DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 luglio 1999, n. 1247
Approvazione dello schema di convenzione con il Distart-Universita' degli Studi di Bologna per l'identificazione dinamica di costruzioni a completamento di attivita' previste nel protocollo di intesa con il Servizio Sismico nazionale per il Progetto di Osservatorio sismico delle strutture
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che, a seguito dei DM (23 luglio 1983 e 23 febbraio 1984) di
riclassificazione sismica del territorio regionale per 89 comuni (su
un totale di 341) identificati di II categoria con grado di
sismicita' S = 9, sin dal 1984, da parte della Regione Emilia-Romagna
(RER) a motivo delle sue fondamentali competenze in materia di
programmazione e pianificazione territoriale, d'intesa con il Gruppo
nazionale per la difesa dai terremoti (GNDT) del CNR, e' stato
avviato uno specifico programma regionale per studi e ricerche
regionali per la valutazione della pericolosita' sismica e per la
riduzione del rischio sismico del territorio;
- che in particolare nel periodo 1987-1990, anche a seguito dei
terremoti dell'aprile-maggio 1987 nella pianura emiliana, sono state
svolte indagini di vulnerabilita' sismica sia su edifici pubblici e
chiese segnalati con danni per le conseguenti stime e programmazione
degli interventi di riparazione con miglioramento sismico, sia su
tutti gli edifici pubblici, per complessive circa 3.000 unita'
strutturali, individuati come strategici per l'organizzazione della
protezione civile (municipi, ospedali, scuole, caserme ...)
localizzati negli 89 comuni classificati sismici di II categoria per
conseguenti valutazioni di rischio sismico e primi mirati interventi
di prevenzione;
- che, a seguito del terremoto del 15 ottobre 1996 nella pianura
emiliana, sono state svolte ulteriori indagini tecniche su edifici
pubblici e chiese segnalati con danni per le conseguenti stime e
programmazione degli interventi di riparazione con miglioramento
sismico;
- che, pur a fronte dell'attuale insoddisfacente situazione in cui
gli interventi di prevenzione sismica con finanziamenti pubblici
rappresentano una realta' esigua e spesso residuale se scollegati
dalla gestione delle emergenze conseguenti a terremoti recenti, si
conferma la necessita' di verificate conoscenze e conseguenti
auspicabili programmi di intervento per la riduzione del rischio
sismico secondo riconosciute priorita';
- che, per quanto attiene l'indagine tecnica gia' svolta, sugli
edifici pubblici strategici localizzati negli 89 comuni classificati
sismici, finalizzata alla valutazione di rischio per detti edifici e
alla relativa definizione di priorita' e stime di intervento, si pone
come prossimo articolato obbiettivo quello di:
- realizzare e rendere disponibile un costante automatico
aggiornamento dei dati raccolti e preliminarmente integrati - dove
possibile - con parametri di pericolosita' locale e di vulnerabilita'
urbana,
- attivare una procedura per il sistematico utilizzo degli stessi
dati in tutte le circostanze decisionali di uso e/o interventi che
riguardino uno o piu' edifici pubblici indagati,
- estendere l'indagine tecnica per le valutazioni di rischio ad altre
strutture strategiche per l'organizzazione della protezione civile
(es. ponti e viadotti, serbatoi, particolari impianti industriali);
- che, in coerenza con le precedenti attivita', essendo stata portata
a conoscenza nel 1991 da parte del Servizio Sismico nazionale
(DSTN-SSN) la propria iniziativa per realizzare nelle Regioni con
zone classificate sismiche il Progetto di Osservatorio sismico delle
strutture (POSS), e' stata subito intrapresa una fattiva
collaborazione, anche con coinvolgimento dell'ENEA e dell'ex
Istituto di tecnica delle costruzioni (ora DISTART - Tecnica delle
costruzioni) della Facolta' di Ingegneria dell'Universita' degli
Studi di Bologna, specificata con apposito protocollo di intesa tra
RER e DSTN-SSN sottoscritto in data 5 agosto 1996, al fine di
procedere al monitoraggio sismico (ormai in esercizio a partire
dall'autunno 1997) dell'edificio campione dell'Osservatorio con
struttura in muratura, individuato previo accordo con gli Enti
proprietario e gestore, tra i primi edifici pubblici strategici
interessati da interventi di prevenzione sismica, nel Poliambulatorio
del Comune di Pievepelago (MO);
- che come logico sviluppo dell'iniziativa, quando gia' nel 1996 il
DSTN-SSN ha ritenuto di procedere all'estensione sistematica a
proprie spese del POSS sul territorio nazionale a cominciare da un
gruppo di 20 costruzioni in cemento armato e in muratura da
individuare nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Umbria, e' stata
effettuata un'attenta consultazione della documentazione raccolta per
gli edifici pubblici strategici della Romagna, pervenendo
conseguentemente, dopo aver verificato la disponibilita' e volonta'
di collaborazione all'iniziativa da parte degli Enti locali
proprietari, alla scelta congiunta delle seguenti otto costruzioni:
Costruzione Localita' e indirizzo Strutture Ente
proprietario
Ponte dello Mercato Saraceno (FO) C.A. Provincia
Zingone sul F. - loc. Montecastello Forli'-Cesena
Savio per la
S.P. 138
Asilo nido Lugo (RA) - capoluogo C.A. Comune
Via Orsini n. 14
Sc. elem. Cesena (FO) - capo- C.A. Comune
"S. D'Acquisto" luogo - Via Fioren-
zuola n. 850
Asilo "Piccolo Forli' - capoluogo C.A. Comune
Blu" Via Bolognesi
Ist. tecnico Forli' - capoluogo C.A. Provincia
industriale Viale Liberta' n. 14 Forli'-Cesena
Ist. tecnico Rimini - capoluogo C.A. Provincia
industriale Via Tambroni n. 24 Rimini
Ist. prof.le Morciano di Romagna C.A. Comune
comm.le (RN) - Centro Studi
Sc. media Forli' - capoluogo Muratura Comune
"G. Saffi" Via Salinatore n. 17
Per tali costruzioni il DSTN-SSN ha intenzione di procedere al
monitoraggio sismico nell'ambito del POSS e, a tal fine, con
precedente deliberazione di Giunta regionale 889/99 e' stato
approvato lo schema di apposito protocollo di intesa tra RER e
DSTN-SSN con contestuale autorizzazione al Direttore generale
all'Ambiente per la firma dello stesso protocollo di intesa
formalizzata in data 23 giugno 1999;
dato atto:
- che e' interesse della RER, anche per meglio qualificare risultati
e indicazioni tecniche di valenza generale per gli interventi di
prevenzione sismica, oltre che da fornire come parametri specifici
