                        
18.31 Asportazione radicale di lesione dell'orecchio esterno 18.39              
Altra asportazione dell'orecchio esterno 20.01 Miringotomia con                 
inserzione di tubo 20.23 Incisione dell'orecchio medio                          
Interventi su naso bocca e faringe                                              
21.61 Turbinectomia mediante diatermia o criochirurgia 21.62 Frattura           
dei turbinati (decongestione chirurgica dei turbinati) 21.69 Altra              
turbinectomia 21.71 Riduzione chiusa di frattura nasale non a cielo             
aperto 21.72 Riduzione aperta di frattura nasale a cielo aperto 21.84           
Revisione di rinoplastica 22.12 Biopsia a cielo aperto dei seni                 
nasali 22.31 Antrotomia mascellare radicale 22.39 Altra antrotomia              
mascellare esterna 22.61 Asportazione di lesione del seno mascellare            
secondo CaldwellLuc 22.62 Asportazione di lesione del seno mascellare           
con altro approccio 22.9 Altri interventi sui seni nasali 27.0                  
Drenaggio della faccia e del pavimento della bocca 27.31 Asportazione           
o demolizione locale di lesione o tessuto del palato osseo 27.42                
Ampia asportazione di lesione del labbro 27.43 Altra asportazione di            
lesione o tessuto del labbro 27.53 Chiusura di fistola della bocca              
27.72 Asportazione dell'ugola 27.73 Riparazione dell'ugola 27.79                
Altri interventi sull'ugola 28.19 Altri interventi diagnostici su               
tonsille ed adenoidi 28.2 Tonsillectomia senza adenoidectomia 28.3              
Tonsillectomia con adenoidectomia 28.4 Asportazione di residuo                  
tonsillare 28.6 Adenoidectomia senza tonsillectomia 28.7 Controllo di           
emorragia dopo tonsillectomia e adenoidectomia 28.92 Asportazione di            
lesione di tonsille e adenoidi 29.00 Faringotomia 29.33 Faringectomia           
parziale (escluso laringofaringectomia)                                         
Interventi sul sistema respiratorio                                             
31.43 Biopsia (endoscopica) della laringe 33.27 Biopsia endoscopica             
del polmone                                                                     
Interventi sulla parete toracica, sulla pleura, sul mediastino e sul            
diaframma                                                                       
34.22 Mediastinoscopia 34.28 Altre procedure diagnostiche sul torace,           
pleura e diaframma                                                              
Interventi sul sistema cardiovascolare                                          
36.01 Angioplastica percutanea transluminale coronarica di vaso                 
singolo (PTCA) senza menzione di agente trombolitico 37.21                      
Cateterismo cardiaco del cuore destro 37.22 Cateterismo cardiaco del            
cuore sinistro 37.23 Cateterismo combinato del cuore destro e                   
sinistro 37.24 Biopsia del pericardio 37.26 Stimolazione cardiaca               
elettrofisiologica e studi di registrazione 37.85 Sostituzione di un            
eventuale pace-maker con apparecchio a camera singola non specificato           
come frequenza di risposta 37.86 Sostituzione di un eventuale                   
pace-maker con apparecchio a camera singola specificato frequenza di            
risposta a stimoli fisiologici eccetto il ritmo atriale 37.87                   
Sostituzione di eventuale apparecchio di pace maker con camera doppia           
37.89 Revisione o rimozione di pace-maker 38.50 Legatura e stripping            
di vene varicose sede non specificata 38.59 Legatura e stripping di             
vene varicose dell'arto inferiore 39.27 Arteriovenostomia per dialisi           
renale 39.42 Revisione di shunt arterovenoso per dialisi renale 39.43           
Rimozione di shunt arterovenoso per dialisi renale 39.91                        
Sbrigliamento dei vasi 39.93 Inserzione di cannula intervasale 39.94            
Sostituzione di cannula intervasale                                             
Interventi sul sistema ematico e linfatico                                      
40.0 Incisione di strutture linfatiche 40.11 Biopsia di strutture               
linfatiche 40.19 Altre procedure diagnostiche sulle strutture                   
linfatiche 40.21 Asportazione di linfonodi cervicali profondi 40.23             
Asportazione di linfonodi ascellari 40.24 Asportazione di linfonodi             
