REGIONE EMILIA-ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 dicembre 1998, n. 2320

L.R. 26/83. Approvazione programma di riparto e assegnazione contributi per l'esercizio finanziario 1998 alle Associazioni di volontariato di protezione civile. Approvazione della proposta progettuale "Linee guida per la costituzione della colonna mobile regionale del volontariato di protezione civile"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
(omissis)                                                                       
su proposta dell'Assessore competente per materia;                              
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
A) di approvare per l'anno 1998, il Programma di riparto dei                    
contributi da assegnare alle organizzazioni di volontariato e agli              
Enti locali da destinare all'acquisto  di attrezzature, come indicato           
in premessa;                                                                    
B) di concedere per le ragioni espresse in premessa contributi per              
complessive Lire 485.000.000 come di seguito indicato:                          
Provincia di Piacenza  (Lire)                                                   
- Consulta provinciale del volontariato                                         
  di Protezione civile di Piacenza  35.000.000                                  
- SAER - Soccorso alpino Emilia-                                                
  Romagna (per stazione di Piacenza)  4.000.000                                 
Sub totale  39.000.000                                                          
Provincia di Parma                                                              
- ANA - Associazione nazionale                                                  
  alpini - Parma  25.000,000                                                    
- Comitato provinciale di Parma                                                 
  delle Associazioni di volontariato                                            
  Protezione civile  35.000.000                                                 
- SAER - Soccorso alpino                                                        
  Emilia-Romagna (per stazione di                                               
  Monte Orsaro)  4.000.000                                                      
Sub totale  64.000.000                                                          
Provincia di Reggio Emilia                                                      
- ANA - Associazione nazionale                                                  
  alpini sezione di Reggio Emilia  35.000.000                                   
- SAER - Soccorso alpini                                                        
  Emilia-Romagna (per stazione                                                  
  di Reggio Emilia)  4.000.000                                                  
Sub totale  39.000.000                                                          
Provincia di Modena                                                             
- Consulta provinciale del                                                      
  volontariato per la Protezione                                                
  civile della provincia di                                                     
  Modena  35.000.000                                                            
- SAER - Soccorso alpino                                                        
  Emilia-Romagna (per la stazione                                               
  di Modena)  5.000.000                                                         
Sub totale  40.000.000                                                          
Provincia di Ferrara                                                            
- Coordinamento provinciale delle                                               
  Associazioni del volontariato di                                              
  Protezione civile di Ferrara  35.000.000                                      
Sub totale  35.000.000                                                          
Provincia di Bologna                                                            
- ANPAS regionale  50.000.000                                                   
- FEDERGEV regionale  50.000.000                                                
- Consulta provinciale volontariato                                             
  di Protezione civile di Bologna  35.000.000                                   
- SAER - Soccorso alpino                                                        
  Emilia-Romagna (per stazione                                                  
  di Bologna)  4.000.000                                                        
- Associazione nazionale rangers                                                
  d'Italia - Sezione di Bologna  20.000.000                                     
Sub totale  159.000.000                                                         
Provincia di Forli'                                                             
- Coordinamento provinciale                                                     
  volontariato di protezione                                                    
  civile Forli'-Cesena  35.000.000                                              
- SAER - Soccorso alpino                                                        
  Emilia-Romagna (per stazione                                                  
  di Forli')  4.000.000                                                         
Sub totale  39.000.000                                                          
Provincia di Ravenna                                                            
- Coordinamento provinciale delle                                               
  Associazioni di volontariato di                                               
  Protezione civile  35.000.000                                                 
Sub totale  35.000.000                                                          
Provincia di Rimini                                                             
- Consulta delle Associazioni di                                                
  volontariato per la protezione                                                
  civile di Rimini  35.000.000                                                  
  35.000.000                                                                    
Totale complessivo  485.000.000                                                 
C) di imputare la spesa complessiva di Lire 485.000.000 registrata al           
n. 6076 di impegno sul Capitolo 47104 "Contributi ad enti ed                    
associazioni per la realizzazione degli interventi previsti dalla               
L.R. 29 luglio 1983, n. 26", del Bilancio per l'esercizio finanziario           
1998, che e' stato dotato della necessaria disponibilita';                      
D) di dare atto che alla liquidazione dei contributi, di cui sopra,             
provvedera' il Responsabile del Servizio Protezione civile, a norma             
dell'art. 61 della L.R. 31/77 - cosi' come modificata dall'art. 14              
della L.R. 40/94 - e dalla deliberazione  della Giunta regionale n.             