per le predette otto costruzioni ai rispettivi Enti proprietari, di
realizzare, contestualmente allo studio delle caratteristiche
dinamiche e all'installazione del sistema di monitoraggio da parte
del SSN, un proprio programma di attivita' per una caratterizzazione
dinamica piu' spinta e completa delle strutture prescelte, da
eseguirsi a mezzo di prove di vibrazione armonica forzata con
l'applicazione di apposita macchina vibrante (vibrodina) a frequenze
prestabilite, previa convenzione con un istituto di ricerca dotato
di adeguata competenza ed esperienza specifica;
- che lo schema di detta convenzione, avendo individuato nel DISTART
dell'Universita' degli Studi di Bologna l'Istituto di ricerca con le
caratteristiche richieste, e' parte integrante della presente
deliberazione, con conseguente assunzione, da parte della Regione
Emilia-Romagna, del relativo impegno di spesa per Lire 50.000.000
(pari a Euro 25.822,84) compresa IVA, strettamente funzionale allo
svolgimento delle prove, acquisizione e analisi dei risultati e come
tale minimizzato per la favorevole circostanza di contestualita' di
azione e compartecipazione alla specifica attivita' da parte degli
altri soggetti (DSTN-SSN, appaltatore di cui all'articolo 3 del
protocollo di intesa, nonche' Enti locali proprietari), mentre tutte
le altre attivita' previste nel protocollo di intesa (per un onere
medio presunto di circa Lire 150.000.000, pari a Euro 77.468,53 per
ciascuna costruzione monitorata) sono a carico del DSTN-SSN;
sentita la Commissione consiliare Territorio e Ambiente che, ai sensi
del quinto comma dell'art. 19 della L.R. 27/85 e successive
modifiche, ha espresso parere favorevole in data 9 luglio 1999 (prot.
8480/II);
vista la delibera di Giunta regionale 2541/95, esecutiva, con la
quale sono state fissate le direttive per l'esercizio delle funzioni
dirigenziali e la delibera di Giunta regionale 861/96, di
individuazione degli atti di gestione di competenza dei dirigenti
nell'ambito della Direzione generale Ambiente;
dato atto:
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Difesa
del suolo dott. Enrico Carboni in merito alla regolarita' tecnica
della presente deliberazione ai sensi della L.R. 41/92, articolo 4,
comma 6 e della delibera di Giunta regionale 2541/95, punto 3.1;
- del parere favorevole espresso dal Direttore generale all'Ambiente
dott.ssa Leopolda Boschetti, in merito alla legittimita' della
presente deliberazione ai sensi della L.R. 41/92, articolo 4, comma 6
e della delibera di Giunta regionale 2541/95, punto 3.1;
- del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio
Ragioneria e Credito dott. Gianni Mantovani, in merito alla
regolarita' contabile della presente deliberazione ai sensi della
L.R. 41/92, articolo 4, comma 6 e della delibera di Giunta regionale
2541/95, punto 3.1;
su proposta dell'Assessere al Territorio, Programmazione e Ambiente;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, in conformita' alle premesse, lo schema di
convenzione con il Dipartimento di Ingegneria delle strutture, dei
trasporti, delle acque, del rilevamento, del territorio (DISTART)
dell'Universita' degli Studi di Bologna, allegata al presente atto
quale parte integrante e sostanziale, finalizzata alla
"Identificazione dinamica di costruzioni pubbliche di tipo
strategico, ubicate in diverse localita' della Romagna, mediante
prove di vibrazione armonica forzata" a integrazione delle attivita'
previste per la realizzazione del Progetto di Osservatorio sismico
delle strutture secondo le specifiche richiamate in premessa e
descritte nel Protocollo di intesa sottoscritto il 23 giugno 1999 tra
RER e DSTN-SSN;
2) di dare atto che il Direttore generale all'Ambiente provvedera'
alla stipula della convenzione che avra' durata complessiva di 12
mesi dalla sua sottoscrizione;
3) di indicare nell'ing. Giovanni Manieri, Responsabile dell'Ufficio
Normative e Controlli del Servizio Difesa del suolo, il dirigente
responsabile sotto il profilo tecnico della iniziativa in oggetto per
la Regione Emilia-Romagna;
4) di imputare la spesa di Lire 50.000.000 (pari a Euro 25.822,84),
necessaria per l'espletamento da parte del DISTART delle attivita'
previste, al n. 2914 d'impegno sul Capitolo 47140 "Spese per studi,
ricerche e progettazione volti alla riduzione del rischio sismico
(L.R. 19 giugno 1984, n. 35)" del Bilancio per l'esercizio 1999 che
e' dotato della necessaria disponibilita';
5) di precisare che tale spesa e' distinta in:
a) Lire 36.000.000 (pari a Euro 18.592,45) compresa IVA, quale somma
massima per oneri di convenzione da erogare al DISTART secondo le
modalita' di pagamento fissate nell'art. 5 dello stesso schema di
convenzione;
b) in Lire 14.000.000 (pari a Euro 7.230,40) per spese vive di
viaggi, vitto e alloggio degli operatori del DISTART coinvolti nelle
attivita' di convenzione;
6) di dare atto che tutte le altre prestazioni, poste in capo al
Servizio Sismico nazionale, nell'ambito del protocollo di intesa di
cui al punto 1), non comportano oneri finanziari a carico del
bilancio della Regione Emilia- Romagna;
7) di autorizzare l'Ufficio Cassa economale e liquidazioni a
rimborsare, su basi documentali vistate dal Responsabile dell'Ufficio
Normative e Controlli, agli operatori coinvolti le spese vive di
viaggi, vitto e alloggio;
8) di dare atto che, ai sensi dell'art. 14 della L.R. 40/94, il
Responsabile del Servizio Difesa del suolo provvedera' alla
liquidazione delle spese di cui al punto 5, lettera a) sulla base di
fatture emesse dal DISTART e vistate, per rispondenza delle
prestazioni rese, dal Responsabile dell'Ufficio Normative e
Controlli, e alla liquidazione di cui al punto 5, lettera b) in
favore del Responsabile dell'Ufficio Cassa economale e liquidazioni a
reintegro delle somme da esso anticipate;
9) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Schema di convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento
di Ingegneria delle strutture, dei trasporti, delle acque, del
rilevamento, del territorio dell'Universita' degli Studi di Bologna
(nel seguito denominato DISTART) relativa alla identificazione
dinamica di costruzioni pubbliche di tipo strategico, ubicate in
diverse localita' della Romagna, mediante prove di vibrazione
armonica forzata
L'anno millenovecentanovantanove, il giorno . . . . . del mese di . .
