COMUNE DI COLORNO (PARMA)

COMUNICATO

Accordo di programma per la gestione e l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto "Bassa Parmense" con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma

Accordo di programma per la gestione e l'integrazione delle attivita'           
socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto Bassa                
Parmense con quelle dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma.              
fra i Comuni di:                                                                
 1) Busseto, rappresentato dal Sindaco pro tempore ing. Luigi                   
Mazzetta, nato a Parma il 14/5/1942, agente in esecuzione della                 
deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 7/6/2000;                        
 2) Colorno, rappresentato dal Sindaco pro tempore sig.ra Sabrina               
Fornia, nata a Colorno l'11/4/1970, agente in esecuzione della                  
deliberazione del Consiglio comunale n. 28 del 25/5/2000;                       
 3) Mezzani, rappresentato dal Sindaco pro tempore dott. Meuccio                
Berselli, nato a Sorbolo il 2/7/1961, agente in esecuzione della                
deliberazione del Consiglio comunale  n.25 del 23/6/2000;                       
 4) Polesine Parmense, rappresentato dal Sindaco pro tempore sig.               
Davide Maestri, nato a Zibello il 18/9/1959, agente in esecuzione               
della deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 25/5/2000;                 
 5) Roccabianca, rappresentato dal Sindaco pro tempore dott. Romeo              
Allinovi, nato a Parma il 6/4/1949, agente in esecuzione della                  
deliberazione del Consiglio comunale n. 23 del 2/6/2000;                        
 6) San Secondo Parmense, rappresentato dal Sindaco pro tempore geom.           
Alberto Zanardi, nato a San Secondo Parmense il 10/8/1943, agente in            
esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n. 42 del                 
19/5/2000;                                                                      
 7) Sissa, rappresentato dal Sindaco pro tempo dott.ssa Angela                  
Fornia, nata a Roccabianca il 30/9/1949, agente in esecuzione della             
deliberazione del Consiglio comunale n. 22 del 9/6/2000;                        
 8) Sorbolo, rappresentato dal Sindaco pro tempore arch. Massimo                
Iotti, nato a Parma il 18/11/1961, agente in esecuzione della                   
deliberazione del Consiglio comunale n. 27 del 22/6/2000;                       
 9) Torrile, rappresentato dal Sindaco pro tempore sig. Giancarlo               
Pogliacomi, nato a Parma il 7/10/1957, agente in esecuzione della               
deliberazione del Consiglio comunale n. 31 del 5/6/2000;                        
10) Trecasali, rappresentato dal Sindaco pro tempore sig. Luciano               
Aiolfi, nato a Parma il 27/6/1950, agente in esecuzione della                   
deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 1/6/2000;                        
11) Zibello, rappresentato dal Sindaco pro tempore rag. Giorgio                 
Quarantelli, nato a Roccabianca il 17/3/1947, agente in esecuzione              
della deliberazione del Consiglio comunale  n.16 dell'8/6/2000;                 
L'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, rappresentata dal                   
Direttore generale pro tempore dott. Marino Pinelli,                            
si stipula                                                                      
il seguente accordo di programma, a norma dell'art. 27 della Legge 8            
giugno 1990, n. 142, dell'art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e           
dell'art. 7 della L.R. 12 maggio 1994 cosi' come sostituito dall'art.           
183 della L.R. 21 aprile 1999, n. 3 per la delega delle funzioni                
socio-assistenziali all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma.               
Art. 1                                                                          
Obiettivi dell'Accordo                                                          
I Comuni di Busseto, Colomo, Mezzani, Polesine Parmense, Roccabianca,           
San Secondo Parmense, Sissa, Sorbolo, Torrile, Trecasali, Zibello               
delegano all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma l'esercizio               
delle attivita' socio-assistenziali relative alle seguenti aree:                
AREA A: FAMIGLIA, INFANZIA, ETA' EVOLUTIVA                                      
- Assistenza sociale alla maternita', all'infanzia, all'eta'                    
evolutiva (compresi i giovani e le famiglie) di qualsiasi                       
provenienza, nonche' ai minorenni anche extracomunitari soggetti a              
provvedimenti dell'autorita' giudiziaria.                                       
- Assistenza sociale a soggetti minori, anche in strutture                      
residenziali e semiresidenziali.                                                
- Assistenza sociale delegata ai Comuni con L.R. 3/99 prima di                  
competenza provinciale.                                                         
- Emergenza assistenziale per minori, donne con figli in difficolta'.           
