DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 marzo 1998, n. 419
Disposizioni per la presentazione di proposte relative alla realizzazione di un sistema di supporto e promozione dei tirocini e della formazione in impresa
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto il Regolamento CE 2081/93 del 20 luglio 1993, che modifica il
Regolamento CEE 2052/88 per quanto riguarda il Coordinamento tra gli
interventi dei vari fondi strutturali, da un lato, e tra tali
interventi e quelli della Banca Europea per gli investimenti e degli
altri strumenti finanziari esistenti, dall'altro;
visto il Regolamento CE n. 2082/93 del 20 luglio 1993 che modifica il
Regolamento 4253/88 di applicazione del Regolamento CE 2081/93 per
quanto riguarda il coordinamento tra gli interventi dei vari fondi
strutturali, ad un lato, e tra tali interventi e quelli della Banca
Europea per gli investimenti e degli altri strumenti finanziari
esistenti, dall'altro;
visto il Regolamento CE 2084/93 del Consiglio del 20 luglio 1993 che
modifica il Regolamento CE 4255/88 relativo alle disposizioni di
applicazione del Regolamento CE 2081/93 per il Fondo sociale europeo
ed in particolare dell'Obiettivo 4 la cui finalita' e' quella di
"agevolare l'adattamento dei lavoratori e delle lavoratrici ai
mutamenti industriali e all'evoluzione dei sistemi di produzione";
vista la Legge n. 845 del 21 dicembre 1978 "Legge quadro in materia
di formazione professionale" ed in particolare gli artt. 24 e 25 che
prevedono un contributo a carico del Fondo di rotazione nazionale per
progetti attuati dalle Regioni e cofinanziati dal Fondo sociale
europeo;vista la deliberazione del Comitato Interministeriale per la
Programmazione economica del 20 dicembre 1994 con la quale si approva
l'intervento programmatico finanziario dello Stato scaturente dal
Quadro comunitario di sostegno per il periodo 1994/1999, nella quale
in particolare si da' atto che la quota di cofinanziamento nazionale
a carico dei pubblici poteri viene garantita per l'80% dallo Stato
sul FNR ex Lege 845/78 e Legge 183/87 e per il 20% dalla Regione;
vista la deliberazione del CIPE del 21 marzo 1997 con la quale si
definisce il contributo pubblico nazionale a carico del FNR,
Obiettivi 3 e 4 per il periodo 1997/1999;
rilevato:
- che i regolamenti comunitari richiamano adempimenti puntuali circa
la trasparenza e addizionalita' dei flussi finanziari che
rispettivamente le parti comunitarie e nazionali rendono disponibili,
requisiti questi che trovano riscontro a livello di evidenze nei
bilanci regionali in modo che siano concretamente individuabili detti
flussi nonche' la loro aggiuntivita';
- che secondo le disposizioni comunitarie riprese dal Ministero del
Lavoro e della Previdenza sociale, le azioni cofinanziate dai fondi
strutturali devono essere impegnate negli appositi capitoli istituiti
nel bilancio regionale, in modo anche da facilitare il controllo
della spesa da parte della Comunita' e delle autorita' nazionali di
controllo;
- che lo Stato ai fini dell'adempimento di cui sopra, richiede
periodiche certificazioni alle Regioni sullo stato degli impegni e
dei pagamenti relativi alle azioni cofinanziate dai fondi
strutturali;
vista la L.R. del 25 novembre 1996, n. 45, che, all'art. 4 "Tirocini
formativi e di orientamento", prevede:
- la promozione da parte della Regione dello "svolgimento presso le
imprese, anche al di fuori di attivita' corsuali, purche' nell'ambito
di progetti formativi, di iniziative di tirocinio pratico e di
esperienza, a scopo formativo e di orientamento";
- la promozione da parte della Regione di "progetti sperimentali
relativi ad un sistema organizzato di tutoraggio che valorizzi anche
le competenze dei lavoratori in pensione e finalizzato all'avviamento
al lavoro";
vista la deliberazione della Giunta regionale 1 agosto 1997, n. 1475
"Direttive attuative per la formazione professionale e per
l'orientamento - triennio 1997/1999" che prevedono, in particolare al
cap. I.3 "Tipologie di attivita' e di servizi programmabili", nel
punto 8.2 "Tirocini previsti dalla L.R. 45/96", di ricondurre
"l'attivazione dei tirocini ..., nella fase sperimentale, a progetti
a diretta promozione regionale";
vista la deliberazione della Giunta regionale 1 agosto 1997, n. 1474
"Iniziative sperimentali di tirocinio formativo - Disposizioni per
l'attuazione di progetti di tirocinio - anno 1997" che da' attuazione
al disposto dell'art. 4 della L.R. 45/96 e considerato che, in
particolare, sono state definite le modalita' di regolazione,
programmazione e svolgimento delle iniziative di tirocinio candidate
e non candidate al finanziamento delle loro attivita';
vista la deliberazione della Giunta regionale 25 novembre 1997, n.