. . . . . .
tra
la Regione Emilia-Romagna, codice fiscale 80062590379, legalmente
rappresentata dal Direttore generale all'Ambiente dott.ssa Leopolda
Boschetti, nata a Porretta Terme (BO) il 10 settembre 1945 e
domiciliata per la carica in Bologna al n.c. 21 di Via dei Mille
il DISTART, codice fiscale 80007010376, legalmente rappresentato dal
suo Direttore prof. ing. Agostino Antonio Cannarozzi nato a Firenze
il 6 luglio 1940 e domiciliato per la carica in Bologna al n.c. 2 di
Viale Risorgimento
premesso che:
- con deliberazione di Giunta regionale n. 889 in data 8 giugno 1999
la Regione Emilia-Romagna ha approvato la schema di protocollo
d'intesa con il Servizio sismico nazionale per il Progetto di
Osservatorio sismico delle strutture;
- detto protocollo di intesa e' stato formalmente sottoscritto, in
data 23 giugno 1999, dal Direttore del Servizio Sismico nazionale,
dott. Roberto De Marco, e dal Direttore generale all'Ambiente della
Regione Emilia- Romagna, dott.ssa Leopolda Boschetti;
- con detto protocollo d'intesa e' stata ufficializzata la scelta di
otto costruzioni pubbliche (sette edifici e un ponte), ubicate in
diverse localita' della Romagna, di proprieta' delle Province di
Forli'-Cesena e Rimini e dei Comuni di Lugo, Cesena, Forli' e
Morciano, quali strutture (di cui sette in c.a. e una in muratura)
facenti parte di un gruppo di venti strutture prescelte per
costituire il primo stralcio, relativo anche alle Regioni Umbria e
Toscana, del Progetto di Osservatorio sismico delle strutture che
riguardera' circa cento costruzioni nelle zone classificate sismiche
dell'intero territorio nazionale;
- rispetto allo schema di fasi operative previste per ciascuna
costruzione prescelta per il Progetto di Osservatorio sismico delle
strutture e riassumibili in:
a) rilievo delle caratteristiche geometrico-meccaniche del campione
b) relativa dettagliata modellazione e analisi numerica
c) sperimentazione in situ (prove di vibrazione) per la
determinazione delle proprieta' meccaniche effettive mediante
elaborazione delle registrazioni delle oscillazioni
d) conseguente affinamento del modello numerico
e) installazione sulle strutture di un sistema di monitoraggio della
risposta sismica
f) effettuazione del servizio di monitoraggio con raccolta,
elaborazione e diffusione dei dati relativi agli effetti strutturali
degli eventi sismici futuri,
con detto protocollo d'intesa, in aggiunta a tutti gli altri oneri
gia' previsti a carico del Servizio sismico nazionale, si e' in
particolare scelto di potenziare qualitativamente la fase c),
mediante stipula di apposita convenzione con un Istituto di ricerca
dotato di adeguata competenza ed esperienza specifica e con relativi
oneri a carico della Regione Emilia-Romagna, per eseguire prove di
vibrazione armonica forzata, possibilmente su tutte e otto le
costruzioni pubbliche prescelte in Romagna, con l'applicazione di
apposita macchina vibrante (vibrodina) a frequenze prestabilite. Cio'
al fine di valutare con grande precisione le proprieta' dinamiche in
regime elastico di ciascuna costruzione, come sarebbe possibile
osservare in occasione di sismi non distruttivi, per meglio
qualificare risultati e indicazioni tecniche di valenza generale per
gli interventi di prevenzione sismica, oltre che da fornire come
parametri specifici per le predette otto costruzioni ai rispettivi
Enti proprietari;
- l'Istituto di ricerca dotato di adeguata competenza ed esperienza
specifica viene individuato dalla Regione Emilia-Romagna nel DISTART
- Tecnica delle costruzioni, anche a motivo della precedente positiva
collaborazione con l'ex Istituto di tecnica delle costruzioni (ora
DISTART - Tecnica delle costruzioni) della Facolta' di Ingegneria di
Bologna per analoghe prove di vibrazione armonica forzata condotte
nel 1997, per iniziativa regionale e sempre d'intesa con il Servizio
sismico nazionale, sull'edificio campione dell'Osservatorio con
struttura in muratura ospitante il Poliambulatorio del Comune di
Pievepelago (MO);
- l'effettuazione delle prove di vibrazione armonica forzata sulle
costruzioni pubbliche prescelte in Romagna e la conseguente
elaborazione dei dati raccolti per via sperimentale su ciascuna di
esse dovranno avvenire coerentemente con le modalita' e i criteri
fissati nel sopracitato protocollo d'intesa tra Regione
Emilia-Romagna e Servizio sismico nazionale, oltre che nella presente
convenzione;
- per quanto riguarda l'Universita' degli Studi di Bologna il DPR
382/80 consente all'art. 66 l'esecuzione di attivita' di ricerca e di
consulenza stabilite mediante contratti o convenzioni di diritto
privato;
si conviene e si stipula quanto segue
Art. 1
Oggetto
La Regione Emilia-Romagna affida al DISTART l'incarico di svolgere
l'attivita' di ricerca relativa alla "Identificazione dinamica di
costruzioni pubbliche di tipo strategico, ubicate in diverse
localita' della Romagna, mediante prove di vibrazione armonica
forzata".