inguinali 40.29 Asportazione semplice di altre strutture linfatiche             
40.3 Asportazione di linfonodi regionali                                        
Interventi sull'apparato digerente                                              
43.41 Asportazione o demolizione di lesione o tessuto dello stomaco             
per via endoscopica 43.42 Asportazione locale di altra lesione o                
tessuto dello stomaco 46.32 Digiunostomia (endoscopica) percutanea              
(PEJ) 46.40 Revisione di orifizio intestinale artificiale, NAS 46.41            
Revisione di orifizio artificiale dell'intestino tenue 48.31                    
Elettrocoagulazione radicale di lesione o tessuto del retto 48.32               
Altra elettrocoagulazione di lesione o tessuto del retto 48.33                  
Demolizione di lesione o tessuto del retto mediante laser 48.34                 
Asportazione locale di lesione o tessuto del retto 49.01 Incisione di           
ascesso perianale 49.02 Altra incisione di tessuti perianali 49.04              
Altra asportazione di tessuti perianali 49.11 Fistulotomia anale                
49.12 Fistulectomia anale 49.39 Altra asportazione o demolizione                
locale di lesione o tessuto dell'ano 49.44 Demolizioni di emorroidi             
per crioterapia 49.45 Legatura delle emorroidi 49.46 Asportazione               
delle emorroidi 49.49 Altri interventi sulle emorroidi 49.51                    
Sfinterotomia anale laterale sinistra 49.52 Sfinterotomia anale                 
posteriore 49.59 Altra sfinterotomia anale 49.71 Sutura di                      
lacerazione dell'ano 49.72 Cerchiaggio anale 49.73 Chiusura di                  
fistola anale 51.10 Colangiopancreaticografia retrograda endoscopica            
(ERCP) 51.11 Colangiografia retrograda endoscopica (ERC) 51.23                  
Colecistectomia laparoscopica 52.13 Pancreatografia retrograda                  
endoscopica (ERC) 52.14 Biopsia (endoscopica) del dotto pancreatico             
52.19 Altre procedure diagnostiche sul pancreas 53.00 Riparazione               
monolaterale di ernia inguinale, NAS 53.01 Riparazione monolaterale             
di ernia inguinale diretta 53.02 Riparazione monolaterale di ernia              
inguinale indiretta 53.03 Riparazione monolaterale di ernia inguinale           
diretta con innesto o protesi 53.04 Riparazione monolaterale di ernia           
inguinale indiretta con innesto o protesi 53.05 Riparazione                     
monolaterale di ernia inguinale con innesto o protesi, NAS 53.10                
Riparazione bilaterale di ernia inguinale, NAS 53.11 Riparazione                
bilaterale di ernia inguinale diretta 53.12 Riparazione bilaterale di           
ernia inguinale indiretta 53.13 Riparazione bilaterale di ernia                 
inguinale, una diretta e una indiretta 53.14 Riparazione bilaterale             
di ernia inguinale diretta con innesto o protesi 53.15 Riparazione              
bilaterale di ernia inguinale indiretta con innesto o protesi 53.16             
Riparazione bilaterale di ernia inguinale, una diretta e una                    
indiretta con innesto o protesi 53.17 Riparazione bilaterale di ernia           
inguinale con innesto o protesi, NAS 53.21 Riparazione monolaterale             
di ernia crurale con innesto o protesi 53.29 Altra erniorrafia                  
crurale monolaterale 53.31 Riparazione bilaterale di ernia crurale              
con innesto o protesi 53.39 Altra erniorrafia crurale bilaterale                
53.41 Riparazione di ernia ombelicale con protesi 53.49 Altra                   
erniorrafia ombelicale 54.0 Incisione della parete addominale 54.21             
Laparoscopia 54.22 Biopsia della parete addominale o dell'ombelico              
54.23 Biopsia del peritoneo 54.29 Altre procedure diagnostiche sulla            
regione addominale 54.3 Asportazione o demolizione di lesione o                 
tessuto di parete addominale o dell'ombelico                                    
Interventi sull'apparato urinario                                               
55.03 Nefrostomia percutanea senza frammentazione 55.92 Aspirazione             
percutanea renale 56.0 Estrazione endoscopia dall'uretere e pelvi               
renale di: coagulo di sangue, calcolo, corpo estraneo 56.31                     
Ureteroscopia 56.34 Endoscopia del condotto ileale (dotto artificiale           
realizzato negli interventi di cistectomia) 56.39 Altre procedure               