2217/97 "Finanziamento delle iniziative sperimentali di tirocinio in
attuazione della deliberazione di Giunta 1474/97 - Anno 1997/1998",
con la quale e' stato approvato il piano delle attivita' di tirocinio
prevedendo che vengano riconosciute 151 iniziative, nonche'
riconosciute e finanziate 63 iniziative;
considerato che, ai sensi di quanto previsto dalla richiamata
delibera 1474 in particolare ai punti 4 e 8, dell'Allegato A, vengono
presentati alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Politiche del
lavoro, progetti tirocinio, al fine della loro realizzazione, in
contesti lavorativi, "da parte di datori di lavoro pubblici e
privati, ovvero da soggetti pubblici o a partecipazione pubblica e
soggetti privati non aventi scopo di lucro";
vista la Legge n. 59 del 15 marzo 1997 "Delega al Governo per il
conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti locali, per
la riforma della pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa", la quale:
- individua le politiche attive del lavoro fra gli ambiti
d'intervento coinvolti dal processo di conferimento alle Regioni ed
agli Enti locali;
- per le materie interessate ricondotte al percorso di decentramento
amministrativo il Governo delega ad emanare specifici decreti
attuativi;
considerato, inoltre, che, in osservanza della Legge 59/97, art. 1,
il Consiglio dei Ministri ha adottato, il DLgs n. 469 del 23 dicembre
1997 relativo "al conferimento di funzioni e compiti inerenti il
mercato del lavoro" e che in esso e' prevista l'attribuzione alle
Regioni anche delle funzioni e dei compiti in materia di politica
attiva del lavoro (art. 2, comma 2) ed in particolare, alla lettera
e) dei tirocini formativi e di orientamento;
vista poi la Legge n. 196 del 24 giugno 1997 "Norme in materia di
promozione dell'occupazione", la quale, all'art. 18 "Tirocini
formativi e di orientamento", individua principi e criteri generali
per l'adozione da parte del Ministro del Lavoro, di concerto con il
Ministro della Pubblica istruzione, dell'Universita' e della Ricerca
scientifica, di un decreto recante disposizioni per la realizzazione
di tirocini pratici;
valutato, quindi, che l'intero quadro degli strumenti normativi e
degli interventi relativi alle politiche del lavoro e delle politiche
formative e' in profonda trasformazione e che da questi viene
individuato un ruolo nuovo per il sistema imprenditoriale come
soggetto attivamente impegnato nella realizzazione di specifiche
azioni formative e finalizzate all'inserimento lavorativo;
valutato, inoltre, che le scelte condotte dalla Regione confermano il
processo in corso a livello nazionale ed anticipano scelte e
prospettive, in particolare per quanto attiene l'utilizzo dei
tirocini come strumento delle politiche del lavoro e destinata in
particolare alla socializzazione fra imprese e quanti, soprattutto
giovani, cercano lavoro;
valutato, infine, che i tirocini si connotano come percorsi
individuali (realizzati sulla base di progetti ed iniziative
sperimentali definiti dalle disposizioni di cui alla citata delibera
di Gunta regionale 1474/97), il cui valore originale e' riconducibile
sia allo svolgimento in situazione lavorativa del percorso
orientativo-formativo sia al coinvolgimento diretto dell'azienda nel