Le costruzioni pubbliche interessate, compatibilmente con le
condizioni dei siti, sono quelle indicate nella tabella dell'art. 2
del protocollo d'intesa per il Progetto di Osservatorio sismico delle
strutture, sottoscritto il 23 giugno 1999 tra Regione Emilia-Romagna
e Servizio sismico nazionale, che si allega quale parte integrante
della presente convenzione.
Le modalita' e gli standards delle prove, nonche' delle conseguenti
elaborazioni, dovranno risultare coerenti con i criteri e gli
obbiettivi specificati nel sopracitato protocollo d'intesa con
particolare riferimento a quanto indicato nell'art. 7, compresi gli
aspetti logistici e organizzativi da garantire attraverso un
coordinato concorso operativo tra i diversi soggetti.
Il livello delle vibrazioni imposte alle costruzioni dovra' essere
limitato e in modo tale da non provocare in ogni caso danni di sorta
a cose o persone e in particolare alle costruzioni stesse.Le
relazioni illustrative e/o tecniche che costituiscono i rapporti
intermedi devono essere consegnati alla Regione Emilia-Romagna in
duplice copia con la registrazione delle prove su idoneo supporto
magnetico. La relazione finale, in aderenza alle specifiche
caratteristiche geometrico-meccaniche di ciascuna struttura indagata,
dovra' essere redatta in versione utile a una pubblicazione anche in
rapporto con i risultati di altre sperimentazioni in situ (es. prove
di vibrazione ambientale) e conseguenti affinamenti di modellazioni
e analisi numeriche gia' previste tra le attivita' direttamente
finanziate dal Servizio sismico nazionale per la fase di impianto
dell'Osservatorio.
Art. 2
Durata
La ricerca, con inizio dal giorno di stipula del presente atto, avra'
durata complessiva di dodici mesi, salvo prolungamenti temporali del
programma in attuazione a cura del Servizio sismico nazionale.
Ove sussistano ragioni di pubblico interesse e di convenienza anche
economica, nonche' disponibilita' finanziarie, e' prevista, previo
accordo delle parti, la prosecuzione dell'attivita' di ricerca su
ulteriori settori di indagine e altre costruzioni, oltre la suddetta
scadenza, con modalita' che potranno essere ridefinite con successivi
atti.
Eventuali proroghe del termine di cui al primo comma per un periodo
non superiore a sei mesi, potranno essere concesse dal Responsabile
tecnico regionale dietro motivata richiesta del Responsabile
scientifico.
Art. 3
Responsabilita' della ricerca
Il Responsabile scientifico della ricerca, oggetto del presente atto,
e' il prof. ing. Pier Paolo Diotallevi, ordinario di Tecnica delle
costruzioni del DISTART, che si avvarra' di tecnici e attrezzature
del Laboratorio Prove Strutture dello stesso DISTART.
Responsabile del contratto sotto il profilo tecnico e' il dott. ing.
Giovanni Manieri, dirigente responsabile dell'Ufficio Normative e
Controlli del Servizio Difesa del suolo, presso la Direzione generale
all'Ambiente della Regione Emilia-Romagna.
Art. 4
Compensi
Per le attivita' di cui al presente impegno la Regione Emilia-Romagna
corrispondera' al DISTART una somma massima di Lire 36.000.000 (pari
a Euro 18.592,45) comprensiva dell'IVA a norma di legge.
Nell'ipotesi di impossibilita' di realizzazione di una o piu' prove
si provvedera' a una riduzione del compenso di Lire 3.600.000 (pari a
Euro 1.859,24) compresa IVA, per ogni eventuale prova non eseguita.
Tali importi che resteranno fissi e invariabili per tutta la durata
del presente impegno, includono tutti gli oneri e le spese necessarie
alla corretta esecuzione delle attivita' in oggetto e in particolare
quanto segue:
- materiale di consumo necessario all'impianto delle attrezzature di
laboratorio (vibrodina, sensori accelerometrici) e allo svolgimento
delle prove;
- tutta la documentazione ed elaborati che dovranno essere allegati
ai rapporti intermedi e finale sia in duplice copia che su supporto
magnetico (file) di cui al precedente art. 1.
Al di fuori del suddetto importo, sono previsti invece:
- a carico della Regione Emilia-Romagna, i rimborsi su basi
documentali di spese vive per viaggi, vitto e alloggio degli
operatori del DISTART coinvolti nelle attivita' di convenzione;
- a carico dell'Ente proprietario della costruzione, l'attuazione con
proprie attrezzature e maestranze di modalita' operative concordate
per il montaggio (ivi compresa la movimentazione sul piano di posa
della vibrodina) e l'eventuale ripristino delle strutture a cui la
vibrodina verra' connessa;
- a carico dell'appaltatore (individuato dal Servizio sismico
nazionale), gli oneri per il trasporto della vibrodina e parti
accessorie dalla sede del Laboratorio Prove Strutture del DISTART al
sito di prove e ritorno, nonche' - con l'eccezione dell'edificio di
Scuola media "G. Saffi" di Forli', per il quale e' previsto l'uso
della gru di cantiere - gli oneri per il sollevamento esterno,
iniziale e finale, della vibrodina (dal livello terra a quello di
installazione).
Art. 5
Modalita' di pagamento
La somma massima complessiva di Lire 36.000.000 (pari a Euro
18.592,45) comprensiva dell'IVA a norma di legge, sara' fatturata dal
DISTART alla Regione Emilia-Romagna con le seguenti modalita':
1) il 40% alla stipula della presente convenzione e alla
presentazione di una relazione illustrativa della metodologia, delle
procedure e delle fasi temporali di sviluppo dell'iniziativa;
2) il 20% dopo sei mesi, dietro presentazione di una relazione
illustrativa dell'attivita' svolta fino a tale data, e comunque dopo
l'esecuzione di prove su almeno due costruzioni di quelle indicate al
precedente art. 1;
3) il rimanente 40% a saldo, a conclusione dell'attivita' prevista
dalla presente convenzione, previa consegna della relazione finale
relativa alle attivita' di cui all'art. 1, riservandosi in questa
fase le eventuali riduzioni di compenso di cui al primo comma del
precedente art. 4.
Le fatture, regolarmente assoggettate all'IVA a norma di legge
dovranno essere emesse in originale, essere intestate alla Regione
Emilia-Romagna e indirizzate alla Direzione generale all'Ambiente,
Via dei Mille n. 21 - 40121 Bologna.