- Assistenza sociale economica e/o finalizzata all'integrazione del             
minimo vitale.                                                                  
- Assistenza sociale per l'integrazione delle rette in strutture di             
ricovero.                                                                       
- Assistenza sociale agli adulti dimessi dal carcere, vittime o                 
familiari di vittime di delitti.                                                
AREA B: SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE                                              
- Assistenza sociale a tossicodipendenti e alcooldipendenti                     
attraverso la collaborazione con il SERT                                        
- Assistenza sociale economica finalizzata a sussidi e/o inserimenti            
lavorativi                                                                      
- Assistenza sociale per l'integrazione delle rette in strutture di             
ricovero                                                                        
AREA C: DISABILI MINORI E ADULTI                                                
- Assistenza sociale a soggetti disabili adulti e minori, anche in              
strutture residenziali e semiresidenziali                                       
- Assistenza sociale economica finalizzata a sussidi e/o inserimenti            
lavorativi                                                                      
- Assistenza sociale per l'integrazione delle rette in strutture di             
ricovero                                                                        
- Assistenza domiciliare con finalita' riabilitativa ed educativa               
anche in alternativa al ricovero e a sostegno della permanenza in               
famiglia                                                                        
AREA E: AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO E VIGILANZA DELLE STRUTTURE             
- Autorizzazione e vigilanza sul funzionamento delle strutture e dei            
servizi pubblici e privati di assistenza sociale, ad esso delegata o            
sub-delegata dalla Regione, relativamente ai minori, disabili,                  
anziani.                                                                        
I suddetti Comuni, ad esclusione dei Comuni di Busseto e Sorbolo,               
delegano all'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma anche                     
l'esercizio dell'attivita' socio-assistenziale relativa a:                      
AREA D: ANZIANI                                                                 
- Coordinamento e gestione del servizio di assistenza domiciliare               
comunale rivolto alla popolazione anziana per l'erogazione di                   
interventi di aiuto alla persona (igiene, alzata, bagno,                        
accompagnamenti, commissioni, servizio pasti)                                   
- Interventi di tutela sociale e giuridica rivolti ad anziani soli e            
privi di adeguato sostegno familiare                                            
- Piani di intervento finalizzati alla riabilitazione,                          
socializzazione e alla prevenzione del ricovero e a sostegno della              
permanenza nel proprio ambiente di vita.                                        
La delega sara' disciplinata da convenzioni e/o protocolli d'intesa.            
Il Servizio Sociale dovra' distribuire in modo omogeneo sul                     
territorio i propri interventi.                                                 
Gli Enti aderenti all'Accordo garantiscono l'esercizio delle                    
attivita' delegate attraverso la partecipazione economica determinata           
secondo il metodo della quota capitaria ed il rimborso in forma                 
diretta, ad eccezione delle spese relative all'Area D per le quali              
ogni Comune contribuira' in ragione dei servizi effettivamente                  
erogati sul proprio territorio, in seguito ad un conguaglio                     
effettuato a fine anno.                                                         
Art. 2                                                                          
Ambito territoriale (Distretto)                                                 
La rete dei servizi per l'erogazione delle prestazioni                          
socio-assistenziali e sanitarie delegate e' gestita in un ambito                
territoriale definito Distretto Bassa Parmense, costituito ai sensi             
dell'art. 9 della L.R. 12/5/1994, n. 19.                                        
Il Distretto comprende i comuni di Colorno (capofila), Busseto,                 
Roccabianca, Polesine Parmense, Zibello, San Secondo Parmense,                  
Torrile, Sorbolo, Mezzani, Sissa e Trecasali.                                   
Art. 3                                                                          
Comitato di Distretto                                                           
istituito un Comitato di Distretto composto dai Sindaci, o loro                 
delegati, e dal Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria                
locale o suo delegato.                                                          
Il Comitato di Distretto, nell'ambito degli indirizzi espressi dalla            
Conferenza sanitaria territoriale:                                              
1) svolge funzioni di proposta e di verifica sulle attivita'                    
distrettuali relativamente a: - Piani e programmi distrettuali                  
definiti dalla programmazione aziendale - Risorsa finanziaria di                
Distretto e priorita' di impiego - Verifica dei risultati conseguiti            
in analogia a quanto previsto dalla lettera g) del comma 2 dell'art.            
