DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 aprile 1999, n. 589
Approvazione progetto sperimentale per la formazione individuale a favore di lavoratori occupati nell'ambito Legge 236/93
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
1) di approvare il progetto sperimentale per la formazione
individuale a favore di lavoratori occupati, descritto nell'Allegato
A) parte integrante della presente deliberazione;
2) di trasmettere al MLPS - UCOFPL Divisione V, il presente atto
affinche' lo stesso provveda ad espletare le procedure per la
liquidazione delle risorse previste dal progetto sopra richiamato;
3) di finanziare, con successivi atti del Responsabile del Servizio
Gestione, Monitoraggio e Controllo delle attivita' formative gli
importi dei voucher a favore dei soggetti erogatori dell'offerta
formativa;
4) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna affinche'
costituisca oggetto di massima divulgazione.
ALLEGATO A
PROGETTI INDIVIDUALI DI FORMAZIONE:
SPERIMENTAZIONE ATTUATIVA
Finalita' e caratteristiche dell'intervento
L'Amministrazione regionale intende sperimentare su larga scala
azioni individuali di formazione. In particolare, intende rispondere
alle esigenze ed alle domande individuali di formazione da parte dei
lavoratori occupati, ponendo particolare interesse per quelli che
sono a rischio di obsolescenza e che hanno minori opportunita' di
sviluppo e/o mobilita' professionale. Gli elementi caratterizzanti
dell'intervento possono essere cosi' riassunti:
- capillare sistema di rilevazione e di risposta alle domande
formative provenienti dai diversi contesti territoriali, garantito
dalle Amministrazioni provinciali interessate alla sperimentazione;
- ampia sperimentazione del modello attraverso corsi a catalogo gia'
pronti e corsi programmabili in caso di domanda congiunta
lavoratore-azienda;
- sviluppo del modello del just in time attraverso un'offerta
formativa modulare, agile, veloce, ciclica, mirata ad esigenze e
fabbisogni specifici dei lavoratori;
- integrazione delle logiche di individualizzazione (domande
individuali di formazione) e di standardizzazione (implementazione di
un catalogo di offerta formativa).
Tipologie di destinatari e di intervento formativo
Gli interventi di formazione individuale possono rivolgersi a
lavoratori titolari di un regolare contratto di lavoro, con
particolare attenzione a coloro che si trovano in situazioni
professionali precarie, a rischio di emarginazione e comunque con
scarse possibilita' di emancipazione e sviluppo professionale.
Le modalita' operative e contrattuali per garantire la partecipazione
e la frequenza degli stessi alle attivita' formative (congedi,
permessi, aspettative, ferie, ecc.) potranno essere di volta in volta
monitorate in modo da garantire una programmazione del catalogo
efficace e vicina ai reali bisogni dell'utenza. Per i lavoratori
assunti a tempo determinato, con contratto di prestazione coordinata
e continuativa, o in part time, si potranno prevedere interventi
compatibili con le diversificate situazioni ed esigenze. In
particolare, il contributo pubblico accordato ai percorsi individuali
di formazione per lavoratori con contratto di prestazione coordinata
e continua, valutati "deboli" sull'attuale mercato del lavoro, non
potra' superare il 10% delle risorse finanziarie disponibili.
Particolare rilievo potra' essere posto alle strategie tese a
garantire la partecipazione femminile in una logica di pari
opportunita'. Al fine di elevare e sostenere la professionalita' dei
lavoratori, coerentemente ai loro progetti di sviluppo professionale,
si possono promuovere e realizzare due tipologie corsuali:
a) corsi a catalogo;
b) corsi su progetti congiuntamente proposti dai lavoratori e dalle
aziende di appartenenza.
a) Corsi a catalogo
Sono fruibili nella forma di corsi brevi, con durata e costi
variabili, sino ad un massimo di Lire 2.500.000 (comprensive di
IVA)(pari ad EURO 1.291,14) per lavoratore. Il "catalogo" verra'
strutturato per aree formative, ponendo particolare rilievo a quelle
competenze che hanno valore strategico per la creazione di nuove e
arricchenti opportunita' sul mercato del lavoro, in quanto
trasversali e comuni alle diverse aree di attivita' e/o maggiormente
competitive in relazione ai percorsi di carriera, di sviluppo
professionale o di potenziamento delle forme di mobilita' interna o
esterna alle aziende di appartenenza.