sistema della formazione;
ritenuto, quindi, necessario per l'insieme dei percorsi formativi in
impresa ed in particolare per i tirocini:
- che il sistema regionale di programmazione, al fine di sostenere e
qualificare la propria attivita' disponga di sistemi di supporto e
promozione ed in particolare di strumenti di informazione e
promozione delle opportunita' formative, metodologie relative al
trasferimento ed alla certificazione delle competenze in previsione
della realizzazione di un sistema di riconoscimento dei crediti
formativi, di strumenti di monitoraggio e valutazione delle
iniziative;
- che il sistema formativo, ed in esso le imprese, venga attrezzato
di supporti alle nuove esigenze connesse all'introduzione ed alla
diffusione di percorsi individuali realizzati in setting aziendale,
in particolare per quanto attiene le reti di tutoraggio;
- che vengano resi disponibili strumenti, per la promozione dei
tirocini e l'informazione agli utenti (tirocinanti ed imprese)
nonche' per formazione delle figure impegnate nelle reti di
tutoraggio;
visto il "Documento unico di programmazione per gli interventi
strutturali comunitari a titolo dell'Obiettivo 4 nelle regioni
italiane non interessate dall'Obiettivo 1", per il periodo dall'1
gennaio 1994 al 31 dicembre 1999, approvato con decisione della
Commissione delle Comunita' Europee C(94) 3152 del 2 dicembre 1994;
preso atto della decisione della Commissione della Comunita' Europea
97/322/CE del 23 aprile 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Comunita' Europea n. L 146 del 5/6/1997;
vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 487 del 21 novembre
1996 esecutiva ai termini di legge con la quale si approvano gli
"Indirizzi e priorita' per la formazione professionale e per
l'orientamento - Triennio 1997/1999 (proposta della Giunta regionale
in data 7 ottobre 1996, n. 2439)" e che, in particolare prevede:
- al cap. 2.1 "Una meta: il lavoro", di "sviluppare l'uso coordinato
di tutti gli strumenti che, oltre alla valenza formativa" possano
"facilitare l'inserimento lavorativo", quali gli "stages aziendali" o
a supporto dell'inserimento al lavoro, sottolineando, inoltre, il
ruolo dello "strumento dei tirocini ... come opportunita' ... per
accrescere le opportunita' d'ingresso dei giovani nelle imprese";
- al cap. 2.2 "Un partner indispensabile: l'impresa", che "in
particolare, nella formazione al lavoro le imprese devono essere
sempre piu' coinvolte nella definizione dei profili professionali di
maggior interesse, e nei programmi e contenuti delle attivita'
formative" e che "la messa a punto e sperimentazione di modelli di
cooperazione tra organismi di formazione ed imprese basati
sull'efficacia formativa e sul rispetto dei diversi punti di vista
presenti all'interno delle imprese medesime rappresenta uno dei temi
di innovazione strutturale proposto ai vari attori del sistema";
- al cap. 6 "Le azioni regionali", che, in relazione "ai ... campi
d'attivita' previsti dall'accordo del 24 di settembre 1996 ... con
particolare riferimento ... all'attivazione dei percorsi individuali
di formazione permanente, verranno attivati progetti-pilota regionali
per la messa a punto dei modelli di riferimento".
