DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 26 maggio 1998, n. 908
Ratifica, con modificazione, della delibera di Giunta in data 20 aprile 1998, n. 545 "Progetto pilota per azioni di riordino fondiario a favore dei giovani agricoltori da attuare in collaborazione con la Cassa per la formazione della proprieta' contadina"
IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la deliberazione progr. n. 545 in data 20 aprile 1998, di cui
all'oggetto, assunta dalla Giunta regionale con i poteri del
Consiglio a termini dell'articolo 19, comma 2, lett. i) dello
Statuto;
preso atto del parere espresso dalla Commissione consiliare referente
"Attivita' produttive" ai fini della ratifica della predetta
deliberazione, giusta nota prot. n. 6102 del 6 maggio 1998 che qui si
trascrive:
"(omissis)
In riferimento alla nota sopraindicata, si comunica che la
Commissione consiliare "Attivita' produttive" ha esaminato nella
seduta del 5 maggio 1998 la deliberazione di cui all'oggetto
esprimendo sulla stessa parere favorevole con la seguente
modificazione:
- a pag. 4, al termine del punto 5 del dispositivo, dopo le parole ed
i 40 anni si aggiunge non compiuti.
(omissis)"
previa votazione palese, all'unanimita' dei presenti,
ratifica:
la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 545 del 20 aprile
1998 - sopra citata ed allegata al presente atto quale parte
integrante - con la modificazione apportata dalla Commissione
consiliare referente, di cui in premessa.
"LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che tra gli obiettivi della Regione, cosi' come indicato anche nel
Programma regionale di sviluppo agricolo, agroindustriale e rurale
1996/2000 di cui alla delibera consiliare n. 491 del 21/11/1996,
esecutiva, riveste particolare rilievo per lo sviluppo
dell'agricoltura la presenza di giovani imprenditori e l'avvio di
nuove imprese;
- che la naturale tendenza al rinnovo generazionale e' ostacolata da
numerosi fattori legati ad aspetti patrimoniali, economici e sociali
dell'ambiente rurale che non permettono di mantenere la componente
giovanile ad un livello sufficiente;
- che l'incentivazione pubblica si presenta come uno dei pochi
fattori di sollecitazione all'ingresso di nuovi imprenditori nel
contesto agricolo e rurale ed in questo ambito i giovani individuano
nel problema fondiario il nodo principale da risolvere per l'ingresso
in agricoltura;
dato atto:
- che la Regione ha, nel suddetto programma regionale di sviluppo
agricolo agroindustriale e rurale, individuato la necessita' di
dotarsi di un progetto finalizzato dedicato ai giovani agricoltori e
all'incentivazione di nuovi insediamenti di aziende agricole;
- che la Cassa per la formazione della proprieta' contadina (in
seguito denominata Cassa) intende utilizzare uno strumento innovativo
di intervento per le azioni di ricomposizione e che, a tal fine e
come indicato nella propria deliberazione n. 360 del 9/6/1997, essa
mette a disposizione dell'agricoltura emiliano-romagnola 6 miliardi
di lire per finanziare l'acquisto agevolato di terreni, attraverso
uno specifico intervento pilota;
considerato:
- che la Regione e la Cassa perseguono entrambe l'obiettivo di
favorire l'insediamento dei giovani nell'attivita' agricola e che
agiscono per questo con strumenti e competenze diverse, ma
complementari;
- che una specifica collaborazione tra la Regione e la Cassa sui temi
sopra richiamati puo' permettere di affrontare in modo piu' efficace
l'obiettivo comune attraverso un'azione congiunta tale da ottimizzare
i rispettivi strumenti;
dato atto:
- che la suddetta collaborazione e' stata avviata con la
costituzione, attraverso la determinazione n. 9807 del 3/11/1997 del
Direttore generale Agricoltura, di un gruppo di lavoro misto,
composto da funzionari della Regione e della Cassa ed incaricato di
predisporre uno schema di Progetto pilota per azioni di riordino
fondiario a favore dei giovani agricoltori in Emilia-Romagna;
- che il suddetto gruppo di lavoro ha svolto il proprio compito
predisponendo lo schema di Progetto pilota per azioni di riordino
fondiario a favore di giovani agricoltori in Emilia-Romagna, di
seguito denominato Progetto pilota, che e' stato sottoposto con nota
n. 40119 del 28/11/1997 al Direttore generale Agricoltura per gli
adempimenti di sua competenza;
- che il Progetto pilota e' stato sottoposto al parere della Cassa
che con propria nota n. 1361 del 10/2/1998 si e' espressa
favorevolmente sull'impostazione dello stesso;
- che, in seguito ai pareri espressi dai Servizi della Direzione
generale Agricoltura interessati e dalla Cassa, la Direzione stessa
ha proceduto a perfezionare lo schema elaborato dal gruppo di lavoro
ed ha definito la proposta di Progetto pilota nel testo acquisito
agli atti della Direzione generale Agricoltura con il protocollo n.
13072 dell'8/4/1998;
ritenuto di dover assumere il Progetto pilota in quanto importante
strumento per sperimentare ed avviare una politica di incentivazione
della presenza giovanile in agricoltura;
ravvisata quindi l'opportunita' che la Regione e la Cassa diano
seguito alla proposta di Progetto pilota e sottoscrivano a tal fine
una convenzione, il cui testo e' allegato al presente atto quale
parte integrante e sostanziale, conducendo cosi' un'azione comune per
la ricomposizione dell'assetto fondiario in Emilia-Romagna che
preveda priorita' per i giovani agricoltori;
ritenuto altresi':
- che il Progetto pilota debba essere attuato urgentemente al fine di
corrispondere alle aspettative da tempo manifestate dai giovani
agricoltori verso il finanziamento dei progetti di insediamento
aziendale;
- che il Progetto pilota debba essere attuato quanto prima anche in
relazione alla possibilita' di essere coordinato all'ultima fase di
programmazione degli interventi strutturali comunitari di cui al
Regolamento (CE) 950/97 e di poter, pertanto, essere sostenuto dagli
effetti positivi derivanti da detta tipologia di intervento;
- che per i suddetti motivi il presente provvedimento debba assumere
il carattere di urgenza;
assunti quindi i poteri del Consiglio regionale ai sensi dell'art.
19, secondo comma, lettera i), dello Statuto, salva ratifica;
ritenuto, infine, di stabilire che la gestione operativa del Progetto
pilota, dato il suo carattere innovativo e di sperimentazione
metodologica e ravvisandosi le condizioni di cui all'art. 2, lettera
e), della L.R. 15/97, sia attuata direttamente dalla Regione
attraverso la Direzione generale Agricoltura che instaurera' le
opportune collaborazioni con la Cassa;
dato atto che l'attuazione del Progetto pilota non comporta oneri a
carico del bilancio regionale;
vista la deliberazione della Giunta regionale n. 2541 del 4 luglio
1995, esecutiva;
vista la propria deliberazione n. 1898 del 22 ottobre 1997,
esecutiva;
dato atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del
Servizio Piani e Programmi, dott.ssa Donata Cavazza in merito alla
regolarita' tecnica della presente deliberazione, ai sensi dell'art.
