REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 giugno 1999, n. 918

Piano regionale d'azione per l'acquisizione di un primo parco-progetti in materia di uso razionale dell'energia, risparmio energetico, valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia e limitazione delle emissioni di gas a effetto serra

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Richiamato il Protocollo adottato il 10 dicembre 1997 a Kyoto dalla             
Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite             
sui cambiamenti climatici;                                                      
considerato che il Protocollo di Kyoto:                                         
a) ha impegnato i Paesi inclusi nell'"Annex 1" (Paesi                           
industrializzati e Paesi con economia in transizione) ad assicurare             
individualmente o congiuntamente che le emissioni aggregate dei gas             
ad effetto serra, (individuati nell'anidride carbonica (CO2), nel               
metano (CH4), nel protossido di azoto (N2O), negli idrofluorocarburi            
(HFC), nei perfluorocarburi (PFC) e nell'esafluoruro di zolfo (SF6))            
non superino le quantita' stabilite, con il fine di ridurre le                  
emissioni globali di tali gas di almeno il 5% rispetto al livello del           
1990, nel periodo di adempimento 2008-2012;                                     
b) ha impegnato in particolare gli Stati membri dell'Unione Europea a           
ridurre entro lo stesso periodo di adempimento le emissioni dei gas             
serra nella misura dell'8% rispetto ai livelli del 1990;                        
c) ha individuato le politiche e le misure che dovranno essere                  
elaborate ed attuate dai Paesi "Annex 1", di cui alla lettera a), per           
la riduzione delle emissioni, con particolare riferimento a: - il               
miglioramento dell'efficienza energetica in tutti i settori; - la               
ricerca, sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili per la            
produzione di energia e delle tecnologie innovative per la riduzione            
delle emissioni; - la promozione di modalita' sostenibili di gestione           
del patrimonio forestale, di imboschimento e rimboschimento; - la               
promozione e il miglioramento dei meccanismi e dei sistemi di                   
rimozione, cattura e isolamento dei gas ad effetto serra; - la                  
promozione dell'agricoltura sostenibile; - la limitazione e/o                   
riduzione delle emissioni di metano nei sistemi di trattamento dei              
rifiuti e nella produzione, trasporto e  distribuzione dell'energia;            
- misure fiscali appropriate per disincentivare le emissioni di gas             
serra;                                                                          
d) ha istituito tre meccanismi di flessibilita' per contribuire                 
all'attuazione degli impegni di riduzione delle emissioni, inerenti             
la realizzazione di azioni comuni tra piu' Paesi "Annex 1" (Joint               
Implementation), lo sviluppo di forme di cooperazione con i Paesi               
"Non Annex 1" (Clean Development Mechanism), il commercio                       
internazionale dei permessi di emissione (Emissions Trading);                   
e) ha individuato come misura aggiuntiva per la riduzione delle                 
emissioni l'assorbimento di carbonio ottenuto mediante attivita' di             
afforestazione e riforestazione;                                                
visti:                                                                          
- la decisione del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Unione             
Europea del 17 giugno 1998, che impegna l'Italia - nell'ambito degli            
obblighi dell'UE stabiliti dal Protocollo di Kyoto - alla riduzione             
delle proprie emissioni di gas serra nella misura del 6,5% rispetto             
ai livelli del 1990 entro il periodo compreso fra il 2008 e il 2012,            
sulla base di un programma di riduzioni che dovra' essere attuato a             
partire dal 2002 e verificato annualmente dall'UE;                              
- la delibera CIPE 3 dicembre 1997 che, approvate le linee generali             
della "Seconda Comunicazione nazionale alla Convenzione sui                     
cambiamenti climatici", ha indicato i programmi per il contenimento             
delle emissioni dei gas serra che dovranno essere predisposti da                
parte delle Amministrazioni competenti in modo coordinato e secondo             
il criterio della massima efficienza ambientale ed economica, in                
coerenza con le azioni individuate dal Protocollo di Kyoto e con le             
politiche e misure richiamate dalla decisione del Consiglio dei                 
Ministri dell'Ambiente dell'UE del 17 giugno 1998;                              
- la delibera CIPE 19 novembre 1998 recante "Linee guida per le                 
politiche e le misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas            
serra" nella quale sono approvati:                                              
a) gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni, che                    
includono anche quelli conseguibili con i meccanismi di flessibilita'           
istituiti dal Protocollo di Kyoto;                                              
b) le linee guida per le politiche e le misure nazionali di riduzione           
delle emissioni dei gas serra, anche attraverso la stipula di accordi           
volontari tra gli operatori e le amministrazioni, con particolare               
riferimento a:                                                                  
- il programma nazionale per la valorizzazione delle biomasse                   
agricole e forestali;                                                           
- la definizione dei criteri per l'applicazione delle migliori                  
tecniche disponibili, di cui alla direttiva 96/61/CE, ai fini della             
migliore efficienza energetica degli impianti di produzione di                  
energia elettrica e industriali;                                                
- la regolamentazione della combustione delle biomasse a fini                   
energetici;                                                                     
- la regolamentazione degli usi dei biocarburanti e dei                         
biocombustibili ai sensi dell'art. 2 della Legge 8 luglio 1986,                 
n.349;                                                                          
- la riduzione delle emissioni di protossido di azoto;                          
- la promozione del riciclaggio dei rifiuti;                                    
- la riduzione delle emissioni di metano dalle discariche di rifiuti;           
- la riduzione delle emissioni di metano dagli allevamenti agricoli;            
- in particolare, il punto 1.1 della sopra citata delibera CIPE, che            
stabilisce che per la promozione e lo sviluppo delle azioni                     
nazionali, in attesa dell'eventuale costituzione di un apposito fondo           
per la protezione del clima, si fara' fronte, oltre che con le linee            
di bilancio ordinarie di ciascuna Amministrazione interessata, con le           
risorse finanziarie finalizzate, secondo quanto previsto dal d.d.l.             