diagnostiche sull'uretere 56.62 Revisione di ureterocutaneostomia               
56.91 Dilatazione della papilla ureterale 57.0 Drenaggio                        
transurectale della vescica 57.17 Cistostomia percutanea 57.33                  
Cistoscopia (transuretrale) con biopsia 57.49 Altra resezione                   
transuretrale di lesione vescicale o neoplasia 57.91 Sfinterotomia              
vescicale 58.31 Asportazione o demolizione endoscopica di lesione o             
tessuto dell'uretra 58.39 Altra asportazione o demolizione locale di            
lesione o tessuto dell'uretra 58.47 Meatoplastica uretrale 58.5                 
Uretrotomia endoscopica 59.8 Cateterizzazione ureterale                         
Interventi sugli organi genitali maschili                                       
60.0 Drenaggio di ascesso prostatico 60.14 Biopsia del tessuto                  
periprostatico 61.2 Asportazione di idrocele (della tunica vaginale)            
61.92 Asportazione ematocele 62.11 Biopsia (percutanea) (agobiopsia)            
del testicolo 62.12 Biopsia a cielo aperto del testicolo 62.2                   
Asportazione o demolizione di lesione testicolare 62.3 Orchiectomia             
monolaterale 63.1 Asportazione di varicocele e idrocele del cordone             
spermatico 63.2 Asportazione di cisti dell'epididimo o spermatocele             
63.3 Asportazione di altra lesione o tessuto del cordone spermatico             
ed epididimo 63.4 Epididimectomia 63.73 Vasectomia 64.0 Circoncisione           
64.11 Biopsia del pene 64.41 Sutura di lacerazione del pene                     
Interventi sugli organi genitali femminili ad interventi ostetrici              
65.11 Biopsia aspirativa dell'ovaio 67.2 Conizzazione della cervice             
67.32 Demolizione di lesione della cervice mediante cauterizzazione             
67.39 Altra asportazione o demolizione di lesione o tessuto della               
cervice 67.5 Riparazione di ostio cervicale interno 68.16 Biopsia               
dell'utero 68.21 Divisione di sinechie endometriali 69.01 Dilatazione           
o raschiamento per interruzione di gravidanza 69.02 Dilatazione e               
raschiamento a seguito di parto o aborto 69.09 Altra dilatazione o              
raschiamento dell'utero 69.51 Raschiamento dell'utero mediante                  
aspirazione per interruzione di gravidanza 69.52 Raschiamento                   
dell'utero mediante aspirazione a seguito di gravidanza o aborto                
70.33 Asportazione o demolizione di lesione della vagina 70.71 Sutura           
della vagina 71.09 Altra incisione della vulva e del perineo 71.23              
Marsupializzaione di cisti della ghiandola del Bartolino 71.24                  
Asportazione o altra demolizione di cisti della ghiandola del                   
Bartolino 75.1 Amniocentesi diagnostica prelievo dei villi coriali              
Interventi sull'apparato muscoloscheletrico                                     
77.28 Resezione cuneiforme del tarso e metatarso 77.43 Biopsia del              
radio e dell'ulna 77.44 Biopsia del carpo e metacarpo 77.48 Biopsia             
del tarso e metatarso 77.49 Biopsia di altre ossa ad eccezione di               
quelle facciali 77.51 Asportazione di borsite con correzione di                 
tessuti molli ed osteotomia del primo metatarso 77.52 Asportazione di           
borsite con correzione dei tessuti molli ed artrodesi 77.56                     
Riparazione di dito a martello 77.57 Riparazione di dito ad artiglio            
77.58 Altra asportazione, fusione o riparazione di dita (dito                   
superaddotto o infraaddotto) 77.59 Altra asportazione di borsite                
(sostituzioni protesiche) 78.04 Innesto osseo del carpo e metacarpo             
78.09 Innesto osseo di altre ossa (falangi) 78.13 Applicazione di               
fissatore esterno di radio ed ulna 78.14 Applicazione di fissatore              
esterno di carpo e metacarpo 78.19 Applicazione di fissatore esterno            
di falangi 78.53 Fissazione interna del radio e dell'ulna senza                 
riduzione di frattura 78.54 Fissazione interna di carpo e metacarpo             
senza riduzione di frattura 78.55 Fissazione interna di falangi senza           
riduzione di frattura 78.60 Rimozione di dispositivo impiantato, sede           
non specificata 78.61 Rimozione di dispositivo impiantato da scapola,           
clavicola e torace 78.62 Rimozione di dispositivo impiantato                    
dall'omero 78.63 Rimozione di dispositivo impiantato da radio ed ulna           