Le somme suddette saranno versate dalla Regione Emilia-Romagna a
favore del DISTART, di norma entro tre mesi dalla data di emissione
di ciascuna fattura, mediante versamenti sul conto corrente n. 34896
intestato alla stesso DISTART presso la Banca CARISBO, Cod. ABI
06385, Cod CAB 2589.
Art. 6
Divulgazione
La Regione Emilia-Romagna ha la proprieta' dei dati e dei prodotti
della convenzione e altresi' il diritto esclusivo, citando il
DISTART, di utilizzare e pubblicare le cognizioni contenute nelle
relazioni presentate dal DISTART.
I risultati della ricerca possono essere divulgati previo assenso
scritto della Regione Emilia-Romagna, specificando che sono stati
raggiunti nell'ambito del programma di attivita' previsto dal
protocollo d'intesa, tra Regione Emilia-Romagna e Servizio sismico
nazionale, relativo al "Progetto Osservatorio sismico delle
strutture" per lo studio delle proprieta' dinamiche e il monitoraggio
della risposta sismica di costruzioni pubbliche della Romagna.
Le attivita' previste nella presente convenzione possono essere
argomento di tesi di laurea purche' risulti scritto quanto
specificato nel comma precedente.
Art. 7
Controversie
In caso di inadempienza degli impegni assunti con il presente atto,
le parti si impegnano a incontrarsi per chiarire e possibilmente per
risolvere ogni motivo di controversia. Nel caso in cui non sia
possibile raggiungere in questo modo l'accordo, qualsiasi
controversia sara' demandata a un collegio arbitrale composto da tre
membri di cui uno nominato da ciascuna delle parti, il terzo di
comune accordo o, in mancanza di accordo, dal Presidente del
Tribunale di Bologna.
Art. 8
Responsabilita'
Il DISTART dichiara formalmente a tutti gli effetti, sin dalla
sottoscrizione del presente atto e senza eccezione alcuna, di
esonerare la Regione Emilia-Romagna dalle responsabilita' per danni a
persone (siano esse dipendenti e/o collaboratori dell'Universita' o
terzi) o cose che in qualsiasi modo, condizione o causa, nelle fasi
operative di diretta competenza, possano verificarsi durante gli
studi e le ricerche inerenti al presente contratto.
Il DISTART si impegna quindi a manlevare e mantenere indenne la
Regione Emilia-Romagna da ogni controversia insorta a causa e in
conseguenza dell'adempimento del presente contratto e in particolar
modo per quanto previsto al penultimo comma dell'art. 1.
Ciascuna parte provvedera' alle coperture assicurative di legge del
proprio personale che, in virtu' del presente contratto, verra'
chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attivita'.
Il personale di entrambe le parti contraenti e' tenuto a uniformarsi
ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di
esecuzione delle attivita' attinenti al presente contratto.
Art. 9
Registrazione
La presente convenzione e' redatta in 3 esemplari originali dei quali
uno per la Regione Emilia-Romagna, uno per il DISTART, uno per
l'eventuale registrazione fiscale.
La convenzione e' stipulata sotto forma di scrittura privata non
autenticata, regola prestazioni soggette all'imposta sul valore
aggiunto ed e' soggetta a registrazione solo in caso d'uso ai sensi
dell'art. 1, lett. B), della tariffa - parte seconda, annessa al DPR
26/4/1986, n. 131.
La presente convenzione e' esente da bollo ai sensi dell'art. 16,
tab. B del DPR 26/10/1972, n. 642 modificato dall'art. 28 del DPR
30/12/1982, n. 955.
Il presente contratto consta di n. . . . . pagine comprese la
presente e quelle dell'allegato protocollo d'intesa, tra Regione
Emilia-Romagna e Servizio sismico nazionale, relativo al "Progetto
Osservatorio sismico delle strutture".
Letto, confermato e sottoscritto.
Bologna,
per L'UNIVERSITA' per LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DEGLI STUDI DI BOLOGNA IL DIRETTORE GENERALE
IL DIRETTORE DEL DISTART ALL'AMBIENTE
Agostino Antonio Cannarozzi Leopolda Boschetti
ALLEGATO
PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI -
DIPARTIMENTO PER I SERVIZI TECNICI NAZIONALI - SERVIZIO SISMICO
NAZIONALE E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER PROGETTO OSSERVATORIO
SISMICO DELLE STRUTTURE
Premesso che la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
per i SSTTNN - Servizio sismico nazionale (abbr. DSTN-SSN):
- annovera tra i propri compiti d'istituto sanciti dall'art. 26 del
DPR 85/91 "... lo studio degli effetti dei sismi sui manufatti e gli
studi teorico-sperimentali sui materiali, gli elementi costruttivi e
le tecnologie delle costruzioni da realizzarsi in zona sismica,
nonche' le tecniche d'intervento sulle costruzioni esistenti ... ",
nonche' la conseguente "... formulazione di proposte al Ministero
dei Lavori Pubblici per la definizione e/o l'aggiornamento delle
norme tecniche per la costruzione e per la classificazione, di cui
all'art. 3 della Legge 2 febbraio 1974, n. 64 ...";
- in esercizio di tali compiti d'istituto ha avviato sin dal 1991 un
progetto nazionale di attivita' nel campo dell'ingegneria sismica,
denominato Progetto Osservatorio sismico delle strutture (abbr. POSS)
che prevede tra l'altro, individuato un campione di un centinaio tra
edifici ed altre strutture - rappresentativo in termini strutturali
del patrimonio edilizio esistente nelle principali zone sismiche
italiane - le seguenti attivita': il rilievo delle caratteristiche
geometrico-meccaniche delle strutture del campione; la relativa
dettagliata modellazione e analisi numerica; la sperimentazione in
situ (prove di vibrazione, forzata e non) per la determinazione delle
proprieta' meccaniche effettive mediante elaborazione delle
registrazioni delle oscillazioni; il conseguente affinamento del
modello numerico; l'installazione sulle strutture di un sistema di
