DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 marzo 1998, n. 316
Realizzazione degli interventi strutturali comunitari nella Regione Emilia-Romagna a titolo dell'Obiettivo 5b - Approvazione dei criteri programmatici della Misura 3 "Rinaturalizzazione delle aree marginali" compresa nel Sottoprogramma n. 4 Ambiente - Annualita' 1999
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
1) di approvare le tipologie dei lavori sottoelencati, per
l'attuazione del programma: Obiettivo 5b, Asse prioritario Tutela e
Risanamento dell'ambiente, Sottoprogramma n. 4 Ambiente, Misura n.
4.3: "Rinaturalizzazione delle aree marginali" - annualita' 1999,
dell'importo complessivo di Lire 1.900.062.205:
a) interventi di ripristino o azioni di tutela di biotopi naturali;
b) interventi di recupero ambientale di aree degradate;
c) interventi di recupero ambientale di aree fluviali, attraverso
azioni straordinarie di rimozione di rifiuti di varia natura e di
gestione degli usi delle pertinenze idrauliche;
d) interventi di consolidamento di versanti soggetti ad erosione
superficiale attraverso l'uso di tecniche di ingegneria
naturalistica;
e) interventi di difesa del suolo in ambito fluviale attraverso l'uso
di tecniche di ingegneria naturalistica;
f) interventi di regimazione dei corsi d'acqua attraverso l'uso di
tecniche di ingegneria naturalistica;
g) interventi di riqualificazione paesaggistica e di mitigazione
dell'impatto ambientale di infrastrutture viarie, attraverso l'uso di
tecniche di ingegneria naturalistica;
h) interventi di ricostituzione di aree boscate in pianura, a fini
naturalistici, su aree di proprieta' pubblica;
2) di dare atto, come previsto dal piano finanziario allegato alla
Decisione CEE C(94) 3787 del 23 dicembre 1994 che approva il
Documento unico di programmazione per gli interventi strutturali
comunitari nella Regione Emilia-Romagna, nonche' da quanto riportato
nell'Allegato Q1 del Bilancio di previsione della Regione
Emilia-Romagna per l'anno finanziario 1998 e del Bilancio pluriennale
1998/2000, approvato dal Consiglio regionale nella seduta
antimeridiana del 19 marzo 1998, che le quote di finanziamento
relative all'annualita' 1999 a carico della CEE, dello Stato e della
Regione rispettivamente sui Capitoli 38124, 38126, 38122, oltre alle
quote previste per gli Enti attuatori, sono cosi' ripartite:
- quota comunitaria: il 32,93% pari a L. 682.670.720
- quota statale: il 30,88% pari a L. 586.754.224
- quota regionale: il 13,21% pari a L. 251.004.832
- quota comunita' locali: il 19,98% pari a L. 379.632.429
totale 1.900.062.205
3) di stabilire, conformemente a quanto previsto dalle deliberazioni
della Giunta regionale n. 1528 del 26 aprile 1995 e n.1880 del 23
maggio 1995, citate nelle premesse del presente atto, i seguenti
criteri programmatici di attuazione della Misura n. 4.3
"Rinaturalizzazione delle aree marginali":
a) aree di intervento: quelle comprese nell'elenco delle zone rurali
ammissibili ai benefici previsti dall'Obiettivo 5b;
b) categorie dei beneficiari: le Comunita' Montane competenti per
territorio e la Provincia di Ferrara, Enti delegati in materia
forestale ai sensi dell'art. 16 della L.R. 30/81, in qualita' di
soggetti organizzatori e attuatori degli interventi;
c) elaborati progettuali: ciascun progetto definitivo, firmato da un
tecnico abilitato all'esercizio di professione competente e/o
iscritto ad Albo professionale competente, dell'importo massimo di
Lire 200.000.000 (comprese IVA e spese tecniche), dovra' comprendere:
- relazione generale con indicazione delle finalita' del progetto e
descrizione dell'area di intervento, con particolare riferimento alle
componenti naturali; - relazione tecnica con descrizione analitica
dei lavori previsti; - computo metrico estimativo dei lavori
previsti; - delimitazione areale, non simbolica, degli interventi e
delle relative tipologie su Carta tecnica regionale in scala 1:10.000
o 1:5.000; - fotografie delle aree oggetto di intervento;
d) domanda di finanziamento: da presentare entro 120 giorni dalla
data di pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna, da parte degli enti beneficiari, dovra'
elencare eventualmente in ordine prioritario i progetti definitivi di
cui al precedente punto c) unitamente ad una deliberazione
contenente: - approvazione in linea tecnica dei progetti definitivi
per i quali viene richiesto il finanziamento; - assunzione da parte
dell'Ente richiedente della quota prevista a carico delle comunita'
locali pari al 19,98% dell'importo lavori; - dichiarazione di
conformita' ai vigenti strumenti di programmazione e pianificazione