78.64 Rimozione di dispositivo impiantato da carpo e metacarpo 78.65            
Rimozione di dispositivo impiantato dal femore 78.66 Rimozione di               
dispositivo impiantato dalla rotula 78.67 Rimozione di dispositivo              
impiantato da tibia e fibula 78.68 Rimozione di dispositivo                     
impiantato da tarso e metatarso 78.73 Osteoclasia del radio e                   
dell'ulna 79.01 Riduzione chiusa di frattura dell'omero senza                   
fissazione interna 79.02 Riduzione chiusa di frattura di radio ed               
ulna senza fissazione interna 79.03 Riduzione chiusa di frattura di             
carpo e metacarpo senza fissazione interna 79.04 Riduzione chiusa di            
frattura delle falangi della mano senza fissazione interna 79.06                
Riduzione chiusa di frattura di tibia e fibula senza fissazione                 
interna 79.07 Riduzione chiusa di frattura di tarso e metatarso senza           
fissazione interna 79.08 Riduzione chiusa di frattura delle falangi             
del piede senza fissazione interna 79.12 Riduzione chiusa di frattura           
di radio ed ulna con fissazione interna 79.13 Riduzione chiusa di               
frattura di carpo e metacarpo con fissazione interna 79.14 Riduzione            
chiusa di frattura delle falangi della mano con fissazione interna              
79.17 Riduzione chiusa di frattura di tarso e metatarso con                     
fissazione interna 79.18 Riduzione chiusa di frattura delle falangi             
del piede con fissazione interna 79.22 Riduzione aperta di frattura             
del radio e dell'ulna, senza fissazione interna 79.23 Riduzione                 
aperta di frattura del carpo e metacarpo, senza fissazione interna              
79.24 Riduzione aperta di frattura delle falangi della mano, senza              
fissazione interna 79.27 Riduzione aperta di frattura del tarso e               
metatarso, senza fissazione interna 79.28 Riduzione aperta di                   
frattura delle falangi del piede, senza fissazione interna 79.32                
Riduzione aperta di frattura del radio e dell'ulna, con fissazione              
interna 79.33 Riduzione aperta di frattura di carpo e metacarpo, con            
fissazione interna 79.34 Riduzione aperta di frattura delle falangi             
della mano, con fissazione interna 79.37 Riduzione aperta di frattura           
di tarso e metatarso, con fissazione interna 79.38  Riduzione aperta            
di frattura delle falangi del piede, con fissazione interna 79.71               
Riduzione chiusa di lussazione della spalla 79.72 Riduzione chiusa di           
lussazione del gomito 79.73 Riduzione chiusa di lussazione del polso            
79.74 Riduzione chiusa di lussazione della mano e delle dita della              
mano 79.77 Riduzione chiusa di lussazione della caviglia 79.78                  
Riduzione chiusa di lussazione del piede e delle dita del piede 79.83           
Riduzione aperta di lussazione del polso 79.84 Riduzione aperta di              
lussazione della mano e delle dita della mano 79.87 Riduzione aperta            
di lussazione della caviglia 79.88 Riduzione aperta di lussazione del           
piede e delle dita del piede 80.21 Artroscopia della spalla 80.22               
Artroscopia del gomito 80.23 Artroscopia del polso 80.25 Artroscopia            
dell'anca 80.26 Artroscopia del ginocchio 81.91 Artrocentesi 81.92              
Iniezione di sostanze terapeutiche nell'articolazione o nel legamento           
83.42 Tenosinoviectomia 83.62 Sutura differita di tendini 83.64 Altra           
sutura di tendini (Achillorraffia) 83.85 Allungamento del tendine di            
Achille 83.94 Aspirazione di borse 83.96 Iniezione di sostanze                  
terapeutiche all'interno delle borse 83.97 Iniezione di sostanze                
terapeutiche all'interno dei tendini 83.98 Iniezione di sostanze                
terapeutiche ad azione locale all'interno di altri tessuti molli                
84.01 Amputazione e disarticolazione di dita della mano 84.11                   
Amputazione di dita del piede 84.3 Revisione del moncone di                     
amputazione                                                                     
Interventi sui tegumenti                                                        
85.0 Mastotomia 85.12 Biopsia a cielo aperto della mammella 85.20               
Asportazione o demolizione di tessuto della mammella, NAS 85.21                 