4, sesto comma, della L.R. 19/11/1992, n. 41 e della deliberazione
2541/95 sopracitata;dato atto, inoltre, del parere favorevole
espresso dal Direttore generale Agricoltura, dott. Dario Manghi, in
merito alla legittimita' della presente deliberazione, ai sensi dei
predetti articoli di legge e deliberazioni;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura;
a voti unanimi palesi, delibera:
1) di dare attuazione in Emilia-Romagna ad un Progetto pilota per la
ricomposizione dell'assetto fondiario dedicato prioritariamente ai
giovani agricoltori ed all'incentivazione di nuovi insediamenti di
aziende agricole da attuarsi in collaborazione con la Cassa per la
formazione della proprieta' contadina;
2) di approvare il Progetto pilota di che trattasi nel testo
acquisito al protocollo n. 13072 dell'8 aprile 1998 della Direzione
generale Agricoltura;
3) di delegare l'Assessore all'Agricoltura a sottoscrivere, per
l'attuazione del Progetto, l'apposita convenzione con la Cassa in cui
testo e' allegato alla presente deliberazione quale parte integrante
e sostanziale;
4) di dare atto che il Progetto pilota approvato con il presente atto
costituisce bando per l'accesso ai finanziamenti messi a disposizione
dalla Cassa per l'attuazione dello stesso;
5) di stabilire che, nella formulazione della graduatoria da
effettuare secondo i criteri di selezione stabiliti nel Progetto
pilota, sia data priorita' assoluta alle domande ritenute ammissibili
presentate da giovani di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni;
6) di stabilire che la graduatoria suddetta, da approvarsi da parte
della Giunta regionale, resti valida 12 mesi decorrenti dalla data di
adozione della stessa delibera di approvazione;
7) che i progetti finanziati secondo le regole del Progetto pilota
abbiano la priorita' nei finanziamenti per investimenti e per il
premio di primo insediamento ai sensi del Regolamento (CE) 950/97;
8) di dare mandato alla Direzione generale Agricoltura affinche'
provveda alla gestione operativa del Progetto pilota, instaurando le
opportune collaborazioni con la Cassa;
9) di pubblicare integralmente il presente atto nonche' il Progetto
pilota nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
10) di sottoporre al Consiglio regionale la presente deliberazione
per la ratifica ai sensi dell'art. 19, secondo comma, lettera e),
dello Statuto.
CONVENZIONE TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E LA CASSA PER LA
FORMAZIONE DELLA PROPRIETA' CONTADINA
Tra
la Regione Emilia-Romagna con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52,
codice fiscale 80062590379, rappresentata dall'Assessore Agricoltura
. . . . . . . . . ., in attuazione della deliberazione della Giunta
regionale n. . . . . . . del . . . . . . . domiciliato per le sue
funzioni presso . . . . . . . . . . . . . . . . . . , Bologna
la Cassa per la formazione della proprieta' contadina, da ora in
avanti nominata "Cassa", Ente di diritto pubblico, istituito con DLgs
5 marzo 1948, n. 121, ratificato con Legge 11 marzo 1953, n. 159,
confermato con DPR 6 gennaio 1978, n. 13 . . . . . . . . . . . . .,
rappresentato da . . . . . . . . . . . . .. . . . . . nato a . . . .
. . . . . . . . . . il . . . . . . . . che interviene al presente
atto nella sua qualita' di . . . . . . . . . . .
premesso che attraverso il metodo degli accordi di programma ed in un
rapporto istituzionale che tenda, nell'ambito specifico del riordino
fondiario, alla promozione imprenditoriale delle aziende agricole, si
intendono promuovere azioni operative sul territorio iniziando
concretamente con la realizzazione di un Progetto pilota rivolto ai
giovani agricoltori da articolarsi nei termini che seguono.
Si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1
La Regione Emilia-Romagna e la Cassa, al fine di favorire in
Emilia-Romagna la costituzione ed il consolidamento di efficienti
imprese agricole gestite da parte di giovani imprenditori agricoli di
eta' compresa tra i 18 ed i 40 anni, decidono di promuovere un
"Progetto pilota per azioni di riordino fondiario a favore di giovani
agricoltori", da ora in poi denominato Progetto pilota.
Art. 2
Il Progetto pilota e' individuato nel documento di cui al protocollo
n. 13072 dell'8/4/1998 della Direzione generale Agricoltura della
Regione Emilia-Romagna, frutto del lavoro congiunto tra Regione
Emilia-Romagna e Cassa condotto dal gruppo di lavoro di cui alla
determinazione del Direttore generale Agricoltura n. 9807 del
3/11/1997.
Art. 3
Gli obiettivi principali del Progetto sono costituiti da:
- selezione degli interventi in base agli indirizzi, alle priorita' e
agli obiettivi della politica agricola regionale;
- individuazione di tempi certi e modalita' trasparenti per la
concessione delle agevolazioni previste per la formazione della
proprieta' coltivatrice;
- promozione di una politica integrata di sviluppo delle imprese
agricole condotte da giovani agricoltori.
Art. 4
Le fondamentali modalita' di attuazione del Progetto pilota devono
prevedere:
- l'acquisto con patto di riservato dominio attraverso l'erogazione
di un finanziamento con ammortamento trentennale al tasso agevolato
del 4%, ai sensi e per gli effetti della Legge 590/65 e della Legge
817/71 e successive proroghe e modifiche, per l'acquisto di fondi
rustici destinati a costituire (anche attraverso l'ampliamento)
efficienti imprese agricole;
- l'accesso ai finanziamenti e' rivolto esclusivamente alle figure
professionali agricole previste dalle sopracitate leggi: lavoratori
manuali singoli o associati in cooperative di produzione, fatte salve
eventuali modifiche che potranno intervenire con l'emanazione di
nuove norme che dovessero intervenire in materia di regolamentazione
dell'operato della Cassa;
- l'individuazione, nell'ambito delle suddette figure, di una
priorita' assoluta verso i giovani agricoltori di eta' inferiore ai
40 anni.
Art. 5
La Cassa, cosi' come stabilito con la propria deliberazione n. 360
del 9 giugno 1997, per l'attuazione del Progetto pilota mette a
disposizione proprie risorse per una somma pari a 6 miliardi di lire.
Art. 6
La Regione Emilia-Romagna stabilisce che i giovani agricoltori che
saranno ammessi ai benefici del Progetto pilota abbiano la priorita'
nell'ambito degli eventuali finanziamenti che essi abbiano richiesto
a titolo del Regolamento (CE) 950/97.