collegato alla finanziaria 1999, a misure compensative di settore con           
incentivi per la riduzione delle emissioni inquinanti per                       
l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili;                                 
- il Documento di Programmazione economica e finanziaria 1999-2001,             
che ai paragrafi 13.4, 16.3, 16.6.2, del capitolo V dedicato alle               
politiche per l'occupazione e lo sviluppo, richiama l'esigenza di               
sviluppare politiche e misure per la protezione dell'ambiente ed in             
particolare per la riduzione delle emissioni dei gas serra nei                  
diversi settori;                                                                
- l'art. 8, comma 10, lettere d) e f), della Legge 23 dicembre 1998,            
n. 448, recante titolo "Misure di finanza pubblica per la                       
stabilizzazione e lo sviluppo" che prevede che le maggiori entrate              
derivanti dalla tassazione sulle emissioni di anidride carbonica sono           
destinate:                                                                      
- a concorrere al finanziamento delle spese di investimento sostenute           
per la riduzione delle emissioni e l'aumento dell'efficacia                     
energetica degli impianti di combustione per la produzione di energia           
elettrica;                                                                      
- a misure compensative di settore con incentivi per la riduzione               
delle emissioni inquinanti,  per l'efficienza energetica e le fonti             
rinnovabili nonche' per la gestione di reti di teleriscaldamento                
alimentato con biomasse nei comuni ricadenti nelle zone climatiche E            
ed F;                                                                           
- l'art. 11, comma 6, del DLgs 16 marzo 1999, n. 79 di "Attuazione              
della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno            
dell'energia elettrica" che prevede che, con deliberazione del CIPE,            
adottata su proposta del Ministro dell'Industria, del Commercio e               
dell'Artigianato, sentita la Conferenza Unificata sono determinati:             
a) gli obiettivi pluriennali da conseguire relativi alla                        
valorizzazione delle diverse tipologie di fonti rinnovabili;                    
b) la ripartizione tra le Regioni delle risorse nazionali da                    
destinare al conseguimento di detti obiettivi, lasciando alle Regioni           
il compito di provvedere, attraverso procedure di gara, alla                    
assegnazione delle risorse nazionali e di contribuire anche con                 
proprie risorse;                                                                
rilevato che:                                                                   
- ai sensi dell'art. 30 del DLgs n. 112 recante "Conferimento di                
funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli              
Enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n.             
59", alla Regione e' riconosciuta responsabilita' programmatoria nel            
campo della valorizzazione delle fonti rinnovabili, della promozione            
del risparmio energetico e dell'uso razionale dell'energia;                     
- l'attuazione di una politica di promozione delle fonti rinnovabili            
e dell'uso razionale dell'energia, incidendo su diverse materie quali           
l'urbanistica e la pianificazione territoriale, l'edilizia, lo                  
sviluppo economico e sociale delle comunita' locali, la tutela                  
dell'ambiente e la valorizzazione delle risorse territoriali,  alcune           
delle quali di competenza degli Enti locali, depone a favore di un              
approccio volto a privilegiare  i momenti di coinvolgimento, di                 
confronto e di cooperazione dei diversi enti pubblici di livello                
costituzionale, da attuarsi mediante forme idonee a salvaguardare gli           
interessi pubblici non  omogenei affidati alla loro cura, secondo il            
principio di leale collaborazione tra Stato e soggetti delle                    
Autonomie;                                                                      
richiamato, inoltre, il Patto per l'energia e l'ambiente sottoscritto           
nel corso della Conferenza nazionale Energia e Ambiente tenutasi a              
Roma il 25- 28 novembre 1998 da parte delle rappresentanze del                  
Governo nazionale, delle Regioni e degli Enti locali, delle                     
organizzazioni economiche e sociali, delle associazioni ambientaliste           
e dei consumatori,  nel quale:                                                  
a) e' sottolineata l'importanza degli accordi volontari, settoriali e           
territoriali, considerati in via privilegiata come gli strumenti                
attuativi di una politica di programmazione concertata, che                     
consentono anche tramite una maggiore informazione degli operatori e            
degli utenti, la diffusione di comportamenti utili alla promozione              
dell'uso razionale dell'energia,  alla valorizzazione delle fonti               
rinnovabili e alla tutela dell'ambiente;                                        
b) e' stabilito che il Governo e le Regioni si impegnano a istituire            
con finanziamenti pubblici derivanti in parte anche dalla "carbon               
tax", un Fondo nazionale e Fondi regionali per le energie rinnovabili           
e la protezione del clima e a definire le relative dotazioni                    
nell'ambito  delle rispettive leggi finanziarie;                                
c) e' accordato l'accesso prioritario a beneficiare del sistema di              
incentivi ed in particolare delle risorse pubbliche che si renderanno           
disponibili nell'ambito dei fondi nazionali e regionali, da parte dei           
soggetti firmatari degli accordi volontari, in modo commisurato al              
rispetto degli impegni assunti in comune e individualmente;                     
rilevato, altresi', che sono in corso di adozione, da parte dei                 
ministeri competenti, i regolamenti di attuazione delle disposizioni            
di cui all'art. 8, comma 10, lettere d) e f), della Legge 23 dicembre           
