DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 aprile 1998, n. 481
Progetto sperimentale regionale ADAPT II fase: Regiones Bis building the information society. I Delibera attuativa: avviso pubblico di gara per la individuazione dei soggetti co-attuatori del progetto
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di approvare l'avviso pubblico per la presentazione, all'interno
del progetto sperimentale ADAPT "Regiones Bis", delle candidature
relative alla gestione dei "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese", secondo gli importi, i criteri e le modalita'
riportati nell'Allegato 1 parte integrante del presente atto;
b) di stabilire che con propri successivi atti procedera'
all'approvazione dei "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese" che rispondono ai criteri previsti dal succitato
bando, alla assegnazione dei relativi incarichi attuativi, ed alla
individuazione dei soggetti affidatari degli incarichi per la
realizzazione delle azioni di supporto di cui al punto c.1) della
premessa, e che qui si intende integralmente riportato;
c) di designare, quali rappresentanti della Regione Emilia-Romagna
all'interno del GOMP transnazionale (Gruppo di orientamento e
monitoraggio del progetto), la dr.ssa Marie Franoise Delatour,
responsabile del progetto "Regiones Bis", e la dr.ssa Noelia Carboni,
entrambe del Servizio Programmazione delle politiche formative;
d) di incaricare la dr.ssa M.F. Delatour - Dirigente responsabile del
progetto - di nominare con propri successivi atti i nuovi
rappresentanti nell'ambito del Comitato tecnico operativo e dello
users group regionali;
e) di pubblicare l'avviso pubblico di cui all'Allegato 1 della
presente delibera nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna e per estratto nella Gazzetta Ufficiale delle
Comunita' Europee;
f) di confermare l'affidamento, in conseguenza di quanto espresso in
premessa e che qui si intende integralmente riportato, dell'attivita'
relativa alla Segreteria transnazionale del progetto "Regiones Bis" a
Scienter Societa' cons. a rl di Bologna, per un importo pari al 2,5%
del progetto regionale, da suddividere al 50% fra l'anno finanziario
1998 e l'anno finanziario 1999, prendendo atto che le funzioni
specifiche da svolgere vengono definite nell'ambito del GOMP e che
sono gia' state delineate all'interno della convenzione pluriennale
siglata tra la Regione Emilia-Romagna e Scienter nell'ambito della
prima fase, e registrata all'Ufficio Atti privati con prot. n. 30503
del 17 dicembre 1996;g) di stabilire che ad impegnare e liquidare i
finanziamenti relativi al progetto provvederanno, con propri
successivi atti e ciascuno per le proprie competenze, in applicazione
della deliberazione 2541/95, il Direttore generale dell'Area
Formazione professionale e lavoro ed il Responsabile del Servizio
Programmazione delle politiche formative secondo le modalita'
previste ai punti a), b) e c) indicati in premessa che qui si
intendono integralmente richiamati.
A voti unanimi e palesi, delibera inoltre:
di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai
sensi dell'art. 49 della Legge 10 febbraio 1953, n. 62.
ALLEGATO 1
ASSESSORATO AL LAVORO, FORMAZIONE, UNIVERSITA' E IMMIGRAZIONE -
SERVIZIO PROGRAMMAZIONE DELLE POLITICHE FORMATIVE
Progetto sperimentale regionale ADAPT II Fase - Regiones Bis -
Building the information society
Avviso pubblico di gara per la individuazione dei soggetti
co-attuatori del progetto - Delibera di Giunta regionale n. 481 del
14 aprile 1998
Premessa
Il presente progetto Regiones Bis rappresenta il completamento e
l'ampliamento del progetto sperimentale J.100 Regiones, tuttora in
corso di attuazione nell'ambito del Programma comunitario ADPAT I
fase.
Scopo di Regiones Bis - Building the information society -, e' quello
di consentire e favorire, nel sistema formativo regionale, quella
crescita qualitativa che permetta di fornire alle imprese servizi
adeguati alle esigenze derivate dalle mutazioni industriali e
tecnologiche in atto.