territoriale e urbanistica generali e di settore; - eventuale parere
di conformita' rilasciato dall'Ente di gestione del parco o riserva
naturale competente per territorio; - dichiarazione dell'Ente
beneficiario in merito alla conformita' dei prezzi adottati nel
progetto con quelli indicati nell'Elenco prezzi per opere forestali
vigente ovvero motivazione giustificativa dell'adozione di prezzi
difformi dal suddetto prezziario; - dichiarazione di impegno a
mantenere e a conservare le opere realizzate, in conformita' alle
prescrizioni che saranno disposte in sede di finanziamento delle
stesse;
4) di stabilire, inoltre, che entro 120 giorni dalla data ultima di
presentazione delle domande da parte degli Enti beneficiari,
l'Assessorato regionale al Territorio, Programmazione e Ambiente,
sulla base dell'istruttoria predisposta dal Gruppo di lavoro per la
valutazione dei progetti, coordinato dal Responsabile di Misura,
provvedera' a:
a) valutare l'ammissibilita' dei progetti pervenuti, attraverso la
verifica della presenza dei seguenti requisiti: - la rispondenza alle
finalita' del programma; - la conformita' alle tipologie di
intervento previste; - la completezza della documentazione tecnica ed
amministrativa allegata; - il rispetto della scadenza del termine di
presentazione del progetto; - la copertura finanziaria della quota
prevista a carico delle Comunita' locali;
b) selezionare i progetti pervenuti sulla base dei seguenti
parametri: - ubicazione dell'intervento nelle aree preferenziali
sotto elencate: parchi e riserve naturali istituiti; aree fluviali
e golenali; aree di interesse paesaggistico-ambientale, di tutela
fluviale e naturalistica individuate dal Piano territoriale
paesistico regionale (artt. 17, 19 e 25); aree degradate da
attivita' antropiche quali ex cave, discariche ecc.; -
significativita' dell'intervento in riferimento al contesto
territoriale in cui e' previsto; - qualita' progettuale da verificare
sulla base: del contenuto degli elaborati tecnici che dovranno
descrivere compiutamente gli interventi proposti, dando priorita' a
quelli da attuare mediante l'applicazione di tecniche a basso impatto
ambientale quali, ad esempio, quelle di ingegneria naturalistica;
della valutazione degli indicatori fisici ed economici del progetto
in relazione a quelli previsti dalla scheda di misura, rapportati ai
prezzi unitari di computo metrico, valutati globalmente sull'insieme
delle tipologie costituenti il progetto;
5) di approvare, con apposito atto della Giunta regionale, la
graduatoria dei progetti definitivi selezionati sulla base dei
criteri elencati ai precedenti punti del presente atto, nonche'
assegnare i relativi finanziamenti fino al limite dell'importo
complessivo del programma;6) di stabilire, altresi', le seguenti
modalita' per l'attuazione degli interventi:
a) tempi di attuazione: - inizio lavori: entro 6 mesi dalla data di
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
della delibera di approvazione della graduatoria dei progetti ammessi
al finanziamento; - termine lavori: entro 18 mesi dalla data di
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
della delibera di approvazione della graduatoria dei progetti ammessi
al finanziamento; - trasmissione della documentazione
tecnico-amministrativa completa attestante l'ultimazione dei lavori:
entro 2 mesi dalla data di ultimazione dei lavori;
b) affidamento dei lavori: trattandosi di interventi di iniziativa
pubblica, gli Enti attuatori procederanno all'affidamento dei lavori
nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di appalti
pubblici. Nel caso di lavori realizzati in economia, gli Enti
attuatori dovranno documentare le spese sostenute con specifici
titoli di spesa (fatture, listini paga) ovvero, in presenza di
prestazioni effettuate direttamente e limitatamente alla quota a
carico dello stesso Ente, con apposita dichiarazione attestante che
le relative spese sono state effettivamente sostenute;
c) concessioni di proroghe: potranno essere concesse proroghe di
inizio o ultimazione lavori in presenza di eventi eccezionali e/o di
forza maggiore;
d) varianti di progetto: limitatamente a sopravvenute disposizioni di
legge e/o per causa di forza maggiore, nonche' opportunita' di natura
tecnica, potranno essere autorizzate con atti del Dirigente
responsabile sulla base del parere espresso dal Responsabile di
Misura, a condizione che le modifiche proposte non contrastino con le
finalita' previste dal programma e con le prescrizioni emanate, non
influiscano sui parametri di selezione adottati in sede di
approvazione della graduatoria e rientrino nell'ambito del