4837 del 20 settembre 1994 - e dal punto 5.2 del dispositivo della              
deliberazione della Giunta regionale n. 2541 del 4 luglio 1995, in              
unica soluzione, a dimostrazione documentata della spesa sostenuta e            
dopo la sottoscrizione di apposita convenzione firmata dal                      
Responsabile o legale rappresentante dell'Organizzazione di                     
volontariato e dal Responsabile del Servizio regionale competente;              
E) di approvare l'Allegato A) schema tipo di convenzione, quale parte           
integrante del presente atto, dando atto che il Responsabile del                
Servizio regionale competente ai sensi della L.R. 41/92, e successive           
modifiche, provvedera' alla sottoscrizione dello stesso;                        
F) di approvare, secondo le motivazioni espresse in premessa,                   
l'Allegato B) parte integrante del presente atto quale proposta                 
progettuale per il coordinamento dell'impiego coordinato della                  
"Struttura  operativa volontariato" denominata "Linee guida per la              
costituzione della colonna mobile regionale del volontariato di                 
protezione civile (forze di pronto impiego del volontariato)";                  
G) di dare atto che con successiva propria deliberazione si                     
provvedera' all'approvazione del progetto di cui al precedente punto            
F), definendo nel contempo la quota di partecipazione della Regione             
Emilia-Romagna e la relativa copertura finanziaria;                             
H) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel                     
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.                              
ALLEGATO A                                                                      
Schema tipo di convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e le                   
organizzazioni di volontariato, nella protezione civile, di cui alla            
L.R. 26/83                                                                      
L'anno . . . . . . . . . addi' . . . . . . . . . . del mese di . . .            
. . . . . in . . . . . . . . . . . . presso . . . . . . . . . . . . .           
. . (specif.)                                                                   
fra                                                                             
La Regione Emilia-Romagna c.f. n. . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
rappresentata dal Responsabile del Servizio regionale di Protezione             
civile                                                                          
L'Organizzazione di volontariato ". . . . . . . . . . . . . . . . .             
." con sede legale in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
. . . . Via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  . . . . . .            
. . . . . . . . . . p. IVA/c.f. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
. . . . . iscritta nel Registro regionale del volontariato in data .            
. . . . . . . . . . . . con decreto del Presidente della Giunta                 
regionale n. . . . . . . . rappresentata dal sig. . . . . . . . . . .           
. . . . . . . . . . . . . . . . nato a . . . . . . . . . . . . . . .            
. . . . . . il  . . . . . . . . . . . e residente a . . . . . . . . .           
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . in Via . . . . . . . .            
. . . . . . . . . . . . . n. . . . tel. . . . . . . . . . . . in                
qualita' di legale rappresentante dell'Organizzazione stessa;                   
premesso:                                                                       
- che la L.R. 29 luglio 1983, n. 26, riconosce la funzione del                  
volontariato come espressione di solidarieta' sociale, momento di               
partecipazione dei cittadini alla vita della Comunita',                         
manifestazione di impegno civile e di pluralismo e strumento per il             
raggiungimento del pubblico interesse;                                          
- che all'interno dei servizi di Protezione civile, previsti dalle              
vigenti leggi, la Regione Emilia-Romagna riconosce il volontariato,             
ne favorisce l'autonoma formazione, ne agevola l'impiego e lo                   
sviluppo;                                                                       
- che per favorire lo sviluppo del volontariato della Protezione                
civile e garantirne l'efficiente partecipazione  all'azione di                  
prevenzione, previsione e soccorso la Regione puo' erogare contributi           
per corsi di formazione,  addestramento, aggiornamento e acquisto  di           
attrezzature;                                                                   
si conviene quanto segue:                                                       
Art. 1                                                                          
La Regione Emilia-Romagna, in ottemperanza a quanto stabilito con               
delibera della Giunta regionale n. . . . . . del . . . . . .                    