Asportazione locale di lesione della mammella 85.22 Quadrantectomia             
della mammella 85.23 Mastectomia subtotale 85.24 Asportazione di                
tessuto ectopico della mammella 85.25 Asportazione del capezzolo                
85.95 Inserzione di espansione tessutale nella mammella 85.99 Altri             
interventi sulla mammella 86.06 Inserzione di pompa di infusione                
totalmente impiantabile 86.07 Inserzione di dispositivo di accesso              
vascolare totalmente impiantabile 86.21 Asportazione di cisti o seno            
pilonidale 86.22 Rimozione asportativa di ferita, infezione o ustione           
86.4 Asportazione radicale di lesione della cute 86.60 Innesto                  
cutaneo libero, NAS 86.61 Innesto di cute a pieno spessore nella mano           
86.62 Altro innesto di cute nella mano 86.63 Innesto di cute a pieno            
spessore in altra sede 86.65 Eteroinnesto sulla cute 86.66 Omoinnesto           
sulla cute 86.69 Altro innesto di cute su altre sedi 86.71                      
Allestimento e preparazione di innesti peduncolati o a lembo 86.72              
Avanzamento di lembo peduncolato 86.84  Correzione di cicatrice o               
briglia retrattile della cute 86.85 Correzione di sindattilia 86.86             
Onicoplastica 86.91 Asportazione di cute per innesto 86.93 Espansore            
e altra depilazione cutanea                                                     
ALLEGATO N. 2                                                                   
ELENCO DELLE PROCEDURE EFFETTUABILI IN AMBULATORIO (CODIFICA ICD 9              
CM)                                                                             
04.43 Liberazione del tunnel carpale 06.01 Aspirazione nella regione            
tiroidea 06.11 Biopsia (percutanea) (agobiopsia) della tiroide 06.13            
Biopsia delle paratiroidi 08.01 Incisione del margine palpebrale                
08.02 Apertura di blefarorrafia 08.09 Altra incisione della palpebra            
08.11 Biopsia della palpebra 08.20 Rimozione di lesione della                   
palpebra, NAS 08.21 Asportazione di calazio 08.22 Asportazione di               
altra lesione minore della palpebra 08.23 Asportazione di lesione               
maggiore della palpebra non a tutto spessore 08.24 Asportazione di              
lesione maggiore della palpebra, a tutto spessore 08.42 Riparazione             
di entropion o ectropion con tecnica di sutura 08.43 Riparazione di             
entropion o ectropion con resezione cuneiforme 08.44 Riparazione di             
entropion o ectropion con ricostruzione della palpebra 08.51                    
Cantotomia 08.52 Blefarorrafia 08.6 Ricostruzione della palpebra con            
lembo o innesto 08.81 Riparazione lineare di lacerazione della                  
palpebra e delle sopracciglia 08.82 Riparazione di lacerazione della            
palpebra interessante il margine palpebrale, non a tutto spessore               
08.83 Altra riparazione di lacerazione della palpebra, non a tutto              
spessore 08.84 Riparazione di lacerazione della palpebra interessante           
il margine palpebrale, a tutto spessore 08.85 Altra ricostruzione di            
lacerazione della palpebra, a tutto spessore 09.0 Incisione della               
ghiandola lacrimale 09.11 Biopsia della ghiandola lacrimale 09.12               
Biopsia del sacco lacrimale 09.43 Specillazione del dotto                       
nasolacrimale 09.6 Asportazione del sacco e delle vie lacrimali 09.71           
Correzione di eversione del punto lacrimale 09.73 Riparazione dei               
canalicoli 09.41 Specillazione del punto lacrimale 09.42                        
Specillazione dei canalicoli lacrimali 09.51 Incisione del punto                
lacrimale 09.52 Incisione dei canalicoli lacrimali 09.53 Incisione              
del sacco lacrimale 09.59 Altra incisione delle vie lacrimali 10.0              
Rimozione di corpo estraneo dalla congiuntiva per incisione 10.1                
Altra incisione della congiuntiva 10.21 Biopsia della congiuntiva               
10.31 Asportazione di lesione o tessuto della congiuntiva 10.32                 
Demolizione di lesione della congiuntiva 10.33 Altri interventi di              
demolizione della congiuntiva 10.4 Congiuntivoplastica 10.5 Lisi di             
aderenze della congiuntiva e della palpebra 10.6 Riparazione di                 
lacerazione della congiuntiva 10.91 Iniezione sottocongiuntivale 11.0           
Rimozione di corpo estraneo dalla cornea con impiego di magnete 11.21           