Il progetto Regiones Bis si inserisce, inoltre, nelle linee di
sviluppo della Regione Emilia-Romagna volte a fare assumere al
sistema regionale di formazione professionale una dimensione sempre
piu' europea e transnazionale, indirizzando e coordinando
l'innovazione di sistema affinche' i progetti innovativi - su
tematiche specializzate di valenza regionale - possano diventare una
risorsa per tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano in
Emilia-Romagna, e non solo per i soggetti direttamente attuatori
delle iniziative sperimentali.
L'obiettivo di Regiones Bis rivolto alla regione Emilia-Romagna e'
pertanto duplice:
- da una parte ampliare la gamma delle aree settoriali e tematiche
sulle quali avviare nuovi "Progetti europei di innovazione
formazione/impresa" affinche' la Regione possa, nel maggior numero
possibile di ambiti, usufruire di punti di riferimento avanzati,
differenziati e specializzati, realizzati e controllati sulla base di
criteri gestionali omogenei e condivisi sul territorio regionale;
- d'altra parte portare a compimento i progetti avviati nell'ambito
di J.100 Regiones che si sono dimostrati validi, chiedendo loro, per
la seconda fase attuativa, di sviluppare la dimensione della
"societa' dell'informazione", solo abbozzata nell'ambito della prima
fase e che caratterizza trasversalmente il programma comunitario
ADAPT II fase.
Il ruolo di indirizzo e governo della sperimentazione assunto dalla
Regione Emilia-Romagna intende coniugare due dimensioni
complementari, entrambe indispensabili per garantire una ulteriore
"qualificazione flessibile" del sistema formativo: la dimensione
bottum-up, tesa a rafforzare le sinergie "dal basso" tra forze
sociali, imprese, organizzazioni di formazione ed Enti locali per
accompagnare lo sviluppo economico e sociale del territorio, e la
dimensione "innovazione di sistema", per orientare, valutare e
diffondere i risultati fra tutti gli attori presenti sul territorio,
contribuendo a "patrimonializzare" i risultati a scala ampia.
I risultati raggiunti durante la prima fase del progetto J.100
Regiones, e gli importanti riconoscimenti avuti da parte della
Comunita' Europea (che ha premiato la Regione Emilia-Romagna per aver
scelto un approccio globale alla sperimentazione), l'interesse
manifestato dai nuovi soggetti coinvolti - con particolare
riferimento alle imprese e alle Universita' - confortano la Regione
sull'opportunita' di portare a compimento il disegno strategico
avviato con J.100 Regiones.
Il presente progetto regionale si colloca a fianco di altre
iniziative ADAPT promosse autonomamente da singole imprese, da loro
associazioni, nonche' da organismi di formazione, e intende fare da
"traino" all'insieme delle iniziative attuate sul territorio
regionale.
Il progetto J.100 Regiones ha creato luoghi tematici ove diversi
attori hanno potuto aggregarsi e confrontarsi, per la prima volta, in
modo organico sui temi specifici legati alla formazione. Tale
"imposizione" iniziale, posta come requisito per partecipare a J.100
Regiones, e' risultata molto efficace ed apprezzata in fase
attuativa, e per questo motivo e' stata riproposta come modalita'
obbligatoria per partecipare a Regiones Bis, con i dovuti lievi
adattamenti emersi dall'esperienza precedente.
I collegamenti transnazionali allacciati nell'ambito del progetto
J.100 Regiones hanno consentito agli organismi e alle imprese
dell'Emilia-Romagna di entrare in un network europeo di scambio
diretto composto da piu' di 600 soggetti, network che ha gia'
favorito l'attivazione di numerosi altri progetti comunitari. A
seguito della Convention di valutazione del Progetto J.100 Regiones,
svoltasi a Bologna l'1 e 2 dicembre 1997, si e' rafforzata l'ipotesi
di dare stabilita' alla rete Regiones, quale strumento idoneo per
operare nell'ambito dei futuri programmi comunitari.