esecutiva a norma di legge, elargisce alla Organizzazione  sopra                
indicata un  contributo finanziario di Lire . . . . . . . . . . . . .           
per . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .           
Art. 2                                                                          
La Regione si impegna a rimborsare alla Organizzazione ogni spesa               
rientrante nell'elencazione dell'articolo precedente, nei limiti                
indicati, su presentazione di apposita documentazione giustificativa            
(copia delle fatture, ecc.).                                                    
Art. 3                                                                          
L'Organizzazione si impegna ad usare i beni in questione                        
esclusivamente ai fini di protezione civile pena la restituzione del            
contributo stesso e del pagamento degli eventuali danni.                        
Art. 4                                                                          
I beni acquistati dovranno essere inventariati da parte                         
dell'Organizzazione che dovra' avvisare la Regione Emilia-Romagna di            
eventuali defezioni dovute a qualsiasi  causa.                                  
Art. 5                                                                          
Ove possibile l'attrezzatura dovra' portare il marchio identificativo           
della Protezione civile della Regione Emilia-Romagna.                           
Art. 6                                                                          
L'Organizzazione ha l'obbligo di mantenere le attrezzature  in buono            
stato di manutenzione, efficienti e immediatamente disponibili per              
ogni eventuale necessita' e si impegnano a utilizzare i mezzi e                 
attrezzature in interventi di soccorso e per lo svolgimento di                  
esercitazioni articolate in simulazioni di emergenza, con la                    
eventuale presenza anche di altre componenti istituzionali, su                  
richiesta delle autorita' locali di protezione civile sia in base               
alle richieste della Regione - Servizio di Protezione civile in                 
attuazione a quanto previsto dalla L.R. 45/95.                                  
Le parti si impegnano a definire una apposita disciplina per                    
l'utilizzazione e la gestione dei mezzi e attrezzature previsti nella           
presente convenzione e delle risorse umane e materiali                          
dell'Organizzazione.                                                            
Art. 7                                                                          
La Regione Emilia-Romagna e' sollevata da qualsiasi responsabilita'             
civile, penale, ecc. derivante dall'uso dell'attrezzatura.                      
Art. 8                                                                          
Nel caso che il contributo finanziario sia finalizzato all'acquisto             
di un veicolo, nuovo o usato, l'Organizzazione provvede al pagamento            
della tassa di circolazione  nonche' di ogni altro onere, fiscale e             
legale derivante dall'uso e dal possesso del mezzo oggetto della                
presente ed in particolare degli obblighi assicurativi  previsti                
dalla legge.                                                                    
Art. 9                                                                          
L'Organizzazione, entro il 31 dicembre di ogni anno, ha l'obbligo di            
comunicare alla Regione - Servizio Protezione civile - quanto segue:            
- elenco delle attrezzature in dotazione;                                       
- esatto luogo di ricovero dell'attrezzatura;                                   
- eventuali casi di esigenza di alienazione del bene motivando la               
richiesta (non utilizzazione, deterioramento ecc..) indicando il                
relativo numero di inventario  attribuito.                                      
Tutti i casi di furto o perdita del bene debbono essere                         
immediatamente segnalati.                                                       
Art. 10                                                                         
La presente convenzione, redatta in duplice originale, e' esente                
dall'imposta di bollo e dall'imposta di registro ai sensi dell'art.             