Art. 7
Il documento di cui al precedente art. 2 individua le modalita' di
raccolta, selezione ed ammissione delle domande dei giovani
agricoltori che beneficieranno dei suddetti finanziamenti concessi
per azioni di riordino fondiario.
Art. 8
La raccolta, istruttoria e conseguente ammissione di domande ai
benefici del Progetto pilota saranno curate dalla Direzione generale
Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, che provvedera', a tal
fine, ad instaurare le opportune collaborazioni con la Cassa,
prevedendo che i suddetti adempimenti siano condotti in modo
congiunto con essa anche avvalendosi di una Commissione istruttoria,
formalmente costituita quale gruppo di lavoro composto dal rispettivo
personale.
Art. 9
La Regione Emilia-Romagna e la Cassa prederanno atto dell'esito delle
procedure di ammissione ai benefici, cosi' come saranno condotte ai
sensi del precedente art. 8, dandovi seguito con gli adempimenti di
rispettiva competenza.
Art. 10
La Regione Emilia-Romagna e la Cassa attueranno tutte le iniziative
necessarie alla divulgazione degli obiettivi del Progetto pilota, al
fine di consentire l'accesso a tutti i soggetti interessati,
avvalendosi anche della collaborazione delle organizzazioni
professionali agricole regionali e delle associazioni regionali della
cooperazione agricola.
per LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA per LA CASSA PER LA
L'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA FORMAZIONE DELLA
PROPRIETA' CONTADINA
PROGETTO PILOTA PER AZIONI DI RIORDINO FONDIARIO A FAVORE DEI GIOVANI
AGRICOLTORI
(Determinazione del Direttore generale Agricoltura 3 novembre 1997,
n. 9807)
PREMESSA
Le analisi effettuate da piu' parti, compresa la Regione
Emilia-Romagna in un recente studio affidato a Nomisma, illustrano
uno stato di sofferenza dei giovani agricoltori, per i quali e'
sempre piu' difficile insediarsi in un'azienda nuova, od
intraprendere a pieno titolo l'attivita' agricola.
E' una situazione nuova rispetto al passato, quando la fame di terra
affliggeva le classi bracciantili e vi era necessita' di passare da
grandi conduzioni poco produttive a piccole unita' ad alta intensita'
di lavoro. Ora siamo di fronte a larghe zone di abbandono e
contemporaneamente ad un'offerta di terra sostenuta, ma a prezzi
molto elevati; siamo di fronte ad un forte costo del capitale, ma
anche in presenza di un sistema che incentiva chi puo' fare impresa
senza costi di trasferimento: costi di vendere e acquistare terra,
costi di costruzione di piantagioni o fabbricati, costi di larghe
sistemazioni agrarie, costi di manodopera familiare. Tutto questo
quindi non favorisce chi voglia tenere con se' una famiglia agricola
completa ed essere imprenditore nel settore agricolo.
Le difficolta' che gli agricoltori giovani incontrano nella
conduzione di un'azienda nella fase di inizio di una nuova gestione
imprenditoriale sono da annoverare tra le numerose viscosita' che il
mercato dei fattori agricoli presentano: mercato fondiario molto
costoso e poco trasparente, mercato del lavoro di scarsa
disponibilita' e alto costo e bassa professionalita', mercato dei
capitali di alto costo e di bassissima offerta per chi non abbia il
possesso della terra.
La pubblica Amministrazione ed i giovani sono consci che la strada
per diventare imprenditori agricoli passa per uno stretto contatto
reciproco, sia in vista di incentivi allo sviluppo, sia per la
gestione dei permessi di coltivazione e per la produzione di beni
pubblici. Il Progetto pilota vuole essere una fase di sperimentazione
attraverso la quale la pubblica Amministrazione, cioe' la Regione
Emilia-Romagna e la Cassa per la formazione della proprieta'
contadina, vogliono intervenire facilitando il superamento degli
ostacoli per i giovani agricoltori e superando le frizioni che i
giovani incontrano nell'approccio con la pubblica Amministrazione.
I giovani sentono che il rapporto con l'Amministrazione come
prioritario per l'insediamento di nuove aziende: si attendono quindi
sia incentivi, sia un approccio specializzato e dedicato alle loro
specifiche esigenze. Oltre alla necessita' di facilitare il percorso
burocratico, i giovani chiedono all'Amministrazione di intervenire
prioritariamente nella ricomposizione fondiaria (costituzione di
nuove aziende, allargamento delle aziende attuali) e successivamente
nel credito e negli investimenti di ammodernamento.
Il Progetto pilota e' un primo passo sperimentale attraverso il quale
la Regione Emilia-Romagna sta costruendo un percorso che riesca a
fornire risposte adeguate a queste esigenze. Gli strumenti
legislativi a disposizione sono insufficienti ad arrivare a coprire
tutte le esigenze dei giovani ma, fino alla revisione completa della
politica agricola comune, non sono prevedibili strumenti legislativi
appositi per affrontare i problemi dell'insediamento e dei giovani
imprenditori, quindi si dovra' organizzare l'offerta degli attuali
strumenti di politica agricola, coordinandoli, rendendoli piu'
efficaci e dotando l'Amministrazione di una capacita' di intervento
piu' mirata. L'impegno della Regione Emilia-Romagna, nei confronti
dei giovani agricoltori, e' di ripensare l'approccio organizzativo,
mediante il quale si effettuano i contatti tra pubblico e utenti e
tramite i quali i benefici agiscono nella realta' delle imprese;
questo per finalizzare meglio la destinazione delle risorse
disponibili e per velocizzare i tempi di erogazione dei benefici.
Innanzitutto si riuscira' a coordinare l'azione dei principali
strumenti di erogazione finanziaria per lo sviluppo aziendale in
agricoltura: la Cassa per la formazione della proprieta' contadina
(Leggi 590/61 e 817/71) e il Regolamento CE 950/97 (ex 2328/91),
senza dimenticare il Regolamento CEE 2079/92 sul prepensionamento, i
contratti agrari in scadenza e quelli scaduti e infine la materia
ambientale. Gli obiettivi del Pacchetto Giovani della Regione
Emilia-Romagna, che il Progetto pilota in collaborazione con la Cassa
per la formazione della proprieta' contadina assume come propri, si
propongono di:
- insediare nuove aziende agricole, garantendo il turn over e
smorzando l'impatto della brusca flessione di aziende agricole che si
verifichera' quando i numerosi agricoltori in eta' pensionabile e
senza successori non avranno piu' la forza di sostenere l'azienda;
- accompagnare il passaggio della titolarita' della conduzione
agricola dai genitori di eta' pensionabile ai giovani coadiuvanti;
- favorire l'insediamento di imprenditori provenienti da altri
settori produttivi o dalla scuola;
- istituire un percorso preferenziale per i giovani nel rapporto con
l'Amministrazione pubblica;
- garantire efficienza ed efficacia nell'azione amministrativa
diretta ai giovani;
- stabilire delle efficaci priorita' degli interventi di politica
agricola nei confronti dei giovani agricoltori;
- rendere sinergiche e veloci le citate legislazioni che possono
essere applicate ai giovani agricoltori e l'insediamento di
imprenditori in agricoltura.
