COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Presentazione di istanza referendaria - ex art. 13, L.R. 25 ottobre 1997, n. 35 - in materia di sanita' concernente i PAL - Piani attuativi locali
Gli elettori della regione Emilia-Romagna le cui firme figurano negli
allegati fogli, da intendersi parte integrante del presente atto,
vidimati, in data 20 novembre 1998, recanti i numeri: 1, 2, 3, 4, 5,
6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 16, 17, 18, 19, 22, 23, 25, 26, 27,
28, 29, 30, 31, 33, 34, 43, 48, 49 e 50, ai sensi dell'art. 13, comma
4 della L.R. 35/97, fanno istanza di presentazione del referendum
abrogativo, il cui relativo quesito e' integralmente riportato nei
fogli suddetti e si riporta qui di seguito:
QUESITO REFERENDARIO
(a norma dell'art. 14, commi 1, 2, 3, 4 e 6, della L.R. 35/97)
Sintesi dell'oggetto del referendum (formulata a norma dell'art. 14,
comma 4 della L.R. 35/97, poiche' non ricorrono le condizioni di cui
al comma 5 dello stesso articolo):
Oggetto unitario e omogeneo del presente referendum e' l'abrogazione
delle parti degli atti amministrativi sotto riportate, che
complessivamente riguardano i PAL - Piani attuativi locali - e le
Linee guida da cui essi discendono e che nell'insieme stabiliscono
per la regione Emilia Romagna una dotazione, per gli ospedali, di
posti letto pari a 5 per mille abitanti, che e' inferiore allo
standard di 5,5 per mille abitanti (senza riferimento alcuno al
fenomeno della mobilita' extra regionale) stabilito dal dettato
legislativo nazionale, nonche' l'abrogazione di quelle parti degli
atti amministrativi, sotto riportate, che stabiliscono una ulteriore
riduzione dei posti letto in Emilia-Romagna per i prossimi anni al di
sotto dei 5 posti letto per mille abitanti.
Volete voi che siano abrogate le parti degli atti amministrativi
sotto riportate? (*)
1) La delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna n.2272 del
17/9/1996 (n. ord. 60) avente ad oggetto: "Linee guida per la
rimodulazione della rete ospedaliera della regione Emilia-Romagna",
nella parte dispositiva, al punto 1), in cui approva, quale parte
integrante e sostanziale della delibera, le: "Linee guida per la
rimodulazione della rete ospedaliera della regione Emilia-Romagna",
dove queste prevedono:
- nella prefazione della parte intitolata "Rimodulazione della rete
ospedaliera in Emilia-Romagna":
- ai quinto periodo: "Per questo le direttive di massima contenute
nelle Linee guida intendono superare il dettato legislativo
nazionale, raccomandando alle Aziende Sanitarie una programmazione
provinciale contenuta nei 5 posti letto per 1.000 abitanti, di cui il
4 per mille per acuti e l'l per mille di p.I. per lungo degenza
post-acuzie e riabilitazioni";
- nella parte intitolata: "Linee guida per la rimodulazione della
rete ospedaliera in Emilia-Romagna", nel paragrafo denominato: "La
mobilita' e gli atenei";
- al terzo periodo, terzo rigo: "efficace filtro all'accesso
improprio con un tetto massimo ipotizzabile non superiore a 5 posti
letto per 1.000 abitanti";
- ancora nella parte intitolata: "Linee guida per la rimodulazione
della rete ospedaliera in Emilia-Romagna", nel paragrafo denominato:
"Obiettivi regionali";
- nella prima tabella, contenuta nel suddetto paragrafo: "una
dotazione complessiva di posti letto del 6 per mille di cui il 4 per
mille di p.I. per acuti e l'1 per mille per riabilitazione piu' lungo
degenza".
2) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.535 del
19/12/1996 avente ad oggetto (oggetto n. 1835): "Applicazione linee
guida per la rimodulazione della rete ospedaliera regionale (proposta
della Giunta regionale in data 16 dicembre 1996, n. 3269), nella
parte dispositiva in cui si afferma:
- al punto 1): "Sulla base delle determinazioni assunte dalle Aziende
Sanitarie, in conformita' a quanto disposto dalla deliberazione di
Giunta regionale n. 2272 del 17/9/1996 e dalla nota prot. n.
46693/DIR della Direzione generale dell'Assessorato alla Sanita',
l'approvazione della dotazione complessiva dei posti letto pubblici e
privati della regione Emilia-Romagna, finanziati dal Servizi'o
Sanitario Nazionale, corrispondente a 20.433, pari al 5,19 per mille
abitanti, di cui:
- n. 16.965 destinati alle funzioni di degenza per acuti, equivalente
a 4,31 per mille abitanti;
- n. 3.468 destinati alle funzioni di lungo degenza post- acuzie,
equivalente a 0,88 per mille abitanti;
come risulta dall'allegato B) quale parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento che recepisce, per l'Azienda Unita'
sanitaria locale di Piacenza e per l'Azienda Unita' sanitaria locale
di Cesena, l'adozione dei correttivi previsti in premessa";
- al punto 2): "di dare atto che a tali numeri complessivi di cui al
punto 1), le Aziende sanitarie della regione Emilia-Romagna devono
attenersi per l'adozione dei rispettivi Piani attuativi locali, fermo
restando che si rimanda a successivi e separati atti dei Consiglio
regionale l'adozione dei piani programmatici locali".
3) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.700 del
10/9/1997, avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2609): "Piano attuativo
locale dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Rimini Rimodulazione
della rete ospedaliera nella Azienda Unita' sanitaria locale di
Rimini" (proposta della Giunta regionale in data 9 luglio 1997, n.
1216)" nella parte dispositiva, in cui approva, quale parte
integrante e sostanziale della delibera del Consiglio, la delibera
della Giunta regionale n. 1216 del 9/7/1997, che nella parte
dispositiva, al punto 1), approva il "Piano attuativo locale di
Rimini denominato ôRimodulazione della rete ospedaliera nell'Azienda
Unita' sanitaria locale di Rimini' (All. n. 2)", nel capitolo 4, di
detto Allegato n. 2, intitolato: "Linee per la rimodulazione della
rete ospedaliera" la' dove questo nei paragrafi:
- 4.2 intitolato: "Dotazione complessiva di posti letto":
- - nel sottoparagrafo 4.2.1. intitolato: "Dotazioni di p.I. per
cittadini residenti", all'ultimo capoverso, afferma che: "Sulla base
di cio' si ritiene di poter proporre l'adozione del parametro dei 4,5
per mille dei posti letto, anziche' quello dei 4,7 per mille indicato
dalla Regione. L'applicazione del predetto parametro determina una
dotazione di 1200 posti letto per i cittadini residenti della
provincia di Rimini";
- nel sottoparagrafo 4.2.3. intitolato: "Dotazione di posti letto per
attivita' libero-professionale", al secondo periodo afferma che: "Le
sopraggiunte precisazioni regionali indicano che tali posti letto
devono essere ricompresi all'interno della dotazione complessiva di
1200 p.I";
- nel sottoparagrafo 4.2.4. intitolato: "Nuova proposta di dotazione
complessiva di p.I. al 31/12/1999 per gli ospedali pubblici, case di
cura private ed ex istituti di riabilitazione della Provincia di
Rimini", al quarto rigo, stabilisce: "p.I. per ricoveri residenti
1200"; al settimo rigo, stabilisce: "Totale p.I. 1470";
- 4.3 intitolato: "Rimodulazione della rete ospedaliera pubblica":
- nel sottoparagrafo 4.3.4. intitolato: "La lungodegenza e la
riabilitazione" prevede: al primo periodo: "In coerenza del resto con
le indicazioni contenute nel documento preparatorio di rimodulazione
della rete ospedaliera si ritiene di adeguarsi alle indicazioni
regionali di contenere nello 0,7 per mille complessivo la dotazione
di posti letto di lungo degenza e riabilitazione (di cui 0,5 per
mille c.a. per riabilitazione e 0,2 per mille c.a. per lungodegenza)
per la popolazione residente nella provincia di Rimini";
- al terzo periodo: "Ne consegue per la popolazione residente nella
provincia di Rimini la proposta di una dotazione complessiva di 190
p.I. (140 di riabilitazione e 50 di lungo degenza) cosi'
distribuiti.";
4) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.701 del
10/9/1997 avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2610): "Piano attuativo
locale di Reggio Emilia - Progetto di riordino dei servizi per la
sanita' nella provincia di Reggio Emilia - Azienda Unita' sanitaria
locale e Azienda Ospedaliera (proposta della Giunta regionale in data
9 luglio 1997, n.1217)" nella parte dispositiva, in cui approva,
quale parte integrante e sostanziale della delibera di Consiglio, la
delibera della Giunta regionale n.1217 del 9/7/1998 che al punto 1)
della parte dispositiva approva il "Piano attuativo locale di Reggio
Emilia denominato: "Progetto di riordino dei servizi per la sanita'
nella provincia di Reggio Emilia", - Azienda Unita' sanitaria locale
e Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova di Reggio Emilla (All. n. 1) di
cui rispettivamente alle deliberazioni n. 401 del 17/4/1997 e n. 243
del 17/4/1997 delle Aziende Sanitarie teste' menzionate" nelle parti
di seguito citate (di detto Allegato n. 1 denominato: "Progetto di
riordino dei servizi per la salute nella provincia di Reggio
Emilia"):
- nel capitolo intitolato: "Assistenza ospedaliera";
- nel paragrafo intitolato: "La situazione esistente e le attese di