8, comma 1 della Legge 266/91.                                                  
Bologna, li'                                                                    
IL PRESIDENTE  IL RESPONSABILE DEL                                              
DELL'ASSOCIAZIONE  SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE                                   
ALLEGATO B                                                                      
Linee guida per la costituzione della colonna mobile regionale del              
volontariato di Protezione civile                                               
Il DLgs n. 112 del 31 marzo 1998, art. 108 attribuisce alle Regioni             
le funzioni relative "agli interventi per l'organizzazione e                    
l'utilizzo del volontariato".                                                   
Va superata, pertanto, la visione del servizio che puo' rendere il              
volontariato come "ausiliario" agli interventi operativi di                     
protezione civile sul territorio rendendo gli stessi parte integrante           
delle attivita' di protezione civile.                                           
Risulta necessario quindi incanalare le risorse poste a disposizione            
dal volontariato in un giusto quadro di coordinamento e di                      
valorizzazione delle stesse.                                                    
Il documento e' una proposta progettuale per il coordinamento                   
dell'impiego coordinato della "Struttura operativa volontariato".               
Questa proposta e' la sintesi di esperienze e convincimenti maturati            
in questi anni sull'argomento da molte Regioni e dal Dipartimento di            
Protezione civile.                                                              
L'assunto centrale di questa proposta e' che attraverso il livello              
regionale sia possibile arrivare ad una adeguata programmazione dei             
soccorsi, e proprio su questo livello di programmazione il                      
Dipartimento potra' intervenire con un aumentata capacita' di                   
coordinamento e di raccordo con le singole realta' regionali.                   
Il ruolo del volontariato                                                       
La documentazione storica e' testimone di questa presenza attiva che            
ha portato un contributo importante nei momenti di grande emergenza:            
alluvioni, terremoti, incendi, e altre catastrofi.                              
Questo impegno e' stato messo in maggior risalto con la diffusione              
dei mezzi di comunicazione di massa che hanno potuto documentare il             
lavoro svolto dai volontari accorsi nelle varie regioni colpite in              
questi ultimi decenni.                                                          
L'esperienza, tuttora in corso, in alcune Regioni ed in particolare             
con il "Progetto pilota per una forza di pronto impiego del                     
volontariato nella regione Lazio" sta dimostrando, anche al di la'              
delle semplici valutazioni operative, la validita' di questo percorso           
organizzativo.                                                                  
Sia a livello nazionale che di comunita' locali appare ormai chiara             
l'esigenza di approntare un'organizzazione capace di affrontare i               
temi della protezione civile superando le contrapposizioni settoriali           
e ideologiche, la diffidenza o la scarsa capacita' di collaborazione            
tra istituzione e volontariato.                                                 
Nell'emergenza provocata da qualsiasi tipo di calamita' per                     
rispondere con la indispensabile prontezza ed efficienza e'                     
necessario disporre di una struttura preventivamente organizzata e              
formata quale la colonna mobile volontaria che presuppone inoltre un            
consolidato rapporto con le istituzioni pubbliche di Protezione                 
civile.                                                                         
Questo rapporto non puo' essere perseguito evidentemente in occasione           
di interventi di emergenza, ma costruito nel periodo ante-emergenza,            
deve diventare cioe', intento e prassi ordinaria per la costruzione             
delle risorse necessarie ad una adeguata risposta sia alle situazioni           
critiche di livello locale che alle grandi catastrofi che colpiranno            
il Paese.                                                                       
Colonna mobile regionale del volontariato di protezione civile                  
L'obiettivo principale della colonna mobile regionale del                       
volontariato di protezione civile e' quello di costituire una                   
struttura di pronto impiego regionale composta da organizzazioni di             
volontariato e gruppi comunali di protezione civile in grado di                 
mobilitarsi rapidamente con mezzi e uomini sulla base delle tipologie           
di rischio ricorrenti sul nostro territorio.                                    
Si ritiene contestualmente indispensabile garantire una qualificata             
formazione dei singoli volontari, omogenea a livello nazionale,                 
comune in tutte le costituenti "colonne mobili".                                