MODALITA' DI ACCESSO E DOMANDA
1. Finalita'
Per la costituzione di nuove efficienti imprese agricole il presente
bando prevede il finanziamento per l'acquisto di terreno agricolo al
quale possono essere affiancati il finanziamento di investimenti
aziendali e il premio di primo insediamento.
Vengono concessi da parte della Cassa per la formazione della
proprieta' contadina finanziamenti con ammortamento trentennale al
tasso agevolato del 3% per l'acquisto, con patto di riservato dominio
e vincolo di indivisibilita' stabilito dalla legge, di aziende
agricole a cancello aperto (ai sensi e per gli effetti della Legge
590/65, della Legge 817/71 e successive proroghe e modifiche). Le
domande presentate saranno valutate in base ai criteri di
ammissibilita' e ai criteri di priorita' di cui ai punti successivi e
finanziate secondo una graduatoria di precedenza.
Al fine di rendere completa l'incentivazione all'insediamento, la
Regione Emilia-Romagna assicura priorita' ai beneficiari del presente
bando che presenteranno istanza di aiuto secondo le forme e le
modalita' di cui al Regolamento CE 950/97. Non costituisce ne'
obbligo ne' titolo di priorita' la presentazione di piani di
miglioramento comprendenti investimenti aziendali.
Le Amministrazioni competenti (Province e Comunita' Montane)
provvederanno ad accogliere dette eventuali domande di aiuto ai sensi
del Regolamento CE 950/97 procedendo all'istruttoria anche in deroga
ai propri Programmi operativi provinciali; il finanziamento,
compatibilmente con le disponibilita' del bilancio regionale, sara'
possibile anche oltre il periodo di programmazione previsto dal
Regolamento comunitario. In quest'ultimo caso, la Regione potra'
provvedere anche con fondi propri a garantire la copertura delle
domande istruite favorevolmente.
2. Risorse finanziarie
Le risorse finanziarie per l'acquisto dei terreni aventi destinazione
agricola e stanziate dalla Cassa per la formazione della proprieta'
contadina esclusivamente per le finalita' previste dal presente bando
ammontano a Lire 6 miliardi (come delibera Cassa n. 360 del
9/6/1997). Le risorse finanziarie per gli interventi di miglioramento
dell'efficienza aziendale e il premio di primo insediamento saranno
reperite tra le risorse stanziate nel bilancio della Regione
Emilia-Romagna in aderenza ed attuazione del Regolamento CE 950/97 o,
nel caso in cui il finanziamento degli aiuti eccedesse il periodo di
programmazione, interamente con fondi propri.
3. Ammissibilita' e priorita' assoluta
Le domande sono ritenute ammissibili quando:
- il richiedente abbia figura professionale agricola cosi' come
prevista dalle Leggi 590/65 e 817/71: lavoratore manuale della terra
singolo o associato in cooperativa di conduzione; o soggetti
equiparati, in base a successive modifiche;
- il progetto dell'azienda agricola richiedente i benefici possa
dimostrare solidita' economico-finanziaria secondo i parametri
successivamente specificati all'art. 7.
L'accesso ai finanziamenti e' riservato con priorita' assoluta ai
giovani di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni (i 40 anni non debbono
essere compiuti al momento della scadenza del termine per la
presentazione della domanda).
Resta inteso che i beneficiari, per ottenere gli aiuti previsti dal
Regolamento CE 950/97 (primo insediamento e investimenti) devono
avere tutti i requisiti previsti dalla delibera del Consiglio
regionale 6 dicembre 1996, n. 191.
4. Impegni progettuali, monitoraggio e controllo
Le domande vengono esaminate, con la procedura del punto 6, in base
ad un sistema di priorita' a punteggio ed inserite in una
graduatoria. I criteri di punteggio sono commisurati al progetto
imprenditoriale del beneficiario ed agli obiettivi del Programma
regionale di sviluppo agricolo agro-industriale e rurale. Le
caratteristiche personali dell'imprenditore e quelle dell'azienda,
l'ordinamento colturale e il progetto di sviluppo aziendale sono
assunti come livello di merito. Cio' consente di acquisire un diritto
di priorita' che produce l'automatica esclusione delle altre domande.
Pertanto, le caratteristiche suddette debbono essere considerate come
un impegno dell'agricoltore nei confronti dell'Amministrazione, la
quale su tale base decretera' l'esclusione degli altri possibili
beneficiari. Con la domanda, l'imprenditore agricolo sottoscrive un
impegno contrattuale con la pubblica Amministrazione. Pertanto il
contratto di assegnazione dell'azienda da parte della Cassa conterra'
tutte le clausole, le condizioni ed i vincoli previsti dal presente
bando. Il sistema di valutazione di cui al punto 8 indica l'ordine di
priorita' della graduatoria e contemporaneamente descrive gli impegni
che gli imprenditori debbono assumersi per accedere ai finanziamenti.
I requisiti personali, i requisiti dell'azienda e il piano di
sviluppo dell'azienda (cioe' gli impegni assunti con la domanda) sono
soggetti a controllo nel corso degli anni successivi al
finanziamento. Eventuali modifiche non autorizzate possono far
perdere il diritto ai finanziamenti. Qualora, a seguito di controlli,
le condizioni riscontrate divergano da quelle valutate durante
l'istruttoria, tanto che un nuovo computo dia una diminuzione di
punteggio, la Regione puo' revocare i benefici riconosciuti. Tutte le
modificazioni debbono essere comunicate alla Regione e attuate in
modo da non variare il punteggio che determina la situazione di
diritto rispetto agli altri richiedenti in graduatoria.