11 della L.R. 12 maggio 1994, n. 19 - Assetto organizzativo e                   
localizzazione dei servizi distrettuali (le proposte di                         
localizzazione dei servizi distrettuali sono sottoposte al parere               
obbligatorio del Comitato di Distretto)                                         
2) Assicura le linee di indirizzo politico-istituzionali e le                   
modalita' strategiche di funzionamento del servizio                             
3) Garantisce la dotazione di personale, spazi e di strumenti,                  
affinche' il servizio possa operare nelle migliori condizioni                   
possibili e raggiungere gli obiettivi previsti                                  
4) Valuta la programmazione del servizio e i piani di sviluppo della            
rete distrettuale dei servizi                                                   
5) Promuove e favorisce lo sviluppo qualitativo e quantitativo dei              
servizi (gestiti dagli enti che partecipano all'accordo) e assicura             
la messa in campo delle risorse                                                 
6) Sostiene e facilita modalita' di relazione e collaborazione tra              
servizi e istituzioni coinvolte secondo un'ottica di rete di                    
reciprocita'                                                                    
7) Promuove e sostiene sperimentazioni guidate in ordine a nuove                
tipologie di risposta e di modelli organizzativi da attivare                    
8) Svolge fanzioni di vigilanza sull'esecuzione dell'Accordo di                 
Programma a norma dell'art. 27.6 della Legge 8/6/1990,  n.142.                  
Il Comitato di Distretto puo' promuovere eventuali iniziative di                
carattere locale, anche riguardanti aree territoriali                           
sub-distrettuali, verificandone la relativa copertura finanziaria.              
Art. 4                                                                          
Presidenza e funzionamento del Comitato di Distretto                            
Il Comitato di Distretto elegge il proprio Presidente tra i Sindaci             
dei Comuni aderenti all'Accordo.                                                
Il Presidente dispone la convocazione delle sedute del Comitato di              
Distretto e la stesura dell'ordine del giorno degli argomenti da                
trattare, sentiti tutti i membri.                                               
Ogni componente del Comitato puo' richiedere al Presidente la                   
convocazione della seduta o l'iscrizione all'ordine del giorno di               
particolari argomenti.                                                          
Le decisioni sono validamente assunte dalla maggioranza assoluta dei            
rappresentanti degli enti aderenti all'Accordo e sono vincolanti per            
tutti questi, anche se dissenzienti.                                            
Il Comitato di Distretto si riunisce di norma presso la sede del                
Comune di San Secondo Parmense o in altra sede decisa dal Presidente.           
Sono invitati permanenti al Comitato di Distretto l'Assessore                   
provinciale alla Sanita' e Servizi Sociali ed il Presidente del                 
Comitato Consultivo Misto distrettuale.                                         
Art. 5                                                                          
Servizio Sociale                                                                
Nell'ambito del territorio dei Distretto Bassa Parmense e' istituito            
il Servizio Sociale, la cui sede e' collocata presso il polo                    
sociosanitario di Colorno.                                                      
La rete del Servizio Sociale di Distretto e' costituita dalle                   
strutture, dai servizi e dalle risorse che i soggetti aderenti                  
all'Accordo mettono a disposizione, tramite convenzione, per                    
garantire la programmazione degli interventi in un contesto unitario            
e integrato di servizi che la costruiscono.                                     
La gestione delle competenze delegate dai Comuni sara' integrata con            
operatori sanitari come previsto dalla legge regionale al fine di               
garantire gli interventi integrati a favore di utenti che ne abbiano            
diritto.                                                                        
La ripartizione degli oneri sara' definita in base alla Direttava               
regionale 1637/96.                                                              
Art. 6                                                                          
Assetto organizzativo del Servizio Sociale                                      
Compongono il Servizio Sociale le figure professionali che operano              
nella rete dei servizi ed appartengono agli enti che partecipano                
all'Accordo, secondo la seguente articolazione:                                 
- 1 Responsabile del Servizio Sociale Distrettuale                              
- 1 Assistente sociale - Vicario facente funzioni del Responsabile -            
Coordinatore Area Minori - Funzione E, Funzione D, Comune San Secondo           
- 1 Assistente sociale - Coordinatore Area Anziani - Funzione E,                
Funzione A C, Comune di Colorno                                                 
- 1 Assistente sociale - Equipe centralizzata affido familiare -                
Funzione A C, Comune di Busseto - Funzione A C D, Comune di Polesine            
- 1 Assistente sociale - Funzione A C D, Comune di Torrile                      
- 1 Assistente sociale - Funzione A C D, Comune di Sissa - Funzione A           
C D, Comune di Trecasali                                                        
- 1 Assistente sociale - Funzione A C D, Comune di Roccabianca -                
Funzione A C D, Comune di Zibello - Funzione A C, Comune di San                 
Secondo                                                                         
- 1 Assistente sociale - Funzione A C D, Comune di Mezzani - Funzione           