Nell'ambito del progetto Regiones Bis viene confermato alle Province
l'invito a giocare il ruolo che hanno gia' ricoperto anche
nell'ambito di J.100 Regiones:
- come promotori di nuovi "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese" nelle aree sinora non toccate da J.100 Regiones;
- come sostenitori finanziari di tali progetti;
- come partners della Regione per la partecipazione alle funzioni di
sorveglianza.
1. Finalita' / Oggetto della sperimentazione
Come gia' indicato nella proposta presentata alla Commissione europea
nell'ambito della iniziativa comunitaria ADAPT, anche per la II fase,
gli obiettivi generali del progetto Regiones Bis sono:
1) migliorare la qualita' e la flessibilita' delle risposte
formative, adeguandole alle necessita' di sviluppo delle piccole e
medie imprese (PMI);
2) migliorare la capacita' di gestione ed innovazione dei sistemi di
formazione regionali;
3) rafforzare ulteriormente la collaborazione transnazionale,
superando la prassi delle collaborazioni occasionali tra organismi
isolati e favorendo un quadro di riferimento complessivo stabile per
promuovere gli scambi e la cooperazione a tutti i livelli
(istituzioni, organismi di formazione, imprese). In particolare,
il carattere innovativo del progetto intende consentire al sistema
regionale di formazione di disporre di punti avanzati di innovazione
formativa, atti a mobilitare in modo continuativo le energie delle
imprese e delle loro associazioni, dei sindacati di categoria, degli
enti di formazione, delle agenzie di supporto, degli organismi di
ricerca e delle Universita', su nuove tematiche di valenza strategica
per le imprese.
Tali punti avanzati di innovazione formativa, differenziati e di
valenza regionale, verranno posti in rete tra loro ed entreranno in
diretto collegamento con sperimentazioni analoghe in corso di
svolgimento presso i partners europei.
Nel prolungamento di quanto gia' avviato con J.100 Regiones, Regiones
Bis prevede:
- l'attivazione di un quadro operativo di lavoro che consente a
piccole, medie e grandi imprese di uno stesso settore produttivo,
centri di formazione e Universita' di confrontarsi sugli scenari
comuni di sviluppo delle imprese stesse e della professionalita',
disponendo di un budget biennale da utilizzare in modo flessibile per
rispondere nel modo piu' adeguato possibile alle loro nuove esigenze
di professionalita';
- l'investimento sulle tecnologie della comunicazione come strumento
per sviluppare i network interaziendali finalizzati all'apprendimento
collaborativo, e per aiutare le piccole imprese a conoscere e ad
apprezzare tali strumenti per il proprio sviluppo imprenditoriale;
- la diffusione, nel sistema formativo, della capacita' degli
operatori ad utilizzare, progettare e produrre strumenti didattici di
qualita' che usano le tecnologie dell'informazione;
- lo scambio e la tesaurizzazione delle esperienze, dei prodotti
realizzati e delle "buone pratiche", sia in Emilia-Romagna che
nell'ambito del partnerariato transnazionale.