Curettage della cornea per striscio o coltura 11.22 Biopsia della               
cornea 11.31 Trasposizione dello pterigium 11.32 Asportazione dello             
pterigium con innesto della cornea 11.39 Altra asportazione dello               
pterigium 11.41 Rimozione meccanica dell'epitelio corneale 11.42                
Termocauterizzazione di lesione della cornea 11.49 Altra rimozione o            
demolizione di lesione della cornea 13.41 Facoemulsionamento ed                 
estrazione di cataratta 13.71 Inserzione di cristallino intraoculare            
al momento della estrazione di cataratta, in contemporanea 16.23                
Biopsia del bulbo oculare e dell'orbita 16.22 Agobiopsia orbitaria              
16.91 Iniezione retrobulbare di sostanze terapeutiche 18.02 Incisione           
del canale uditivo esterno 18.09 Altra incisione dell'orecchio                  
esterno 18.12 Biopsia dell'orecchio esterno 18.21 Asportazione del              
seno preauricolare 18.29 Asportazione o demolizione di altra lesione            
dell'orecchio esterno 18.40 Sutura di lacerazione dell'orecchio                 
esterno 20.09 Altra miringotomia 20.80 Interventi sulla tuba di                 
eustachio 21.00 Controllo di epistassi, NAS 21.01 Controllo di                  
epistassi mediante tamponamento nasale anteriore 21.02 Controllo di             
epistassi mediante tamponamento nasale posteriore (e anteriore) 21.03           
Controllo di epistassi mediante cauterizzazione e tamponamento 21.22            
Biopsia del naso 21.31 Asportazione o demolizione locale di lesione             
intranasale 21.32 Asportazione o demolizione locale di altra lesione            
del naso 21.71 Riduzione chiusa di frattura nasale non a cielo aperto           
21.81 Sutura di lacerazione del naso 21.91 Lisi di aderenze del naso            
22.01 Puntura dei seni nasali per aspirazione o lavaggio 22.11                  
Biopsia (endoscopica) (Agobiopsia) dei seni nasali 25.01 Biopsia                
(agobiopsia) della lingua 25.02 Biopsia a cielo aperto della lingua             
25.51 Sutura di lacerazione della lingua 25.91 Frenulotomia linguale            
25.92 Frenulectomia linguale 25.99 Altri interventi sulla lingua                
26.11 Biopsia (agobiopsia) di ghiandola o dotto salivare 26.41 Sutura           
di lacerazione di ghiandola salivare 26.91 Specillazione di dotto               
salivare 26.99 Altri interventi su ghiandole o dotti salivari 27.10             
Incisione del palato 27.21 Biopsia del palato osseo 27.22 Biopsia               
dell'ugola 27.23 Biopsia del labbro 27.24 Biopsia della bocca,                  
struttura non specificata 27.41 Frenulectomia labiale 27.51 Sutura di           
lacerazione del labbro 27.52 Sutura di lacerazione di altra parte               
della bocca 27.61 Sutura di lacerazione del palato 27.71 Incisione              
dell'ugola 27.92 Incisione della bocca, struttura non specificata               
28.11 Biopsia di tonsille ed adenoidi 28.91 Rimozione di corpo                  
estraneo da tonsille e adenoidi mediante incisione 29.12 Biopsia                
faringea 31.41 Tracheoscopia attraverso stoma artificiale 31.42                 
Laringoscopia e altra tracheoscopia 31.43 Biopsia (endoscopica) della           
laringe 31.93 Sostituzione di stent laringeo o tracheale 33.21                  
Broncoscopia attraverso stoma artificiale 33.22 Broncoscopia con                
fibre ottiche 33.23 Altra broncoscopia 33.24 Biopsia bronchiale                 
(endoscopica) 34.91 Toracentesi 34.92 Iniezione nella cavita'                   
toracica 38.22 Angioscopia percutanea 38.94 Preparazione di vena per            
incannulamento 38.95 Cateterismo venoso per dialisi renale 38.98                
Altra puntura di arteria 39.92 Iniezione intravenosa di sostanze                
sclerosanti 40.11 Biopsia di strutture linfatiche 40.19.1 Biopsia               
linfonodale eco-guidata 40.19.2 Biopsia linfonodale TC-guidata 41.38            
Altre procedure diagnostiche sul midollo osseo 42.23 Altra                      
esofagoscopia 42.24 Biopsia (endoscopica) dell'esofago 42.29 Altre              
procedure diagnostiche sull'esofago 43.41 Asportazione o demolizione            
di lesione o tessuto dello stomaco per via endoscopica 44.11                    
Gastroscopia transaddominale 44.14 Biopsia (endoscopica) dello                  
stomaco 44.15 Altra biopsia dello stomaco 44.19 Altra procedura                 