assistenza", nel capoverso che inizia con le parole: "Le due
Aziende", la' dove prevede: "I criteri generali ai quali uniformarsi,
cosi' come ridefiniti nelle linee guida inoltrate dalla Regione, sono
rappresentati da uno standard massimo del 4 per mille sulla
popolazione residente, per la quantificazione dei posti letto
ospedalieri per acuti, e dal 1 per mille per la quantificazione dei
posti letto per lungo degenza e riabilitazione con la possibilita',
prevista dalle linee guida regionali, di attestarsi sullo 0,7 per
mille.";
- nel paragrafo intitolato: "Le azioni per il prossimo triennio", il
secondo periodo, la' dove prevede: "In considerazione dell'evoluzione
prevista nell'assistenza ospedaliera e della messa a regime della
rete dei servizi territoriali alternativi al ricovero ospedaliero,
che nella nostra provincia si presentera' a breve completo e
quantitativamente consistente, si ritiene adeguata, all'interno del
valore massimo indicato nelle linee guida regionali, una dotazione di
posti letto che nell'arco dei triennio si assesti sul 3,9 per mille
abitanti per acuti e sullo 0,7 per mille per lungo degenza e
riabilitazione, articolati come specificato nella tabella seguente:";
- nonche', nello stesso paragrafo, la tabella che immediatamente
segue il suddetto periodo intitolata: "Rete ospedaliera provinciale";
- nella parte dello stesso capitolo intitolata: "Azienda Ospedaliera
S. Maria Nuova":
- nel paragrafo 4. denominato: "Nell'ambito di un riequilibro
territoriale dell'offerta, un maggior orientamento della struttura
alla domanda di salute dei cittadini e la ricerca di nuovi mercati",
nella lettera a) intitolata: "Dotazione posti letto" la prima tabella
intitolata: "Tab. 1 Dotazione posti letto S. Maria Nuova";
- e sempre nello stesso paragrafo e alla stessa lettera a), al
ventunesimo rigo dove si afferma: "Al 31/12/1997 si prevede pertanto
una dotazione di 956 posti letto complessivi (- 69 rispetto alla
situazione attuale, pari ad un - 6,73% in parte compensato
dall'attivando rapporto di integrazione con le case di cura cittadine
che disporranno di 70 letti per pazienti lungo degenti individuati
nell'ambito delle assegnazioni totali).";
- e sempre nello stesso paragrafo e alla stessa lettera a), la
seconda tabella intitolata: "Tab. 2 Assegnazione posti letto
dipartimenti";
- e sempre nello stesso paragrafo e alla stessa lettera a), nel
periodo immediatamente seguente la Tabella n. 2, dove si afferma:
"Nel lungo periodo, l'acquisizione ed il consolidamento di nuovi
modelli organizzativi (degenza a 5 e 7 giorni con assegnazione dei
pazienti in rapporto all'intensita' delle cure necessarie), potranno
consentire al nostro Ospedale di attestarsi su numero di 885 posti
letto di cui 50 destinati a lungodegenti. In tali posti letto sono da
considerare anche i posti letto per l'esercizio della libera
professione medica che andranno attivati secondo quanto indicato
dalle normative vigenti (5% - 10% p.I. totali). Si ritiene che il
numero di 885 posti letto per il S. Maria Nuova sia un punto fermo
per garantire le medesime prestazioni che questo ospedale rivolge al
distretto e alla provincia. In questo contesto rimane fondamentale la
collaborazione tecnica e organizzativa del S. Maria Nuova con tutta
la rete ospedaliera della provincia e in particolare con le strutture
di Guastalla e Castelnovo Monti. Nell'ambito di una organizzazione
sanitaria regionale diventa difficile sostenere una razionale
funzione ospedaliera di tipo strettamente provinciale, tuttavia
eventuali processi di integrazione di realta' ospedaliera della
nostra provincia e di province limitrofe devono essere visti in
un'ottica che interessa tutto il territorio e con una appropriata
programmazione nella quale il S. Maria Nuova si propone con una
funzione aggregante per i cittadini della provincia";
- nella parte dello stesso capitolo intitolata: "Ospedali
dell'Azienda Unita' sanitaria locale:
- nel penultimo periodo precedente la prima tabella dove si
stabilisce che: "Nel dettaglio, l'articolazione dei posti letto
previsti nella rete ospedaliera provinciale, per l'Azienda Unita'
sanitaria locale viene ad evidenziarsi, con organizzazione
dipartimentale, come di seguito specificato";
- la prima tabella, immediatamente seguente il periodo sopra
riportato ed intitolata: "Presidi Ospedalieri Azienda Usl, dotazione
dei posti letto";
- nella parte finale del capitolo la tabella intitolata: "Tabella 3
Presidi ospedalieri Azienda Unita' sanitaria locale - Funzione di
ricovero - dotazione di posti letto al 31/12/1997";
- nella parte finale del capitolo la tabella intitolata "Tabella 4
Presidi ospedalieri Azienda Unita' sanitaria locale - Funizione di
Ricovero - dotazione di posti letto a regime".
5) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.702 del
10/9/1997 avente ad oggetto (oggetto 1835/2611): "Piano attuativo
locale della Provincia di Bologna ôPiano sanitario provinciale fase
prima' - Aziende Unita' sanitarie locali - Bologna Nord, Bologna Sud,
Citta' di Bologna, Azienda ospedaliera Sant'Orsola Malpighi, Azienda
Unita' sanitaria locale di Imola. (proposta della Giunta regionale in
data 9/7/1997, n. 1218)", il punto 1) della parte dispositiva nella
parte in cui approva, quale parte integrante e sostanziale della
delibera di Consiglio, il Piano attuativo locale della Provincia di
Bologna denominato: "Piano Sanitario Provinciale, fase prima"
relativo alla rimodulazione della rete ospedaliera della provincia di
Bologna:
- in particolare nell'allegato: "Piano attuativo locale per le
funzioni di rete ospedaliera per il triennio 1997-1999" Azienda
Unita' sanitaria locale Bologna Nord - nella parte in cui questo
prevede al capitolo 3 denominato: "Gli scenari per la rimodulazione
della rete ospedaliera in ambito provinciale", nel secondo periodo,
che: "In sostanza l'attuale dotazione provinciale di posti letto per
acuti dovra' andare incontro, nei prossimi tre anni, ad un
ridimensionamento nell'ordine del 16 - 20%";
- il "Piano attuativo locale per l'Azienda Unita' sanitaria locale
Bologna Sud", cosi' come approvato dal Direttore generale ed allegato
alla delibera n. 2241 del 19/12/1996 dove prevede nella: "tabella
posta a pagina 20 per l'ospedale di Porretta Terme una riduzione
totale di 16 posti letto e nella tabella posta a pagina 21 per
l'ospedale di Vergato una riduzione totale di 11 posti letto"; e nel
paragrafo denominato: "Conclusioni", a pagina 22: "la tabella
riportante la situazione complessiva, dei posti letto a seguito della
programmata rimodulazione"; ed ancora: "le due tabella poste a pagina
23 dal medesimo documento"; nonche': "le tabelle relative agli
ospedali di Porretta, Vergato poste a pagina 29 del medesimo
documento"; ed infine: "le tabelle posta alle pagine 30 e 31 del
medesimo documento ad esclusione di quella relativa all'ospedale di
Loiano";
- il piano per la "Rimodulazione e riassetto delle funzioni
ospedaliere dell'Azienda Unita' sanitaria locale della Citta' di
Bologna per il triennio 1997- 1999",
- la' dove al paragrafo 2) denominato: "I presupposti della
rimodulazione della rete ospedaliera", quinto periodo, richiama il
documento approvato dalla Conferenza Sanitaria provinciale nella
parte in cui si stabilisce che: "I posti letto necessari a soddisfare
le giornate per casi acuti dei residenti, adottando un indice di
utilizzo del 90%, sono 3.678 pari a circa il 4 per mille di p.l.. In
tale dotazione s'intendono ricompresi i letti per l'attivia'
libero-professionale in costanza di ricovero, considerando
ragionevole ipotizzare che tale modalita' di erogazione sara'
sostitutiva e non aggiuntiva rispetto al regime ordinario in carico
ad S.S.N.. Alla dotazione sopra determinata, e' da aggiungere quella
necessaria a soddisfare il cosiddetto import. Quest'ultima,
ipotizzando nel triennio una contrazione del 10% dell'immigrazione
dei casi e un tasso di utilizzo del 100% dei p.I., corrisponde a 1093
posti letto. Conseguentemente, la dotazione complessiva provinciale
di posti letto per acuti sarebbe pari a 4771, corrispondente ad un
indice P.L. per mille abitanti del 5,3 di cui l'1,2 destinato a
soddisfare l'import. La dotazione complessiva dei letti pubblici e
privati accreditati per acuti dovrebbe quindi subire una contrazione
di 1.390 unita'. Tuttavia, come riportato nel paragrafo 2, si e'
visto come una parte dei letti (679) debba essere riconvertita in
letti in lungo degenza e, quindi, la riduzione reale si dovrebbe
attestare in circa 700 (711) posti letto (la tabella E confronta la
dotazione osservata al giugno 1996 con quella attesa, in base
all'algoritmo sopra descritto). Se, come si e' detto, i processi di
riconversione dovranno principalmente interessare la struttura
ospedaliera della citta' di Bologna, la riduzione dei posti letto per
acuti traguardata al 1999, dovra' riguardare, per circa 250 posti
letto gli ospedali dell'Azienda Unita' sanitaria locale Citta' di
Bologna, per circa 300 posti letto l'Azienda Ospedaliera S.