2. Articolazione generale del progetto "Regiones Bis"
Il progetto sperimentale "Regiones Bis" per l'Emilia-Romagna si
articola attraverso tre grandi gruppi di azioni, che ne garantiscono
la coerenza interna e la integrazione tra i vari attori coinvolti:
a) le azioni transnazionali di comune interesse tra le Regioni
europee promotrici, che rappresentano il 15% del budget complessivo
del progetto e vengono gestite in modo unitario tra tutti i partners
transnazionali. Per l'Emilia-Romagna, tali azioni transnazionali
dovranno coinvolgere numerosi attori del sistema regionale di
formazione professionale (formatori, funzionari, dirigenti ed esperti
degli enti di formazione, imprenditori e quadri aziendali) e possono
contare sul supporto della Segreteria transnazionale comune a tutti i
partners europei;
b) le azioni regionali "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese", che vengono pubblicizzate nell'ambito del
presente avviso di gara, e verranno assegnate sulla base di criteri e
procedure di seguito descritte. Tali azioni sono suddivise in due
ambiti: 1) attivazione di nuovi progetti sperimentali nelle seguenti
aree tematiche e settoriali non coinvolte dalla prima fase della
sperimentazione: - economia no-profit (terzo settore) e servizi
socio-assistenziali profit alla persona; - logistica e trasporti; -
beni culturali; - comparto chimico plastico/biomedicale; -
pelletterie/calzature; - specificita' gestionali delle piccole
imprese con particolare riferimento alla certificazione di qualita';
- nuovi modelli imprenditoriali con particolare riferimento al
ricambio generazionale; 2) azioni finalizzate al completamento di
progetti gia' avviati nella prima fase J.100 Regiones. I progetti
della prima fase che risultano piu' efficienti e piu' rispondenti
allo spirito di ADAPT avranno l'opportunita' di completare lo
sviluppo degli strumenti propri della "societa' dell'informazione";
c) le funzioni trasversali di coordinamento e supporto al progetto
sperimentale a scala regionale, finalizzate a garantire
l'integrazione tra i vari "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese". Tali funzioni di servizio, dimostratesi
fondamentali anche nella prima fase di J.100 Regiones, comprendono in
particolare: - iniziative comuni di formazione dei formatori (con
particolare riferimento ai temi della societa' dell'informazione); -
lo sviluppo dei collegamenti in rete e del dialogo telematico tra i
soggetti co-attuatori del progetto per garantire la diffusione dei
risultati e lo sviluppo di modalita' di telelavoro nell'ambito del
progetto medesimo; - il monitoraggio attuativo per la valutazione in
itinere dei progetti, la valutazione finale e la valutazione
dell'impatto socio-economico della sperimentazione sulle imprese e
sulla occupazione in Emilia-Romagna.
3. Beneficiari: requisiti e priorita'
Per la gestione di un "Progetto europeo di innovazione
formazione/imprese" di nuova istituzione, le candidature dovranno
essere espresse da un pool di organismi interessati allo sviluppo
delle imprese e del lavoro in una delle nuove aree sopra individuate
e detentori del know-how professionale di quell'area, "pool"
comprendente almeno:
a) uno o piu' organismi detentori di una esperienza avanzata e
consolidata in materia di gestione dei processi formativi (con
particolare riferimento alla formazione superiore, alla formazione
continua, alla gestione dei programmi comunitari e allo sviluppo
della transnazionalita');
b) un numero congruo di imprese innovative significative dell'area
(anche attraverso le loro forme associate, in particolare quando
trattasi di PMI);
c) uno o piu' organismi specializzati detentori delle fonti di
innovazione e del know-how professionale dell'area (Universita',
centri di ricerca applicata, ordini professionali, centri di servizi
alle imprese ecc...).
In fase di presentazione delle candidature non costituisce vincolo la
formalizzazione del rapporto che lega i vari partners. Deve essere
specificato e sottoscritto dagli interessati il quadro giuridico
organizzativo a cui si fara' riferimento in caso di approvazione del
progetto, nonche' indicati i tempi previsti per i necessari
perfezionamenti formali.
I nuovi progetti approvati dovranno usufruire di una piena autonomia
finanziaria, organizzativa e didattica nell'ambito dell'organismo di
formazione che li ospita.
In particolare, dovranno rispondere direttamente (indirizzi, scelte
metodologiche, staff incaricato, efficacia, efficienza) ad un
"comitato di progetto" costituito ad hoc per il governo del progetto,
comitato che include i vari partners del "pool" sopra richiamato.
Nella valutazione dei progetti, verra' data priorita' ai progetti
candidati:
1. da soggetti aventi forma giuridica (consorzio, associazione,
raggruppamento temporaneo di imprese o altro) costituita ad hoc per
la gestione del progetto o da un organismo preesistente gia'
costituito con le regole sopra previste;
2. da un pool di organismi ed imprese che comprende: - un ente
bilaterale, oppure: - una o piu' associazioni
imprenditoriali/cooperative di categoria relative all'area specifica,
assieme a uno o piu' sindacati di categoria rappresentativi dell'area
specifica.