Si segnalano alcune aree formative "strategiche", che dovranno essere
considerate prioritarie per la sperimentazione:
- contabilita' e gestione d'impresa (controllo di gestione,
amministrazione e bilancio, contabilita', commercio estero);
- informatica (informatica di base d'ufficio, programmazione, disegno
tecnico per settore, reti e telematica, grafica editoria
elettronica);
- qualita', rapporti con la clientela e customer satisfaction
(comunicazione interna/esterna, customer satisfaction, marketing e
commerciale, qualita' e miglioramento, processi di certificazione);
- comportamenti organizzativi (modelli organizzativi industriali,
modelli ed organizzazione dei servizi, lettura e comprensione delle
strutture, dei fenomeni e dei processi organizzativi);
- competenze trasversali (tecniche di problem setting e problem
solving, decision making, creativita', comunicazione, lavoro di
gruppo, gestione dei conflitti, assertivita' e gestione dello stress,
autoprogettazione professionale);
- competenze linguistiche (corsi di lingue a diversi livelli di
ingresso e di approfondimento);
- sicurezza e ambiente (sensibilizzazione, consolidamento
programmazione e audit, analisi rischi/protezioni, prove pratiche,
piani di sicurezza).
b) Progetti formativi congiuntamente proposti dai lavoratori e dalle
aziende
I lavoratori potrebbero richiedere congiuntamente alle aziende di
appartenenza, interventi che integrano i progetti di carriera e di
sviluppo professionale degli individui con gli obiettivi di sviluppo
organizzativo. In questi casi possono essere progettati interventi
aziendali o interaziendali, sempre nel limite massimo di L. 2.500.000
(comprensive di IVA) (pari ad EURO 1.291,14) per ciascun lavoratore.
Ciascuna di tali tipologie dovra' essere progettata in modo tale da
rispondere alle esigenze specifiche dei lavoratori attraverso
percorsi modulari e personalizzati.
Il sistema di programmazione degli interventi formativi dovra' quindi
tenere in debito conto le diverse e complesse variabili che
sottostanno alla realizzazione di percorsi efficaci, legati alla
realta' del mercato del lavoro da un lato ed a quella delle persone
dall'altro.
Modello gestionale di riferimento
Le Amministrazioni provinciali fungeranno da sistema di rilevazione e
smistamento delle domande individuali di formazione. Verra' garantita
una funzione centrale di coordinamento e gestione della
sperimentazione con la partecipazione anche di rappresentanti delle
Amministrazioni provinciali che verra' formalizzato con atto del
Direttore generale dell'Area Formazione professionale e Lavoro e
coordinato da funzionari in staff alla Direzione generale medesima.
Una volta redatta la domanda individuale di formazione potra' essere
assegnato al lavoratore interessato un voucher da parte delle
Amministrazioni provinciali, le quali trimestralmente trasmetteranno
all'Amministrazione regionale un riepilogo dei voucher assegnati.
La Regione provvedera' alla liquidazione degli importi dovuti ai
soggetti erogatori dell'offerta formativa.
Fondamenti metodologici e didattici della formazione individuale
L'erogazione della formazione dovra' necessariamente slegarsi dalla
pura erogazione di lezioni astratte e ripetitive. Si potra' quindi
ricorrere ai requisiti essenziali da introdurre in tutte le
iniziative formative:
- l'esistenza di un contratto formativo chiaro e condiviso a monte,
coerente con la domanda di formazione individuale ed il progetto
professionale e/o formativo del lavoratore;
- l'esistenza di una funzione di tutoraggio in itinere; una modalita'
didattica piu' attiva, coinvolgente e vicina alla realta' lavorativa,
basata su vere e proprie simulazioni di lavoro;
- l'utilizzo di pacchetti multimediali, fruibili sia in presenza che
a distanza, anche secondo logiche di autoistruzione;
- il ricorso a situazioni di problem solving e di studio di casi;
- lo svolgimento di visite guidate e viaggi di studio fortemente
"finalizzati";
- un'attivita' di coordinamento con/tra i docenti, prima, durante e
dopo l'iniziativa.
Azioni di supporto
La Regione e le Province, al fine di garantire l'efficacia di un
intervento cosi' concepito, attuano strategie, modelli e strumenti
per:
a) la programmazione e la promozione del catalogo e delle offerte a
cura dell'Amministrazione regionale che verra' predisposto entro il
mese di settembre 1999 a seguito di quanto previsto con la
deliberazione di Giunta regionale 531/99;
b) l'accoglienza, il filtro ed il rimando delle domande a cura
dell'Amministrazione provinciale con le risorse umane a disposizione;
c) il coordinamento ed il monitoraggio delle attivita' a cura
dell'Amministrazione regionale e delle Amministrazioni provinciali
interessate alla sperimentazione.
Risorse finanziarie disponibili:
Lire 2.500.000.000 (IVA compresa) (pari ad EURO 1.291.142,25).
Distribuzione voucher per Amministrazioni provinciali competenti al
valore massimo di Lire 2.500.000 (IVA compresa) (pari ad Euro
1.291,14) per voucher:
Bologna 200 voucher
Ferrara 100 voucher
Forli' 100 voucher
Modena 100 voucher
Parma 100 voucher
Piacenza 100 voucher
Ravenna 100 voucher
Reggio Emilia 100 voucher
Rimini 100 voucher
Totale 1.000