DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 26 maggio 1998, n. 896
Parchi e riserve regionali. Programma di investimento 1998/2000. Determinazione dei criteri per l'assegnazione dei contributi regionali L.R. 2 aprile 1988, n. 11 (proposta della Giunta regionale in data 31 marzo 1998, n. 420)
IL CONSIGLIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale, progr. n. 420 del
31 marzo 1998, avente ad oggetto "Parchi e riserve regionali.
Programma di investimento 1998/2000. Determinazione dei criteri per
l'assegnazione dei contributi regionali. L.R. 2 aprile 1988, n. 11";
preso atto del favorevole parere espresso dalla Commissione referente
"Territorio e Ambiente" di questo Consiglio, giusta nota prot. n.
5805 in data 29 aprile 1998;
previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,
delibera:
di approvare le proposte contenute nella deliberazione della Giunta
regionale, progr. n. 420 del 31 marzo 1998, sopra citata e qui
allegata quale parte integrante e sostanziale.
"LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso:
- che la Regione Emilia-Romagna a norma dell'art. 35, comma 2 della
L.R. 2 aprile 1988, n. 11, concede contributi agli Enti di gestione
dei parchi e delle riserve naturali per la realizzazione di progetti
finalizzati al recupero ed alla valorizzazione delle risorse
ambientali ed allo sviluppo socio-economico del territorio, ivi
compresa la ricerca scientifica, l'educazione ambientale, la
conoscenza del parco e le acquisizioni immobiliari effettuate per le
stesse finalita';
considerato:
- che si ritiene necessario ed opportuno avviare un programma di
investimenti per gli anni 1998/2000 finalizzato a:
a) favorire l'insediamento e attivare le prime iniziative e i primi
interventi nei parchi e nelle riserve regionali di piu' recente
istituzione e organizzazione gestionale, che non hanno beneficiato di
finanziamenti regionali previsti in precedenti programmi;
b) consolidare i livelli di attivita' gestionale e la dotazione di
strutture ed infrastrutture, nonche' qualificare, attraverso progetti
di ricerca e di educazione ambientale, la funzione istituzionale nei
parchi e nelle riserve da piu' tempo esistenti;
- che i parchi e le riserve di cui al punto a) sono:
- Parco storico regionale di Monte Sole;
- Parco regionale Alta Val Parma e Cedra;
- Parco regionale Laghi Suviana e Brasimone;
- Parco regionale Abbazia di Monteveglio;
- Riserva naturale orientata Bosco di Scardavilla;
- Riserva naturale orientata Dune Fossili di Massenzatica;
- Riserva naturale orientata Sassoguidano;
- Riserva naturale orientata Casse di espansione del Secchia;
- Riserva naturale geologica Piacenziano;
- che i parchi e le riserve di cui al precedente punto b) sono:
- Parco regionale Alto Appennino Modenese;
- Parco regionale Alto Appennino Reggiano;
- Parco regionale Boschi di Carrega;
- Parco regionale Corno alle Scale;
- Parco regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa;
- Parco regionale Sassi di Roccamalatina;
- Parco regionale fluviale Stirone;
- Parco regionale fluviale Taro;
- Riserva naturale Alfonsine;
- Riserva naturale Bosco della Frattona;
- Riserva naturale fontanili Corte Valle Re;
- Riserva naturale Monte Prinzera;
- Riserva naturale Onferno;
- Riserva naturale Parma Morta;
- Riserva naturale Salse di Nirano;
- che sulla base di una stima di massima delle esigenze degli Enti di
gestione delle aree protette sopra elencate e della disponibilita'
del Bilancio regionale per gli anni 1998/2000, l'ammontare del
programma per la quota a carico della Regione sia da stabilire
complessivamente in Lire 20.500.000.000;
- che detti fondi trovano collocazione al Capitolo 38090 "Contributi
per spese d'investimento finalizzate al recupero ed alla
valorizzazione delle risorse ambientali (art. 35, commi 2 e 4, L.R. 2
aprile 1988, n. 11)" del Bilancio di previsione della Regione
Emilia-Romagna per l'anno finanziario 1998 e Bilancio pluriennale
1988/2000 approvato dal Consiglio regionale il 19/3/1998, secondo la
seguente ripartizione:
- esercizio 1998 = Lire 9.150.000.000
- esercizio 1999 = Lire 7.350.000.000
- esercizio 2000 = Lire 4.000.000.000
- che di tale somma complessiva un ammontare pari ad almeno Lire
6.000.000.000 sia da riservarsi alle aree protette di cui al
precedente punto a);
- che in coerenza con i precedenti programmi del settore e per
consolidare il coinvolgimento degli Enti di gestione sia da prevedere
una loro compartecipazione al finanziamento dei progetti da
realizzare nella misura minima del 20% del loro costo complessivo;
- che per una spedita ed efficace realizzazione del programma sia da
fissare un termine perentorio per la presentazione, da parte degli
Enti di gestione titolati, delle proposte di intervento redatte
secondo le modalita' previste dalla presente delibera;
ritenuto di dover provvedere a:
- individuare i soggetti titolati e presentare progetti per la
partecipazione al programma;
- individuare l'ammontare delle risorse regionali da assegnare con il
programma e la quota massima di contributo regionale;
- indicare i contenuti ed i requisiti tecnici ed economici che i
progetti dovranno possedere per concorrere al programma ed indicarne
i criteri di preferenza per l'ammissibilita';
- stabilire un termine perentorio per la presentazione dei progetti
da parte degli Enti titolati;
viste le Leggi regionali 2 aprile 1988, n. 11 e 12 novembre 1992, n.