finanziamento concesso. Le somme relative alle spese tecniche, di
importo massimo pari all'8% dei lavori, potranno essere utilizzate
esclusivamente ai fini della realizzazione del progetto, sia per
l'acquisto di materiali che per oneri relativi a prestazioni
professionali e saranno liquidate agli enti sulla base di idonea
documentazione probatoria; tali somme potranno altresi' essere
utilizzate per ulteriori lavori attinenti al progetto, previa
presentazione di una perizia di variante e successiva autorizzazione
da parte della Regione;
e) erogazione dei finanziamenti: si provvedera' come previsto in
merito dal Comitato di sorveglianza con le seguenti modalita': - il
40% della quota di contributo a titolo di anticipazione, a
presentazione della delibera di approvazione del progetto esecutivo e
copia del verbale di consegna dei lavori; - fino al 90% della quota
contributo sulla base di stati di avanzamento e/o finali, vistati dal
direttore dei lavori e dal rappresentante legale dell'Ente
appaltante; - il residuo del 10% a saldo a presentazione della
documentazione finale (stato finale, certificato di regolare
esecuzione e/o collaudo, deliberazione della contabilita' finale,
documentazione tecnico-amministrativa prevista dal Comitato di
sorveglianza); - le spese tecniche saranno liquidate unitamente al
saldo lavori a presentazione di atto deliberativo dell'Ente attuatore
che riporta l'elenco delle spese sostenute e dei titoli di spesa
giustificativi (fatture);
f) ribassi d'asta: le somme che si renderanno eventualmente
disponibili a seguito di ribassi d'asta non potranno essere
utilizzate per l'esecuzione di ulteriori lavori, anche in presenza di
perizie di variante;
g) revoca dei finanziamenti: si procedera' alla revoca parziale o
totale dei finanziamenti, con il recupero delle somme eventualmente
erogate a titolo di anticipazione, a seguito del verificarsi delle
seguenti condizioni: - rinuncia da parte dell'Ente beneficiario; -
impedimenti di diversa natura che non consentano la realizzazione
delle opere; - mancata osservanza dei termini di inizio o di
ultimazione dei lavori; - mancata osservanza delle eventuali
direttive a prescrizioni emanate nel provvedimento di approvazione
dei progetti; - mancato rispetto dei tempi e delle modalita' previste
per il monitoraggio del grado di attuazione della misura. Le
eventuali somme revocate ed i ribassi d'asta saranno impiegati per il
finanziamento dei progetti ritenuti ammissibili, ma non finanziati,
con il provvedimento di approvazione della graduatoria, secondo
l'ordine della medesima;
h) verifiche dei lavori: la Regione si riserva di procedere ad
effettuare verifiche in corso d'opera e/o ad ultimazione dei lavori;
7) di dare atto che quale Responsabile della Misura n. 3
"Rinaturalizzazione delle aree marginali" e' stato nominato, con il
decreto 470/95 richiamato nelle premesse, il funzionario regionale
dott. Francesco Besio che coordinera' il Gruppo di lavoro per la
valutazione dei progetti presentati il quale effettuera'
l'istruttoria dei medesimi, sulla base dei criteri e delle modalita'
di selezione indicati nei precedenti punti;
8) di dare atto che:
- all'impegno della spesa prevista di Lire 1.520.429.776, si fara'
fronte con il successivo provvedimento di approvazione e di
finanziamento dei progetti, previsto al punto 5) del presente atto,
con i fondi iscritti a tale titolo sui seguenti capitoli del Bilancio
regionale pluriennale 1998/2000:
Cap. 38122 - Contributi agli Enti locali per opere di recupero
ambientale di aree marginali degradate in attuazione dell'Obiettivo
5b della riforma dei fondi strutturali CEE - Sottoprogramma 4 -
Ambiente - Misura 3 (Regolamenti CEE 2052/88 e 2081/93) - Lire
251.004.832;
Cap. 38124 - Contributi agli Enti locali per opere di recupero
ambientale di aree marginali degradate in attuazione dell'Obiettivo
5b della riforma dei fondi strutturali CEE - Sottoprogramma 4 -
Ambiente - Misura 3 (Regolamenti CEE 2052/88 e 2081/93) Quota CEE -
FEOGA - Lire 682.670.720;
Cap. 38126 - Contributi agli Enti locali per opere di recupero
ambientale di aree marginali degradate in attuazione dell'Obiettivo
5b della riforma dei fondi strutturali CEE - Sottoprogramma 4 -
Ambiente - Misura 3 (Regolamenti CEE 2052/88 e 2081/93) Quota fondo
di rotazione - art. 5, Legge 183/87 - Lire 586.754.224;
- con detto provvedimento saranno, altresi', individuate, per singolo
Ente attuatore, le quote di spesa, pari a complessive Lire
379.632.429, previste a carico degli stessi;
9) di stabilire, infine, che il presente atto sia pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.