Considerato che la citata decisione C94 n. 3152 del 2 dicembre 1994,
relativa all'approvazione del "Documento unico di programmazione per
gli interventi strutturali comunitari a titolo dell'Obiettivo 4 nelle
regioni italiane non interessate dall'Obiettivo 1", individua, i
principali assi d'intervento, i loro obiettivi specifici, collocando
nell'Asse 3 le misure di Assistenza tecnica;
considerato inoltre che sulla base di quanto previsto dai regolamenti
comunitari la Regione Emilia-Romagna nel proprio sottoprogramma
(approvato con la richiamata decisione C94 n.3152 del 2 dicembre
1994) ha individuato gli obiettivi specifici:
1) per quanto attiene l'Asse 1:
- "sensibilizzare le imprese sui cambiamenti tecnologici e sui
fabbisogni di qualificazione da essi indotti";
- "aiutare le imprese ad analizzare la domanda e l'offerta di
formazione nelle loro specificita'";
- "mettere a punto e trasferire gli strumenti metodologici e i
risultati di analisi a tutti i partner interessati (imprese, settore
pubblico, centri di formazione, parti sociali)";
- "migliorare le capacita' tecniche di progettazione e realizzazione
di formazione continua, flessibile e a distanza";
2) per quanto attiene l'Asse 3:
- "sostenere il raccordo tra le politiche formative e l'insieme delle
politiche che insistono sul mercato del lavoro";
considerato poi che lo stesso Documento unico di programmazione per
l'Obiettivo 4 prevede, relativamente all'Asse 1, di "privilegiare
iniziative riguardanti l'aggiornamento delle tradizionali metodologie
di formazione, iniziative formative di riconversione e sviluppo delle
competenze dei formatori", individuando come destinatari degli
interventi "esperti di organismi bilaterali, formatori, operatori
delle strutture di formazione" e collocando fra le attivita' di
anticipazione e programmazione azioni di "ricerca, monitoraggio,
valutazione, indagine sui fabbisogni formativi, progettazione ed
implementazione di sistemi informativi, consolidamento di
osservatorio a livello territoriale e di comparto" mediante anche:
- "lo sviluppo di modelli comparabili per migliorare le previsioni
relative alla domanda ed all'offerta di qualificazione";
- "il rafforzamento del sistema delle qualificazioni e
l'organizzazione delle competenze tecniche necessarie alla
predisposizione di nuove modalita' di lavoro e di tecnologie piu'
avanzate";
considerato altresi' che il richiamato Documento unico di
programmazione per l'Obiettivo 4 prevede di effettuare, relativamente
all'Asse 3 "azioni di formazione, aggiornamento e riqualificazione
degli operatori della formazione professionale";
ritenuto pertanto opportuno, per le considerazioni espresse in
premessa, procedere alla pubblicazione di avviso per la presentazione
di progetti relativi alla realizzazione, nell'ambito delle azioni di
assistenza tecnica a supporto della programmazione e della gestione
dei sistemi di formazione (Fondo sociale europeo: Obiettivo 4, Assi 1
e 3), di un sistema di supporto e promozione dei tirocini e della
formazione in impresa;
dato atto che le disposizioni per la presentazione dei progetti sono
contenute nell'Allegato A, parte integrante del presente atto;
visto il "Bilancio di previsione 1998 e Bilancio pluriennale
1998/2000" approvato dal Consiglio regionale nella seduta
antimeridiana del 19 marzo 1998, ed in particolare l'Allegato O;
vista la deliberazione di Giunta regionale 2541/95, esecutiva a norma
di legge, con la quale sono state fissate le direttive per
l'esercizio delle funzioni dirigenziali;
dato atto del parere favorevole espresso dalla Responsabile del
Servizio Politiche del lavoro, dott.ssa Maura Franchi, in merito alla
regolarita' tecnica della presente deliberazione ai sensi dell'art.