Nella costituzione della colonna mobile regionale del volontariato e'           
necessario evidenziare che a cura della stessa Regione sono e/o                 
possono essere attivate apposite convenzioni con Enti locali, Aziende           
municipalizzate, Consorzi di bonifica ecc. per l'organizzazione di              
specifici interventi di protezione civile utilizzando le qualificate            
risorse umane e materiali gia' disponibili.                                     
Inoltre nel dimensionamento delle "colonne mobili" occorrera' tenere            
conto delle attrezzature e risorse umane presenti nella colonna                 
mobile regionale dei Vigili del fuoco.                                          
Le risorse                                                                      
Lo strumento che si individua, per disciplinare e garantire il                  
coordinato e corretto utilizzo delle risorse umane e materiali                  
costituenti la colonna mobile regionale del volontariato di                     
protezione civile, e' quello della convenzione tra Regione                      
Emilia-Romagna - Servizio Protezione civile e i Coordinamenti                   
provinciali di volontariato di Protezione civile destinatari dei                
mezzi.                                                                          
Le convenzioni potrebbero prevedere, in analogia con quelle gia'                
operative in altri settori, la fornitura e/o la cessione in uso da              
parte della Regione di mezzi ed attrezzature garantendo al contempo             
la disponibilita' ad effettuare interventi di protezione civile con             
le modalita' richieste dal Servizio regionale e nazionale di                    
Protezione civile.                                                              
Per garantire la fattibilita' finanziaria della colonna mobile                  
regionale del volontariato si ritiene necessario un concorso sia                
della Regione sia dello Stato per evidenziare il ruolo                          
extra-regionale della colonna mobile regionale del volontariato di              
protezione civile in occasione di gravi emergenze di valenza                    
nazionale.                                                                      
Al fine di coordinare e ottimizzare sul territorio la presenza dei              
mezzi di protezione civile delle organizzazioni di volontariato,                
l'istruttoria delle pratiche di richiesta di contributi in tal senso            
effettuate dalle organizzazioni stesse in base all'art. 2, DPR 613/94           
dovranno essere coordinate direttamente a livello regionale.                    
La formazione                                                                   
La realizzazione della colonna mobile regionale del volontariato                
presuppone una adeguata programmazione ed addestramento delle risorse           
umane impiegate per affrontare l'emergenza.                                     
La Regione in collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del              
fuoco, unitamente ad altre componenti scientifiche e istituzionali,             
provvedera' alla formazione teorico-operativa del volontariato di               
protezione civile.                                                              
La formazione dei volontari dovra' essere effettuata, con criteri di            
omogeneita' didattica e formativa, secondo le metodologie in uso nei            
centri di formazione professionale regionali, che tra l'altro                   
prevedono frequenza obbligatoria, il superamento di un esame finale e           
la consegna di apposito attestato di qualificazione.                            
L'organizzazione e la gestione dei corsi potrebbe essere affidata in            
via sperimentale al "Centro di servizio per l'informazione e la                 
formazione del volontariato di protezione civile e la tutela                    
ambientale" di Villa Tamba, istituito d'intesa con il Comune e la               
Provincia di Bologna con delibera di Giunta regionale 5976/94.                  