Per la gestione di azioni finalizzate al completamento di progetti
gia' avviati nella prima fase, le candidature dovranno essere
espresse da soggetti che:
a) siano gia' stati gestori di "progetti europei di innovazione
formazione/imprese" nella prima fase J.100 Regiones;
b) abbiano raggiunto il punteggio di almeno 30 su 40 punti nella
valutazione del loro operato nell'ambito di J.100 Regiones, (grado di
rispondenza del pool alle caratteristiche e agli impegni assunti in
sede di approvazione del progetto/I fase, come esplicitato al
successivo punto 6).
Tenuto conto della complessita' gestionale dei singoli pools
attuatori, le azioni di completamento non potranno essere candidate
da nuovi soggetti frutto della associazione tra due o piu' pools gia'
gestori di progetti nell'ambito di J.100 Regiones.
4. I progetti: caratteristiche e requisiti
I "Progetti europei di innovazione formazione/imprese" di nuova
istituzione, candidati per rientrare nella sperimentazione regionale,
dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche:
a) riguardare una delle aree identificate al precedente punto 2-b.1);
b) interessare il territorio di piu' province e comportare delle
possibili ricadute, dirette o indirette, su un numero importante di
imprese e di lavoratori regionali;
c) prevedere modalita' innovative di gestione di una offerta
integrata di formazione e di consulenza, con particolare riguardo: -
alla cooperazione tra imprese di diverse dimensioni, organismi di
formazione ed enti di ricerca nella fase di analisi degli scenari di
sviluppo del settore e delle professionalita' dell'area; - allo
sviluppo di un ruolo attivo e riscontrabile da parte delle imprese
nella fase di progettazione operativa delle azioni; - alla
sensibilizzazione delle PMI dell'area all'uso delle reti e dei
network telematici settoriali; - all'uso degli strumenti della
societa' dell'informazione per sviluppare l'apprendimento
collaborativo tra gli organismi di formazione e tra le imprese del
settore;
d) sviluppare la transnazionalita' nell'ambito del proprio progetto;
e) prevedere un proprio piano di trasferimento dei risultati sia
nell'ambito del sistema regionale di formazione che al di fuori di
esso.
I completamenti di "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese" avviati nell'ambito di J.100 Regiones dovranno
essere finalizzati esclusivamente al potenziamento degli strumenti
propri della "societa' dell'informazione" previsti da ADAPT Bis e
dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche:
a) interessate lo stesso ambito settoriale o tematico oggetto del
progetto da completare;
b) interessare un territorio pari o superiore a quello oggetto del
progetto iniziale approvato nell'ambito di J.100 Regiones;
c) consolidare e sviluppare gli strumenti di informazione, consulenza
e formazione rivolti alle imprese, che prevedono l'uso di tecnologie
della comunicazione avanzata;
d) sviluppare la transnazionalita' nell'ambito del progetto regionale
di completamento (in particolare mediante il ricorso anche ad esperti
transnazionali);
e) prevedere una fase ampia di diffusione dei risultati all'interno
del progetto (I e II fase), sia nei confronti del sistema regionale
di formazione che nei confronti della scuola secondaria superiore.
Inoltre, tutti i progetti che operano nell'ambito di Regiones Bis
(sia i nuovi progetti che le azioni di completamento) saranno tenuti
a partecipare attivamente a tutte le fasi comuni del progetto, sia a
livello regionale (Comitato tecnico di progetto, altre azioni di
coordinamento e di supporto) sia a livello transnazionale (gruppi di
lavoro formalizzati, scambi mirati, diffusione dei risultati e delle
"buone pratiche").