diagnostica sullo stomaco 44.22 Dilatazione endoscopica del piloro              
45.13 Altra endoscopia dell'intestino tenue 45.14 Biopsia                       
(endoscopica) dell'intestino tenue 45.16 Esofagogastroduodenoscopia             
(EGD) con biopsia 45.22 Endoscopia dell'intestino crasso attraverso             
stoma artificiale 45.23 Colonscopia con endoscopio flessibile 45.24             
Sigmoidoscopia con endoscopio flessibile 45.25 Biopsia (endoscopica)            
dell'intestino crasso 45.29 Altra procedura diagnostica                         
sull'intestino crasso sede non specificata 45.30 Asportazione o                 
demolizione endoscopica di lesione del duodeno 45.42 Polipectomia               
endoscopica dell'intestino crasso 45.43 Demolizione endoscopica di              
altra lesione o tessuto dell'intestino crasso 48.21                             
Proctosigmoidoscopia transaddominale 48.22 Proctosigmoidoscopia                 
attraverso orificio artificiale 48.23 Altra proctosigmoidoscopia con            
endoscopio rigido 48.24 Biopsia (endoscopica) del retto 48.26 Biopsia           
dei tessuti perirettali 48.29 Altre procedure diagnostiche sul retto,           
rettosigmoide e tessuti perirettali 49.01 Incisione di ascesso                  
perianale 49.02 Altra incisione di tessuti perianali 49.11                      
Fistulotomia anale 49.03 Asportazione di appendice cutanea perianale            
49.22 Biopsia dei tessuti perianali 49.23 Biopsia dell'ano 49.31                
Asportazione endoscopica o demolizione di lesione o tessuto dell'ano            
49.39 Altra asportazione o demolizione locale di lesione o tessuto              
dell'ano 49.45 Legatura delle emorroidi 49.46 Asportazione delle                
emorroidi 49.41 Riduzioni di emorroidi 49.42 Iniezioni delle                    
emorroidi 49.43 Cauterizzazione delle emorroidi 49.47 Rimozione di              
emorroidi trombizzate 49.59 Altra sfinterotomia anale 50.11 Biopsia             
(percutanea) (agobiopsia) del fegato 54.22 Biopsia della parete                 
addominale o dell'ombelico 55.23 Biopsia (percutanea) (agobiopsia)              
del rene 55.92 Aspirazione percutanea renale 55.93 Sostituzione di              
drenaggio nefrostomico 55.94 Sostituzione di drenaggio pielostomico             
56.31 Ureteroscopia 57.17 Cistostomia percutanea 57.33 Cistoscopia              
(transuretrale) con biopsia 57.32 Cistoscopia transuretrale 57.92               
Calibraggio collo vescicale 57.94 Cateterismo vescicale 57.95                   
Riposizionamento catetere vescicale 58.06 Dilatazione uretrale 58.1             
Meatotomia uretrale 58.22 Uretroscopia 58.23 Biopsia dell'uretra                
58.31 Asportazione o demolizione endoscopica di lesione o tessuto               
dell'uretra 58.39 Altra asportazione o demolizione locale di lesione            
o tessuto dell'uretra 58.47 Meatoplastica uretrale 58.5 Uretrotomia             
endoscopica 59.8 Cateterizzazione ureterale 60.0 Drenaggio di ascesso           
prostatico 60.11 Biopsia trasperineale (percutanea) (agobiopsia)                
della prostata 60.13 Biopsia (percutanea) delle vescicole seminali              
60.71 Aspirazione percutanea delle vescicole seminali 60.91                     
Aspirazione percutanea della prostata 60.92 Iniezione (di farmaci)              
nella prostata 61.0 Incisione e drenaggio dello scroto e della tunica           
vaginale 61.11 Biopsia dello scroto e della tunica vaginale 61.3                
Asportazione o demolizione di parte del tessuto scrotale 61.41 Sutura           
di lacerazione dello scroto e della tunica vaginale 61.91 Puntura               
evacuativa di idrocele della tunica vaginale 62.11 Biopsia                      
(percutanea) (agobiopsia) del testicolo 62.91 Aspirazione del                   
testicolo 62.92 Iniezione di sostanze terapeutiche nel testicolo                
63.91 Aspirazione di spermatocele 64.0 Circoncisione 64.11 Biopsia              
del pene 64.91 Plastiche di slittamento del prepuzio 65.11                      
Aspirazione eco-guidata dei follicoli 67.0 Dilatazione del canale               
cervicale 67.11 Biopsia endocervicale 67.12 Altra biopsia cervicale             
67.19 Altre procedure diagnostiche sulla cervice 67.32 Demolizione di           
lesione della cervice mediante cauteterizzazione 67.39 Altra                    
asportazione o demolizione di lesione o tessuto della cervice 68.16             