1998, n. 448 citata, per l'assegnazione delle provvidenze predisposte           
a favore delle spese di investimento per la riduzione delle emissioni           
inquinanti, l'aumento dell'efficienza energetica e le fonti                     
rinnovabili e che, per rispettare i termini di scadenza della                   
presentazione delle domande in essi previsti, e' opportuno pervenire            
per tempo alla formulazione dei progetti;                                       
ritenuto che:                                                                   
- la Regione possa contribuire  significativamente all'allestimento             
di un primo e significativo parco di progetti inerenti l'uso                    
razionale dell'energia, il risparmio energetico, la valorizzazione              
delle fonti rinnovabili di energia e la limitazione delle emissioni             
di gas a effetto serra caratterizzante  l'impegno dell'Emilia-Romagna           
per il raggiungimento degli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto;            
- il contributo della Regione per l'allestimento di detto                       
parco-progetti possa configurarsi nelle azioni sotto indicate:                  
- informare, sensibilizzare e orientare i soggetti pubblici e privati           
interessati, ai fini della formulazione di un insieme significativo             
di progetti conformi agli indirizzi e alle priorita' nazionali e                
regionali, secondo i criteri di efficienza economica ed energetica;             
- addivenire ad accordi ed intese con i Ministeri competenti al fine            
di assicurare l'accesso di detti progetti alle provvidenze previste             
dalle norme nazionali a favore degli interventi conformi agli                   
obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto, con particolare                     
riferimento ai contributi di cui all'art. 8 comma 10, lettere d) e f)           
della Legge 23 dicembre 1998, n. 448;                                           
- promuovere la collaborazione e l'azione coordinata tra i diversi              
livelli di governo e di amministrazione centrale, regionale e locale,           
al fine di favorire, anche attraverso gli istituti e gli strumenti di           
programmazione negoziata, la realizzazione del parco-progetti,                  
sviluppando altresi' le necessarie forme di integrazione e i raccordi           
organizzativi volti ad assicurare efficacia e tempestivita'                     
all'azione amministrativa inerente la valutazione dei profili                   
urbanistici, sanitari, della tutela dell'ambiente e della sicurezza e           
la concessione delle relative autorizzazioni;                                   
valutato che il complesso dei progetti, se adeguatamente promosso,              
indirizzato e coordinato, potra' costituire un'opportunita' per la              
modernizzazione del sistema energetico regionale e che pertanto                 
sussiste l'interesse della Regione e degli Enti locali a contribuire            
alla sua completa realizzazione attraverso l'assegnazione  delle                
risorse che si rendessero disponibili a livello regionale e locale,             
garantendo la funzionalita' della spesa pubblica al raggiungimento              
progressivo degli obiettivi di programmazione energetica ed                     
ambientale;                                                                     
vista, infine, la propria deliberazione n. 2541 del 4 luglio 1995,              
con la quale sono state fissate le direttive per l'esercizio delle              
funzioni dirigenziali;                                                          
dato atto:                                                                      
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale alle                    
Attivita' produttive dott. Uber Fontanesi, relativo alla legittimita'           
della presente deliberazione, ai sensi dell'art. 4 comma 6, della               
L.R. 19 novembre 1992, n. 41, nonche' della deliberazione della                 
Giunta regionale 2541/95;                                                       
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio                  
Energia dott. Massimo Cenerini, in merito alla regolarita' tecnica              
della presente deliberazione, ai sensi dell'art. 4, sesto comma,                
della L.R. 19 novembre 1992, n. 41, nonche' della deliberazione della           
Giunta regionale 2541/95;                                                       
su proposta dell'Assessore regionale alle Attivita' produttive;                 
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
1) di approvare il "Piano regionale di azione per l'acquisizione di             
un primo parco-progetti in materia di uso razionale dell'energia,               
risparmio energetico, valorizzazione delle fonti rinnovabili di                 
energia e limitazione delle emissioni di gas a effetto serra" per               
l'anno 1999, allegato quale parte integrante e sostanziale del                  
presente atto (Allegato 1);                                                     
2) di impegnare il Servizio Energia della Regione a dare esecuzione             
al Piano regionale di azione di cui al punto 1 del presente atto,               
secondo le procedure e le scadenze in esso indicate;                            
3) di dare atto che la Giunta regionale, sviluppera' i necessari                
confronti con i Ministeri competenti al fine di conseguire con                  
successivi atti l'intesa volta ad assicurare, per i progetti                    
acquisiti a seguito del Piano di azione di cui al punto 1, l'accesso            
alle provvidenze previste dalle norme nazionali a favore degli                  
interventi conformi agli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto con            
particolare riferimento, per l'anno 1999, ai contributi di cui                  
all'art. 8, comma 10, lettere d) e f) della Legge 23 dicembre 1998,             
n. 448;                                                                         
4) di dare atto che la Giunta regionale sviluppera' i necessari                 
confronti con gli Enti locali interessati per raccordare la spesa               
regionale con gli strumenti di programmazione della spesa degli                 