40, nonche' la L.R. 12 dicembre 1985, n. 29;
dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale
"Programmazione Pianificazione urbanistica" dott. Roberto Raffaelli
in merito alla legittimita' della presente deliberazione ai sensi
dell'art. 4, comma 6 della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 nonche' della
deliberazione della Giunta regionale 2541/95;
dato atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del
Servizio Paesaggio Parchi Patrimonio naturale arch. Marta Scarelli in
merito alla regolarita' tecnica della presente deliberazione ai sensi
dell'art. 4, comma 6 della L.R. 19 novembre 1992, n.41, nonche'
della deliberazione della Giunta regionale 2541/95;
dato atto altresi' del parere favorevole di regolarita' contabile
espresso dal Responsabile del Servizio Ragioneria e Credito, dott.
Gianni Mantovani ai sensi della predetta legge e della sopracitata
deliberazione;
su proposta dell'Assessore al Territorio Programmazione Ambiente,
a voti unanimi e palesi, delibera:
di sottoporre al Consiglio regionale la seguente proposta:A) di
approvare i seguenti criteri per la formazione del programma di
investimenti 1998/2000 per i parchi regionali e le riserve naturali.
1. Soggetti destinatari del programma
Sono titolati a presentare progetti per l'accesso ai contributi
regionali previsti dal presente programma tutti gli Enti di gestione
dei parchi e riserve regionali istituiti ai sensi della L.R. 11/88:
- Parco storico regionale di Monte Sole;
- Parco regionale Alta Val Parma e Cedra;
- Parco regionale Laghi Suviana e Brasimone;
- Parco regionale Abbazia di Monteveglio;
- Riserva naturale orientata Bosco di Scardavilla;
- Riserva naturale orientata Dune Fossili di Massenzatica;
- Riserva naturale orientata Sassoguidano;
- Riserva naturale orientata Casse di espansione del Secchia;
- Riserva naturale geologica Piacenziano;
- Parco regionale Alto Appennino Modenese;
- Parco regionale Alto Appennino Reggiano;
- Parco regionale Boschi di Carrega;
- Parco regionale Corno alle Scale;
- Parco regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa;
- Parco regionale Sassi di Roccamalatina;
- Parco regionale fluviale Stirone;
- Parco regionale fluviale Taro;
- Riserva naturale Alfonsine;
- Riserva naturale Bosco della Frattona;
- Riserva naturale fontanili Corte Valle Re;
- Riserva naturale Monte Prinzera;
- Riserva naturale Onferno;
- Riserva naturale Parma Morta;
- Riserva naturale Salse di Nirano.
2. Risorse finanziarie e quota di contributo regionale
Il programma viene dotato di un importo complessivo di risorse
regionali pari a Lire 20.500.000.000, allocate: per Lire
9.150.000.000 al Capitolo 38090 "Contributi per spese di investimento
finalizzate al recupero ed alla valorizzazione delle risorse
ambientali (art. 35, commi 2 e 4, L.R. 2 aprile 1988, n. 11)" anno
1998; per Lire 7.350.000.000, al Capitolo 38090 anno 1999; per Lire
4.000.000.000, al Capitolo 38090 anno 2000 del Bilancio di previsione
per l'anno finanziario 1998 e Bilancio pluriennale 1998/2000
approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 19 marzo 1998.