4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41, nonche' della
deliberazione della Giunta regionale 2541/95;
dato atto, altresi', del parere favorevole espresso dal Direttore
generale dell'Area Formazione professionale e Lavoro, dott. Roberto
Balduini, in merito alla legittimita' del presente provvedimento ai
sensi della norma e dell'atto deliberativo di cui sopra;
dato atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del
Servizio Ragioneria e Credito, dott. Gianni Mantovani, in merito alla
regolarita' contabile del presente atto ai sensi del predetto
articolo di legge, nonche' della deliberazione di Giunta sopra
citata;
su proposta dell'Assessore competente per materia,
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare l'Allegato A) "Disposizioni per la presentazione di
proposte relative alla realizzazione di un sistema di supporto e
promozione dei tirocini e della formazione in impresa", parte
integrante della presente deliberazione, nell'ambito delle azioni di
assistenza tecnica a supporto della programmazione e della gestione
dei sistemi di formazione continua (FSE Obiettivo 4, assi 1 e 3);
b) di dare atto che la spesa massima complessiva di Lire 760.000.000,
piu' IVA, se ed in quanto dovuta, corrispondente ad un ammontare
totale di Lire 912.000.000, per la realizzazione dei quattro gruppi
di azioni specificatamente indicate al punto 2. "Azioni oggetto
dell'avviso di presentazione" dell'Allegato A, e' ripartita nel modo
seguente:
- relativamente agli interventi di cui all'azione 1) "formazione del
personale impegnato nell'attivita' di tutoring per le iniziative di
tirocinio e per i percorsi di formazione in impresa" Lire
360.000.000, piu' IVA, se ed in quanto dovuta, per un onere
complessivo di Lire 432.000.000;
- relativamente agli interventi di cui all'azione 2) "accreditamento
e strumenti di supporto" Lire 120.000.000, piu' IVA, se ed in quanto
dovuta, per un onere complessivo di Lire 144.000.000;
- relativamente agli interventi di cui all'azione 3) "monitoraggio
delle attivita'" Lire 200.000.000, piu' IVA, se ed in quanto dovuta,
per un onere complessivo di Lire 240.000.000;
- relativamente agli interventi di cui all'azione 4) "strumenti di
informazione" Lire 80.000.000, piu' IVA, se ed in quanto dovuta, per
un onere complessivo di Lire 96.000.000;
c) di dare atto inoltre che detta spesa trova la necessaria copertura
sui seguenti capitoli del Bilancio di previsione per l'anno
finanziario 1998 e del Bilancio pluriennale 1998/2000, approvato dal
Consiglio regionale nella seduta del 19 marzo 1998:
- Cap. 75418 - Spese di assistenza tecnica, attivita' di supporto
alla programmazione e gestione di un sistema di formazione continua
(Obiettivo 4, Assi 1 e 3) - Fondo di rotazione nazionale (art. 27,
Legge 845/78; art. 5, Legge 183/87 e Regolamento CEE 2081/93) - Mezzi
statali;
- Cap. 75420 - Spese di assistenza tecnica, attivita' di supporto
alla programmazione e gestione di un sistema di formazione continua
(Obiettivo 4, Assi 1 e 3) - (Regolamento CEE 2081/93) - Contributo
CEE sul FSE;
- Cap. 75422 - Spese di assistenza tecnica, attivita' di supporto
alla programmazione e gestione di un sistema di formazione continua
(Obiettivo 4, Assi 1 e 3) - (L.R. 24 luglio 1979, n. 19 e Regolamento
CEE 2081/93) - Quota Regione;
d) di stabilire che l'esame per l'approvazione dei progetti di cui
all'Allegato A venga attuato da un nucleo di valutazione interno
all'Assessorato che risulta cosi' composto:
- Valerio Vignoli, Responsabile dell'Unita' operativa "Coordinamento
interventi di FSE", coordinatore del nucleo di valutazione;
- Giovanni Gambetta, Responsabile dell'Ufficio Verifica e
Approvazione dei progetti;
- Paola Zaniboni, Responsabile dell'Unita' operativa "Coordinamento e
finanziamento programmi provinciali, sviluppo del sistema";
- Giulia Antonelli, Dirigente del Servizio "Programmazione delle
politiche formative";
- Giuseppe Drei, esperto in staff presso il Servizio "Politiche del
lavoro";
- Gloria Baroncini, Responsabile dell'Unita' operativa "Formazione e
ricerca";
- specificatamente per la funzione di segreteria tecnica risulta
nominata la collaboratrice Silvia Tolomelli dell'Ufficio "Verifiche
ed approvazione progetti";e) di stabilire, altresi', che con