Orsola-Malpighi; circa 100 posti letto dovranno essere ridotti
all'interno dei plessi ospedalieri dell'Azienda Unita' sanitaria
locale di Imola"; e dove, sei righe piu' avanti, afferma che:
"Chiaramente questo dato della riduzione dei 250 posti letto per gli
ospedali Maggiore e Ballaria, costituisce un vincolo entro il quale
costruire il programma di ristutturazione che l'Azienda propone";
- nonche', la' dove prevede, al paragrafo 5) denominato: "L'analisi
dell'attuale sistema di offerta", nella parte finale del paragrafo,
che: "In altri termini, le caratteristiche assistenziali sopra
descritte associate all'individuazione di forme di trattamento
alternative a quelle del ricovero presso strutture ospadaliere ad
alta intensita' assistenziale, sostengono una finalizzazione di 230
degli esistenti posti letto all'assistenza post-acuta ospedaliera e
una contrazione di 140 posti letto"; ed inoltre tre righe piu'
avanti: "I dati disponibili evidenziano la possibilita' di far fronte
alla medesima casistica (39.500 casi di ricovero in regime ordinario)
con una dotazione di posti letto inferiore di 230 unita' circa
rispetto agli attuali. Se si tiene conto della necessita' di dotarsi
di circa 100 posti letto per attivita' di day-hospital (attivita' non
considerata nei dati della casella 1) si ottiene un ulteriore minor
fabbisogno di posti letto pari a circa 130. Conseguentemente la
dotazione complessiva di posti letto necessari a soddisfare la
presumibile domanda di ricoveri ospedalieri puo' determinarsi nella
misura di circa 1.120-1.150 posti letto comprensivi della quota
destinata al trattamento di pazienti post-acuti e di day- hospital";
- nonche' la' dove al paragrafo 7) denominato "La proposta di
riassetto dell'Assistenza ospedaliera per il triennio 97- 99", al
primo periodo, afferma che: "La tabella n. 2 riporta l'assetto
proposto per l'assistenza ospedaliera in termini di Unita' operative
e dotazione in posti letto. La dotazione complessiva prevede una
contrazione di 260 posti letto rispetto a quella mediamente rilevata
nel periodo giugno 1995-giugno 1996"; nonche' a pag. 24, del medesimo
documento, la tabella denominata: "Tabella n. 2: Dotazione in posti
letto dell'Assistenza ospedaliera dell'Azienda Unita' sanitaria
locale Citta' di Bologna";
- nella delibera del Direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di
Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi avente ad oggetto: "Piano
attuativo locale dell'Azienda Ospedaliera di Bologna Policlinico S.
Orsola- Malpighi" n. 754 del 28/3/1997:
- l'allegato, approvato alla lettera a) del dispositivo della
delibera, sopra citata: "Piano attuativo locale dell'Azienda
ospedaliera di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi", la' dove
prevede a pag. 2, al quarto periodo: "Il piano di rimodulazione e'
articolato in due fasi: la prima da realizzarsi entro il primo
semestre del 1998, e' quella dettagliata nel "prospetto riassuntivo"
della riorganizzazione di strutture assistenziali e interessa varie
discipline specialistiche nonche' le discipline di medicina generale
e geriatria per un totale di circa 230 posti letto; la seconda
riguardera' le discipline di medicina generale e geriatria per altri
circa 170 posti letto e dovra' realizzarsi entro il 1999 a seguito
dell'attuazione di provvedimenti alternativi al ricovero
ospedaliero"; nonche' a pag. 8: "Nell'ambito del triennio, in
rapporto all'attivazione delle strutture alternative cui si e' fatto
cenno in premessa, nell'attuazione del complessivo "piano anziani"
della Citta' di Bologna, si ritiene si possa arrivare ad una
ulteriore riduzione di 170 posti letto internistici" ed infine a pag.
9 la tabella denominata: "Prospetto riassuntivo della prima fase di
rimodulazione delle strutture di degenza";
- nella parte dispositiva, alla lettera b), la' dove individua: "La
dotazione prevista quale obiettivo del piano attuativo locale, come
meglio specificato in premessa";
- il "Piano Aziendale 1997-1999 per il riordino dei sistema socio-
sanitario nell'ambito dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Imola"
approvato dal Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale
di Imola con delibera n. 294 del 9/4/1997 e ad essa allegato, la'
dove prevede alla pag. 2: "Nel predisporre il piano l'Azienda non
puo' non considerare quanto dettato nelle linee guida regionali in
termini di raccomandazione alle Aziende Sanitarie per una
programmazione provinciale contenuta nei 5 posti letto per 1.000
abitanti, di cui 4 per mille per acuti"; nonche' le tabelle riportate
alle pagine 17 e 18 del ôPiano Aziendale 1997-1999 per il riordino
del sistema socio-sanitario nell'ambito dell'Azienda Unita' sanitaria
locale di Imola': denominate: "Azienda Unita' sanitaria locale di
Imola - Unita' operative e dotazione di posti letto", riportate alle
ultime due pagine della sopracitata delibera n. 702 dei Consiglio
regionale.
6) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.734 del
9/4/1997 avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2792) "Piano attuativo
locale - Azienda Unita' sanitaria locale di Forli' (proposta della
Giunta regionale in data 23 settembre 1997, n.1706)", nella parte
dispositiva in cui approva, quale parte integrante e sostanziale
della delibera di Consiglio, la delibera della Giunta regionale n.
1706 del 23/9/1997:
- che nella parte dispositiva al punto 1) approva il: "Piano
attuativo locale di Forli' di cui agli allegati A e B della
deliberazione n. 1939 del 9/12/1996 del Direttore generale
dell'Azienda USL di Forli' la' dove questo, Allegato A "Rimodulazione
della rete ospedaliera dell'Azienda Unita' sanitaria locale di
Forli'", nel capitolo denominato: "La dotazione di posti letto"
prevede che: "Applicando i parametri delle linee guida della Regione
Emilia-Romagna, delibera regionale n. 35 del 17/9/1996 (Allegato 3)
rivisti dalla circolare del 21/11/1996 (Allegato 3A) ed alle
indicazioni della bozza della relativa circolare applicativa in cui
sono indicate le dotazioni massime per ogni Azienda Unita' sanitaria
locale della Regione (Allegato 4), la dotazione di posti letto del
sistema ospedaliero pubblico-privato dell'Azienda Unita' sanitaria
locale di Forli' comprensivi di quelli in DH e per libera professione
intra-moenia dovrebbe attestarsi al 31/12/1999 sui seguenti valori
(TAB.A): posti letto per acuti 684 (4 per mille residenti); posti
letto per riabilitazione e lungo degenza 171 (1 per mille residenti);
posti letto totali 855 (5 per mille residenti) di questi il 10% (85
unita' di cui 17 per lungo degenza e riabilitazione) sarebbe di
pertinenza delle strutture private accreditate, per le esigenze del
comprensorio forlivese. Nel dettaglio e suddivisa per i diversi
stabilimenti ospedalieri viene riportata la dotazione del sistema
ospedaliero dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Forli' prevista
al 31/12/1999 nelle tabelle B, C, D, E ed F"; nonche' nella parte
finale di detto Allegato A, le seguenti tabelle: la Tabella A
intitolata: "Dotazione posti letto sistema 1999 secondo le linee
guida della R.E.R. modificate (4 P.L. per 1000 abitanti per acuti,
comprensivi dei dozzinanti; 1 per 1.000 per riabilitazione
lungodegenza)"; la Tabella B intitolata: "Dotazione posti letto
stabilimento Morgagni-Pierantoni 1999"; la Tabella C intitolata:
"Dotazione posti letto ospedale di Forlimpopoli 1999"; la Tabella D
intitolata: "Dotazione posti letto Ospedale di S. Sofia 1999"; la
Tabella E intitolata: "Dotazione posti letto case di cura 1999"; la
Tabella F intitolata: "Dotazione posti letto sistema pubblico privato
1999";
- che nella parte dispositiva al punto 2) prevede: "che, alla luce
della direttiva per i criteri di organizzazione e finanziamento della
funzione di lungo degenza riabilitativa nell'ambito della
rimodulazione dell'assistenza ospedaliera, occorre individuare i
posti letto di riabilitazione intensiva da ricomprendere nella quota
per acuti (4 per mille) e quelli di riabilitazione estensiva da
ricomprendere nell'1 per mille destinato alla lungo degenza
post-acuzie e riabilitazione estensiva;".
7) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.735, del
9/10/1997, avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2793): "Piano attuativo
locale - Provincia di Ferrara (proposta della Giunta regionale in
data 23/9/1997, n. 1707)", nella parte dispositiva in cui approva,
quale parte integrante e sostanziale della delibera di Consiglio, la
delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 1707 del
23/9/1997, avente ad oggetto: "PAL - Provincia Ferrara. Proposta al
Consiglio", nella parte dispositiva al punto 1), in cui stabilisce:
"di proporre al Consiglio regionale l'approvazione del Piano
attuativo locale provincia di Ferrara - Azienda Unita' sanitaria
locale ed Azienda Ospedaliera di Ferrara (allegato al presente atto
quale parte integrante e sostanziale) di cui rispettivamente alle
deliberazioni n. 2818 del 29 novembre 1996 e n. 1276 del 29 novembre
1996 delle Aziende Sanitarie teste' menzionate" relativamente ai
punti in cui il Piano attuativo locale ospedaliero - Provincia di
Ferrara, allegato alla delibera n. 2818 del 29/11/1996, prevede:
- nel capitolo 5 intitolato: "Proposta di piano attuativo locale per
la rete ospedaliera della provincia":
- al paragrafo 5.2, intitolato: "Proposta distributiva", al quinto
periodo: "La formulazione del PAL per la provincia di Ferrara, in
ottemperanza alle linee guida elaborate dalla Regione (obiettivo: 5
posti letto per mille abitanti) ha conseguentemente previsto per il
breve-medio termine, una dotazione di 1785 posti letto ospedalieri,
di cui 1428 per acuti e 377 per lungodegenza e riabilitazione (non
sono inclusi posti letto di psichiatria come successivamente meglio
specificato). Per la realta' di Ferrara, tenendo conto degli indici
utilizzati per il finanziamento delle Aziende (popolazione pesata
corretta con l'indice standardizzato di mortalita' sotto i 75 anni
pesata al 25%) si otterrebbe un valore del 5,1 per mille, con un
incremento, rispetto al valore indicato di 37 posti letto. In realta'
i 1785 posti letto del PAL Provinciale tengono gia' conto in parte di
tale correttivo in quanto la popolazione residente (base del
calcolo), ha registrato e continua a registrare un costante
decremento ed il piano presentato ha valenza almeno triennale.";
nonche' due righe piu' avanti: "Per tale motivo si e' ritenuto di
confermare la proposta di 1785 posti letto.";
- al paragrafo 5.3 intitolato: "Distribuzione dei posti letto nei
distretti della provincia", al primo periodo: "In conclusione, la
programmazione provinciale di posti letto porterebbe ad una
distribuzione territoriale cosi' formulata" nonche' la Tabella n.5
intitolata: "Proposta di distribuzione territoriale (5 per mille)"; e
la Tabella n. 6 intitolata: "Distribuzione dei P.L. fra le Aziende e
le case di cura private";
- nel capitolo 6 intitolato: "Piano attuativo locale (PAL) e Piano
ospedaliero Azienda Unita' sanitaria locale" al primo periodo: "Il
Piano ospedaliero per il "breve-medio termine" dell'Azienda Unita'
sanitaria locale riferiti al Piano attuativo locale, e' riassunto
nelle Tabelle 7 e 8; nonche' tre righe piu' avanti: "9 posti letto
nelle Strutture ospedaliere dell'Azienda Unita' sanitaria locale
previsti nel PAL sono piu' sinteticamente raggruppati per funzioni
nella Tabella 8 mentre quelli dell'Azienda Ospedaliera sono
raggruppati per aree, come riportato nella successiva Tabella 9";
nonche' la Tabella n. 7 intitolata: "PAL"; la Tabella n.8 intitolata:
"Piano ospedaliero dell'Azienda Unita' sanitaria locale distribuzione
dei posti letto per funzioni"; la Tabella n. 9 intitolata: "Proposta
di distribuzione dei posti letto dell'Azienda ospedaliera di Ferrara
distinta per aree di degenza"; la Tabella n. 10 intitolata: "PAL a
regime: distribuzione dei posti letto"; nonche' nel periodo
sottostante la predetta Tabella 10 le parole: "la programmazione a
regime, risulta articolata come riportato in Tabella 11"; la Tabella
11 intitolata: "PAL a medio termine: ospedali dell'Azienda Unita'
sanitaria locale";
- nonche' la sopra citata delibera n. 2818 del 29/11/1996 del
Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Ferrara,
avente ad oggetto: "Piano attuativo locale Azienda Unita' sanitaria
locale di Ferrara", (quale parte integrante e sostanziale della
delibera di Giunta n. 1707 del 23/9/1997 avente ad oggetto:
"PAL-Provincia Ferrara) ed in particolare l'intera parte dispositiva
di cui ai punti: "1., 2., 3., 4., 5., 6.";
- ed infine la sopra citata delibera n. 1276 del 29/11/1996 del
Direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Ferrara, avente ad
oggetto: "Piano attuativo locale - Azienda Ospedaliera di Ferrara",
(quale parte integrante e sostanziale della delibera di Giunta n.
1707 del 23/9/1997 avente ad oggetto: "PAL-Provincia Ferrara") ed in
particolare l'intera parte dispositiva di cui ai punti: "1), 2), 3),
4), 5)".
8) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.736 del
9/10/1997 avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2794): "Piano attuativo
locale - Azienda Unita' sanitaria locale di Piacenza (proposta della
Giunta regionale in data 23/9/1997, n.1708)" nella parte dispositiva
in cui approva, quale parte integrante e sostanziale della delibera
di Consiglio, la delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna
n. 1708 del 23/9/1997, avente ad oggetto "PAL-Azienda Unita'
sanitaria locale di Piacenza. Proposta al Consiglio", in cui questa,
nella parte dispositiva:
- al punto 2), dove afferma: "nonche' il dato complessivo di 5,18
posti letto per mille abitanti fino alle completa realizzazione della
rete ospedaliera ed extra ospedaliera che deve poi attestarsi sul
valore complessivo di 5 per mille posti letto per mille abitanti,
secondo i parametri di cui alla deliberazione di Giunta regionale n.
2272/96";
- al punto 1) e 3), nella parte in cui prevede l'approvazione della
delibera dei Direttore generale Azienda Unita' sanitaria locale di
Piacenza n. 2952 del 29/11/1996 avente ad oggetto: "Rimodulazione
della rete ospedaliera della Azienda Unita' sanitaria locale di
Piacenza", nella parte dispositiva di questa:
- al punto 1) dove afferma: "nel range fissato dalle linee guida
regionali, per le motivazioni contenute e descritte nelle premesse
del presente atto e come esemplificato nelle tabelle che si allegano
tratte dal documento citato in premessa";
- al punto 3) afferma: "di riservarsi di determinare con altro e
successivo atto la eventuale riconduzione della rimodulazione della
rete entro lo standard raccomandato dalle linee guida regionali dei 5
posti letto per mille abitanti, in relazione alla evoluzione delle
prospettive di realizzazione di RSA (iniziative di privati) ed alla
osservazione circa gli andamenti della mobilita' passiva nel 1996 e
nei primi mesi del 1997"; nonche', nelle successive cinque pagine:
"le tabelle ad essa allegate";
- al punto 1) e 3), nella parte in cui prevede l'approvazione della
delibera del Direttore generale Azienda Unita' sanitaria locale di
Piacenza n. 600 del 27/3/1997 avente ad oggetto: "Aggiornamento del
Piano attuativo locale per l'assistenza ospedaliera in esito alle
prescrizioni regionali alla deliberazione Consiglio regionale n. 535
del 19/12/1996", ed in questa:
- al punto 1) della parte dispositiva dove stabilisce di: "Approvare
la rimodulazione della rete ospedaliera della Azienda Unita'
sanitaria locale di Piacenza ad integrazione e parziale modificazione
dell'atto n. 2952 del 29/11/1996, come descritto nel documento che si
allega e si approva quale parte integrante del presente atto";
nonche' le modifiche da tale delibera apportate al "PAL della Azienda
Unita' sanitaria locale di Piacenza nella assistenza ospedaliera",
la' dove questo adesso in premessa afferma che: "Sotto il profilo
quantitativo la rimodulazione richiesta produce una riduzione per 13
posti letto"; nonche' la tabella denominata: "Tabella 1 Dipartimento
Aziendale ospedaliero - Piano attuativo locale"; ed infine l'allegato
denominato: "Allegato A - Dati proposti dalle Aziende Sanitarie
R.E.R. per la rimodulazione della rete ospedaliera triennio
1997-1999".
9) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.737 del
9/10/1997, avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2795): "Piano attuativo
locale - Provincia di Modena (proposta della Giunta regionale in data
23/9/1997, n. 1709", nella parte dispositiva in cui approva la
delibera di Giunta n. 1709, del 23/9/1997, avente ad oggetto: "PAL -
della Provincia di Modena", nella parte dispositiva di questa, al
punto 1) approva il "Piano attuativo locale Provincia di Modena per
il periodo 1997 - 1999 Azienda Unita' sanitaria locale ed Azienda
Ospedaliera di Modena", di cui alla deliberazione n. 484 del 7/5/1997
del Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale Modena
avente ad oggetto "Rimodulazione della rete ospedaliera della
provincia di Modena - Dimensionamento dei posti letto di degenza
ordinaria e di day hospital" e alla deliberazione n. 529 del
29/5/1997 del Direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Policlinico
di Modena avente ad oggetto "Rimodulazione della rete ospedaliera
della provincia di Modena. Dimensionamento dei posti letto di degenza
ordinaria. Day Hospital", ed in particolare le seguenti parti:
- alla lettera a) della parte dispositiva della citata delibera
n.484 del 7/5/1997, del Direttore generale Azienda Unita' sanitaria
locale Modena in cui approva l'allegato documento denominato:
"Rimodulazione della rete ospedaliera nella provincia di Modena:
Proposta di dimensionamento posti letto - a breve termine (1997-1999)
- a medio termine (2000-2002)":
- nel capitolo A) denominato: "Aspetti della riorganizzazione
ospedaliera comuni alle due Aziende sanitarie della provincia di
Modena":
- nel paragrafo 1) intitolato: "Premessa", al nono periodo dove
prevede che: "Gli indicatori regionali da utilizzarsi per il quadro
complessivo di ridefinizione sono i seguenti: 1) La dotazione
prevista di 4 PPLL/1000 abitanti per acuti"; ed ancora: "4) Il dato
di riferimento regionale prevede un tasso complessivo massimo di 5,43
PPLL/1000 abitanti: esso tiene conto dei dati di mobilita' nonche'
della necessita' di ricomprendere, alla luce della legge finanziaria,
nel computo complessivo dei posti letto quelli di libera professione
intramoenia. Questo dato non e' comunque interpretabile come lo
standard di riferimento per ciascun ambito provinciale";
- nel paragrafo 2), intitolato: "La proposta di dimensionamento dei
posti letto ospedalieri pubblici e privati, per il triennio 1997/1999
per aree assistenziali omogenee, e' indicata nella Tab. 5", al sesto
periodo, la' dove prevede: "La dotazione prevista nel documento di
PAL tiene quindi ampiamente conto del fabbisogno relativo alla
mobilita' nel suo complesso. Per quanto concerne la libera
professione intra moenia, sono stati previsti 85 PPLL in ambito
Aziende Unita' sanitarie locali, che saranno collocati nei singoli
presidi secondo tempi e modi dettati dalle proposte presentate, dalle
disponibilita' dei professionisti, dai regolamenti aziendali e dalle
indicazioni regionali in materia. Essi corrispondono al 7%
dell'intera dotazione di letti per acuti, detratti i letti delle
unita' operative per le quali tale regime non e' ammesso (es.,
intensivi ecc.). I letti per tale funzione in Azienda Ospedaliera
verranno invece progressivamente posti in detrazione, in relazione
con il processo di attivazione, sulla dotazione complessiva prevista
per il Policlinico. La dotazione complessiva in ambito provinciale si
attesta quindi a: - 3055 PPLL pari ad un indice di - 5,0 PPLL/1000
abitanti.";
- nel paragrafo 3) intitolato: "Distribuzione territoriale dei
presidi ospedalieri", nella parte finale del paragrafo, la' dove
stabilisce che: "Nella tabella n. 7 e' rappresentata la proposta
relativa al 1997, suddivisa per aree omogenee, risultanti dalle
azioni previste per l'anno in corso tenendo conto degli effetti della
legge finanziaria per il bilancio dello Stato, e nel triennio
1997-1999. Come si evince dall'esame della tabella, l'articolazione
del Piano proposto e' stata modulata in modo tale da consentire
un'attuazione graduale nel triennio di riferimento, che prevede per
l'anno 1997, la disattivazione in ambito provinciale di: - 205 PPLL
(di cui 120 nel privato accreditato)";
- nel capitolo B) denominato: "Analisi di dettaglio della
riorganizzazione ospedaliera nell'ambito dell'Azienda Policlinico":
- nel paragrafo 1. Intitolato: "Considerazioni sul dimensionamento
complessivo della struttura di degenza del Policlinico, rispetto alla
complessiva struttura dell'offerta della rete ospedaliera
provinciale.", nella parte in cui prevede: "l'Ospedale Policlinico
con il nuovo PAL modifica nel modo seguente la propria dotazione di
posti letto per area:
PAL D Dotazione Dotazione 31/12/1996 periodo vigenza
Area acuti 1.035 925 - 110
Area Riab./Lung. 16 55 + 39
Totale 1.051 980 - 71"
- nel paragrafo 2. intitolato: "Contributo dell'Azienda Policlinico
ai processi di integrazione della rete ospedaliera", il
sottoparagrafo 2.1 intitolato: "Programmazione ospedaliera" nel punto
2.1.1, al primo periodo, in cui prevede: "Ridimensionamento dei p.I.
complessivi e parziale riconversione dei p.I. per acuti a p.I. di
riabilitazione e lungodegenza. Al punto 1 le tabelle nn.4 e 5 sono
evidenziate entita' e tipologie dell'apporto dato dall'Azienda
Policlinico al processo di rimodulazione della rete ospedalera per il
nuovo PAL";
- nel paragrafo 4. Intitolato: "Unita' operative con posti letto:
dimensionamento e formule organizzative" al primo periodo in cui
prevede: "Nelle tabelle n. 9-10 sono state riportate per ciascuna
specialita' con posti letto la dotazione al 31/12/1996, la proposta
di attribuzione di P.L per il 1997 ed il dimensionamento complessivo
per aree che si verra' a determinare entro l'arco di vigenza del
Piano in virtu' di interventi strutturali in programma di
realizzazione. Le note riportate alla colonna "formula organizzativa"
forniscono indicazioni sul livello di direzione individuato per
l'unita' operativa";
- nel paragrafo 6 intitolato: "Fasi e tempi di realizzazione degli
obiettivi aziendali del PAL" al primo periodo in cui prevede che: "Le
linee guida regionali sulle azioni da avviare prevedono che entro il
1997 si realizzi la riduzione del 40% dei posti letto in eccesso e la
trasformazione del 50% dei posti letto da acuti a
lungodegenza-riabilitazione. Entro il 31/12/1997 i posti letto
saranno ridotti a 1003";
- nel capitolo C) intitolato: "Analisi di dettaglio della
riorganizzazione ospedaliera nell'ambito dell'azienda Unita'
sanitaria locale di Modena":
- nel paragrafo 2. intitolato: "Criteri dell'intervento ed effetti
generali sulle dotazioni" nel primo periodo, nella parte in cui
prevede: "della rettifica prevista dalla del RER 535/96, e dalla
correzione di un errore materiale presente nella tab. 5 del documento
all'esecutivo Conferenza Sindaci 26/11/1996, comporta, nelle
dotazioni complessive dei posti letto ripartita nelle tre aree
geografiche provinciali, una riduzione cosi' composta: area nord - 30
PPLL, area centro 68 PPLL, area sud 70 PPLL. Al termine del triennio
di riferimento, la dotazione indicata (2530 PL) per acuti appare del
tutto realistica ed adeguata, considerando il trend in costante
diminuzione della durata media della degenza (circa un giorno in
media ogni due anni) e soprattutto le forti azioni di recupero della
mobilita' passiva perseguite dalle Aziende sanitarie su tutto il
territorio regionale. L'azione consente altresi' l'attivazione per il
1997 di aree omogenee di lungo degenza-riabilitazione cosi'
ripartite: area nord 43 PPLL (Carpi, Mirandola, Finale) Area centro
45 PPLL (Modena, Castelfranco) Area sud 55 PPLL (Vignola, Pavullo,
Sassuolo). Al termine del triennio saranno attivi 235 PPLL in ambito
Aziende Unita' sanitarie locali, a cui vanno aggiunti ulteriori 85
posti letto attivati nel privato accreditato e 55 nell'Azienda
Policlinico, pari ad un totale complessivo di 526 PL (0,87 per mille
abitanti)."; ed inoltre, piu' avanti: "Per agevolare la lettura delle
tabelle di sintesi dell'Azienda Unita' sanitaria locale viene di