stessi, ai fini del finanziamento degli interventi relativi a                   
strutture e infrastrutture pubbliche e d'interesse pubblico;                    
5) di dare atto che la Giunta regionale promuovera' le necessarie               
iniziative per conseguire la collaborazione e l'azione coordinata tra           
i diversi livelli di governo e di amministrazione centrale, regionale           
e locale, al fine di favorire, anche attraverso gli istituti e gli              
strumenti di programmazione negoziata, la realizzazione del                     
parco-progetti, sviluppando altresi' le necessarie forme di                     
integrazione e i raccordi organizzativi volti ad assicurare efficacia           
e tempestivita' all'azione amministrativa inerente la valutazione dei           
profili urbanistici, sanitari, della tutela dell'ambiente e della               
sicurezza e la concessione delle relative autorizzazioni;                       
6) di pubblicare il "Piano regionale di azione per l'acquisizione di            
un primo parco-progetti in materia di uso razionale dell'energia,               
risparmio  energetico, valorizzazione delle fonti rinnovabili di                
energia e limitazione delle emissioni di gas a effetto serra"                   
contenuto nella presente deliberazione, nel Bollettino Ufficiale                
della Regione Emilia-Romagna.                                                   
ALLEGATO 1                                                                      
Piano regionale d'azione per l'acquisizione di un primo                         
parco-progetti in materia di uso razionale dell'energia, risparmio              
energetico, valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia e                 
limitazione delle emissioni di gas a effetto serra                              
1. Finalita' del piano d'azione regionale                                       
La Regione intende mettere in campo un piano d'azione volto a:                  
- contribuire al controllo e alla limitazione delle emissioni di gas            
a effetto serra ed in particolare di CO2, corrispondente all'esigenza           
di tutela del clima globale a fronte degli impegni assunti dal nostro           
paese con la firma del "Protocollo di Kyoto";                                   
- promuovere la qualificazione del sistema energetico regionale in              
conformita' agli indirizzi e alle norme nazionali e comunitarie in              
materia di energia e ambiente;                                                  
- assicurare che il servizio energetico regionale sia erogato con               
carattere di sicurezza, affidabilita' e continuita' garantendo che              
siano soddisfatte tutte le ragionevoli esigenze degli utenti finali             
ivi comprese quelle delle aree insufficientemente servite;                      
- concorrere alla promozione e allo sviluppo di un sistema integrato            
di interventi in cui, anche attraverso la creazione di adeguate                 
condizioni regolamentari ed amministrative, il controllo e la                   
gestione della domanda di energia, l'uso razionale dell'energia, il             
risparmio energetico e la valorizzazione delle fonti rinnovabili e              
territoriali assolvano ad un ruolo fondamentale.                                
2. Articolazione del piano d'azione regionale                                   
La Regione, per le finalita' di cui al punto 1:                                 
a) promuove la costituzione di un sistema informativo regionale                 
finalizzato alla costruzione dello scenario evolutivo del sistema               
energetico regionale e della qualita' dell'ambiente, con particolare            
riferimento alle emissioni di gas a effetto serra, a partire                    
dall'acquisizione, memorizzazione, elaborazione e integrazione dei              
dati fondamentali derivanti dai progetti di cui al punto 4;                     
b) avvia una azione di informazione, sensibilizzazione e orientamento           
dei soggetti pubblici e privati interessati, ai fini                            
dell'acquisizione di un significativo insieme di progetti coerenti              
con le finalita' di cui al punto l. Nell'ambito di tale azione                  
saranno avviate forme di collaborazione con le Camere di Commercio,             
le Associazioni economiche e gli Enti locali;                                   
c) seleziona un primo parco-progetti regionale in grado di concorrere           
alle provvidenze di cui all'art. 8, comma 10, lettere d) ed f) della            
Legge 23 dicembre 1998, n. 448, per l'anno 1999, sulla base delle               
proposte che saranno pervenute da parte dei soggetti di cui al punto            
3, secondo gli indirizzi e le priorita' di cui ai punti 4 e 5                   
seguenti;                                                                       
d) promuove le necessarie iniziative atte a conseguire la                       
collaborazione e l'azione coordinata dei diversi livelli di                     
amministrazione, centrale, regionale e locale e di altri soggetti               
pubblici e privati, al fine di favorire, anche attraverso gli                   
istituti e gli strumenti della programmazione negoziata e degli                 
accordi volontari, la realizzazione del parco-progetti di cui alla              
lettera c) precedente, sviluppando in particolare con i ministeri               
competenti le necessarie intese volte ad assicurare l'accesso alle              
provvidenze previste per l'anno 1999 dai provvedimenti di attuazione            
dell'art. 8, comma 10, lettere d) ed f) della Legge 23 dicembre 1998,           
n. 448 e con gli Enti locali interessati le necessarie forme di                 
integrazione e i raccordi organizzativi volti ad assicurare efficacia           
e tempestivita' all'azione amministrativa inerente la valutazione dei           
profili urbanistici, sanitari,  di tutela dell'ambiente e di                    
sicurezza e le relative autorizzazioni.                                         
3. Soggetti destinatari                                                         
Sono abilitati a presentare i progetti di cui alla lettera c), punto            
2 precedente:                                                                   