5. Domande e documentazione
Le domande devono essere inviate a: Regione Emilia-Romagna -
Assessorato Agricoltura - Servizio Territorio e Ambiente rurale,
Progetto Pilota Giovani - Viale Silvani n. 6 - 40122 Bologna, e
devono pervenire entro le ore 12 del quarantacinquesimo giorno, o del
primo giorno lavorativo successivo se il quarantacinquesimo giorno
cade di sabato, domenica o altro giorno festivo, dalla data di
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Le domande debbono essere redatte in base allo schema allegato, nel
quale l'agricoltore autocertifica, mediante firma autenticata ai
sensi della Legge 15/68, i requisiti soggettivi ed oggettivi e le
caratteristiche dell'azienda ed inoltre assume gli impegni in base ai
quali viene stilata la graduatoria. Le domande dovranno essere
integrate successivamente all'approvazione della graduatoria e dietro
richiesta della Regione, con la seguente documentazione:
1) offerta di vendita incondizionata dei fondi rustici;
2) domanda di acquisto dei fondi rustici dei coltivatori titolari
del progetto;
3) progetto aziendale contenente copia del piano di miglioramento
materiale redatto in conformita' al Regolamento CE 950/97 e alla
delibera del Consiglio regionale 6 dicembre 1996, n. 191. L'originale
deve essere consegnato all'Amministrazione competente (Province o
Comunita' Montana) nel caso si voglia fare istanza di aiuto per il
premio e il finanziamento degli investimenti;
4) planimetria d'insieme dei terreni e dei fabbricati;
5) copie dei certificati catastali (non antecedente dodici mesi) e
modello 26;
6) copie degli atti notarili di proprieta' dei terreni;
7) certificazione attestante eventuali diritti di prelievo e uso di
acqua irrigua o dichiarazione di non irrigabilita';
8) autorizzazioni edilizie riguardanti i fabbricati esistenti o
dichiarazione di costruzione ante 1967;
9) certificato di destinazione urbanistica;
10) documenti attestanti la qualifica professionale o la capacita'
professionale del richiedente: copia titolo di studio in materia
agraria, dichiarazione sostitutiva di atto notorio per le attivita'
del triennio precedente in qualita' di coadiuvante agricolo,
bracciante o direttore di azienda agricola, domanda alla Commissione
provinciale per la valutazione, mediante esame, della capacita'
professionale;
11) stati di famiglia dei coltivatori titolari del progetto;
12) copia del modello 740 presentato piu' di recente.
A seguito dell'istruttoria di cui al successivo punto 6, la Regione
notifichera' ai richiedenti la graduatoria ed a quelli in posizione
utile per il finanziamento chiedera' di integrare la domanda con la
presentazione tassativa, pena l'esclusione dalla graduatoria, dei
documenti sopra elencati entro 60 giorni dalla notifica. La mancanza
dei requisiti autocertificati nella domanda comporta l'esclusione
dalla graduatoria senza possibilita' di appello. Ai fini dei benefici
di cui al Regolamento CE 950/97 (premio insediamento e aiuti agli
investimenti) le relative istanze di aiuto debbono essere presentate
all'Amministrazione competente (Province e Comunita' Montane). Per
quanto riguarda la documentazione ulteriore eventualmente necessaria
a questo fine, le Amministrazioni locali potranno fare riferimento a
quella presente presso la Regione ed acquisita a seguito del presente
bando.
6. Procedura istruttoria
Le domande ricevute vengono sottoposte ad una valutazione di
ammissibilita' e di merito da parte di una Commissione istruttoria
incaricata di formulare valutazioni di merito in forma di proposta,
poi oggetto di deliberazione da parte degli organi dalla Cassa per la
formazione della proprieta' contadina e della Regione Emilia-Romagna.
La Commissione istruttoria e' costituita da funzionari della Regione
Emilia-Romagna e funzionari designati dalla Cassa per la formazione
della proprieta' contadina e viene nominata e regolamentata con
determinazione del Direttore generale Agricoltura della Regione
Emilia-Romagna. L'istruttoria delle domande pervenute termina entro
sessanta giorni dalla data di chiusura del bando o, se successiva,
dalla data di costituzione della Commissione.
La Giunta regionale approva, al termine della suddetta fase
istruttoria, con propria deliberazione la graduatoria delle domande
pervenute. I richiedenti sono giudicati ammissibili con riserva e
coloro che sono collocati in posizione di graduatoria utile per il
finanziamento vengono avvisati, mediante lettera raccomandata a.r. e
devono, entro sessanta giorni dal ricevimento dell'avviso, consegnare
la documentazione prescritta al precedente punto 6 e copia di un
piano di miglioramento aziendale redatto ai fini di quanto illustrato
al successivo punto 7.
La graduatoria ha validita' di un anno dalla data di approvazione
della delibera della Giunta regionale.
Le domande non finanziate nel corso dell'anno di validita' della
graduatoria non si intendono validamente presentate agli effetti di
altri provvedimenti di finanziamento.
I beneficiari che non vi abbiano gia' provveduto, possono, a seguito
della suddetta notifica, presentare alle Amministrazioni locali
competenti domanda di aiuto ai sensi del Regolamento CE 950/97,
citando la documentazione gia' in possesso della Regione.
Le domande la cui documentazione non corrisponda alle
autocertificazioni sottoscritte o a quanto richiesto dal presente
bando sono escluse e, compatibilmente con l'entita' finanziaria delle
risorse disponibili, vengono eventualmente sostituite con altre
seguendo l'ordine di graduatoria. Conseguentemente il Direttore
generale Agricoltura con propri atti determina:
- l'ammissione definitiva ai benefici stabiliti dal presente bando;
- l'esclusione dai benefici, indicando le relative motivazioni.
Gli atti cosi' assunti dal Direttore generale sono trasmessi alla
Cassa per la formazione della proprieta' contadina per gli
adempimenti di rispettiva competenza.
La Cassa procedera' all'acquisto dei terreni sulla base della stima
effettuata secondo la prassi corrente, e li rivendera' con patto di
riservato dominio e vincolo di indivisibilita' trentennale ai
coltivatori secondo quanto previsto dalle Leggi 590/63 e 817/71. Il
premio di primo insediamento e gli aiuti per le opere di
miglioramento aziendale saranno concessi ed erogati dalle Province e
Comunita' Montane secondo le forme e le modalita' previste dal
Regolamento CE 950/97 anche in deroga ai Programmi operativi
provinciali e, qualora la Regione abbia stanziato fondi propri, anche
oltre il periodo di programmazione stabilito per il Regolamento.
7. Piano di miglioramento e capacita' imprenditoriale
La capacita' imprenditoriale e' un requisito necessario per
l'ammissibilita' al presente bando. Per la valutazione di questo
requisito le domande inserite in graduatoria in posizione utile per
il finanziamento, debbono, su richiesta dell'Amministrazione (con le
modalita' dell'art. 5) presentare un piano di miglioramento materiale
- anche in copia - secondo le modalita' di cui al Regolamento CE
950/97 e della delibera del Consiglio regionale 6 dicembre 1996, n.
191. Il piano di miglioramento argomenta, in termini economici, il
progetto aziendale riassunto nel modello di domanda. Il primo
requisito del piano e', quindi, la stretta coerenza con i propositi
descritti nella domanda, pena l'impossibilita' di proseguire
nell'istruttoria.