Inoltre e' auspicabile che il Dipartimento della Protezione civile,             
nell'espletamento delle proprie funzioni di indirizzo e                         
coordinamento, provveda ad elaborare dei programmi didattici di                 
massima d'intesa con le Regioni.                                                
Equipaggiamento                                                                 
Per ragioni di sicurezza nell'impiego dei volontari in situazioni di            
emergenza e per omogeneizzare le informazioni delle Organizzazioni di           
volontariato aderenti ai "Coordinamenti provinciali delle                       
associazioni di volontariato di protezione civile", si ritiene                  
necessario definire l'equipaggiamento tipo, quale:                              
a) utilizzo da parte del volontariato della divisa e cappello della             
propria Associazione (con il tempo dovranno essere tolti gli stemmi             
ministeriali di Protezione civile che attualmente creano notevole               
confusione);                                                                    
b) obbligo da parte di ogni volontario di indossare, in zona di                 
operazione una adeguata dotazione personale rispetto alla                       
specializzazione in regola con le vigenti norme di legge (vedi Legge            
626/92, ecc.) e un gilet di colore giallo idoneo ad essere vestito              
sopra alla propria divisa ad alta visibilita' avente le seguenti                
caratteristiche: b1) indicazione scritta - colonna mobile regionale             
volontariato - Regione di provenienza - tesserino unico                         
identificativo rilasciato da Regione (o) Provincia - stemma                     
ministeriale.                                                                   
La struttura organizzativa                                                      
Il flusso decisionale e potenziamento struttura organizzativa                   
L'esperienza maturata in questi anni ha evidenziato l'importanza, al            
fine di avere una risposta efficace, di un efficiente flusso                    
decisionale incardinato su:                                                     
- procedure di allarme certe e chiare;                                          
- una catena decisionale con il minor numero possibile di referenti.            
A tal fine si propone la creazione della figura del coordinatore                
regionale del volontariato di Protezione civile e di quella del                 
Coordinatore provinciale. Tali figure (liberamente espresse dalle               
organizzazioni di volontariato) saranno i referenti/interfaccia con             
organi di Protezione civile quali il Dipartimento, la Regione, le               
Province, i Comuni, le Prefetture e le Organizzazioni di volontariato           
per la ricezione e il rilancio degli allarmi.                                   
Aspetti organizzativi                                                           
Al fine di garantire un corretto impiego delle attrezzature e                   
l'operativita' delle colonne mobili provinciali e regionale                     
l'indirizzo e' quello di:                                                       
- assegnare, in ogni Provincia, ad un unico "Coordinamento delle                
Associazioni di volontariato di protezione civile" regolarmente                 
iscritto al Registro regionale del volontariato, ai sensi dell'art.             
2, commi 4 e 5, della L.R. n. 37 del 2 settembre 1996, la gestione              
delle attrezzature previste nella colonna mobile provinciale;                   
- stipulare con loro apposite convenzioni che ne disciplinino                   
l'utilizzo, il pronto impiego, il ricovero dei mezzi, la loro                   
manutenzione ordinaria e straordinaria.                                         
Caratteristiche generali                                                        
La composizione delle colonne mobili va posta in relazione alla                 
tipologia degli scenari e degli eventi massimi attesi presenti sul              
nostro territorio quali:                                                        
1. Rischio idrogeologico 1.a alluvione 1.b frana 1.c dighe                      
2. Rischio sismico                                                              
3. Rischio industriale                                                          
4. Rischio incendio boschivo                                                    
5. Eventi meteorologici estremi 5.a Trombe d'aria 5.b Nevicate 5.c              
Grandinate 5.d Mareggiate                                                       
6. Emergenze 6.a Viabilita' in genere/trasporti 6.b                             
Socio-assistenziale 6.c Ricerca persone scomparse.                              
Per un utilizzo razionale delle risorse umane e materiali disponibili           
sul territorio si propone la realizzazione, come tasselli costitutivi           
della Colonna mobile regionale, di "colonne mobili provinciali" di              
primo impiego con tempo di approntamento il piu' rapido possibile,              
caratterizzate da agibilita' di spostamento e impiego, autonomia                
logistica e organizzativa formate indicativamente da 60/70 volontari            
specializzati.                                                                  
L'aggregazione di piu' colonne provinciali costituite con                       
attrezzature modulari fra loro, integrata con la dotazione di alcune            
tipologie di mezzi di valenza regionale, formera' la colonna                    
regionale con tempo di approntamento piu' lungo (6-24 ore) per                  
interventi in macro-calamita' caratterizzata da tempi di spostamento            
piu' lunghi per la presenza di mezzi pesanti, unita' specializzate              
nella logistica per l'assistenza alle popolazioni, il ripristino                
delle utenze, assistenza sanitaria secondo livello, ecc.                        