a) le Provincie, i Comuni, le Comunita' montane, i Consorzi di Enti             
locali;                                                                         
b) le imprese, le societa' e gli enti esercenti servizi nei settori             
dell'igiene ambientale, del trasporto locale, dell'energia,                     
dell'edilizia residenziale  pubblica, della sanita' e della ricerca             
applicata;                                                                      
c) le imprese singole o associate, i consorzi o le societa' di                  
imprese.                                                                        
4. Indirizzi relativi alla tipologia dei progetti                               
4.1. Nell'ambito del presente piano d'azione si intendono acquisire             
progetti di intervento volti a:                                                 
4.1.1. il contenimento dei consumi di energia, il miglioramento                 
dell'efficienza energetica e l'utilizzo delle fonti rinnovabili di              
energia nella climatizzazione e illuminazione degli ambienti, nella             
produzione di energia ed acqua calda sanitaria negli edifici,                   
qualunque ne sia la destinazione d'uso;                                         
4.1.2. il miglioramento dell'efficienza energetica e delle condizioni           
di compatibilita' ambientale  nei processi di produzione,                       
trasformazione, trasporto e distribuzione dell'energia;                         
4.1.3. la riduzione dei consumi specifici di energia e il                       
miglioramento delle condizioni di compatibilita' ambientale  nei                
processi produttivi;                                                            
4.1.4. la riduzione dei consumi specifici di energia e il                       
miglioramento delle condizioni di compatibilita' ambientale  nei                
sistemi di trasporto collettivo;                                                
4.1.5. la realizzazione di progetti di ricerca applicata per lo                 
sviluppo di tecnologie a basse emissioni di gas a effetto serra                 
suscettibili di estesa applicazione in ambito regionale;                        
4.1.6. la produzione combinata di energia elettrica o meccanica e               
calore;                                                                         
4.1.7. la realizzazione di reti di teleriscaldamento;                           
4.1.8. l'utilizzazione delle fonti rinnovabili di energia;                      
4.1.9. lo sviluppo e l'applicazione di tecnologie innovative volte              
alla cattura e all'isolamento dei gas a effetto serra;                          
4.1.10. lo sviluppo e la gestione sostenibile del patrimonio                    
forestale, ivi compresi piani economici o di gestione, piani di                 
imboschimento, rimboschimento e arboricoltura da legno;                         
4.1.11. lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura, con particolare               
riferimento alle colture agricole dedicate;                                     
4.1.12. la gestione razionale dei rifiuti urbani orientata a favorire           
la riduzione della produzione di rifiuti, a incrementare le attivita'           
di riutilizzo, riciclo e recupero delle materie prime e/o                       
dell'energia, a garantire piu' elevate condizioni di  compatibilita'            
ambientale;                                                                     
4.1.13. l'introduzione di sistemi e componenti volti a recuperare               
scarti e materiali residuati dal processo produttivo, a conseguire la           
valorizzazione energetica, il riutilizzo o il riciclaggio degli                 
stessi;                                                                         
4.1.14. la prestazione di servizi connessi con l'attuazione di                  
programmi nazionali per la sostituzione di caldaie, elettrodomestici,           
lampade e sistemi di illuminazione a bassa efficienza.                          
4.2. Nell'ambito dei progetti di cui al punto 4.1., possono essere              
evidenziate e sviluppate soluzioni inerenti gli aspetti tecnici,                
gestionali e organizzativi, ivi compresi:                                       
4.2.1. strumenti innovativi di finanziamento e nuovi prodotti                   
finanziari di sostegno del rischio d'impresa;                                   
4.2.2. servizi reali alle imprese e agli utenti finali dell'energia,            
anche per le prestazioni indicate nei punti seguenti;                           
4.2.3. diagnosi energetiche;                                                    
4.2.4. certificazioni energetiche ed ambientali;                                
4.2.5. sistemi informativi ed informatici;                                      
4.2.6. attivita' di formazione;                                                 
4.2.7. programmi per l'informazione al pubblico delle migliori                  
tecnologie e dei comportamenti volti all'uso razionale dell'energia e           
alla riduzione delle emissioni inquinanti;                                      
4.2.8. attivita' di ricerca applicata, innovazione e sperimentazione            
di nuove tecnologie e nuovi processi produttivi con carattere                   
innovativo;                                                                     
4.2.9. studi e ricerche per la conoscenza delle migliori tecnologie             
disponibili sul mercato compresi l'acquisizione di brevetti e/o                 
l'adattamento di dette tecnologie alle condizioni specifiche di                 
applicazione;                                                                   
4.2.10. lo studio di nuovi strumenti regolamentari e amministrativi             
atti a semplificare e sostenere l'applicazione dell'uso razionale               
dell'energia e delle fonti rinnovabili, ivi compresi i criteri di               
aggiudicazione delle gare d'appalto economicamente rilevanti per la             
fornitura di beni e servizi per conto della pubblica amministrazione;           
4.2.11. lo studio di soluzioni avanzate per la gestione integrata               
degli aspetti relativi all'uso razionale dell'energia e delle materie           
prime, alla tutela dell'ambiente e alla sicurezza.                              