Biopsia dell'utero 68.12 Isteroscopia 69.70 Inserzione di Dispositivo           
Contraccettivo Intrauterino (IUD) 70.21 Vaginoscopia 70.24 Biopsia              
vaginale 70.33.1 Asportazione condilomi vaginali 71.11 Biopsia della            
vulva 75.10.1 Prelievo villi coriali 75.10.2 Amniocentesi precoce               
75.10.3 Amniocentesi tardiva 75.31 Amnioscopia 75.33.1                          
Funicolocentesi con raccolta di cellule staminali emopoietiche 75.34            
Monitoraggio fetale, NAS 79.01 Riduzione chiusa di frattura                     
dell'omero senza fissazione interna 79.02 Riduzione chiusa di                   
frattura di radio ed ulna senza fissazione interna 79.03 Riduzione              
chiusa di frattura di carpo e metacarpo senza fissazione interna                
79.04 Riduzione chiusa di frattura delle falangi della mano senza               
fissazione interna 79.07 Riduzione chiusa di frattura di tarso e                
metatarso senza fissazione interna 79.08 Riduzione chiusa di frattura           
delle falangi del piede senza fissazione interna 79.71 Riduzione                
chiusa di lussazione della spalla 79.72 Riduzione chiusa di                     
lussazione del gomito 79.73 Riduzione chiusa di lussazione del polso            
79.74 Riduzione chiusa di lussazione della mano e delle dita della              
mano 81.91 Artrocentesi 81.92 Iniezione di sostanze terapeutiche                
nell'articolazione o nel legamento 83.98 Iniezione di sostanze                  
terapeutiche ad azione locale all'interno di altri tessuti molli 85.0           
Mastotomia 85.20 Asportazione o demolizione di tessuto della                    
mammella, NAS 85.21 Asportazione locale di lesione della mammella               
85.11 Biopsia (percutanea) (agobiopsia) della mammella 85.19 Altre              
procedure diagnostiche sulla mammella 85.91 Aspirazione della                   
mammella 85.92 Iniezione di sostanze terapeutiche nella mammella                
86.01 Aspirazione della cute e del tessuto sottocutaneo 86.02                   
Iniezione o tatuaggio di lesioni o difetti della cute 86.03 Incisione           
di cisti o seno pilonidale 86.04 Altra incisione con drenaggio della            
cute e del tessuto sottocutaneo 86.05 Incisione con rimozione di                
corpo estraneo da cute e tessuto sottocutaneo 86.09 Altra incisione             
della cute e del tessuto sottocutaneo 86.11 Biopsia della cute e del            
tessuto sottocutaneo 86.22 Rimozione asportativa di ferita, infezione           
o ustione 86.4 Asportazione radicale di lesione della cute 86.60                
Innesto cutaneo libero, NAS 86.61 Innesto di cute a pieno spessore              
nella mano 86.62 Altro innesto di cute nella mano 86.23 Rimozione di            
unghia, matrice ungueale o plica ungueale 86.24 Chemiochirurgia della           
cute 86.25 Dermoabrasione 86.26 Legatura di appendice dermica 86.27             
Currettage di unghia, matrice ungueale o plica ungueale 86.28                   
Rimozione non asportativa di ferita, infezione o ustione 86.3 Altra             
asportazione o demolizione locale di lesione o tessuto cutaneo e                
sottocutaneo 86.59 Sutura di cute e tessuto sottocutaneo di altre               
sedi 86.22 Rimozione asportativa di ferita, infezione o ustione 86.4            
Asportazione radicale di lesione della cute 86.60 Innesto cutaneo               
libero, NAS 86.61 Innesto di cute a pieno spessore nella mano 86.62             
Altro innesto di cute nella mano 86.71 Allestimento e preparazione di           
innesti peduncolati o a lembo 86.72 Avanzamento di lembo peduncolato            
86.84 Correzione di cicatrice o briglia retrattile della cute 87.83             
Isterosalpingografia con contrasto opaco 97.51 Rimozione di tubo di             
gastrostomia 97.52 Rimozione di tubo dall'intestino tenue 97.53                 
Rimozione di tubo dall'intestino crasso o appendice 97.54 Rimozione             
di tubo di colecistostomia 97.59 Rimozione di altro dispositivo                 
dall'apparato digerente 97.61 Rimozione di tubo da pielostomia e                
nefrostomia 97.62 Rimozione di tubo da ureterostomia e catetere                 
ureterale 97.63 Rimozione di tubo di cistostomia 97.64 Rimozione di             
altro dispositivo di drenaggio urinario 97.65 Rimozione di supporto             
uretrale 97.69 Rimozione di altro dispositivo dall'apparato urinario.           

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