Nel piano di miglioramento, l'agricoltore illustra l'insediamento
secondo due profili. Da una parte illustra i benefici economici dei
miglioramenti che eseguira' a suo carico o con il contributo
pubblico. Dall'altra parte, illustra i benefici di un nuovo sistema
di gestione, senza che questo comporti gli investimenti, ma come
conseguenza di un cambiamento dell'ordinamento colturale o dell'uso
razionale della superficie. Se il piano prevede degli investimenti
agli effetti della valutazione del piano vengono considerati anche
quelli a totale carico dell'agricoltore. Il piano di miglioramento
viene analizzato dalla Commissione istruttoria al fine di determinare
la capacita' imprenditoriale del richiedente. A questo fine, vengono
analizzati principalmente due parametri:
1) redditivita' dell'azienda Dal piano di miglioramento si deve poter
ricavare che prima dell'insediamento (situazione iniziale) la
redditivita' da lavoro (reddito netto/ULU) e' non superiore del 120%
al reddito di riferimento, cioe': Œ(Rn/ULU)/Rrif©ne del periodo di
miglioramento (situazione finale) il reddito da lavoro deve essere
non inferiore al 70% del reddito di riferimento, cioe':
Œ(Rn/ULU)/Rrif©>>0,7;
2) incidenza finanziaria L'incidenza finanziaria, rappresentata dalla
rata del mutuo Cassa, deve essere, rispetto al reddito finale, tale
da consentire un agevole pagamento della rata e un reddito
disponibile sufficiente alle esigenze dell'imprenditore. Si calcola
il Rn finale e gli ammortamenti: il rapporto tra Rata e Rn + Am deve
essere inferiore al 30% (ŒRata/(Rn+Am)©C = 8. Sistema di valutazione
Al fine di stilare la graduatoria per l'accesso ai finanziamenti, e'
stabilito un sistema di priorita' a punteggio. I criteri di
preferenza per l'esame dei progetti aziendali sono stati dedotti dal
Programma di sviluppo agricolo, agro-industriale e rurale, approvato
dal Consiglio regionale con delibera n. 491 del 2/11/1996. I criteri
sono riassumibili come segue:
Concetto tratto dal Programma di sviluppo agricolo, Strumento per
la priorita'agro-industriale e ruraledella Regione
Emilia-Romagna
sistemi produttivi locali differenziazione tra i prodotti,
distinguendo: commodities e prodotti tipici o di nicchia indicatore
di sviluppo aumento di Plv per cambiamento di orientamento economico
rispetto ad una situazione preesistente occupazione capacita' di
generare occupazione sviluppo rurale e diversificazione delle
attivita' aziende situate in montagna e diversificazione delle
attivita' aziendali priorita' femminile priorita' alle donne titolari
di impresa o ai titolari con coadiuvanti femminili rilevatario ai
sensi del Regolamento CEE 2079/92 priorita' ai giovani che acquistano
il terreno nell'ambito del programma del Regolamento CEE 2079/92
affittuario con contratto in scadenza o scaduto contratto di affitto
ambiente investimenti ambientali, adesione ai Regolamenti CEE 2079/92
e 2080/92, piani spandimento, zone sensibili, vincoli ambientali,
parchi, produzione integrata, produzione biologica
Il sistema di punteggio viene articolato nel modo seguente:
a) punteggio dei criteri
I criteri vengono articolati in triplette, o coppie, e ad ognuna
viene dato un punteggio standard: alla prima 1 punto, alla seconda
0,5 punti, alla terza 0.
SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI
Range punti
Commodities 0
Prodotti tipici di largo consumo 0,5
Prodotti tipici locali o di nicchia 1
I prodotti di nicchia sono definiti in Allegato I, in base alle
indicazioni delle Amministrazioni provinciali. I prodotti tipici di
largo consumo sono definiti dalle denominazioni di origine definite
da leggi apposite, come i DOP e IGP di cui ai Regolamenti CEE 2081/92
e 2082/92 o ai DOC di cui alla legislazione italiana. I prodotti
"commodities", vengono definiti per differenza coi precedenti gruppi.
La scelta di sistemi produttivi locali deve essere descritta al punto
D.6 del modulo di domanda.
INDICATORE DI SVILUPPO
Range punti
0-10% 0
10-20% 0,5
oltre 20% 1
L'aderenza dell'impresa al mercato si valuta in base alla sua
capacita' di generare nuovo fatturato rispetto ad una situazione
precedente. Un aumento di Plv puo' essere attribuito ad una scelta di
impresa piu' vicina agli sviluppi del mercato e ad un orientamento
dell'imprenditore verso le colture e le produzioni piu' ricche.
Il cambiamento va attribuito ad elementi oggettivi quali il diverso
ordinamento colturale. Quindi la valutazione della Plv deve essere
fatta secondo prezzi medi e seguendo il concetto di ordinarieta'. La
Commissione istruttoria ha facolta' di giudicare la congruita' delle
stime effettuate per redigere l'ordinamento colturale.
Il Piano di sviluppo presentato agli effetti del punteggio e'
vincolante per l'impresa in vista dei controlli. Il mancato riscontro
comporta la revoca del finanziamento. Il cambiamento di indirizzo
produttivo deve essere tempestivamente comunicato e documentato
motivandolo. Il progetto di ordinamento colturale deve essere
descritto e giustificato al punto D.6 del modulo di domanda.
OCCUPAZIONE
Range punti
50% aumento ULU 0
51-95% ULU 0,5
oltre 96% ULU 1
I progetti vengono valutati anche in base alla loro capacita' di
generare occupazione, sia occupazione familiare, sia occupazione da
lavoro dipendente. Questa capacita' viene valutata in base
all'aumento di occupazione che si verifica tra la situazione
preesistente del fondo e quella definitiva dopo l'insediamento del
richiedente. Il calcolo avviene per differenza tra le ULU ricavabili
dal riparto colturale prima dell'insediamento tramite le tabelle
ettaro-coltura provinciali e le ULU ricavabili dal riparto colturale
successivo all'insediamento e alla fine del periodo di miglioramento.
Il progetto deve essere descritto e giustificato al punto D.6 del
modulo di domanda.
SVILUPPO RURALE E DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA'
Range punti
Domande fuori da aree svantaggiate senza progetti
di diversificazione delle attivita' aziendali 0
Domande non ricadenti in aree svantaggiate (5b),
ma con investimenti per la diversificazione e la
ruralizzazione 0,5
Domande ricadenti in aree 5b senza diversificazione 0,5
Domande ricadenti in aree 5b con investimenti per la
diversificazione e la ruralizzazione 1
Il criterio "sviluppo rurale" si compone di due aspetti: la
collocazione in aree svantaggiate e la progettazione aziendale verso
modi alternativi di fare impresa rurale. Ci si rifa' in questo caso
al concetto di diversificazione presente nel Regolamento CE 950/97.
Per diversificazione si intende lo svolgimento in azienda di
attivita' di tipo turistico, artigianali e di servizio. La
progettazione della diversificazione deve quindi includere
investimenti o sistemazioni che abbiano come scopo l'uso dell'azienda
agricola come luogo turistico, come impresa di servizio-ristorazione,
tempo libero, ecc. - o artigianale.