4.3. Ai fini del presente atto:                                                 
- sono considerate iniziative volte a migliorare le condizioni di               
compatibilita' ambientale quelle in grado di diminuire le emissioni             
dei gas a effetto serra (biossido di carbonio (CO2), metano (CH4),              
protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC8), perfluorocarburi           
(PFC), esafluoruro di zolfo (SF6));                                             
- sono considerate fonti rinnovabili di energia il sole, il vento,              
l'energia idraulica, le risorse geotermiche, i rifiuti urbani e                 
speciali, le biomasse agro-forestali comprese le colture dedicate.              
5. Priorita' regionali                                                          
5.1. Nell'ambito delle tipologie degli interventi di cui  al punto 4            
precedente e nell'osservanza del criterio di equa distribuzione                 
territoriale delle risorse che saranno rese disponibili alla Regione            
Emilia-Romagna nell'anno 1999 ai sensi dell'art. 8, comma 10, lettera           
f) della Legge 23 dicembre 1998, n. 448, ai fini della selezione del            
"Parco-progetti" di cui alla lettera c), punto 2 precedente, verranno           
riconosciuti come meritevoli di particolare attenzione i progetti               
riferiti a:                                                                     
5.1.1. la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio                   
pubblico, con particolare riferimento al miglioramento                          
dell'efficienza energetica e all'utilizzo delle fonti rinnovabili di            
energia nella climatizzazione, nella  illuminazione degli ambienti,             
nella produzione di acqua calda sanitaria negli edifici adibiti ad              
uso residenziale, scolastico, sportivo e socio-sanitario;                       
5.1.2. la razionalizzazione energetica della pubblica illuminazione;            
5.1.3. la riqualificazione energetica del sistema edilizio urbano,              
attraverso la formulazione di programmi integrati, di programmi di              
recupero, di programmi di riqualificazione urbana e sviluppo                    
sostenibile del territorio, di contratti di quartiere, ai sensi della           
legislazione nazionale e regionale in materia;                                  
5.1.4. i programmi integrati d'area in grado di conseguire il piu'              
elevato grado di copertura della domanda di energia attraverso le               
fonti rinnovabili;                                                              
5.1.5. la elaborazione di programmi d'intervento volti a conseguire             
il rispetto delle norme vigenti in materia di uso razionale                     
dell'energia negli edifici con particolare riferimento al DPR 412/93;           
5.1.6. l'applicazione dei metodi del Demand  Side Management e                  
dell'Integrated Resource Planning;                                              
5.1.7. la realizzazione o l'ampliamento delle reti di                           
teleriscaldamento, in particolare collegate ad impianti per la                  
produzione combinata di energia elettrica e calore;                             
5.1.8. la realizzazione di reti di teleriscaldamento ovvero                     
l'installazione di caldaie alimentate con biomasse nei comuni                   
ricadenti nelle zone climatiche E ed F di cui al DPR 412/93;                    
5.1.9. la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione del gas           
metano;                                                                         
5.1.10. le applicazioni del solare termico nei comuni costieri;                 
5.1.11. le applicazioni fotovoltaiche;                                          
5.1.12. i parchi eolici;                                                        
5.1.13. le misure di controllo del traffico urbano compresi la                  
predisposizione o l'aggiornamento dei piani urbani del traffico,                
l'applicazione di sistemi intelligenti di trasporto, la realizzazione           
o il potenziamento di parcheggi di scambio, l'aumento della capacita'           
di trasporto pubblico con mezzi elettrici/ibridi o a gas, la                    
riorganizzazione della distribuzione delle merci anche con                      
l'allestimento di un sistema incentivante le imprese per l'utilizzo             
di mezzi elettrici/ibridi o a gas;                                              
5.1.14. i programmi per l'impiego di biodiesel, ETBE o di altri                 
carburanti ad elevata efficienza nei mezzi di trasporto pubblico e              
nelle flotte pubbliche;                                                         
5.1.15. la pianificazione e la realizzazione di interventi                      
selvicolturali finalizzati ad accrescere l'efficienza fotosintetica             
degli ecosistemi forestali;                                                     
5.1.16. gli interventi di imboschimento, rimboschimento e                       
arboricoltura da legno finalizzati all'assorbimento delle emissioni             
di anidride carbonica;                                                          
5.1.17. la valorizzazione energetica delle  biomasse agroforestali,             
comprese quelle derivanti dall'arboricoltura da legno e dalle colture           
agricole dedicate;                                                              
5.1.18. gli interventi volti alla riduzione delle emissioni di metano           
dai sistemi di stoccaggio delle deiezioni zootecniche, compresa la              
copertura delle vasche di accumulo e gli impianti per la produzione             
di biogas o altre forme di energia;                                             