seguito rappresentato il dato complessivo dei posti letto previsti al
termine del triennio di riferimento: Presidio nord 562, Presidio
centro 444, Presidio sud 480, letti psichiatrici Azienda Unita'
sanitaria locale 23, letti lib. professione 85, letti per emergenze
epidemiologiche 35, TOTALE Azienda Unita' sanitaria locale 1629";
- nel paragrafo 7, intitolato: "Quadro analitico delle dotazioni
degli ospedali e delle strutture sanitarie", in cui prevede che:
"L'assetto finale proposto, che tiene conto dei citati elementi di
prospettiva, e' rappresentato nelle tabelle (da 12 a 23), dove viene
esplicitata la dotazione 1997, 1998, e quella al termine del triennio
di riferimento (1999) in tutti i gradi di dettaglio, le dotazione dei
servizi di supporto diagnostico stabilimento per stabilimento e
alcune note di sintesi." e, piu' avanti, nella parte in cui prevede
che: "Cio' porta alla dotazione complessiva di 525 PPLL di lungo
degenza - riabilitazione in ambito provinciale.";
- nel capitolo D) intitolato: "Scenari per la programmazione
ospedaliera a medio periodo (2000-2002) nella provincia di Modena",
al terzo periodo, nella parte in cui prevede: "Il dimensionamento dei
posti letto per acuti si ritiene dovra' essere ulteriormente ridotto
rispetto allo standard di 4PL per mille ab. previsto in ambito
regionale per il triennio 1997/1999, ad un livello non superiore a
3,5 per mille ab.. Tale dimensionamento permettera', fra l'altro, un
piu' razionale uso delle risorse ospedaliere, una piu' congrua
risposta non ospedaliera ai bisogni sanitari, che punti maggiormente
su modalita' alternative al ricovero ospedaliero sulla base del
modello anglosassone dei Primary Health Care Centre, che puo'
rappresentare il punto di equilibrio fra cure sanitarie adeguate
erogate in strutture razionalmente distribuite sul territorio e costi
piu' accettabili. La modifica di cosi' importanti elementi di
contesto deve indurre a rigorose verifiche dei programmi di
investimenti per la realizzazione delle nuove sedi ospedaliere che
tengano conto di almeno i seguenti elementi: il dimensionamento dei
presidi ospedalieri di Modena e Sassuolo (a suo tempo individuati in
circa 2250 PL) deve essere decisamente ridotto per effetto dei nuovi
standard e per il rispetto dei criteri di programmazione indicati
dall'Esecutivo Conferenza dei Sindaci nel documento sulla
rimodulazione della rete ospedaliera della Provincia di Modena
approvato dalla Conferenza dei Sindaci e della Consulta per la
Sanita' della Provincia di Modena. Alla luce di questi elementi e
sulla base della attuale programmazione ospedaliera che prevede la
realizzazione dei nuovi ospedali di Baggiovara e Sassuolo lo scenario
proponibile dovrebbe prevedere: la realizzazione di un progetto
sanitario integrato tra il Policlinico ed il nuovo Ospedale di
Baggiovara. La dotazione complessiva dei posti letto dovrebbe essere
circa di 800 per il Policlinico e 500 per Baggiovara. I settori
principali di integrazione potrebbero essere individuati come segue:
a) collocazione a Baggiovara dell'area materno infantile comprensiva
dei settori piu' strettamente correlati (ostetricia-ginecologia;
fisiopatologia della riproduzione; genetica prenatale). Il settore
ostetrico dovrebbe essere dimensionato prevedendo un numero di
parti/anno compreso tra 2500 e 3000."; e, piu' avanti, nella parte in
cui prevede: "La distribuzione dei posti letto di degenza suddivisi
per aree omogenee, nelle strutture ospedaliere di Baggiovara,
Policlinico, Sassuolo e Castelfranco, sara' pertanto orientativamente
quelle rappresentata nelle tabelle n. 24, 25, 26 e 27."; ed infine,
due righe piu' avanti, nella parte in cui prevede: "1) La
prospettata, ulteriore riduzione dello standard dei posti letto per
acuti (- 0,5 per mille prevedibile) avverrebbe a quasi esclusivo
carico della Azienda Ospedaliera (- 180 posti letto stimati); mentre
la rete ospedaliera Unita' sanitarie locali assorbirebbe gli effetti
del processo di graduale e contrattato adeguamento delle Risorse
private alle effettive esigenze assistenziali dei resi'denti della
provincia (per altro proseguendo il processo gia' attivato);".
10) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.771 del
20/11/1997, avente ad oggetto (oggetto 1189/1835/2900): "Modifiche ed
integrazioni al piano attuativo locale Azienda Unita' sanitaria
locale di Cesena di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n.
363 del 3 luglio 1996 (proposta della Giunta regionale in data 22
ottobre 1997, n. 1886)", nella parte dispositiva, in cui approva,
quale parte integrante e sostanziale della delibera di Consiglio, la
delibera di Giunta n.1886 del 22/10/1997 avente ad oggetto:
"Modificazioni ed integrazioni al Piano attuativo locale di Cesena,
di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 363 del 3/7/1996
- Proposta al Consiglio", che al punto 1) della parte dispositiva (di
detta delibera di Giunta) approva le "modifiche ed integrazioni al
PAL di Cesena, gia' approvato dal Consiglio medesimo con atto
n.363/96, di cui alla deliberazione del Direttore generale
dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Cesena n. 472 del 24/9/97,
secondo le disposizioni impartite dal Consiglio Regionale con
deliberazione n. 535 del 19/12/1996 e recepite dalla Conferenza dei
Sindaci con deliberazione n. 15 del 22/9/1997", la' dove nella citata
deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 15 del 22/9/1997 avente
ad oggetto: "Piano attuativo locale per la riorganizzazione della
rete ospedaliera dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Cesena,
approvato dal Consiglio della Regione Emilia-Romagna con
deliberazione 3/7/1996, n.363 esecutiva: recepimento direttive
regionali in materia di rimodulazione dell'assistenza ospedaliera":
- nella parte propositiva, al paragrafo 1 denominato: "Offerta di
posti letto per acuti e per lungodegenza", nel primo periodo, dove
prevede che: "da negoziare ai sensi della deliberazione della Giunta
regionale 1356/97, concorrono alla dotazione di PL per mille abitanti
prevista dalle norme regionali vigenti"; e al terzo periodo in cui
prevede: "La dotazione di PL per acuti ammonta al 4,23 per mille e la
dotazione di PL per lungo degenza post-acuzie e riabilitativa allo
0,77 per mille; rispetto alla dotazione totale i PL pubblici
(complessivamente 801, di cui 110 di lungodegenza, 617 per
acuti/ordinari e 74 per acuti/day hospital) corrispondono all'87,93 %
e i PL privati (complessivamente 110 di cui 30 per lungodegenza e 80
per acuti) al 12,07%;" e piu' avanti nella parte in cui prevede: "i
110 PL pubblici risultano composti da: 30 PL di lungodegenza
psichiatrica (gia' esistenti, seppur non indicati nel PAL 1996), 30
PL presso Ospedale Cappelli di Mercato Saraceno (gia' previsti nel
PAL 1996), 15 PL presso Ospedale Bufalini (10 dei quali gia' ora
funzionanti come PL di lungodegenza geriatrica, seppur non
esplicitamente identificati nel PAL 1996 come letti di lungodegenza),
5 PL presso Ospedale Marconi di Cesenatico (conversione di 5 PL per
acuti di medicina generale), 10 PL Ospedale Angioloni di S. Piero in
B. (conversione di 10 PL per acuti di medicina generale), 20 PL di
nuova istituzione nell'ex Ospedale "S. Colomba" di Savignano. Lo
studio di fattibilita' dovra' quantificare i costi dell'adeguamento
funzionale al fine di realizzare un piano finanziario da avviare fin
dal Bilancio 1998 dell'Azienda Unita' sanitaria locale", piu' avanti:
"le modificazioni delle dotazioni di PL rispetto al PAL 1996 relative
a ciascuna disciplina e ciascuna sede ospedaliera sono indicate in
dettaglio nell'allegato 2)";
- l'allegato n. 1 intitolato: "Rimodulazione assistenza ospedaliera
posti letto per acuti e per lungodegenza post acuti nelle strutture
sanitarie pubbliche e private";
- l'allegato n. 2/1 intitolato: "Confronto tra PAL 1996 e nuova
proposta di rimodulazione";
- l'allegato n. 2/2 intitolato: "Reparti di ricovero a regime
ordinario (ospedali di piccole dimensioni)";
- l'allegato n. 2/3 intitolato: "Reparti di ricovero a regime in
ciclo diurno (Ospedale M. Bufalini)".
11) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.767 del
20/11/1997, avente ad oggetto (oggetto n. 1835/2899): "Piano
attuativo locale Azienda Unita' sanitaria locale di Ravenna (proposta
della Giunta regionale in data 22/10/1997, n.1885)", nella parte
dispositiva, in cui approva, quale parte integrante e sostanziale
della delibera di Consiglio, il Piano attuativo locale di Ravenna,
allegato alla deliberazione del Direttore generale dell'Azienda
Unita' sanitaria locale di Ravenna n. 574 del 26/3/1997, avente ad
oggetto: "Approvazione di uno stralcio del PAL concernente il
riordino della rete ospedaliera: aggiomamento della programmazione di
breve-medio periodo dei servizi sanitari", cosi' come modificato ed
integrato dalla deliberazione n. 2170 del 25/9/1997, del Direttore
generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Ravenna avente ad
oggetto: "Approvazione dei PAL concemente la rimodulazione della rete
ospedaliera per il triennio 1997-1999: modifiche ed integrazioni alla
deliberazione n. 574 del 26/3/1997", e dalla nota prot. 1725.97 del
13/10/1997 del Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria
locale di Ravenna, la' dove si stabilisce che:
- nella delibera n. 2170 del 25/9/1997, del Direttore generale
dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Raverma, al punto 1) della
parte dispositiva: "Posti letto pubblici 31/12/1997: P.O. di Ravenna
678, P.O. di Lugo 407, P.O. di Faenza 350, Totale 1435; Posti letto
pubblici 31/12/1998: P.O. di Ravenna 678, P.O. di Lugo 407, P.O. di
Faenza 350, Totale 1435; Posti letto pubblici 31/12/1999: P.O. di
Ravenna 688, P.O. di Lugo 400, P.O. di Faenza 350, Totale 1438";
- nella delibera n. 574, del 26/3/1997, del Direttore generale
dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Ravenna, cosi' come
modificata ed integrata dalla delibera n. 2170 del 25/9/1997, del
Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Ravenna,
nel documento allegato denominato: "Rimodulazione della rete
ospedaliera", nella Parte prima denominata: "Rimodulazione della rete
ospedaliera":
- nel capitolo intitolato: "Finalita' generali", al secondo periodo:
"la realizzazione accelerata delle azioni gia' prospettate nel
documento programmatico di riordino della rete ospedaliera, approvato
all'unanimita' dalla Conferenza dei Sindaci (cfr. appendice);
l'obiettivo, in tal senso, e' la realizzazione degli obiettivi del
Piano di riordino entro il 31/12/1997"; ed inoltre piu' avanti:
"soppressione dei posti letto ordinari della U.O. di ORL del Presidio
ospedaliero di Lugo con adeguamento del numero dei posti letto di day
hospital da 3 a 4; soppressione della U.O. di Geriatria allocata
presso lo stabilimento di Conselice (presidio ospedaliero di Lugo)";
ed inoltre piu' avanti: "soppressione dei posti letto ordinari
dell'U.O. di Dermatologia del Presidio ospedaliero di Ravenna con
mantenimento di 4 posti letto di day hospital";
- nel capitolo intitolato: "Rimodulazione della rete ospedaliera con
riferimento ai singoli Presidi", nel paragrafo intitolato: "Presidio
ospedaliero di Faenza": "a) riduzione dei posti letto della Unita'
operativa di Cardiologia da 19 a 15 (- 4); b) accorpamento su un
unico piano della Unita' operativa di Ginecologia- Ostericia con
riduzione di posti letto da 32 a 19 (- 13); c) accorpamento delle
Unita' operative di Oculistica ed ORL con riduzione dei posti letto
da 38 complessivi a 22 (- 4 Oculistica, - 12 ORL); d) accorpamento
delle Unita' operative di Urologia e Chirurgia generale con riduzione
dei posti letto corriplessivi da 56 a 44 (- 7 Chirurgia generale, - 5
Urologia);"; ed inoltre: "l'accorpamento su un'unica ala di degenza
della Unita' operativa di Geriatria con riduzione dei posti letto da
40 a 28 (- 12)"; e ed inoltre: "h) primo adeguamento dei posti letto
di Pediatria a quanto previsto dal PAL con riduzione di posti letto
da 20 a 16"; ed inoltre piu' avanti: "Dotazione posti letto al
31/12/1997: posti letto ordinari 273, posti letto day hospital 40,
posti letto libera professione 17, posti letto lungo degenza e
riabilitazione 20, totale 350"; nonche' la successiva tabella
denominata: "Ospedale di Faenza - Proposta di dotazione di posti
letto per tipologia di attivita' al 31 dicembre 1997";
- nel capitolo intitolato: "Rimodulazione della rete ospedaliera con
riferimento ai singoli Presidi", nel paragrafo intitolato: "Presidio
ospedaliero di Lugo": "a) accorpamento delle due Divisioni di
Chirurgia generale in un'unica Unita' operativa con riduzione dei
posti letto da 80 a 55 (- 25)"; ed inoltre: "c) soppressione dei
posti letto ordinari di ORL con una dotazione di 4 posti letto di Day
Hospital (- 6); d) riduzione ed accorpamento dei posti letto ordinari
delle Unita' operative di Urologia (- 7) e Oculistica; e)
soppressione dei posti letto ordinari di Geriatria (- 12) e
mantenimento temporaneo a Conselice dei 2 posti letto di Day
Hospital; f) adeguamento dei posti letto di Pediatria a quanto
previsto dal PAL da 15 a 12 (- 3); g) adeguamento dei posti letto di
Ginecologia-Ostetricia da 40 a 33; h) trasferimento a Lugo della
Unita' operativa di Pneumologia con adeguamento del numero dei posti
letto a quanto previsto dal PAL (- 28)"; ed inoltre, piu' avanti:
"Dotazione posti letto al 31/12/1997: posti letto ordinari 300, posti
letto day hospital 53 (di cui 10 di riabilitazione), posti letto
libera professione 19, posti letto lungo degenza e riabilitazione 35,
totale 407"; nonche' la tabella successiva denominata: Ospedale di
Lugo - Proposta di dotazione di posti letto per tipologia di
attivita' al 31 dicembre 1997";
- nel capitolo intitolato: "Rimodulazione della rete ospedaliera con
riferimento ai singoli Presidi", nel paragrafo intitolato: "Presidio
ospedaliero di Ravenna": "a) soppressione dei posti letto ordinari di
Dermatologia con adeguamento contestuale dei posti letto di Day
Hospital (- 2); b) riduzione di 8 posti letto ordinari di Chirurgia
generale con contestuale"; ed inoltre: "c) riduzione dei posti letto
di Urologia da 30 a 27 (-3); n.b.: L'utilizzo dei posti letto di
Urologia, Chirurgia generale e Chirurgia Vascolare avviene
nell'ambito del Dipartimento Chirurgico; d) riduzione di posti letto
della U.O. di Ginecologia-Ostetricia con unificazione della degenza
su un'unica ala da 48 a 36 (- 12); e) soppressione dei posti letto di
Medicina Interna di Cervia (- 48) con contestuale attivazione di 46
posti letto di lungo degenza ospedaliera; f) riduzione dei posti
letto delle U.O. di oculistica da 24 a 16 (- 8) e di ORL da 18 a 15
(- 3) ed accorpamento delle 2 Unita' operative"; ed inoltre: "h)
primo adeguamento dei posti letto di Neurologia a quanto previsto dal
PAL da 35 a 31 (- 4)"; e piu' avanti: "Dotazione posti letto al
31/12/1997: posti letto ordinari 508, posti letto day hospital 66 (di
cui 6 di riabilitazione), posti letto libera professione 34, posti
letto lungodegenza e riabilitazione 46, totale 654"; nonche' la
successiva tabella denominata: "Ospedale di Ravenna - Proposta di
dotazione di posti letto per tipologia di attivita' al 31 dicembre
1997"; nonche' nel successivo paragrafo denominato: "Applicazione
Legge 23/12/1996, n. 662", la sesta tabella denominata: "Posti letto
ospedali pubblici Provincia di Ravenna - Triennio 1997/1999".