La Commissione istruttoria stabilisce se si tratti di progetto di
diversificazione o meno. Il progetto deve essere descritto e
giustificato al punto D. 6 del modulo di domanda.
PRIORITA' FEMMINILE
Range punti
Aziende senza presenza femminile 0
Aziende con coadiuvante femminile 0,5
Azienda con titolare donna 1
RILEVATARIO AI SENSI DEL REGOLAMENTO CEE 2079/92
Range punti
Non rilevatario 0
Rilevatario 0,5
Rilevatario in zona svantaggiata 1
AFFITTUARIO CON CONTRATTO IN SCADENZA
Range punti
Scadenza oltre 1998 0
Scadenza 1998 0,5
Scaduti 1997 1
AMBIENTE
Range punti
Domande non riconducibili all'Allegato II 0
Domande includibili nell'Allegato II, punto A 0,5
Domande includibili nell'Allegato II, punto B 1
I progetti aziendali che possono vantare delle priorita' ambientali
devono fare parte di progetti di vasta scala, promossi e coordinati
da Enti pubblici.
Nell'Allegato II sono state elencate diverse modalita' con le quali
si puo' presentare la politica ambientale applicata all'azienda
agricola nei diversi territori della regione.
Il progetto deve essere dettagliato al punto D.6 del modulo di
domanda.
b) Peso dei criteri
I criteri vengono ponderati in modo differente. I punteggi sono
semplici e non discrezionali, mentre i pesi sono articolati e
permettono una facile selezione delle priorita' tra i criteri da
indicare.
Come nell'esempio che segue:
PONDERAZIONE DEGLI ELEMENTI DELLE PRIORITA'
Elemento di priorita' Peso
Criteri di qualita'-mercato
- sistemi produttivi locali 0,0
- indicatore di sviluppo 0,0
subtotale 0,33
Criteri socio-economici
- occupazione 0,0
- priorita' femminile 0,0
- rilevatario Regolamento CEE 2079/92 0,0
- affittuario con contratto in scadenza 0,0
subtotale 0,33
Criteri territoriali
- sviluppo rurale 0,0
- ambiente 0,0
subtotale 0,33
Totale 1
La Commissione istruttoria acquisisce dalle Amministrazioni locali
(Province e Comunita' Montane) l'indicazione circa il peso che i
suddetti criteri devono avere per i rispettivi territori di
competenza e li utilizza al fine della valutazione delle domande
ricadenti in questi stessi territori.
I coefficienti di ponderazione debbono rispettare i subtotali, cioe'
sommare tra loro esattamente al pari del subtotale. Inoltre i
coefficienti in complesso devono avere il totale uguale ad 1.
ALLEGATO I
Provincia Prodotti di nicchia e tipici locali
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Ferrara
Forli'
Ravenna
Rimini
La Commissione istruttoria acquisisce dalle Amministrazioni locali
(Province e Comunita' Montane) l'indicazione circa i prodotti di
nicchia, tipici e locali di interesse per il rispettivo territorio. I
prodotti saranno organizzati su base provinciale.
ALLEGATO II
A - Regolamento CEE 2078/92 in montagna, o zone sensibili in base al
Piano paesistico, produzione biologica
B - Regolamento CEE 2078/92 fuori da montagna, o zone sensibili in
base al Piano paesistico - aziende con piani di spandimento - aziende
in zone sensibili secondo il Piano paesistico - produzione integrata,
interessante almeno la meta' della Plv aziendale - Regolamento CEE
2080/92 per misure ambientali - Regolamento CE 950/97 per progetti a
finalita' naturalistica
ALLEGATO III
MODELLO DI DOMANDA
A. Caratteristiche del richiedente
Il sottoscritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
chiede l'accesso ai finanziamenti previsti dal Progetto pilota per
azioni di riordino fondiario a favore di giovani agricoltori di cui
al bando di concorso approvato con la delibera n. . . . . . . . . . .
A tal fine, sotto la propria responsabilita', il sottoscritto
dichiara le proprie seguenti condizioni anagrafiche e lavorative:
1) nome, cognome, codice fiscale e partita IVA (in caso di
arrotondamento);
2) data di nascita, comune di nascita, provincia;
3) domicilio, via, numero civico, telefono, Comune, Provincia,
c.a.p.;
4) professione e occupazione per la quale puo' avere titolo a
richiedere i finanziamenti in oggetto secondo le Leggi 590/65 e
817/71: manuale coltivatore della terra singolo o associato in
cooperative di conduzione; o soggetti equiparati in base a successive
modifiche;
5) di avere diritto alla priorita' assoluta per i giovani tra i 18 e
i 40 anni: si' . . ./no . . .;
6) di essere iscritto negli elenchi INPS, ex servizio contributi
agricoli unificati: si' . . ./no . . .;
7) che la composizione del nucleo familiare in funzione della
conduzione del terreno e' la seguente:
cognome nome parentela data di qualifica giornate dedicate
nascita in azienda
8) di avere titolo per richiedere il premio di primo insediamento di
cui al Regolamento CE 950/97: si' . . ./no . . .;
9) di essere intenzionato a presentare istanza per detto aiuto alla
Provincia/Comunita' Montana di . . . . . . . . . . . . . . . . . :
si' . . ./no . . .;
10) di avere titolo per richiedere l'aiuto agli investimenti di cui
al Regolamento CE 950/97: si' . . ./no . . .;
11) di essere intenzionato a presentare istanza per detto aiuto alla
Provincia/Comunita' Montana di . . . . . . . . . . . . . . . . . :
si' . . ./no . . .
B. Caratteristiche del fondo posseduto (in caso di arrotondamento)
Sotto la propria responsabilita', il sottoscritto dichiara:
1) che il fondo e' denominato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . ,
2) che il fondo e' riportato in catasto come segue:
Comune partita foglio particella qualita' classe sup. R.D.
R.A.
3) che il fondo e' proprieta': del sottoscritto/del signor o dei
signori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .;
4) che i terreni sono a destinazione agricola secondo le vigenti
normative;
5) che il fondo e' attualmente condotto dal sottoscritto/dai signori
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .;
6) che sui terreni insistono quote lattiere di cui alla Legge 468/92:
si' . . . / no . . .;
7) che sui terreni insistono diritti o vincoli di reimpianto: si' . .
. / no . . .;
8) che: - i terreni sono ubicati in localita' . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . , Comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.; - il centro aziendale e' collegato all'acquedotto e servito da
energia elettrica; - il centro aziendale dista dal centro abitato Km.
. . . . .; - i terreni sono di giacitura . . . . ., altitudine . . .
. ., corpi fondiari n. . . . . ., distanza dei corpi dal centro
aziendale . . ., sistema di irrigazione . . . . ., ettari irrigui . .