monitoraggio della risposta sismica; l'effettuazione del servizio di
monitoraggio con raccolta, elaborazione e diffusione dei dati
relativi agli effetti strutturali degli eventi sismici;
- esaurita una fase preliminare di studio metodologico, nel corso
della quale sono stati realizzati due sistemi di monitoraggio oggi in
esercizio, la ritenuto di procedere all'estensione sistematica a
proprie spese dell'Osservatorio sul territorio nazionale, a
cominciare da un gruppo di 18 costruzioni in cemento armato e in
muratura, di cui un edificio di interesse storico-artistico, e 2
ponti che sono state individuate nelle Regioni Toscana,
Emilia-Romagna ed Umbria;
considerato inoltre che
- l'osservazione strumentale del comportamento sismico e la
diffusione dei relativi dati, oltre ad autonome finalita'
scientifiche suscettibili di ricadute sulla normativa tecnica,
contribuiranno altresi' in modo qualificato al perseguimento dei
compiti del Servizio sismico nazionale;
premesso altresi' che la Regione Emilia-Romagna (abbr. RER)
- ha avviato fin dal 1984, d'intesa con il Gruppo nazionale per la
difesa dai terremoti del CNR, uno specifico programma regionale per
studi e ricerche per la valutazione della pericolosita' sismica e per
la riduzione del rischio sismico del territorio;
- collabora regolarmente alle iniziative del POSS che interessano il
territorio regionale. Esemplare in tal senso e' l'esperienza
condotta, con il coinvolgimento dell'ENEA, e dell'ex Istituto di
tecnica delle costruzioni (ora DISTART - Tecnica delle costruzioni)
della Facolta' di Ingegneria dell'Universita' degli Studi di Bologna,
per il Poliambulatorio di Viale Ferrari a Pievepelago (MO), edificio
campione dell'Osservatorio con struttura in muratura, nell'ambito di
un apposito protocollo d'intesa siglato nel 1996 tra il SSN e la RER;
- in rapporto con gli Enti locali e secondo obiettivi di
coordinamento nazionale e' titolare di fondamentali competenze in
materia di pianificazione territoriale e urbanistica, programmi di
edilizia (abitativa, scolastica, ospedaliera, ecc.), reti
infrastrutturali, informazione di massa, formazione professionale,
difesa del suolo (consolidamento di abitati e pendici), protezione
civile (in concorso con gli organi statali); un corretto e coordinato
espletamento di tali competenze e' determinante per una efficace
politica di riduzione del rischio sismico;
- ha proposto altresi', nel corso di riunioni con rappresentanti del
DSTN-SSN, a fronte dell'impegno del DSTN-SSN all'esecuzione del POSS
anche nell'interesse della RER e degli Enti locali, quantificabile in
circa 150 milioni di lire a edificio per lo studio delle
caratteristiche dinamiche e per l'installazione del sistema di
monitoraggio, di realizzare contestualmente un proprio programma di
attivita' per una caratterizzazione dinamica piu' spinta e completa
delle strutture prescelte, da eseguirsi a mezzo di prove di
vibrazione armonica forzata con l'applicazione di apposita macchina
vibrante a frequenze prestabilite;
considerato che la collaborazione al POSS da parte della Regione
Emilia- Romagna e' gia' stata avviata e si e' esplicitata:
- nella preselezione, sulla base delle specifiche fornite dal
DSTN-SSN, di un primo gruppo di edifici, e nell'invio al DSTN-SSN di
documentazione sintetica (dati generali oltre a piante e sezioni
strutturali in scala ridotta) relativa agli edifici stessi;
- nella scelta congiunta delle otto costruzioni in Emilia-Romagna
(sei edifici con struttura in c.a., uno in muratura ed un ponte ad
arco) oggetto del POSS;
- nella presa di contatto con rappresentanti degli Enti pubblici
proprietari delle costruzioni, al fine dell'ottenimento delle
necessarie autorizzazioni a svolgere per le strutture prescelte le
attivita' previste dal POSS, nonche' alla detenzione su di esse dei
relativi sistemi di monitoraggio permanente;
tutto cio' premesso e considerato il DSTN-SSN, rappresentato dal
Direttore del Servizio, dott. Roberto De Marco, e la RER,
rappresentata dal Direttore generale dell'Area Ambiente, dott.ssa
Leopolda Boschetti convengono di stipulare il seguente
PROTOCOLLO D'INTESA
Art. 1
Scopo del protocollo d'intesa
Il presente protocollo d'intesa si propone di disciplinare i rapporti
tra il DSTN-SSN e la RER nell'ambito del Progetto Osservatorio
sismico delle strutture (POSS) per il monitoraggio della risposta
sismica delle otto costruzioni prescelte nella regione
Emilia-Romagna. I rispettivi autonomi impegni dei due Enti
concorreranno al conseguimento di una conoscenza approfondita delle
proprieta' dinamiche (frequenze, smorzamenti e forme dei principali
modi di vibrazione) delle strutture selezionate, quali si attende
siano manifestate da esse in occasione di terremoti di intensita'
medio-bassa, tali cioe' da non ingenerare uno stato di significativo
danneggiamento delle strutture; le registrazioni effettuate dal
sistema di monitoraggio in occasione di eventuali sismi di forte
entita' permetteranno di osservare il comportamento sismico
effettivo, fornendo indicazioni sullo stato di consistenza
dell'edificio dopo l'evento. L'analisi del modello numerico
dell'edificio, aggiornato per tenere conto del comportamento
effettivo registrato, consentira' di prevedere il comportamento per
eventuali successivi sismi. Alle singole attivita' previste e' fatto
cenno negli articoli seguenti. Responsabili sotto il profilo tecnico
dell'iniziativa in oggetto sono l'ing. Mario Nicoletti per il
DSTN-SSN e l'ing. Giovanni Manieri per la RER.
Art. 2
Selezione degli edifici
e rapporti con gli Enti proprietari
Il DSTN-SSN e la RER si impegnano a mantenere ferma la scelta,
effettuata congiuntamente, delle seguenti otto costruzioni per il
monitoraggio della risposta sismica.