D, Comune di Colorno                                                            
- 1 Educatore professionale inserimenti lavorativi - Coordinatore               
Area Disabili - Inserimenti lavorativi Area ovest                               
- 1 Educatore professionale inserimenti lavorativi (part time) -                
Inserimenti lavorativi Area est                                                 
- 1 Educatore professionale - Area A appoggio educativo familiare               
- 1 Educatore professionale - Funzione A, Comune di Colorno                     
- 1 Amministrativo                                                              
- 1 Autista Area C.                                                             
COMMISSIONE ASSISTENZA DISTRETTUALE                                             
Valuta i bisogni sociosanitari degli utenti inviati al Servizio                 
Sociale dopo la prima segnalazione dell'Assistente sociale competente           
per settore.                                                                    
La Commissione e' composta dal Direttore del Distretto, dal                     
Responsabile del Servizio Sociale, dai Coordinatori delle aree A e D,           
dall'impiegato amministrativo.                                                  
Art. 7                                                                          
Compiti del Servizio Sociale                                                    
Il Servizio Sociale, oltre ai compiti specifici di legge e di                   
istituto, svolge le seguenti funzioni:                                          
 1) Compie una prima valutazione della situazione dell'utente al fine           
di avviarlo, secondo il tipo di bisogno, alla rete dei servizi                  
integrati sociosanitari, tramite i vari responsabili di settore                 
 2) Garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei                
servizi sociosanitari tramite la verifica costante delle                        
disponibilita' esistenti sul territorio e la gestione dei rapporti              
amministrativi conseguenti all'Accordo di Programma, in                         
collaborazione con gli uffici                                                   
 3) Ottimizza la qualita' degli interventi, anche tramite                       
l'individuazione del responsabile di ogni caso                                  
 4) Collega operativamente i servizi sociosanitari al fine di                   
ottenere continuita' di assistenza e cura, assicurando la pertinenza            
tra servizio attivato e necessita' espresse                                     
 5) Autorizza in via amministrativa l'accesso alla rete dei servizi             
sociosanitari integrati, sulla base delle disposizioni ricevute e               
tenuto conto delle disponibilita' esistenti e delle opzioni dei                 
cittadini                                                                       
 6) Attiva programmi di controllo sul funzionamento della rete e di             
verifica della qualita' delle prestazioni                                       
 7) Svolge attivita' di informazione sui servizi esistenti sul                  
territorio, sulle modalita' e sui criteri di accesso a strutture sia            
pubbliche che private convenzionate                                             
 8) Promuove e organizza, in collaborazione con gli enti                        
istituzionalmente preposti, le attivita' di formazione e di                     
aggiornamento del personale                                                     
 9) Raccoglie ed elabora i dati informativi sui servizi esistenti sul           
territorio                                                                      
10) Garantisce la conoscenza della domanda attuale e potenziale della           
popolazione residente nel Distretto, al fine di favorire la                     
programmazione di linee di intervento coerenti con le esigenze locali           
e condivise dai servizi                                                         
11) Assicura lo sviluppo organico del sistema dei servizi,                      
rispondendo in modo esauriente e razionale all'evoluzione della                 
domanda                                                                         
12) Svolge compiti di collegamento operativo fra servizi                        
sociosanitari integrati e servizi sanitari, al fine di ottenere                 
continuita' di assistenza e cura fra servizio attivato e necessita'             
espressa                                                                        
13) Fornisce consulenza e supporto ai servizi, per sviluppare cultura           
sociale, per favorire la qualificazione delle prestazioni e del                 
personale, per omogeneizzare linguaggio e strumenti professionali ed            
operativi                                                                       
14) Promuove la collaborazione con il volontariato, curandone i                 
rapporti, l'informazione e la partecipazione alle attivita' di                  
istituto.                                                                       
Art. 8                                                                          
Principi del Servizio Sociale                                                   
L'attuazione degli interventi assistenziali, di cui ai precedenti               
articoli, deve ispirarsi ai seguenti criteri, costituenti punti                 
fondamentali di riferimento per la gestione del servizio, volto alla            
tutela e alla promozione sociale del cittadino in condizioni di                 
marginalita' e di bisogno:                                                      
1) Il servizio tutela il diritto di ogni cittadino ad un'adeguata e             
dignitosa condizione esistenziale, tramite attivita' di prevenzione,            
socializzazione e riabilitazione, diffondendo il valore sociale della           
solidarieta'                                                                    
2) Il servizio adotta prioritariamente interventi non                           