successivo atto la Giunta regionale, previa acquisizione della
documentazione di cui alla Legge 55/90 limitatamente ai beneficiari
individuati dal DLgs 490/94 e successive modificazioni, provvedera'
all'approvazione dei progetti, negli importi determinati in base agli
esiti delle procedure di valutazione, e all'assunzione dei relativi
impegni di spesa sui predetti capitoli del Bilancio regionale per
l'esercizio finanziario 1998, nel rispetto delle percentuali di
copertura stabilite a carico delle diverse fonti di finanziamento
cosi' come meglio precisato al punto 7. "Modalita' di finanziamento"
dell'Allegato A;
f) di dare atto che, ai sensi dell'art. 61 della L.R. 31/77 cosi'
come modificato dall'art. 14 della L.R. 40/94 ed in applicazione
della delibera di Giunta 2541/95, il Responsabile del Servizio
Politiche del lavoro provvedera' con propri atti formali alla
liquidazione delle spese, secondo le modalita' riportate al citato
punto 7. dell'Allegato A;
g) di dare atto, altresi', che il Responsabile del Servizio
competente dara' attuazione alle disposizioni concernenti l'obbligo
di rendicontazione all'Unione Europea ed allo Stato per le rispettive
quote di cofinanziamento, nei termini e con le modalita' previste
dalla normativa vigente;
h) di pubblicare la presente deliberazione e l'Allegato A parte
integrante, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
DISPOSIZIONI PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE RELATIVE ALLA
REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI SUPPORTO E PROMOZIONE DEI TIROCINI E
DELLA FORMAZIONE IN IMPRESA
Le presenti disposizioni definiscono:
1. finalita' delle iniziative;
2. azioni oggetto dell'avviso di presentazione;
3. soggetti proponenti;
4. requisiti dei progetti;
5. procedure per la presentazione dei progetti;
6. modalita' di istruttoria e valutazione;
7. modalita' di finanziamento;
8. norme di preventivazione e rendicontazione;
9. norme relative alle verifiche;
10. tempi di realizzazione.
1. Finalita' delle iniziative
Finalita' delle iniziative e' quella di sostenere il processo di
costruzione di un sistema di formazione in impresa e di creazione di
strumenti diretti a facilitare i percorsi per l'inserimento
lavorativo in particolare prevedendo:
- che il sistema regionale di programmazione, al fine di sostenere e
qualificare la propria attivita' disponga di sistemi di supporto e
promozione ed in particolare di strumenti di informazione e
promozione delle opportunita' formative, metodologie relative al
trasferimento ed alla certificazione delle competenze in previsione
della realizzazione di un sistema di riconoscimento dei crediti
formativi, di strumenti di monitoraggio e valutazione delle
iniziative;
- che il sistema formativo, ed in esso le imprese, venga attrezzato
di supporti alle nuove esigenze connesse all'introduzione ed alla
diffusione di percorsi individuali realizzati in setting aziendale,
segnatamente per quanto attiene le reti di tutoraggio;
- che vengano resi disponibili strumenti, per la promozione dei
tirocini e l'informazione agli utenti (tirocinanti ed imprese)
nonche' per formazione delle figure impegnate nelle reti di
tutoraggio.
2. Azioni oggetto dell'avviso di presentazione
Gli interventi oggetto dell'avviso sono relativi ai seguenti gruppi
di azioni:
Azione 1) formazione del personale impegnato nell'attivita' di
tutoring per le iniziative di tirocinio e per i percorsi di
formazione in impresa, in particolare attraverso: - la definizione
delle caratteristiche del promotore (esterno alle aziende) di
iniziative di tirocinio e di percorsi di formazione in impresa; - la
formazione delle figure del tutor aziendale nonche' del promotore
(esterno alle aziende) di iniziative di tirocinio e di percorsi di
formazione in impresa.
Azione 2) accreditamento e strumenti di supporto, in particolare
attraverso: - la definizione dei dispositivi di accreditamento dei
promotori (esterni alle aziende) di attivita' di tirocinio e di
percorsi di formazione in impresa; - la realizzazione di strumenti e
supporti all'attivita' delle figure del tutor aziendale e del
promotore (esterno alle aziende) di iniziative di tirocinio e di
percorsi di formazione in impresa.