. . .; - sui terreni sono presenti i seguenti fabbricati: . . . . . .
. . . ; - i terreni hanno il seguente riparto della superficie
aziendale:
coltura SAU produzione produzione prezzo Plv coltura media
per ettaro
9) attualmente si esegue la seguente rotazione . . . . . . . . . . .
. . .
C. Caratteristiche del fondo che si intende acquistare
Sotto la propria responsabilita', il sottoscritto dichiara:
1) che il fondo e' denominato . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . ;
2) che il fondo e' riportato in catasto come segue:
Comune partita foglio particella qualita' classe sup. R.D.
R.A.
3) che il fondo e' proprieta' del signor o dei signori . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . che sono pronti a rilasciare una
dichiarazione di vendita;
4) di essere a conoscenza che i terreni su elencati sono liberi da
persone o cose, o comunque sono liberabili in vista dell'acquisto
della Cassa per la formazione della proprieta' contadina;
5) di essere a conoscenza che i terreni non sono gravati da vincoli,
iscrizioni ipotecarie, pesi, livelli, o che comunque eventuali
vincoli possono essere rimossi in vista dell'acquisto da parte della
Cassa per la formazione della proprieta' contadina;
6) di avere accertato che i terreni sono a destinazione agricola
secondo le vigenti normative;
7) che il fondo e' attualmente condotto da . . . . . . . . . . . . .
. .;
8) che sui terreni insistono quote lattiere di cui alla Legge
468/92: si' . . . / no . . .;
9) che sui terreni insistono diritti o vincoli di reimpianto: si' .
. . / no . . .;
10) che: - i terreni sono ubicati in localita' . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . , Comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .;
- il centro aziendale e' collegato all'acquedotto e servito da
energia elettrica; - il centro aziendale dista dal centro abitato Km.
. . . . .; - i terreni sono di giacitura . . . . . . . , altitudine .
. . . . . , corpi fondiari n. . . . . ., distanza dei corpi dal
centro aziendale . . . . , sistema di irrigazione . . . . ., ettari
irrigui . . . . .; - sui terreni sono presenti i seguenti fabbricati:
. . . . . . . .; - i terreni hanno il seguente riparto della
superficie aziendale:
coltura SAU produzione produzione prezzo Plv coltura media
per ettaro
11) attualmente si esegue la seguente rotazione . . . . . . . . . . .
. .
D. Caratteristiche del progetto aziendale
Il sottoscritto si impegna ad attuare il progetto aziendale di
seguito esposto e a comunicare tempestivamente qualunque variazione
del medesimo per non incorrere in sanzioni o nella revoca dei
benefici.
1) Titolo del progetto (max 3 righe)
2) Descrizione generale del progetto (max 20 righe) - insediamento -
arrotondamento - descrizione dei benefici e dei miglioramenti
economici rispetto all'attuale gestione - punti di forza dello
sviluppo dell'azienda nel periodo di insediamento: mercato, nicchie,
diversificazione, ecc. - descrizione delle principali fasi del
progetto - altre notizie utili
3) Dettaglio del riparto colturale a fine periodo di miglioramento:
coltura SAU produzione produzione prezzo Plv coltura media
per ettaro
si eseguira' la seguente rotazione . . . . . . . . . . . . . . . . .
. .
4) Dettaglio degli investimenti che eventualmente si intendono
attuare:
Anno Descrizione investimento Importo indicativo
1 anno di progetto
2 anno di progetto
3 anno di progetto
4 anno di progetto
5 anno di progetto
6 anno di progetto
5) Eventuale dettaglio degli investimenti per i quali si intende
chiedere il finanziamento pubblico:
Anno Descrizione investimento Importo indicativo del
finanziamento
1 anno di progetto
2 anno di progetto
3 anno di progetto
4 anno di progetto
5 anno di progetto
6 anno di progetto
6) Dettagli progettuali in vista dell'ottenimento dei punteggi (max
30 righe): obbligatorio per la richiesta di punteggio di: indicatore
di sviluppo; occupazione; sviluppo rurale; ambiente: a)
giustificazione della scelta: opportunita' generiche, pervieta' del
mercato, capacita' personali, disponibilita' di risorse aziendali,
locali e ambientali, ecc.; b) descrizione dei principali cambiamenti;
c) descrizione delle opere fisiche; d) descrizione dell'azienda a
fine miglioramento; e) descrizione dei collaboratori, delle
istituzioni, delle strutture di servizio e tutoraggio, dei
progettisti o consulenti, che accompagnano lo svolgimento del
progetto aziendale; f) altre notizie utili.
E. Richiesta di attribuzione dei punteggi
Il sottoscritto dichiara:
a) di avere diritto ai seguenti punteggi ai fini della graduatoria
dei beneficiari;
b) che quanto segue corrisponde a verita';
c) che le seguenti dichiarazioni costituiscono un impegno
contrattuale nei confronti della Regione Emilia-Romagna e come tali,
se non soddisfatti, possono comportare sanzioni e decadenza dai
benefici;
d) di essere in grado di produrre dietro richiesta della Regione
Emilia-Romagna prove e documentazioni che attestano la propria
posizione di diritto.
Concetto tratto dal Programma Barrare Documenti da sottoscrivere
di sviluppo agricolo, la casella a giustificazione ed
impegnoagro-industriale e rurale della per la richiesta di
attribuzioneRegione Emilia-Romagna di punteggio di priorita'
sistemi produttivi locali progetto aziendale riparto colturale finale
piano di miglioramento indicatore di sviluppo progetto aziendale
riparto colturale finale piano di miglioramento occupazione progetto
aziendale riparto colturale finale piano di miglioramento sviluppo
rurale progetto aziendale riparto colturale finale piano di
miglioramento priorita' femminile documentazione anagrafica o
previdenziale rilevatario ai sensi del Regolamento CEE 2079/92
certificazione della pubblica Amministrazione affittuario con
contratto in scadenza contratto di affitto ambiente progetto
aziendale riparto colturale finale piano di miglioramento
F. Dichiarazioni finali
Il sottoscritto dichiara di essere a conoscenza di tutte le regole
previste dal bando in oggetto e di quelle di norma utilizzate dalla
Cassa per la formazione della proprieta' contadina e degli impegni
che si assume con la presente domanda.
Dichiara inoltre:
a) di essere a conoscenza del fatto che il fondo acquistato sara'
sottoposto al vincolo di indivisibilita' per la durata di 30 anni;
b) che non puo' alienare il suddetto fondo o affittare, ne' cessare
la conduzione prima che siano trascorsi 10 anni;
c) che qualunque dichiarazione non fedele alla realta' dei fatti o
non dimostrabile per mezzo di documentazione accettata dalla Regione,
comporta l'esclusione dalla graduatoria o la revoca dei benefici,
nonche' le eventuali altre sanzioni previste dalla legge.
data firma autenticata