Una quota pari ad almeno Lire 6.000.000.000 dell'importo garantito da
risorse regionali verra' assegnato a progetti presentati dagli Enti
di gestione di parchi e riserve di piu' recente costituzione, per
favorire un rapido avvio della loro attivita':
- Parco storico regionale di Monte Sole;
- Parco regionale Alta Val Parma e Cedra;
- Parco regionale Laghi Suviana e Brasimone;
- Parco regionale Abbazia di Monteveglio;
- Riserva naturale orientata Bosco di Scardavilla;
- Riserva naturale orientata Dune Fossili di Massenzatica;
- Riserva naturale orientata Sassoguidano;
- Riserva naturale orientata Casse di espansione del Secchia;
- Riserva naturale geologica Piacenziano.
La quota massima di contributo regionale e' pari all'80% del costo
del singolo progetto.
Tra i progetti ritenuti ammissibili in base alla loro rispondenza ai
requisiti tecnici, tipologici e finanziari si adottera' un criterio
di preferenza per quelli in cui la quota di compartecipazione
finanziaria dell'Ente proponente sia superiore al minimo previsto
(20%).
3. Tipologie di intervento
Sono ammissibili progetti afferenti alle tipologie:
a) Realizzazione e/o completamento delle strutture di servizio
destinate a Centro parco o a Centro visita; sono esclusi progetti di
nuova edificazione mentre sono favoriti i progetti di recupero di
edifici esistenti di particolare interesse storico-architettonico.
L'intervento sulle strutture edilizie dovra' essere sempre associato
ad un intervento di allestimento di cui al successivo punto b) per
realizzare la funzionalita' dell'opera. Per tali interventi si
richiede di adottare per quanto possibile processi costruttivi e
tecnologici afferenti ai principi della bioarchitettura.
L'acquisizione in disponibilita' di edifici o parte di essi da
destinare a Centro parco, Centro visita dovra' avvenire in forme
quanto meno onerose possibile (preferibilmente attraverso comodato o
convenzione gratuita con Enti pubblici o affitto, estesi a lungo
termine). Gli eventuali costi relativi, riferiti ad un periodo
massimo di anni 5 e la cui erogazione sia prevista in un'unica
soluzione in fase di stipula del contratto-convenzione, potranno
essere computati all'interno di un progetto di realizzazione e/o
allestimento. L'acquisizione in proprieta' a titolo oneroso di
edifici o parti di essi da destinare a Centro parco, Centro visita
potra' essere ammessa a finanzimento solo se adeguatamente motivata
da assenza di alternative, qualora la compartecipazione finanziaria
dell'Ente proponente raggiunga il 50% del costo e sia comunque
associata ad un intervento di realizzazione e funzionalizzazione
della struttura.
b) Allestimenti dei Centri parco, Centri visita (arredi, attrezzature
d'ufficio, mostre tematiche permanenti, aule didattiche, etc.).
c) Acquisizione (attraverso l'acquisto, l'affitto di lungo periodo,
il comodato, la concessione, etc.) di aree, situate all'interno dei
parchi e delle riserve, da destinare alla conservazione del
patrimonio biologico con priorita' per: - aree in cui siano presenti
habitat di cui all'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE (HABITAT); -
aree di particolare tutela per cui sia prevista l'acquisizione negli
strumenti di pianificazione e gestione; - aree che necessitino di
restauro e/o ricostruzione ambientale; - aree da destinare ad
iniziative ed interventi finalizzati al sistema di fruizione
dell'area protetta. L'intervento di acquisizione di aree di cui al
terzo e quarto alinea deve essere accompagnato da interventi che
realizzino le opere e/o attivita' per cui esse vengono acquisite
anche se per un primo stralcio funzionale.
d) Attivita' di ricerca scientifica finalizzate alla migliore
conoscenza, alla conservazione, al monitoraggio ed alla gestione del
patrimonio naturale delle aree protette. Sara' data priorita' a
progetti che costituiscano sviluppo ed approfondimento di iniziative
regionali in atto.
e) Attivita' di informazione ed educazione ambientale, comprendenti
anche la produzione di supporti e strumenti didattici; organizzazione
e realizzazione di archivi e banche dati di tipo bibliografico,
cartografico, documentale, relativi al territorio dell'area protetta.