Azione 3) monitoraggio e valutazione delle attivita', in particolare
attraverso: - la definizione dei meccanismi di attestazione e
riconoscimento delle competenze oggetto delle attivita' di tirocinio;
- la realizzazione di un sistema di monitoraggio e valutazione delle
iniziative di tirocinio realizzate ai sensi della L.R. 45/96 e dei
percorsi di formazione in impresa programmati da soggetti pubblici,
finanziati o meno dal FSE.
Azione 4) strumenti di informazione, in particolare attraverso: - la
realizzazione di sistemi e strumenti informativi sui tirocini e sulla
formazione in impresa, rivolti, in particolare, a target costituiti
dalle imprese, da disoccupati, da utenti dei servizi per il lavoro,
dalle scuole e dall'universita'.
Gli importi massimi previsti per i singoli gruppi di azioni sono:
- relativamente agli interventi di cui all'azione 1) "formazione del
personale impegnato nell'attivita' di tutoring per le iniziative di
tirocinio e per i percorsi di formazione in impresa" Lire 360.000.000
piu' IVA, se ed in quanto dovuta, per un onere complessivo di Lire
432.000.000;
- relativamente agli interventi di cui all'azione 2) "accreditamento
e strumenti di supporto" Lire 120.000.000 piu' IVA, se ed in quanto
dovuta, per un onere complessivo di Lire 144.000.000;
- relativamente agli interventi di cui all'azione 3) "monitoraggio
delle attivita'" Lire 200.000.000 piu' IVA, se ed in quanto dovuta,
per un onere complessivo di Lire 240.000.000;
- relativamente agli interventi di cui all'azione 4) "strumenti di
informazione" Lire 80.000.000 piu' IVA, se ed in quanto dovuta, per
un onere complessivo di Lire 96.000.000.
3. Soggetti proponenti
Possono presentare progetti relativamente alle presenti disposizioni:
a) operatori pubblici o di diritto pubblico;
b) fondazioni e istituti di ricerca;
c) operatori di diritto privato senza scopo di lucro aventi per fine
la formazione professionale;
d) imprese e loro consorzi.
4. Requisiti dei progetti
I progetti, per ogni gruppo di azioni previsto, dovranno prevedere,
fra l'altro, i seguenti requisiti:
a) coerenza delle metodologie e delle modalita' attuative utilizzate
con il contesto socio-economico della Regione Emilia-Romagna;
b) chiara descrizione delle metodologie e delle modalita' attuative
previste per la realizzazione del progetto e delle singole azioni
indicate;
c) individuazione delle modalita' di monitoraggio e valutazione dei
progetti e delle azioni previste dal progetto;
d) per i progetti relativi ad interventi che prevedono azioni di
formazione, chiara esplicitazione delle metodologie e delle
strumentazioni, in particolare per quanto concerne l'open and
distance learning, che si intendono utilizzare e/o produrre e delle
modalita' di reperimento dei soggetti formati;
e) per i progetti relativi ad interventi che prevedono azioni di
carattere comunicazionale ed informativo, chiara esplicitazione delle
strumentazioni, dei supporti, dei prodotti che si intende realizzare
e delle opportunita' del loro aggiornamento.
Tali elementi saranno oggetto di valutazione in sede di istruttoria.
5. Procedure per la presentazione dei progetti
I progetti relativi ai gruppi di azioni individuati al punto 2, in
regola con le vigenti normative sul bollo, debbono pervenire, a pena
di esclusione, entro le ore 12,30 del trentesimo giorno dalla data
della pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, della presente deliberazione e dell'Allegato A parte
integrante, alla Regione Emilia-Romagna - Assessorato al Lavoro,
Formazione, Universita' e Immigrazione - Servizio Politiche del
lavoro - Viale Aldo Moro n. 38 (piano 11) - 40127 Bologna; se il
trentesimo giorno coincide con giornata non lavorativa (sabato o
festivi) il termine ultimo di presentazione si intende prorogato alle
ore 12,30 della prima giornata lavorativa successiva.
Le domande di finanziamento e i progetti dovranno pervenire mediante
raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnate a mano entro la
scadenza indicata. Non saranno accolte le domande pervenute oltre
tale termine anche se recanti timbri postali di spedizioni
antecedenti o consegnate ad altri uffici.