istituzionalizzanti, servendosi anche del volontariato, allo scopo di           
mantenere gli utenti nel loro contesto familiare e sociale di vita              
3) Il servizio persegue l'integrazione degli interventi                         
sociosanitari, considerando la persona nella sua globalita' e                   
predisponendo piani personalizzati rispondenti ai suoi bisogni                  
specifici                                                                       
4) Gli interventi assistenziali non si esauriscono nell'erogazione di           
provvidenze economiche, che va considerata come supporto dell'azione            
di recupero e di socializzazione                                                
5) Gli interventi sono rivolti a soggetti che si trovano nelle                  
condizioni di assistibilita' indicate dalle leggi che disciplinano la           
materia e per i quali sia accertata la sussistenza della condizione             
di bisogno economico e sociale                                                  
6) La gestione in delega dei servizi non esaurisce la competenza e la           
politica sociale delle amministrazioni comunali, ma ne costituisce              
parte integrante e fondamentale.                                                
Il comportamento e le scelte dell'Azienda Unita' sanitaria locale di            
Parma devono conformarsi ai suddetti criteri, validi per l'intero               
territorio distrettuale e per tutti i casi in cui emerge il bisogno             
di assistenza.                                                                  
Art. 9                                                                          
Ripartizione delle spese                                                        
Le modalita' di liquidazione e di riparto delle spese saranno                   
disposte dal Comitato di Distretto.                                             
Si applicheranno le disposizioni regionali circa l'imputazione degli            
oneri per i servizi socio-assistenziali e di quelli a rilievo                   
sanitario.                                                                      
Art. 10                                                                         
Recesso dell'Accordo                                                            
Ciascuno dei soggetti aderenti potra' recedere dall'Accordo purche'             
la sua volonta' sia dichiarata a tutti gli altri con almeno tre mesi            
di anticipo.                                                                    
Il recedente restera' obbligato per gli oneri a lui incombenti fino             
al momento della recessione.                                                    
Art. 11                                                                         
Durata dell'Accordo                                                             
Il presente Accordo, valido dall'1/1/2000 al 31/12/2000, deve                   
acquisire efficacia inderogabilmente entro il 30/6/2000.                        
Non potra' essere modificato durante la sua vigenza se non per                  
consenso unanime dei suoi partecipanti.                                         
Qualora, nell'ambito della riorganizzazione territoriale dei servizi            
prevista dalla legge, si giungesse al superamento del Distretto Bassa           
Parmense prima della scadenza del presente Accordo, l'Azienda Unita'            
sanitaria locale si impegna comunque ad assicurare la continuita' dei           
servizi e delle attivita' socio-assistenziali oggetto della delega              
fino al 31/12/2000, nelle forme e nelle modalita' previste                      
dall'Accordo stesso.                                                            
Art. 12                                                                         
Risoluzione delle controversie                                                  
La soluzione delle controversie sull'interpretazione dell'Accordo e             
sulla sua applicazione, laddove non risulti possibile una loro                  
composizione unanime nel Comitato d'attuazione, sara' demandata ad un           
collegio di tre arbitri, esperti rispettivamente in diritto,                    
amministrazione e servizio sociale, designati all'unanimita' dal                
Comitato per l'attuazione dell'Accordo; in caso di dissenso circa la            
designazione di uno o piu' arbitri, essi saranno nominati dal                   
Presidente della Conferenza Sanitaria territoriale di Parma.                    
Si applicheranno al procedimento ed al giudizio arbitrale le                    
disposizioni del Codice di Procedura civile.                                    
Letto, approvato e sottoscritto:                                                
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI COLORNO  COMUNE DI BUSSETO                                            
Sabrina Fornia  Luigi Mazzetta                                                  
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI MEZZANI  COMUNE DI POLESINE P.                                        
Meuccio Berselli  Davide Maestri                                                
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI ROCCABIANCA  COMUNE DI SAN SECONDO P.                                 
Romeo Allinovi  Alberto Zanardi                                                 
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI SISSA  COMUNE DI SORBOLO                                              
Angela Fornia  Massimo Iotti                                                    
IL SINDACO DEL  IL SINDACO DEL                                                  
COMUNE DI TORRILE  COMUNE DI TRECASALI                                          
Giancarlo Pogliacomi  Luciano Aiolfi                                            
IL SINDACO DEL  IL DIRETTORE GENERALE                                           
COMUNE DI ZIBELLO  DELL'AZIENDA USL DI PARMA                                    
Giorgio Quarantelli  Marino Pinelli                                             

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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