12) La delibera del Consiglio della Regione Emilia-Romagna n.803 del
17/12/1997 avente ad oggetto (oggetto n. 1835/3093): "Piano attuativo
locale della provincia di Parma (proposta della Giunta regionale in
data 10/12/1997, n. 2353", nella parte dispositiva in cui approva,
quale parte integrante e sostanziale della delibera di Consiglio, la
delibera di Giunta n. 2353, del 10/12/1997, avente ad oggetto "Piano
attuativo locale della provincia di Parma. Proposta al Consiglio",
che al punto 1) della parte dispositiva approva il Piano attuativo
locale provincia di Parma - Azienda Unita' sanitaria locale ed
Azienda Ospedaliera di Parma di cui rispettivamente alle
deliberazioni n. 1181 del 14/8/1997 e n. 1492 del 29/8/1997 delle
Aziende sanitarie teste' menzionate ed alla deliberazione n. 1661 del
11/97 del Direttore generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale di
Parma, nei punti di seguito indicati:
- nel documento allegato alla citata delibera n. 1181 del Direttore
generale dell'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma, denominato:
"Riordino e sviluppo dei servizi per la salute nella provincia di
Parma":
- nel capitolo 11 denominato "La rideterminazione della rete
ospedaliera provinciale", al paragrafo: "Gli obiettivi generali",
nella parte in cui stabilisce: "la riduzione del tasso di
ospedalizzazione della Provincia verso i 160 ricoveri l'anno per
1.000 abitanti; l'adeguamento agli standards di riferimento della
Legge 382/96, delle "Linee guida per la rimodulazione della rete
ospedaliera in Emilia-Romagna", e delle ulteriori successive
indicazioni regionali, che fissano la programmazione provinciale fino
a 5 posti letto per mille abitanti, di cui il 4 per mille per acuti
ed una percentuale variabile tra lo 0,7 e l'1 per mille per
lungodegenza post-acuzie e riabilitazione, con individuazione da
parte della Regione, per strutture specialistiche a valenza
sovra-provinciale";
- nel capitolo 11 denominato "La rideterminazione della rete
ospedaliera provinciale", al paragrafo: "Il contenimento dei posti
ospedalieri", al quinto periodo, la' dove stabilisce: "il massimo di
PL per acuti compatibile con gli standard (4 p.I. per mille ovvero
1570 p.I.)"; e poco piu' avanti: "La dotazione prevista per la lungo
degenza/riabilitazione potra' subire aggiustamenti e correzioni nel
corso del triennio a seguito di piu' approfondite analisi dei bisogno
e delle possibilita' di organizzazione a rete fino ad assestarsi sul
parametro del 0,9 per mille"; ed inoltre al terzo periodo seguente:
"Dalle diverse considerazioni svolte e dalla convinzione della
necessita' di mantenere una rete di assistenza ospedaliera
sufficientemente distribuita su un territorio vasto, in parte
montano, e dotato di una rete viaria problematica, la futura
dotazione di posti letto provinciali al servizio dei residenti sara'
pertanto quella riportata in Tab. 21, tenendo anche conto di criteri
omogenei di ottimizzazione delle risorse e della efficienza della
assistenza. All'interno di tale dotazione sono compresi i p.I. per la
libera professione, che le aziende sanitarie andranno ad individuare
nel rispetto dei limiti normati"; nonche' la tabella immediatamente
successiva denominata: "Tab. 21 Previsione di un nuovo assetto della
rete ospedaliera provinciale";
- nel capitolo 11 denominato "La rideterminazione della rete
ospedaliera provinciale", al paragrafo: "Articolazione per aree e
discipline", al primo periodo: "Si prevede che la rete ospedaliera
provinciale alla fine del triennio 97-99 raggiunga la dotazione
complessiva in p.I. descritta in Tab. 24, con la suddivisione per
aree funzionali illustrate in Tab. 25"; nonche' le tabelle 24 e 25
che immediatamente seguono denominate rispettivamente: "Tab. 24
Dotazione complessiva p.I. provincia di Parma al 1999" e "Tab. 25
Dotazione p.I. per aree funzionali in provincia di Parma al 1999";
- nel capitolo 11 denominato "La rideterminazione della rete
ospedaliera provinciale", al paragrafo: "Il riordino dei Presidi
ospedalieri dell'Azienda Unita' sanitaria locale e la loro
riorganizzazione per dipartimenti" al penultimo periodo: "Le Tabb. 27
e 28 specificano nel dettaglio l'articolazione prevista nei diversi
Dipartimenti dei due Presidi"; nonche' le tabelle 27 e 28, che
immediatamente seguono, denominate rispettivamente: "Tab. 27
Organizzazione in Dipartimenti del Presidio ospedaliero di Fidenza
San Secondo" e "Tab. 28 Organizzazione in Dipartimenti del Presidio
ospedaliero di Borgo Taro";
- nel documento, allegato alla citata delibera n. 1492 del 29/8/1997
del Direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Parma, denominato:
"Piano attuativo aziendale 1997/1999" la' dove questo prevede, nella
parte denominata: "Quadro operativo":
- - al paragrafo 1 denominato: "Premessa", al secondo periodo: "Il
PAL proposto per la provincia di Parma nel mese di dicembre prevede
la distribuzione di posti letto tra l'Azienda Ospedaliera, l'Azienda
Unita' sanitaria locale e le case di cura private illustrata
sinteticamente nella tavola n. 5"; nonche' la tabella immediatamente
successiva denominata: "Tavola 5 - Dotazione dei posti letto della
rete ospedaliera provinciale allo stato attuale e al 1999" ed inoltre
al quinto periodo: "Le nuove indicazioni implicano che entro il 1997
l'Azienda ospedaliera, rispetto alla dotazione rilevata nel 1994,
dovra' ridurre 40 posti letto per acuti (sui 99 previsti a regime) e
riconvertirne almeno 70 per le funzioni di lungo degenza e
riabilitazione";
- - al paragrafo 2 intitolato: "Le tappe del programma di
riorganizzazione", al secondo periodo: "La tavola 6 illustra le
dotazioni nei diversi periodi e per le diverse tipologie di attivita'
considerate dal PAL."; nonche' la tabella che immediatamente segue
denominata: "Tavola 6 - Dotazione di posti letto dell'Azienda
Ospedaliera secondo il programma proposto (PAL provinciale)"; ed
inoltre al quarto periodo: "Sulla base dell'attuale dotazione e delle
indicazioni del PAL, l'Azienda Ospedaliera entro l'anno in corso
dovra' disattivare 67 posti letto per acuti (1639 p.I. attuali - 1572
p.I. previsti) e riconvertirne una parte in strutture di lungo
degenza e riabilitazione. Entro il 1999 dovranno essere disattivati
altri 59 letti per acuti e riconvertiti gli ulteriori posti letto per
la lungodegenza e riabilitazione";
- al paragrafo 4 intitolato: "La rimodulazione dei posti letto per
aree dipartimentali", nell'ultimo periodo le parole: "e quella
prevista al 31/12/1997 e al 31/12/1999.";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Medicina 1", nella
tabella intitolata "Dipartimento Medicina 1", che prevede, nella
colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 260, Totale PL 308";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Medicina 2", nella
tabella intitolata "Dipartimento Medicina 2", che prevede, nella
colonna: "Programma 1997": "PL Degenza per acuti 207, PL Totali 215"
e nella colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 202, Totale
PL 234";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Geriatrico", nella
tabella intitolata: "Dipartimento Geriatrico", che prevede, nella
colonna: "Programma 1997": "PL Degenza per acuti 132, Totale PL 168";
e nella colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 96, Totale
PL 144";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Pneumologico", nella
tabella intitolata: "Dipartimento Pneumologico", che prevede, nella
colonna: "Programma 1997": "P.L. Degenza per acuti 110, Totale PL
110" e nella colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 90,
Totale PL 94";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Osteo- Articolare",
nella tabella intitolata: "Dipartimento Pneumologico", che prevede,
nella colonna: "Programma 1997": "PL Degenza per acuti 136, Totale PL
140"; e nella colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 136,
Totale PL 140";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Chirurgia 1", nella
tabella intitolata: "Dipartimento Chirurgia 1", che prevede, nella
colonna: "Programma 1997": "PL Degenza per acuti 189, Totale PL 189"
e nella colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 174, Totale
PL 174";
- al sottoparagrafo "Dipartimento Chirurgia 2", nella tabella
intitolata: "Dipartimento Chirurgia 2", che prevede, nella colonna:
"Programma 1997": "PL Degenza per acuti 92, Totale PL 92" e nella
colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 80, Totale PL 80";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Materna-Infantile",
nella la tabella intitolata: "Dipartimento Materna Infantile", che
prevede, nella colonna: "Programma 1997": "PL Degenza per acuti 143,
Totale PL 143" e nella colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per
acuti 143, Totale PL 143";
- al sottoparagrafo intitolato: "Dipartimento Psichiatria", nella
tabella intitolata: "Dipartimento Psichiatria", che prevede nella
colonna: "Programma 1999": "PL Degenza per acuti 20, Totale PL 20";
nonche' le tavole: "Tavola 7", "Tavola 8", "Tavola 10", "Tavola 11".
13) La delibera del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna n.726,
del 1/10/1997, avente ad oggetto (oggetto n.1096/1835/2770):
"Programma regionale di investimenti straordinari in sanita' -
secondo e terzo triennio - ex art. 20, Legge 11 marzo 1988, n. 67
(proposta della Giunta regionale in data 23/9/1997, n. 1691)", che al
punto 1) della parte dispositiva approva il piano straordinario degli
investimenti della Regione Emilia-Romagna, predisposto ai sensi
dell'art. 20 della Legge 67/88 e della deliberazione del CIPE del
21/3/1997 allegato 1), la dove questo prevede, al paragrafo
denominato: "Programmazione del II e III triennio", al terzo periodo,
che: "La Regione Emilia-Romagna sulla base della normativa nazionale
ha elaborato proprie linee guida per la rimodulazione della rete
ospedaliera stabilendo un parametro di riferimento di 5 posti letto
per mille abitanti fino ad un massimo di 5,5 per Aziende sanitarie
che hanno un saldo di mobilita' attivo. All'interno di tale parametro
si e' prevista una quota di 0,7-1 per mille abitanti di posti letto
da dedicare alle lungodegenze riabilitative".
Si individuano ai fini di cui al comma 2 del medesimo articolo 13,
quali promotori dell'istanza referendaria i signori:
1) Carlo Rasmi nato a Guardamiglio (PR) il 17/10/1952, residente in
Parma Via Cimabue n. 39 ed ivi domiciliato, (casella n. 1 del foglio
n. 43);
2) Gelmini Adriana nata a Mezzani (PR) il 4/5/1947, residente in
Parma Via Avieri d'Italia n. 7 ed ivi domiciliata, (casella n. 1 del
foglio n. 11);
3) Francesco Rendine nato a Sermide (MN) il 18/5/1959, residente in
Ferrara Via G. Falcone n. 30 ed ivi domiciliato, (casella n. 1 del
foglio n. 5);
4) Carlo Valmori nato a Castelvetro (MO) il 28/2/1956, residente in
Finale Emilia (MO) Via Agazzi n. 2 ed ivi domiciliato (casella n. 1
del foglio n. 4).
Bologna, 7 aprile 1999
(*) LEGENDA: Le parti degli atti amministrativi di cui e' chiesta
l'abrogazione sono soltanto quelle in neretto e comprese tra
virgolette.