Le domande di finanziamento ed i progetti, redatti sul formulario
predisposto dalla Regione Emilia-Romagna e disponibile presso il
Servizio Politiche del lavoro, devono essere allegati in 3 copie,
compilate in ogni loro parte e sottoscritte dal legale rappresentante
dell'organismo che presenta la domanda.
Non sono ammesse successive integrazioni ai progetti, se non a
seguito di supplementi di istruttoria attivati dai competenti uffici
regionali.
I soggetti candidatisi dovranno, inoltre trasmettere alla Regione
copia dell'atto costitutivo e dello statuto dell'Ente o, in caso di
imprese, documenti rivolti a rilevare la natura giuridica e
l'attivita' esercitata. E' possibile fare riferimento a
documentazione gia' presentata.
6. Modalita' di istruttoria e valutazione
L'istruttoria e' attuata tramite il nucleo di valutazione istituito
ai sensi della L.R. 44/84, art. 13, e indicato alla lettera d) della
presente deliberazione di cui tali disposizioni sono parte
integrante.
Il nucleo elabora un verbale (depositato per la consultazione presso
l'Assessorato regionale al Lavoro, Formazione, Universita' e
Immigrazione) della propria attivita', comprendendo in esso il parere
relativo ai singoli progetti.
La valutazione sui singoli progetti e' espressa sulla base dei
seguenti criteri e dei loro pesi specifici:
- rispondenza dei progetti ai requisiti indicati al punto 4. delle
presenti disposizioni, fino a 20 punti;
- qualita' progettuale, riferita in particolare alla coerenza tra le
azioni individuate e le modalita' di realizzazione proposte, fino a
25 punti;
- caratteristiche economiche e finanziarie con particolare
riferimento al rapporto costi e risultati previsti, fino a 25 punti;
- supporto chiaramente documentato delle parti sociali ai progetti, e
sua esplicitazione nelle fasi attuative delle azioni previste, fino a
15 punti;
- trasferibilita' dei risultati, fino a 15 punti.
7. Modalita' di finanziamento
Al finanziamento contribuiscono il Fondo sociale europeo (Obiettivo
4, Assi 1 e 3) per il 45%, il Fondo di rotazione art. 5, Legge 183/87
per il restante 44% e risorse regionali L.R. 19/79 per il restante
11%.
Il finanziamento di ciascuna delle azioni approvate verra' erogato
secondo le seguenti modalita':
- anticipazione del 40% previa acquisizione di garanzia fidejussoria
rilasciata tenuto conto dello schema indicativo di cui al DM 20
novembre 1996, nonche' previa comunicazione da parte dei soggetti
assegnatari di avvio significativo delle attivita' e a presentazione
di regolare nota o fattura. Sono esonerati dal rilascio della
garanzia fidejussoria gli Enti pubblici;
- liquidazione di ulteriori quote di finanziamento fino al
raggiungimento del 90% del finanziamento accordato sulla base dello
stato di avanzamento delle attivita', di rapporti intermedi
sull'attivita' svolta e a presentazione di regolare nota o fattura;
- il saldo sulla base del rendiconto dei costi sostenuti in
conformita' alla normativa comunitaria vigente e a presentazione di
regolare nota o fattura.
8. Norme di preventivazione e rendicontazione
Per le norme in materia di preventivazione, gestione e
rendicontazione amministrativo-finanziaria relativa alle attivita'
messe a gara si fa riferimento alla normativa regionale in vigore e
successive integrazioni e modificazioni e in conformita' a quanto
previsto dalla normativa comunitaria con riferimento alla decisione
della Commissione n. 97/322/CE del 23 aprile 1997 che modifica le
decisioni di approvazione dei quadri comunitari di sostegno, dei
documenti unici di programmazione e delle iniziative comunitarie
prese nei confronti dell'Italia.
9. Norme relative alle verifiche
Le verifiche sulle attivita' approvate verranno svolte sulla base
delle disposizioni regionali in vigore.
10. Tempi di realizzazione
Le azioni debbono essere realizzate entro 18 mesi dalla data di
approvazione dei progetti da parte della Giunta regionale.