Tabella: Elenco delle costruzioni
Costruzione Localita' e indirizzo Struttura Ente
proprietario
Ponte dello Mercato Saraceno (FO) - C.A. Provincia
Zingone sul loc. Montecastello Forli'-Cesena
f. Savio per
la S.P. 138
Asilo nido Lugo (RA) - capoluogo C.A. Comune
Via Orsini n. 14
Sc. elem. Cesena (FO) - capoluogo C.A. Comune
"S. D'Acquisto" Via Fiorenzuola n. 850
Asilo "Piccolo Forli' - capoluogo C.A. Comune Blu" Via
Bolognesi
Ist. tecnico Forli' - capoluogo C.A. Provincia
industriale Viale Liberta' n. 14
Forli'-Cesena
Ist. tecnico Rimini - capoluogo C.A. Provincia
industriale Via Tambroni n. 24
Rimini
Ist. prof.le Morciano di Romagna C.A. Comune
comm.le (RN) - Centro studi
Sc. media Forli' - capoluogo Muratura Comune
"G. Saffi" Via Salinatore n. 17
Il DSTN-SSN ha ottenuto dagli Enti proprietari, in collaborazione con
la RER, un assenso scritto al monitoraggio sismico e alle attivita'
connesse.
La RER assicurera' al DSTN-SSN la necessaria collaborazione nella
fase di stipula con ciascun Ente proprietario di uno specifico
protocollo d'intesa disciplinante tutte le attivita' in questione.
Art. 3
Ricognizione delle caratteristiche degli edifici
Per l'esecuzione delle attivita' di cui al presente articolo ed ai
successivi articoli 4 e 5, considerate le carenze di personale e di
mezzi a fronte della tempistica ristretta che e' necessario adottare
al fine di completare l'Osservatorio in tempi adeguati alle
necessita' operative, e considerata altresi' l'opportunita' di
ottimizzare la tecnologia dei sistemi di monitoraggio e le
metodologie per l'esecuzione delle varie attivita' collaterali, il
DSTN-SSN ha indetto apposito appalto-concorso. Per ognuno degli
edifici prescelti per il monitoraggio, l'appaltatore provvedera'
pertanto, a spese del DSTN-SSN, alla raccolta di tutta la
documentazione disponibile, da integrare con un rilievo fotografico e
geometrico; saranno poi eseguite misure delle caratteristiche
meccaniche effettive degli elementi strutturali con l'impiego
congiunto sia di tecniche non distruttive (sclerometri, ultrasuoni)
che di un numero molto limitato di prelievi di materiale in situ, da
analizzare quindi in laboratorio. Questi ultimi, oltre a consentire
di ancorare i risultati delle prove non distruttive a obiettivi
riscontri, serviranno altresi' a determinare il comportamento del
materiale per sollecitazioni cicliche del tipo indotto dal sisma. I
risultati del rilievo saranno forniti in copia alla RER, che
provvedera' da parte sua a fornire al DSTN-SSN eventuale materiale in
suo possesso, d'interesse per le finalita' del rilievo.
Art. 4
Modellazione ed analisi numerica degli edifici
L'appaltatore di cui all'art. 3 provvedera' quindi per conto del
DSTN-SSN allo sviluppo ed all'analisi di un modello numerico (con uso
di un codice di calcolo agli elementi finiti a comportamento anche
non lineare) rispondente alle caratteristiche geometriche e
meccaniche accertate per mezzo delle attivita' di cui al medesimo
articolo.
In sede di collaudo del sistema di monitoraggio le caratteristiche
dinamiche del modello (ottenute attraverso l'analisi suddetta)
saranno confrontate con quelle sperimentali, e il modello sara' se
del caso affinato per ottenere un'adeguata sovrapponibilita' di
risultati. Il modello numerico non-lineare sara' successivamente
impiegato dal DSTN-SSN per simulazioni del comportamento
dell'edificio per terremoti di varie intensita', anche distruttivi.
Se gia' disponibile al momento delle eventuali prove di vibrazione
forzata, il modello potra' essere impiegato congiuntamente dal
DSTN-SSN e dalla RER per la simulazione del comportamento
dell'edificio durante le prove stesse e la conseguente ottimizzazione
del relativo programma.
Art. 5
Installazione dei sistemi di monitoraggio
della risposta sismica degli edifici
L'appaltatore di cui all'art. 3 per ognuno degli edifici prescelti
provvedera' quindi per conto del DSTN-SSN, sulla base delle
risultanze del rilievo e di quelle dell'analisi numerica,
all'ottimizzazione della disposizione dei sensori del sistema di
monitoraggio permanente, di cui in sede di gara era stato da esso
fornito il progetto. Quindi sottoporra' al DSTN-SSN per
l'approvazione un rapporto completo sulle attivita' fino ad allora
svolte, comprendente il layout definitivo della strumentazione di
monitoraggio permanente. Il sistema sara' costituito da un numerc di
accelerometri variabile da 16 a 24 secondo la tipologia costruttiva,
collegati mediante cavi ad una centralina di
acquisizione/memorizzazione, contenuta in un armadietto metallico da
posizionare in luogo poco frequentato che sara' indicato dall'Ente
proprietario dell'edificio. I sensori saranno alloggiati in apposite
scatole da fissare a elementi strutturali in posizioni difficilmente
accessibili onde prevenire possibili manomissioni. I cavi saranno
alloggiati in apposite canaline esterne, con percorso da concordare
con l'Ente proprietario in modo da minimizzare l'impatto estetico,
ovvero in apposite guaine sotto traccia, eventualmente predisposte a
spese dell'Ente proprietario in occasione di eventuali interventi
preventivi di miglioramento o adeguamento sismico. Il DSTN-SSN
stipulera' un contratto a se' intestato con la Telecom Italia per
portare una linea telefonica alla centralina, attraverso la quale
sara' possibile da parte propria (e, se richiesto, dalla RER) il
controllo remoto della strumentazione ed il trasferimento dei dati
registrati.
Art. 6
Gestione dei sistemi di monitoraggio
Il sistema di monitoraggio permanente di ognuna delle costruzioni
prescelte dovrebbe avere carattere permanente. Nel protocollo
d'intesa con l'Ente proprietario del singolo edificio sara' comunque
fissato un congruo periodo finito di tempo (almeno 10 anni)
prevedendo la possibilita' di rinnovo con semplice scambio di lettere
tra le parti. La gestione sistematica del sistema di monitoraggio
sara' eseguita a cura e spese del DSTN-SSN. In particolare la
sostituzione di eventuali parti difettose o usurate della
strumentazione sara' assicurata mediante un contratto di manutenzione
da stipularsi con l'appaltatore che l'aveva progettata ed installata.