5.1.19. la sostituzione di fertilizzanti di sintesi con concimi                 
organici, compost, residui colturali;                                           
5.1.20. gli interventi energetici integrati riferiti a centri                   
agroalimentari, mercati all'ingrosso, quartieri fieristici ed aree              
attrezzate ad insediamento artigianale;                                         
5.1.21. gli interventi di modifica del processo produttivo                      
finalizzati al risparmio energetico, all'utilizzo delle fonti                   
rinnovabili, alla valorizzazione delle altre forme di energia e dei             
materiali di scarto recuperabili negli stabilimenti industriali;                
5.1.22. l'applicazione di sistemi e componenti ad alta efficienza               
energetica nonche' di tecnologie innovative volte alla riduzione                
delle emissioni di CO2 e/o di N2O negli stabilimenti industriali;               
5.1.23. la produzione, il recupero, il trasporto e la distribuzione             
dell'energia derivante dalla cogenerazione in impianti industriali              
che utilizzano combustibili  a basso impatto ambientale;                        
5.1.24. l'attivazione di sistemi e servizi direttamente funzionali al           
recupero e alla valorizzazione  dei rifiuti, nell'ambito delle                  
aziende produttrici degli stessi o di altre imprese.                            
5.2. Delle ulteriori priorita' stabilite nell'ambito dei                        
provvedimenti ministeriali di attuazione dell'art. 8, comma 10,                 
lettere d) ed f) della Legge 23 dicembre 1998, n. 448, il Servizio              
Energia dara' adeguata e tempestiva informazione agli interessati e             
ne terra' conto nella formulazione del parco-progetti di cui al punto           
2, lettera c).                                                                  
6. Contenuto delle proposte                                                     
Le proposte, redatte secondo lo schema allegato, dovranno essere                
corredate di una relazione descrittiva delle caratteristiche                    
dell'iniziativa, con indicazione in particolare dei seguenti                    
elementi:                                                                       
- quantitativo di energia risparmiata;                                          
- quantitativo di riduzione delle emissioni di gas serra;                       
- quantitativo di gas a effetto serra immagazzinati;                            
- quantitativo di energia prodotta dalle fonti rinnovabili;                     
- altri benefici indotti dall'intervento in termini di risparmio                
delle risorse, riduzione dell'impatto ambientale, miglioramento delle           
condizioni di sicurezza e igiene del lavoro, incremento                         
occupazionale, prevenzione  del dissesto idrogeologico e ulteriori              
benefici ambientali, innovazione tecnologica prodotta, incremento               
occupazionale e promozione di nuove professionalita';                           
- ubicazione dell'opera nel territorio;                                         
- elenco delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione  del              
progetto ai sensi delle disposizioni legislative e regolamentari                
vigenti;                                                                        
- stima dei costi di investimento e della copertura finanziaria della           
spesa;                                                                          
- tempi di realizzazione del programma o del progetto;                          
- indicazione del bacino di utenza sotteso al servizio;                         
- indicazione della eventuale possibilita' di diffusione dei                    
risultati di ricerca applicata e innovazione.                                   
Nella domanda il legale rappresentante dovra' dichiarare di essere a            
conoscenza dell'obbligo, in caso di ammissione dell'iniziativa alle             
provvidenze di cui all'art. 8, comma 10, lettera f) della Legge 23              
dicembre 1998, n. 448, di sottoscrivere un accordo con la Regione               
contenente gli impegni relativi alla realizzazione dell'iniziativa ai           
fini dell'accesso al finanziamento.                                             
7. Presentazione delle proposte                                                 
Le proposte dovranno pervenire entro 30 giorni dalla data di                    
pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della                  
Regione al Servizio Energia, Viale Aldo Moro n. 64, 40127 Bologna.              
La presentazione delle proposte e' effettuata esclusivamente mediante           
plico raccomandato con avviso di ricevimento, facendo fede la data              
del timbro dell'Ufficio postale accettante.                                     
Non saranno prese in considerazione le proposte presentate dopo la              
scadenza del termine.                                                           
Eventuali informazioni potranno essere richieste al Servizio Energia            
ai numeri telefonici 051/283609-283691, fax 051/283681.                         
8. Raccolta e selezione delle proposte                                          
Il Servizio Energia della Regione provvede a:                                   
a) avviare iniziative di informazione, sensibilizzazione e                      
orientamento dei soggetti pubblici e privati interessati,  al fine di           
pervenire alla formulazione e presentazione di un significativo                 
parco-progetti conformi agli indirizzi stabiliti dal CIPE e dai                 
ministeri competenti in attuazione delle disposizioni di cui all'art.           
8, comma 10, lettere d) ed f) della Legge 23 dicembre 1998, n. 448.             