Costruzione di sistemi informativi per la gestione. I progetti
dovranno essere elaborati in coerenza con metodi e strumenti
individuati da progetti regionali.
f) Organizzazione, sistemazione e attrezzatura di itinerari
escursionistici di particolare interesse per la fruizione dell'area
protetta e di percorsi didattici.
g) Interventi di risanamento, restauro, ricostruzione ambientale,
rinaturalizzazione; interventi di riqualificazione ambientale e
paesaggistica anche con riferimento alla minimizzazione di impatti di
manufatti ed infrastrutture esistenti.
h) Acquisto di attrezzature per la gestione (veicoli, strumenti,
macchinari, etc.); acquisto e collocazione di tabelle segnaletiche ed
informative.
4. Requisiti tecnici dei progetti
Le proposte di intervento devono essere congruenti con:
- le norme istitutive e le salvaguardie esistenti nei parchi con
particolare riferimento al PTPR;
- le normative, le indicazioni, le priorita' dei Piani territoriali
dei parchi;
- le norme e le indicazioni dei provvedimenti istitutivi e dei
programmi di gestione delle riserve;
- le norme urbanistiche vigenti.
A tal fine le norme vigenti per l'area su cui e' previsto
l'intervento o relative all'attivita' che si intende realizzare
saranno esaurientemente documentate.
Il rappresentante legale dell'Ente di gestione dell'area protetta
attestera' la conformita' della proposta di intervento alle norme di
cui sopra.
I progetti proposti dovranno essere approvati in linea tecnica
dall'Ente di gestione previo parere del Comitato tecnico-scientifico.
Nel caso di presentazione da parte dello stesso Ente di piu'
progetti, dovra' essere resa esplicita la priorita' attribuita a
ciascuno di essi.
Le proposte avranno la forma di progetti che consentano di
identificare precisamente, attraverso gli elaborati, i termini
tecnici, temporali, gestionali e finanziari con cui sara' realizzato
il progetto, secondo il seguente schema:
a) Finalita' e obiettivi Saranno chiaramente illustrati le finalita'
e gli obiettivi specifici dell'intervento in rapporto alle esigenze
da soddisfare ed alle prestazioni da realizzare per le quali
l'intervento si ritiene necessario. Saranno evidenziati i modi in cui
il progetto contribuisce al perseguimento delle finalita' dell'area
protetta individuate dagli strumenti di pianificazione e dai
provvedimenti istitutivi. Saranno illustrati i criteri utilizzati per
le scelte progettuali.
b) Descrizione dell'intervento Gli interventi proposti devono essere
localizzati cartograficamente alle scale piu' opportune in relazione
alla dimensione territoriale propria ed al loro inquadramento nel
territorio dell'area protetta. Sara' utilizzata a tale scopo la
Cartografia Tecnica regionale (CTR). Verranno analizzate ed
illustrate le caratteristiche delle opere ed attivita' in cui si
articola il progetto, identificandone le modalita' di relizzazione in
termini quantitativi e qualitativi sotto il profilo tecnico,
tecnologico e prestazionale. Ove del caso, si provvedera' alle
opportune considerazioni sull'impatto dell'opera sul contesto
ambientale in cui e' realizzata. Saranno prodotti elaborati grafici
descrittivi delle principali caratteristiche delle opere da
realizzare evidenziando, ove necessario, la situazione prima
dell'intervento. Verra' elaborato, in forma sintetica un disciplinare
descrittivo dei principali elementi prestazionali, tecnici ed
economici previsti dal progetto. Si indichera' la prevedibile
suddivisione dell'intervento in lotti di appalto. E' da prevedere
esplicitamente l'uso della "Immagine coordinata per le aree protette
della Regione Emilia-Romagna" per tutte le iniziative che lo
richiedano.
c) Costi La stima dei costi sara' quanto piu' accurata possibile
rapportandoli alle diverse componenti e categorie di opere e/o
attivita' in cui l'intervento e' articolato e prendendo a riferimento
parametri chiaramente individuati. La stima dei costi del progetto
includera' anche le spese tecniche (progettazione, direzione dei
lavori, collaudo, etc.) in percentuale da contenere al di sotto del
10% del costo delle opere (si richiede di operare per quanto
possibile attraverso gli Uffici tecnici delle pubbliche
Amministrazioni); verranno altresi' stimati i costi relativi alle
perizie individuate come necessario per la progettazione esecutiva
dell'intervento. Saranno computati anche i costi relativi alla
pubblicizzazione del progetto (bandi di gara, cartelli di cantiere,
presentazione al pubblico, etc.).
d) Analisi di fattibilita' - Analisi delle fasi
tecnico-amministrative Saranno indicate le fasi procedurali
autorizzative previste dalle normative vigenti e necessarie per la
realizzazione dell'intervento. Verranno precisate quelle
eventualmente espletate ed i tempi previsti per quelle da espletare.