Il DSTN- SSN tramite il collegamento remoto potra' verificare la
funzionalita' del sistema di monitoraggio, variarne ove necessario i
parametri di funzionamento, trasferire i dati registrati. Un numero
molto limitato di visite all'anno sara' previsto a cura del DSTN-SSN
e dell'appaltatore per una verifica visiva delle condizioni della
strumentazione e dell'edificio. Nel protocollo d'intesa tra il
DSTN-SSN e l'Ente proprietario sara' stabilito che questo dia
notizia, attraverso la RER, di eventuali variazioni di destinazione
d'uso o distribuzione funzionale a carico della costruzione, ovvero
di lavori eseguiti su di esso. Potra' essere cosi' valutata la
necessita' di conseguenti aggiustamenti al modello numerico, che
saranno eseguiti a cura del DSTN-SSN. Nello stesso protocollo sara'
stabilito che il DSTN-SSN potra', a proprio giudizio insindacabile e
in ogni momento, procedere, per esigenze superiori legate ai propri
compiti istituzionali, alla rimozione della strumentazione, con
eventuale ripristino della costruzione.
Art. 7
Caratterizzazione dinamica
delle costruzioni con prove "forzate"
Sulle otto costruzioni indicate nella Tabella dell'art. 2,
compatibilmente con le condizioni dei siti, la RER provvedera',
previa convenzione con un Istituto di ricerca dotato di adeguata
competenza ed esperienza specifica, all'esecuzione di prove di
vibrazione armonica forzata a mezzo di idoneo attuatore dinamico
(vibrodina). Nelle prove, applicando in successione forzanti di
frequenze via via crescenti, l'Istituto registrera' con propria
strumentazione la risposta strutturale in un congruo numero di punti.
Osservando le variazioni di ampiezza delle oscillazioni al variare
della frequenza, si individueranno gli intervalli contenenti le
frequenze di risonanza del moto forzato, nell'ambito dei quali
l'operazione verra' affinata fino ad individuare con una certa
precisione queste ultime nonche' gli associati smorzamenti modali. I
sensori saranno disposti in modo da consentire di evidenziare anche
le forme di vibrazione del moto forzato, annotando altresi' per
ciascuno di essi il verso positivo di acquisizione. I risultati delle
prove consisteranno nella determinazione delle frequenze, degli
smorzamenti e delle forme dei principali modi di vibrare
dell'edificio. I dati, prodotti dall'Istituto, unitamente a copia
delle registrazioni delle prove stesse, saranno illustrati in
apposito rapporto a cura della RER di cui sara' fornita copia al
DSTN-SSN. Analogamente si regolera' il DSTN-SSN per i dati e le
registrazioni da esso prodotti. L'Istituto dovra' concordare i tempi
delle prove con l'Ente proprietario della costruzione, in modo da non
interferire per quanto possibile con le attivita' di cui essa e'
sede; la sollecitazione applicata dall'attuatore dinamico dovra'
essere tale da non provocare in ogni caso danni di sorta a cose o
persone e in particolare alla costruzione stessa. L'Istituto
presenziera' con propri tecnici nelle fasi di installazione e
disinstallazione della propria strumentazione e del proprio attuatore
dinamico. La RER sosterra' le spese di convenzione con l'Istituto di
ricerca e concordera' con ciascun Ente proprietario le modalita' e
assunzioni di oneri per il montaggio e l'eventuale ripristino delle
strutture a cui la vibrodina verra' connessa per l'esecuzione delle
prove; gli oneri per il noleggio del mezzo di trasporto della
vibrodina, nonche' - ad eccezione della Scuola media "G. Saffi" per
la quale si provvedera' con la gru di cantiere - gli oneri per il
sollevamento esterno, iniziale e finale, della vibrodina (dal livello
terra a quello di installazione) saranno invece a carico
dell'appaltatore di cui all'art. 3. All'Ente proprietario saranno
forniti dalla RER, d'intesa con il DSTN-SSN, idonei rapporti
conclusivi con sintesi dei principali risultati.
Art. 8
Proprieta' della strumentazione
e dei dati prodotti e loro divulgazione
La strumentazione di cui al programma POSS rimarra' in ogni caso di
proprieta' del DSTN-SSN. Tutti i dati prodotti nel corso delle
attivita' previste saranno di proprieta' comune del DSTN-SSN e della
RER.
Ciascuno dei due Enti fornira' copia all'altro dei dati delle
elaborazioni e studi comunque prodotti nell'ambito della
collaborazione, con riferimento agli edifici prescelti in
Emilia-Romagna.
Agli Enti proprietari sara' fornita copia dei documenti prodotti con
riferimento ai rispettivi edifici, sia in relazione alle attivita'
del DSTN-SSN che alle attivita' della RER previste all'art. 7.
All'archiviazione e alla diffusione dei dati di cui al programma POSS
provvedera' il DSTN-SSN, a cio' preposto dalla legge istitutiva
(Legge 133/89). L'impiego dei dati e del materiale suddetti da parte
degli altri soggetti destinatari per studi, pubblicazioni ecc. dovra'
essere concordato con il DSTN-SSN, in considerazione della
centralita' di questo sia nell'ambito del progetto che in quello
istituzionale.
La RER provvedera' alla diffusione dei dati delle prove forzate di
cui all'art. 7; l'impiego dei dati e del materiale suddetto da parte
degli altri soggetti destinatari per studi, pubblicazioni ecc. dovra'
essere concordato con la RER, in considerazione della centralita' di
questa nell'ambito istituzionale.
Il DSTN-SSN e la RER si impegnano a redigere di comune accordo un
rapporto finale illustrativo dei risultati e a darne la piu' ampia
diffusione.
per IL SERVIZIO SISMICO per LA REGIONE
NAZIONALE DEL DIPARTIMENTO EMILIA-ROMAGNA
PER I SERVIZI TECNICI IL DIRETTORE GENERALE
NAZIONALI DELLA PRESIDENZA DEL ALL'AMBIENTE
CONSIGLIO DEI MINISTRI Leopolda Boschetti
IL DIRETTORE DEL SERVIZIO
Roberto De Marco