I nuovi progetti dovranno essere formulati e articolati come segue:
a) analisi quali-quantitativa del peso, del ruolo strategico e del
grado di innovazione dell'area/del tema candidato rispetto
all'economia regionale: - analisi rispetto al contesto produttivo e
imprenditoriale regionale (numero imprese e numero addetti
potenzialmente interessati); - analisi rispetto alle fonti
dell'innovazione e all'attuale sistema dei servizi alle imprese
dell'area; - analisi rispetto al contesto del sistema formativo
interessato alla tematica;
b) "Business idea", obiettivi del progetto e risultati attesi. In
particolare: - ruolo delle imprese partner del progetto e strategie
messe in atto per coinvolgere altre imprese interessate alla tematica
proposta; - ruolo delle strutture di ricerca e sevizi partner del
progetto, e strategie nei confronti delle altre fonti di innovazione
e servizi alle imprese; - ruolo degli organismi di formazione partner
del progetto e strategie messe in atto per raccordarsi con altri
organismi di formazione; - obiettivi quantitativi da raggiungere al
termine della sperimentazione; - effetto moltiplicatore previsto e
strategie messe in atto per proseguire il lavoro al termine della
sperimentazione;
c) natura e calendario delle azioni previste (tra quelle ammissibili
previste al successivo punto 5), e specificazione del tipo di
dimensione transnazionale che si intende dare a tali azioni;
d) modalita' di governo del progetto previste, scelte organizzative e
logistiche, staff attuativo ed esperti incaricati;
e) modalita' di monitoraggio, valutazione, e piano di diffusione dei
risultati previsti;
f) piano di finanziamento: - preventivi di spesa analitici relativi
alle singole azioni previste, con identificazione del partner
attuatore quando il pool si costituisce come associazione temporanea;
- finanziamenti pubblici richiesti, articolati per azioni e per
annualita'; - eventuali linee di finanziamento collaterali alla
formazione implicate nel progetto.
5. Azioni ammissibili: principali prodotti e servizi attesi
I progetti candidati dovranno prevedere un mix di azioni individuate
tra quelle di seguito indicate:
1) analisi dello scenario regionale relativo all'area settoriale o
tematica di riferimento (previsioni legate ai fabbisogni formativi ed
alla professionalita', alla globalizzazione dei mercati, alla
occupabilita'). Tali azioni sono ammissibili solo per i progetti di
nuova istituzione. Particolare attenzione verra' data alle analisi
che fanno riferimento a chek-up aziendali, con valutazione del
potenziale e delle esigenze di competenze necessarie, e con
predisposizione dei relativi piani aziendali di formazione;
2) reti di esperti e di testimoni privilegiati per l'analisi delle
tendenze del mercato del lavoro e sua evoluzione nell'area
interessata. Tali azioni sono ammissibili solo per i progetti di
nuova istituzione;
3) attuazione e sviluppo di sportelli informativi per le imprese. Per
le azioni di completamento di progetti gia' approvati nella I fase
J.100 Regiones, verranno prese in considerazione esclusivamente le
azioni di progettazione, avvio e/o sviluppo di siti web relativi alle
tematiche specifiche del progetto;
4) produzione e diffusione di materiali informativi/divulgativi
settoriali per le imprese e/o per gli enti di formazione,
pubblicazione di guide sulle "buone pratiche", diffusione dei
risultati;
5) sviluppo e sperimentazione di materiali didattici multimediali per
la formazione a distanza. Per le azioni di completamento di progetti
gia' approvati nell'ambito di J.100 Regiones viene richiesto l'uso
delle tecnologie dell'informazione;
6) seminari di sensibilizzazione e conferenze di settore (che
potranno essere aperti a tutte le categorie di operatori privati e
pubblici interessati allo sviluppo del settore);
7) attivazione e diffusione di reti telematiche e di networks tra gli
organismi del pool e con le imprese del settore, finalizzate
all'apprendimento collaborativo ed alla integrazione dei sevizi;
8) iniziative di formazione e perfezionamento dei formatori
(formatori degli enti di formazione, della scuola, dell'Universita',
formatori e tutors aziendali). I seminari per formatori degli enti
dovranno essere aperti ai formatori di tutti gli enti che operano
sull'area in ambito regionale, e non solo ai formatori degli enti
direttamente associati al progetto;
9) coordinamento organizzativo, metodologico e relazionale del
progetto (informazione ed animazione interna, monitoraggio interno,
autovalutazione ecc.).