A titolo di esempio si possono citare le autorizzazioni comunali
relativamente ai vincoli paesaggistici e il relativo invio alle
Sovrintendenze, i pareri delle Sovrintendenze sui vincoli di cui alla
Legge 1089/39, i pareri di competenza delle Province sul vincolo
idrogeologico. Saranno indicate le modalita' con cui si intende
procedere all'aggiudicazione degli interventi (dei singoli lotti di
appalto). - Analisi dei tempi di realizzazione degli interventi
Verranno indicati i tempi prevedibili per la realizzazione degli
interventi precisando la eventuale sequenza tra opere e/o attivita'
diverse comprese nel progetto. Si precisa che, dalla deliberazione
regionale di ammissione al finanziamento, i tempi massimi per
l'approvazione del progetto esecutivo e il completamento delle
procedure autorizzative sono fissati in 100 giorni. Dal successivo
atto regionale di approvazione e impegno di spesa, i tempi massimi
ammessi per l'aggiudicazione e consegna lavori sono fissati
rispettivamente in 100 e 130 giorni. Si stabilisce, infine, che il
termine ultimo per la conclusione del progetto venga contenuto in 18
mesi dalla consegna lavori per opere ed attivita' svolte in un'unica
fase temporale e 36 mesi per attivita' che vengono reiterate secondo
un programma pluriennale. - Analisi dei benefici attesi e delle
implicazioni economiche connesse alla realizzazione del progetto
Saranno sinteticamente illustrati, per quanto possibile anche
attraverso l'utilizzo di parametri quantitativi relazionati alle
diverse tipologie di intervento, gli effetti prodotti, in termini di
persone servite dai servizi prodotti, sia direttamente che
indirettamente, di qualita' ecologica, di incremento delle conoscenze
scientifiche, di personale occupato, di effetto promozionale sia
verso il pubblico che per l'imprenditoria locale, di benefici
educativi, etc. Saranno inoltre illustrate le modalita' organizzative
con cui si provvedera' alla gestione delle strutture realizzate
indicandone sommariamente il costo. Si dara' conto di prevedibili
rientri finanziari resi possibili dagli interventi. Si illustrera'
come gli interventi proposti da ogni Ente di gestione siano integrati
tra loro e/o con altri interventi/attivita' gia' in essere, in modo
tale da configurare una azione sistematica del parco e/o della
riserva. - Analisi delle fonti finanziarie dell'Ente Si richiede di
procedere alla individuazione delle fonti finanziarie cui si intende
ricorrere per il cofinanziamento del progetto precisandone lo stato
di disponibilita'. Qualora le risorse non siano reperite sul bilancio
dell'Ente proponente si richiede di individuare i modi ed i tempi in
cui la loro disponibilita' sia prevedibile.
5. Termini per la presentazione dei progetti
I progetti dovranno pervenire, completi in ogni loro parte secondo i
requisiti sopra indicati, entro 120 giorni dalla data di esecutivita'
della presente deliberazione, pena la non ammissibilita' degli
stessi.
I progetti saranno accompagnati dalla "Scheda di candidatura
dell'intervento" redatta secondo lo schema allegato in visione alla
presente deliberazione;
B) di dare atto che con successivo provvedimento della Giunta
regionale si provvedera' all'approvazione del Programma di intervento
ed alla relativa assegnazione dei finanziamenti regionali, previa
identificazione dei soggetti beneficiari;
C) di dare atto inoltre che, a presentazione dei progetti esecutivi,
il Direttore generale competente, ai sensi della L.R. 41/92 e della
deliberazione della Giunta 2541/95, provvedera' con propri atti
formali alla concessione dei contributi nonche' all'assunzione dei
relativi impegni di spesa;D) di dare atto infine che il Responsabile
del Servizio competente provvedera', con propri atti formali, alla
liquidazione ed emissione della richiesta dei titoli di pagamento, al
verificarsi delle condizioni di cui al precedente punto, ai sensi
della L.R. 31/77 cosi' come modificata dalla L.R. 40/94 ed in
applicazione della delibera di Giunta 2541/95, con le modalita'
previste dalla L.R. 12 dicembre 1985, n. 29;
E) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della
Regione.".