Proposta di colonna mobile provinciale                                          
N. 60/70 volontari con le seguenti specializzazioni:                            
- Telecomunicazioni                                                             
- Unita' cinofile di soccorso                                                   
- Sub                                                                           
- Soccorso alpino                                                               
- Gruppi tecnici ingegneristici                                                 
- Pronto soccorso sanitario                                                     
- Socio-assistenziale                                                           
- Antincendio boschivo                                                          
- Logistica (cuoco, elettricista, idraulico, falegname, ecc.)                   
- Segreteria                                                                    
- Tecnico operativo                                                             
- Vigilanza in genere (monitoraggio aereo, ambiente, ecc.)                      
- Fuoristradisti.                                                               
Mezzi e dotazione                                                               
 1) n. 1 fuoristrada attrezzato                                                 
 2) n. 1 container per segreteria completo di attrezzature uso                  
ufficio e radio                                                                 
 3) n. 1 ambulanza                                                              
 4) n. 1 autocarro fuoristrada polivalente da 35 q.li                           
 5) n. 1 container officina                                                     
 6) n. 1 container magazzino                                                    
 7) n. 1 container uso cucina completo di relativa attrezzatura per             
200-250 pasti                                                                   
 8) n. 2 container uso servizi igienici (8 box bagno/doccia)                    
 9) n. 1 tendone automontante, uso mensa, completo di tavoli, sedie,            
riscaldamento, pavimento ed impianto elettrico                                  
10) n. 4 tende automontanti da 10 posti (modulari) complete di:                 
riscaldamento, brande, compressore ed impianto elettrico                        
11) n. 4 roulotte da 4 posti letto                                              
12) n. 1 generatore di corrente silenziato da 40 Kw                             
13) n. 1 torre faro da 12 Kw carrabile su strada                                
14) n. 2 mezzi antincendio boschivo                                             
15) n. 1 carrello rimorchio                                                     
16) n. 5 motopompe per scantinati                                               
17) n. 1 motopompa carrellata da 80 lt/sec.                                     
18) n. 1 pulmino trasporta persone.                                             
Trasporti: per il trasporto delle attrezzature e' necessaria la                 
stipula di apposite convenzioni con aziende pubbliche e/o private.              
Ipotesi colonna mobile regionale                                                
Colonna provinciale per n. Province integrata con la seguente                   
dotazione:                                                                      
- n. 3 mezzi operativi polivalenti di movimentazione (movimento                 
terra, neve, sollevamento, ecc.                                                 
- n. 3 sale radio complete di attrezzature installate su mezzi mobili           
- n. 3 cisterne acqua potabile da 2500/5000 lt.                                 
- n. 3 gommoni                                                                  
- n. 1 tendone automontante per animazione o punto di incontro                  
completo di riscaldamento e impianto elettrico.                                 
Inoltre nel caso di assistenza alla popolazione si dovranno prevedere           
moduli per campi di soccorso da ca. 250 posti con le seguenti                   
caratteristiche:                                                                
- tende ministeriali/roulotte per 250 posti letto                               
- impianto elettrico e riscaldamento campo                                      
- n. 4 blocchi igienici/docce                                                   
- n. 1 postazione medica avanzata formata da n. 3 tende automontanti            
(primo filtro medico/ospedaliero)                                               
- n. 1 container medico                                                         
- n. 1 container socio-assistenziale                                            
- n. 1 container servizi generali                                               
- n. 2 autoambulanze.                                                           
Nota finale                                                                     
Per una corretta gestione delle colonne mobili andranno inoltre                 
definiti i seguenti punti:                                                      
- aspetti giuridici;                                                            
- copertura assicurativa;                                                       
- spese gestionali (assicurazione mezzi, bolli, manutenzione, ecc.)             
- utilizzo frequenza radio civili.                                              

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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