Per i progetti approvati, la Regione si riserva di identificare
azione per azione quale e' l'asse ADAPT di riferimento, e di
comunicarlo al soggetto co-attuatore in sede di firma della
convenzione.
6. Modalita' e criteri di valutazione dei progetti
I progetti verranno valutati da una Commissione appositamente
nominata dal Direttore generale dell'Area Formazione professionale e
lavoro.
I progetti europei innovativi formazione/imprese di nuova istituzione
verranno valutati sulla base dei seguenti criteri:
1) Significativita' del progetto per l'economia regionale (fino a 20
punti) Indicatori: - ampiezza dell'area territoriale interessata; -
capacita' del progetto di rivolgersi in modo innovativo alle piccole
e medie imprese del settore; - potenziale effetto moltiplicatore
sull'occupazione e sulla professionalita' (possibilita' di
diffonderei risultati ad un numero importante di imprese).
2) Significativita' del pool di organismi ed imprese che propone il
progetto rispetto al tema/area proposta (fino a 30 punti) Indicatori:
- numero e rappresentativita' dei partners che costituiscono il pool
rispetto al settore (comunque non piu' di 15 partners); - grado di
complementarieta'/diversificazione tra gli organismi che
costituiscono il pool (assenza di predominanza di una delle
componenti rispetto alle altre); - grado di bilateralita' dei
partners sociali del progetto; - solidita' dei legami stabiliti tra i
partners per gestire il progetto in modo unitario.
3) Qualita' progettuale della proposta (fino a 40 punti) Indicatori:
- precisione ed attendibilita' dell'analisi del contesto di
riferimento; - rigore progettuale e grado di innovazione nell'uso
delle tecnologie dell'informazione per le PMI; - validita' delle
scelte logistiche e organizzative previste; - livello di
professionalita' dello staff attuativo previsto e degli esperti
coinvolti; - validita' del piano di diffusione e trasferimento dei
risultati della sperimentazione previsti.
4) Economicita' ed imprenditorialita' del progetto proposto (fino a
10 punti) Indicatori: - livello dei costi unitari e rapporto tra
costi unitari e prodotti/servizi previsti; - natura degli
investimenti delle imprese sul progetto (risorse finanziarie o
tempo); - capacita' di mobilitare altre risorse pubbliche e private
sul progetto o su linee di intervento collaterali, in una logica di
progetti integrati.
Nell'ambito dei nuovi "Progetti europei innovativi
formazione/imprese" verranno scelti i progetti migliori rispetto ai
criteri sopra indicati, tenendo conto dell'esigenza di coprire il
piu' possibile l'insieme delle tematiche rilevanti per l'economia
regionale. Non si esclude la possibilita' di approvare piu' progetti
per una medesima area, purche' i progetti risultino non ripetitivi.
Le candidature relative al completamento di "Progetti europei
innovativi formazione/imprese" gia' approvati nell'ambito di J.100
Regiones verranno valutati sulla base dei seguenti criteri:
1) Grado di rispondenza del pool alle caratteristiche e agli impegni
assunti in sede di approvazione del progetto/I fase (fino a 40 punti)
Indicatori: - parere espresso dalla societa' incaricata in sede di I
valutazione del progetto in itinere; - parere espresso dagli uffici
regionali in sede di valutazione dei corsi post-diploma e
post-laurea, se pertinente; - grado di contributo alle attivita'
transnazionali del progetto; - grado di adesione alle procedure
innovative per lo scambio delle informazioni (network telematico); -
stato di avanzamento fisico e finanziario del progetto rispetto a
quanto previsto nella convenzione; - grado di partecipazione alle
attivita' di coordinamento del progetto (comitato tecnico).
2) Qualita' progettuale della proposta di completamento (fino a 50
punti) Indicatori: - rigore progettuale e grado di innovazione
nell'uso delle tecnologie dell'informazione per le PMI; - livello di
professionalita' dello staff attuativo previsto e degli esperti
coinvolti; - grado di ricorso alla transnazionalita' per la
realizzazione del progetto; - validita' del piano di trasferimento e
di diffusione dei risultati della sperimentazione previsti (I e II
fase, anche nei confronti della scuola).