Per la realizzazione di tali iniziative il Servizio Energia avviera'            
forme di collaborazione con le Camere di Commercio, le Associazioni             
economiche e gli Enti locali;                                                   
b) raccogliere le proposte presentate e formulare il parco-progetti             
regionale da presentare ai ministeri competenti per l'accesso agli              
incentivi che si rendessero  disponibili a livello nazionale a favore           
di programmi e progetti volti alla riduzione delle emissioni                    
inquinanti, per l'efficienza energetica e la valorizzazione delle               
fonti rinnovabili;                                                              
c) selezionare i progetti finanziabili, in relazione alle risorse               
disponibili per l'anno 1999, tenuto conto degli indirizzi e delle               
priorita' stabiliti in ambito nazionale  e regionale;                           
d) dare opportuna informazione ai soggetti interessati circa il                 
finanziamento delle iniziative raccolte.                                        
9. Realizzazione degli interventi                                               
Il Servizio Energia provvede a predisporre gli atti per la stipula di           
accordi tra i ministeri competenti, la Regione, gli Enti locali e i             
soggetti pubblici e privati interessati, per la realizzazione degli             
interventi.                                                                     
Detti accordi prefigurano le azioni e gli impegni di competenza dei             
soggetti partecipanti diretti a dare attuazione,  in modo coordinato,           
agli interventi contenuti nelle proposte di cui alla lettera c) del             
punto 8 precedente.                                                             
10. Responsabile del procedimento e tutela della privacy                        
Il responsabile del procedimento e' individuato nella persona del               
dottor Massimo Cenerini, Responsabile del Servizio Energia.                     
Tutti i dati personali di cui l'Amministrazione regionale venga in              
possesso in occasione dell'espletamento del procedimento  verranno              
trattati nel rispetto della Legge 675/96 e successive modifiche ed              
integrazioni.                                                                   
Fac simile di domanda  Bollo Lire 20.000                                        
Prot. n. . . . . .                                                              
Data . . . . . . . . . .                                                        
(Spazio riservato all'Ammininistrazione)                                        
     Alla Regione Emilia-Romagna                                                
     Assessorato Attivita' produttive                                           
     Servizio Energia                                                           
     Viale Aldo Moro n. 64                                                      
     40127 Bologna                                                              
Selezione di un parco-progetti in materia di uso razionale                      
dell'energia, risparmio energetico, valorizzazione delle fonti                  
rinnovabili di energia e limitazioni delle emissioni di gas a effetto           
serra                                                                           
    Il/La sottoscritt..                                                         
in qualita' di legale rappresentante di:                                        
(denominazione o ragione sociale, natura giuridica)                             
con sede legale in: Comune . . . . . . . . . . . . . . . Provincia              
Via  . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .            
n. . . . . . cap                                                                
telefono . . . . . . . . . . fax . . . . . . . . . . E-mail                     
codice fiscale . . . . . . . . . . . . . . . . . partita IVA                    
Codice ISTAT di attivita'                                                       
chiede                                                                          
di essere ammesso/a alla selezione di un parco-progetti in materia di           
uso razionale dell'energia, risparmio energetico, valorizzazione                
delle fonti rinnovabili di energia e limitazione delle emissioni di             
gas a effetto serra, di cui alla delibera di Giunta regionale n. . .            
. . . del . . . . . . . . . . . per l'iniziativa nel seguito                    
indicata:                                                                       
titolo dell'iniziativa                                                          
tipologia dell'iniziativa                                                       
(specificare l'appartenenza dell'iniziativa ad uno o piu' degli                 
indirizzi contenuti al punto 4.1, della delibera di Giunta regionale            
. . . . /99, indicando il numero corrispondente: es. 4.1.1, 4.1.8.)             
eventuali aspetti tecnici, gestionali e organizzativi                           
(specificare se le soluzioni sviluppate riguardano aspetti tecnici,             
gestionali, organizzativi, secondo quanto contenuto nel punto 4.2.              
della delibera di Giunta regionale . . . . . /99, indicando il numero           
corrispondente)                                                                 
priorita' regionali                                                             
(specificare l'eventuale appartenenza dell'iniziativa ad una o piu'             
priorita' tra quelle riconosciute al punto 5.1. della delibera di               
Giunta regionale . . . . /99, indicando il numero corrispondente)               
allega                                                                          
come parte integrante alla presente domanda la relazione descrittiva            
delle caratteristiche dell'iniziativa, secondo quanto indicato al               
punto 6. della delibera di Giunta regionale . . . . /99                         
dichiara                                                                        
- di impegnarsi, in caso di accoglimento della domanda di ammissione            
alla selezione, a presentare la necessaria documentazione                       
integrativa, entro i termini che saranno stabiliti dalla Regione;               
- di essere a conoscenza dell'obbligo, in caso di ammissione                    
dell'iniziativa alle provvidenze di cui all'art. 8, comma 10, lettera           
d) ed f) della Legge 23 dicembre 1998, n. 448, di sottoscrivere un              
accordo con la Regione contenente gli impegni relativi alla                     
realizzazione dell'iniziativa ai fini dell'accesso al finanziamento.            
Luogo e data . . . . . . . . . . . .                                            
Firma del legale rappresentante . . . . . . . . . . . . . . . . . .             

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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