3) Economicita' ed imprenditorialita' della proposta (fino a 10
punti) Indicatori: - livello dei costi unitari e rapporti tra costi
unitari e prodotti/servizi previsti; - natura degli investimenti
delle imprese sul progetto (risorse finanziarie o giornate/uomo);
capacita' di mobilitare altre risorse pubbliche.
7. Criteri per il finanziamento dei progetti
I "Progetti europei di innovazione formazione/imprese" possono essere
finanziati sulla base di quanto previsto al Capitolo V delle
direttive regionali 1997/1999.
Tutti i progetti dovranno prevedere una quota di cofinanziamento
privato pari ad almeno 25% dell'importo complessivo approvato.
I progetti di completamento relativi a progetti gia' approvati
nell'ambito di J.100 Regiones non potranno essere di entita'
superiore a Lire 400.000.000 per quanto riguarda la quota pubblica.
Le spese di progettazione e preparazione delle candidature coerenti
con i progetti approvati potranno essere riconosciute a decorrere dal
2 settembre 1997, come previsto dal Ministero del Lavoro.
Potranno essere riconosciute tutte le spese ammissibili al FSE.
Nell'ambito del presente avviso pubblico per l'individuazione dei
soggetti co-attuatori dei "Progetti europei di
innovazione/formazione/imprese", vengono messe a bando le seguenti
risorse pubbliche:
- per i progetti di nuova istituzione: Lire 7.520.833.000
- per il completamento di progetti attuati
nell'ambito di J.100 Regiones: Lire 3.760.417.000
L'attuazione dei progetti approvati andra' realizzata in stretto
raccordo con la Regione Emilia-Romagna ed andra' ultimata entro il
termine del 30 ottobre 1999.Tali progetti verranno gestiti
nell'ambito di una convenzione tra Regione e soggetto co-attuatore
del progetto, che stabilisce tutti gli impegni reciproci relativi
all'attuazione ed alla diffusione dei risultati.
8. Termini e modalita' per la presentazione delle candidature
Le candidature per la gestione dei "Progetti europei di innovazione
formazione/imprese" dovranno essere trasmesse con domanda, in regola
con le vigenti norme sul bollo, sottoscritta dal legale
rappresentante del soggetto proponente, alla: Regione Emilia-Romagna
- Assessorato al Lavoro, Formazione, Universita' e Immigrazione -
Servizio Programmazione delle politiche formative - Viale Aldo Moro
n. 38 - 40127 Bologna, entro le ore 18 del trentesimo giorno dalla
pubblicazione del presente bando nel Bollettino Ufficiale regionale.
Non si terra' conto delle candidature qualora pervengano o siano
consegnate in ritardo, intendendosi l'Amministrazione regionale
esonerata da ogni responsabilita' per gli eventuali ritardi di
recapito o per la consegna fatta ad ufficio diverso da quello
indicato.
La domanda dovra' essere corredata:
- dal formulario - in triplice copia cartacea e da una copia
informatizzata su dischetto per la presentazione dei progetti,
dedotto dalla modulistica informatizzata, compilato in tutte le sue
parti.
La modulistica su dischetto e' a disposizione presso la Segreteria
del Servizio Programmazione delle politiche formative - Viale Aldo
Moro n. 38 - piano 8 - Bologna (tel. 051/283879-283880) e su Internet
sito: www.regione.emilia-romagna.it/ass_formazione/novita.htm.
- dal documento di partnerariato (quest'ultimo sottoscritto dai
legali rappresentanti dei singoli partners);
- dagli eventuali allegati;
- per le candidature relative al proseguimento e completamento di
progetti gia' approvati nell'ambito di J.100 Regiones non viene
richiesta la documentazione di partnerariato, cosi' come la
documentazione relativa all'organismo di formazione maggiormente
implicato nella gestione del progetto.
Per ogni eventuale informazione e/o chiarimento, relativo al presente
bando rivolgersi allo 051/283586-283588.